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Informazioni utili online sulla parola italiana «porcellana», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Porcellana

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Informazioni di base

La parola porcellana è formata da dieci lettere, quattro vocali e sei consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: ll. Divisione in sillabe: por-cel-là-na. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con porcellana per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • La vera porcellana deve essere leggera e trasparente.
  • La porcellana che viene venduta tantissimo sulla costiera amalfitana è la lucida e coloratissima maiolica.
  • Le geishe applicano un trucco che rende il viso come la porcellana.
Citazioni da opere letterarie
Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (1883): Intanto, mentre camminava, vide sul tronco di un albero un piccolo animaletto, che riluceva di una luce pallida e opaca, come un lumino da notte dentro una lampada di porcellana trasparente. — Chi sei? — gli domandò Pinocchio. — Sono l'ombra del Grillo-parlante — rispose l'animaletto con una vocina fioca fioca, che pareva venisse dal mondo di là. — Che vuoi da me? — disse il burattino.

Col fuoco non si scherza di Emilio De Marchi (1900): È in mancanza di questa felicità naturale che i signori inventano le serre e storpiano i fiori. Chiusi essi stessi in una atmosfera di bisogni artificiali, non le copiose rugiade del cielo rinnovano e rinfrescano le piccole radici sepolte in angusti vasi di porcellana, non il caldo del sole rinforza i gracili steli tenuti ritti dalle posticcie convenzioni. Vivono i poveri germi, senza terra di sotto di una vita tutta superficiale, come le muffe e gli agrifogli selvatici che rivestono le pareti di un umido sepolcro. Basta un soffio di novembre a irrigidire tutta questa vegetazione di salotto.

I Figli dell'Aria di Emilio Salgari (1904): Fedoro ed il suo compagno erano giunti dinanzi ad una sontuosa dimora, adorna di colonnati coperti di lanterne, di frontoni di marmo, di ghirigori di porcellana, con tetti e sopratetti a punte arcuate, sormontati da una vera selva di antenne sostenenti bandiere, draghi e gruppi di gigantesche lampade.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per porcellana
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: porcellane, porcellina, porcellona.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: porca, porla, poca, polla, pela, peana, pena, plana, orca, orla, orna, olla, rena, rana, cela, cena, clan.
Parole con "porcellana"
Iniziano con "porcellana": porcellanata, porcellanate, porcellanati, porcellanato.
Parole contenute in "porcellana"
ana, ella, lana, cella, porcella. Contenute all'inverso: alle.
Lucchetti Riflessi
Usando "porcellana" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * annata = porcellanata; * annate = porcellanate.
Lucchetti Alterni
Usando "porcellana" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * atea = porcellanate.
Sciarade incatenate
La parola "porcellana" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: porcella+ana, porcella+lana.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Porcellana - È probabile che questo nome siasi preso dai Portoghesi, sebbene fra di loro porcelana significhi propriamente una tazza o scodella, e loca sia il nome che danno generalmente a tutti i lavori da noi appellati porcellana. Dai Chinesi quest’ultima è detta comunemente tse-ki. L’arte di farla sembra stabilita nella China da lunghissimo tempo; non fu ignota agli Egizj, i quali la lavoravano con gli stessi metodi che da noi si costumano. Dall’Egitto codesta arte sarà passata in Asia, e di là nella China.

Marco Polo è il primo che ne faccia menzione.

I Portoghesi, poco dopo il loro viaggio in China nel 1517, cominciarono a portare la porcellana in Europa, ma passò molto tempo innanzi che l’uso di essa doventasse comune.

Il padre Dentrecolles, geshita missionario in China, a cui si deggiono le più esatte ricerche su tutte le parti di questa bell’arte, non potè scuoprirne l’autore.

La porcellana del Giappone fu per lunga pezza sconosciuta in Europa, dove si credeva che i Giapponesi la traessero sempre dalla China; è però certo che quegl’isolani la fanno, e niente inferiore a quella de’ loro vicini. La si fabbrica a Fingen, la più grande fra le nove provincie del Ximo; e l’arzilla con cui è formata si ottiene dalle vicinanze di Aruscino e di Sovota.

Anche l’Europa ne ha delle fabbriche, e fra esse distinguonsi particolarmente quella di Sassonia, e l’altra di Sevres presso a Parigi. Soltanto nel secolo penultimo scorso il caso fece conoscere in Sassonia un segreto che i Chinesi ed i Giapponesi tanto cercavano riserbare per se soli. Il barone di Boeticher, chimico alla corte di Augusto elettore di Sassonia, combinando insieme delle terre di varia natura per far de’ crogiuoli, fece quella preziosa scoperta. In breve se ne sparse la voce in Francia ed Inghilterra, ed i chimici di questi due regni si adoprarono a gara a fabbricare la porcellana.

Reaumur suppose quali fossero le vere sostanze ch’entravano in quella della China. Macquer e Montigny, dottissimi chimici, arricchirono la fabbrica di Sevres di una composizione che riunisce tutte le qualità necessarie per formarla ottima: è questa del Ka-olin e del pet-un-tse ch’essi trovarono in Francia.

Tamay, orefice di Parigi, trovò nel 1749 la maniera di applicare le tinte alla porcellana, e di dar loro una lucentezza vivacissima e durevole.

In Francia, per fare la porcellana, si adopra una tinta di somma bianchezza, scoperta nel 1757 da Vilaris a Saint-Yrieux nel Limosino.

Nel 1812 Desprez figlio, fabbricante di porcellana in Parigi, ha presentato la composizione di una nuova pasta ed uno smalto a prova di fuoco. All’Esposizione fu veduto un nuovo colore che prima non erasi potuto ottenere, cioè un verde tratto dal metallo chiamato cromo di cui la scoperta si deve a Vauquelin. La fabbrica di Sevres è stata la prima a far questo verde. [immagine]
Porcellana che imita il bronzo - Leggesi negli Archivi delle scoperte ed invenzioni nuove, volume 1.° della collezione:

«Guillaume è pervenuto a comporre una pasta (biscuit) colorita, che non solo ha il colore di un bel bronzo, ma ben anche il suo medesimo aspetto, ed è infusibile al pari della pasta bianca, lo che permette di mischiarle insieme senza timore di crepature e senza che un colpo di fuoco le faccia colare.» [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Porcellana - S. f. (Bot.) (Iberis semperflorens, Linn. Pianta che ha gli steli ed i rami a cespuglio, le foglie sparse, lisce, ottuse, carnose, i fiori bianchi. (Fanf.) Porcilaca erba, in Plin. – V. De Vit. Gr. ̓Ανδράχνη; gr. mod. Κοιροβὸτανον. Sim. comp. in germ.; fr. Pourpié. In quel d'Angiò Piepon. Turnebo: Foliis portulas imitatur. [Cont.] Matt. Disc. Diosc. II. 334. La portulaca si chiama in toscana procaccia, ed in altri luoghi d'Italia porcellana. È erba notissima a ciascuno, e quantunque Dioscoride non faccia menzione se non d'una sorte, se ne ritrova però a i tempi nostri ne gli orti una sorte di domestica; che produce il gambo tondo ed elevato, con frondi grasse, lucide, ed assai larghe. La salvatica si distende, e va serpendo per terra, senza far fusto, con frondi più brevi e manco grasse. = Pallad. Ottobr. 12. (C) Se le formiche il molestano, gitta al ciriegio sugo di porcellana. E cap. 27. Curansi poscia gli occhi col sugo della porcellana. Sig. Viagg. Sin. 18. Vi si truova in moltissime luogora, dove si fa grande quantità d'indaco, e fassi d'un erba fatta quasi come porcellana. Cr. 6. 95. 1. La porcellana quasi in qualunque tempo si semina, e nasce vegnente il caldo. Ricett. Fior. 1. 75. Alcune erbe, come l'ombellico di Venere, la porcellana, l'ellera, e simili, che hanno poco umore e viscoso, s'inumidiscono con qualche umore di simile qualità.

T. Domen. Plin. volg. 421. Adracne quasi tutti i Greci interpretano che sia la porcellana, essendo essa erba, e chiamandosi Andracne, col mutar sola una lettera. [Tor.] Targ. Ar. Vald. 1. 122. Ad ogni giardiniere è noto, che in un medesimo vaso nasce la porcellana, che non sa di nulla, il bassilico, e l'appiolina piante odorosissime, e l'atriplice fetido, ch'è la più puzzolente erba che noi abbiamo in Europa.

2. Stare terra terra, come la porcellana, o † Esser porcellana, o sim., vagliono Esser in basso stato, Non potere avanzarsi. Cecch. Donz. 3. 8. (C) Chi vuol ben dal popolo, Lo tenga magro; per noi altri fa Ch'ella sia porcellana. Malm. 5. 28. Che già d'un tozzo avea carestia, E stava come l'erba porcellana. [Val.] Fag. Rim. 7. 122. Dunque vorrai come la porcellana Star sempre, e mai non sollevarti, o folle?
Porcellana - S. f. [Sel.] Sorta di argilla molto fina detta caolino, bianca e lustra, della quale si fanno stoviglie e vasi di molto pregio; e le stoviglie stesse, lavorate e cotte a gran fuoco. [Cont.] Sass. F. Lett. 48. La materia della porcellana è una pietra bianca tenera; altra è vermiglia, che non è tanto fine. Vas. V. Pitt. Scul. Arch. III. 281. Giulio da Urbino… fa cose stupende di vasi di terra di più sorte, ed a quelli di porcellana dà garbi bellissimi; oltre al condurre della medesima terra duri, e con pulimento straordinario, quadrini, ed ottangoli, e tondi per far pavimenti contrafatti, che paiono pietre mischie. = Serd. Stor. 6. 217. (C) Mandano fuori perle, e vasi di terra molto nobili, che volgarmente chiamano porcellana. E 6. 218. I quali mattoni son fatti della medesima sorta di terra, che i vasi di porcellana. Sen. Ben. Varch. 7. 9. Veggovi tazze di porcellana,… (il testo lat. ha: pocula murrhina).

[Cont.] Terra porcellana in forza di agg. Ram. Viaggi, I. 56. B. Gli abitatori sono quasi tutti pignattari, perciocchè hanno buona terra porcellana. E fanno infinita quantità di pignatte, e le vendono a Fez.

T. Salvin. Cas. 131. Porcellane barbarescamente storiate.

2. Per Chicchera, o Ciottola fatta di porcellana. Red. Cons. 1. 85. (M.) La cena della sera non dee essere altro che una porcellana di otto once di brodo di carne, non molto sustanzioso, ma lungo, e non insalato. [Val.] Gozz. Serm. 5. O bottegaio, Caffè; ma vedi, in porcellana. [Cont.] Sass. F. Lett. 44. Le porcellane non sono da lasciarsi, delle quali credo che ci siano venute quest'anno dugento tinelli… vagliono ragguagliatamente un quarto di ducato il pezzo de' piccoli; e' grandi poi uno, due, tre e quattro ducati l'uno.

T. Majoliche, le quali imitano la porcellana.

3. T. Stampato in cartoncino levigato, detto porcellana, a similitudine di quella.

4. Per Sorta di conchiglia. Mil. M. Pol. 184. (C) Spendono per moneta porcellane bianche, che si truovano nel mare, e che se ne fanno le scodelle. [Camp.] Moneta. Pol. M. Mil. Quivi si spendono porcellane che vengono d'India.

5. (Tigr.) Manto di cavallo grigio con macchie cerulee scure. È rarissimo.
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Parole in ordine alfabetico: porcara, porcare, porcari, porcaro, porcata, porcate, porcella « porcellana » porcellanata, porcellanate, porcellanati, porcellanato, porcellane, porcelletta, porcellette
Parole di dieci lettere: popperiani, popperiano, porcamente « porcellana » porcellane, porcellina, porcelline
Vocabolario inverso (per trovare le rime): lana, buonalana, catalana, venezuelana, silana, battilana, aquilana « porcellana (anallecrop) » atellana, castellana, antillana, villana, collana, ascolana, puteolana
Indice parole che: iniziano con P, con PO, parole che iniziano con POR, finiscono con A

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