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Informazioni utili online sulla parola italiana «pasqua», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Pasqua

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Foto taggate pasqua

......... per tutti i gusti.........

Cestino pasquale

Uova per la Pasqua

Informazioni di base

La parola pasqua è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: pà-squa. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con pasqua per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Molti anni fa ho scritto un algoritmo per calcolare automaticamente il giorno, di qualsiasi anno, in cui cade la Pasqua.
  • La pasqua per i golosi si festeggia con tante uova di cioccolato.
  • La data della Pasqua ortodossa non sempre coincide con quella cattolica.
Citazioni da opere letterarie
Annalena Bilsini di Grazia Deledda (1927): — La vita è così, e bisogna prenderla com'è. Si va su, si va giù, un giorno bene, un giorno male. Hai tu mai veduto il mare, Annalena Bilsini? Un giorno sembra l'inferno con tutti i diavoli in ballo, un altro il paradiso con tanti angeli d'oro. Così è la nostra vita; lasciamola lì. Oggi è una bella giornata: godiamocela e non pensiamo che a tenerci la coscienza pulita. Io sono venuto per augurarvi la buona Pasqua. Ebbene, ragazzo, come ti chiami? Ah, Ubaldo? Ebbene, Ubaldo, dipingi un uovo anche per la mia bambina, e scrivici su il nome: Lia. E voi, puttini, venite qui, che voglio vedervi da vicino.

Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi (1890): Finalmente pensò di parlarne a Demetrio, il solo che poteva dargli un consiglio sincero e disinteressato. Demetrio gli voleva bene, si conoscevano da un pezzo, erano due fave dello stesso guscio. A parlare non si fa peccato, e le passioni bisogna tirarle fuori e metterle all'aria, se si vuole che perdano le pieghe. Senza dir nulla alla Carolina, il giorno preciso di Pasqua di Risurrezione, scappò a Milano.

Malombra di Antonio Fogazzaro (1881): «Ho creduto, onoratissimo e caro signore, di domandare consiglio a un buon vecchio prete dal quale sono andata a Pasqua. Egli mi ha consigliato di fare speciali divozioni alla Vergine e a molti santi. Credo umilmente che questo è buono; ma io ho bisogno di sapere come fare, come parlare con mio padre tutti i momenti e non può essere poco importante se commetto errore o no. Non mi pare di poter avere aiuto superiore se non adopero anche, il meglio che posso, la mia ragione.
Proverbi
  • Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi.
  • La Quaresima è corta per chi ha da pagare a Pasqua.
Espressioni e Modi di Dire

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per pasqua
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: pasque.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: casquè.
Parole con "pasqua"
Iniziano con "pasqua": pasquale, pasquali.
Parole contenute in "pasqua"
qua.
Lucchetti
Usando "pasqua" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * squali = pali; * squalo = palo; * squadre = padre; * squadri = padri; * squarta = parta; * squarti = parti; * squarto = parto; * squassa = passa; * squassi = passi; * squasso = passo; * squaglia = paglia; * squassai = passai; * quasar = passar; * squadrino = padrino; * squadrone = padrone; * squadroni = padroni; * squagliai = pagliai; * squallida = pallida; * squallide = pallide; * squallidi = pallidi; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "pasqua" si può ottenere dalle seguenti coppie: pasca/acqua.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "pasqua" si può ottenere dalle seguenti coppie: passar/quasar, passi/quasi.
Usando "pasqua" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * passa = squassa; * passi = squassi; * passo = squasso; * alea = pasquale; * passai = squassai; * passano = squassano; * passare = squassare; * passata = squassata; * passate = squassate; * passati = squassati; * passato = squassato; * passava = squassava; * passavi = squassavi; * passavo = squassavo; * passera = squasserà; * passero = squasserò; * passino = squassino; * passammo = squassammo; * passando = squassando; * passante = squassante; ...

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Fatto, Fatto Pasqua, Dopo Pasqua, Passata la Pasqua - Quando si usa la voce Fatto a modo di avverbio di tempo, si accenna il tempo che succede al giorno nominato, e indica tempo immediato. - Fatto Pasqua, per esempio, si intende generalmente per il giorno appresso. - Dopo Pasqua si allarga un poco più, e può intendersi qualche giorno appresso. - Passata la Pasqua, si allarga più ancora, e può anche intendersi una o più settimane dopo. Questo dico per la stretta proprietà; ma l'uso confonde spesso tutte e tre queste maniere di dire. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Nascimento, Nascita, Nascere, Natività, Natale, Natali, Natalizio, Pasqua, Ceppo - Nascimento è l'atto del nascere; nascita è il fatto: uno cita sempre la nascita propria, quando sia onorevole; il nascimento no, se non fu accompagnato da circostanze straordinarie. «Natività, bene il Tommaseo, serba pochi usi e limitati: la natività di Gesù, della Vergine, di S. Giovanni Battista: cieco dalla natività». Altri dice cieco dalla nascita, nè saprei qual meglio; ma certo può dirsi bene un modo e l'altro. Nascere e nascimento, anco di cose inanimate: nascer del sole, del giorno; seguire, osservare una cosa dal suo nascimento: nascita no. Nascita e natali dicono l'altezza o la bassezza dell'origine; e così: essere di una certa nascita, di alti o bassi natali: nascita però pare che dica sempre almeno una discreta elevazione, nè, parmi, si direbbe bene: di bassa nascita. Il Natale è per noi cristiani la festa solenne in cui si commemora la natività di Gesù Bambino; e così feste natalizie son questa e le altre che l'accompagnano: giorno natalizio è quello della nascita di ciascheduno; e regali natalizii son quelli fatti o in questo giorno o più comunemente nelle feste del Natale. In alcuni luoghi, e specialmente nel Piemonte, si fanno feste e regali non nel dì natalizio di ciascheduno, ma invece nel giorno suo onomastico.

«I Toscani chiaman pasqua anco la festa del Natale, e per distinguerla dalla pasqua di risurrezione dicesi poi pasqua del natale o di ceppo; pasqua di rose, la Pentecoste. E famigliarmente: a ceppo, per ceppo, fatto ceppo, giorno di ceppo, notte di ceppo. Modo derivato dall'antica consuetudine di bruciare a quei giorni il ceppo, e di battere il ceppo per farne uscire i regali pe' bambini di casa». Tommaseo. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Pasqua - Festa solenne celebrata presso gli Ebrei ed i Cristiani. Gli antichi la nomarono pascha, dalla voce caldaica fase che significa passaggio, perchè quella festa fu stabilita in memoria del passaggio del Mar Rosso, e di quello dell'angiolo esterminatore che mise a morte tutti i primogeniti degli Egizj e risparmiò tutti quelli degl'Israeliti nella notte precedente alla loro uscita dall'Egitto. Siccome la festa di Pasqua è la regola di tutte le altre feste mobili dell'anno, così il concilio di Nicea tenutosi nel 325 la fissò alla Domenica dopo il 14 della luna di marzo. [immagine]
Dizionario compendiato di antichità del 1821/1822
Pasqua - La più grande e la più solenne Festa degli Ebrei (V. Agnello Pasquale).
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Pasqua - S. f. Propriamente il Giorno della Risurrezione di Cristo, detto anche Pasqua maggiore, Pasqua d'uova: ma gli scrittori e l'uso hanno allargata questa denominazione ad altre solennità, come Pasqua rosata, o Pasqua rugiada, dicesi La Pentecoste. (Ora Pasqua di rose); Pasqua di ceppo, La Pasqua di Natale. (Fanf.) In Tert. e S. Gir. [G.M.] Il Magri (Notiz. Vocab. Eccles.) fa venire la voce dall'ebraico Pesach, che significa Passaggio, alludendo non già al passaggio del Mar rosso, ma al transito dell'Angelo percussore, il quale, uccidendo i primogeniti dell'Egitto, lasciò intatte le case degli Ebrei, segnate col sangue dell'Agnello. Bibb. Est enim phase, idest, transitus Domini.

[G.M.] Pasqua di rose, così detta, secondo il Magri, perchè in tal giorno, dalla cupola di Santa Maria della Rotonda si gettavano rose, a rappresentare la venuta dello Spirito Santo in forma di lingue di fuoco; e questa cerimonia si faceva mentre il papa celebrava la messa.

Nel suo primitivo significato fu detto Pasqua assolutamente quella degli Ebrei. (Mt.)

[Laz.] B. Giord. Pred. 87. E sono tre le principali pasque del Signore e le maggiori, cioè il Natale, la Resurrezione e l'Ascensione… Ma questa del Natale è maggiore delle altre in quanto ella è il principio di tutte le altre solennitadi. = G. V. 9. 79. 3. (C) Questo Papa… rinnovellò la festa della pasqua del Corpo di Cristo con grandi indulgenze, e perdoni, chi fosse a celebrare gli officii sacri ad ogni ora. E 10. 198. 1. Nel detto anno per la pasqua della Natività di Cristo il Re Filippo di Francia pubblicò in Parigi dinanzi a' suoi Baroni, e Prelati, come elli imprendeva di fare il passaggio d'oltremare. E 12. 8. 17. Per la pasqua della Surressione nel 1343 tenne gran festa a' cittadini, e suoi connestaboli, e soldati. Esp. Pat. Nost. 83. Siccome la pasqua della Nativitade, e la Resurrezione, e l'Ascensione, come montòe in cielo, e la Pentecoste. Varch. Rim. burl. 1. 28. Credete voi che sia trovato in vano, Che la mattina di Pasqua d'Agnello Ne mangi benedette ogni Cristiano? Curz. Marign. E credo effettuarlo a pasqua di uovo. Dav. Camb. c. 3. A Lione si fanno quattro fiere l'anno, che cominciano la fiera di pasqua rosata, fatto l'ottava. M. V. 9. 79. Lo giorno di pasqua rosata, a' dì 23 di Maggio, avendo il conte, e i figliuoli desinato insieme,… [Val.] Pucc. Centil. 68. 69. Per Pasqua di Natal vegnente, credo, Che fosse ciò.

[Sav.] Cant. pop. tosc. E vo' piglià marito a Pasqua rosa.

[Cam.] Giusti, prov. p. 188. (Pasqua di befana) I contadini chiamano pasqua tutte le feste maggiori.

2. † Pasqua. Dicevasi anche un'Unione di Fedeli che si allegrava per qualche felice avvenimento. Med. Vit. Crist. (C) Dicevano ancora pasqua ad una grandiosa carità, e unione de' fedeli che per lieto avvenimento si giocondasse.

† Quindi fig. Festa, Allegrezza. Vit. S. M. Madd. 43. (M.) Pensomi che mandasse per la Madre sua in Jerusalem, acciocchè con lei insieme costoro avessero maggiore pasqua. Vit. S. Gio. Batt. 212. Adunque essendo qui tutti ragunati insieme tra noi così fatte persone fue grande pasqua. E 251. E non mi parrà mai avere nè feste, nè pasqua, infinoattanto che tu non fai morire Giovanni di Zaccheria.

3. Avere o Venire la Pasqua in domenica, modo proverb. che si dice, quando alcun fatto succede acconciamente, o secondo che si desidera. Lasc. Gelos. 1. 2. (C) S'egli avesse la fine, come avuto ha buono principio, ei non arebbono, come si pensano, così la pasqua in domenica. E Streg. 5. 6. Vedi appunto, se la pasqua m'era venuta in domenica. Buon. Tanc. 5. 7. E la pasqua in domenica ha la mia. [Val.] Fag. Comm. 5. 281. Vi vien la Pasqua in Domenica.

Cercare la Pasqua in venerdì, quando si può avere in domenica; vale Lasciare il certo per l'incerto. Lasc. Sibill. 5. 6. (Man.) Vuoi tu che se io posso aver la pasqua in domenica, la cerchi in venerdì? Se Michelazzo me la dà per moglie, che vuoi tu ch'io vada cercando Maria per Ravenna, e mettere a pericolo me e lei?

4. Essere allegro e contento come una pasqua, dicesi di Persona che è allegrissima, o contentissima. (Man.) Nelli J. A. Comed. 3. 225. (Gh.) Pen. E la signora che ne dice? Con. È allegra come una Pasqua; e poco è mancato che per l'allegrezza… non abbia abbracciato anche me. T. Anco senza l'art. Contenti come pasque.

5. Dar la mala pasqua, vale Affliggere, Travagliare altrui. Bocc. Nov. 5. g. 7. (C) E vide bene nel viso al marito, ch'ella gli aveva data la mala pasqua.

E Dar la mala pasqua, talora si usa per una imprecazione. Pecor. g. 3. nov. 2. (C) Oimè! quel ghiottoncello ha egli avuto ardire di porti le mani addosso? che Dio gli dia la mala pasqua e 'l malanno. Fir. Trin. 3. 2. E tu, tristo, dicevi, ch'ella lo faceva per onestà; pel malan, che Dio ti dia, e la mala pasqua, furfante, poltrone.

[T.] Festa degli Ebrei, che in lor lingua suona Passaggio, a commemorare la liberazione d'Israello. T. Vang. Era vicina la pasqua de' Giudei. E: Il dì degli azimi che dicesi Pasqua. E: È a voi consuetudine che io vi prosciolga uno nella Pasqua. E: Sapete che dopo due dì si farà la Pasqua.

T. Mangiar la Pasqua, L'agnello pasquale. [Cors.] S. Agost. C. D. 14. 9. Desiderò di mangiare la Pasqua con li discepoli suoi. T. Vang. Apparecchiaron la Pasqua.

II. T. A' Crist. simboleggia il Sacrifizio dell'Agnello che toglie i peccati del mondo; figura la libertà dalla colpa. Un inno: Alla regia mensa dell'Agnello, in vesti candide, dopo il passaggio del mar rosso, cantiamo a Cristo principe la cui divina carità ci porge il sacro suo sangue, e l'amore sacerdote offre il corpo suo stesso, pegno di vita. La Pasqua nostra è Cristo; egli la vittima pasquale, e puro azimo di sincerità nelle anime pure.

T. Comunione di Pasqua. – Far la Pasqua, in questo senso, Confessarsi e comunicarsi. – Prender Pasqua, Partecipare in modo più manifesto al Sacramento dell'eucaristia.

T. Render la Pasqua, Riportare o rimandare il polizzino che la parrocchia dava un tempo per avverare che tutti i popolani si fossero comunicati.

III. T. Celebrare la Pasqua, co' riti religiosi e con gioia raccolta. – Far la Pasqua, e in questo senso, e del festeggiarla anco in modi troppo materiali. Prov. Tosc. 183. Carnovale a casa d'altri, Pasqua a casa tua (Carnovale porta spesa, la Pasqua co' suoi). – Far la Pasqua in famiglia. – Si farà Pasqua insieme. – Vado a fare la Pasqua dal tale, a desinare con lui.

IV. Del tempo. T. Fatto Pasqua, Passato quel tempo che si celebri o no; Fatta la Pasqua, Celebrata. Il primo può riguardare avvenimenti o cose naturali; il secondo concerne gli usi not. nel num. preced. Prov. Tosc. 23. Al Natale mezzo pane, a Pasqua mezzo vino (che basti insino al nuov'anno). [R.S.] Ricord. Fam. Giov. Appigionai a Juliano… una mia bottega… Debbe darmi l'anno fiorini 28 d'oro, e un'oca per Ognissanti ogni anno, ovvero un agnello per Pasqua, quale più mi piace.

Modi proverb. T. Prov. Tosc. 274. Chi vuol moglie a Pasqua, a quaresima se l'accatti (le cose a tempo). E 87. Tal pensa salvarsi a Pasqua, che è preso a mezza quaresima. E 93. Chi vuol quaresima corta, faccia debiti da pagare a Pasqua. E 188. Pasqua, voglia o non voglia, non fa mai senza foglia.

T. Avanti Pasqua. – Siamo prossimi alla Santa Pasqua. – Eccoci vicini a un'altra Pasqua. – La mattina di Pasqua. – Il giorno di Pasqua, La settimana, L'ottava di Pasqua, La terza domenica di Pasqua.

T. Ammir. St. fior. Pasqua di rugiada. – Ora Di rose, fors'anco da Ros dallo scendere lo Spirito, ardore insieme e refrigerio. La Chiesa: Rorate coeli. D. 3. 24. La larga pioggia dello Spirito Santo. Un inno: Et emitte coelitus Lucis tuae radium… Dulce refrigerium… In aestu temperies… Riga quod est aridum… Fove quod est frigidum.

V. Per estens. T. Ogni grande solennità. Segnatam i Tosc. Per le Pasque, tutti i dì solenni; Per Pasqua, anche Ceppo o Natale; e lo intendono anco senza determinare Pasqua di Ceppo. Prov. Tosc. 188. Pasqua tanto desiata, in un giorno è passata. Fam. Non ci viene che per le pasque, Di rado.

T. Augurare una buona Pasqua, segnatam. della risurrezione. E La buona. E ass. per ell., parlando o scrivendo, Buona Pasqua.

Per contrapp. T. Prov. Tosc. 170. Chi vuole il malanno, abbia il mal anno e la mala Pasqua.

T. Pasque veronesi, come Vespri siciliani, l'eccidio fatto in Verona sulla fine del secolo passato de' Francesi invadenti.
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Parole in ordine alfabetico: pashmina, pashmine, pashto, pasigrafia, pasigrafie, pasionaria, pasionarie « pasqua » pasquale, pasquali, pasque, pasquetta, pasquinata, pass, passa
Parole di sei lettere: pascei, pascià, pashto « pasqua » pasque, passai, passar
Vocabolario inverso (per trovare le rime): pedissequa, ubiqua, obliqua, siliqua, iniqua, ventriloqua, multiloqua « pasqua (auqsap) » congrua, incongrua, prua, sua, tua, cacatua, fatua
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