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Informazioni utili online sulla parola italiana «degnare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Degnare

Verbo

Degnare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, sia transitivo che intransitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è degnato. Il gerundio è degnando. Il participio presente è degnante. Vedi: coniugazione del verbo degnare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di degnare (ritenere meritevole, stimare, giudicare degno, concedere, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola degnare è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: de-gnà-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con degnare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Se ti vuoi degnare di rispondere forse potrò continuare il mio lavoro!
  • Ti puoi anche degnare di ringraziare, oppure pensi che tutto ti è dovuto!
  • Stamattina a quanto pare non mi vuoi degnare di uno sguardo.
Citazioni da opere letterarie
Leila di Antonio Fogazzaro (1910): Il povero don Emanuele, benché si credesse onorare debitamente San Francesco, passava in mezzo al pio verde senz'alcun sentimento francescano, senza dolcezze mistiche, senza degnare di uno sguardo né fiori né foglie. Non sentiva luce divina che nelle tenebre delle proprie architetture di bugie e di male arti in servizio di Dio. Davanti a lui tutte le innocenti anime delle erbe, delle viti, degli alberi si chiudevano. Egli andava per mezzo ad esse come uno sterpo morto, cacciato dal vento, ancora potente a trasmutarsi in erba, in vite, in albero, ma solo passando per la fiamma o, meglio ancora, per la putredine.

La distruzione dell’uomo di Luigi Pirandello (1921): Ora in quel casone là di Via Alessandria, quando avvenne il delitto, i coniugi Porrella abitavano da circa quindici anni; Nicola Petix, da una diecina. Ma mentre quelli da un pezzo erano entrati nelle grazie di tutti i più antichi casigliani, Petix s'era attirato al contrario sempre più l'antipatia generale, per il disprezzo con cui guardava, a cominciar dal portinajo ciabattino, tutti; senza mai voler degnare non che d'una parola, ma neppur d'un lieve cenno di saluto, nessuno.

Una voce di Federico De Roberto (1888): «Si muore! Nella tarda età o nella fresca, in alto e nel basso, l'Impassibile falcia le sue spiche con moto uniforme; e che cosa sono le diecine degli anni dinanzi all'eternità del sepolcro? «Si muore! Tutte le gioie e tutti i dolori, le speranze, gli sconforti, le passioni, i fastidi, tutto finisce nell'ultimo sonno; e perché degnare di pensieri e di cure ciò che è condannato a perire? «Si muore! E sapete voi soltanto ciò che diverrà di voi quando il vostro cuore avrà cessato di battere, quando il vostro sangue si aggrumerà nelle vene?…

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per degnare
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: degnate, legnare, regnare, segnare.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: degne, dare, gare.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: sdegnare.
Parole con "degnare"
Finiscono con "degnare": sdegnare, disdegnare.
Parole contenute in "degnare"
are, degna. Contenute all'inverso: era.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "degnare" si può ottenere dalle seguenti coppie: dei/ignare, derise/risegnare, deriso/risognare, desta/stagnare, degnai/ire, degnata/tare.
Usando "degnare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areata = degnata; * areate = degnate; * areati = degnati; * areato = degnato; lede * = legnare; sede * = segnare; sode * = sognare; * rendo = degnando; * evi = degnarvi; * resse = degnasse; * ressi = degnassi; * reste = degnaste; * resti = degnasti; scade * = scagnare; * ressero = degnassero; soprassedé * = soprassegnare.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "degnare" si può ottenere dalle seguenti coppie: degnerà/areare, degnata/atre, degnato/otre.
Usando "degnare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = degnata; * erte = degnate; * erti = degnati; * erto = degnato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "degnare" si può ottenere dalle seguenti coppie: degna/area, degnata/areata, degnate/areate, degnati/areati, degnato/areato, degne/aree, degnai/rei, degnando/rendo, degnasse/resse, degnassero/ressero, degnassi/ressi, degnaste/reste, degnasti/resti, degnate/rete, degnati/reti.
Usando "degnare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: sognare * = sode; * stagnare = desta; scagnare * = scade; * risognare = deriso; * mie = degnarmi; * tiè = degnarti; * vie = degnarvi.
Sciarade incatenate
La parola "degnare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: degna+are.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "degnare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * sito = designatore.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Corona degnamente l'opera, Il boccone deglutito, Degne di medaglia, La cartilagine che ripara le corde vocali quando si deglutisce, Che sono degne di riverenza.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Degnare - V. n. ass. Dimostrare con gentil maniera d'apprezzare altrui e le cose sue, e particolarmente gl'inferiori. Dignare, aureo lat. Pass. 212. (C) Sogliono dire quelle cotali persone, la cui usanza ella schifa: ella non degna sì basso, e le pare essere sì grande, che le viene schifo delle sue pari. Lib. son. 57. Degna, e di' come suoi: addio, Piovano.

2. Coll'ausiliare Avere. Vit. S. Gio. Bat. 186. (M.) E ringraziare Dio di sì grande dono e beneficio che avea degnato di dare a' servi suoi. Omel. S. Greg.2. 31. Chi avrebbe degnato di andare a lei?

3. Per Giudicar degno, dicevole; Compiacersi per benignità e cortesia. Bocc. Nov. 49. 15. (C) Pensando che voi qui alla mia povera casa venuta siete, dove, mentre che ricca fu, venir non degnaste. Petr. Canz. 17. 3. Ella non degna di mirar sì basso. E canz. 19. 2. Onde il Motore eterno delle stelle Degnò mostrar del suo lavoro in terra. E 49. 9. Non guardar me, ma chi degnò crearme. Pass. 211. La buona si è, quando altri non degna di sottomettersi alla viltà del peccato. Dant. Purg. 30. Come degnasti d'accedere al monte?

4. N. pass. T. Degnarsi più com. a tutta Italia col Di e l'infinitivo e il nome: Non si degnare d'un posto, Degnarsi di rendere il saluto.

Bern. Orl. 1. 16. 51. (Mt.) In terra il re Agrican lasciò straziarlo, Chè non volle degnarsi d'ammazzarlo. Cas. Lett. 5. Supplico V. M. che si degni d'udirlo colla sua benignità solita. E 6. Faccia quel tanto che ella si degnerà comandargli.

5. T. Modo di riverenza più o meno sincera, parlando a maggiori degni o no, che degnino o sdegnino. Guasti, Quad. 37. Supplicano le benignità vostre che si degnino provvedere che possino avere questa consolazione spirituale di detta tavola (parlano i frati non d'una tavola per mangiare, ma da far dipingere al Ghirlandajo). Se ne abusa nel ling. cortigianesco; e taluni quasi quasi direbbero: S. A. si è degnata di nascere. Ma altri nemici delle corti si degnano per indulgenza grande di credere all'immortalità dell'anima propria.

6. [Camp.] Degnare, per Degnarsi, con la particella taciuta. D. Purg. 1. Grazie riporterò di te a lei, Se d'esser mentovato laggiù degni. E vuol dire: Se tu, preside nel Purgatorio, pur ti degni d'essere ricordato nell'Inferno.

7. Per Ricever quello che è offerto propriamente da persona inferiore. Malm. 5. 63. (C) E acciò stremata non gli sia la vita, Non dice pur: degnate; o a ber gl'invita.

[G. M.] Venga a degnare; è complimento che suol farsi a chi ci trovi a tavola.

8. N. pass. col terzo caso, per Mostrarsi di facile abbordo. Segner. Crist. Instr. 30. 3. (Mt.) E degnandovi come a nobile a chi gode appena la sorte di mercatante.

9. Att. Degnare uno per amico, o sim., vale Accettarlo per tale.

(Tom.) Car. Lett. 1. 105. Degnandomi (voi) per amico, vi risponderò. E Lett. ined. 3. 245. (Gh.) Dopo che V. S. Rever. m'ha degnato per suo parente, io me l'ho proposta per padrone e per padre.

Nello stesso signif. dicesi anche Degnare ad, ecc. Pannuc. in Raccol. Rim. ant. tos. 1. 481. (Gh.) Ho magna allegrezza, Poi (cioè, poichè) m'ha degnato a servo Vostra Altezza.

10. Att. Per Far degno. Dant. Purg. 21. (C) Se voi siete ombre, che Dio su non degni. T. Nec Deus hunc mensa… dignatus. = But. (C) Che Dio su non degni; cioè: se voi siete anime che Dio non vi faccia degne d'essere in vita eterna.

T. Degnare col quarto caso vive in Tosc. Non mi degna, Non mi tiene degno, Dimostra di non mi tenere degno.

E pass. Petr. son. 12. (C) Che fosti a tanto onor degnata allora.

Poliz. canz. 1. 6. (M.) Alto e muschioso faggio, Che sei stato degnato a tanto bene. Lib. son. 57. (Mt.) E ch'io non sia da te per lui degnato.

11. Degnarsi con alcuno. Degnarsi di conversare, o sim., con esso. Segner. Paneg. 9. 9. Ediz. torin. Soc. tipogr.-libr. 1832. (Gh.) Ammirò ch'egli vestisse come prima, che camminasse come prima, che come prima degnassesi co' famigliari, diportandosi sempre ed in privato ed in publico come prima.

12. Far degnare, per Far esser degno. Franc. Barb. 17. 19. (Mt.) Quel sir Amor, che in forma Facesse lei di quel pregio degnare.

13. Locuzione varia. Introd. Virt. 7. (Mt.) Ella (la morte) è sì dura e crudele, che non mi degna d'udire, anzi si fugge e dilunga da me.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: degnai, degnamente, degnammo, degnando, degnano, degnante, degnanti « degnare » degnarmi, degnarono, degnarsi, degnarti, degnarvi, degnasse, degnassero
Parole di sette lettere: degenze, deglutì, degnano « degnare » degnata, degnate, degnati
Lista Verbi: degenerare, deglutire « degnare » degradare, degustare
Vocabolario inverso (per trovare le rime): riguadagnare, compagnare, accompagnare, riaccompagnare, scompagnare, stagnare, ristagnare « degnare (eranged) » sdegnare, disdegnare, congegnare, legnare, impegnare, disimpegnare, regnare
Indice parole che: iniziano con D, con DE, parole che iniziano con DEG, finiscono con E

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