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Informazioni utili online sulla parola italiana «incanto», il significato, curiosità, forma del verbo «incantare», sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Incanto

Forma verbale

Incanto è una forma del verbo incantare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di incantare.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia

Informazioni di base

La parola incanto è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: in-càn-to. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).
Parole con la stessa grafia, ma accentate: incantò.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con incanto e canzoni con incanto per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • L'incanto delle luci calde del tramonto ammalia l'osservatore.
  • Il viso di quella ragazza è un vero incanto: i suoi lineamenti sono estremamente delicati e lo sguardo molto espressivo.
Non ancora verificati:
  • L'incanto di un film, la sua magia, una storia così affascinante da rimanere sbalorditi.
Citazioni da opere letterarie
Il tesoro di Grazia Deledda (1928): E avanti, avanti, i due generosi cavalli forti e pazienti, con la testa atteggiata ad una rassegnazione, salivano, evitando con mirabile istinto ogni pericolo, ritrovando la via sotto la neve, fra i cespugli che il vento liberava dal folto mantello bianco, fra le rupi cangiate in immensi blocchi di marmo, sotto i boschi coperti da grandi merletti di cui il vento disfaceva ad ogni soffio l'incanto.

La messa di nozze di Federico De Roberto (1917): La carrozza prese un'altra direzione, e la conversazione dei due amici, o piuttosto il monologo di Perez, anch'esso. Ora lo scrittore dimostrava allo statuario, con un senso di compiacimento, l'enorme sviluppo preso dalla città industre, i quartieri sorti come per incanto sul lido orientale, verso la cinta delle vecchie fortificazioni.

Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi (1890): Nell'uscire da quella casa si sentì meglio: anzi gli parve di essere tornato un essere ragionevole, un uomo di questo mondo, e procurò di conservarsi tale, sforzandosi di osservare le costruzioni del Milano nuovo che sorgevano come per incanto, e i grandi rettifili, e le botteghe di lusso, e il movimento dei tram e il via vai della gente affacendata, che pensa a far quattrini, che lavora, che produce, che non bada tanto alle ciarle, che se la gode senza tante fisime.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per incanto
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: incanta, incanti, incarto, incauto, intanto.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: inno, iato, nano, nato.
Parole con "incanto"
Finiscono con "incanto": disincanto, disincantò.
Parole contenute in "incanto"
can, inca, canto. Contenute all'inverso: acni.
Incastri
Inserendo al suo interno ala si ha INCANalaTO; con cella si ha INCANcellaTO; con strame si ha INCAstrameNTO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "incanto" si può ottenere dalle seguenti coppie: incontro/controcanto, incarica/ricanto, incarico/riconto, incastravi/stravinto, incatramo/tramonto, incava/vanto, incavi/vinto, incanala/alato, incanali/alito.
Usando "incanto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * cantoni = inni; * cantonata = innata; * cantonate = innate; * totano = incantano.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "incanto" si può ottenere dalle seguenti coppie: inca/accanto, incida/adianto.
Usando "incanto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ottano = incantano; * ottava = incantava; * ottavi = incantavi; * ottavo = incantavo; * ottante = incantante.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "incanto" si può ottenere dalle seguenti coppie: innata/cantonata, innate/cantonate, inni/cantoni.
Usando "incanto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * vinto = incavi; * alato = incanala; * alito = incanali; * aio = incantai; * riconto = incarico; * controcanto = incontro; * ateo = incantate; * avio = incantavi; * tramonto = incatramo; * astio = incantasti; * stravinto = incastravi; incontro * = controcanto; * esimio = incantesimi.
Sciarade incatenate
La parola "incanto" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: inca+canto.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "incanto" (*) con un'altra parola si può ottenere: * poi = incaponito; * sia = incasinato; * tea = incatenato; * arme = inarcamento; * arno = incantarono; * atre = incantatore; * atri = incantatori; * vera = incavernato; dista * = disincantato.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Fattucchiera, Stregoneria, Malia, Fascino, Incanto - Fattucchieria sono quelle vane cerimonie che fanno coloro i quali pretendono di predire il futuro e di vincere l'ordine della natura, per virtù di una forza arcana. - Malía è il produrre, per via di incanti, qualche impedimento, o anche qualche malattia, o strano effetto in qualche persona, in modo che non sia più libera della sua volontà. - Stregoneria sono atti e vane cerimonie che fanno gli stregoni o le streghe, cioè quegli imbroglioni che dánno ad intendere di vincere per essa l'ordine della natura: guarire malattie e simili cose. - Fascino è voce, più che altro, di erudizione, ed è l'effetto di una malía che si suppone presa guardando; e però si usa metaforicamente a significare ciò che opera potentemente sull'animo nostro, sopraffacendolo e tirandolo a sè. - L'Incanto si fa per via di parole. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Malia, Stregoneria, Fattucchieria, Prestigio, Maleficio, Incanto, Fascino, Veneficio, Sortilegio, Magia - La magìa era quella supposta scienza per mezzo della quale facevansi tutte queste azioni credute in parte soprannaturali. Le streghe avevano (così credevasi) patto e commercio coi demonii, ond'è che le loro azioni erano tenute per cattive in principio, e le stregonerie, fatte sempre a danno di qualcheduno, o con qualche fine disonesto e malvagio. Fattucchieria era meno: viene probabilmente da fata, che era contraposto di strega; perciò sente e tiene dell'origine sua. Avevano le fate patto e commercio con ispiriti benigni e benefici; ed anzi le due potenze erano sempre o sovente in guerra; le armi fatate servivano mirabilmente a difesa. Incanto era cosa che sopraffaceva i sensi e alterava il loro modo di corrispondenza coll'anima: ne venivano perciò a questa false idee, storte o esagerate degli oggetti circostanti, per cui credeva travedere o sognare un ordine di cose diverso dal reale: anche adesso la voce incanto si ha per rapimento, trasporto e quasi estasi, per cui si fa astrazione dalle cose presenti, e l'anima è sublimata a cose maggiori delle reali. Dall'incanto al fascino, la conseguenza è diretta e necessaria: persona che trovavasi sotto la forza d'un incanto era certo affascinata, o come affascinata: vi sono degli esseri che esercitano naturalmente una specie d'affascinamento su certi altri, da cui questi non si puonno difendere nè sottrarre: quella del rospo sull'usignuolo, per esempio: una specie di fascino sono certi fenomeni del magnetismo animale. Malìa era una specie d'incanto che legava proprio i sensi e non li lasciava più liberi d'agire se non quando veniva sciolto. Maleficio era stregoneria speciale contro una determinata persona, e l'effetto o conseguenza che ne derivavano; era fatto o tentato sempre a danno. Veneficio era maleficio con avvelenamento o con animo e intenzione di avvelelnare; si credeva col maleficio accrescere diabolicamente l'efficacia del veleno medesimo: gli unti, le polveri che dai supposti untori credevansi essere dati o sparsi nelle celebri pestilenze di Milano e d'altrove erano veneficii. Prestigio è inganno preparato al senso della vista specialmente, o dalla frode o dall'astuzia, o da mezzi somministrati da quell'arte innocente e dilettevole che appunto prestigiazione o prestidigitazione si chiama, e per celia, anche magìa bianca: nel prestigio giova essenzialmente la prestezza, come suona la parola. Sortilegio era incanto o maleficio, determinato forse dalla sorte nel leggere certi versi de' libri magici che primi a caso venivano sott'occhio. Molti di questi vocaboli hanno senso traslato, e così l'incanto della musica, il fascino della bellezza, la malìa di certe occhiate, il prestigio dell'eloquenza, la magìa de' colori, de' tuoni, delle tinte, de' tratti, del verso, e per conseguenza nelle produzioni delle belle arti tutte. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Incanto - Gl'incanti s'introdussero tanto per tempo nella medicina, che quasi tutte le nazioni li praticarono da epoca immemorabile. Ammone, Ermete, Zoroastro passavano tra i pagani per autori di questa pratica medicale. Pindaro dice che il Centauro Chirone curava con lo stesso mezzo tutte le malattie. Ma tale usanza trovò seguaci specialmente presso gli Ebrei. - Ippocrate contribuì egregiamente co'suoi lumi a togliere dalla mente ai Greci le idee che avevano su le virtù degli incanti. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Incanto - [T.] S. m. Malia fatta con parole, e, come la voce suona, con canto. Plin. Incantamenta carminum. Ma poi fu incantato anche in prosa, come in prosa fu fatto ogni cosa. Ant. fr. Enchant. V. INCANTARE. Incanto è l'Esercizio o un Effetto della magia. L'incanto (secondo le buone tradizioni) fa vedere quel che non è, ritiene i movimenti delle cose o dell'uomo, turba gli affetti di lui. Magia è l'arte; Incanto è l'esercizio o un effetto della magia. T. Gli incanti di Medea. [Cors.] S. Ant. Lett. 45. Chi si smarrisce in esse (tribolazioni), chi diventa insensibile, chi ricorre a incanti o indovini. = Petr. Canz. 48. 5. (C) E più non ponno Per erbe o per incanti a sè ritrarlo.

2. D'anim. Ar. Fur. 20. 139. (C) Come il mastin che con furor s'avventa Addosso al ladro, ad acchetarsi è presto Che quello o pane o cacio gli appresenta, O che fa incanto appropriato a questo.

Prov. fam. Andarci o Starci come la serpe all'incanto, Di mala voglia: perchè Cantando rumpitur anguis (Virg.). Malm. 3. 46.(C) Colà n'andrò, ma (come si suol dire) Come la serpe quando va all'incanto. Varch. Ercol. 105. Ci andate di male gambe, e non altrimenti che le serpi all'incanto. – Più com. nel sing.

3. E perchè l'Incanto è Forza che arresta gli effetti ordinarii e naturali delle cose, ha buono e sinistro signif. – Della potenza sui sensi. T. La sua voce è un incanto. – Incanto degli occhi, della bellezza.

Salvin. Disc. 1. 7. (Man.) Non sia maraviglia se ella (la polvere del tabacco) ha avute tante attrattive, e così forti sono stati gli allettamenti e gli incanti co' quali si è guadagnati gli amori degli uomini.

T. Di cosa che piaccia molto, si dice ch'ell'è un incanto; non si direbbe, ass., una magia.

4. Anco negli es. sopra not., dall'incanto de' sensi è indiviso l'intell. e il mor. Ma dicendo, p. es., T. L'incanto della musica,intendiamo più espressam. l'effetto intell. e mor. dell'arte; e anche dicendo L'incanto d'una bella voce: laddove l'effetto naturalmente piacevole della voce è denotato dal modo del § preced. = Salvin. Pros. tosc. 1. 258. (Gh.) Espugnar l'anima coll'incanto dell'armonia. E Son. ined. 44. (Man.) Figlia dell'Eco, e degli orecchi incanto, Rima. [C. C.] Ricciard. 7. 76. Se l'udirlo parlar era un incanto; Chè nell'arte del dir avea buon gusto. E 168. Ed a piegar suo cuor selvaggio e rio, Non hanno i versi vostri assai d'incanto.

Salvin. Disc. ac. 3. 88. (Gh.) Mercè dell'incanto poderoso che, nell'aspre congiunture, in bocca di savio capitano, hanno le parole adattate al tempo.

Salvin. Pros. Tosc. 1. 21. (Gh.) La piacevolezza del tratto, l'incanto delle maniere. E Son. ined. 41. (C) E incanto alto, segreto, Sentia il nostro, devoto a lei, drappello. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 3. 15. 9. Troppo può il diletto coll'incanto del ben presente, per turbare la nostra immaginativa, per confondere la memoria, per cattivare la mente.

T. Incanto dell'amore.

5. Verbi. Fare un incanto. Bern. Orl. 1. 20. 8. (C) Onde faceva incanti e medicine E lattovarii e impiastri senza fine. T.L'incanto è fatto. = Tass. Ger. 13. 10. (C) Che sì? che sì?… volea più dir; ma intanto Conobbe ch'eseguito era l'incanto.

T. Provare un incanto, e l'effetto dell'operazione superstiziosa; e nel senso dei §§ 3, 4, cioè corp., intell. e mor. [B.] Ar. Fur.22. 16. Ricadere in un incanto. T. Disfare un incanto, segnatam. nel senso magico; ma anche nel fig. E così Rompere. Poi Romper l'incanto, Guastare i disegni altrui, Disturbare; Dileguare il piacere o vero o illusorio, che altri godeva o nell'atto o pure nella speranza e in fantasia.

T. L'incanto vale, non vale. Plin.

6. Epit. e altre locuz. T. Forza dell'incanto. Tert. Incantationum vires. [B.] Ar. Fur. 13. 79. Forte. E 12. 21. Nuovo e disusato.E 3. 73. Strani. E 22. 18. Nuovi. E 4. 21. Estremo. T. È un incanto, dicesi di cosa che non par naturale e ordinaria, la cui cagione è incognita a noi. Anche vale: È un piacere grande, che incanta i sensi, la mente, l'animo.

T. L'escl. Che incanto! ha questo secondo senso piuttosto. È un…, anche di cosa nociva o molesta.

T. Incanto, dunque, è, nel senso più pr., L'operazione, e l'effetto di quella; nel fig., Causa che produce il turbamento o il piacere, e il sentimento prodotto. L'incanto dell'amore vale e la potenza dell'affetto o della passione in quanto viene dall'oggetto amato, e lo stato piacevole o doloroso dell'anima amante. Ma, quanto all'effetto, suolsi intendere piuttosto piacevole, quand'è detto in modo ass.

7. Partic. [B.] Ar. Fur. 7. 17. Per incanto. T. Fatto come per incanto, dicesi di Cosa o fatta benissimo, o fatta a un tratto. Anco di cosa improvvisamente, prontamente, apparita o sparita, seguita. Vincere come per incanto.

T. Col Di, dice la prima delle due idee, cioè di lode. Ci sta d'incanto, un vestito a quella pers., una cosa in un luogo, se appropriata con garbo. È anche iron. del contrario. Ci va d'incanto è locuz. che varia come dallo Stare all'Andare, cioè si conviene alle cose dove l'imag. di moto s'appropria meglio. Quindi di convenienza intell. e mor.

Ass. T. Cosa d'incanto, non solamente Che ci sta, Che ci va; ma Che è incantevole, Che produce questo sentimento ne' sensi o nell'animo.

8. Vendita pubblica dove a parecchi è dato concorrere, e l'ultimo che offre più, è il compratore. [Camp.] Ces. Com. Cesare mise la cittate all'incanto, e tutte le persone e la roba fece vendere. T. Si costruisce più variamente che il modo venutoci dai Lat. All'asta, il quale non porta che Alla… o, in senso stor. Sotto l'asta. D'incanti mezzo private o di cosa da poco All'asta non ben si direbbe: nè nel senso fig. del § ult. [L.B.] Nè All'asta direbbesi il Mettere all'incanto un lavoro da fare, dove il concorrente prescelto è quello che si profferisce per il meno di prezzo. T. Tali incanti non fa che il Governo o il Comune; gli altri, anco i privati. – Bandire gl'incanti. Questo, pl.; il seg., sing. Annunzi d'incanto. – Fare gl'incanti, un incanto. – Ci sarà incanto. – C'è domani un incanto. – L'incanto è nel tal luogo. – Mettere all'incanto cosa mobile o immobile, meglio che Agli… [L.B.] Mandare all'… – I beni del fallito, del confiscato, vanno all'incanto. E parecchi di questi verbi anco fig. nel senso del § ult. T.Procedere al pubblico incanto. – Concorrere all'… – Presentarsi; Dirci. – Vendere all'incanto. – Comprare a un… – Acquistare. – Incanti tenuti. – Primo, Secondo. – Sospesi gl'incanti. – L'incanto andò deserto, vorrebbe dire che non ci fu concorrenti i quali facessero profferta accettabile; non già che le loro profferte fossero rigettate. – Esito degl'incanti.

Senza verbo. Tac. Dav. Stor. 1. 245. (C) Essendo per tutta la città venditori e offeritori all'incanto.

Fir. As. 256. (C) E il giorno di poi, condotto in un mercato, fui messo allo 'ncanto un'altra volta (un asino).

9. Acciocchè l'Asino non sia confuso colla Corona, facciamo un nuovo § del senso quasi fig. M. V. 9. 103. (C) Chi arebbe per passato, considerato la grandezza della Corona di Francia, potuto immaginare che… fosse a tanto ridotta, che, quasi come all'incanto, la propria carne vendesse?

T. Mettere all'incanto i pubblici ufficii. Non so se questo appartenga alla storia d'Apulejo; ma ci appartiene sovente il Mettersi all'incanto; Mettere all'incanto la propria coscienza, la penna. C'è degli asini che hanno penne.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: incantevole, incantevoli, incantevolmente, incanti, incantiamo, incantiate, incantino « incanto » incanutimenti, incanutimento, incanutire, incanutita, incanutite, incanutiti, incanutito
Parole di sette lettere: incalzo, incanta, incanti « incanto » incappa, incappi, incappo
Vocabolario inverso (per trovare le rime): decantò, decanto, calicanto, epicanto, ricantò, ricanto, belcanto « incanto (otnacni) » disincanto, disincantò, controcanto, discanto, strofanto, dianto, adianto
Indice parole che: iniziano con I, con IN, parole che iniziano con INC, finiscono con O

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