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Informazioni utili online sulla parola italiana «fazione», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Fazione

Parole Collegate

Nomi Alterati e Derivati
Diminutivi: fazioncella.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola fazione è formata da sette lettere, quattro vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: fa-zió-ne. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con fazione per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Quella fazione della nostra popolazione non crede più.
  • Decisi di non far parte della fazione che voleva assalire i giovani scioperanti.
  • A livello politico la popolazione ha un tale malcontento che non crede più in nessuna fazione.
Citazioni da opere letterarie
Colombi e sparvieri di Grazia Deledda (1912): Io ero un bambino, allora, ma ricordo benissimo che la gente aveva una fisionomia triste e cupa. Gli uni pareva diffidassero degli altri, anche se appartenevano alla stessa fazione; al cader della sera si chiudevan le porte, e anche quando si celebravano nozze tutti erano taciturni e melanconici.

La Madonna d’Imbevera di Cesare Cantù (1878): Gli Isacchi stavano coi Francesi, mentre i Sirtori favorivano gli Imperiali, e più volte si erano recati gravi danni, od almeno ne avevano recato agli innocenti terrieri, che, destino antico, scontavano coi proprj guai i delirj de' padroni. Ma quelli di Barzago, fiancheggiati da una più grossa fazione, prevalevano nelle parti di Brianza; e don Giberto, avo che fu del feudatario presente, a capo di forte banda teneva in soggezione gli avversarj e in danno e sgomento tutti.

Nel segno di Luigi Pirandello (1904): Giovinetta ancora, lei, certamente avrebbe preso la patente di maestra, se il padre, che la manteneva con tanto amore agli studii, non le fosse venuto a mancare così di colpo, laggiù, in Calabria, assassinato, non per odio diretto, ma durante le elezioni politiche, per mano d'un sicario rimasto ignoto, pagato senza dubbio dalla fazione avversaria del barone Barni, di cui egli era segretario zelante e fedele.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per fazione
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: fazioni, faziose, nazione, razione.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: nazioni, raziona, razioni, raziono, razionò.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: azione.
Altri scarti con resto non consecutivo: faine, fine, aione, zone.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: frazione.
Parole con "fazione"
Finiscono con "fazione": prefazione, postfazione, rarefazione, rubefazione, tumefazione, assuefazione, liquefazione, putrefazione, stupefazione, tariffazione, torrefazione, soddisfazione, sopraffazione, contraffazione, disassuefazione, insoddisfazione.
»» Vedi parole che contengono fazione per la lista completa
Parole contenute in "fazione"
zio, ione, zione, azione. Contenute all'inverso: noi.
Incastri
Inserendo al suo interno ili si ha FiliAZIONE; con oli si ha FoliAZIONE.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "fazione" si può ottenere dalle seguenti coppie: faina/inazione, falò/lozione, fano/nozione, farà/razione, faradica/radicazione, fasatura/saturazione, fase/sezione, faziosa/sane.
Usando "fazione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: orafa * = orazione; colf * = colazione.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "fazione" si può ottenere dalle seguenti coppie: faide/edizione.
Lucchetti Alterni
Usando "fazione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * lozione = falò; * nozione = fano; * sezione = fase; * sane = faziosa.
Intarsi e sciarade alterne
"fazione" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: fai/zone.
Intrecciando le lettere di "fazione" (*) con un'altra parola si può ottenere: del * = deflazione; * rari = frazionarie; prona * = profanazione.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: È combattuta tra opposte fazioni di uno Stato, Faziosa per partito preso, Come dire faziose, Uno fazioso per partito preso, Fazzoletti per commensali.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Fazione, Setta, Parte - Setta ha senso più religioso. - Fazione più politico: tutt'e due indicano opposizione celata o manifesta all'ordine di cose esistenti. La setta combatte più colle parole, colle argomentazioni; la fazione, e colle parole e cogli atti, se occorre: la setta spaccia e difende per quanto può un corpo di dottrina, un sistema: la fazione, qualche principio sì, ma più particolarmente viene mossa dal pericolo degl'interessi suoi materiali. - Parte poi è più generico; ma il più delle volte ha significato politico, Una parte sembra divisione più grande che non una fazione: la città, il regno è diviso in due o più parti quando fervono civili discordie; ogni parte mostrasi allo scoperto, e così combatte: le fazioni invece possono esser molte, quanti sono i generi dei malcontenti: operano nell'ombra, per lo più; e il loro operare riesce sovente in vano o in proprio loro danno. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Fazione, Setta, Parte - Setta ha senso più religioso; fazione più politico: tutt'e due indicano opposizione celata o manifesta all'ordine di cose esistente. La setta combatte più colle parole, colle argomentazioni; la fazione, e colle parole e cogli atti, se occorre: la setta spaccia e difende per quanto può un corpo di dottrina, un sistema; la fazione, qualche principio sì, ma più particolarmente viene mossa dal pericolo degl'interessi suoi materiali. Parte poi è più generico; ma il più delle volte ha significato politico. Una parte sembra divisione più grande che non una fazione: la città, il regno è diviso in due o più parti quando fervono civili discordie; ogni parte mostrasi allo scoperto, e così combatte: le fazioni invece possono esser molte, quanti sono i generi de' malcontenti, operano nell'ombra, per lo più; e il loro operare riesce sovente in vano o in proprio loro danno. [immagine]
Battaglia, Combattimento, Fatto d'armi, Fazione, Scaramuccia, Pugna, Giornata, Campagna, Guerra - Combattimento è più l'azione del battersi: in una battaglia, ogni corpo di truppa, ogni uomo, per così dire, ha un suo parziale combattimento: combattimento può essere di pochi e di molti. La battaglia è data dagl'intieri eserciti, deve avere un piano, e debb'essere condotta secondo le regole dell'arte, e direm quasi della scienza; senza di ciò sarà zuffa, mischia, e inutile macello d'uomini senza risultato. Fatto d'armi è combattimento memorabile per qualche bel tratto o altra notevole particolarità: la sfida di Barletta è un memorabile fatto d'armi.

«Pugna è latinismo da lasciarsi d'ordinario alla poesia: nella pugna si lotta corpo a corpo o almeno in gran vicinanza; e mal si direbbe di combattimento seguito da lontano. La pugna pare voglia essere forte e violenta, se non sanguinosa». Tommaseo.

«Scaramuccia, combattimento per lo più breve e non forte, e che segue tra piccolo numero di soldati. Fazione, quasi fatto di guerra, è combattimento di qualche rilievo; meno però solenne del fatto d'arme, e per le conseguenze sempre inferiore alla battaglia, la quale può essere terminativa». Polidori.

Guerra, dapprima vuol dire stato opposto a quello di pace: una guerra poi è il complesso di tutti i fatti ostili seguiti fra le parti belligeranti, dal principio della rottura di questa fino al ritorno della pace: una guerra può durare molti anni; quella occasionata da dissensioni religiose fra cattolici e protestanti durò trent'anni, e da ciò prese il nome (1618 - 1648); una guerra può durare per molte campagne: una campagna è l'insieme di tutti i combattimenti piccoli e grandi succeduti dopo la sortita dai quartieri d'inverno fino al ritorno in quelli: talvolta è un periodo d'una guerra, e prende invece il nome dove la guerra stessa è combattuta: le campagne d'Italia e quella di Francia son quelle forse ove più spiccò il genio militare di Napoleone. Giornata è il fatto d'armi o battaglia succeduta in quel tal giorno, e in quel tal giorno, pare, decisamente finita. Venire a giornata dicesi proprio allorquando dopo molte scaramuccie o fazioni parziali, l'azione divien generale. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Fazione - e † FAZZONE. [T.] S. f. Degli usi vivi rendono ragione gli antiq., e però cominciamo da quelli. Anco agli aurei Lat. Factio era l'Azione del fare in gen. Ma questo poi non è il più com. uso. T. Cic. Factio testamenti. [Cors.] S. Agost. C. D. 12. 7. Non è efficiente, ma deficiente; perocchè è non fazione, ma defezione. [Tav.] † Cell. Oref. E per un vaso grande d'argento…, e fazion d'esso, appare al libro verde segnato M. E: Per un vasetto d'argento e per fazion d'esso. = Cap. Impr. 6. (C) Trattare o deliberare alcuna delle fazioni di nostra compagnia. T. Pl. Quae haec factio est? (Che faccenda è questa?) [Ner.]Cant. Emp. Porsi 'n fazione a laorare; Porsi in atto di lavorare.

† Far la fazione, in gen., qualunque cosa. Cant. Carn. 280. (Man.)

2. Senso spec. vivo in qualche parte d'Italia, detto in Tosc. Comandata, l'Obbligo o de' vassalli, o de' coloni o de' sudditi di fare certe opere in certi tempi, e anche incerti; giacchè questi sono gl'incerti de' deboli. Segr. Fior. Op. ined. 64. (C) Molti di cotesti comuni e popoli… non sono obbligati a simili fazioni. [Camp.] Comp. ant. Test. Non avevano i Leviti altra parte di terra,… ed erano liberi da ogni fazione di comune. Bib. Mac. 1. 15. Rubr. Come Antioco, figliuolo di Demetrio, libera li Giudei da ogni fazione. [Tav.] G. V. Furono fatti franchi in perpetuo dalle fazioni del Comune di Firenze. [Val.]Pucc. Centil. 10. 88. Eran francati da ogni fazione. = Mirac. Mad. (C) E, del suo argento, il francò di quella fazione. – Taluni di questi es. possono comprendere i servigi milit. E segnatam. il seg. Fir. Disc. an. 22. (C) Altro è comandare il pane alla tal'ora, altro è comandare i vassalli alla tal fazione.

T. In sim. senso dicesi che Il soldato è in fazione, di sentinella; che il Far ciò gli è comandato, ch'egli lo Fa per obbligo.

[Cont.] Fig. Delle api. Spet. nat. I. 148. Ve n'è pur un altro che fa tutto 'l giorno la sentinella. L'ho veduto cogli occhi miei in fazione, ed ho notato ch'egli faceva il suo ufficio con un'attenzione sì grande che mi recava stupore.

3. Dal preced. il passaggio è legittimo quanto il jus belli. Fazione, quasi Fatto di guerra, Combattimento di qualche rilievo; meno, però, solenne del Fatto d'arme, e per le conseguenze sempre inferiore alla Battaglia. T. Bentiv. Fu convertita presto la scaramuccia in fazione, e la fazione poi in battaglia. = Far fazione, Combattere. (C) Bern. Orl. 1. 5. 32. E non creder ch'io voglia che tu faccia Qualche gran fazïon pericolosa. Guicc. Stor. 4. 188. (Man.) Qualche fazione importante era stata fatta, più da' paesani che da' soldati. T. Bott. Stor. Ital. cont. 7. 73. Per le ruberie de' suoi provveditori, cioè affamatori d'esercito,… non tentarono fazioni d'importanza. = Car. Lett. 2. 282. (Man.) Monsignore nostro di Fermo di qua vien lodato a cielo delle sue onorate fazioni contra gli Ugonotti.

[Cont.] in fazione. Bandi Fior. XII. 20. Alle mezze colubrine e colubrine sempre se gli dá polvere quanto pesa la palla di ferro, tanto alla prova come in fazione. = Montecucc. (Vian.) Sedici tiri al giorno per moschettiero, quando egli è in fazione.

[Cont.] Lavoro d'assedio, come passaggio del fosso. Serg. Fort. mod. 92. La galleria, riempito il fosso con fascinata, certo non si può evitare, con questo di più che non si potrà difendere il fosso nè impedire questa fazione, per quello si disse de' fianchi.

4. Quindi Uomo da fazione. In senso sim. Stor. Eur. 4. 83. (C) Essendovi dentro il re colla sola famiglia sua senza soldati, e senz'altra gente di fazione. [Val.] Buon. Ajon. 129. = Stor. Eur. 5. 102.(C) Ed aveva egli trecento cavalli particolari e trecento uomini da fazione. Col Di, men com. Ma col Da, di cavalli altresì. Car. En. 7. 412. De' trecento che mai sempre A' suoi presepii avea subiti e pronti Destrier di fazïone e di rispetto… (da servirsene agli usi ordinarii e più belli e di più riguardo). Quindi per cel. Bellinc. Son. 321. Non caval da fazion, da disfazione.

5. Secondo l'orig. le Fazioni dovrebbero restringersi al fare, ma e in taluni degli es. recati al § 2, e più chiaro ne' seg., trattasi di pagare, perchè il danaro è il supremo fattore onnipossente ed eterno. G. V. 10. 160. 3. (Man.) Promisero le fazioni reali e personali, siccome propria terra del Comune di Firenze. Stat. Pist. volg. 6. Che Tuccio Diedi, converso di S. Jacopo, non sia costretto da alcuno officiale della cittade di Pistoja di fare alcuna fazione reale o personale nella città di Pistoja. G. V. 10. 169. 1. Faccendo ogni fazione di Comune reale e personale con giusto estimo ordinato di libra. E 7. 149. 1.(C) Recògli sotto sua signoria, facendo loro pagare libbre e fazioni.

6. T. Il senso, pur troppo, maggiormente usit., non però dal povero popolo, è di Setta, la qual divide una società in parti che vestono l'odio d'amore, l'invidia di zelo, la prepotenza di magnanimità, di generosità la cupidigia, d'audacia la paura. L'orig. sua da Fare ha la stessa ragione che il Farsi contro e il Clamores facere di Cic. Festo dice che il voc. aveva altresì senso buono, come l'ha in D. 3. 3. Setta;ma il senso buono di Setta è più impr. di quel di Fazione, la qual dovrebbesi chiamare Infezione, perchè non sa fare, e non fa che infettare. = Senso quasi non tristo ha nella Stor. Eur. 1. 19. (C) T. Cic. Coloro che hanno sul popolo assoluto arbitrio di vita e di morte, sono tiranni, ma, in nome di Giove, amano chiamarsi re; quando taluni, per ricchezza o nobiltà o altra prevalenza, tengono il reggimento della cosa pubblica, quella è fazione, ma intitolansi ottimati; se poi il popolo troppo può co' suoi arbitrii in ogni cosa, quella dicesi libertà, ma è licenza. E: Viziandosi que' governi, di re si fa padrone, d'ottimati fazione, di popolo confusione. Ces. Per vendicare in libertà sè e il popolo romano, da una fazione sopraffatto. – Dividersi in due fazioni. – Stato, Paese lacerato da fazioni.

Anco di più Stati nella stessa nazione. T. Ces. Quando venne Cesare nelle Gallie, d'una fazione erano capi gli Edui, dell'altra i Sequani. – Austria e Prussia in Germania facevano fazione; e lo sa Danimarca; e come le unioni facciansi per via di fazioni l'insegna il conte di Bismark. – Far fazione, Unirsi in fazione. – Harum vel illarum partium esse.

7. Non in senso polit., ma soc. T. Ces. In Gallia non solo in ciascuna città e terra, ma quasi in ciascuna casa, son fazioni. [Camp.] Com. Ces. E di queste fazioni principali si estimano quelli li quali, secondo el giudicio degli altri, maggiore autoritate avere si credono. T. Sall. Questa tra' buoni era amicizia, tra' cattivi fazione. [Cam.] Borgh. Selv. Tert. volg. 82. Quando i giusti, i buoni, i pii, i casti insieme si adunano, non si dêe chiamare fazione, ma adunanza, dove del ben comune si tien consiglio. = Fir. As. 321. (C) Or non fu egli per fraude e per invidia di una iniquissima fazione dannato, come corruttore della gioventù, quello il quale le imponeva il freno?

Sing., e in questo e nel senso del § preced., non impr. T. Nep. Rendere servigio agli amici senza fazione.

8. Usi stor. T. Svet. (Nerone, grande artista di canto e di fuochi artificiati) cinquemila giovanotti de' più robusti trascelse dalla plebe, i quali, divisi in fazioni, s'addestrassero alle varie maniere d'applausi, e lo servissero quand'egli cantava. Fest. Fazioni degl'istrioni. – Di que' che concorrevano ai giuochi del circo, eran quattro le fazioni: albata, prasina, russata, veneta o cerulea; colori che dicevansi figurare le quattro stagioni o i quattro elementi. – Ne' giuochi Elei eran due soli i colori, ceruleo e verde, figuranti il mare e la terra; perchè i giuochi, come le danze, erano in prima cosa simbolica e sacra. –Con nome più moderno li chiama Capitolin. Prasiniani e Veneziani. Domiziano v'aggiunse l'aurea e la purpurea; che, dopo lui, smettonsi. Gl'imperatori non son buoni a creare neanco fazioni; ma le fazioni creano gl'imperatori e cose simili. – Sotto Giustiniano, per essere in uno scontro tra due fazioni del circo morte non poche migliaja d'uomini, le si abolirono.

9. † Per Fattezze. Anche questo da Fare; ma analogicamente più pr. G. V. 8. 78. 7. (C) Come quegli che era forte, e di fazioni di corpo meglio fornito che nullo Cristiano. Vas. Vit. 1. 200. (Gh.) Dicono… che dove la scultura per l'inobedienza ed imperfezione della materia non rappresenta li affetti dell'animo se non con il moto (il quale non si stende però molto in lei, e con la fazione stessa de' membri, nè anche tutti), i pittori li dimostrano con tutti i moti, che sono infiniti, con la fazione di tutte le membra, per sottilissime che elle siano. T. Fr. Guitt. Lett. 39. Certo sì come (a) voi non rimaso è che membra e fazione d'uomo,… non è a vostra terra che figura di città.

10. † Quello che oggidì Il fare; ed è più gen. di Maniere. Car. Lett. 2. 171. (C) Le vesti, la fazione, le maniere e anco le movenze loro, mi son parse tanto garbate che… Guitt. Rim. 1. 189. Donne, se castità v'è in piacimento, Copra vostra onestà bella fazzone.

11. † Locuz. che pajono comprendere le Fattezze e i Fari. Nov. ant. 7. 3. (C) Il giovane,… il quale era di nobile fazione, stava con peritosa faccia. D. Inf. 18. (Man.) Se le fazion' che porti non son false, Venedico se' tu (se le fattezze e gli atti non m'ingannano). E 28. Se troppa simiglianza non m'inganna.T. Portare ha qui senso anal. a Portamento. Virg. Quam sese Ore ferens! = Rim. ant. Bianco di Bucarello, 2. 89. (Man.) Sì come ogn' altra fera lo leone Teme e ridotta quand'è in sua presenza, Così temo vostra altiera fazone, Madonna mia.

12. † Il primo degli es. seg. può recarsi al § preced., ma può anco al senso gen. d'Aspetto, come gli altri che qui notiamo. Nov. ant. 21. 2. (C) Ditemi, disse lo 'mperatore: di che fazione e di che guisa era vestito? Messere, egli era canuto e vestito di vergato.

Sen. Pist. 88. (C) Io vorrei, che come tutto 'l mondo si mostra in una fazione, così tutta filosofia ci potesse apparere simigliantissima al mondo. (Il lat. in ambedue i luoghi ha Facies.) E 90. La copertura della casa, volgendosi, muterà fazione. T. Ozan. Intell. p. 335. Di color cristallino è sua fazzone.

13. Specialm. d'animali; ma nei seg. può stare anco in senso aff. a Specie, come usasi Fatta. [Cont.]Cell. V. I. 60. Avevo fatto la più bella sorta di testa che veder si possa; il perchè si era che io avevo preso parte della fazione della testa del cavallo, e parte di quella del cervio. = Tes. Br. 5. 9. (C)L'astore è un uccello di preda,… ed è di fazione e di colore somigliante allo sparviero; ma è maggiore del falco. E 87. E tanti altri animali, Ch'io non so ben dir quali Che son sì divisati E sì dissomiglianti Di corpo e di fazione, Di sì fiera ragione E di sì strana taglia… (Alcuni testi hanno fazzone.) Varch. Lez. Dant. 2. 230. (Man.) Le fazioni di tutte le sorti di cani sono le medesime.

Siccome nei preced. Fazione è aff. a Razza, nel seg. è aff. a Genere. Bellin. Lett. Malp. 322. (Man.) Da cui, e poi da altri medici d'altra fazione, deve essere stato aggiustato pel dì delle feste. [G.M.] Red. Natur. delle palm. Se ne fabbricano con ingegnosa maestria varie fazioni di panni.

14. Specialm. di piante. Soder. Arb. 106. (Man.) Si avrà avvertenza di porgli (i fichi) secondo le lor nature ai luoghi loro, non gli lasciando crescere che ugualmente e ad un pari alzare ed aprire ed allargare d'un modo i rami e le cime, ed a tutti dare un garbo e fazione e modo medesimo. E 111. Mandando innanzi quelle (messe) che dánno fazione e aggarbano la pianta. T. Nel dial. ven. Far fazione dicesi di pane, o sim., che, cotto, riesce bene in quantità e qualità, a risparmio e a nutrimento. Corrisponde forse al Far comparita, a quel che in senso fig. dicesi Fare specie.

15. † Siccome Fatta è aff. di Guisa, e diciamo avverbialm. A guisa (non però A fatta); così A fazione. Magal. Lett. At. 1. 384. (Gh.) Come non si dett'egli mai il caso che in quel grande stritolamento di materia che si fece nel vostro caos prima che venissero messi insieme dal caso quest'ordigni de' corpi degli animali,… non si abbattesse a trovarsi qua e là seminata di queste pozze e lagune, di materia casualmente ridotta, dirò così, a cottura d'anima, la quale, incontrandosi in qualche piastriccio di parti anch'esse casualmente tessute a fazione di cervello umano, non pensasse, intendesse e discorresse, com'ella fece dopo nei cervelli degli uomini? Fr. À la facon.
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Parole in ordine alfabetico: faxiamo, faxiate, faxino, faxò, faxo, fazenda, fazende « fazione » fazioni, faziosa, faziosamente, faziose, faziosi, faziosità, fazioso
Parole di sette lettere: faxiate, fazenda, fazende « fazione » fazioni, faziosa, faziose
Vocabolario inverso (per trovare le rime): procreazione, cutireazione, intradermoreazione, immunoreazione, controreazione, fotoreazione, rateazione « fazione (enoizaf) » rubefazione, tumefazione, stupefazione, rarefazione, prefazione, torrefazione, putrefazione
Indice parole che: iniziano con F, con FA, parole che iniziano con FAZ, finiscono con E

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