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Informazioni utili online sulla parola italiana «ragionare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Ragionare

Verbo

Ragionare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, intransitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è ragionato. Il gerundio è ragionando. Il participio presente è ragionante. Vedi: coniugazione del verbo ragionare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di ragionare (riflettere, pensare, considerare, desumere, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
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Informazioni di base

La parola ragionare è formata da nove lettere, cinque vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: ra-gio-nà-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con ragionare e canzoni con ragionare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Fermarsi a riflettere e a ragionare può risolvere una situazione complicata.
  • I genitori consigliano sempre ai figli di ragionare prima di parlare.
  • Per prendere una buona decisione bisogna trovare il giusto equilibrio fra il ragionare e il seguire l'istinto.
Citazioni da opere letterarie
Le otto montagne di Paolo Cognetti (2016): Sui suoi polpacci, la linea dei calzettoni divideva nettamente le caviglie pallide da una breve fascia di pelle scarlatta sotto al ginocchio, la zona che i pantaloni alla zuava lasciavano scoperta. Ecco un cittadino istruito, sicuro di sé, abituato a dire agli altri cosa fare, che si era appena ustionato i polpacci sul ghiacciaio e cercava di ragionare con un montanaro ubriaco.

Quand’ero matto… di Luigi Pirandello (1902): Così. E per un matto, via, non c'è male. Il male era che non comprendevo che altro è ragionare, altro è vivere. E la metà, o quasi, di quei disgraziati che si tengon chiusi negli ospizii, non sono forse gente che voleva vivere secondo comunemente in astratto si ragiona? Quante prove, quanti esempii potrei qui citare, se ogni savio oggi non riconoscesse tante cose che si fanno nella vita, o che si dicono, e certi usi e certe abitudini esser proprio irragionevoli, dimodoché è matto chi li ragioni.

Monte Mario di Carlo Cassola (1973): Non guardare la posizione che ha ora; ma nel ‘45, aveva dovuto ricominciare daccapo…“ ”Comunque, non è vero che m'abbia viziata. L'ho sempre visto poco…“ ”Elena, tu ti lasci trascinare dagl'impulsi. Invece, hai un'età in cui dovresti ragionare… Da quando ti ho conosciuta, hai dato sempre addosso a tuo padre. Ma che rimproveri vuoi fargli, a quel poveraccio? D'averti messo in collegio? Ma come poteva tenerti con sé? D'essersi risposato?

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per ragionare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cagionare, ragionate, razionare.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: ragione, ragia, ragna, ragne, raion, raia, raie, rana, rane, rare, rione, roar, agire, agone, agre, aione, gina, giare, gore, gare, ione.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: sragionare.
Parole con "ragionare"
Finiscono con "ragionare": sragionare.
Parole contenute in "ragionare"
agi, are, agio, ragiona. Contenute all'inverso: ano, era, noi, erano.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "ragionare" si può ottenere dalle seguenti coppie: rasta/stagionare, ragionai/ire, ragionamenti/mentire, ragionamento/mentore, ragionata/tare, ragionatore/torere.
Usando "ragionare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: stragi * = stonare; cara * = cagionare; * areata = ragionata; * areate = ragionate; * areati = ragionati; * areato = ragionato; * rendo = ragionando; * resse = ragionasse; * ressi = ragionassi; * reste = ragionaste; * resti = ragionasti; stara * = stagionare; * retore = ragionatore; * retori = ragionatori; * ressero = ragionassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "ragionare" si può ottenere dalle seguenti coppie: ragionerà/areare, ragionata/atre, ragionato/otre.
Usando "ragionare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = ragionata; * erte = ragionate; * erti = ragionati; * erto = ragionato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "ragionare" si può ottenere dalle seguenti coppie: ragiona/area, ragionata/areata, ragionate/areate, ragionati/areati, ragionato/areato, ragione/aree, ragionai/rei, ragionando/rendo, ragionasse/resse, ragionassero/ressero, ragionassi/ressi, ragionaste/reste, ragionasti/resti, ragionate/rete, ragionati/reti, ragionatore/retore, ragionatori/retori.
Usando "ragionare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: stonare * = stragi; * torere = ragionatore; * mentire = ragionamenti; * mentore = ragionamento.
Sciarade incatenate
La parola "ragionare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: ragiona+are.
Intarsi e sciarade alterne
"ragionare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: raion/gare.
Intrecciando le lettere di "ragionare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = ragionatrice.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Discorrere, Parlare, Favellare, Ragionare - Discorrere è lo scorrere con le parole dall'un pensiero nell'altro ordinatamente, onde, appresso i buoni scrittori, Discorso fu usato anche per Raziocinio: come però il vero Discorrere è oggimai fatto raro, così nell'uso comune si dice quasi antifrasticamente per Parlare senza ordine e senza proposito; il qual Parlare è generico, e vale semplicemente Far uso della parola senza rispetto al come: perchè, volendo dire questo o quel modo di parlare, si userebbe propriamente il verbo Favellare. - Resta il Ragionare, che è parlare, rendendo in qualche modo ragione a sè e agli altri di ciò che si dice. - [Si noti però che Favellare oggi suona a' Toscani affettato, se non antiquato. Certo che non è dell'uso vivo parlato. G. F.] [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Dire, Parlare, Favellare, Ragionare, Discorrere, Far parola - Parlare è il mezzo per cui tutte queste altre azioni si fanno; Favellare è proprio esprimersi con parole, e parole d'un certo idioma; onde dicesi la naturale favella: esprimersi si può anche a segni, come i muti, o scrivendo. Dire riguarda i pensieri, i sentimenti: si dice quel che si ha da dire, quel che si pensa; e talora si dice anche il contrario: si dice anche una parola, non come parola, ma come segno o espressione dell'idea che significa; e poi per dire una parola se ne dicono cento. Ragionare vorrebbe dire portar ragioni pro o contro un dato tema, una data cosa; ma molti credendo ragionare sragionano a tutt'andare, e al più discorrono, cioè dicon parole su parole tastando l'argomento, ma senza addentrarvisi. Si parla per dire qualche cosa; si discorre per passare il tempo; ma ragionare pare la cosa che meno sappia fare l'uomo, dotato della ragione e della favella. Far parola di qualche cosa vale darne un cenno più o meno circostanziato. [immagine]
Ragionare, Raziocinare, Argomentare, Arguire, Sillogizzare, Discorrere; Ragionamento, Diceria, Raziocinio, Argomentazione, Argomento; Razionale, Ragionevole - Si ragiona discorrendo assennatamente; ma non poche volte però si discorre all'impazzata, celiando, e non si ragiona proprio; e molte altre volte volendo e discorrere e proprio ragionare, si sragiona perchè si parte da falsi principii. Raziocinare è fare qualche parziale raziocinio che può essere giusto e conseguente, ma peccare in massima; così raziocinava il Topo ragionatore del Clasio, che raziocinatore meglio potrebbe dirsi; il quale di raziocinio in raziocinio se ne andò difilato in bocca al gatto, credendo che questi non dovesse mangiarlo perchè era tempo di quaresima. L'argomentare delle scuole è discorrere e ragionare su qualche argomento, ma colle norme che la logica dà e insegna: l'argomento logico ha da avere la maggiore, la minore, la conseguenza: tre lati eminentemente vulnerabili; egli è per ciò che opponendo argomento ad argomento si spreca il fiato o la carta, si perde il tempo, nè mai si conclude nulla: argomentare poi è affinissimo ad arguire quando da qualche indizio o ragione si trae argomento, s'argomenta di credere una qualche cosa; l'arguire è proprio un vedere o una conseguenza del vedere, se non cogli occhi materiali del corpo, con quelli della mente; ma sì questi che quelli puonno andar soggetti ad illusione, ad inganno. Sillogizzare è lo stesso che argomentare; sillogismo, è voce greca che viene da syn insieme, e da logos discorso o ragione, e vale lo stesso che argomento. Di tutte le forme d'argomento il dilemma è la più facile a ridursi al nulla. Aveva Protagora sofista insegnato a Evatlo suo discepolo l'arte propria, a questa condizione, cioè, di essere pagato se avesse vinta la sua prima causa davanti al senato; ma al discepolo pare che non si presentassero sì tosto clienti, onde il maestro lo citò in giudizio, dicendo: o tu vinci la causa contro di me, e mi devi pagare perchè così vuole il patto fermato tra di noi; o la perdi, e mi pagherai per sentenza de' giudici; ma il discepolo fece tale risposta: o perdo la lite, e a norma del nostro patto non ti devo mercede; o la guadagno, e la sentenza mi dispenserà dal pagarti. Ecco come si può distruggere quasi sempre il valore del dilemma. L'argomentazione è o dovrebb'essere una catena d'argomenti uno dall'altro dedotti; ma riesce più sovente un'insulsa diceria se il soggetto del discorso non è di per sè importante, o se chi argomenta non ha forza sufficiente d'ingegno o di logica da stringere con forti e incontrastabili ragioni. Il raziocinio è una specie di ragionamento che fa l'uomo fra sè e sè; non di rado è fallace, perchè egli non contempla che gli elementi che stanno in lui o dà troppo facilmente ascolto alla voce del proprio desiderio. Razionale dicesi la filosofia che sulla ragione sola s'appoggia; ragionevole l'uomo perchè dotato della ragione, e così appellasi ogni azione sua quando per la ragione è retta e sta nei limiti dell'onesto e del giusto. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Ragionare - S. m. Discorso. Fiamm. 4. 56. (C) Quando Panfilo co' suoi piacevoli ragionari diletterà le mie orecchie. [Laz.] Tac. Dav. an. 4. 58. Di senatori vi fu solo Cocceo Nerva…, di cavalieri romani di conto, Seiano e Curzio Attico, e altri scienziati: li più greci per trattenerlo col ragionare. = E 4. 38. (C) Seguitò ne' suoi privati ragionari ancora di rifiutare simili adoramenti. Alam. Gir. 10. 138. In certi ragionari entrare il veggio, Che non molto a proposito parieno. T. Il plur. men com. Ma usit. la locuz. Il ben ragionare; Il retto, il torto ragionare.
Ragionare - V. a. e n. ass. Giudicare, Argomentare servendosi della propria ragione; Discorrere. Aureo Ratiocinari. [G.M.] San Tomm. Intendere è semplicemente apprendere la verità intelligibile; Ragionare è procedere da una cosa ad un'altra per conoscere la verità intelligibile.

[G.M.] Modi quasi prov. Ragionar co' piedi; Ragionar co' gomiti; di chi ragiona male, o piuttosto sragiona. = Varch. Ercol. 50. (C) Ragionare, onde si formano ragionatore e ragionamento, viene dal verbo latino ratiocinari.

2. Per Favellare, Parlare insieme, Discorrere parlando. Bocc. Nov. 10. g. 7. (C) Non solamente è stato ragionato quello, che io immaginato avea di ragionare, ma… Petr. Son. 35. part. II. E per saldar le ragion nostre antiche, Meco e col fiume ragionando andavi.

Nota modo. Sallust. Jug. R. La forma di sì gran male in pochi dì fu manifesta, e ragionata per tutta l'Africa (cioè, se ne ragionò).

† N. pass. nel medesimo signif. Vit. Plut. (C) Il Re avea gran volontà di ragionarsi colli filosofi. Sen. Pist. L'uno e l'altro desidera alcuno con cui egli si possa ragionare. Vit. S. Gio. Batt. e seg. var. (M.) Andate in pace, figliuoli, e ragionatevene cogli altri vostri fratelli. [Val.] Favolett. 2. 5. Se teco mi ragiono, Non ti chero perdono. [Laz.] Petr. Son. 68. part. I. E 'l sasso, ove a' gran dì pensosa siede Madonna, e sola seco si ragiona. T. Serba forse la traccia del deponente lat.

3. Per Trattare, Agitare un negozio, una convenzione. Cronichett. d'Amar. 253. (M.) Mentre che queste cose si ragionavano, Gabriello Maria… mandò qui a dire a messer Maso degli Albizzi che con lui voleva parlare. E 258. (C) Quando gli paresse averne il dominio nelle mani… n'avvisasse Bonaccorso, e allora si ragionerebbe de' patti.

4. Per Filosofare per trovar il vero. Dant. Purg. 18. (C) Color che ragionando andaro al fondo, S'accorser d'esta innata libertade; Però moralità lasciâro al mondo.

5. Per Conchiudere, Risolvere ragionando. G. V. 6. 76. 1. (C) Ragionarono, che ciò non potea fornire sanza maestrìa, e inganno di guerra.

6. Detto della Scrittura, vale Narrare, Trattare o sim. Bern. Orl. Inn. 7. 7. (M.) E come il libro scritto ne ragiona, Regnava nelle parti di Levante, Di là dall'India un gran Re di corona. [Laz.] Machiav. Vit. Castrucc. 132. E se pure ei (Castruccio) leggeva alcuna volta, altre lezioni non gli piacevano che quelle, che di guerre o di cose fatte da grandissimi uomini ragionassino.

7. Per Dichiarare a forza di ragioni. Dant. Conv. 132. (M.) Nel primo capitolo di questo Trattato è sì compiutamente ragionata la ragione, che mosse me a questa canzone, che… E appresso: Nè più è mestiere di ragionare per la presente sposizione questo verso che per proemio fu nella litterale sposizione ragionato.

8. Fig. Per Considerare. Dant. Rim. 13. (M.) Udite quanto costa, Se ragionate l'uno e l'altro danno.

9. † N. pass. Per Chiamarsi, Aver nome, [Fanf.] Morg. Magg. 16. 114. Disse Rinaldo: Dimmi in cortesia questa Città com'ella (o come la) si ragiona: Colui rispose senza villania: Sappi che questa è la gran Babbillona.

10. Ragionarsi, usato impers., vale Dirsi comunemente, Essere opinione. Petr. Canz. 2. 1. part. II. (C) E s'egli è ver, che tua potenza sia Nel ciel sì grande, come si ragiona. Car. Lett. ined. 288. (M.) Ragionasi che si faranno parecchi Cardinali, e che si piglierà non so che mesate di officii.

11. Senso sim. al preced. [Camp] Ragionare di alcuno. Parlare di alcuno. D. 2. 18. Sotto l'imperio del buon Barbarossa, Di cui dolente ancor Melan ragiona. E vuol dire: che i Milanesi dolevansi ancora di quell'imperatore, che distrusse Milano nel 1162.

12. † Ragionar d'Orlando. La dichiarazione è nell'esempio. Varch. Ercol. 95. (M.) Quando le cose delle quali si favella, non ci compiacciono, o sono pericolose, s'usa dire, perchè si muti ragionamento: Ragioniam d'Orlando, o parliamo di Fiesole.

13. Ragionare d'una cosa o d'una persona, vale Tener discorso, Parlare intorno ad una cosa o ad una persona. Bocc. Nov. 10. g. 7. (C) Dioneo volle jeri, che oggi si ragionasse delle beffe, che le donne fanno a' mariti. E nov. 3. g. 8. Insieme cominciarono a ragionare delle virtù di diverse pietre. Dant. Inf. 3. Non ragioniam di lor, ma guarda e passa. E Par. 12. L'amor che mi fa bella Mi tragge a ragionar dell'altro duca, Per cui del mio sì ben ci si favella. Varch. Ercol. 49. De' gerundi … non occorre ragionare se non di rado. [Laz.] Machiav. Art. guerr. 1. 14. Parendogli avere occasione di spendere un giorno in ragionare di quelle materie, che all'animo suo soddisfacevano. Bart. Simb. 3. 11. Verrò specificandone alquante particolarità, che comproveran vero quel, di che ho preso a ragionare. Serd. Lett. 1. 41 Ora gli è apparsa tanto gran luce della verità, che non resta mai di ragionare delle fatiche da sè prese invano e della sua cecità. E appresso: Questi, in luogo degli idoli, si è posto in cuore di fabbricare un tempio, dove i cristiani si ragunino a ragionare fra di loro del culto divino, per cagione di accrescere la pietà. [G.M.] Giambull. Stor. Eur. Ferocissima gente, della quale a tempo e luogo ragioneremo.

[G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 19. 1. Potrò io lasciare di ragionarvi sopra di questo precetto?

14. [Val.] † Ragionare una cosa. Parlamentare sovr'essa. Pucc Centil. 15. 82. E ragionavan quivi il buono stato.

15. Ragionare una cosa ad alcuno o con alcuno, vale Dirgliela, Manifestargliela Bocc. Nov. 3. g. 8. (C) Ma sopra ogni altra cosa gli pregò Calandrino, che essi non dovessero questa cosa con persona del mondo ragionare. E nov. 4. g. 8. Cosa alcuna far non volle, che prima co 'fratelli non ragionasse. Dant. Inf. 2. Poscia che m'ebbe ragionato questo, Gli occhi lucenti lagrimando volse.

16. [G.M.] Ragionar con uno; detto di ragionamenti amorosi. Segner. Crist. Instr. 2. 11. 14. E perchè la figliuola, troppo vivace, volea per ogni modo ragionar con un giovane suo vicino, l'ammonì il padre più volte e la minacciò, ma senza profitto. Così nelle campagne tosc. Discorrere con una, vale Farci all'amore. E anco dicono: Discorrere a una. E' discorre alla Teresa.

17. † Ragionarsi con uno, vale Accordarsi, Convenirsi con uno. Cronichett. 201. (M.) Tre fanti presono la rocca dl Susinana, i quali s'erano ragionati col capitano di fuori, e gridarono: viva il Comune di Firenze.

18. Ragionarsi insieme. Parlare insieme. [Tav.] Specc. di Penit. Ediz. Silves. f. 73. Da quella ora innanzi palesando santo Domenico la visione a S. Francesco si ritenerono insieme, e ragionavansi insieme consigliando che modo fosse da tenere per adempiere il commesso officio.

19. Per Far ragione, Calcolare, Computare. Dep. Decam. 6. (C) Da ragione nasce il verbo ragionare, che pare significhi stare a ragione o far ragione. G. V. 11. 92. 4. Ma al continuo si può ragionare, sanza quelli della guerra di Lombardia, e non facendo oste, da 700 in 1000, e simili pedoni continui.

20. † Parlandosi di moneta, vale Mettere in conto Valutare. Borgh. Mon. 188. (M.) Cominciarono questi soldi grossi valere più soldi di quegli altri, e alla medesima stregua i danai, ovvero piccioli vecchi, si ragionavano con questi nuovi. Stat. Calim. 193. (Man.) Tutti i panni i quali si tolgono a baratto, si debbono ragionare e taccare lealmente quello che vagliono a danari e non più.

21. † Per Far conto, Stimare, Pensare. Franc. Sacch. Nov. 189. (M.) Che gli vuoi tu dare? L'amico disse: Ragiona, Lorenzo mio, che io vivo di rendita, come tu vedi, e mi sarà molto malagevole a potere aggiugnere a cinquecento fiorini.

[T.] Ass. Dell'usar la ragione in gen. Dell'essere ragionevole. T. Rim. Ant. Paganino da Serezzano. Ciascun uomo ragiona.

T. Dell'usar la ragione con rettitudine, e nel giudicio interiore e nel giudizio espresso dalla parola, T. Uomo che ragiona bene.

Ass. T. Uomo che ragiona, Scrivendo, parlando, operando. – Non ragiona.

T. Con lui non si ragiona. Non intende ragione, Non si può fargliela intendere, Non fa e non ascolta discorso che valga.

T. Sente più di quel che ragiona, in chi la passione o anche l'affetto prevale al giudizio. Tal altro, Affettando di ragionare, dimentica di sentire. – Ragiona troppo. Chi deve ubbidire, prontamente per altrui bene e proprio, chi vuole argomentare e contrapporsi e non ne ha la forza, chi si perde in disputare quand'è da operare, Ragiona troppo.

II. Di ragionamento segnatam. in parole. Scrittore che ragiona. Attivo. T. D. 2. 17. Altro ben è che non fa l'uom felice… L'amor che ad esso troppo s'abbandona Di sopra noi si piange per tre cerchi. Ma, come tripartito, si ragiona, Tácciolo, acciò che tu per te ne cerchi. E 3. 7. Drizza il viso a quel che si ragiona (intorno alla Redenzione). Ragionare solidamente, Con fondamento, Ordinatamente.

T. Ragionare storicamente, Filosoficamente, Teologicamente. Trattare l'argomento nello speciale rispetto Al quale s'accenna.

III. Della parola più in gen., ma non propriam. del trattare il soggetto in modo razionale, e che tenga dello scientif. T. Ragionare co' frizzi Più fam. Ragionare co' pugni; Più colle calcagna che con la testa. – Discorrere senza ragionare.

T. Prov. Tosc. 115. Chi è dell'arte ne può ragionare (può tenerne discorso ragionato e autorevole).

T. D. 2. 27. Lo dolce padre mio, per confortarmi, Pur di Beatrice ragionando andava. E 3. 16. Chi ei si fûro… Più è tacer, che ragionare, onesto, E 3. 26. Intanto che tu ti risense (riacquisti il senso) Della vista, che hai in me consunta (col mio lume abbagliata) Ben è che ragionando la compense. E 2. 19. Se mai quel santo evangelico suono… intendesti, Ben puoi veder perch' io così ragiono (non voglio che tu a me t'inchini, benchè pontefice; perchè tutti eguali dopo la morte). E 3. 19. Un uomo nasce alla riva Dell'Indo; e quivi non è chi ragioni Di Cristo, nè chi legga nè chi scriva. E 3. 32. All'ombra che parea più vaga Di ragionar, drizzámi, e cominciai. E 2. 24. O anima… che par' sì vaga Di ragionarmi.

Att. [Cors.] D. 2. 20. Però al ben che il dì ci si ragiona, Dianzi non era io sol, ma qui dappresso Non alzava la voce altra persona (ai canti che commemorano esempi di povertà generosa).

A modo di sost. T. D. 2. 24. Se nel mio ragionar (della donna Lucchese e di Lucca) prendesti errore, Dichiarerálti ancor le cose vere.

Quasi fig., in senso di Parlare. T. D. 2. 2., e Conv. Amor, che nella mente mi ragiona. Petr. Son. 22. part. I. Ma pur sì aspre vie nè sì selvagge Cercar non so, che Amor non venga sempre Ragionando con meco, ed io con lui.

IV. Segnatam. di scritto, in senso più lato che del raziocinare. T. Amm. Ant. 3. 10. 6. Il ragionar degli antichi sempre è stato gustevole. Borgh. Vinc. Colon. milit. 439. Nelle quali parole a che gli andasse particolarmente l'animo e l'intenzione, verrà di sotto miglior occasione di ragionare. [Cors.] Tass. Dial. 2. 330. Delle quali non potrebbe alcuno partitamente ragionarne. T. Petr. son. 1. part. I. Del vario stile in ch'io piango e ragiono Tra le vane speranze e 'l van dolore… Spero trovar pietà (ora sfogo con dolore l'affetto, ora lo giudico con la mente).

V. Del sempl. parlare di checchessia. [Cors.] Tass. Dial. 2. 340. Se alcuno fosse nato sordo per qualche difetto naturale, o non avesse chi imitare, non ragionerebbe. T. M. S. Guid. G. E so bene ch'egli è troppo tosto a ciò ragionare. D. 2. 22. Ma dimmi, e, come amico, mi perdona Se troppa sicurtà m'allarga il freno, E, come amico, omai meco ragiona. Come poteo trovar dentro al tuo seno Luogo avarizia? E 33. Dissemi (Beatr.): Frate (fratello), perchè non t'attenti, Di ragionare omai, venendo meco. E 2. 24. Nè il dir, nè l'andar lui, più lento Facea, ma ragionando andavam forte. E 22. Persio, ed io, e altri assai… siam con quel greco Che le Muse lattár più ch'altro mai… Spesse fiate ragioniam del monte (Parnaso). Ch'ha le nutrici nostre sempre seco. E 13. Ma tu chi se' che… porti gli occhi sciolti… e spirando ragioni (parlando respiri, sei vivo)? Bocc. Tes. 1. 102. Quando si ragionava talor nosco, E di vederti gran disío avea. [Cors.] Bart. Grand. Crist. 6. T. 1. p. 149. Il ragionarne, come di piccolo, piccolamente, sarà un ragionarne poco dissomigliante dal tacerne,

T. Nella Beca: Ognun la Nencia tutta notte canta, E della Beca non se ne ragiona. – Non se ne ragiona, come Non se ne parla, vale anco, Sottintendesi, se dirne è superfluo. Non ne ragioniamo, vive nel pop., come Non ne parliamo. E intende qualcosa detto più di proposito. Anco per troncare un discorso, o per dire ch'è inutile o superfluo il fermarsi.
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Parole in ordine alfabetico: ragionamenti, ragionamento, ragionammo, ragionando, ragionano, ragionante, ragionanti « ragionare » ragionarono, ragionasse, ragionassero, ragionassi, ragionassimo, ragionaste, ragionasti
Parole di nove lettere: raggruppo, ragguagli, ragionano « ragionare » ragionata, ragionate, ragionati
Lista Verbi: ragguagliare, ragionacchiare « ragionare » ragliare, rallegrare
Vocabolario inverso (per trovare le rime): telefonare, microfonare, citofonare, paragonare, disarcionare, cagionare, scagionare « ragionare (eranoigar) » sragionare, stagionare, imprigionare, sprigionare, approvvigionare, minchionare, scaglionare
Indice parole che: iniziano con R, con RA, parole che iniziano con RAG, finiscono con E

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