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Informazioni utili online sulla parola italiana «compagnia», il significato, curiosità, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Compagnia

Parole Collegate

Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
amici (15%), allegra (11%), solitudine (10%), teatrale (5%), piacevole (5%), buona (4%), bella (4%), amicizia (4%), insieme (3%), allegria (3%), comitiva (3%), teatro (2%), amico (2%), gruppo (2%), combriccola (2%), plotone (2%). Vedi anche: Parole associate a compagnia.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola compagnia è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: com-pa-gnì-a. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con compagnia e canzoni con compagnia per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • È arrivata in città una giovane compagnia teatrale che si esibirà al Teatro Piccinni.
  • Forza vieni via con noi, stare in compagnia può farti solamente bene.
  • Giambattista Andreini fu il capocomico della Compagnia dei Gelosi e successivamente della Compagnia dei Fedeli.
Citazioni da opere letterarie
La biondina di Marco Praga (1893): Un orrore, proprio un orrore: tu eri capace di far sedere sul trespolo un commendatore, o di tenere in piedi un deputato, per mancanza di sedili. Ma la tua mogliettina pensa a tutto. Nevvero? Anzi, sai che cosa ò pensato, adesso che c'è il salottino, qui? Io verrò ogni giorno, porterò con me il mio lavoro ed un libro, e rimarrò a lungo, a tenerti compagnia. Eh?

Jeri e oggi di Luigi Pirandello (1919): Era in compagnia d'un giovanotto; recava tra le braccia un fascio di fiori, e rideva. La signora Lerna si volse al marito e disse forte, in modo da farglielo sentire: – Oh, guarda là, quella che piangeva per tutti! - La giovane si voltò, senz'ira, senza sdegno. – Povera mamma buona e stupida, – le disse con quello sguardo. – E non capisci che la vita è così? Jeri ho pianto per uno. Bisogna che oggi rida per quest'altro.

Una sfida al Polo di Emilio Salgari (1909): Contando, durante quella fermata, di provare le loro armi, avevano tolte dalle casse delle rivoltelle Colt e tre mauser, nonchè una grossa carabina a due canne, carica con proiettili a punta d'acciaio, destinati a bucare la pelle dei grandi ruminanti, i quali sono ancora abbastanza numerosi nelle selve del Canadà settentrionale, malgrado l'attiva caccia che danno loro gli scorridori della Compagnia delle pelliccie.
Proverbi
  • Guerra, peste e carestia, vanno sempre in compagnia.
  • Chi non beve in compagnia o è un ladro o è una spia.
  • In compagnia un prete prese moglie.
Titoli di Film
  • Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello (Regia di Peter Jackson; Anno 2001)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per compagnia
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: compagnie.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: compagna, compagni.
Altri scarti con resto non consecutivo: compia, compi, coma, copia, copi, coana, conia, coni, cagna, cani, caia, ogni, magni, magna, magia, magi, maga, mania, mani, maia, paga, pania, pani, paia.
Parole con "compagnia"
Contengono "compagnia": scompagniamo, scompagniate, accompagniamo, accompagniate, accompagniamoci, riaccompagniamo, riaccompagniate.
Parole contenute in "compagnia"
compagni. Contenute all'inverso: gap.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "compagnia" si può ottenere dalle seguenti coppie: compagne/nenia, compagna/aia.
Lucchetti Riflessi
Usando "compagnia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * aione = compagnone; * aioni = compagnoni.
Lucchetti Alterni
Usando "compagnia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: compagne * = nenia.
Intarsi e sciarade alterne
"compagnia" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: copi/magna.
Intrecciando le lettere di "compagnia" (*) con un'altra parola si può ottenere: site * = scompaginiate.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Società, Compagnia, Sodalizio - Società è numero di persone che sotto certe leggi e regole si uniscono insieme o per istudii scientifici, o grandi imprese di industria. Se trattasi di commercio, suol piuttosto dirsi Compagnia, la qual voce per altro si estende anche alle adunanze che hanno un fine religioso. - Sodalizio è propriamente quella compagnia di persone religiose unite in un santo e alto proposito, sotto certi statuti. [immagine]
Compagnia, Società - Compagnia è, generalmente parlando, un numero di più persone, che, sotto certe regole, intendono a un fine o ad un proposito speciale, non ordinato sempre a guadagno: «La Compagnia della Misericordia.» - Quando un dato numero di persone si raccoglie insieme, col proposito di fare imprese o commerciali o per l'incremento delle industrie o simili, e dove generalmente si mettono fuori de' carati in denaro, allora si chiama Società, come: «La società delle strade ferrate, ecc.» - Nell'uso si confonde spesso l'una con l'altra; ma qui si discute solo la stretta proprietà. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Truppa, Squadra, Banda, Schiera, Stuolo, Torma, Battaglia, Battaglione, Compagnia, Reggimento, Coorte, Falange, Caterva, Legione - Truppa, detto assolutamente, è voce che vale a significare la milizia moderna; forse dal francese troupe che ha eziandio particolarmente questo senso, e dacchè le truppe francesi invasero l'Italia nel finire del secolo scorso e nel principiar del presente, e poco fa: la truppa combattè con valore singolare; ma truppa d'uomini, gente attruppata si dicono senza voler intendere esclusivamente di soldati. Squadra, oltre il noto senso di marineria militare, può significare un piccolo corpo d'uomini d'arme, ma compito nel suo piccolo quadro; perciò dicesi: rotte le squadre, ognuno cominciò a sbandarsi, anzi a fuggire. Squadra d'uomini non armati si dirà pur anche, ma sempre ad indicare un certo numero imponente, o per il chiazzo, mettiamo anche delle grida, o per altra maggiore importanza, e così si dirà: eravamo una squadra imponente, ed ottenemmo l'intento. Schiera ha con sè l'idea dello spiegarsi, schierarsi appunto; stuolo, quella invece dell'essere aggruppati assieme; torma, quell'altra di seguire un capo, o un piccolo nucleo che si mette alla testa e dà la direzione; così vanno gli animali che o vivono, o a certe epoche viaggiano assieme. Banda ha ordinariamente cattivo senso; banda d'armati (nemici), banda di ladri, di malfattori; le bande nere e simili: banda però avrà eziandio buon senso quando si userà per significare ciò che lo spagnuolo guerillas; è la guerra che il popolo armato alla meglio può fare ad un nemico invasore del proprio suolo. «Battaglia, così Romani, valeva in antico, la schiera armata al combattere. Quindi battaglione che è meno di reggimento e più di compagnia». La coorte era la decima parte della legione dei Romani; e la legione constava di seimila uomini. La falange era un corpo di truppe serrato e compatto che faceva impeto per rompere le schiere nemiche, e agli impeti altrui per la sua forza resisteva: così la falange macedone nota nella storia. Caterva è riunione o meglio ammasso di cose in genere; una caterva di libri, di fatti, di robe e simili.

«Caterva, moltitudine non piccola, armata o no, e non molto ordinata. Latinismo omai rado; ma pur diciamo, in senso quasi di spregio: una caterva di cortigiani, di dottori, di gente». Romani. [immagine]
Ciurma, Masnada, Brigata, Tregenda, Compagnia, Torma, Turba, Stormo, Drappello, Legione - Ciurma dicevansi i condannati al remo sulle galere; vale anche moltitudine di popolaccio. Masnada era quella turba di bravi e di domestici armati che accompagnavano il loro signore; ora dicesi totalmente in mal senso; e così masnada di ladri, di giovinastri e simili. Brigata è riunione di gente che insieme convengano per divertirsi; allegra, lieta, romorosa brigata. In Piemonte brigata, forse dal francese brigade, è un corpo di truppa composto di due reggimenti: dicesi anche brigata di starne. Tregenda delle streghe e de' diavoli dicono ancora i pochi che credono a queste sciocchezze; così legione, oltre il suo senso storico e militare a tutti noto, s'adopera specialmente nella locuzione: legione di demonii, di spiriti, e simili. Compagnia è generico, e perciò ha molti significati; alcune persone riunite diconsi una compagnia, o in compagnia; e nel militare compagnia di soldati: in senso religioso vale confraternita o anche corpo religioso, come Compagnia di Gesù; e commercialmente significa società. Torma, quantità di persone e d'animali in confuso, meno numerosa però di turba. Stormo ora non dicesi che d'uccelli; del suo bellico significato antico non ci rimane che suonare a stormo. Drappello è compagnia di persone riunite in certo ordine sotto un'insegna; e per estensione qualunque scelta riunione. [immagine]
Compagnia, Comitiva, Corteggio, Corteo, Seguito - Si è in compagnia quando non si è soli; abbenchè sia oggimai dell'uso la frase « in o colla compagnia de' proprii pensieri ». La comitiva ha da essere alquanto numerosa; essa accompagna per lo più uno che ne è capo e se occorre introduttore. Corteggio è la comitiva de' principi nelle occasioni solenni: il seguito ha senso ed accettazione più larga; può essere d'uomini, di vetture, di cavalli, di cani, e un misto di tutto ciò e anche d'altro.

« Corteo è la comitiva che accompagna la sposa, ed anche la pompa e l'accompagnatura del bambino al battesimo ». Romani. [immagine]
Compagnia, Società - In commercio si fanno delle società di due o tre o poco più: le compagnie commerciali e industriali son più numerose e per lo più hanno un nome di convenzione, come un emblema, un titolo: compagnia della Fenice, del Sole; ovvero lo prendono dall'oggetto che ha servito a formarle: compagnie del gaz, dei battelli a vapore, delle Indie, ecc. Società poi è compagnia più eletta, di cui non si può far parte che a certe condizioni: comperando azioni, chiunque può far parte d'una compagnia industriale, che però oggi si dicono anche società, ma non si può al contrario venire ammesso in qualche particolare società se non si possedono quei tali requisiti, o se non si adempie a certe condizioni richieste. [immagine]
Accompagnare, Tener compagnia, Scortare - Il primo è andare assieme a chi va, o per indicare la strada, o sorvegliare acciò non fugga o travii, o anche per il piacere di essere assieme: il secondo ha senso generalmente buono; è più stare assieme a chi sta, che non andare assieme a chi va, abbenchè possa avere anche quest'ultimo significato. Scortare vale accompagnare a guardia, a difesa: chi scorta ha da essere armato, perchè altrimenti non potrebbe fare l'uffizio suo. [immagine]
Gran Dizionario Teorico-Militare del 1847
Compagnia - e più anticamente compagna, s. f. In franc. Compagnie. Nome del primo scompartimento degli eserciti italiani, i quali usati a combattere a popolo ed alla rinfusa, senza altro ordine, che quello delle armature, si ordinarono verso la metà del secolo XIII in compagnie, dette altrimenti società, ognuna sotto il proprio gonfalone, guidata da un capo, che chiamarono Capitano, o Conestabile. Queste compagnie tenute lungo tempo in armi a cagione delle continue guerre che infierivano a quei tempi in Italia, non soffrirono di tornare alle case loro quando in tempo di pace gli Stati ed i Principi disarmavano. Le prime a levare il capo furono quelle dei Catalani Aragonesi e Siciliani, licenziate nel 1302 in Sicilia dopo la pace, le quali animate dai loro condottieri offrirono le loro armi al maggior offerente; quindi gustando le prede e le rapine, si legarono in società con alcune inique leggi, e sole armate in mezzo ai popoli stanchi ed inermi, corsero molti paesi depredando e rubando le donne e i fanciulli, per riscatto dei quali avevasi a pagar loro una grossa taglia. Nè solamente le terre aperte o i borghi, ma le città stesse e le rocche erano da questa disperata ciurmaglia strette ed assaltate, sicchè ai pacifici cittadini niun altro scampo rimaneva fuor della pecunia, alla quale venivano dalle compagnie condannati. Ingrossavano intanto queste della feccia di tutti i banditi, che ad esse si congiungevano allettati dalla speranza della preda e dall'impunità d'ogni più atroce delitto, ed il loro campo era, per dir così, una città mobile piena di meretrici, di saccardi e di prigioni. Crebbero così a dismisura di numero, d'ardire e di forza, e ridottisi a forma di giusto esercito presero il nome di grandi compagnie, che immensi danni recarono al di quà e al di là dell'Appennino. Ritornate finalmente in onore verso la metà del secolo XIV le armi nazionali, le città ed i Principi d'Italia fecero lega per nettare il paese da quella terribile peste, e le grandi compagnie furono disfatte; ma uscirono da esse quei condottieri i quali con miglior consiglio, ma collo stesso effetto rizzavano una bandiera di ventura, e colle armi loro mercenarie, or quello or questo Stato opprimendo, giunsero ad occupar signorie e dominî. Sul principio del secolo XVI molti capitani di ventura, a cagione delle gravissime spese dei cavalli e delle armature, diminuirono il numero delle loro compagnie, le quali erano tutte di uomini d'arme, e quella di Vitellozzo, che era a quel tempo una delle principali, non oltrepassò il numero di cento venti.

I buoni ordini e la morte dei più arditi fra questi condottieri diedero una volta fine a siffatta calamità, che è forse la maggiore, che gli Stati abbiano a temere, e dalla quale debbono continuamente guardarsi. V. condottiere.

Per non lasciare imperfetta la cronologia di questo rapido sunto noterò, che la prima compagnia di ventura fu radunata e comandata da Ruggiero di Flor, e passò in Asia verso la fine del secolo XIII. Ugualmente terribile agli amici ed ai nemici per la sua indisciplina e per la ferocia dei Mugaveri che ne facevano il nerbo, sorse poi ad esempio di quella la compagnia di Lodrisio Visconti, che prese il nome di Gran Compagnia, e dopo molte rapine, disertamenti ed incendî fu dispersa a Parabiago nel 1339. Venne dopo, quella di un avventuriere tedesco conosciuto in Italia col nome di Conte Guarnieri, detta anch'essa Gran Compagnia, il cui feroce condottiere osava chiamarsi il nemico di Dio e della misericordia: desolò verso la metà del secolo XIV per ben due volte la Romagna e la Toscana. Quindi la famosa di Fra Moriale la quale quando assaltò la Toscana era di sette mila uomini d'arme, di cui cinquemila a cavallo, di mille cinquecento masnadieri ossia fanti scelti, e di venti e più mila saccardi: il capitano di questa Gran compagnia passò nelle mani del Conte Lando, tedesco, il quale fece grandissimo guasto nelle terre della Romagna e terra di Lavoro della Puglia e della Calabria, e andò poscia errando per l'Appennino a danno delle Repubbliche guelfe, finchè cacciato da Toscana dai Fiorentini guidati da Pandolfo Malatesta, passò al soldo del Marchese di Monferrato, il quale coll'aiuto di queste armi straniere e mercenarie raffermò il suo dominio sulle libere città di quella contrada: Lando venne ammazzato nelle vicinanze di Novara l'anno 1363. Ma già era calata in Italia, trattavi pure dal desiderio della rapina e del sacco, la compagnia inglese, altrimenti detta compagnia bianca (anno 1361), la quale agli altri mali di cui era apportatrice funesta, accoppiò il terribile flagello del contagio, del quale alcuni dei suoi soldati andavano infetti: questa compagnia venne poscia sotto il comando di Giovanni Hawkwood, chiamato dagli storici italiani di quel tempo Giovanni Acuto. Altre pure inglesi o francesi lo seguitarono, e si chiamarono compagnie della stella e del cappelletto. Finalmente si formò sotto la condotta di Alberico da Balbiano la gran compagnia italiana, detta di S. Giorgio, e fu quella mirabile scuola d'armi, nella quale gl'Italiani impararono a combattere da se, e che diede nel secolo XV tanti illustri capitani all'Italia, fra i quali i primi a rinnalzare l'onore della milizia italiana uscendo da questa scuola, furono un Orsini ed un Savelli di Roma, un Terzo da Parma, un Michelotti da Perugia, un Broglio da Chieri, ed un Lucce da Canale.

Dicevasi anche compagnia un numero determinato di soldati sotto un particolar capitano. Ora le compagnie sono una parte o divisione de' Reggimenti tanto di cavalleria che d'infanteria o d'artiglieria, le quali non eccedono per lo più il numero di cento venti uomini, nè sono minori di sessanta. Nel secolo XVI una compagnia di fanti aveva 200 uomini e si divideva in quattro squadre; ma di cavalli era per lo più di 50 maestri. Ora la compagnia si parte in due mezzecompagnie o suddivisioni, e queste in due squadre; sotto le armi si parte in due drappelli, e questi in due sezioni. In alcuni luoghi le compagnie prendono il nome dal colonnello e dai proprî capitani, in altri hanno un numero: vi ha la compagnia scelta, in franc. compagnie d'élite, che è la prima del battaglione o del reggimento, e la più distinta per generazione d'uomini, per disciplina e per provato coraggio. Nei reggimenti d'infanteria le compagnie dei Granatieri, dei Cacciatori, ecc. sono compagnie scelte. [immagine]
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