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Informazioni utili online sulla parola italiana «arrogare», il significato, curiosità, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Arrogare

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Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Treccani

Informazioni di base

La parola arrogare è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: rr. Lettera maggiormente presente: erre (tre).

Frasi e testi di esempio

Citazioni da opere letterarie
Il resto di niente di Enzo Striano (1986): Certo, il napoletano del sonetto mostrava qualche imperfezione: glielo fece notare Vincenzo, il quale le disse pure: «Non t'arrogare mai il diritto di parlare a nome del popolo. A me fan sempre paura quelli convinti di rappresentare tutti».

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per arrogare
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: abrogare, arrotare, irrogare.
Con il cambio di doppia si ha: addogare, affogare.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: arra, arre, arare, agre, roar, rare.
Parole contenute in "arrogare"
are, gare, arroga, rogare. Contenute all'inverso: ago, era.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "arrogare" si può ottenere dalle seguenti coppie: arde/derogare, are/erogare.
Usando "arrogare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * evi = arrogarvi; sua * = surrogare.
Lucchetti Riflessi
Usando "arrogare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: prora * = prorogare.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "arrogare" si può ottenere dalle seguenti coppie: arroga/area.
Usando "arrogare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * mie = arrogarmi; * tiè = arrogarti; * vie = arrogarvi.
Sciarade incatenate
La parola "arrogare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: arroga+are, arroga+gare, arroga+rogare.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Richiesti con arroganza, Le arrossa il raffreddore, Provoca arrossamenti della pelle, Importuni e arroganti, Arrossamento della cute.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Arrogare - [T.] V. a. Richiedere ciò che non è a voi dovuto, o più di quello che a voi sia dovuto; crederlo debito a sè, o far le viste di crederlo. Il lat. Rogare è sovente un Richiedere ora solenne, or con istanza, volendo risposta o di fatto o di parola: e la parola può essere fatto e più.

T. Gli è dunque più dell'Attribuire, che di per sè ha senso migliore. Io a te attribuisco tanto quanto arrogo forse a me stesso. Cic.

T. Il più sovente Arrogare a sè o Arrogarsi, che qui non è Rifless. Cic. Id tu tibi arrogas. = Guicc. Stor.16. 786. (Man.) Quanto più si arrogano e attribuiscono a se medesimi. – Il Presumere concerne piuttosto il giudizio che fa l'uomo del proprio merito e delle forze; il qual giudizio, ancorchè ecceda il giusto e troppo tragga con sè l'arroganza, può astenersene o almeno dissimularla o rattenerla. Così ilPretendere che riguarda non tanto il giudizio di sè, quanto il volere un vantaggio che non ci spetti, mettendo innanzi titoli insufficienti e dando a quelli peso soverchio, può essere un mezzo dell'Arrogarsi,un segno dell'arroganza, ma può farsi con atti meno sconvenienti e meno importuni.

L'uomo s'arroga qualcosa anco con parole e altri segni; onde il modo del pop. tosc. Rugare, Richiedere con impronta querela. E così diciamo Arrogarsi di metter bocca in cosa che a noi non s'aspetti. Ma il più sovente si esercita per via di fatti, anco violenti. Se non che il violento che più s'arroga, non sempre lo fa con modi arroganti; e lascia al debole l'andare marchiato di questo biasimo, perchè sempre gli stracci vanno all'aria.

2. Dell'arrogarsi potere e autorità. Segner. Pred. 3. 4. (Man.) Come non rimettete ogni vostra causa nelle sue mani (di Dio) ed essendo voi vassalli vilissimi, vi volete arrogare l'autorità del padrone sovrano? E altrove. T. Arrogarsi l'amministrazione d'un principato vacante. Guicc. Op. Ined. Non abbiano (li patrizi) la potestà assoluta di tutte le cose pubbliche, acciocchè non si arroghino troppa autorità. [Cam.]Salvin. Disc. 2. 74. Nè sopra gli idioti o sopra altri letterati e studiosi della patria s'arrogheranno tirannia o maggioranza.

Col Di e l'Inf. Ar. Fur. 26. 23. (C) S'árroghi d'avere.

3. Dell'onore. [Val.] Fag. Rim. 3. 265. C'è una razza di scribi e farisei, Che, ove si pappa, il primo onor s'arróga. (Sebbene parlando l'accento si posi sulla penultima, non suonerebbe strano segnatam. nel verso, farlo sdrucciolo coll'Ariosto.) T. Segner. Crist. Instr. Dichiar. 7. Si è qui procurato di rendere lo stile, se non illustre, perchè io non m'arrogo dovizia da farlo tale, almanco…

T. Arrogarsi la nobiltà. Tac.

T. Parecchie città arrogavano a sè l'onore d'essere la patria d'Omero bell'e morto: ma, vivo, l'avrebbero lasciato cantare a corpo vuoto o mandatolo a cantare di là dall'acqua e dal poggio.

T. Arrogarsi lode di savio, di poeta, d'uomo pratico, cioè senza ispirazione e senza viscere d'uomo.

T. Arrogarsi un merito.

4. Arrogarsi un titolo, un privilegio, un diritto.

5. Arrogarsi come diritto gli altrui servigii, l'altrui riverenza.

T. Arrogarsi un vantaggio, la possessione d'un bene materiale.

T. Arrogarsi un piacere.

6. Quando l'Arrogarsi par che riguardi la mera opinione, differisce pur dal Presumere sì perchè questo promette a sè la potenza dell'operare, sì perchè la stessa opinione di chi s'arroga tende a manifestarsi in modi importuni, par che richieda quasi di forza l'altrui consentire e inchinarsi. T. Galil. Sist. 360. Troppo mi par che ci arroghiamo, signor Simplicio, mentre vogliamo che la sola cura di noi sia l'opera adequata, e il termine oltre al quale la Divina Sapienza e Potenza niuna altra cosa faccia o disponga. –Cic. Io non arrogo tanto a me stesso ch'io creda che Plancio abbia, per le benemerenze sue verso di me a conseguire l'impunità. – Io non derogo tanto a me stesso, sebbene io senta di nulla arrogarmi, ch'io creda che tu possa trattare la causa con più copiosa facondia di me. – Arrogare a sè parte de' pregi altrui. = Sall. Vit. Pit. 9. (Man.) Tanto arrogò alla sua mano quest'artefice ch'egli si stimò…

Assol. [Cam.] Magal. Lett. fam. Part. 1. 2. p. 15. Che vuol dire il fare assegnamento sul nostro avere… l'usurparsi di mano in mano tutto quello che s'adatta al nostro bisogno, al nostro comodo, alle nostre superfluità, insomma l'arrogarci, e l'introdurre fra noi privati, come virtù morale, quel barbaro diritto di convenienza?

7. L'orig. del vocabolo porta che l'uomo possa Arrogare anche ad altri; onde Orazio d'Achille: jura neget sibi nata, nihil non arroget armis.

T. Arrogare, per falso amore, alla propria famiglia, al municipio, alla consortería propria, quello che non gli viene.

8. In buon senso non com. [Cors.] Pallav. Stor. 8. 4. 11. Con lungo discorso arrogava tutto alla fede.[Cam.] Borg. Selv. Tert. 111. Con queste voci tu confessi che c'è qualche Dio, e a lui hai tu arroghi ogni potestà mentre alla volontà di lui hai riguardo.

9. T. Dal senso originariamente buono del vocabolo viene il signif. stor. della giurisprud. rom., aff. aAdottare. Adottansi i figli di famiglia, Arrogansi quelli che sono di proprio diritto. Modest. L'arrogazione facevasi rogandone il popolo ne' comizi curiati, perchè il costituire un nuovo vincolo di famiglia là dove non era, stimavasi atto di sovranità in nazione, in cui le famiglie civilmente costituite erano la vera città e civiltà. L'arrogazione era insomma una legge rogata. E il Bocc. (Vit. Dant. 2. 31. (C)) dice: Arrogare una legge: ma forse è da leggersi Rogare, imputando lo sbaglio agli scriventi anzichè allo scrittore.

10. Quest'ult. e gli altri sensi d'Arrogare danno e ricevono spiegazione dall'idea di aggiungere, denotata dall'Ad, la quale apparisce nell'es. seg. [Val.] † Mach. Lett. fam. 233. Arrogando all'altre ingiurie e bistrattamenti (che) gli ha fatti, quest'ultima stranezza.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: arrogantucce, arrogantucci, arrogantuccia, arrogantuccio, arroganza, arroganze, arrogarci « arrogare » arrogarmi, arrogarsi, arrogarti, arrogarvi, arrogazione, arrogazioni, arrogo
Parole di otto lettere: arrivino, arroccai, arrocchi « arrogare » arrossai, arrossii, arrostii
Vocabolario inverso (per trovare le rime): slogare, rogare, abrogare, drogare, erogare, derogare, prorogare « arrogare (eragorra) » interrogare, irrogare, surrogare, vogare, allargare, riallargare, slargare
Indice parole che: iniziano con A, con AR, parole che iniziano con ARR, finiscono con E

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