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Informazioni utili online sulla parola italiana «stucco», il significato, curiosità, forma del verbo «stuccare», sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Stucco

Forma verbale

Stucco è una forma del verbo stuccare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di stuccare.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia

Informazioni di base

La parola stucco è formata da sei lettere, due vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: cc. Divisione in sillabe: stùc-co. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).
Parole con la stessa grafia, ma accentate: stuccò.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con stucco per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Il comportamento così maleducato di mia nipote mi ha lasciata letteralmente di stucco!
  • Ho dovuto usare una grande quantità di stucco per riempire le crepe dei muri.
  • Quella stanza era decorata con un prezioso stucco del Settecento.
Citazioni da opere letterarie
Quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello (1925): Rivedo la sala, un po' tetra veramente, dalle pareti stuccate, a riquadri che volevan sembrare di marmo antico: uno rosso, uno verde; e ogni riquadro aveva la sua brava cornice, anch'essa di stucco, a fogliami; se non che, col tempo, quei finti marmi antichi s'erano stancati della loro ingenua finzione, s'erano un po' gonfiati qua e là, e si vedeva qualche piccola crepacchiatura. La quale mi diceva benignamente: - Tu sei povero; hai l'abito sdrucito; ma vedi bene che pure nelle case dei signori...

Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (1883): — Ho capito; — disse allora ridendo e grattandosi la parrucca — si vede che quella vocina me la son figurata io. Rimettiamoci a lavorare. — E ripresa l'ascia in mano, tirò giù un solennissimo colpo sul pezzo di legno. — Ohi! tu m'hai fatto male! — gridò rammaricandosi la solita vocina. Questa volta maestro Ciliegia restò di stucco, cogli occhi fuori del capo per la paura, colla bocca spalancata e colla lingua giù ciondoloni fino al mento, come un mascherone da fontana.

Mastro-don Gesualdo di Giovanni Verga (1890): Don Gesualdo non rispose. Ma di nascosto, rivolto verso il muro, si mise a piangere cheto cheto. Sembrava diventato un bambino. Non si riconosceva più. Allorchè Diodata, sentendo ch'era tanto malato, volle andare a visitarlo e a chiedergli perdono per la mancanza che gli avevano fatto i suoi ragazzi, la notte della sommossa, rimase di stucco al vederlo così disfatto, che puzzava di sepoltura, e gli occhi che a ogni faccia nuova diventavano lustri lustri.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per stucco
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: stacco, stecco, stocco, stucca.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: succo.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: strucco.
Parole con "stucco"
Finiscono con "stucco": ristucco, ristuccò.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "stucco" si può ottenere dalle seguenti coppie: stufi/ficco, stupa/pacco, stupe/pecco, stupì/picco, sturi/ricco, sturo/rocco.
Usando "stucco" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ohi = stucchi.
Lucchetti Alterni
Usando "stucco" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ficco = stufi; * pacco = stupa; * pecco = stupe; * picco = stupì; * ricco = sturi; * rocco = sturo; stuccanti * = cantico; * aio = stuccai; * ateo = stuccate; * avio = stuccavi; * cantico = stuccanti; * astio = stuccasti.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "stucco" (*) con un'altra parola si può ottenere: ai * = astuccio; poi * = postuccio; * ari = sartuccio; * rand = struccando; * arno = stuccarono; * atre = stuccatore; * atri = stuccatori; * udenti = studentuccio.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Stucco, Sazio, Annojato, Stufo - Stucco suol dirsi della persona che si sente disgustata o da qualche cibo abusato, o da persona che gli sia di peso con la continua presenza. - Sazio è colui che ha gustato troppo di una cosa, e non può senza scomodo gustarne più. - Annojato è colui a cui comincia a pesare o una lettura, o uno spettacolo, o altra cosa che non lo diletti. - Stufo è il sommo di tutte le uggie e le noje, ed è colui che sta per rinnegare la pazienza se non cessa la cagione che lo stucca o lo annoja. [immagine]
Stucco, Uggioso - Stucco è chi dà ragione altrui di stuccarsi, di essere stucco, siccome abbiamo veduto nel paragrafo precedente, e da ciò si vede che tal voce ha così il significato soggettivo come l'objettivo, - Uggioso dicesi Chi, per il suo procedere lento, per il parlar male, stentatamente e di cosa nojosa, è cagione che latri si disgusti e si annoj. Anche questa voce ha significato soggettivo, e si dice di chi è annojato, che di nulla si rallegra, di tutto si sdegna, e simili. [immagine]
Stucco, Gesso, Stuccare, Ingessare - Lo Stucco è Composizione di gesso e colla forte, con mescolanza spesso di lino cotto, che si adopera a riturar i buchi nel legname o intarlato o guasto comecchessia. - Il Gesso è una combinazione naturale dell'acido solforico colla calce, che, ridotta in polvere e stemperata in acqua, serve a turar i buchi dei muri, a fermarvi arpioni e spranghe, perchè quando asciuga è tegnentissimo; e con esso si fanno altresì busti, statuette, e anche forme da gettatori. Le differenze di questi nomi indicano quelle dei verbi Stuccare e Ingessare. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Uggioso, Importuno, Noioso, Molesto, Stucco, Ristucco, Stuccato, Uggito, Stufo, Stufato - L'uggia è una noia triste e molesta; l'è un dispiacere che prova l'animo alla presenza di persona o alla ricorrenza di cosa che infastidisce non solo, ma proprio tormenta. La noia tedia soltanto, affiacchisce, al più è importuna: dunque cosa uggiosa dà più che noia, una pena; cosa noiosa assopisce, addormenta: così certa musica, certi versi, certi discorsi. Cosa molesta fa proprio male per l'insistenza sua, per la sua natura che non s'affà, disturba, provoca, dispiace; così di certe persone che divengono odiose; così di certe pene dell'animo che sono vere afflizioni e spine nel cuore. Importuno è cosa o persona che viene o ricorre fuor di tempo, a contrattempo; importuno l'insistente, importuno il richiedente sfacciato e indiscreto: è più adatto a persone che a cose; o almeno a cose che sono atti immediati della persona. Stucco chi è uggito e importunato; ristucco chi lo è in grado maggiore, e stuccato chi non ne può più e lo è perciò in grado superlativo: sono stucco di aspettare; sono ristucco e me ne vado; sono stuccato della tua indiscretezza tanto che ti manderei al diamine. Stufo par che dica una certa ripienezza, un mal essere proveniente da seccaggine, da tedio eccessivo; stufato, quello proveniente da mancanza di respiro; e talora v'hanno de' noiosi che ammazzano colle cerimonie; degl'importuni, degli uggiosi che levano il fiato colla loro presenza pesante e direi quasi mefitica. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Stucco - Voce d'origine italiana. Specie di smalto, di cui si forma una pietra di composizione con la quale s'imitano i più bei marmi. Tale composizione era nota agli antichi: sembra che Vitruvio parli dello stucco nei capitoli 2, 3 e 6 del libro VII, sotto il nome di opus albarium, od opus coronarium.

Giovanni d'Udine pretende avere scoperto la maniera in cui la facevano gli antichi. [Vedasi su di ciò il Journal des Savants]. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Stucco - S. m. [Cont.] Composizione di varie materie, alcune glutinose, altre polverose, per stuccare e riempire le commettiture o fenditure di checchessia. Ted. Stuch. Biring. Pirot. VIII. 5. 121. Stucchi fatti di cera e biacca, ovvero di draganti mollificati ed incorporati con gesso brunito. Cat. P. Arch. II. 11. Costumasi oggi communemente fare la pasta dello stucco in questo modo, che si viglia due terzi di calce di marmo o trevertino, ed in cambio di rena, un terzo di marmo pesto sottilmente, incorporandolo ed impastandolo bene con tale calcina. Vas. V. Pitt. Scul. Arch. I. 25. Maestro Apollonio pittore greco, il quale gl'insegnò a cuocere i vetri del musaico, e far lo stucco per commetterlo. E III. 346. Commettiture saldate con stucco a fuoco. Imp. St. nat. 26. Mentre vi avvenissero fessure o staccamenti, si debbia racconciare con stucco di chiara d'ovo. = Pataff. 8. (C) Che per lo stucco tinto vengo stucco. Lib. Astr. Con commettiture di legno, o di canna, o di stucco, o di cuojo. Sagg. nat. esp. 36. Com'è pur forza che si mantenga per la resistenza, che in vece di tutto l'altissimo tratto dell'aria le fa lo stucco, o il cristallo. Buon. Fier. 4. 2. 7. E di stucchi e di paste e di cristalli Diverse stravaganze. Borgh. Rip. 156. Di due sorte si fanno gli stucchi per rappiccare le membra insieme. [G.M.] Minucc. Not. Malm. racq. Stucco è quella composizione di gesso e colla, e d'altre materie tenaci, che serve per riturar fessure, o magagne, ne' legnami.

2. [Cont.] Strato che ricopre tutta una superficie. Vas. Scul. XIII. Fare sopra l'ossa predette la prima bozza di stucco ruvido, cioè grosso e granelloso, acciocchè vi si possi mettere sopra il più sottile quando quel di sotto ha fatto la presa. Imp. St. nat. II. 24. E dell'intonicato (le parti sono): l'abboccamento, l'arenato, lo stucco di marmo, ed alle volte l'arricciamento di testola.

3. [Cont.] Lavori dì scultura fatti di composizione. È un lavoro per aggiunta, mentre quello del marmo si fa per toglimento. Anco la materia di cui si fanno essi lavori. [G.M.] Minucc. Not. Malm. racq. Stucco è una specie di gesso, o terra, o altra composizione, con che si fanno le figure di rilievo [Cont.] Cat. P. Arch. II. 11. Bella ed utilissima invenzione fu veramente quella dello stucco, col quale da gli antichi furono fatte ed oggi ancora si fanno ogni maniera di statue d'animali, maschere, incrostature, porte, finestre, cornici, fogliami, ed ogni altro disegno di più o meno rilievo. Bart. C. Arch. Alb. 43. 2. Quella (sorte di gesso), che è più pura, serve ne l'opere di stucchi a fare statuette, e cornici più bianche. Breve Pitt. San. I. 62. Non sia nissuno di qualsivogli sorte, condizione o arte, che ardisca tener pitture, scolture colorite, cose dorate, disegni a mano, di stampa o coloriti, carte peste, gessi, o stucchi, se prima non ha pagato il dritto a l'arte de' dipentori. Vas. V. 388. Mi risolvei a fare tutte le vôlte di esso refettorio lavorate di stucchi, per levar via con ricchi partimenti di maniera moderna tutta quella vecchiaia e goffezza di sesti. E V. Pitt. Scul. Arch. III. 181. Figure tonde di mistura e di stucco molto forte. T. E ivi, 10. 127. Saldare con stucco a fuoco. E Vit. Donat. A stucchi benissimo lavorati. E Vit. Giul. Rom. Fabbricò Giulio (Romano) per sè una casa in Mantova, alla quale fece una facciata fantastica, tutta lavorata di stucchi coloriti. [Tor.] Bard. Vill. Adr. 32. Portici, ragguardevoli molto per la vaghezza delle pitture, e per li stucchi dorati.

T. Sala degli stucchi. – Ara ornata d'encarpii in stucco.

4. [Cont.] Far di stucco, Lavorare di stucco. Vas. Pr. Op. Il basso rilievo, il far di terra, di cera, o di stucco, di legno, d'avorio, il gettare de' metalli, ogni cesellamento, il lavorare d'incavo, o di rilievo, nelle pietre fine, e negli acciai. E V. 398. Essendo la loggia tanto grande, che non si poteva senza pericolo girarvi le vôlte, le feci fare con armadure di legname, di stuore, e di canne, sopra le quali si lavorò di stucco, e dipinse a fresco. [G.M.] Borghin. Raff. Ripos. Lavorò con Giovanni da Udine di stucchi e di grottesche. E: Edificò un bellissimo palagio, adorno di stucchi e di pitture, che lunga cosa sarebbe a voler contare tutte le istorie che egli fece nelle logge, nelle sale e nelle camere, l'eccellenza de' compartimenti degli stucchi, la bontà delle figure. Segner. Incred. 1. 4. 4. Se la statua è fatta di stucco, lo stucco di carta, la carta di cenci, i cenci di tela, la tela di lino tessuto, convien ridursi ad una materia certa ove alfin si resti.

5. [A Cont.] Uomo di stucco; non capace di forti affetti o risoluzioni. T. Un Tosc. del 600. Uomini di stucco.

6. [G.M.] Essere di stucco; di Chi non si smuove, non si risente, o manca di vivacità. Costui è di stucco. – Ma che siete di stucco? – Io non son di stucco. T. Fermo come fosse di stucco.

7. T. Farsi. Restare, Rimanere di stucco; Rimanere attonito per maraviglia, sorpresa, e sim. Son rimasto di stucco.

In senso att. [Val.] Fag. Rim. 6. 134. Quando s'udì Tal nuova, lo stupor mi fe' di stucco.

8. [G.M.] Stucco, per cel., Il belletto. Minucc. Not. Malm. racq. 7. Qui per Stucco intende quelle materie che le donne si mettono sopra il viso per imbellettarsi la faccia, e turarsi le margini del vajuolo, o altre cicatrici.

9. Albero, di cui l'es. T. Targ. Viagg. 8. 150. La comune opinione degli agricoltori è, che le viti non debbano mandarsi su i pioppi o loppi, cioè aceri, detti anche stucchi e festucchi, sennonchè nei terreni umidi e di pianura.
Stucco - Agg. Ristucco. Pataff. 8. (C) Che per lo stucco tinto vengo stucco. Dant. Inf. 18. Quaggiù m'hanno sommerso le lusinghe, Ond'i' non ebbi mai la lingua stucca. Tac. Dav. Ann. 4. 104. Ma sempre ch'ei ne fu stucco, si servi de' nuovi, e i vecchi nojosi si tolse dinanzi. E Stor. 2. 279. Trovo scritto, che ambi gli eserciti spaventati dalla guerra, o stucchi delle brutte sceleratezze,… Lor. Med. Canz. 69 2. Di promesse io son già stucco; Fa' che omai la botte spilli. [Pol.] Porz. Cong. Bar. l. 3. Il Papa, stucco de' pensieri della guerra…

2. T. Pers. che affettatamente si mostra srogliata e ristucca d'ogni cosa; a chi nulla par bello o buono. Quanto mai siete stucco! Fam. Signora stucca, cioè schizzinosa nel richiedere lavori ben fatti, o sim.
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