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Informazioni utili online sulla parola italiana «nocciolo», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Nocciolo

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Foto taggate nocciolo

Tinta prugna

Seme.
 

Informazioni di base

La parola nocciolo è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: cc. Lettera maggiormente presente: o (tre). Divisione in sillabe: nòc-cio-lo / noc-ciò-lo.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con nocciolo per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Lo scoiattolo vicino casa schiaccia la nocchia e mangia il nocciolo.
  • Ho rischiato di soffocare a causa di un nocciolo di ciliegia che è finito tra esofago e trachea!
  • Per preparare una buona marmellata di albicocche occorre, prima di tutto, togliere il nocciolo dal frutto.
Citazioni da opere letterarie
Ultimo Parallelo di Filippo Tuena (2007): E tuttavia è su questo brivido – sui versi di Eliot e sulla cronaca dubitativa di Shackleton e sull'altro dubbio di Keats, se le parole possano davvero raggiungere il nocciolo del problema – che il viaggio degli esploratori si fa paradigmatico tanto da poter affermare che gli uni e gli altri parteciparono di una medesima esperienza, come se i poeti e gli esploratori, i lettori e i discepoli attraversassero terre deserte dove si manifesta un'entità estranea e inquietante di cui percepiscono la presenza, senza raggiungere una conoscenza perfetta.

Le colpe altrui di Grazia Deledda (1920): — Vittoria, — egli cominciò, immobile sulla panca, con le mani entro le maniche e il viso chino illuminato dal chiarore della fiamma, — ciò che devo dirti è grave, e Marianna Zanche può ascoltare poiché ella è in mezzo a voi come il nocciolo dentro il frutto. Sedete lì anche voi, zia Marià, e ascoltate.

Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): Ora questo mio nocciolo interno deve dar vita a tutto, deve animare e tramutare quel che mi circonda, deve aiutarmi a tollerarlo. In quest'ultima e decisiva guerra non posso avere alleati. Se la morte sopravviene e non mi si ferma dinanzi vuol dire ch'io sono un cencio da sbattersi e disfarsi nel macero sterminato dell'inutilità.
Uso in vari contesti
  • Nella Scelta di poemi giocosi del 1833, contenuta nella "Biblioteca Enciclopedica Italiana", è riportato: "Infilano un nocciolo con una setola di crine di cavallo, alla qual setola, ridotta in forma di campanella o anelletto, legano uno spago".
  • Il 18 ottobre 2013, il Giornale, sulle dichiarazioni del presidente dei "Giovani Imprenditori di Confindustria", Jacopo Morelli, scrive: "Non fa sconti a nessuno e va dritto al nocciolo del problema: la pressione fiscale, eccessiva, che azzoppa le imprese".

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per nocciolo
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: bocciolo, gocciolo, nocciola, nocciole, noccioli, nocciono.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: boccioli, cocciola, cocciole, gocciola, gocciole, goccioli.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: noci, nolo, nilo, colo.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: snocciolo.
Parole con "nocciolo"
Finiscono con "nocciolo": snocciolo, snocciolò, denocciolo, denocciolò.
Parole contenute in "nocciolo"
ciò, noccio. Contenute all'inverso: con.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "nocciolo" si può ottenere dalle seguenti coppie: noci/cicciolo, nori/ricciolo, nocca/aiolo, nocciono/nolo.
Usando "nocciolo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: pino * = picciolo; brano * = bracciolo; spino * = spicciolo; murino * = muricciolo; ortino * = orticciolo; turano * = turacciolo; portino * = porticciolo.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "nocciolo" si può ottenere dalle seguenti coppie: noir/ricciolo.
Lucchetti Alterni
Usando "nocciolo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ricciolo = nori; picciolo * = pino; bracciolo * = brano; spicciolo * = spino; muricciolo * = murino; orticciolo * = ortino; turacciolo * = turano; porticciolo * = portino; noci * = cicciolo.
Intarsi e sciarade alterne
"nocciolo" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: noci/colo.
Intrecciando le lettere di "nocciolo" (*) con un'altra parola si può ottenere: san * = snocciolano; siam * = snoccioliamo; sarno * = snocciolarono.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Cocciuola, Fignolo, Orzajuolo, Nocciolo, Galla, Vescica - La Cocciuola è una piccolissima enflatura della pelle in forma rotondeggiante, senza arrossamento, prodotta generalmente da punture d’insetti, o da ortiche o simili, e sparisce ben presto senza suppurare e senza lasciar alcun segno. – Il Fignolo è un vero tumoretto di forma conica che si risolve con la suppurazione, e lascia una piccola cicatrice, la quale non sparisce che col tempo. – Quella specie di piccolissimo fignolo che viene sull’orlo delle palpebre, si dice Orzajuolo, dalla forma simile a un grano d’orzo. Il volgo, storpiando, pronunzia anche Razzajuolo - Il Nocciolo non sempre rileva sulla pelle, e pare una nocciuola sotto di essa. Generalmente è duro, indolente, e suppura di rado. Il più delle volte, piuttosto che un male in sè, è un effetto, e quindi anche un segno di una infezione generale. – Quella specie di cocciuola biancastra formata dall’epidermide che si solleva gonfiata da una secrezione sierosa sulle pianta de’ piedi o sulla palma delle mani per lunghe camminate o per l’uso di strumenti duri o pesanti, si dice Galla e Vescica; ma Vescica piuttosto quella prodotta da scottature, anche in altre parti del corpo. Galle soltanto quelle a’ piedi e alle mani: quelle sollevate da vescicanti o vessicanti, sempre Vesciche. G. F. [immagine]
Nocchio, Nocciolo, Nocciuolo - Nocciolo è quella pallottola, quasi ossea, che sta dentro ai frutti di alcuni alberi, e dentro cui sta chiusa la mandorla o seme. - Nocciuolo è l'albero che fa le nocciuole, che da alcuni si dice Nocchio, come Nocchia la nocciuola. - Vedi anche il numero 2099. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Nocciuola, Noce avellana, Nocchia, Nocciolo, Nocciuolo - La noce avellana è detta comunemente nocciuola: ma di frutti somiglianti a questa, per la forma, ce ne puonno essere degli altri, ond'è che per distinguerla può bene dirsi avellana. Nocciuolo è albero delle nocciuole; nocciolo invece è l'osso che si trova in alcune frutta, nel centro cioè della polpa, e che ne contiene il seme, come pesche, albicocche. Nocchia dicesi alla nocciuola ancor verde. [immagine]
Enfiagione, Enfiamento, Enfiato, Enfiatura, Gonfiezza, Cocciuola, Fignolo, Tubercolo, Gavocciolo, Cicciottolo, Natta, Gavina, Gonga, Nocciolo, Tumore, Postema, Furuncolo, Bubbone, Carbone, Carbonchio - Gonfiezza è il più generale di tutti, ed infatti la gonfiezza d'una parte del corpo indica subito il suo stato patologico o morboso.

«Enfiamento è l'atto dell'enfiare; enfiagione, lo stato; enfiagione ed enfiatura sono il crescimento visibile della parte; enfiato è quella forma che piglia la morbosa enfiagione. Un enfiamento può essere passeggiero; l'enfiagione è più durevole. Nell'enfiato v'ha un punto che sovrasta più o meno agli altri circostanti: enfiatura può essere di tutta una parte del corpo. Ma perché enfiato, in plurale, non suona assai bene, vi si sostituisce enfiatura, per l'affinità grandissima de' due vocaboli. Enfiagione però, nell'uso ordinario, ricorre più frequente assai d'enfiatura, e si scambia con questo. Cocciuola è picciolissima enfiatura cagionata per lo più da morsicature di zanzare, o simili. Anche lo stropicciamento di corpo ruvido e pungente produce cocciuole; anche il ribollimento del sangue. Il gavocciolo viene sul collo ed altrove; il fignolo nel viso, al sedere, nelle parti carnose. Gavoccioli si chiamavano nel trecento i tumori della peste bubbonica. Ora non pare ch'abbian più questo senso. Il tubercolo può essere più piccolo ancora d'un fignolo, come indica la sua forma grammaticale, che è di diminutivo. È più morboso del fignolo, perché interno; mentre il fignolo sfoga sempre al di fuori; i tubercoli, d'ordinario, sono quelli del polmone». Tommaseo.

Il fignolo è anche da qualcheduno detto furuncolo, forse perché dalla sua punta, che viene a suppurazione, si forma un piccolo foro, assai profondo talvolta, da cui esce la marcia e il sangue che racchiudeva, i quali cagionano, oltre dolori assai acuti, ben sovente perfino la febbre. Il gavocciolo, detto anche bubbone, oltre che sul collo, viene all'inguine, sotto le ascelle, e in ogni parte fornita di glandule; anzi non è, secondo i pratici, che il gonfiamento e infiammazione di una di esse: essendo più interno, è rado che venga a suppurazione in un punto; giunto a maturità, abbisogna per lo più dell'opera del chirurgo, che per mezzo di una sua incisione lo vuoti dalla materia viziata che conteneva. Bubboni però diconsi propriamente quei della peste: vi ha infatto la peste bubbonica.

«Cicciottolo è escrescenza di carne: può essere morbosa; può essere semplicemente deforme; e in questa sua doppia natura differisce dagli altri. Natta è una gonfiezza solida e permanente e non piccola, in bocca, sul viso, sul collo, e in altre parti del corpo. Le gavine sono le glandule enfiate della gola; e le gonghe, le cicatrici delle gavine quando vengono a suppurare, cioè le rappiccicature e le striscie che fanno nel collo le dette gavine; e gongosi si chiamano chi ne patisce. Quindi è che il gonga è anco un soprannome dato a chi porta sul collo tali deformità. Nocciolo si dice ogni piccolo tumore che abbia forma di nocella o di noce, e non tiri alla suppurazione. Il tumore è sempre morboso, ed è più grave del fignolo e dell'enfiato; piglia inoltre più spazio e tira a suppurare. Se si corrompe e diventa maligno, è postema. Ma postema dicesi più spesso ogni congestione di materie, quand'anche non abbia forma apparente e circoscritta: come: postema di catarro e simili». Tommaseo.

Carbone e Carbonchio. È un tumore contagioso detto dai medici pustola maligna o antrace. Questa malattia più specialmente e spontaneamente si manifesta negli animali domestici che non nell'uomo; ma per contatto a questo. S'appicca facilmente ed è il più delle volte letale. Carbone in questo senso direi più la malattia in complesso, carbonchi i gavoccioli o bubboni o pustole che dalla pelle per essa emergono. [immagine]
Seme, Nocciolo, Osso, Semenza, Sementa, Semente - L'osso de' persici, delle ciliegie e d'altri frutti congeneri, è così detto dalla sua durezza, e ne è il nocciolo cioè il punto centrale su cui si ravvolge quel tessuto cellulare che ne è la polpa, saporita e buona a mangiarsi. L'osso o nocciolo contiene il seme della pianta e sembra dalla Provvidenza essere stato destinato a conservarlo, a difenderlo. La semente diremo quella del grano o d'altro cereale che si affida alla terra per averne il ricolto: semenza e sementa quella di fiori o altre piante d'ornamento o medicinali: la semenza o sementa del trifoglio, per es., non si direbbe forse così bene semente. Seme o semente di bachi dicesi abusivamente, perchè quelle piccole uova hanno apparente somiglianza con alcune sementi di vegetali. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Nocciuolo - Quest'arboscello cresce naturalmente in tutti i boschi d'Europa. Il nocciuolo di Levante è grande, di bello aspetto, e col suo legno i Turchi costruiscono i navigli. Il nocciuolo di America non è mai più alto di tre o quattro braccia, e la sua mandorla, piccolissima, ha buon sapore. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Nocciolo - S. m. (Bot.) Osso che si genera nelle frutte, come pesche, susine, ulive, ciriegie e sim., dentro al quale si conserva l'anima o il seme onde nasce l'albero. Plin. Nucleolus. [Cont.] Cr. P. Agr. II. 178. Conciossiacosachè i noccioli e il seme dell'altre piante abbiano virtù pullulativa, alcune di sotto, alcune d'intorno, alcune di mezzo; il nocciolo della palma, il quale è l'osso del dattero, l'ha quasi dal suo dosso, e quivi è un pertugio stretto alquanto lungo, per lo quale il suo germoglio esce fuori. = Cr. 2. 8. 3. (C) Quando s'innestano nel tronco del salcio i rami de' pruni, e de' ciriegi, o d'altri frutti che abbian noccioli, diventano i frutti senza noccioli. Tratt. gov. fam. 146. Se tu il volessi avere ingenerato a' barattieri, insegnali, o lascialo giucare a punti segnati ne' noccioli divisi. Pallad. Genn. 16. Dicono i Greci che le mandorle nascerebbono scritte, se s'aprisse il nocciolo quando ella si pone, e così sano si togliesse il midollo,… E Novemb. 7. Alcuni mettono molti di quelli noccioli (parla del pino) in un vaso, meschiando terra, e letame, e empiendolne. Sagg. nat. esp. 268. Rompono in minutissime schegge i noccioli dell'ulive, i pinocchi durissimi, e i pistacchi fatti loro ingojare colla buccia.

2. † Per Vinacciuolo. Volg. Mes. (C) L'uve passe senza noccioli rettificano ogni malizia dell'assenzio. E appresso: La sua rettificazione si è il mele fatto con uve passe senza noccioli.

3. Per simil. [Cont.] Spet. nat. XII. 218. Il nocciolo è un massiccio informe, a cui si dà grossolanamente l'attitudine e i contorni, che debbe avere la figura. E 210. L'uso del nocciolo non è solamente di sostenere la cera e la cappa, di cui siamo per parlare; ma di risparmiare il metallo e di scemare il peso della mole, facendosi internamente un gran vacuo. Cell. Scul. 3. E come l'è piena (l'ossatura) che la tocca tutta la tua lasagna, la si debbe cavare e fasciarla di un sottil fil di ferro tutto quanto da alto a basso; di poi si deve ricuocere tanto che la detta terra sia ben cotta, la qual parte si domanda il nocciolo della tua figura. = Benv. Cell. Oref. 123. (C) Si potrebbe muovere il suo nocciolo, cioè l'anima di dentro. T. Crusc. alla voc. CONCREZIONE. Parti, separate e sciolte da prima e scomposte, si son riunite attorno a un nocciolo per formare un nuovo corpo.

4. Due anime in un nocciolo, si dice di Due intrinseci amici, e che sono come altrimenti si dice, una stessa cosa. Cecch. Donz. 5. 1. (C) Ella dice Cicala a me, come s'io non sapessi Che ella va a contar ciò ch'è seguíto A quella monna Marsiglia; chè sono Due anime in un nocciolo; ogni giorno A cento pissi pissi.

5. Dicesi in prov.: E' bisogna dar piano sul nocciolo a voler che si salvi l'anima; e vale, A voler che riesca bene un negozio, è da procedere con cautela e moderazione. Cecch. Prov. 90. (M.) Si dice per proverbio, Che a volere che si salvi l'anima, E' ci bisogna dar piano sul nocciolo. E Samar. 1. 4. Io sono Un buon compagno, che per salvar l'anima Do quanto io posso più piano sul nocciolo.

6. Non valere una mano o due man di noccioli, prov. che vale Esser dappoco, Non esser buono a niente. Capr. Bott. 4. 69. (C) Chè io ho veduto a' miei dì molti letterati pazzi, e che non son valuti due man di noccioli. Varch. Suoc. 4. 5. E star tutto 'l dì,…, con quella, che non vale la vita sua due mani di noccioli. Lasc. Spir. 5. 7. Tu non varrai mai due man di noccioli.

E Non sapere accozzare in un anno, o sim., tre mani di noccioli, vale lo stesso. Bocc. Nov. 5. g. 9. (C) In mille anni non saprebbero accozzare tre man di noccioli.

7. Non istimare un nocciolo alcuno, vale fig. Non lo stimar punto, nè pur tanto quanto un nocciolo. Red. Poes. var. 257. (Man.) Signor Mannucci, io non gli stimo un nocciolo.

8. La pesca avrà il nocciolo, dicesi proverb. ad accennare che Una cosa avrà il suo effetto, che verrà conclusa. Lasc. Sibill. 2. 6. (M.) Oggimai questa pesca avrà il nocciolo.

9. (Chir.) Sorta di malore che viene alla gola. Buon Fier. 4. 2. 1. (C) Annunziate lor cancheri, Predite lor gavoccioli, Gavine, e in gola noccioli, Natte, e perpetue senici.

10. Noccioli, si dice anche a una sorta di giuoco fanciullesco. Malm. 3. 57. (C) Il primo è il Furba, nobilo stradiere, Che non giuoca alla buona, e meno a' goffi. A' noccioli bensì si fa vedere. Tratt. gov. fam. 163. (Man.) Comincia di buona ora, si che piccinini giucando alla noce e noccioli, o maggioruzzi avendo da' lor maestri salari…, tutto sia posto in tua balía.

11. T. Fam. Non fanno di noccioli, Fanno davvero, non per chiasso, come chi giuoca a giuochi puerili.

12. (Min) Noccioli, si chiamano ancora per una certa similitudine que' come Granelli o Gruppetti che si trovano talvolta ne' marmi. Vasar. Vit. v. 1. p. 228. lin. 2. (Gh.) Di questi marmi quelli della cava detta del Polvaccio… sono con manco macchie e smerigli, e senza que' nodi e noccioli che il più delle volte sogliono essere nella grandezza de' marmi,…
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Parole in ordine alfabetico: noccioleti, noccioleto, noccioli, nocciolina, noccioline, nocciolini, nocciolino « nocciolo » nocciono, noce, nocella, nocemmo, nocepesca, nocepesco, noceste
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Vocabolario inverso (per trovare le rime): orticciolo, porticciolo, bocciolo, gocciolò, gocciolo, sgocciolò, sgocciolo « nocciolo (oloiccon) » denocciolo, denocciolò, snocciolo, snocciolò, cucciolo, sdrucciolo, sdrucciolò
Indice parole che: iniziano con N, con NO, parole che iniziano con NOC, finiscono con O

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