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Informazioni utili online sulla parola italiana «palco», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Palco

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I Pupari Palermitani

Informazioni di base

La parola palco è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: pàl-co. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con palco per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Venne eretto una specie di palco, sul quale furono sinistramente rizzate le forche.
  • La ragazzina, timida e tremante dall'emozione, salì sul palco a ritirare il premio.
  • Assistere a uno spettacolo teatrale dal palco è molto più comodo che in galleria.
Citazioni da opere letterarie
Idillio di Pulcinella di Matilde Serao (1919): Nel teatro era peggio: fissava sempre il suo sguardo sul secondo palco di prima fila quasi attendesse a vederla ricomparire, irritandosi contro gli altri che venivano ad occuparlo, se veniva al buco del sipario, si ricordava di lei; se donna Carmela gli parlava, si ricordava di lei; se recitava la commedia della prima sera gli pareva di soffrire le stesse ansie e la medesima disillusione di allora. Infine la sua vita era profondamente turbata.

I Figli dell'Aria di Emilio Salgari (1904): Anche i pellegrini sembravano stupefatti di quel sermone sconclusionato, che il monaco aveva in parte tradotto. Il Bogdo-Lama invece era diventato furioso e guardava ferocemente il cosacco che continuava a parlare come un vero demente, tirando pugni a manca e a dritta, minacciando di sfasciare il palco e tentando di sfondare la porta. No, non era un figlio del cielo, costui!... Era un energumeno, un ignorante, un buffone che minacciava uno scandalo enorme.

Giovani di Federigo Tozzi (1920): Il signor Luigi cercò di non far vedere come era restato male; e cominciò a parlare subito d'altre cose, raccontando com'era riescito ad avere senza pagare un palco al teatro per la rappresentazione della sera dopo. Egli si raccomandava che Marsilia e Anita si vestissero bene; ma, ogni tanto, taceva vedendo che Marsilia seguitava a piangere e le altre due non potevano dargli retta. Egli era nato disgraziato; e così doveva essere!

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per palco
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: calco, falco, pacco, palio, palmo, palpo, paltò, parco, pasco, talco.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: calca, calce, calci, falce, falci.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: palo.
Testacoda
Togliendo la lettera iniziale e aggiungendone una alla fine si può ottenere: alcol.
Parole con "palco"
Iniziano con "palco": palcoscenici, palcoscenico.
Finiscono con "palco": soppalco, retropalco, sottopalco.
Incastri
Inserendo al suo interno miti si ha PALmitiCO; con eoliti si ha PALeolitiCO; con etnologi si ha PALetnologiCO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "palco" si può ottenere dalle seguenti coppie: pale/eco, palesasti/esastico, paletnologi/etnologico, palme/meco, palmisti/mistico, palpiti/pitico, palpo/poco.
Usando "palco" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * cola = palla; * coli = palli; * coma = palma; * come = palme; * como = palmo; * copi = palpi; tapa * = talco; * ohi = palchi; * coesa = palesa; * coese = palese; * coesi = palesi; * coeso = paleso; * colina = pallina; * coline = palline; * colini = pallini; * colino = pallino; * coloni = palloni; * colore = pallore; * colori = pallori; * comare = palmare; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "palco" si può ottenere dalle seguenti coppie: palude/educo.
Usando "palco" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * occhi = palchi.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "palco" si può ottenere dalle seguenti coppie: palesa/coesa, palese/coese, palesi/coesi, paleso/coeso, pali/coi, palla/cola, palli/coli, pallina/colina, palline/coline, pallini/colini, pallino/colino, palloni/coloni, pallore/colore, pallori/colori, palma/coma, palmare/comare, palmari/comari, palme/come, palmitati/comitati, palmitato/comitato, palmizi/comizi...
Usando "palco" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * meco = palme; * poco = palpo; * pitico = palpiti; * mistico = palmisti; * esastico = palesasti; * etnologico = paletnologi.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "palco" (*) con un'altra parola si può ottenere: ali * = apallico; * odi = podalico; * anna = palancona; * caci = palcaccio; * cuci = palcuccio; * giaci = pagliaccio.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Palco, Soffitto, Soffitta, Stuoja, Pavimento, Suolo, Solajo - Pavimento è il suolo delle chiese, delle case, delle vie, e anco delle piazze. - Il Suolo, detto semplicemente, è la terra, o la superficie sua sopra la quale l'uomo e gli animali camminano: il Pavimento di certe case fatto di travi e di assi è Solajo dalla parte su cui vi si passeggia; per il piano di sotto è Palco: se questo solajo è ricoperto di canne e intonacato di calcina è detto Stuoja, forse dalla stuoja di canne a cui s'attacca l'intonaco suddetto. - La Soffitta di una casa, o di un edifizio qualunque, è quello spazio che rimane fra il solajo dell'ultimo piano e il tetto di essa. In oggi che lo spirito di speculazione sa trar profitto da ogni cosa, questa soffitta è divisa in camere, alla meglio, che chiamansi appunto soffitte; calde, se vuolsi, un po' troppo in estate, e fredde in inverno; ma almeno chiare e asciutte. - Il Soffitto è Palco più nobile dell'ordinario. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Falda, Faldella, Faldellina, Faldelletta, Faldone, Palco, Piede; Affaldellare, Sfaldellare; Stracche, Cigne, Bretelle - « Falda, definisce la Crusca, materia distesa che agevolmente ad altra si sovrappone; e potrebbesi aggiungere: alla quale altra materia simile facilmente si può sovrapporre. Falda poi, quella parte della giubba che scende dalla cintura al ginocchio: e, mettersi in falda, dicono in qualche parte di Toscana per: mettersi in gala, dalle lunghe falde usate una volta. Poi, per estensione di senso, falda della montagna, del colle. Non è però tutt'uno dire: appiè del monte, e: alle falde. La falda può immaginarsi anche un po' più in su, dove l'erta comincia. Appiè s'applica a molte altezze: la falda è solo di monte. Appiè dell'edifizio, della scala, del letto. Faldella, quantità di fila sfilate, per lo più di pannolino vecchio, su cui i chirurghi distendono i loro unguenti. Faldella dicesi pure in Toscana una quantità di lana scamatata, avanti che s'unga per pettinarla. Faldella è inoltre piccola quantità di seta fatta a matasse, da incannarsi dalle donne. Quindi affaldellare la seta, disporla, ridurla in faldelle. Dicesi anco sfaldellare, ma non è, parmi, tutt'uno. Lo sfaldellare indica meglio l'atto del dividere in faldella la seta o le fila; l'affaldellare, l'atto di ridurre in faldelle, specialmente la seta. Un cerusico piglia un batuffoletto di fila, e le sfaldella per i molti ammalati che ha da curare. Non si dirà: le affaldella ». Tommaseo.

Affaldellare, parmi avere meglio senso di ridurre insieme, unire, fare; sfaldellare, meglio quel di dividere in parti minori, disunire, disfare; quindi affaldellare la seta; sfaldellare un batuffoletto di fila o filacce per farne piccole faldelle per l'uso a cui le destina il chirurgo.

« Faldellina, dicesi, e faldelletta. Falda non ha diminutivo; ha però accrescitivo. Faldone, una gran falda di giubba o di soprabito. Quelle de' manichini che si usavano un tempo, le une sovrapposte alle altre, quelle che s'usano ancora in fondo a vestiti di donna, quelle che nel seicento erano di moda attorno al collo degli uomini, si potrebbero chiamar falde: l'uso toscano le dice palchi. Onde: manichini a tre palchi, guarnizione a due palchi ». Tommaseo.

« Falde, inoltre, sono quelle striscie che s'attaccano alla cintura dei bambini per sorreggerli quando incominciano a camminare. Falde, in alcuni dialetti, quelle che gli uomini portano incrociate sulle spalle per tenere su i calzoni, e che oggi più comunemente diconsi stracche o cigne: falde sarebbe il più elegante e il più proprio; chè bretelle è francese ». Capponi. [immagine]
Palchetto, Loggia, Piccolo palco, Scaffale, Palco, Ramo - Il palco scenico, ognuno sa che sia; i palchetti, da altri detti loggie forse più alla francese, son quelli che disposti a più ordini stanno tutto intorno al teatro da dove gli spettatori guardano lo spettacolo: palchetto, in questo senso, non è un piccolo palco, ma una cosa di un genere a sè: piccolo palco potrebb'essere un palco scenico piccolo, o altro tavolato disposto al dissopra del terreno per qualche uso speciale. Palchetti sono quegli assi disposti nelle cucine per riporvi su stoviglie o altri arnesi relativi. Gli scaffali delle biblioteche sono ordinariamente a più palchi. Palchi poi diconsi i rami delle corna de' cervi ma in quanto ogni palco di esse è composto di due rami, cioè di quelli che da un corno all'altro si corrispondono simmetricamente. [immagine]
Palco, Soffitto, Soffitta, Stuoia, Pavimento, Suolo, Solaio - Pavimento è il suolo delle chiese, delle case, delle vie, e anco delle piazze: il suolo, detto semplicemente, è la terra, o la superficie sua sopra la quale l'uomo e gli animali camminano: il pavimento di certe case fatto di travi e di assi è palco dalla parte su cui vi si passeggia: per il piano di sotto è solaio: se questo solaio è ricoperto di canne e intonacato di calcina è detto stuoia, forse dalla stuoia di canne a cui s'attacca l'intonaco suddetto. Il soffitto di una casa, o di un edifizio qualunque, è quello spazio che rimane fra il solaio dell'ultimo piano e il tetto di essa: in oggi che lo spirito di speculazione sa trar profitto da ogni cosa, questo soffitto è diviso in camere, alla meglio, che chiamansi appunto soffitte; calde se vuolsi un po' troppo in estate, e fredde in inverno; ma almeno chiare e asciutte più che le cantine e i piani terreni delle antiche casupole, oscure e umide e malsane all'estremo. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Palco - S. m. Nel pl. Palchi, e f. † PALCORA. Composto di legnami lavorati, commessi e confitti insieme per sostegno del pavimento. Palteus, murus, fastigium, Gl. lat. V. De Vit. Ma questo è forse da Altus. Germ. Balck o Balcken, Trave. V. BALCO e BALCONE e BARCO. Altri da Palo. [Cont.] Gal. B. Arch. Vitr. IV. 2. Formansi i palchi di travicelli, e assi. Bart. C. Arch. Alb. 98. 16. Questo tale edifizio… in volta sarà più sicuro dal fuoco, con palchi più sicuro da tremuoti: ma contro alla vecchiaia sarà il primo più robusto che questo. Mart. Arch. II. 8. E se accadesse in altro solaro come una piccola camera, sia diminuita l'altezza del solaro con palchi o soffitti morti, o vôlte, per ridurla alla proporzione detta. = Bocc. Nov. 4. g. 3. (C) Parve a frate Puccio sortire alcuno dimenamento di palco della casa. E nov. 3. g. 7. Mandato il compagno suo con esso lei nel palco de' colombi ad insegnarle il paternostro. Cron. Vell. 24. Per lo cadere, e rottura d'esso palco da indi in qua s'è provveduto, quando detti casi intervengono o simili, a vedere se 'l palco è sufficiente. Cron. Vell. 24. Stette buona pezza inferma per una caduta, che fece d'un palco, Buon. Fier. 2. 4. 15. (Man.) E presa la granata per la chioma, A una pigional che le sta sopra Bussa 'l palco col manico.

[Cont.] Pavimento. Pall. R. Agr. I. 9. E se fai palco o spazzo da verno, fallo o di mattoni o d'altro sì fatto, che a piei scalzi li servigiali vi possano andare senza aggelare i piedi. E 39. Sopra questa aia ordinerai colonnelle di mattoni alte due piei, fatte a modo di pile di ponte, presso l'una all'altra uno piede; e con archetti di mattoni fa sopra loro un palco di smalto o di testaccio.

2. Per tramezzo. Nov. ant. 93. 1. (C) Un mercatante portò vino oltremare in botti a due palcora; di sotto e di sopra avea il vino, e nel mezzo acqua, tantochè la metà era vino, e la metà acqua.

3. Per Soffitto. Vas. Op. Vit. 237. (Man.) Col medesimo dipinse ancora… e dopo pure insieme, il palco, ovvero soffittato della sala del Consiglio de' Dieci. [Cont.] Bart. C. Arch Alb. 23. 42. Ma di queste tali impalcature, quella veramente che noi aremo sopra il capo si chiamerà palco; il quale ancora chiameremo cielo. Serlio, Arch. IV. 69. In molti luoghi nelle fabriche è necessario far i cieli piani di legname, li quali hanno diversi nomi; gli antichi gli dicevano lacunarii, ora i Romani gli dicono palchi e così Fiorenza; a Bologna e per tutta la Romagna si dicono tasselli.

4. Piano di casa. (Fanf.) Lib. Cont. (C) Una casa alta con due palcora.

5. Palco dicesi anche a Tavolato posticcio elevato da terra per istarvi sopra a vedere gli spettacoli. [Cont.] Doc. Arte San. M. III. 4. Alluogano agl'infrascritti maestri di legname… in nome di tutta l'arte del legname, un palco di legname, cominciando dalla Lupa a piè del palazzo sino alla cappella, di lunghezza di braccia 12, con due gradi e sedie sopra detto palco, con due scale, con cancelli forniti di tutte lor cose, come parrà e piacerà alli sopradetti cittadini proveditori. = Ar. Fur. 17. 81. (C) Le vaghe donne gettano da' palchi Sopra i giostranti fior vermigli e gialli. E 116. L'alta voce ne va per tutti i palchi, Ch'il nome indegno udir fa d'ogni intorno.

6. Palco, chiamasi ancora ciascuno di quegli spartimenti nel teatro, nelle quali stanno come in posti riservati alcuni spettatori a vedere le rappresentazioni (Man.) Borgh. Orig. Fir. 121. Come spesso ne' tempi nostri ne' pubblici e solenni spettacoli gli abbiamo veduti fare (i teatri) con palchi. [Ross.] Giust. 1. A te gridano i palchi e la platea. Don. 4. 1. 174. Quei cantori, che cantavano invece degl'Istrioni sul palco, dovevano essere dietro a loro, nè molto discosto. Plan. 5 4. 3. 205. Io non so intendere come si possa render visibile il Teatro a que' luoghi della platea, e a que' palchi, che più s'avvicinano a' lati del proscenio.

7. Palco, e più spesso Palco scenico, dicesi Quel luogo del leatro, dove gli attori rappresentano le azioni drammatiche. (Man.) [Cont.] Bart. C. Arch. Alb. 228. 8. Intorno a questa piazza (siano) i gradi da sedere; e a rincontro delle teste di detti gradi il palco rilevato, sul quale si hanno ad accomodare le cose appartenenti alla favola da recitarsi… I Romani recitavano tutta la favola con tutti gli istrioni sul palco, e perciò vollono i palchi maggiori. = Salvin. Disc. ac. 5. 117. (Gh.) Non vi era alcuno che volesse montare in palco per far da Cleone. Bracciol. Talia Mus. baj. p. XXIV. E sovviemmi a questo proposito d'un certo mio istrione, che rappresentando in palco una comedia,… E Scher. Dei. 1. 1. Vo' mostrarti Che in palco io saprei far tutte le parti. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 3. 31. 16. Che non vi direi di nefando, vedutosi a' nostri dì su' palchi cristiani? E 3. 31. 2. Non crediate già che io sia qua comparso con animo di chiamarvi tutti in ajuto ad abbattere quanti palchi troviamo alzati nel Cristianesimo a sua ricreazione, quantunque onesta.

8. [Val.] Montar nel palco, fig. Giugnere a prosperità. Pucc. Centil. 79. 59. E così fa il signor, che n'ha podere, Che quando noi crediam montar nel palco, Iscender ci conviene al suo piacere.

9. (Mar.) Quel luogo dove stanno i rematori quando remano. Car. En. 5. 172. (M.) La Chimera Fu l'altro, a cui preposto era il gran Gia, Un gran vascello, che a tre palchi avea Disposti i remi.

10. Fig. Per Teatro. Salvin. Cas. 89. (M.) Sembra dir questo: Acheo e Euripide essere stati celebri antagonisti nell'attico palco. E 93. Euripide produsse in palco la tetralogía. [Val.] Fag. Rim. 1. 142. V'abbia vestita E messa in palco; or manca il recitare.

11. [G.M.] Palco morto; Piccolo ricetto nelle case al disopra delle stanze, per riporvi, come dicono, le ciarpe.

12. In palco, per estens. Narraz. Inond. Arn. 77. (Fanf.) L'acqua, abbandonato il letto vecchio, va a traverso ad una vigna e un campo, la quale l'ha sotterrata con sassi e ghiaja, ed il letto vecchio è restato in palco.

13. Giardino in palco. Giardino pensile. Non com. Serdon. Ist. Ind. 220. (Gh.) A questi s'aggiungono laghi pieni di pesci, e giardini in palco.

14. Dell'ordine in cui negli alberi sono disposti i rami. Dav. Colt. c. 42. (C) Per due o tre anni non potare il piantone, poi lasciagli tre o quattro rami, che facciano palco. Soder. Cult. Ort. 235. (Man.) Non ama d'esser tagliato col ferro il pesco attempato, sì ben solamente da giovane per tirarlo al palco che gli si conviene. Lastr. Agric. 1. 217, (Gh.) I tre o quattro rami che furon già lasciati al piantone, sono stati da lui tagliati circa mezzo braccio dal tronco per formar il palco o corona. Curz. Marign. (C) Le cui nocchiute e ben fondate tempre Di palco in palco cresceranno sempre.

Dicesi anche ciascun ordine delle pine. Buon. Sat. 90. (Man.) Io sto pensando, e riguardo le pine Di palco 'n palco formar le lor celle (Celle le dico, e occulte pajon mine).

Parlandosi di fiori, diciamo quella parte che da basso gli sostenta, e per lo più gli circonda e gli abbraccia. Magal. Lett. scient. 21. (Man.) Quanto più s'avvicina al palco, che fanno i fiori, che si diramano da una pannocchietta di frondi verdi è (il fiore) più rossigno.

[G.M.] E d'altro: Un vestito di seta con trine a tre palchi. – Una guarnizione di velluto in seta a tre palchi.

15. Parlandosi di corna di cervi, daini, e simili, vale Ramo, Ordine di rami. Red. Esp. nat. 88. (C) Il numero de' rami, o palchi (delle corna de' cervi) varia secondo l'età, e secondo i paesi. E appresso: In Sassonia dove i cervi son molto maggiori di questi di Toscana, si veggon corni di quattordici, e di quindici, e talvolta di più palchi. [G.M.] Fag. Commed. Come tutti quelli che non intendono son buoi, i sordi avranno le corna a sette palchi.

16. † Fig. [Val.] A due palchi, A due doppi, A due tanti. Fag. Comm. 1. 229. Il bene viene adagio, ma per noi ha avuto le gotte a due palchi.

[T.] Il Solaio è il suolo del piano di casa sul qual si cammina, sia tavolato o ammattonato; il Palco è quel che regge il solaio superiore. T. Cresc. Farne a modo di palchi e di solai. Prov. Tosc. 284. Bevi poco, mangia assai, dormi in palco (non a piano terreno), e viverai.

T. Palco stoiato, dove non appariscon le travi; ma ad assicelle sottoposte è data una mano di bianco. – Pitturare il palco.

T. Palco a tetto, quello che viene per primo dopo il tetto, o l'ultimo della casa di sotto in su.

II. Deali spettacoli T. Palco, e de' saltimbanchi e degli attori. Questo Palco scenico; ma anco ass. È padrone del palco, Chi ci sta senza peritarsi, e ha coll'arte il dominio della voce propria e degli atti.

III. T. Palco di giustizia, il luogo della pena estrema o della pena infamante. Il primo Palco di morte.

IV. T. Là dove i rami dell'albero cominciano a dipartirsi dal tronco, fanna un palco, poi altri via via in su digradando. Virg. Georg. 2. 361. Summasque sequi tabulata per ulmos. Per similit. alquanto strana, del gran fiore di rosa candida in cui si formano tutti i seggi celestiali, D. 3. 31. Scendean nel fior di banco in banco…

T. E perchè Ramose in Virg. le corna de' cervi, dicesi che le hanno a due palchi o a più. E d'altre corna, con figura pungente, tuttochè grossolana, dicesi che Quel tale le ha a due o a più palchi; e con reticenza non pia, non si nominano le corna.
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Parole in ordine alfabetico: palchetto, palchettone, palchettoni, palchi, palchista, palchiste, palchisti « palco » palcoscenici, palcoscenico, palcucci, palcuccio, pale, paleantropi, paleantropo
Parole di cinque lettere: paghi, pagri, pagro « palco » palio, palla, palle
Vocabolario inverso (per trovare le rime): siniscalco, falco, catafalco, defalcò, defalco, girifalco, girfalco « palco (oclap) » retropalco, sottopalco, soppalco, talco, spargitalco, borotalco, cavalco
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