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Informazioni utili online sulla parola italiana «carenare», il significato, curiosità, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Carenare

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Informazioni di base

La parola carenare è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per carenare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: barenare, carenate.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: arenare.
Altri scarti con resto non consecutivo: carene, carne, cara, cane, crena, crene, cren, creare, crea, cenare, cena, cene, cere, arene, areare, area, aree, arare, arre, rene, rare.
Parole contenute in "carenare"
are, care, rena, arena, carena, arenare. Contenute all'inverso: era, nera, rane.
Incastri
Si può ottenere da care e rena (CArenaRE).
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "carenare" si può ottenere dalle seguenti coppie: cad/drenare, caf/frenare, carenti/tiare, carenata/tare, carenatura/turare.
Usando "carenare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: macarena * = mare; mancare * = mannare; marcare * = marnare; placare * = planare; bulicare * = bulinare; * areata = carenata; * areate = carenate; * areati = carenati; * areato = carenato; sbracare * = sbranare; altercare * = alternare; * reggi = carenaggi; inforcare * = infornare; * reggio = carenaggio; strascicare * = strascinare.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "carenare" si può ottenere dalle seguenti coppie: carenata/atre, carenato/otre.
Usando "carenare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = carenata; * erte = carenate; * erti = carenati; * erto = carenato.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "carenare" si può ottenere dalle seguenti coppie: macarena/rema.
Usando "carenare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * macarena = rema; rema * = macarena.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "carenare" si può ottenere dalle seguenti coppie: carena/area, carenata/areata, carenate/areate, carenati/areati, carenato/areato, carene/aree, carenaggi/reggi, carenaggio/reggio, carenate/rete, carenati/reti.
Usando "carenare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tiare = carenti; mannare * = mancare; marnare * = marcare; planare * = placare; bulinare * = bulicare; sbranare * = sbracare; alternare * = altercare; infornare * = inforcare; strascinare * = strascicare.
Sciarade incatenate
La parola "carenare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: care+arenare, carena+arenare.
Intarsi e sciarade alterne
"carenare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: cena/arre.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Un tipo di slitta carenata, Ha i bacini di carenaggio, Un due ruote carenato, Colpisce la carena, Uno scafo con più carene.

Definizioni da Dizionari Storici

Gran Dizionario Teorico-Militare del 1847
Carenare - v. a. Caréner. È l'eseguire tutte le operazioni necessarie per intonacare e spalmare l'opera viva d'una nave, con una mistura di materie resinose e grasse ad oggetto d'impedire che l'acqua non penetri, per conservare il legname e difenderlo dal morso delle bisce o vermi, e per facilitare il corso della nave nell'acqua. Questa operazione si fa quando si arma una nave destinata a fare una campagna, ed è il primo lavoro del suo armamento.

Quando si carena una nave in un bacino non vi è alcuna preparazione da fare, fuorchè quella delle tavole da fuoco, di che si dirà in seguito; ma quando si carena in acqua cioè abbattendo la nave sul fianco, vi sono più operazioni che precedono il carenaggio.

Si suppone che la nave abbia i suoi alberi maggiori: si comincia dal preparare una difesa di tavole, chiamata Cassa per carenare, lungo il bordo esteriore della nave, per impedire che l'acqua non passi nell'intervallo tra i ponti, quando è abbattuta sul fianco.

Debbonsi collocare nello stesso tempo alquante punte o legni verticali tra i ponti, per sostenerli contro lo sforzo che la nave fa in questa posizione. Dopo ciò si mettono, dalla parte sulla quale si vuol cominciare ad abbattere la nave, lunghi e forti legni di abete chiamati aghi, adattandoli agli alberi maggiori, che debbono servire come leve per abbattere la nave sino alla chiglia e sopra i quali, per conseguenza, si fa lo sforzo di questa manovra. Si adattano due o tre di questi aghi agli alberi di maestra e di trinchetto. Le testate degli aghi sono appoggiate e legate fortemente all'alto degli alberi verso le barre di gabbia, ed il loro piede è stabilito ed assicurato sul secondo ponte contro la murata della nave, sopra la quale ella debbe inclinarsi. Fatto ciò si stabiliscono alla cima di ciascuno dei detti due alberi, grosse taglie di caliorna di quattro raggi e relativi apparecchi, indi si dispone la nave lungo un puntone, si fanno passare nei raggi delle caliorne, e nelle corrispondenti taglie sul puntone, fortissimi cavi; si amarrano lungo il bordo della nave corde chiamate trappe.

L'ultima preparazione per il carenamento è, disporre una sponda di tavole sporgenti all'infuori sul bordo della nave, secondo tutto il contorno della sua linea d'acqua in carico: questa sponda è continuata dalla ruota di prora a quella di poppa dell'altezza di una tavola. Queste tavole sono sostenute di sotto con pezzi di asse tagliati a foggia di mensole, distribuite di tratto in tratto. Le tavole che compongono questa sponda, chiamansi tavole da fuoco. Il loro uso è d'impedire che le fiamme ascendano più in alto della linea d'acqua, quando si brusca la nave, come appresso si darà.

Fatti tutti questi preparativi, si abbatte la nave sul fianco, alando sulle corde del puntone vicino, per mezzo degli argani di cui è fornito, e si continua ad alare sintanto che la chiglia comparisca a fior d'acqua. Allora s'incomincia a bruscare la nave, e si sceglie per far ciò la mattina in un giorno di calma. Si accende il fuoco sulle zattere o piatte-forme galleggianti, che sono poste a fior d'acqua lungo la chiglia della nave, bruciando rami sottili di legno, come ginestra, cime di pino, virgulti secchi ecc, le cui vampe fanno un fuoco leggiero, lambendo la carena sino alle tavole summenzionate, le quali impediscono che le fiamme non ascendano più in su; riscaldano tutta l'opera viva, e distruggono nel medesimo tempo il musco, l'erbe, gl'insetti marini e le conchiglie che vi sono attaccate. Si abbia grande attenzione da gettare acqua di tratto in tratto su quelle fiamme con le pale nei luoghi, dove sono più ardenti, onde non si comunichi il fuoco alle tavole suddette ed al corpo superiore della nave.

Quando tutta la carena è in questo modo bene riscaldata ed il fuoco è estinto, essa si scava per nettare i madieri ed i commenti e per riconoscerli.

Allora i calafati, posti sulle zattere, lavorano con differenti strumenti a ripassare il calafataggio se ve n'è bisogno, ed a riscontrare esattamente, se tutti i commenti sono ben guerniti di stoppa, se le caviglie, i chiodi, le testate dei madieri lasciano qualche intervallo, pel quale possa entrare acqua, se vi è qualche madiere da cambiare. Quando l'opera viva è così scrupolosamente visitata e riparata, si procede immediatamente ad apporvi il pattume o spalmo, che si fece bollire nelle caldaie apposite.

Il bastimento con queste operazioni carenato da un fianco, si abbatte al puntone dall'altro fianco, e si scopre sino alla chiglia per farvi lo stesso lavoro. Per l'ordinario si carena un fianco in un giorno, e l'altro nel giorno susseguente.

È un'attenzione utile il sollecitare le operazioni del carenaggio, affinchè il bastimento resti, per il minor tempo possibile, coricato sul fianco, tale posizione essendo sfavorevole alla conservazione della sua figura.

La carena che si dà nei bacini è molto più spedita e comoda, e non richiede veruna delle preparazioni che si sono esposte, tranne quella delle tavole da fuoco. Si fa entrare nel bacino la nave interamente armata, e carenando amendue i fianchi nello stesso tempo, questo si abbrevia più della metà, in confronto dell'altro metodo, potendosi rimettere a galla ed alla vela subito dopo. La nave che si trova nel bacino nella sua posizione naturale non soffre punto nelle connessioni dei pezzi del suo scafo, nè degli alberi, come avviene carenandola in acqua. Non pertanto il carenaggio fatto in acqua ha dei vantaggi: perciocchè nel bacino la massa della nave gravita all'ingiù in ogni punto, e tende a chiudere gl'intervalli ed i commenti che fossero aperti tra i madieri; al contrario la nave abbattuta al puntone, opera col suo peso per aprirli ed allungarli. Quindi il lavoro dei calafati diviene più facile e dà loro il modo d'introdurre maggiore quantità di stoppa e di fare un esame più diligente e più sicuro.

Si sogliono carenare ogni tre anni le navi che restano disarmate in porto, e dar loro una mezza carena ogni anno, cioè un nuovo intonaco di spalmo, che si chiama carena di porto. Bal. [immagine]
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: carelle, carema, carena, carenaggi, carenaggio, carenante, carenanti « carenare » carenata, carenate, carenati, carenato, carenatura, carenature, carene
Parole di otto lettere: cardiale, cardiali, cardigan « carenare » carenata, carenate, carenati
Vocabolario inverso (per trovare le rime): menare, dimenare, rimenare, malmenare, penare, arenare, barenare « carenare (eranerac) » drenare, rasserenare, frenare, sfrenare, incatenare, concatenare, scatenare
Indice parole che: iniziano con C, con CA, parole che iniziano con CAR, finiscono con E

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