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Informazioni utili online sulla parola italiana «contegno», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Contegno

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Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola contegno è formata da otto lettere, tre vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: con-té-gno. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con contegno per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Il contegno del mio compagno di banco è stato riprovevole.
  • Davanti ai superiori, è sempre opportuno mantenere un certo contegno.
  • Molto spesso i nostri politici non tengono un contegno consono al loro ruolo.
Citazioni da opere letterarie
Il trionfo di Lulù di Matilde Serao (1919): Erano passati tre mesi, il matrimonio di Lulù tirava in lungo. Alle volte la madre, che non ci vedeva chiaro in questi ritardi, chiamava in disparte la figliuola e gliene domandava. — Voglio aspettare, rispondeva sempre Lulù — ho bisogno di conoscer meglio Roberto. Infatti la fanciulla era diventata un po' osservatrice. Andava attorno come al solito; come al solito cantava, rideva, scherzava, ma interrompeva spesso queste piacevoli occupazioni per indagare il contegno della sorella, o per ascoltare ogni parola di Roberto.

Anima sola di Neera (1895): I due anni passati in convento furono molto dolci. Era un orizzonte nuovo che mi si apriva colle spiegazioni quotidiane, i libri, la parola elevata delle suore, l'ordine, il silenzio, il contegno, che nel suo rigore un po' duro non aveva nulla che mi urtasse; anche nella luce pallida ed uniforme dei corridoi, nel giardino chiuso, nella chiesetta così raccolta, così silenziosa, sotto i drappeggi di velo bianco frangiato d'argento che le suore distendevano davanti all'altare, trovavo un ambiente simpatico a' miei sogni.

La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Un visita a Carla non implicava ancora niente di male ed anzi, se io da quelle parti mi fossi imbattuto ancora una volta in mia suocera e se essa mi avesse domandato che cosa io fossi andato a farvi, le avrei subito risposto: — Oh bella! Vado da Carla! — Fu perciò quella la sola volta che andai da Carla senza ricordare Augusta. Tanto mi aveva offeso il contegno di mio suocero!

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per contegno
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: congegno, consegno, contegni, convegno.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: conto, congo, cono, cote, ceno, nego.
Parole con "contegno"
Iniziano con "contegno": contegnosa, contegnose, contegnosi, contegnoso, contegnosità, contegnosetta, contegnosette, contegnosetti, contegnosetto, contegnosamente.
»» Vedi parole che contengono contegno per la lista completa
Parole contenute in "contegno"
con, onte, conte. Contenute all'inverso: ong.
Incastri
Inserendo al suo interno già si ha CONTEGgiaNO; con giava si ha CONTEGgiavaNO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "contegno" si può ottenere dalle seguenti coppie: conterà/ragno, contese/segno, conteso/sogno, contesta/stagno, conteggi/gino, conteggia/giano.
Usando "contegno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * gnosi = contesi.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "contegno" si può ottenere dalle seguenti coppie: contesi/gnosi.
Usando "contegno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ragno = conterà; * sogno = conteso; * gino = conteggi; * stagno = contesta; * giano = conteggia.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Condotta, Portamenti, Costumi, Contegno - Condotta, nell'uso comune, significa il modo come altri si governa nelle cose morali e civili; ma tal voce puzza un poco di francese, e viene ad essere impropria, perchè nella lingua italiana Condotta è di significato objettivo e significa, quando si usa, il modo come altri è governato o guidato. - La parola italiana è Portamenti; e anzi che Uomo di buona condotta, o simili, si dirà Uomo di buoni portamenti. Questi Portamenti si riferiscono alla vita civile; ma se io dico Uomo di buoni costumi, mi riferisco all'uomo privato e alla sua vita morale. - Il Contegno non indica l'abito e la consuetudine naturale; ma significa il modo come l'uomo procede nelle diverse congiunture, e, più che al fare, accenna il non fare. - «In quel tafferuglio tenne un contegno lodevole». [immagine]
Modestia, Decenza, Contegno, Compostezza, Pudore - Qui la Modestia occupa il luogo suo, e qui dobbiamo esaminarne l'indole e la qualità, mentre essa senza nessun sospetto viene colle amabili sue compagne a far corteggio alla castità de' costumi, all'innocenza della vita.

La compostezza fa le donne guardinghe nelle maniere; il pudore negli atti e negli sguardi; il contegno nei gesti e nel portamento; la decenza negli abiti e nelle cose esterne; la modestia nei loro sentimenti segreti. Tutte queste preziose doti risplendono più belle nella donna, s'ella non sa d'averle e se ne fa uso per abitudine, e come per naturale istinto, a differenza dell'uomo che le possiede sapendolo e recandole fra' suoi doveri. Queste qualità apparendo nel gran mondo si offrono allo sguardo altrui in atteggiamenti diversi: la modestia fugge a tutto potere le occasioni di comparire e di essere osservata; la compostezza si produce a stento; il contegno si arma di gravità; la decenza si studia; il pudore arrossa e si nasconde. - La decenza è diligente; la compostezza è circospetta; il contegno è severo; la modestia è timida; il pudore selvatichetto.

Il pudore è segno e dimostrazione pressoché involontaria d'onesto timore e di candor d'anima; la decenza è una legge di società varia nelle varie civiltà; la modestia è dovere personale; il contegno è guardiano di questo dovere; la compostezza nelle persone ben nate è regola di decoro, nelle donne è la salvaguardia della buona fama. Il contegno e la decenza, la compostezza ed il pudore circondano la modestia per difenderla. Bandito il contegno, dimessa la compostezza, negletta la decenza, dileguato il pudore, la modestia è astretta a darsi vinta: epperò la decenza, il contegno, la compostezza, lo stesso pudore sono segni ed apparenze di virtù, ma non la virtù propria che è la modestia, la quale ha per altro a compagno inseparabile il pudore; quindi nel dar lode di decenza, di compostezza e di contegno ad una persona, non l'avrai ancora detta né modestapudica.

Nel consorzio degli uomini alcune di queste qualità cambiano d'aspetto, poiché noi opponiamo al modesto il vanaglorioso o lo sboccato, secondo che la modestia vien considerata procedere da innocenza o da umiltà, ed al pudore, che è fra noi meno geloso, opponiamo la sfrontatezza. Noi finalmente abbiamo talvolta la modestia per indizio d'animo timido, e mal atto a grandi ed arrischiate risoluzioni, mentre nelle donne è sempre virtù altrettanto ragguardevole quanto necessaria.

Così il contegno che nelle donne è compagno fedele della modestia, è talvolta segno nell'uomo di troppa gravità, e si accosta alla sostenutezza. Quindi i modi di dire andare in contegno, stare in contegno valgono Stare sul grave e andar con aria di gravità affettata.

All'ultimo noterò che il Vocabolario della Crusca nel definire giustamente il contegno, chiamandolo portamento nobile e grande, guasta la sua definizione col farlo ad un tempo sinonimo del Fasto; perocchè tra questo e il contegno v'ha ancora la sostenutezza, il sussiego e l'alterigia.

Valorosa espressione del contegno in donna, abbiamo nel Dittamondo dove dice:

«Tanto era grande e di nobil contegno,
Ch'io diceva tra me: Ben fu costei,
E pare ancor, da posseder bel regno.»

(Zecchini) [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Modestia, Decenza, Contegno, Ritegno, Compostezza, Pudore - Il contegno è tutto esterno; in quanto che non è garante de' sentimenti del cuore; unito alla compostezza, che è un contegno convenzionale del corpo, fa supporre la modestia; ma se sono ambedue finti e ipocriti, non la durano alla lunga e sono alla perfine smascherati; il contegno è dignitoso, la compostezza umile o riservata: se sono esagerati però il primo degenera in sussiego; la seconda, in caricatura. Il ritegno è una forza di riflessione la quale fa sì che non ci avventuriamo in cose arrischiate, e ci tratteniamo dal persistere in quelle se già cominciate: il pudore teme, non che il male, l'ombra di esso, si addimostra con la sincera modestia, colla squisita decenza, la quale è quel tale regolo che misura con giustezza le azioni, le parole, i modi, e li classifica in leciti e illeciti. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Contegno - S. m. Da CONTENERE. Contenuto. In questo senso ant. Dant. Inf. 22. (Mt.) Pure alla pegola era la mia intesa, Per veder della Bolgia ogni contegno, E della gente ch'entro v'era incesa. But. Inf. 22. Per vedere della bolgia ogni contegno, cioè contenimento. T. Qui veramente sono le cose contenute.

2. Per Attitudine. Modo di contenersi, di stare. Dant. Inf. 17. (C) In una borsa gialla vidi azzurro, Che di leone avea faccia e contegno. Dittam. 1. 11. Tanto era grande e di nobil contegno, Ch'io diceva tra me: ben fu costei, E pare ancor, da posseder bel regno. Rim. ant. inc.117. Ed aggradiami ciascun suo contegno, Gloriandomi servir sì gentil cosa. [M.F.] Bocc. Rim. Son. XIX. Mi parve veder, guardando in esso, Sì com'aquila face, intento e fiso, La fiamma mia, e d'essa assai intero Ogni contegno, e conoscer da presso Li capei d'oro…

3. Ass. Attitudine dignitosa o altera. Car. En. 1. 821. (M.) Quand'ecco la regina, accompagnata Da real corte, con real contegno, Entro al tempio bellissima comparve.

Onde Andare in contegno vale Andar con portamento sostenuto ed altiero. V. in ANDARE.

4. Stare in contegno vale Stare sul grave, Stare con fasto. Bern. Orl. 1. 27. 9. (C) Così di poi che fur stati in contegno, In sulle cerimonie questi dui. Buon. Tanc. 4. 6. (M.) Tolga una delle costole d'Adamo… Che stia 'n contegno stucchevol, leziosa.

5. Contegno, per Maniera di governarsi nel vivere; l'usa la Crusca in CONDOTTA. (Vian.)

6. [M.F.] Per mio, suo contegno, modo avv. Per sapere come regolarsi, governarsi. Redi, Lett. Tom. 5. 363. Mi favorisca V. S. di un verso di risposta per mio contegno.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: conteggiavate, conteggiavi, conteggiavo, conteggino, conteggiò, conteggio, contegni « contegno » contegnosa, contegnosamente, contegnose, contegnosetta, contegnosette, contegnosetti, contegnosetto
Parole di otto lettere: contatto, conteggi, contegni « contegno » contempo, contenda, contende
Vocabolario inverso (per trovare le rime): riassegno, rassegnò, rassegno, tirassegno, contrassegnò, contrassegno, ritegno « contegno (ongetnoc) » sostegno, nicaraguegno, convegno, cigno, macigno, arcigno, indigno
Indice parole che: iniziano con C, con CO, parole che iniziano con CON, finiscono con O

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