Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Ha uno sguardo malizioso che fa girare la testa agli uomini.
- Sebbene piccolo, era talmente malizioso che riusciva ad ottenere quello che desiderava.
- Il nostro capo è molto malizioso perché ha fatto dividere il reparto donne dal reparto uomini nel suo stabilimento!
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Citazioni da opere letterarie |
Conversazione in Sicilia di Elio Vittorini (1941): Ed era più che mia madre, dicendo questo, madre-uccello, madre-ape, ma il suo vecchio miele in lei era troppo vecchio e si acquetò in lei, si stese, malizioso, ed io ero dopotutto un figlio di ventinove anni, quasi trent'anni, e a lei estraneo per metà di me, da quindici anni, un uomo qualunque per metà di me, e così lei disse riprendendo a spazzare: - Bene, suppongo che se lo è meritato se sono stata con altri uomini una volta o due!
Il resto di niente di Enzo Striano (1986): La corrispondenza con Vienna l'eccitava. Era conferma, poiché nelle lodi del vecchio poeta, al di là della consumata cortesia, “sentiva” gl'impercettibili segnali di concordanza tra persone d'ingegno. Era fonte di piacere sottile, nel gioco malizioso e innocente d'allusioni inconsce. Quando s'accingeva a scrivergli provava agitazione, quasi alla vigilia d'un convegno.
Il segreto dell'uomo solitario di Grazia Deledda (1921): La serva andò a cercarlo tre giorni dopo. Non vedendolo ricomparire, lo credeva malato, — disse; — ma aveva una espressione insolita, nel guardarlo, fra il malizioso e il pietoso, che invitava alla confidenza. Egli non rispondeva neppure: sembrava davvero malato, così rincantucciato sotto la cappa del camino, mentre di fuori brillava finalmente un bel sole e i vetri delle finestruole sembravano di diamante. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per malizioso |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: maliziosa, maliziose, maliziosi. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: malioso, malo, mais, maso, alzi, alzo, liso. |
Parole contenute in "malizioso" |
ali, mal, oso, zio, mali. Contenute all'inverso: ila. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "malizioso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ossina = maliziosina; * ossine = maliziosine; * ossetti = maliziosetti; * ossetto = maliziosetto. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Furbo, Astuto, Malizioso, Tristo, Triste - Furbo, primieramente, è chi, mediante l'accortezza dell'ingegno, capisce non solo da poche parole, ma dai gesti, dall'espressione della fisonomia altrui le di lui intenzioni, e s'accomoda perciò a secondarle onde renderselo benevolo; onde diciamo sovente in senso di dolce rimprovero a un ragazzo, a una fanciulla, che per naturale svegliatezza stian sempre coll'orecchio teso: ehi furbo, ehi furbetta, ve ne siete accorti! Furbo ha poi assolutamente mal senso quando si dice d'uomo o di persona qualunque che mediante la propria furberia della dabbenaggine altrui malamente abusi con inganni e perfidie; onde dire di uno ch'egli è un furbo, è poco meno che dirgli ladro o barone. Lastuto ha buon naso, occhio fine: scuopre e conosce a colpo d'occhio gli affari; può fare il male se è tristo, può far bene per sé, senza danno altrui, se ha buon fondo. Il tristo è assolutamente cattivo: dall'uomo tristo non isperare mai bene; vive del male e nel male che fa, e se ne compiace; far male è per lui impulso di natura o di irrimediabile depravazione. Tristo fanciullo è quello che sempre secca, disturba, guasta, mal fa: di tristo fanciullo trist'uomo, se una severa educazione non lo corregge. Triste è affine a mesto; ma è più di mesto: nella mestizia può essere una certa dolcezza; la tristezza stringe il cuore più fortemente ed è dolorosa. Da triste, tristezza; da tristo, tristizia. Malizioso è affine a furbo; ma il furbo è accorto in tutto; il malizioso in ciò solo che al male tende o del male partecipa, e più specialmente a quel male che alla purezza de' costumi si oppone. [immagine] |
Maligno, Malizioso, Malevolo, Malvagio, Cattivo, Pravo, Perverso, Iniquo, Reo, Rio - Malizioso, chi conosce il male più che l'età o l'esperienza non comporta; pare che lo conosca d'istinto o l'indovini: malevolo, chi vuol male; malvagio, chi lo fa; maligno, chi se ne compiace. Cattivo, in genere, chi non è buono; cattivo, chi fa il male quasi per necessità di natura; cattivo, in altro senso, prigioniero; e in questo, pare, chi è avvinto da necessità o da abito di fare il male. Pravo, chi è o fu guasto; perverso, chi ama il male, il disordine essenzialmente, chi non ha in sè nulla di buono, e pervertì per così dire l'immagine bellissima che Dio scolpì di sè in ogni uomo, creandolo. Iniquo, chi nega giustizia, chi fa ingiustizie: iniquo perciò l'ingrato; iniquo il figlio disumano che abbandona i genitori nel bisogno, o non corrisponde con egual tenerezza al loro amore: iniquità sono perciò detti in teologia i peccati perché accusano ingratitudine verso Dio. Reo, il colpevole riconosciuto: anima rea, quella macchiata di delitto, e che non esiterebbe a commetterne altri. Rio, affine a duro, a crudele: rio destino, ria sorte, mondo tristo e rio; è più della poesia che della prosa. Nel secolo scorso si agitò da' filosofi la quistione: se l'uomo sia stato creato essenzialmente cattivo: ma non è un pervertire l'idea che si deve avere di Dio, il supporre un tal fatto, e non è una iniquità il cercare a puntellarlo d'argomenti? Il maligno trova una sua particolare soddisfazione a veder altri soffrire: il malizioso sorride nel vederlo negli impicci; il malevolo cova l'odio, la gelosia, l'invidia; il malvagio opera a danno altrui, a dispetto, ad onta delle leggi civili ed umane, le quali tiene in non cale e come non avvenute: la malizia va colla malignità; la malevolenza, colla malvagità. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Malizioso - Agg. e S. m. Che ha malizia, Astuto. Aureo lat. Ott. Com. Inf. 22. 392. (C) Malizioso viene alcuna volta a dire malizioso e saputo, e alcuna volta viene a dire facitore di male. [Camp.] D. 1. 22. Rispose: malizioso son io troppo, Quando procuro a' miei maggior tristizia. = Bocc. Nov. 22. 14. (C) Costui, che tutto ciò sentito avea, siccome colui che malizioso era, chiaramente s'avvisò… Sallust. Jug. 125. Egli, dì e notte per uomini maliziosi tastava quelli dell'oste. Arrigh. 73. Nè la lingua troppo involpisca con maliziose parole.
T. Occhietti maliziosi.
2. T. Danno malizioso. (Fatto a malizia.)
3. T. Maliziosa, come sost. Burch. Son. 112. O vecchia strega, o maliziosa ghiotta. |
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