Gomorra di Roberto Saviano (2006): Le guardaspalle delle donne boss sono vestite come Uma Thurman in Kill Bill: caschetto biondo e tute giallo fosforescente. Una donna dei Quartieri Spagnoli, Vincenza Di Domenico, per un breve periodo collaboratrice di giustizia, aveva un soprannome eloquente, Nikita, come l'eroina killer del film di Luc Besson. Il cinema, soprattutto quello americano, non è visto come il territorio lontano dove l'aberrazione accade, non come il luogo dove l'impossibile si realizza, ma anzi come la vicinanza più prossima.
Il colibrì di Sandro Veronesi (2019): Era domenica, era mattina presto, e piazza Savonarola era scomparsa. Gli alberi erano scomparsi; il cielo era scomparso; le macchine erano scomparse. Non c'era più nulla. Come nel film che aveva visto a Natale insieme a sua madre, quando scende la nebbia e il nonno si perde davanti a casa, era scesa la nebbia e Marco Carrera si era perso davanti a casa. La nebbia a Firenze era un fenomeno rarissimo – soprattutto quella nebbia –, rarissimo. Quasi non riusciva a vedersi i piedi.
Una vita nuova di Fabio Volo (2021): «Non è stato sempre così» ha risposto Nicola. «Ci sono stati momenti difficili. Per un lungo periodo ho avuto paura di non aver fatto tutto il possibile per salvare la relazione. Mi svegliavo alle tre di notte e non riuscivo più a riaddormentarmi. Ero assalito da mille dubbi. Soprattutto per Nina.» Ha fatto una pausa. «Ora sono perfino un padre migliore. Sono più appagato e questo mi aiuta a dedicarmi a lei in maniera diversa. E lei è più serena.» |