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Informazioni utili online sulla parola italiana «infinito», il significato, curiosità, aggettivo qualificativo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Infinito

Aggettivo

Infinito è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: infinita (femminile singolare); infiniti (maschile plurale); infinite (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di infinito (interminabile, illimitato, eterno, innumerevole, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola infinito è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Lettera maggiormente presente: i (tre). Divisione in sillabe: in-fi-nì-to. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con infinito e canzoni con infinito per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Il bene che la mamma nutre per i suoi figli è infinito.
  • Per quanto grande sia, il nostro universo non è infinito.
  • Quando mio figlio era piccolo mi diceva che mi voleva un bene infinito.
Citazioni da opere letterarie
Piccolo mondo moderno di Antonio Fogazzaro (1901): “Signori, da questa parte!„ Dessalle gridò: “Jeanne!„ Allora si voltarono e Carlino disse a sua sorella che aveva un'idea, questa. Poiché il Governo con la sua Giunta superiore di Belle Arti, con i suoi elenchi di monumenti nazionali, con le sue Commissioni conservatrici di niente e rompitrici all'infinito, con le sue cataratte di retorica ministeriale, lasciava marcire e perire un gioiello simile, comperarlo per una frateria nuova di artisti e di poeti che avessero un comune concetto dell'arte e fossero già entrati negli anni della sapienza cosicchè non importasse loro più affatto né di onori né di amori.

La messa di nozze di Federico De Roberto (1917): Non una bava di vento, non una voce nel silenzio grave dell'alta notte; solo l'arpeggio eolio dei fili telegrafici, in prossimità dei pali risonanti come casse di strumenti armonici. Le rotaie d'acciaio si distendevano rigide e diritte, sempre più lontano; parevano rincorrersi a perdita di vista, verso l'infinito, verso l'inarrivabile.

Resurrezione di Elena Di Fazio (2021): Tornò a distendere le gambe sul prato. Gaia si stava spalmando la crema solare sul viso e sulle braccia. Le porse il flacone subito dopo, ma Aurora declinò l'offerta. Anche così, l'aroma dolciastro della crema la raggiunse e soffocò per un attimo quello dei fiori tropicali e di salsedine. L'odore dell'attesa febbrile, dei corpi sudati, degli orologi che ticchettavano, un secondo alla volta, in una bolla di tempo dilatata all'infinito.
Canzoni
  • Infinito (Cantata da: Raf; Anno 2001)
  • Echi d'infinito (Cantata da: Antonella Ruggiero; Anno 2005)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per infinito
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: infinita, infinite, infiniti.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: info, inni, inno, finto, fino.
Parole contenute in "infinito"
fin, ito, fini, finito. Contenute all'inverso: tini.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "infinito" si può ottenere dalle seguenti coppie: infiammo/ammonito, infimo/monito.
Lucchetti Riflessi
Usando "infinito" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: semini * = semifinito.
Lucchetti Alterni
Usando "infinito" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * monito = infimo; * ammonito = infiammo; * esimio = infinitesimi.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario grammaticale della lingua italiana del 1869
Infinito (modo) - L'Infinito o Indefinito è il modo ch'esprime l'esistenza o la maniera d'esistere indeterminatamente, cioè senza distinzione di persona e di numero.

Il verbo di modo infinito ha tre tempi: Il presente come: essere, amare, sentire. Il passato come: essere stato, avere amato, aver sentito. Il fututo, come: essere per essere, avere ad essere, dover essere per ambi i numeri e per le tre persone. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Enorme, Smisurato, Eccessivo, Immenso, Sterminato, Infinito, Innumerabile, Interminabile, Immensurabile, Smoderato, Smodato - Enorme, che eccede da qualche lato e in qualche modo strano, da fare in certa maniera maraviglia; sta fuori delle norme segnate dalla ragione, dalla natura, dalla consuetudine. Smisurato, che eccede in misura da quella misura normale e regolare propria della cosa. Eccessivo, che tocca proprio all'eccesso, al troppo. Immenso, che non può comprendersi o abbracciarsi da una discreta misura. Sterminato, che non finisce, o non può vedersene la fine. Infinito, che non ha limiti da nessuna parte; l'infinito abbraccia tutto, tempo, spazio e perfino la comprensibilità del pensiero. Smoderato, che non serba moderazione. Innumerabile, che non può numerarsi, e che oltrepassa ogni idea di numero per grande che sia. Interminabile, che non ha termine o fine in durata. Immensurabile, che non può assolutamente misurarsi. L'eternità è, per quanto possiamo figurarcela, una innumerabile e interminabile serie di secoli. Smodato, che non ha modi, norma, regola, come ciò che conviene e sta bene: s'applica all'uomo più particolarmente perchè vale a significare sì le qualità fisiche che le morali. Delitto enorme, albero smisurato, caldo eccessivo, pianura immensa, distanza sterminata, tempo infinito, desiderii smoderati, uomo smodato in tutto. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Infinito - [T.] Agg. Quel che non ha fine o confine. Quindi, per Quel che concerne l'orig. e la durata, Che non ha principio nè fine. T. Cic. Quand' ha un estremo, infinito non è. (Rosm.) Infinito, assolutamente parlando, è ciò di cui non si può pensare cosa maggiore. – Infinito è più d'Immenso. – Immenso concerne l'estensione specialm.; Infinito rappresenta meglio l'assoluto da ogni limite. Salvin. Disc. 2. 241. È da prenderlo per infinito non per l'immenso, o di grandezza o di numero, ma coll'incomprensibile della potenza.

T. Ma sovente Infinito è relativo rispetto alle misure dell'uomo. Gli ant. chiamano Infinito quello che non ha termine certo nè fermezza. Così Cicerone dice Infinito l'indefinito. (Rosm.) Lo Schelling e il Bardilli confusero insieme i due significati che prende in latino la parola infinitum, la quale dice che la cosa non è finita, è priva del suo debito fine, in una parola è imperfettissima; e che la cosa che è priva di limiti e di confini è perfettissima. Ciò che è indeterminato e quindi imperfettissimo a segno che non può nè manco esistere, essi lo presero per ciò che è completissimo e perfettissimo; e in questa indeterminazione videro, colla loro fantasia, l'infinito in contrario senso da quello nel quale vedere ce lo dovevano. Infatti, avvi un infinito negativo, ossia in potenza, ed è proprio oggetto della nostra intelligenza, la quale, non essendo a nulla determinata, può però ricevere tutte le forme e tutte le determinazioni; ma non già un infinito positivo. T. Le Not. Tir. hanno Infinis; Infinitus agli aurei Lat. ha il più sovente senso d'Indefinito; non però ch'essi con questa parola e i Greci con Ἄπειρος, non si formassero un qualche concetto del veramente infinito, o non sentissero almeno per istinto il bisogno di concepirlo. Giova nel nostro ling. distinguere l'Indefinito dall'Infinito, se non si voglia col Leopardi chiamare Infinito non altro che lo Spazio materiale non misurabile al villano al di là d'una siepe.

2. Ass., proprio di Dio solo. T. Ente infinito. = Petr. Son. 4. (C) Quel che infinita providenzia ed arte Mostrò nel suo mirabil magistero, Che creò questo e quell'altro emisfero… T. Rucell. V. Tusc. 16. 2. 331. Dio, architetto infinito dell'universo (l'imag. d'Architetto ristringe la grandezza dell'idea). Il gr. in una voce sola ̓Απειροδύναμις, Potenza infinita. D. 3. 33. Dio valore infinito (in senso di bene). E 2. 15. Quell'infinito ed immutabil Bene, Che lassù è. G. B. Vern. Tu, Amor mio, sei fuoco d'infinito ardore.

T. Infinita, meglio che Immensa, diremo la Divina bontà, giustizia. potenza. – In Dio tutto è infinito.

T. Ass. Infinita Misericordia, Giustizia, Dio stesso.

T. D. 2. 3. Matto è chi spera che nostra ragione Possa trascorrer l'infinita via Che tiene una Sostanzia in tre Persone. = E 3. 19. (C) Non potè (Dio) suo valor sì fare impresso Per tutto l'universo che 'l suo Verbo Non rimanesse in infinito eccesso.

Come sost. Magal. Lett. At. 254. (C) Come si entra nell'infinito, nell'eterno, negl'invisibili, il nostro intelletto smarrisce la bussola.

3. Quel che concerne il finito rispetto all'infinito. T. Infinita beatitudine, Gloria. – Meriti di G. C. infiniti. D. 1. 4. Della valle d'abisso dolorosa, Che tuono accoglie d'infiniti guai.

4. In senso men alto, e dove Infinito comincia a tenere del senso di Indefinito. Di lunghezza che pare non misurabile nello spazio e nel tempo.

[Cont.] Picc. A. Filos. nat. 122. v. Quella cosa s'abbia da intendere infinita, la quale essendo atta a potersi in qualche parte terminare, ultimo termine non abbia alcuno: come (per esempio) quella linea, quella superficie, o quantità chiameremo infinita, la quale, se bene in ogni parte sua si può terminare; nondimeno, in infinito distendendosi, ultimo termine non possiede. E 128. v. L'infinito non consiste in altro, se non in potersi sempre pigliarne dopo una parte l'altra, senza poter all'ultima venir mai.

In prima dello spazio. T. Lucr. March. I. 48. Qualunque luogo Che tu possegga, d'ogni intorno lascia Egualmente altro spazio in infinito. (Materialmente intendeva Lucr. l'infinità.) Ivi: Il tutto adunque in infinito è sparso Per ogni banda.

Per iperb. [Cont.] G. G. Sag. IV. 193. Troverà la parola infinito presa, delle dieci volte le nove, in vece di grande e grandissimo. Picc. A. Filos. nat. 122. v. Questa parola, infinito, a più significati si suole adattare, dicendo noi molte volte esser alcun viaggio infinito, per esser con la sua lunghezza difficile, e fatigoso; ed una cisterna o fossa infinitamente profonda, non perchè non abbia ella termine, ma perchè sia grandissima quella profondezza. T. Cic. Spelonca d'infinita profondità. Gr. ̓Απειροβαθἡς.

T. Distanza infinita. Cic. Infiniti e immensi intervalli. Iperb. fatta più chiara dalla voce Intervallo. – Iperbolicam. si dirà: Corpo immenso, meglio che Corpo infinito. – Si dirà Lunghezza infinita, meglio che Immensa.

T. Cassiod. Linee prolungate in infinito. [Cont.] Cat. G. Arte mil. I. 39. v. Dal punto D si tirerà una perpendicolare infinita; la qual va a tagliare la fronte del (bastione) in punto L.

5. Del tempo d'interminabile durata. T. Infinita la beatitudine, non solo nella intensità, cioè nel non avere confine, ma nel non avere mai fine. In Cic. A tempo infinito tiene piuttosto dell'Indefinito.

Per iperb. e approssimazione. [Camp.] Guid. G. XII. 1. Rovesciando dai fondamenti la loro terra, e donando le loro femmine a perpetuo vituperio d'infinita servitudine.

Ancora più iperb. [Camp.] Guid. G. XI. 1. E li spessi baleni poco meno convertono la infinita notte in dìe con li loro splendori. T. Fam. di cel. di lunghezza nojosa. Lettura infinita. – Infinito parlacchiare di parlamenti che non sanno parlare. – Quell'ora parla un tempo infinito alla sua aspettazione, alla sua impazienza.

6. Di sentimenti, iperb. T. Infinito piacere è forma da non usare neanco per cel. = Bocc. Nov. 17. 2. (C) Senza le infinite sollecitudini e paure di che piena la videro. T. Plin. Singhiozzi e starnuti infiniti. [B.] Ar. Fur. 27. 122. Querele. T. Cic. Infinita fatica forense.

Cas. Lett. 57. (C) Contuttociò io la ringrazio del suo infinito amore inverso di me. T. Infinito, solo l'amore di Dio all'uomo; all'uomo non resta che bramare di rendere, se potesse, amore degno all'Ente infinito. Cic. Odio infinito. Questo non mai.

7. Di relaz. soc., sempre più o meno iperb. [B.] Ar. Fur. 34. 74. Prieghi. T. Suor Celeste, Galil. Rendimenti di grazie e confessione di obblighi infiniti. – Infinite obbligazioni, a Dio solo per le ragioni d'averle, non già che natura finita possa soddisfare a esse, e neppur riconoscerle. – Infinita grazia, per Gratitudine, [B.] Ar. Fur. 10. 45.

T. Grazia infinita, come pregio di pers. o d'opera d'arte, non è pr. Nè bello nel Petr. Son. 151. (Ferraz.) Infinita bellezza e poca fede, Non vedete voi 'l cor negli occhi miei?

[B.] Ar. Fur. 33. 10. Danno. E 25. 87. Biasimo. E 17. 5. Errori.

[B.] Ar. Fur. 34. 17. Merto.

8. Di numero che non si può o credesi non poter contare. Infinito, il numero; Immensa, la quantità. (Rosm.) Infinito, predicato del numero è assurdo.

[Lamb.] Galil. Dial. 366. Infiniti, per Innumerevoli. [Cont.] G. G. Mec. XI. 100. Trovar modo di unir insieme quasi che infinite leve, perpetuando l'operazione senza interrompimento veruno, e ciò s'è fatto col formare una ruota intorno al centro A.

T. Buon. Fier. 23. 11. Ed all'inondazioni Avanzate, ed al fuoco, Membrane e cartapecore infinite. Non bene nel Fosc. Sep. E distingua le mie dalle infinite Ossa che in terra e in mar semina morte.

9. Meglio sing. T. Quando un numero di persone o di cose si considera come un solo ente collettivo, acquista quasi l'idea di spazio grandissimo, e però gli si può in certo modo attribuire la qualità d'infinito, per iperb. fam. al com. discorso. = Petr. Cap. 11. (C) Infinita è la schiera degli sciocchi. T. Sap. Stultorum infinitus est numerus. Gell. Numero quasi infinito e innumerabile d'anni. [B.] Ar. Fur. 30. 15. Esercito. E 16. 36. Moltitudine. E 12. 71. Gente. T. Cic. Moltitudine. Gr. ̓Απειροπλήθης, di moltitudine innumerabile.

10. Altre idee di quantità. [Camp.] Bibb. Re, III. 10. Entrata lei (la regina Saba) in Jerusalem con grande compagnia e ricchezze e cammelli, i quali portavano spezie molte ed oro infinito (aurum infinitum nimis). T. Jabolen. Prezzo.

T. Differenza.

T. Gr. ̓Απειρολογία, Infinito giro di parole.

11. Senso più propriam. matem. [Gen.] Delle quantità variabili che crescono in modo da superare ogni data grandezza. Gl'Infiniti si distinguono in ordini o gradi come gl'infinitesimi. Guid. Gr. Risp. Apolog. 230. Numero assolutamente infinito, cioè maggiore di qualsivoglia che possa assegnarsi. E 232. Potendo concepirsi infiniti di diversi gradi l'uno infinitamente superiore all'altro. Gal. Dial. Mot. 1. In ultima conclusione, gli attributi di eguale, maggiore e minore non aver luogo negl'infiniti, ma solo nelle quantità terminate. = E Sagg. 32. (C) Le linee irregolari son quelle che, non avendo determinazion veruna, sono infinite e casuali, e perciò indefinibili, nè di esse si può in conseguenza dimostrar proprietà alcuna, nè in somma saperne nulla.

[Cont.] G. G. Par. XIV. 286. Perchè il cerchio si concepisce esser un poligono di lati infiniti, è necessario che nel suo perimetro sieno tutte le direzioni, cioè infinite. E N. sci. XIII. 28. Siccome i lati non son quanti, ma bene infiniti, così gl'interposti vacui non son quanti ma infiniti, quelli cioè infiniti punti tutti pieni, e questi infiniti punti parte pieni e parte vacui. E I. XIII. 29. Immaginandola (una linea) risolta in parti non quante, cioè nei suoi infiniti indivisibili, la possiamo concepire distratta in immenso senza l'interposizione di spazi quanti vacui, ma sibbene d'infiniti indivisibili vacui. T. Torric. Lez. 14. Avendo (un grave) dopo la caduta acquistato qualche velocità, questo mi pare che si possa chiamare accrescimento infinito.

[Gen.] Agnes. Inst. Anal. 356. Fatta infinita una qualunque delle due incognite, l'altra non sia nè infinita nè immaginaria.

12. Infinito, di piccolezza. V. anche INFINITESIMO.

T. Boez. Infinita divisione o divisibilità de' corpi. [Cont.] Picc. A. Filos. nat. 32. v. Epicuro ed altri, i quali affermano che i principii di tutte le cose sieno infiniti piccolissimi corpi, che nel continuo inordinato e casual movimento, che fanno per il largo campo dell'infinito, vengano, nel concorso e rincontro loro, a produr diverse cose. T. Confondesi non solo nell'uso del parlare, ma talvolta anche dello scrivere, e sin nello scientifico, Infinito e Indefinito; e viene non sempre da ignoranza degli indotti, o da trascuranza dei dotti, ma dall'ambiguità del senso lat., e dall'essersi mutate d'allora, o piuttosto meglio determinate, le idee.

13. (Rosm.) Infinito si distingue in determinato e indeterminato. Ha un doppio significato, confuso da alcuni. È di due specie, positivo e negativo. La percezione dell'infinito positivo non si ha in questa vita. Infinita si dice anche ogni idea in quanto è universale. E infinita pure, come forma, l'idea dell'essere. – Nel seg. non è solam. idea di numero, ma anche d'indefinitezza. (Rosm.) La mente vede l'idea di corpo in tutti gl'infiniti corpi umani che può pensare sussistenti o possibili. T. Varietà infinita, può concernere non solo l'idea del § 10, ma altresì quella della non bene determinata varietà. [Camp.] Bon. Bin. XIII. 1. L'alma è cosa infinita, Passibile, immortale. Quest'ultimo predicato ci avverte che l'altro Infinita non può valere Che non ha fine.

T. Mont. Pros. Poes. 2. 394. Il sillogismo acervale, altrimenti sorite, di cui narrano inventore Crisippo, era una subdola e cavillosa argomentazione procedente all'infinito.

T. Cic. Correr dietro a speranza infinita (e lunga, come Hor. la chiama, e di bene indeterminato, quanto al tempo e al modo del conseguirlo, e alla natura sua stessa).

T. Liv. Potestà smoderata, infinita (non contenuta da limiti certi).

14. T. Quindi nella grammatica il Modo infinito, meglio forse detto che Infinitivo, perchè questa forma par che gli dia la potenza del non definire, laddore l'altra afferma semplicemente, che essa non definisce il numero o la pers., nè i tempi tutti. La locuz. compiuta sarebbe Modo infinito, o sim.; ma il più sovente è sost. Quintil. Desinenza nell'infinito. – Come fa nell'infinito il tal verbo? – Non ha infinito usitato. Nann. Verb. 357. S'usò talvolta troncare l'infinito dell'ult. sillaba, e particolarmente quando è retto dal verbo Andare nel modo imperat. Va' a dormi per Va' a dormire. Enzo Re: E tempo è d'aspettare, e da imprende. B. Jacopone. Lib. IV. C. XXXIV. 22. L'uomo che non vuol vedene Il tuo esser como ene. Pulc. Morg. 14. 8. Bastava dir: Se 'l vôi, vattelo a piglia. = Maestruzz. 1. 52. (C) Quando questa parola voglio si congiugne collo infinito del verbo sustantivo, scilicet esse, ovvero del verbo che non significa atto ma relazione, scilicet habere, ovvero tenere. Ivi: Ma non sarebbe così, se questa parola voglio si giungesse collo 'nfinito, che significa alcuno atto. T. Mann. Lez. Tosc. 49. L'infinito del verbo fa sempre a noi questo vantaggio, che ci serve di nome.

T. Quintil. Usa un verbo infinito. Prisc. Nome infinito che significa idea indefinita, come quale, quanto. Varr. Pronome infinito e non personale. – In questi sensi diciamo piuttosto Indeterminato, o sim.

15. T. Dell'Infinito sostantivato abbiam visto es. ai §§ 1, 4, 8, 11, 14. È sost. in Eutrop.; aureo nelle forme avverb., che vedremo ai §§ 16, 17. – Concepire l'infinito, l'ente finito non può; ma lo sente più potentemente che non senta il finito. = Varch. Senec. Benif. 3. 20. 66. (Gh.) La mente… è di tal maniera libera,… che ella non puonne da questa pregione ancora, nella quale è racchiusa, esser tenuta che non usi l'impero suo, e adoperi (operi) cose grandi, andandosene compagna degli spiriti celesti spaziando per l'infinito. – L'infinito dello spazio ne' sensi dichiarati ai §§ preced.

16. Andare per…, nel seg., ha altro senso, che appartiene alle locuz. avverb., alle quali venghiamo adesso. Cas. Rim. burl. 21. (C) Non voglio entrar nella filosofia, Che sarebbe un andar per lo 'nfinito. Questo più comunem. direbbesi Andare all'infinito e In infinito. T. Plin. Per non andare all'infinito. – All'infinito, segnatam. di cose a cui si può sempre aggiungere, come lo spazio, il tempo, i numeri. Moltiplicare un numero all'infinito. Plin. Essendo le mercedi del lavoro cresciute all'infinito. – Divisibile all'infinito.

A modo d'ell. T. Ulp. E così a tutti gli altri, se ce n'è all'infinito.

T. All'…, ha senso di Indefinito, ed è modo talvolta d'iperb. Ripetere all'infinito. – In infinito, avrebbe più propriam. senso d'Infinità.

17. T. In infinito. Arist. Εἲς ἄπειρον. – Nel senso più pr. Van. Canz. 2. 7. In infinito Misercordia (misericordia) vola.

Di quantità grande e numero. Bocc. Vit. Dant. 23. (C) Le gran cose per la discordia in breve tempo tornano a niente, e le piccole per la concordia crescono in infinito. Ar. Fur. 32. 32. Che tosto, o buona o ria che la fama esce Fuor d'una bocca, in infinito cresce.

[Cont.] Leo. da Vinci, Moto acque, III. 82. Si ponno in infinito moltiplicare altre varie proposizioni, secondochè le distanze degli argini e degli obbietti sono maggiori o minori. T. Cic. Dividere in infinito. [Cont.] Picc. A. Filos. nat. 122. v. Proveremo che nè le quantità corporali, nè il movimento, nè il tempo ancora, per esser cose continue, possano esser composte di parti indivisibili, ma in parti divisibili, si dividano in infinito.

Senso più iperb. [B.] Ar. Fur. 34. 13. Andare in… = Bern. Orl. 62. 63. (Gh.) Disse Aquilante: Io non fui mai schernito, Nè cominciai senza fornire impresa; Se ben la cosa andasse in infinito, La voglio a fin condur poichè l'ho presa.

Ancora più iperb. Varch. Senec. Benif. 6. 17. 156. (Gh.) La cosa se n'andrà in infinito, se io andrò cercando di qua e di là esempi per li quali appaja che le cose grandi costano poco

Dopo un'enumerazione che intendasi indefinitamente continuare. Conv. 4. (C) E questo fa la terza ricevitrice, e la quarta; e così in infinito si dilata.

Per ell. T. E così via in infinito. E nel senso più pr. e nell'iperb.; e sul serio e per cel.

Coll'art., men com., nè direbbesi che nel senso pr. Andare nell'infinito.

Fam. di Discorso o d'Operazione troppo lunga, o indeterminata. Pros. Fior. 4. 4. 145. (Gh.) E ce ne sono degli altri (libri da potersi citare), ma egli era uno andarsene nello infinito. [Tav.] Sass. 53. Io me ne andrei nell'infinito, mentre che io vi scrivo, come quello che non mi contento di star senza voi. = Lasc. Sibil. 1. 3. (C) Borgh. Vinc. Mon. 158. (Gh.) Nè era in quel tempo venuto ancora l'uso delle argenterie nelle tavole della cittadinanza; che se n'andò poi col tempo nell'infinito. Ma così non molto usit. V. l'ult. es. del § seg.

18. † Avv. Ass. Come Facile, e sim. Cavalc. Esp. Simb. 250. (C) Se l'uomo ajuta chi non lo disserve, misericordia è; ma chi ajuta chi mal li vuole… è, infinito, maggiore. (Maggiore in infinito non sarebbe affatto inusit., se congegnato un po' più chiaramente.) E Med. cuor. 5. Tutto il male che si può fare l'uomo, è, viemeno infinito, che la morte dell'anima (infinitamente meno).

† Forse nel seg. s'ha a sottintendere la desin. dell'avv. mente, che i poeti staccavano dall'agg. avverbialmente usato, per trasportarla al principio del verso seguente. [Val.] Pucc. Canz. Mor. Etrur. 2. 125. Busse e mazzate fa dar infinita A tutti alla partita.
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Parole in ordine alfabetico: infiniti, infinitiva, infinitivale, infinitivali, infinitive, infinitivi, infinitivo « infinito » infinocchiare, infinocchiatura, infinocchiature, infiocchetta, infiocchettai, infiocchettammo, infiocchettando
Parole di otto lettere: infinita, infinite, infiniti « infinito » infiorai, infischi, infittii
Lista Aggettivi: infiltrato, infinitesimale « infinito » inflattivo, inflazionato
Vocabolario inverso (per trovare le rime): finito, definito, predefinito, ridefinito, indefinito, semifinito, rifinito « infinito (otinifni) » sfinito, arrugginito, inverminito, inasinito, rincretinito, rabbonito, imbonito
Indice parole che: iniziano con I, con IN, parole che iniziano con INF, finiscono con O

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