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Informazioni utili online sulla parola italiana «generare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Generare

Verbo

Generare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è generato. Il gerundio è generando. Il participio presente è generante. Vedi: coniugazione del verbo generare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di generare (creare, originare, dare origine, procreare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola generare è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Lettera maggiormente presente: e (tre). Divisione in sillabe: ge-ne-rà-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con generare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Occorre generare un buon sistema per il nuovo totocalcio.
  • Gli scienziati sono riusciti a generare una pecora clonandola.
  • Gli scienziati incapaci possono generare dei disastri.
Citazioni da opere letterarie
L'isola del giorno prima di Umberto Eco (1994): E poi, si diceva, ho immaginato troppe ragioni di tragedia ed è proprio dei melanconici generare spettri che la realtà è incapace di emulare. Padre Caspar conosce le leggi idrostatiche, ha già scandagliato questo mare, ha studiato il Diluvio anche attraverso i fossili che popolano tutti i mari. Calma, basta che io comprenda che il tempo trascorso è minimo, e sappia attendere.

La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro (2013): Che è innanzi tutto ordine morale, certo… ma l'ordine morale non nasce da «dentro», nasce dalla costruzione e dalla gestione del «fuori di noi» ed è dal fuori di noi che si irradia e penetra nelle menti… È la norma che costruisce l'etica e non il contrario… Ed è prima di tutto la norma ordinativa del visibile, cioè geometrica, spaziale, è la pulizia delle cose esterne e comuni a generare pulizia morale, non il contrario: perché dovrei costringermi alla norma se tutt'intorno a me non vedo che cose mal fatte, disordine, sporcizia, incuria, trasandatezza?

Ultimo Parallelo di Filippo Tuena (2007): In quel resoconto a concentrare l'attenzione del sognante è il ricordo dell'evento reale del telegramma che Amundsen inviò a Scott da Madeira – Am going South – e che dovette generare ansia indicibile quando raggiunse la spedizione a Melbourne, ma nella prima versione del diario, pubblicata nel 1914, il sogno è raccontato con una dovizia di particolari assai più incisiva che produce uno sgomento profondissimo e difficilmente spiegabile in termini razionali perché sembra che vada a sovrapporsi all'immagine degli esploratori al polo che Gran, in quei giorni, non poteva conoscere.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per generare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: generale, generate, venerare.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: genere, gare, erre, nere.
Parole con "generare"
Finiscono con "generare": degenerare, ingenerare, rigenerare.
Parole contenute in "generare"
are, era, gene, nera, rare, genera. Contenute all'inverso: rene, arene.
Incastri
Inserendo al suo interno lizza si ha GENERAlizzaRE.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "generare" si può ottenere dalle seguenti coppie: generai/ire, generalato/latore, generalessa/lessare, generali/lire, generalista/listare, generalizza/lizzare, generata/tare, generatore/torere.
Usando "generare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areale = generale; * areali = generali; * areata = generata; * areate = generate; * areati = generati; * areato = generato; * rendo = generando; * resse = generasse; * ressi = generassi; * reste = generaste; * resti = generasti; * retore = generatore; * retori = generatori; * ressero = generassero; * arealmente = generalmente.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "generare" si può ottenere dalle seguenti coppie: genti/iterare, genere/errare, genererà/areare, generata/atre, generato/otre.
Usando "generare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = generata; * erte = generate; * erti = generati; * erto = generato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "generare" si può ottenere dalle seguenti coppie: genera/area, generale/areale, generali/areali, generalmente/arealmente, generata/areata, generate/areate, generati/areati, generato/areato, genere/aree, generai/rei, generale/relè, generando/rendo, generasse/resse, generassero/ressero, generassi/ressi, generaste/reste, generasti/resti, generate/rete, generati/reti, generatore/retore, generatori/retori.
Usando "generare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * lire = generali; * generalmente = arealmente; * latore = generalato; * torere = generatore.
Sciarade e composizione
"generare" è formata da: gene+rare.
Sciarade incatenate
La parola "generare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: genera+are, genera+rare.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "generare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = generatrice; rito * = rigeneratore.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Generare - [T.] V. a. Produrre un suo simile. Sanscr. Gian, Gr. Γεννάω, anco Produrre in gen. Γίνομαι e Γίγνομαι scambiansi, Γέννατο Jon. e Eol. per̓Εγείνατο. Onde Γίγνομαι, Avvenire, Avverarsi, Compirsi; e Andare a uno, Giungere; anal. al senso di Arrivare o Avvenire impers. E quindi tr.Γίγνομαι, Applicarsi a… come il lat. Appellere animum; Γεννάομαι, Nascere. Γέννημα, Cosa generata, Fanciullo e Frutto. Notabile che da questa rad. venga il nome del mento e della barba, e che Γέννας, Zio, diventi il Barba e nel dial. ven. e in D. da tenersi in luogo di genitore. Notabile che Γίγνομαι, nell'Odiss. sia Vivere, Esistere; il che comproverebbe come il Diventare dell'Hegel non sia che un giuoco di parole da retore sofista o da mandarino cinese.

2. I sensi not. dichiarano la generalità degli usi it. I primi de' seg. comprendono i viventi, anim. e veget. T. Arist. Il sole e l'uomo generano l'uomo. Varr. Il seme è il principio del generare. = Dittam. 2. 27. (C) Da colei che disfà ciò che s'ingenera.

Il seg. è ancora più gen. T. Cic. I germi da cui tutte le cose si generarono e crebbero. – Nel ling. filos. Generarsi contr. a Corrompersi.

Ancora più gen. T. Generare effetti. – Nell'idea di Generare è anco quella di Far generare, Esser causa più o meno remota o indiretta. – Ora, rifacendoci dai sensi diretti.

3. Del padre. Cavalc. Att. Apost. 41. (C) Abram generò Isaac…; Isaac generò Giacob. T. Virg. Atlante generò Maja. E: Io soffrissi, lui ch'io ho generato, andar sotto alla forza nemica.

Col Di. T. Vang. Generò Fares di Tamar. [Camp.] G. Giud. A. XXXIV. Achille… generò Pirro di Deidamia. – Il Di sta per Da. Col Da, più usuale. Virg. Telone ti generò dalla ninfa Sebetide.

4. Di madre. [Camp.] D. 1. 22. Mia madre… Che m'avea generato d'un ribaldo. = E 3. 3. (C) Della gran Gostanza, Che del secondo vento di soave Generò 'l terzo (questo Vento è un re tedesco. Del Generare flati V. il § 13). Dav. Scism. E dubitando (Anna Bolena) di non dover di lui più generare, e pur volendo esser madre di re…

Ass. T. Vang. Beate le sterili e i ventri che non generarono, e le mammelle che non allattarono.

5. D'ambedue i genitori può il seg. Bocc. Nov. 47. 11. (C) Manifesta di cui (chi) questo parto si generasse. T. Virg. Qui tanti talem genuere parentes?

T. Bella la dist. tra Generare e Creare nel prov. sl. Il padre m'ha generato, ma non mi ha creato.

6. L'Anguill. Metam. dice che Dio ha generato l'universo, in senso di Creare; ma il Cristianesimo ben discerne in esso Dio le due cose, nella generazione del Verbo ch'è Creatore insieme col Padre. T. Magal. (Lett. At. 229.) distingue in Dio il Generare ad intra e il Creare ad extra.[F.T-s.] Tass. Sett. Giorn. 1. Narrar non si può, nè in spazio angusto Cape dell'intelletto umano e tardo, Come (Dio) in se stesso e di se stesso il Verbo Generasse ab eterno. T. Ps. Mio figlio se' tu: oggi io t'ho generato. Il mistero è adombrato in quel d'Hor. Parentis… Qui res hominum ac Deorum… Temperat… Unde nil majus generatur ipso, Nec viget quidquam simile aut secundum: Proximos illi tamen occupavit Pallas honores (la Sapienza che senza madre viene dal capo di Giove). Gr. Γεννητὸς, Nato; per estens., Mortale.

Per estens. T. Cic. Dio dalla propria mente e divinità ha generata l'anima umana. – Ma sente della emanazione.

Meglio, di generazione spirit. da uomo a uomo, ma in virtù della verità creatrice. T. Ap. Vi ho generati in Cristo Gesù per il Vangelo ch'io v'ho predicato.

7. La natura personif. [Cont.] Picc. A. Filos. nat. 79. v. Nella generazion dunque delle cose la natura che genera, è quella che è principio in dispor la materia: nella cui disposizione ha ella sempre d'avere l'occhio, come a suo fine, a quella forma ch'ella ha da trarre della materia. T.Cic. Non ci generò la natura da parer nati a sollazzo e a balocco. E: La natura ha generati e conformati noi a cose maggiori. Plat. Ἓκαστος ήμῶν οὐκ αὑτῷ μόνῳ γέγονεν. E ass. Noi non siamo generati a o per cotesto. Qui cade il non chiaro Domin. Tratt. Gov. fam. 145. Se tu il volessi avere generato a' barattieri, insesegnagli o lascialo giucare a' punti segnati ne' noccioli divisi.

8. Dell'intera schiatta, in rispetto e ai generanti e ai generati. T. Virg. Madre, perchè da preclara stirpe di numi mi generasti tu in odio a' fati?Cic. Re generato dalla schiatta d'Ercole. – Generato dal sangue nostro.

T. Cic. Da Marte il popolo romano dicesi generato. E: Pare che Iddio stesso abbia generata questa città agli altri popoli, e voi a questa città.

T. La patria che lo generò. Virg. Troja Generatus. Sansov. Conc. Pol. La città che ci ha generati.

9. D'anim. bruti. T. Virg. Generare (far che si generi) una da altra prole (di cavalli.) Col Di. Ar. Fur. 4. 18. Ch'una giumenta generò d'un grifo (l'ippogrifo).

T. Col Si, per denotare l'attività della vita. Varr. Generansi somiglianti ai genitori.

Ass. d'anim. T. Plin. Comincia a generare. Cic. I pesci, generato ch'egli hanno, abbandonano le uova. Prov. Tosc. 252. Nelle belle muraglie si genera il serpe (apparenze traditrici).

Per estens. di quel che gli anim. producono con la propria vitalità, quali altri enti viventi. T. Virg., delle api: Tantus amor florum et generandi gloria mellis. E si potrebbe anco in it.: Generare il miele da' fiori, e sim.; tanto più che i corpi apparentemente inorganici, son ricetto, e taluni spoglia, di vite.

10. Di piante. T. Gell. Dall'erba in quel luogo generata. – Germe atto a generare altra pianta.

T. Pl. Ove generasi l'incenso.

11. Della terra, però detta Madre, V. anche § 8. D'anim. T. La terra può dirsi che genera gli uomini. Hor. Un lupo, che più fiero non ne genera la terra di Giuba, arida di leoni nutrice.

Più in gen. d'anim. e piante. T. Cic. Le cose che la terra genera. Varr. Luoghi che generano qualche cosa.

Col Si (V. es. nel § 9). T. Sostanze che si generano nelle profondità della terra.

Di cose inorganiche. T. Plin. Le Asturie generano dimolto oro. Giustin. Terreno che naturalmente genera fuochi, e li nutrica.

T. Pallad. Agric. Volg. 226. Il sabbione genera acque… sottili. Virg. Nymphae, genus amnibus unde est.

12. Di sentimento nell'uomo per estens. [Camp.] D. 2. 23. Chi crederebbe che l'odor d'un pomo Sì governasse, generando brama, E quel d'un'acqua? (dimagrasse i corpi aerei delle anime purganti). = Bocc. Nov. 52. 6. (C) Al quale o la qualità (del vino)… o forse il saporito bere che a Cisti vedeva fare, sete avea generata. (Affettato così.) T. Prov. Tosc. 252. L'abbondanza genera fastidio.

13. Di male nel seg. pare appartenga al § 7; ma devesi intendere non di generazione, sì di cagione, come a un dipresso negli altri seg. T. Cibo che genera bachi. [Tor.] Red. Lett. 1. 190. Trovo che il flato vien generato dal caldo, come vera cagione efficiente. T. La malaria genera malattie. Volg. Jac. Ep. Il peccato, consumato che sia, genera la morte. Giustin. Non se ne genera alcun pregiudizio. Può dirsi anco di bene nel senso e di questo e del § preced., e lo prova il seg.

14. Senso mor. e soc. T. Generare maggior desiderio ne' popoli. Greg. Generare nelle anime l'amor di Dio.

T. Cic. I timori e le altre perturbazioni dell'animo dall'intemperanza si generano. (Del Si V. altri es. ai §§ 9 e 11, e nei seg.) = Franc. Barb. 335. 6. (C) Ti generrà (genererà, come Morrà per Morirà) nel quore Pavent' o gran dolore. T. L'ozio genera vizi.

Galat. 17. (C) Co' loro modi generano sospetto negli animi delle persone. T. Quintil. Parole che generano liti. – Discordie che si generano tra congiunti. Hor. L'ira genera le truci inimicizie e la mortifera guerra. = D. Inf. 16. (Man.) La gente nuova e i subiti guadagni, Orgoglio e dismisura han generata, Fiorenza, in te. T. Cic. Dalla soverchia libertà si genera tirannide, e ingiustissima e durissima servitù.

15. Senso intell., l'hanno Quintil. e Svet. T. Cic. Nega Platone che si generino in noi le idee. – Generare persuasione. Prov. Tosc. 227. La fatica genera la scienza, come l'ozio la pazzia. – Generare inganno.

16. Senso matem. T. Boez. Numeri che si generano da altri numeri. = Varch. Giuoc. Pitt. (Man.) Numero cubico, il quale nasce dalla radice di un quadrato, o quello il quale si genera dalla moltiplicazione doppia di alcun numero in se stesso, o dalla moltiplicazione sua semplice. T.Linea che si genera dal moto d'un punto, Figura che si genera dal moto d'una linea.

[Cont.] Bart. C. Aritm. Or. Fineo, 79. v. Fuor di questi 18 modi utili per i quali si genera, infra quali si voglino sei quantità fra loro proporzionate, la ragione delle due prime dalle ragioni delle restanti quattro, è impossibile trovare altri modi.

17. Senso corp., distinto dal not. al § 11, dove la terra, quasi animata, figurasi generante. T. L'umore che si genera in una cavità del corpo vivente. Acido che si genera dal mescolamento di due sostanze; Sale che da tale o tale acido congiunto a tale o tal base.

T. Generarsi del sapore, dell'odore, del suono.

T. Specie di muffa che il vino genera quando è al fine della botte

Lab. 44. (Man.) Se il cristallo s'ingenera sotto tramontana di ghiaccio.

Introd. Virt. 5. (Man.) E io, veggendo la detta figura così bella e lucente, avvegnachè avessi dal cominciamento paura, m'assicurai tostamente pensando che cosa ria non poteva così chiara luce generare. T. Ott. Com. Par. 23. Del vapore secco della nuvola si genera fuoco. = Dant. Inf.25. (C) Mentre che 'l fummo l'uno e l'altro vela Di color nuovo, e genera 'l pel suso Per l'una parte, e dall'altra il dipela.

[Cont.] Un movimento. Leo. da Vinci, Moto acque, II. 8. L'impeto del moto AB viene ad essere diminuito dalla percussione che fa in B, dove si genera il moto riflesso BG, ed indi il moto riflesso GR, assai più diminuito per la seconda percussione.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: generandomi, generandosi, generandoti, generandovi, generano, generante, generanti « generare » generarono, generarsi, generasse, generassero, generassi, generassimo, generaste
Parole di otto lettere: generale, generali, generano « generare » generata, generate, generati
Lista Verbi: gemmare, generalizzare « generare » geometrizzare, gerarchizzare
Vocabolario inverso (per trovare le rime): tollerare, incamerare, agglomerare, conglomerare, numerare, enumerare, rinumerare « generare (erareneg) » degenerare, rigenerare, ingenerare, venerare, onerare, esonerare, remunerare
Indice parole che: iniziano con G, con GE, parole che iniziano con GEN, finiscono con E

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