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Informazioni utili online sulla parola italiana «timore», il significato, curiosità, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Timore

Parole Collegate

»» Aggettivi per descrivere timore (reverenziale, ingiustificato, forte, nascosto, giustificato, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
paura (62%), reverenziale (11%), panico (2%). Vedi anche: Parole associate a timore.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola timore è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: ti-mó-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con timore e canzoni con timore per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Non aver timore ad affrontare i rischi che si presenteranno, ma affrontali con coraggio e determinazione.
  • Non aver nessun timore nell'affrontare quella prova, la puoi superare facilmente!
  • Per timore di essere interrogato, Pierugo (che non aveva studiato per niente) decise di bigiare la scuola, ma mal gliene incolse.
Citazioni da opere letterarie
La cassaforte di don Fiorenzo di Adolfo Albertazzi (1918): Quando don Fiorenzo fu in fondo alla chiesa, si voltò, disse a bassa voce: — Signore, ve li consegno a Voi! — ; e segnatosi con la solita rapidità, uscì. Il cielo schiariva. Pallidamente, il sole intiepidiva l'aria invernale. E il prete si mise a sedere sul gradino per riscaldarsi un poco al sole e quasi per rischiararsi lui pure dentro, nell'animo, che una commozione strana conturbava: di letizia amareggiata da un prossimo timore; di gioia impedita da una persistente gravezza.

Cosima di Grazia Deledda (1936): — Non abbia timore, — rispose l'uomo, con una voce fra roca e dolce, ma anche quasi canora, che la padroncina non gli conosceva; — c'è Ippolito che è andato a raccogliere sterpi per il fuoco, e la sorveglia. Poi non si è quasi mai sentito niente, in questi posti. Chi vuole che veda la signorina? E poi è tanto savia, quella: non c'è pericolo che abbia dato appuntamento all'innamorato.

La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Mi ricordo benissimo di aver spedita la lettera con piena soddisfazione. Non m'ero affatto compromesso con quelle parole, ma mi pareva anche certo che se il pensiero di Ada fosse stato uguale al mio, essa avrebbe compresa quella stretta di mano amorosa. Ci voleva poco acume per indovinare che quella lunga disquisizione sulla vecchiaia non significava altro che il mio timore che trovandomi in corsa traverso il tempo, non potessi più essere raggiunto dall'amore. Pareva gridassi all'amore: «Vieni, vieni!» Invece non sono sicuro di aver voluto quell'amore e, se v'è un dubbio, risulta solo dal fatto che so di aver scritto circa così.
Libri
  • Timore e tremore (Scritto da: Søren Kierkegaard; Anno 1843)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per timore
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: dimore, timone, timori, tumore.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: dimora, dimori, dimoro, dimorò.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: ceromi.
Parole con "timore"
Contengono "timore": intimorendo, intimorente, intimorenti.
Parole contenute in "timore"
ore, more, timo. Contenute all'inverso: ero, rom.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "timore" si può ottenere dalle seguenti coppie: timocita/citare, timoli/lire, timoma/mare, timomi/mire, timone/nere.
Usando "timore" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: attimo * = atre; ottimo * = otre; * morena = tina; * morente = tinte; * morenti = tinti; diti * = dimore; feti * = femore; reti * = remore; * rema = timoma; * remi = timomi; * rene = timone; * reni = timoni; * recita = timocita; * reciti = timociti; * recito = timocito; * renella = timonella; * renelle = timonelle.
Lucchetti Riflessi
Usando "timore" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erompa = tipa; * erompe = tipe; * erompi = tipi; * erompo = tipo; * eroica = timica; * eroici = timici; * eroico = timico; * eroina = timina; * eroine = timine; * erma = timoma; * eroiche = timiche; * errata = timorata; * errate = timorate; * errati = timorati; * errato = timorato; * erratamente = timoratamente.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "timore" si può ottenere dalle seguenti coppie: nati/morena, etimo/ree, settimo/reset.
Usando "timore" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: morena * = nati; * settimo = reset; * nati = morena; reset * = settimo.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "timore" si può ottenere dalle seguenti coppie: tina/morena, tinte/morente, tinti/morenti, timocita/recita, timociti/reciti, timocito/recito, timoma/rema, timomi/remi, timone/rene, timonella/renella, timonelle/renelle, timoni/reni.
Usando "timore" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: femore * = feti; remore * = reti; atre * = attimo; otre * = ottimo; * lire = timoli; * mare = timoma; * mire = timomi; * nere = timone; * citare = timocita; * atee = timorate.
Sciarade incatenate
La parola "timore" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: timo+ore, timo+more.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "timore" (*) con un'altra parola si può ottenere: sla * = stimolare; * nei = timonerie; * ralla = tiramollare.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Paura, Spavento, Timore, Apprensione, Sospetto - La Paura è forte commozione di animo, onde esso si smarrisce e cerca di fuggire cosa o pericolo che reputa micidiale, spesso senza ragione. - Spavento è turbamento e commozione maggiore che nasce dalla veduta di qualche orribile cosa o crudele. - Terrore è quello spavento che sopraffà in modo da perdere l'uso dei sensi. - Timore è perturbazione di animo cagionata dalla aspettazione, spesso fondata, di qualche danno. - Il Sospetto non perturba l'animo, ma lo tiene desto per l'opinione dubbia o probabile di futuro danno. - Apprensione è quella inquietudine che si prova, argomentando da qualche segno, che sia per incoglierci danno, o per mancarci un bene sperato, o per la possibilità che ci sia tolto un bene posseduto. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Timore, Paura, Spavento, Terrore, Orrore, Apprensione, Tema, Temenza, Timidità, Timidezza, Trepidazione, Timido, Timoroso, Timorato; Temere, Timidarsi, Peritarsi - Il timore è sentimento non odioso; è anzi una specie d'amore alquanto ritroso e pavido: chi teme ama; è proverbio antico. La paura invece è tremebonda e diffidente, moti ripulsivi affatto; lo spavento è paura eccessiva; l'orrore è avversione e ripugnanza estrema: chi ha orrore del vizio, certo ha in sè una pressochè sufficiente garanzia di non lasciarvisi andare. La tema è principio di timore; la temenza è disposizione a temere, a diffidare di sè quanto e più che d'altri. La timidità è quel certo timore pudico che ci fa star addietro, non osare: il timido si astiene dalle cose che fanno chiasso, rifugge dal mettersi in pretensione, e ciò non per vero timore, ma per modestia, per umiltà; il timoroso invece teme proprio di più; in lui agisce l'apprensione di far danno ad altri o a se stesso. Timorato non si usa che in timorato di Dio, ed ha buon senso: timido invece vuol dire talora pusillanime, e timoroso, diffidente di troppo. La timidezza è proprio l'abito del temere; ma veramente tra timidità e timidezza non ci vedo gran differenza, se non che l'ultimo è meno usato. Trepidazione è timore e tremore, è affanno, è paura effettiva per cui si paventa male imminente e non facile a schivarsi. Trepidare è un temere tremando o vacillando: si teme e per sè e per altri; si teme il male, e in certi casi anco l'eccesso del bene; si è trepidanti per sè soli, o al più pe' carissimi; perché in questa sensazione più che il sentimento agisce un malessere fisico o l'apprensione di esso: perciò intrepido chi non teme, chi non trema del pericolo. Peritarsi (dal gredo peri molto, e treo io tremo, così in dizion. di Napoli) sarebbe un temer molto e a segno di tremare; ma è pià un vergognarsi, avere quel certo timore di non far bene che ha chi diffida di sè, per non saper bene, o per non avere pratica o quell'assicuranza che viene anco da coraggio naturale; è un dubitare dell'esito delle cose per causa nostra. [immagine]
Mettere in apprensione, Mettere timore, Incuter timore, Fare l’uomo addosso - Mette in apprensione cosa che ha dello scuro, dello straordinario, dello stravagante, per cui si tema probabile un qualche male per noi. Mette in timore quella che più apertamente o direttamente ci minaccia, ma ancora alla lontana; che se si avvicina e non c'è più equivoco possibile o speranza di sottrarvisi, incute timore. Il primo di questi sentimenti proviene dal conoscere l'esistenza del pericolo; il secondo dalla sua probabilità; il terzo dall'imminenza del medesimo. Far l'uomo addosso è de' prepotenti, de' pedanti che vogliono comandare e dirigere, e si assumono quasi per forza autorità sui deboli e sugl'ignoranti, eziandio a loro dispetto. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Panico (Timore o Terrore) - Così diconsi que' timori o spaventi subitanei, che non hanno fondamento reale. Questo modo di parlare deriva, per quanto riferisce Polineo nei suoi Strattagemmi, dalla circostanza, che Pane, quando accompagnava Bacco nella sua spedizione delle Indie, trovò modo di spargere il terrore nel campo nemico mediante il soccorso di un pugno di gente di cui immaginò scaltramente di far echeggiare le grida in una vallata piena di caverne e di rupi. Il mugghiare delle grotte e l'orribile aspetto di quel deserto atterrirono talmente gl'Indiani, che figurandosi di udir voci e vedere spettri più che umani, e l'incertezza di ciò che temevano accrescendo la loro costernazione e lo spavento, fuggirono tutti senza combattere. Alcuni dicono che quell'espressione proviene dall'essere stato Pane il primo che nella guerra dei Titani contro Giove spargesse il terrore in cuore ai giganti. Téone dice che ciò egli facesse muovendo gran rumore con una conca marina da lui inventata, e della quale si serviva come di tromba. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Timore - S. m. Perturbazione d'animo cagionata da immaginazione di futuro male. Timor, aureo. But. Inf. 9. 1. (C) Onde qui è da notare, che timore procede da viltà di cuore, o disperante d'aver la cosa desiderata, o sperante d'aver la cosa odiata. Petr. cap. 5. Timor d'infamia, e sol desio d'onore. Maestruzz. 2. 10. 3. Il timore è peccato, secondo che egli è disordinato, cioè fugge di fare quello, che non è, secondo la ragione, da fuggire. Vit. SS. Pad. 1. 32. Dopo il timore sentiamo nel cuore sicurtà e gaudio. [Cont.] Garimb. Cap. gen. 163. La speranza essendo un desiderio di accrescimento, circa di quelle cose che risguardano l'essere; e per contrario il timore una paura circa di quell'altre, che mirano al non essere.

[Pol.] Op. penit. p. 27. Sta' in timore e prepara l'anima tua alla tentazione. Varch. Boez. 1. rim. 7. Scaccia lungi il piacere, Scaccia lungi il timore. Chiabr. Serm. 17. Speme, timore, ed allegrezza e doglia, Agiterà ciascun. [G.M.] Segner. Mann. Febbr. 24. Però che hai da fare se non sempre raccomandarti ardentemente al Signore, come chi sta tra la speranza e il timore? E Ag. 25. Il timore nasce dall'apprensione di un male difficile a tollerare. E appresso: Subito caccia fuori il timore. E Quaresim. 16. 3. Malfondati timori. E iv. Uno scrupoloso timore. E 12. 4. Non è segno questo (il gloriarsi del male) che l'animo è già abituato nel male, che ha già superate le prime scosse, che ha vinti i primi timori, che ha perduti i primi rimorsi? E 21. 5. Questi sono spaventacchi di scrupolosi, son timori di vecchierelle. E 25. 6. Quel che a noi rende sì spaventosa la morte, è il timor di peggio; e il sapere che questa a molti è il passaggio dalle miserie temporali all'eterne.

T. Timore è meno di Paura. Guicciard. Stor. 7. 339. Sono così nocivi i timori vani, come nociva la troppa confidenza. Tass. Ger. lib. 6. 40. Insolito timor così l'accora, Che sente il sangue suo di ghiaccio farsi.

T. Grave timore. – Timore irragionevole. – Le speranze e i timori. Con timore e gioja grande.

T. Atterriti dal timore. – Eran tenuti da gran timore. – S'empierono di timore. – Stare in gran timore. – Timore cadde sopra lui. – Tutti prese timore.

T. Prov. Tosc. 35. Chi a molti dà terrore, di molti abbia timore. E 252. La ricchezza non si acquista senza fatica, non si possiede senza timore, non si gode senza peccato, non si lascia senza dolore.

2. Timor panico. V. PANICO.

3. Sensi relig. Timor di Dio, o Timor divino; Timore amoroso d'offendere il Creatore, È uno dei sette Doni dello Spirito Santo. [G.M.] Dant. Conv. 21. E perocchè da ineffabile carità vengono questi doni, e la divina carità sia appropriata allo Spirito Santo, quindi è che chiamati sono Doni dello Spirito Santo; li quali… sono sette, cioè: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timor di Dio. S. Antonin. Ammaestram. T'esercita, adunque, nelle opere di esso Spirito Santo, e guardati da vizi contrarii. I suoi doni sono: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà, Timore.

[G.M.] Machiav. Disc. T. Liv. 1. 11. Dove manca il timore di Dio, conviene che o quel regno rovini, o che sia sostenuto dal timore di un principe che supplisca a' difetti della religione. E Art. guerr. Proem. Se in qualunque altro ordine delle cittadi e de' regni si usava ogni diligenza per mantenere gli uomini fedeli e pacifici, e pieni del timore di Dio, nella milizia si raddoppiava. [Pol.] Imit. Crist. 1. 24. 4. Quei che gitta il timore di Dio dopo sè, non potrà stare lungo tempo nel bene [G.M.] Segner. Mann. Genn. 7. Questo è quanto finalmente è promesso a chi possiede un sì alto timore divino; avere alla morte fiducia. E Febbr. 16. Ti hai da tener sempre al timor divino, come fa chi, di testa debole, ha da passare un alto ponticello strettissimo, sotto cui risuoni un torrente precipitoso. Oh come allora stringe forte la mano a chi fa la scorta! E Magg. 2. L'Apostolo a quegli stessi che attendono a operare la lor salute, impone non sol timore, ma ancor tremore. E iv. 5. Hai da tenere sempre stabili quelle pietre che furono il fondamento del tuo edifizio spirituale, le massime della fede, l'aborrimento al peccato, l'amore alla penitenza, il timore divino. E: Il timore divino è il principio della santità. E Giugn. 9. Il timor del Signore non ha da ordinarsi a conseguire la sapienza e la scienza come lor mezzo; ma la sapienza e la scienza hanno da ordinarsi a conseguire bensì il timor di Dio come lor fine. E iv. Vive col santo timor di Dio.

T. Prov. Tosc. 174. Chi non naviga, non sa cosa sia timor di Dio.

[G.M.] Nel linguaggio ascetico distinguono i Teologi tre sorte di timori: Il timor filiale, il servile, l'iniziale. Segner. Crist. Instr. I. 4. Il primo (timore) è di chi teme la sola colpa; onde si chiama timor filiale; ed è quel timor di cui sono ripieni i Santi:… L'altro timore è proprio affatto de' peccatori, ed è di chi teme solo la pena, e vien chiamato timor servile… Il terzo timore è un composto d'amendue questi; ed è di chi teme parte la colpa, parte la pena; onde vien chiamato timore iniziale, timor initialis, perchè è principio del timore perfetto. Pass. 80. (C) Questo dolore debba procedere, e nascere non da servil timore di tormento, o di pena, ma dall'amore della caritade che s'ha a Dio. [Cors.] Pallav. Stor. Conc. Indi il timor servile, la speranza, il timor filiale. [G.M.] Segner. Mann. Febbr. 8. Sommo timore hai da avere in quelle opere che fai di presente, per farle giuste. Vero è che non vuol essere un timor servile, qual è quello degli schiavi che attendono a remar bene per timore di non esser bastonati; vuol essere un timor casto, qual è quello che provano quei figliuoli, i quali temono la separazione del padre come il maggior male che lor possa succedere. E Quares. 11. 4. Non è gran fatto che vi attristiate di tante offese divine da voi commesse, ma solamente per un timor servilissimo della morte, per l'Inferno aperto, per la dannazione imminente.
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Parole in ordine alfabetico: timonieri, timoniero, timorata, timoratamente, timorate, timorati, timorato « timore » timori, timorosa, timorosamente, timorose, timorosi, timoroso, timpanata
Parole di sei lettere: timomi, timone, timoni « timore » timori, tinaia, tinaie
Vocabolario inverso (per trovare le rime): femore, memore, immemore, remore, cremore, tremore, dimore « timore (eromit) » marmore, umore, malumore, buonumore, rumore, frangirumore, antirumore
Indice parole che: iniziano con T, con TI, parole che iniziano con TIM, finiscono con E

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