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Informazioni utili online sulla parola italiana «interrogare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Interrogare

Verbo

Interrogare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è interrogato. Il gerundio è interrogando. Il participio presente è interrogante. Vedi: coniugazione del verbo interrogare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di interrogare (chiedere, domandare, ascoltare, consultare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola interrogare è formata da undici lettere, cinque vocali e sei consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: rr. Lettera maggiormente presente: erre (tre). Divisione in sillabe: in-ter-ro-gà-re. È un pentasillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con interrogare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Dobbiamo interrogare ancora altri due studenti entro stamattina.
  • Il professore di Italiano deve ancora interrogare cinque ragazzi.
  • Sono venuti i carabinieri per interrogare un condomino che è ai domiciliari.
Citazioni da opere letterarie
Il cappello del prete di Emilio De Marchi (1888): D'altra parte, non gli parve prudente nemmeno di stare colle mani in mano. Se era da uomo sciocco ed ubbriaco perdere la testa per un cappello, non conveniva permettere che i giornali s'impadronissero del fatto, e andassero a cercare cinque piedi al montone. Poiché Santafusca era implicato in questa faccenda, era dover suo correre, interrogare, andare dallo stesso procuratore del re a sentire quanto c'era di vero in fondo a questo cappello.

La giocatrice di Adolfo Albertazzi (1914): — Quante volte soffro io più di voi a vedervi palpitante, tremante, pallida in attesa d'un colpo di fortuna! Quante volte vi ho sorpresa con occhi pieni di fiamma interrogare, invitare, accarezzare un compagno più brutto del demonio! Quante volte ho dovuto augurarmi d'essere io il re bello, che vi rallegrava, o l'asso di bastoni o il bagattino!

I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): La voce corse rapidamente, ottenne credenza; non si parlò più di dar la caccia ai fuggitivi; e la brigata si sparpagliò, andando ognuno a casa sua. Era un bisbiglio, uno strepito, un picchiare e un aprir d'usci, un apparire e uno sparir di lucerne, un interrogare di donne dalle finestre, un rispondere dalla strada.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per interrogare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: interrogate.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: interrare, interra, intero, intera, intere, integre, iterare, iter, irrogare, irroga, ioga, nero, nera, nere, negare, nega, negre, terrore, terra, terre, terga, terge, trae, toga, tare, errore, errare, erra, erre, erogare, eroga, eroe, erga, erge, roar, rare.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: interrogarle.
Parole contenute in "interrogare"
are, ter, erro, gare, inter, terrò, rogare, interro, interroga. Contenute all'inverso: ago, era.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "interrogare" si può ottenere dalle seguenti coppie: intere/erogare, interrogai/ire, interrogata/tare, interrogatore/torere.
Usando "interrogare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * garetta = interrotta; * garette = interrotte; * areata = interrogata; * areate = interrogate; * areati = interrogati; * areato = interrogato; * rendo = interrogando; * evi = interrogarvi; * resse = interrogasse; * ressi = interrogassi; * reste = interrogaste; * resti = interrogasti; * retore = interrogatore; * retori = interrogatori; * ressero = interrogassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "interrogare" si può ottenere dalle seguenti coppie: interrogata/atre, interrogato/otre.
Usando "interrogare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = interrogata; * erte = interrogate; * erti = interrogati; * erto = interrogato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "interrogare" si può ottenere dalle seguenti coppie: interrotta/garetta, interrotte/garette, interroga/area, interrogata/areata, interrogate/areate, interrogati/areati, interrogato/areato, interrogai/rei, interrogando/rendo, interrogasse/resse, interrogassero/ressero, interrogassi/ressi, interrogaste/reste, interrogasti/resti, interrogate/rete, interrogati/reti, interrogatore/retore, interrogatori/retori.
Usando "interrogare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * mie = interrogarmi; * tiè = interrogarti; * vie = interrogarvi; * torere = interrogatore.
Sciarade e composizione
"interrogare" è formata da: inter+rogare, interro+gare.
Sciarade incatenate
La parola "interrogare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: interro+rogare, interroga+are, interroga+gare, interroga+rogare.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "interrogare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = interrogatrice.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: I fiori che gli innamorati interrogano, Li strappa chi interroga la margherita, Introduce molte interrogative, Rivolgere interrogativi a se stessi, Le dà l'interrogato.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Domandare, Interrogare, Chiedere, Richiedere, Cercare, Ricercare, Esigere, Domanda, Domandita, Chiesta, Richiesta, Ricerca, Petizione, Interrogazione, Quesito - Domandare è generico; gli altri non sono che specie del domandare: si domanda per sapere, per ottenere; domando scusa, domando che ora è; molti libri son fatti per domande e risposte. Chiedere è domandare con una certa premura e instanza: chiedere perdono; chiedere un impiego; la limosina: qui, domandare sarebbe meno efficace, e dimostrerebbe minor desiderio o necessità di ottenere. Richiedere è chiedere di nuovo, e quasi chiedere con doppio calore: uno richiede un favore, e già si fa promettere che gli verrà accordato: si richiede un imprestito, una parola di protezione, di interposizione che può salvare talvolta l'onore e la vita. L'interrogare è per avere una risposta: il domandare può avere per solo scopo la curiosità: l'interrogare è più grave: il giudice interroga l'accusato sulle circostanze del suo delitto; il padre interroga il figlio intorno a qualche sua scappata: l'interrogare, per conseguenza, dimostra una certa autorità, onde non si dirà molto propriamente, il figlio interrogò il padre; ma il figlio domandò, o al più chiese e richiese a suo padre. Per cercare, in questo senso, bisogna domandare dov'è l'oggetto cercato, e interrogare chi può averlo veduto: cercate e troverete; domandate e vi sarà dato: queste due frasi hanno senso affine, e stanno bene a questo modo in progressione del loro valore. Ricercare è più di cercare, è cercare accuratamente; è interrogare ogni angolo, ogni persona per avere o trovare la cosa voluta: fate, dicono i teologi, una diligente ricerca di tutti i vostri peccati; ed è come se dicessero: guardate bene nella vostra coscienza, interrogatela rigorosamente. Esigere, oltre il senso di riscuotere danaro, significa sempre volere o pretendere in ragione di una certa autorità o ragione legittima o illegittima che sia: l'orgoglioso esige rispetto; l'incivile cortesie; l'avaro, inviti e regali; si esige per lo più ciò che meno si è disposti a dare: altra delle anomalie che nell'uomo s'incontrano.

«In molti casi in cui cade il verbo chiedere, l'uso a chiesta sostituisce domanda. Domanda, diciamo, non: chiesta d'aiuto; domanda d'una grazia e simili. Domandita, in alcuni dialetti toscani, è l'atto del domandare, non in quanto è affine ad interrogare, ma in quanto è affine a chiedere. Chiesta ha qualche senso speciale. Chiesta d'una fanciulla in isposa: chiesta che fanno gl'impiegati al governo, della carta, della legna necessaria per gli uffizii. Richiesta è più forte. Le domande replicate e calde diventan richieste. Nelle cose importanti ha luogo richiesta assai meglio che domanda. Aver richiesta, aver molte richieste, dicesi delle cose che sono in credito, e sono desiderate e ricercate. Queste dicesi anco ricerca; se non che ricerca è più raro, e s'applica non a diritti, ma alle persone e alle cose soltanto. Ricerca poi dicesi delle indagini che si fanno di persone o di cose; le quali indagini suppongono di necessità molte domande e richieste, ma non sono tutt'uno con esse. Petizione, ognun sa che è domanda presentata all'autorità giudiziaria o civile (o a qualunque altra). Petizioncella, e petizioncina, e interrogazioncella direbbesi; gli atri non soffrono diminutivo». Tommaseo.

Il quesito è una domanda speciale, riguardante per lo più oggetto o proposizione scientifica, la quale richiede non una risposta in genere, ma una soluzione esatta secondo i principii della scienza, le regole dell'arte, o le giudiziose induzioni del criterio. Al quesito: quale sarebbe il mezzo o i mezzi di guarire radicalmente la società dalla piaga del pauperismo? Se io rispondo - non lo so - faccio si una risposta, ma non isciolgo il quesito. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Interrogare - [T.] V. n. Con parole o altri segni Domandare da altri una risposta di parole o altri segni. Aureo lat., da Inter rogo. T. La partic. suppone colloquio o corrispondenza tra due o più. Domandare è più gen. Domandasi anche con un lungo discorso; s'interroga con più brevi parole. Poi Domandare è sovente aff. a Chiedere. (V. queste due voc.) Segner. Gli domandarono da mangiare… Nel meglio del desinare, si fecero ad interrogarlo se conoscesse un certo Antimo.

2. Di colloquii in gen. T. All'Interrogare fa riscontro l'idea del Rispondere. Vang. Se v'interrogherò non mi risponderete. Pl. A quel che t'interrogo rispondi. – Li udiva e li interrogava.

T. Buomm. Ling. Tosc. 308. Dicendo alcuna cosa che a noi paia chiarissima, lo interrogheremo, quasi concludendo il nostro intendimento e diremo: Adunque? volendo inferire: Che concludi: che pretendi perciò? – Insistere interrogando. Cic. Interrogando incalzare.

T. Cic. Interrogare non tanto per intendere quanto per confutare.

3. Sovente è atto di potestà o autorità; e rammenta il lat. Rogare legem. T. Liv. Sententias. – Interrogare del voto, dell'opinione, coloro che hanno diritto e dovere di darla, acciocchè ne segua un effetto.

T. Il magistrato interroga. = Tac. Dav. Ann. 15. 210. (C) Fece interrogare il centurione, venuto cogli ambasciadori, in che stato fosse l'Armenia. T. Plin. paneg. Que' che primi erano interrogati. = Tac. Dav. Ann. 15. 222. (C) Nerone mandò G. Silvano, tribuno d'una coorte di guardia, a interrogare Seneca.

T. Plin. ep. Interrogare i testimoni a carico degli imputati, – in favore. L'accusato domanda d'essere interrogato in modo non suggestivo. Questo es. rioffre la dist. tra Domandare e Interrogare. – Interrogare con frode, con violenza, con tortura.

T. Vang. Interrogate diligentemente del fanciullo (dice Erode, uomo diligente).

4. T. Interrogasi taluno, non per sapere cosa da lui, ma per accertarsi che sa: idea d'esame, in altro senso dal giurid. Lo scolaro, interrogato dal maestro, domanda che voglia dire quella interrogazione. Anche qui porgesi chiara la dist. tra i due verbi. Il maestro, Il giudice, Il superiore interroga. Ma del maestro, usando il nome invece del verbo, dicesi più spedito, Domanda e Risposta.

5. Modi. T. Cic. Interrogare in latino. – In tale o tal forma. Vang. Interrogava con molte parole. – In iscritto. – Con segni, con cenni. – Saper interrogare è arte difficile e parte di scienza.

6. Per estens. Idea d'esame, d'autorità, di giustizia. T. Ps. Il Signore interroga il giusto e l'empio. E: Gli occhi di Lui interrogano i figli degli uomini. Sap. Interrogherà Dio le opere vostre, e i pensieri scruterà.

T. Interrogare la volontà di Dio, che si manifesti per modi sopranaturali o naturali.

T. De' Pagani. Interrogare gli Dei, gli oracoli loro. – Gli auguri. – Gli augurii, Gli auspizi.

7. Il preced. già tiene del fig. Altre fig. più espresse. T. Vang. Interrogate le Scritture. Agost. Interrogate l'Apostolo.

T. Interrogare i codici. I documenti. La storia. I monumenti.

T. Interrogare la tradizione. I secoli passati.

T. La legge. – La natura. – L'esperienza. – L'esperienza interroga la natura.

T. L'occhio interroga, cerca sapere la verità delle cose, e l'intimo delle intenzioni. – Lo sguardo, interrogato, risponde.

T. Interroga i polsi, a sentire se c'è febbre, vita, sanità.

T. Interrogare gli altrui pensieri, e con esame espresso, e cercando d'indovinarli. – Interrogare il cuore. Il cuore proprio. La coscienza altrui e la prooria. – Interrogare se stesso.

8. Modi com. a parecchi de' sensi not. Accoppiamento di preposizioni. T. Ar. Fur. 17. 24. Interrogollo poi della cagione Di quella festa, e s'ella era solenne, Usata ogn'anno, oppure impresa nuova Del re ch'i suoi veder volesse in pruova. Rispose il cavalier… Vang. Interrogava dell'ora in cui stette meglio. E: Mentr'era solo, lo interrogarono della parabola.

T. Interrogare sopra tale o tal fatto, materia, dice più determinatamente il soggetto.

Senza prep., per ell. T. V'interrogherò anch'io una parola. V. INTERROGATO part. al § 2. – Che mi interroghi?, può valere Perchè, e anche quarto caso per modo d'ell.

9. Con partic. T. Cic. L'interrogava chi fosse. Vang. In qualunque città entrerete, interrogate chi in essa sia degno, e ivi rimanete. E: L'interrogò qual fosse il primo precetto di tutti. Magal. Relaz. 57. L'interrogò il sig. Carlo in che cosa avessero il maggior lusso i Chinesi.

T. Vang. Interrogato da' Farisei quando viene il regno di Dio.

T. Vang. Lo interrogavano come ci avesse veduto. – L'interrogò come fosse che…, dove andasse.

T. Vang. Se alcuno v'interroga perchè lo sciogliete… Varr., col Perchè.

T. Vang. Lo interrogò se punto vedesse. E: Interrogo voi s'egli è lecito in sabato ben fare o male. Cic., col Se, V. es. dell'Ar. nel § preced.

10. Col Dire o altra voce sim. poi. T. Vang. Lo interrogavano dicendo se sia lecito…

T. Subito appresso le parole di chi parla. Vang. Lo interrogò Pilato: Tu sei il re de' Giudei? (senza soggiungere disse o dicendo). E: Di nuovo lo interrogò: Chi cercate?

11. Ass. T. Vang. Interroga coloro che ndirono quel che ho ad essi parlato. E: Interrogate lui; gli ha l'età: esso parli di sè. E: Non hai bisogno che alcuno t'interroghi. E: Conobbe che lo volevano interrogare. E: Temevano interrogarlo. Salvin. Odiss. volg. 480. Nè dir posso parola, o interrogare, Nè in faccia rimirare. – D'esame, Interrogare sta da sè: Oggi sarete interrogato. In queste interrogazioni poi domandasi tale o tal cosa. – Atto dell'interrogare. – Il Reid colloca fra le operazioni sociali quelle d'interrogare, attestare, promettere. [G.M.] Socrate ammaestrava interrogando.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: interrogandoli, interrogandolo, interrogandomi, interrogano, interrogante, interroganti, interrogarci « interrogare » interrogarla, interrogarle, interrogarli, interrogarlo, interrogarmi, interrogarono, interrogarsi
Parole di undici lettere: interreremo, interrerete, interrogano « interrogare » interrogata, interrogate, interrogati
Lista Verbi: interpretare, interrare « interrogare » interrompere, intersecare
Vocabolario inverso (per trovare le rime): rogare, abrogare, drogare, erogare, derogare, prorogare, arrogare « interrogare (eragorretni) » irrogare, surrogare, vogare, allargare, riallargare, slargare, targare
Indice parole che: iniziano con I, con IN, parole che iniziano con INT, finiscono con E

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