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Informazioni utili online sulla parola italiana «accennare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Accennare

Verbo

Accennare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, sia transitivo che intransitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è accennato. Il gerundio è accennando. Il participio presente è accennante. Vedi: coniugazione del verbo accennare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di accennare (segnalare, fare segno, fare cenno, indicare, ...)

Utili Link

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Informazioni di base

La parola accennare è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. In particolare risulta avere due consonanti doppie: cc, nn. Divisione in sillabe: ac-cen-nà-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con accennare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Per cortesia, non accennare a mio marito il mio prossimo viaggio all'estero.
  • Il sindaco cercò di accennare al progetto del nuovo piano urbanistico, ma non fu ascoltato dal consiglio.
  • Accennare al problema non basta, bisogna parlarne approfonditamente.
Citazioni da opere letterarie
Il resto di niente di Enzo Striano (1986): Le parve che il re, nel passare, la guardasse. Aveva occhi chiari e indifferenti. Continuò a contemplarlo, il ragazzo mostrò corruccio nella fronte, accennò a voltarsi, mentre la carrozza continuava la corsa. Forse s'era irritato perché lei era rimasta lì, dritta, a scrutarlo, senza neppure accennare alla riverenza, come facevano tutte le persone in cui la vettura s'imbatteva.

Il tesoro di Grazia Deledda (1928): I cani dovevano latrare giocondamente, e per accennare la sera si doveva sentir in lontananza il rintocco dell'Ave Maria. Fu veramente l'unica cosa che riuscì bene: s'udì distintamente il rintocco melanconico e vibrato d'un'ave lontana: ad Elena si illuminarono meravigliosamente gli occhi, perché provò la sensazione di un paesaggio alto e deserto, ove splendeva il gran vespero delle montagne.

Una peccatrice di Giovanni Verga (1866): Dal canto mio non ho fatto che coordinare i fatti, cambiando i nomi qualche volta, ed anche contentandomi di accennare le iniziali, quando, anche conosciuto il nome, le circostanze per le quali è ricordato non sono compromettenti; rapportandomi spesso alla nuda narrazione di Angiolini e alle lettere che questi mi rimise; aggiungendovi del mio soltanto la tinta uniforme, che può chiamarsi la vernice del romanzo.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per accennare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: accennate, accentare.
Con il cambio di doppia si ha: accettare.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: acca, acne, acre, anna, cenare, cena, cene, cere, care, enne.
Parole con "accennare"
Finiscono con "accennare": preaccennare, riaccennare.
Parole contenute in "accennare"
are, enna, accenna. Contenute all'inverso: era.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "accennare" si può ottenere dalle seguenti coppie: acceda/dannare, accendesti/destinare, accendo/donare, accentassi/tassinare, accentrai/trainare, accentuo/tuonare, accennai/ire, accennata/tare.
Usando "accennare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areata = accennata; * areate = accennate; * areati = accennati; * areato = accennato; * naretino = accentino; * rendo = accennando; * resse = accennasse; * ressi = accennassi; * reste = accennaste; * resti = accennasti; * ressero = accennassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "accennare" si può ottenere dalle seguenti coppie: accennerà/areare, accennata/atre, accennato/otre.
Usando "accennare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = accennata; * erte = accennate; * erti = accennati; * erto = accennato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "accennare" si può ottenere dalle seguenti coppie: accentino/naretino, accenna/area, accennata/areata, accennate/areate, accennati/areati, accennato/areato, accennai/rei, accennando/rendo, accennasse/resse, accennassero/ressero, accennassi/ressi, accennaste/reste, accennasti/resti, accennate/rete, accennati/reti.
Usando "accennare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * dannare = acceda; * donare = accendo; * tuonare = accentuo; * trainare = accentrai; * destinare = accendesti; * tassinare = accentassi.
Sciarade incatenate
La parola "accennare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: accenna+are.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Lo si fa accennando, Così è la pioggia quando non accenna a smettere, Altura appena accennata, Alture appena accennate, Gli antichi accenditori con l'esca.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Indicare, Additare, Accennare - Indicare è dar notizia, o mostrare checchessia, o stendendo il dito verso un luogo o con parole; e ha sempre dell'indeterminato. - Additare è determinato a un luogo, a una persona, a un oggetto. - Accennare è generico, e si fa tanto per mostrare un oggetto , quanto per avvertire altrui di qualche cosa, o di farla, ecc. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Accennare, Indicare, Denotare, Significare, Notare, Segnare, Disegnare, Designare - L'accennare non fa che trarre o volgere l'attenzione verso una data cosa, facendone menzione: l'indicare sveglia bensì l'idea della cosa, ma non disgiunta dal luogo ove si trova; l'indicazione per essere utile debb'essere precisa. Denotare si è il rammentare i caratteri o note principali della cosa che vuolsi accennare. Significare è far conoscere, e descrivere e dar ad intendere, ma a certi segni particolari: il detto « non so che cosa significhi » vale non capisco che idea comprenda il segno (e segno è anche la parola) esterno. Notare è fare un segno o un appunto che richiami l'idea: la nota debb'essere chiara, altrimenti mancherebbe allo scopo: vi sono certe opere nelle quali le note son di gran lunga più estese o più importanti del testo; ora, perchè scrivere tali opere se tutto è nelle note? o perchè scriverle così confusamente o incompiutamente da aver bisogno di tante note? Segnare è far segno ad altri perchè osservi: è anche far segno sulla cosa stessa onde riconoscerla. Disegnare è propriamente rappresentare l'immagine della cosa col mezzo di contorni e di ombre. Designare potrebbe dirsi il traslato di disegnare; fa colle parole ciò che il disegno fa colle linee; indica certi tratti che caratterizzano; alla lettera: dà segni per conoscere e riconoscere, dà indicazioni sufficienti all'intelletto onde non possa deviare o ingannarsi nella ricerca. [immagine]
Ammiccare, Accennare, Additare, Indicare, Mostrare - Ammiccare vale indicare a taluno cogli occhi prestamente e senza che altri se n'avveda un oggetto, e ciò con un alzare o dilatar le palpebre e guardar fiso ciò che si vuol indicare: e vale anche quello stringere furbescamente d'un occhio onde accennare altri ad altrui per farne segno di risa. Accennare è e far cenno a taluno, ed anche indicare cosa o persona. Additare è mostrar col dito individualmente. Indicare è mostrare altresì col dito; da cui rimase ad uno di essi, e a quello appunto che più d'ordinario a ciò serve, il nome d'indice; ma vale eziandio dare indizio su checchessia o chicchessia; per indicare a questo modo non è sempre necessario che l'oggetto sia presente. Mostrare è più che indicare: nel mostrare avvi sempre qualche particolarità o circostanza che insegna, dimostra, e finalmente fa conoscere meglio la cosa: la significazione del mostrare è complessa, o almeno tocca dappresso all'insegnare, al dimostrare, al mettere in bella mostra l'oggetto in discorso: chi è in alto locato deve mostrare come bene si può usare dei favori della fortuna. Il sacro oratore addita il porto della salute, e indica e mostra i mezzi e la via che vi conduce. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Accennare - V. n. e anche Att. T. Far cenno a uno volgendosi a lui con atti del viso o della persona, per fargli intendere senza parole una nostra intenzione. Può stare da sè: Gli accennava (sottinteso il resto). Può col Che e il sogg., col Di e l'inf. Può con l'ellissi: Mi accennò che cosa avess'io a fare (sottint.: facendomi intendere). = D. 1. 17. (La Frode) accennolle (alla fiera) che venisse a proda. [Camp.] E 3. 33. Bernardo m'accennava (e sorrideva), Pur ch'io guardassi in suso, ma io era Già per me stesso tal qual ei voleva. = Cavalc. Vit. SS. PP. 225. (C) Accennò al cherco che tacesse. Ar. Fur. 14. 96. Altrimente il Silenzio non rispose, Che, col capo accennando, che faria. [Cam.] Gell. G. B. 334. Gli accennerò che io gli voglio un po' parlare. Firenz. Op. 1. 428. E' m'accenna, ch'i' non dica. = Grazz. Lez. 59. (C) I ballerini… accennano i sonatori che suonino a raccolta.

Col quarto caso più raro. Machiav. Mandr. V. 60. (C) Veggo in chiesa Ligurio e Maestro Callimaco. F. I. Messer sì. N. Accennateli. F. I. Venite. Gell. Sport. 3. 2. Io voglio esser a tempo accennar la Fiammetta prima ch'ella risponda al vecchio. Baldov. Camp. Dramm. 39. E Cavalc. Vit. SS. PP. 2. 16.

In forma di N. pass. Farsi cenno l'uno all'altro. Anguill. Ovid. Metam. 4. 11. (C) S'accennâr che a lor non era ascosa (la cosa).

Detto degli animali. Cavalc. Vit. SS. PP. 2. 10. (C) (La leonessa) si mosse, e quasi con certi atti gli accennava che la seguitasse. Esop. Fav. 27. (Gh.) Andandosi (l'agnello) alla pastura… scontrossi al lupo, che l'accennò e chiamollo a sè.

2. T. Assol. Parlare co' cenni, contrario dell'Usar la loquela. Essi gli parlavano: egli accennando mostrava d'intendere. Gli accennai; egli venne. = D. 1. 3. (C) Caron dimonio, con occhi di bragia, Loro accennando, tutte le raccoglie. E 2. 33. E dopo sè, solo accennando, mosse Me e la donna. Car. Stracc. 2. 4. Chi sarà costui? – Vedi che accenna (che ti fa cenno). Ar. Fur. 15. 9. Ad un gran Duca è forza ch'io riguardi, Il qual mi grida e di lontano accenna, E priega ch'io nol lasci nella penna.

T. Prov. Tosc. 40. L'amico accenna e non balestra (avverte, sovente in modo che par di minaccia, ma per giovare).

3. Riferito a comando imperioso espresso con semplice cenno. Salvin. Iliad. 25. (C) Nè già fallace, o senza la sua fine, Resta quel tanto ch'io col capo accenno (il cenno di Giove). Tass. Gerus. 3. 16. Il buon Tancredi, a cui Goffredo accenna, Sua squadra mosse. T. Così il Nutus lat. valeva Cenno d'impero, onde il senso di Numen. = Ar. Fur. 31. 85. I settecento, a cui Rinaldo accenna. [Cam.] Cecch. Com. 2. 533. Io non posso nè vo' negarvi Ciò che mi accenna la regina nostra. E 2. 13. Volete voi, accennatemi Ch'io vadi ad ammazzar per voi cent'uomini? Ar. Rim. 199. (C) Avria (Amore) male assunto Chi negasse seguir quel ch'egli accenna, Quando n'ha sotto il giogo il collo aggiunto.

4. Dar segno di volere o avere a fare una cosa. Guicc. 3. 238. (C) Che nel crimine della maestà lesa sia sottoposto all'ultimo supplizio non solo chi macchina, ma chi fa, chi accenna, contro allo Stato. Ar. Fur. 17. 94. Quel per cader tre volte e quattro accenna.

5. Detto di cosa. Targ. Alimurg. 67. (C) Tale ponte accennava di rovina per insino al 1494. E 69. Nevicò alle montagne assai, e in Firenze accennò di neve, ma non ci nevicò.

6. Far cenno di ferire. Tass. Gerus. 6. 42. (C) Or qui ferire accenna, e poscia altrove, Dove non minacciò, ferir si vede. Petr. Rim. 1. 217. Dolce m'è sol senz'arme esser stato ivi, Dove armato fier (ferisce) Marte, e non accenna. E G. 365. Vedete com'io accenno e non balestro (come fo l'atto di ferire). [F.] A. F. 2. 53. E quando all'uno accenna, all'altro mena. [Cam.] Bern. Orl. 2. 24. 25. Mena le mani, e non accenna.

Car. En. 1. 321. (C) Invan pria si tentaro, e molte volte S'avvisâr, s'accennaro, e s'investiro. E Rim. 45. Udite come tuona Sopra de' Licaoni e de' giganti, Guardate quanti già n'ha domi, e quanti Ne percuote e n'accenna.

Per estens. Anguill. Ovid. Met. 5. (C) Lo stral si scorda E contra il Re del tenebroso regno Fendendo l'aria e sibilando giunge, E dove accenna l'occhio, il coglie e punge.

T. Accennare un pugno, una pedata. Far l'atto che la minacci.

[Val.] In modo prov. Car. Lett. fam. 2. 234. I medici sogliono avere certi stratagemmi particolari e pensati in sul fatto, che non possono essere statitrovati da chi sta lontano. Con questi, accennando alle gambe e dando al capo, mi penso che applichiamo facilmente i loro rimedi.

Quindi proverb. Accennare di sopra e dar di sotto; e più comun. Accennare in coppe e dar in danari o in bastoni o in spade, Accennar coppe e dar denari; Mostrar di fare una cosa e poi farne un'altra: dal giuoco delle minchiate. Buonarr. Tanc. 341. 2. (C) Amor di sotto accenna e dà di sopra. Fir. Trin. 1. 2. Voi avete accennato in coppe, e dato in bastoni. Salv. Spin. 3. Ch'ei non s'accenni in coppe, e vogliasi dar in danari.

7. Trasl. Petr. Rim. 330. (C) Amor mi diè per lei sì lunga guerra, Che la memoria ancora il core accenna. Guicc. Stor. 1. 207. Pareva più verisimile che i minacci (le minacce) del cielo, non soliti a dimostrarsi se non per le cose grandi, accennassero più presto a quella parte, dove si ritrovava la persona di un re di tanta dignità e potenza.

8. T. Non solo di atto di minaccia per dare colpo, ma anco di moto che significhi la dirittura che prendesi o si vuol prendere. Non solo un esercito nemico co' suoi movimenti accenna a tale o tale città o fortezza per assalirla, ma schiera o uomo che fugge o corre accenna a diritta, a sinistra. = Vill. M. 471. (C) Accennavano di passare donde bene loro paresse.

Nard. St. 1. 313. Accennando (l'Alviano) d'aver a venire alla volta della città co' fuorusciti.

9. Mostrare altrui con cenno checchessia. S. Bern. Piant. Verg. volg. 37. (C) Geso (Gesù) Cristo giae (già) angosciato in sulla croce, accennando col volto e cogli occhi Santo Jovanni, disse: Femmina, ecco lo tuo figliuolo. Bern. Orl. 2. 15. 33. Domanda Rodomonte in suo linguaggio Quanto indi fusse alla selva d'Ardenna, E, perchè meglio intenda, anche l'accenna. Salv. Oraz. 126. E con le dita pure accennano a queste nostre croci.

T. Siccome col cenno visibile della persona indicasi l'oggetto ed esprimesi il proprio pensiero, così, e sovente meglio, con la parola. [F.] Dep. Dec. Annot. 65. Avea voluto (il Boccaccio) in queste poche ed argute parole accennare copertamente quello che (Livio) chiaramente disse.=Galil. Dial. Nuov. Scienz. 2. 518. (C) Ei dice vediamo il più grave; or quel vedersi accenna l'averne fatta esperienza. Salvin. Pros. Tosc. 2. 74. (Gh.) Questo (verso) pare che accenni li amici che per varie fortune vengono ad essere lontani.

T. Ammir. Il prete accennava che la mattina seguente s'avea d'andare al Trebbio. [Val.] Car. Lett. fam. 1. 233. E volendo essere informato da me delle mie azioni, si degni farmene accennare, chè la chiarirò subito.

T. Accennare col Di è meno diretto che coll'A, e pero meno deliberato; e dicesi segnatam. di fatto, di pers. in quanto ha parte in un fatto: dove l'Accennare a può essere a un luogo, a un'idea. [Val.] Guicc. Stor. 1. 165. Purchè da lui gli fosse conceduta qualche parte del reame, accennando della Calabria. = Segn. B. Stor. Fior. 339. (C) Disse che non gli mancherebbe un altro figliuolo, accennando di Fabiano suo figliuolo naturale. Gell. Capr. Bott. 8. p. 166. (Gh.) Soggiunse Leone: questi altri (pontefici) furono quando i re governavano i poveri negli spedali di propria mano, accennando di S. Ludovico suo antecessore. Car. Apol. 294. (C) Accennando a quella felicità di tempo, quando aut reges philosophantur, aut philosophi regnant.

10. Accennare una cosa, vale Darne un cenno, Darne qualche indizio, Toccar brievemente. Passav. Specch. Penit. 108. (C) Di certi peccati occulti… tacciasi, o sì cautamente s'accenni e da lungi che non s'insegni il male che non si sa. Tass. Gerus. 1. 4. Forse un dì fia che la presaga penna Osi scriver di te quel ch'or n'accenna. Cell. Benv. Vit. 2. 4. 50. Ei mi si perveniva più di dugento scudi facendo un cotal mercato, e la Duchessa me ne aveva accennato. Vallisn. Op. 1. 196. Accenniamo così di balzo una division de' medesimi (insetti) più chiara.

Guicc. Stor. 1. 352. Costringeva i Fiorentini a cedere… con l'accennare, che non si facendo la concordia, sarebbe necessitato… a rimovere… parte delle sue genti.

11. T. Disegnare leggermente la forma di checchessia. = Accolt. Prosp. 150. (C) Schizzare speditamente col pennello il suo tutto, accennando le parti con pochi colpi, mal distinti e meno apparenti. [Val.] Car. Lett. fam. 2. 303. Accennisi (l'Oceano) appoggiato sopra un carro. = Algh. Litot. 65. (C) Avendo solo accennato in piccole figure i modelli.

Magal. Sagg. nat. esp. 137. Affine di poterne cavare intera la palla del ghiaccio, vi facemmo delicatamente accennare all'intorno un graffio.

(Ar. Mest.) Far sulle piastre d'oro o d'argento il disegno di ciò che si vuol cesellare con un ferretto appuntato, che i cesellatori e gli argentieri chiamano Puntellino per accennare.

T. Per estens. Bartoli. Il legno… accenna… mal disegnata la forma a che vuol condursi.

12. (Mus.) [M.F.] Dare collo strumento il motivo del pezzo da cantarsi.

13. Dare indizio di checchessia. D. 3. 21. Si fe' sì chiaro, ch'io dicea pensando: Io veggo ben l'amor che tu m'accenne. Ar. Fur. 14. 108. (C) Col re d'Oran, ch'esser gigante accenna, Lungo sei braccia dai piedi alla fronte. (Quasi ironia.)

14. E appropriato alle cose. Corsin. Stor. Mess. volg. 183. (C) Il color delle penne accennava il tenore dell'ambasciata, le rosse guerra, le bianche pace.

Magal. Oper. var. 238. (C) Ogni terra bagnata accenna poco o assai la fragranza del bucchero. [Selm.] Sant. Annal. Acq. Pis. 119. L'acqua dei fonti di Pisa appena accenna una piccolissima dose di sali vitriolici.= Targ. Viagg. 10. 108. (C) Corpi tondeggianti… che accennano qualche sfaccettatura.

N. pass. Lastr. Agric. 3. 265. (C) La maturità dell'uva si accenna quando il suo gambo comincia a mutar colore.

15. Esprimere chiaramente. Red. Annot. Ditir. 116. (M.) Gli antichi sonettatori solevano… con la prima lettera de' versi del sonetto accennare il loro nome. Buomm. Ling. Tosc. 101. (C) Il Numero… si divide in singulare e plurale, secondo che una o più cose accenna. E 112. Quando (il nome aggiuntivo)… accenna alcuno eccesso, si dice comparativo. Targ. Viagg. 1. 19. Le (pietre) più dure si chiamano forti, ed anche macigni, col quale nome le accennò già Dante.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: accendono, accenna, accennai, accennammo, accennando, accennano, accennante « accennare » accennarono, accennasse, accennassero, accennassi, accennassimo, accennaste, accennasti
Parole di nove lettere: accendino, accendono, accennano « accennare » accennata, accennate, accennati
Lista Verbi: accelerare, accendere « accennare » accentare, accentrare
Vocabolario inverso (per trovare le rime): impannare, appannare, disappannare, spannare, osannare, tannare, azzannare « accennare (erannecca) » preaccennare, riaccennare, depennare, impennare, spennare, transennare, tentennare
Indice parole che: iniziano con A, con AC, parole che iniziano con ACC, finiscono con E

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