Dizy - dizionario

login/registrati
contest - guida

Informazioni utili online sulla parola italiana «menzogna», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Menzogna

Parole Collegate

Nomi Alterati e Derivati
Diminutivi: menzognetta.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola menzogna è formata da otto lettere, tre vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: men-zó-gna. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con menzogna per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Per ingraziarsi il direttore dice una menzogna dietro l'altra.
  • Certe volte una menzogna può salvare da una brutta situazione.
  • La menzogna è deplorevole e disdicevole per chi la esercita.
Citazioni da opere letterarie
Il ventre di Napoli di Matilde Serao (1884): Ma come tutti i sogni troppo pronunziati, il lotto conduce alla inazione ed all'ozio; come tutte le visioni, esso porta alla falsità e alla menzogna; come tutte le allucinazioni, esso conduce alla crudeltà e alla ferocia; come tutti i rimedi fittizi che nascono dalla miseria, esso produce miseria, degradazione, delitto.

La messa di nozze di Federico De Roberto (1917): Poi pensava che anch'egli l'aveva ferita, una volta, molto più profondamente, dicendole che, libera, non l'avrebbe sposata; e allora riconosceva che entrambi si erano mantenuti fedeli al proponimento di esser sinceri, di uniformarsi alla realtà esteriore ed intima, alla verità necessaria ed amabile. Ma ora, no; ora non più; ora non riconosceva altra verità fuorché il suo dolore, altra realtà fuorché il bisogno di lenirlo; ora non chiedeva, non aspettava, non cercava altro che una menzogna, ma pietosa e salutare. E non ne trovava, e non ne sperava.

L’avventura di un povero crociato di Franco Cardini (1997): Il grande esercito imperiale si ritirò lentamente verso settentrione, mentre le spie al servizio del basileus che si trovavano alla corte di Baghdad inviavano messaggi che confermavano la triste notizia: la trionfale menzogna di Kerbogha veniva a confermare, da molte centinaia di miglia di distanza, la misera bugia dei codardi fuggiaschi.
Libri
  • Menzogna e sortilegio (Scritto da: Elsa Morante; Anno 1948)
  • La decadenza della menzogna (Scritto da: Oscar Wilde; Anno 1891)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per menzogna
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: menzogne.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: meno, mena, enna, nona, zona.
Parole contenute in "menzogna"
enzo.
Lucchetti
Usando "menzogna" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * aera = menzognera; * aeri = menzogneri; * aero = menzognero; * nanetta = menzognetta; * nanette = menzognette.
Lucchetti Riflessi
Usando "menzogna" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * annerì = menzogneri; * annetta = menzognetta; * annette = menzognette.
Lucchetti Alterni
Usando "menzogna" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * menzognetta = nanetta; * menzognette = nanette.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Schietto, non menzognero, Sono una meraviglia visibile nelle grotte di Postumia, Non menzionato deliberatamente, Lo suonava Yehudi Menuhin, Nel menù del ristorante di pesce: Impepata di __.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Menzogna, Bugia, Bugiarderia - È troppo bello l'articolo del Grassi sopra Menzogna e Bugia, da non doverlo recar qui.

«Questi due vocaboli, differenti nell'origine loro, si affratellarono nel corso di cinque secoli per tal modo, che riesce difficile opera il distinguere l'uno dall'altro. Non isfuggì per altro la differenza loro al Tasso, e quell'anima dotata di squisito sentire seppe onestare con mirabile artifizio la voce menzogna, partendola da bugia, e nobilitandola tanto quanto la natura di essa poteva comportare. Cantava egli il pietoso sacrifizio che per salvare la gente cristiana fa di sè la coraggiosa Sofronia, accusandosi rea del furto dell'immagine, ch'essa non avea commesso, e chiamando sul suo capo tutta l'ira del Soldano: e pieno ancora il poeta della grandezza dell'atto esclama:

Magnanima menzogna, or quando è il vero
Sì bello, che si possa a te preporre?

«Da questo esempio si raccoglie che menzogna è voce la quale dee preferirsi a bugia ogni volta che il mentire abbia alto motivo, o nobil fine, poichè non si potrebbe in quei bei versi sostituir bugia a menzogna senza offendere, non dirò solamente la grazia, ma il senso stesso dell'espressione. Quindi a ragione l'Alberti disse menzogna più nobile di bugia, e per questa ragione viene essa più frequentemente adoperata dai poeti e dagli oratori. Appalesano ancora l'accennata differenza i derivati menzognero e bugiardo; poichè il primo si usa talvolta per ischerzo ed in suono di leggiero rimprovero; il secondo è sempre adoperato in cattivo senso, ed è basso ed offensivo. Qual è l'innamorato che non abbia in un uno sfogo di sdegno chiamata menzognera la donna sua? Ma se egli è ben nato, non ardirà certamente chiamarla bugiarda.

«Ho detto di sopra che le due voci erano da principio differenti di significato: basti un cenno dell'origine loro. Menzogna vien da fonte latina, ed è tratta dal verbo mentior, onde ne' secoli barbari si fecero i nomi mentio e mentionia in luogo di mendacium, che in que' tempi di nessune lettere venne affatto dimenticato. Bugia vien prossimamente da bausia, baucia e bosia, voci latino-barbare significanti fellonia, tradimento, spergiuro: dall'antico teutonico bos, che val misfatto, e bosa che vale perversità.

«Da queste ricerche etimologiche si deduce, che la differenza di nobiltà fra le due voci osservata dal Tasso, anzi dall'uso comune, sta nell'istessa lor natura, dacchè bugia fu fin dall'origine più odiosa e più obbrobriosa di menzogna, perché questa esprimeva un fallo, l'altra un delitto.»

Resta la Bugiarderia, voce dell'uso comune, la quale non significa se non astrattamente parole o detto da bugiardo. [immagine]
Bugia, Menzogna - Ecco qui ciò che dissi a proposito di queste due voci nel Voto filologico nella causa Crusca e Cerquetti:

«È vero che il Mentire e la Menzogna sono proprii di chi altera il vero a bella posta, o per l’uno o per l’altro fine, alle volte biasimevole, alle volte no; e il Grassi nei Sinonimi ne dà per esempio il famoso luogo del Tasso:

Magnanima menzogna! or quando è il vero
Sì bello che si possa a te preporre?


alla qual citazione seguita con tali parole:

«Da questo esempio si raccoglie che Menzogna è voce, la quale deve preferirsi a Bugia ogni volta che il mentire abbia alto motivo o nobil fine, poichè non si potrebbe in que’ bei versi sostituir Bugía a Menzogna senza offendere, non dirò solamente la grazia, ma il senso stesso dell’espressione. Quindi a ragione l’Alberti disse menzogna più nobile di bugía; e per questa ragione viene essa più frequentemente adoperata dai poeti e dagli oratori. Appalesano ancora l’accennata differenza i derivati Menzognero e Bugiardo, poichè il primo si usa talvolta per ischerzo ed in suono di leggiero rimprovero; il secondo è sempre adoperato in cattivo senso, ed è basso ed offensivo.

«Ho detto di sopra che le due voci erano da principio differenti di significato: basti un cenno dell’origine loro. Menzogna vien da fonte latina, ed è tratta dal verbo mentior, onde nei secoli barbari si fecero i nomi mentio e mentionia in luogo di mendacium, che, in quei tempi di nessune lettere, venne affatto dimenticato. Bugía vien prossimamente da bausia, baucia e bosia, voci latino-barbare, significanti fellonía, tradimento, spergiuro, dall’antico teutonico bos, che vale Misfatto, e Bosa che vale Perversità.

«Da queste ricerche etimologiche si deduce che la differenza di nobiltà fra le due voci osservata dal Tasso, anzi dall’uso comune, sta nell’istessa lor natura, dacchè Bugía fu fin dall’origine più odiosa e più obbrobriosa di Menzogna, perchè questa esprimeva un fallo, l’altra un delitto.»

«E il Tommaseo ne’ Sinonimi dice, con l’autorità del Faure, che «ci sono delle menzogne, non dico lodevoli, ma scusabili in parte:» e per mostrare che questo significato non ingiurioso l’ha sempre avuto, basta frugare per i Classici latini che ne danno esempii chiarissimi, per i quali tutti basti questo di Cicerone, il quale nel De Claris Oratoribus, 168, scrisse: «Concessum est rhetoribus mentiri, ecc.» Questa ed altre autorità ed esempii provano apertamente che nella parola Mentire e Menzogna non c’è la idea necessaria di ingiuria, nè la Legge può accettarla come materia da costituire delitto di libello famoso, e di diffamazione e d’ingiuria. Cicerone disse parimenti nel De Claris, etc. 30: Redargue me, si mentior. Parve al Cerquetti che il Guasti mentitus esset, e però redarguit illum: nè questa è offesa. Fra coloro che ripongono nella spada il diritto e la ragione, il dire ad uno: Tu menti! porta seco un cartello di sfida, anche se colui ha mentito veramente; ma la Legge non fa da spadaccino: piglia le parole per ciò che suonano; e se l’uno dice all’altro: Voi mentite! e può provare che ha mentito veramente, lo manda assoluto; e a chi se n’era querelato, risponde: «Il dire a uno tu menti! può esser biasimevole quando l’imputazione è falsa; ma, se egli ha mentito veramente, perchè si duole di essere appellato mentitore?» Ad ogni modo tal voce non è sempre necessariamente ingiuriosa: e la Legge si attiene sempre alla interpretazione più benigna. Rispetto al compimento voi mentite sapendo di mentire, esso non pone nè leva, ed è al tutto senza opera: dacchè nella sola voce Mentire vi è compresa l’idea del saper di mentire, perchè vale Alterare il vero a bella posta[immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Falsità, Bugia, Menzogna, Impostura, Ipocrisia; Menzognero, Impostore - La falsità consiste nel pensare, dire o fare cosa opposta alla verità; la falsità è molte volte latente, o così ravvolta in una apparenza di vero che è difficilissimo il riconoscerla: la falsità dei principii si scuopre certamente nell'applicazione, perchè danno allora conseguenze diametralmente opposte a quelle che se ne aspettavano. La bugia è assolutamente nelle parole; si dice per ingannare, ma sovente anche soltanto per iscusarsi: la bugia è indegna dell'uomo d'onore; si trova spesso, troppo spesso in bocca dei ragazzi, dei servi, di chi in una parola ha bisogno di ricoprire con essa le proprie mancanze agli occhi di superiori più o meno severi. La menzogna è nelle parole e ne' fatti; discorso, e contegno menzognero; un parlare e un trattare menzognero è quello che è tutto falso, tutto basato sull'impostura, che è appunto un'affettazione, una studiata dimostrazione nell'uomo di ciò ch'egli non è. La falsità impugna la giustezza e anco la giustizia; la bugia, la verità: il menzognero spaccia ciò che non è; l'impostore si spaccia per quello che non è. L'ipocrisia è quell'affettata pratica delle cose religiose per cui si tende a ingannare il prossimo: l'ipocrisia è uno stato abituale di falsità e d'impostura. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Menzogna - S. f. Il non dire il vero; l'atto e le parole con cui si mente. Non viene da Mentis somnia, ma da. Mentior, come Menzione da Mentio, colla desin. anal. a Castimonia, e sim. (Rosm.) Menzogna è un assenso esterno espresso in parole contraddette dall'interno pensiero. Ci possono però essere anche delle menzogne interne. Bocc. Nov. 8. g. 3. (C) A me si para davanti a doversi far raccontare una verità, che ha troppo più, che di quello ch'ella fu, di menzogna sembianza. Petr. Canz. 7. 6. part. II. Questi in sua prima età fu dato all'arte Di vender parolette anzi menzogne. Dant. Inf. 10. Sempre a quel ver, c'ha faccia di menzogna, De' l'uom chiuder le labbra. Tass. Ger. 2. 22. Magnanima menzogna, or quando è il vero Sì bello, che si possa a te preporre? [G.Fal.] Din. Comp. Cron. Lib. II. Seminate le vostre menzogne, le quali empiranno i granai de' vostri figliuoli. T. Opponesi alla verità la menzogna. – Dir menzogna, una menzogna. Vang. Quando parla menzogna, parla del proprio. – Impudenti menzogne. – Sfacciata menzogna. Il secondo, più com. nell'uso, suona più grave. – Menzogne sparse nel popolo.

T. Reo di menzogna. – Discorso, Scritto tessuto di menzogne, che è un tessuto di… – Uomo impastato di menzogna. – Lacci, Avvolgimenti, Tenebre di menzogna.

2. T. Commettesi menzogna, non solo parlando, ma tacendo e operando.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: menzionerò, menzioni, menzioniamo, menzioniate, menzionino, menzionò, menziono « menzogna » menzogne, menzognera, menzognere, menzogneri, menzognero, menzognetta, menzognette
Parole di otto lettere: menzioni, menzionò, menziono « menzogna » menzogne, mercante, mercanti
Vocabolario inverso (per trovare le rime): rogna, carogna, marogna, sogna, bisogna, abbisogna, cotogna « menzogna (angoznem) » bugna, cugna, mugugna, ripugna, impugna, propugna, oppugna
Indice parole che: iniziano con M, con ME, parole che iniziano con MEN, finiscono con A

Commenti sulla voce «menzogna» | sottoscrizione

Scrivi un commento
I commenti devono essere in tema, costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Non sono ammessi commenti "fotocopia" o in maiuscolo.

Per inserire un commento effettua il login.


 
Dizy © 2013 - 2024 Prometheo Informativa Privacy - Avvertenze