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Informazioni utili online sulla parola italiana «largo», il significato, curiosità, aggettivo qualificativo, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Largo

Aggettivo

Largo è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: larga (femminile singolare); larghi (maschile plurale); larghe (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di largo (ampio, spazioso, esteso, grosso, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
stretto (38%), ampio (12%), piazza (8%), lungo (6%), spazio (4%), esteso (2%), grande (2%), vicolo (2%), piazzale (2%). Vedi anche: Parole associate a largo.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola largo è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: làr-go. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con largo e canzoni con largo per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Eravamo arrivati così al largo che la costa era scomparsa dall'orizzonte.
  • Ho acquistato un abito troppo largo. Ora dovrò portarlo dalla sarta a farlo restringere.
  • Largo 2 Giugno a Bari è considerato il secondo polmone della città.
Citazioni da opere letterarie
La Stella dell'Araucania di Emilio Salgari (1906): La scialuppa, che aveva raggiunta una velocità di sei o sette miglia all'ora, tenendosi sempre dentro quella specie di canale, verso le quattro pomeridiane raggiungeva felicemente l'imboccatura dello Stretto di Cookburn, il quale è formato dalle coste meridionali dell'isola della Desolazione e da quelle occidentali di Clarence; passo assai largo e non molto facile a percorrersi, essendo ingombro di banchi e di scoglietti e sempre battuto dalle onde del Pacifico che vi entrano liberamente.

L'amica geniale di Elena Ferrante (2011): Fece un gesto largo, farfugliò qualcosa sul proprio abbigliamento e senza nemmeno una stretta di mano, un cenno qualsiasi a me o ad Alfonso, andò verso la porta con la solita andatura dondolante. Sapeva entrare e uscire dal rione come voleva, senza farsene contaminare. Poteva farlo, era capace di farlo, forse l'aveva imparato anni prima, all'epoca del burrascoso trasloco che quasi gli era costato la vita.

La Storia di Elsa Morante (1974): Ma non bastava. Per compensare Useppe del cagnolino respinto, la mattina seguente (Domenica) Ida se lo portò al nuovo mercato di Porta Portese, dove gli comperò un mongòmeri: ossia uno speciale cappotto (per chi non lo sapesse) lanciato allora di moda dal Generale Montgòmery che lo portava in battaglia. Quello di Useppe ne era una imitazione italiana, anzi romana; e sebbene di misura minima, gli stava piuttosto largo di spalle e lungo di manica. Però lui fu subito smanioso di metterselo addosso, e senz'altro ci prese un passo ardito, come se dentro a quel mongòmeri ci si sentisse un fusto, per non dire un Generale.
Proverbi
  • Dice il frumentone: tienimi largo, se vuoi che io ti carichi.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per largo
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cargo, lardo, larga, large, targo.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: sarge, targa.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: argo, lago, laro.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: slargo.
Testacoda
Togliendo la lettera iniziale e aggiungendone una alla fine si ottengono: argon, argot.
Parole con "largo"
Finiscono con "largo": slargo, allargo, allargò, riallargo, riallargò.
Contengono "largo": pelargoni, pelargonii, pelargonio, pelargonati, pelargonato, pelargonica, pelargonici, pelargonico, pelargoniche.
»» Vedi parole che contengono largo per la lista completa
Parole contenute in "largo"
argo.
Incastri
Inserito nella parola peni dà PElargoNI; in penati dà PElargoNATI; in penato dà PElargoNATO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "largo" si può ottenere dalle seguenti coppie: lago/gorgo, lasco/scorgo, lave/vergo, lare/ego, larva/vago.
Usando "largo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cala * = cargo; gela * = gergo; gola * = gorgo; * godi = lardi; * godo = lardo; pula * = purgo; sola * = sorgo; tela * = tergo; vela * = vergo; * ohe = larghe; * ohi = larghi; scola * = scorgo; sgola * = sgorgo; spala * = spargo; spola * = sporgo.
Lucchetti Riflessi
Usando "largo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: goal * = gorgo.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "largo" si può ottenere dalle seguenti coppie: lardi/godi, lardo/godo.
Usando "largo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: gergo * = gela; gorgo * = gola; * gorgo = lago; * vergo = lave; purgo * = pula; sorgo * = sola; tergo * = tela; vergo * = vela; * vago = larva; * scorgo = lasco; scorgo * = scola; sgorgo * = sgola; sporgo * = spola.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
largo, fare largo, farsi largo, farsi far largo - Largo è spesso spazio vuoto e libero da ingombri, dove altri possa andare e stare liberamente e con agio; onde anche metaforicamente suol dirsi che in un negozio c'è del largo, quando si argomenta esservi utilità quasi certa. - Far largo è il far tirare da parte la gente che ingombra una via, affinchè passi qualche personaggio, o per altra cagione; e vale anche il volontario tirarsi da parte affine di lasciar libero il passo. - Farsi largo e Farsi far largo, si usa spesso figuratamente parlando di persona che con lo studio e con l'ingegno acquista la comune estimazione e il credito appresso tutti; salvochè Farsi far largo accenna ad autorità già acquistata, e che si usi con tanta o quanta imperiosità. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Generoso, Liberale, Benefico, Magnanimo, Largo, Prodigo, Elemosiniere, Splendido - Liberale, chi non esita a dare, a spendere in ogni circostanza: generoso, chi paga largamente, chi dà per Dio senza spilorceria: benefico, chi fa del bene in ogni modo, ma specialmente nel far limosina del suo: il liberale dà per impulso di natura; il generoso, per grandezza d'animo; il benefico, per amore della carità, per tenerezza verso i fratelli infelici. Una generosità tutta speciale si è quella di perdonare le ingiurie ricevute e non vendicarsene potendo. La generosità è una delle doti del magnanimo; ma questi non solo nel dare, nel perdonare, grandemente opera, ma in ogni cosa che fa, agisce con un disinteresse, con una confidenza tale, che dà a divedere di non temere l'inganno, la frode, la malizia; basse passioni tutte ch'egli crede indegne dell'uomo. Largo, nel dare e più nel promettere; se quest'ultimo non è fatto con malizia e per ingannare può essere difetto, ma proveniente da cuor grande, da innata magnanimità e liberalità di sentimenti. Splendido è chi spende, dà, vive con isfarzo, che fa molto per l'apparenza, e più forse che la grettezza naturale, o il censo, o la prudenza non vorrebbero. Il prodigo dà nell'eccesso; non ispende, spreca; non dà, getta; nella prodigalità smodata è pazzia, o almeno insania. L'elemosiniere dà molto in elemosine: se non ha obblighi più stretti verso figli o nipoti, se fa l'elemosina a chi è povero veramente o inabile al lavoro, l'elemosiniere è una provvidenza in terra; se la fa per ostentazione, se la prepone a doveri più stretti, è anch'egli un pazzo borioso, e l'elemosina non gli sarà computata. [immagine]
Larghezza, Largo, Latitudine, Largura, Largure; Far largo, Farsi largo, Farsi far largo, Far piazza, Far piazza pulita - Larghezza, già si disse, è una delle tre dimensioni dei corpi; ha qualche senso traslato, significando liberalità, estensione o grandezza in genere. Largo, propriamente, è aggettivo; usato sostantivamente ha sue significazioni particolari: essere, vivere al largo, è essere, vivere negli agi, ne' comodi: stare al largo, materialmente e moralmente, è star a certa distanza da oggetti importuni e noiosi: un bastimento è al largo quando è ancora molto lontano dalle coste; veleggiare al largo è tenersi destramente lontano da pericoli o almeno da cose, da discorsi, da persone che possano compromettere. Latitudine, oltre il senso geografico e astronomico, esprime una certa estensione e licenza in limiti discreti e ragionevoli nel fare, nell'agire, nel parlare, nello spendere, nell'eseguire un'ordine onde potersi conformare alle circostanze o non previste o mutate. Onde una certa latitudine si dà, si lascia a chi s'è certi avere giudizio bastante da non abusarne. Largura è l'astratto indeterminato di largo, come caldura di caldo, arsura di ardenza e simili. Largura è estensione grande indeterminata nello spazio; ma ad ogni modo è poco usato. Far largure, far di molte largure è largheggiare nello spendere, ma ostentatamente e più che i mezzi proprii veramente non diano. A Genova abbiamo larghiere, che, detto in serie, vale chi fa di queste largure; ma ironicamente, e così il più delle volte, vale avaro, spilorcio, tigna; e si dice ad uno spilorcio costretto a spendere qualche soldo più del solito: « veh che larghiere! » Far largo è far posto, sgomberare, per noi o per altri; le guardie fan largo, fanno far largo acciò la corte, la processione o altro chechessia possa liberamente passare. Farsi largo è penetrare, e distinguersi dalla moltitudine, far che altri si ritiri, faccia luogo e ci lasci passare: si fa largo col merito, coll'importanza vera del ministero proprio, del talento; ma eziandio colla petulanza, coll'impudenza, colla prepotenza che ognora valgono sulla moltitudine. Farsi far largo è proprio obbligare per amore o per forza che altri ci faccia luogo e ci lasci passare. Far piazza, è come far largo, ma è più: per far piazza bisogna sgomberare o far sgomberare un più largo spazio: far piazza per dar luogo, andar via noi perchè altri venga in luogo nostro, è francesismo puro, faire place. Far piazza pulita è sgomberare o fare sgomberare affatto un sito qualunque: ha sensi traslati: fa piazza pulita un padron di casa, un principale che mandi via tutti in una volta servitori, commessi e giovani, per pigliarne altri in loro vece: farebbe piazza pulita colui cui venisse fatto di spogliarsi di ogni vizio, d'ogni mala abitudine e vestire, come dicono le sacre Carte, l'uomo nuovo; ma ciò è più difficile d'assai. Fa piazza pulita il prodigo che vende e spreca ogni cosa; la fa pure il ladro cui riesce vuotare una casa di ogni mobile e masserizia, e lasciarla nuda come la mano. [immagine]
Ampio, Largo, Vasto, Grande, Esteso - L'ampio sarà sempre largo; indica grandezza relativa in ogni senso e perciò anche capacità. Largo non può essere talvolta ciò che s'intende per ampio. Si dice: fettuccia larga un dito, strada larga, ampia contrada. Grande in genere è ciò che non è piccolo: preso assolutamente indica non solamente la grandezza delle proporzioni, ma eziandio la nobiltà dell'oggetto che riguarda: grande è un pensiero che riflette Dio, l'universo, l'umanità. Vasto indica proprio le proporzioni colossali della cosa: un progetto di strade ferrate o d'altro consimile può esser vasto; la sua vastità se è ben concepita, regolare, fattibile, lo rende grande: esteso indica una dimensione più che discreta in larghezza e lunghezza: grande abbraccia le tre dimensioni di larghezza, lunghezza, profondità. [immagine]
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: larghezza, larghi, larghina, larghine, larghini, larghino, largizione « largo » lari, lariana, lariane, lariani, lariano, larice, lariceti
Parole di cinque lettere: lardo, larga, large « largo » larva, larve, lasca
Lista Aggettivi: lapideo, large « largo » lariano, larvale
Vocabolario inverso (per trovare le rime): capoluogo, vogò, vogo, argo, embargo, cargo, podargo « largo (ogral) » allargo, allargò, riallargo, riallargò, slargo, spargo, cospargo
Indice parole che: iniziano con L, con LA, parole che iniziano con LAR, finiscono con O

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