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Informazioni utili online sulla parola italiana «cinta», il significato, curiosità, forma del verbo «cintare», sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Cinta

Forma verbale

Cinta è una forma del verbo cintare (terza persona singolare dell'indicativo presente; seconda persona singolare dell'imperativo presente). Vedi anche: Coniugazione di cintare.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Foto taggate cinta

Montagnana

Panorama medievale

lungo le mura

Informazioni di base

La parola cinta è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: cìn-ta. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con cinta per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • La cinta muraria della villa risale al XVII secolo.
  • Di questi tempi per vivere bisogna stringere la cinta.
  • La cittadina francese di Carcassonne è famosa per la sua cinta di antiche mura.
Citazioni da opere letterarie
Col fuoco non si scherza di Emilio De Marchi (1900): Fuori della cinta del giardino continuava a salire nell'erta del monte una strada a scalinata che passando nell'ombra degli ulivi menava a una spianata molto verde e aperta dove spiegavasi la gran luce del cielo e del lago. Qui era anche una piccola grotta naturale rivestita di molte erbe e per la frescura del sito erano stati collocati alcuni sedili che invitavano a restare. Ezio imparò a contare i gradini che menavano fin lassù e una volta arrivato si compiaceva di rimanere a «contemplare» la larga distesa azzurra che dilagava davanti.

Fior di Sardegna di Grazia Deledda (1917): Agli ultimi di aprile fu completata: era qualcosa di meraviglioso, coperta tutta da un terrazzo circondato di balaustrate di ferro, gli ampi balconi dalle persiane verdi, il muro del giardino tutto a merli e torricelle come la cinta di una città fortificata, le quattro facciate bianche, filettate da eleganti striscie di smalto azzurro.

La messa di nozze di Federico De Roberto (1917): La carrozza prese un'altra direzione, e la conversazione dei due amici, o piuttosto il monologo di Perez, anch'esso. Ora lo scrittore dimostrava allo statuario, con un senso di compiacimento, l'enorme sviluppo preso dalla città industre, i quartieri sorti come per incanto sul lido orientale, verso la cinta delle vecchie fortificazioni.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per cinta
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: canta, cinga, cinte, cinti, cinto, cista, città, conta, finta, pinta, tinta, vinta.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: finte, finti, finto, pinte, pinti, pinto, tinte, tinti, tinto, vinte, vinti, vinto.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: cita, cina.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: cintai.
Parole con "cinta"
Iniziano con "cinta": cintai, cintano, cintare, cintata, cintate, cintati, cintato, cintava, cintavi, cintavo, cintammo, cintando, cintante, cintanti, cintasse, cintassi, cintaste, cintasti, cintarono, cintavamo, cintavano, cintavate, cintassero, cintassimo.
Finiscono con "cinta": incinta, recinta, discinta, succinta.
Contengono "cinta": recintai, recintano, recintare, recintata, recintate, recintati, recintato, recintava, recintavi, recintavo, recintammo, recintando, recintante, recintanti, recintasse, recintassi, recintaste, recintasti, recintarono, recintavamo, recintavano, recintavate, recintassero, recintassimo, succintamente.
»» Vedi parole che contengono cinta per la lista completa
Parole contenute in "cinta"
cin.
Incastri
Inserito nella parola rei dà REcintaI; in rete dà REcintaTE; in reti dà REcintaTI; in rendo dà REcintaNDO; in resse dà REcintaSSE; in ressi dà REcintaSSI; in reste dà REcintaSTE; in resti dà REcintaSTI; in ressero dà REcintaSSERO.
Inserendo al suo interno ghia si ha CINghiaTA; con gola si ha CINgolaTA; con tura si ha CINturaTA.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "cinta" si può ottenere dalle seguenti coppie: cibo/bontà, cica/canta, cile/lenta, cima/manta, cime/menta, ciò/onta, cipro/pronta, cispe/spenta, ciste/stenta, cisti/stinta, cita/tanta, citi/tinta, cito/tonta, cinciglia/cigliata, cine/eta, cinesi/esita, cinestetici/esteticità, cinetici/eticità, cingesti/gestita, cingi/gita, cingo/gota...
Usando "cinta" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: caci * = canta; * tace = cince; * tasi = cinsi; pici * = pinta; taci * = tanta; piaci * = pianta; proci * = pronta; attici * = attinta; * tatare = cintare; * tatatà = cintata; * aera = cinterà; * aero = cinterò; * aura = cintura; * aure = cinture; * aerai = cinterai; * aerei = cinterei; * aiate = cintiate; distici * = distinta; compiaci * = compianta; acquatici * = acquatinta; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "cinta" si può ottenere dalle seguenti coppie: ciac/canta.
Usando "cinta" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * attera = cinterà; * attero = cinterò; * atesina = cinesina; * atesini = cinesini; * atesino = cinesino; * atematica = cinematica; * atematici = cinematici; * atematico = cinematico; * atematiche = cinematiche.
Cerniere
Usando "cinta" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * sic = intasi.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "cinta" si può ottenere dalle seguenti coppie: cince/tace, cinsi/tasi.
Usando "cinta" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: canta * = caci; * bontà = cibo; * canta = cica; * lenta = cile; * manta = cima; * menta = cime; * tanta = cita; * tonta = cito; tanta * = taci; * gita = cingi; * gota = cingo; * seta = cinse; * sita = cinsi; * pronta = cipro; * spenta = cispe; * stenta = ciste; pianta * = piaci; pronta * = proci; * esita = cinesi; * irata = cinira; ...
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "cinta" (*) con un'altra parola si può ottenere: * ha = chinata; aro * = arcinota; * eri = cinterai; una * = uncinata; cala * = calcinata; * arpe = carpineta; * meno = cimentano; * mere = cimentare; * meta = cimentata; * mete = cimentate; * urta = cinturata; * urti = cinturati; * urto = cinturato; male * = macilenta; sala * = scalinata; avvia * = avvicinata; * araba = carabinata; * mente = cimentante; * menti = cimentanti; * merci = cimentarci; ...

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Cerchia, Cinta - Cerchia si intende essere quanto gira intorno una città, comprese le mura che l'attorniano. - La Cinta può considerarsi anche senza mura, cioè il puro circuito della città, o quella linea che segna il luogo ove finisce la città e comincia la campagna, limitato o da steccato o da basso muro. Nell'uso la voce Cerchia non c'è quasi più, ed è solo rimasta come termine di caccia quando uomini e cani si pongono attorno a un animale selvatico per rinchiuderlo, che si dice Fare la cerchia. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Cinta - e † CENTA, S. f. Da CINGERE. Circuito, Cerchio, Circondamento. G. V. 10. 155. 4. (C) E la cinta di fossi e di steccati, che si legge, fece Giulio Cesare al castello d'Aliso in Borgogna. [Val.] Ar. Fur. 3. 51. Doppia Cinta di ferro avesse intorno il muro. T. Cinta di siepe.

M. V. 7. 58. (C) Sanza contrasto furono messi pe' terrazzani nelle prime cinte di mura.

2. [Val.] Detto anche assolutamente, e vale come Cinta di mura. Pomp. Vit. Plut. 6. 55. Città ben munita, e che aveva una gran cinta.

[Cont.] Busca, Arch. mil. 81. E di così fatti (castelli) se ne vedono molti, non solo di due ma di tre cinte, l'esteriore delle quali, come più nuova, è fatta e più gagliarda e più robusta dell'altre.

3. (Costr.) [Cont.] Legame di ferro che cinge i pezzi per tenerli fermamente insieme. Cr. B. Naut. med. I. 49. Medesimamente la ruota sarà ferrata e gagliarda, a modo di quelle dell'artiglieria, e molto meglio quando ella sarà fatta d'un grosso tavolone di rovere, e d'un solo pezzo, con due cente di ferro in croce, che la stringono da tutte due le facciate. Zonca, Macch. 11. Ma sopra tutto siano esse porte benissimo connesse insieme, e di legno atto a non infracidirsi, come il rovere e il castagno, bene ristrette e sprangate di cinte di ferro.

4. † Per Cintola. Libr. Astrol. (C) L'uno è nel petto sopra la incatenatura della cinta. Bern. Orl. 2. 4. 11. Così pian pian se gli viene accostando, E dalla cinta gli levava il brando.

[Cont.] Cit. Tipocosm. 459. La spada, e la cinta da spada, con le parti e maniere de le spade, cioè la lamina, il taglio, la costa.

5. (Mar.) [Fin] Grosso Tavolone di quercia che fascia o cinge esteriormente la nave in direzione longitudinale e quasi orizzontale.

[Cont.] Cr. B. Naut. med. I. 10. La lettera I che ha da servir per il cordone, overo centa. Fal. Vas. quadri, I. 8. Legando dette manovelle con capi buoni sopra alla cinta della murata. Pant. Arm. nav. Voc. Cinta vuol dire un cordone.

(Mar.) [Cont.] In una nave vi sono tanti ordini di cinte quanti sono i ponti della stessa. Cr. B. Naut. med. I. 64. L'ale nelle teste della prima centa della prima coperta, cioè in quel luogo dove sarà la superficie dell'acqua quando la nave è carica… saranno larghe la metà della larghezza di detta prima coperta. Dudleo, Arc. mare, IV. 2. Galeone informato di quattro boccature al primo cordone o cinta.

6. (Archi.) [Cont.] Barbaro, Arch. Vitr. 83. Procinto è la parte di mezo, ed è quella legatura, che cigne il muro d'intorno come cornice, che nelle mura delle città si potrebbe chiamar cordone, e nell'altre mura si dicono fascie, e cinte.

(Archi.) [Cont.] Barbaro, Arch. Vitr. 248. Aveano i teatri d'intorno i suoi gradi, ed ogni tanti gradi era una cinta, cioè un piano, sopra il quale si caminava. Sansov. Ven. des. 142. Ed alle finestre si costumano i poggiuoli che sportano in fuori colonnati all'intorno, alti poco più su della cinta, molto commodi ne' tempi della state per ricevere il fresco.
Gran Dizionario Teorico-Militare del 1847
Cinta, s. f., Recinto s.m. - Enceinte. Fossato, mura ed altri travagli, che si fanno intorno alle piazze di guerra o città.

Le prime cinte delle antiche città non furono composte che di rami e tronchi d'alberi mescolati con terra: allorchè l'ingiustizia e l'insolenza degli uomini si accrebbero, si circondarono le città di mura per mettersi gli abitanti di esse al coperto delle sorprese; su di queste mura per resistere agli sforzi dei nemici se ne fabbricarono altre più piccole, dalle quali essi lanciavano le loro frecce.

Per facilitare l'effetto delle frecce si praticarono in seguito piccole aperture in queste mura, per cui la difesa divenne quasi sicura ed ostinata; ma nell'esser così continue ed eterne le contese e le liti tra gli assediati e gli assedianti, si ebbe ricorso più all'industria che alla forza. Per mettersi dunque gli assedianti al coperto delle frecce, si munirono di scudi e di targhe, che loro facilitarono i mezzi onde accostarsi con sicurezza al piede delle mura, e di montarvi sopra coll'uso delle scale.

Per distruggere queste mura gli assedianti inventarono gli arieti o macchine di legno guernite di ferro, che sospese o spinte con violenza a forza di braccia, percuotevano le mura con impeto, e vi aprivano la breccia che loro facilitava l'assalto.

Ma gli assediati trovarono ben presto un rimedio contro queste macchine, e fabbricarono le loro mura a scarpa, di maniera che i colpi degli arieti cadendo a vuoto, divenivano così inutili tutti gli sforzi che vi s'impiegavano. Affinchè l'assediante non potesse, senza il soccorso dell'ariete, rompere il muro a colpi di piccone, martelli ed altri strumenti, si pensò dagli assediati di sporgere in fuori il parapetto delle mura, ed al di sopra dello sporto fecero aperture, chiamate caditoie, dalle quali lasciavano cadere pietre ed altri fuochi artificiali sulle teste degli assedianti.

Costoro per difendersi dalle caditoie, e proteggere i loro approcci, inventarono le gallerie mobili fatte di legno e montate su ruote con copertura a schiena; e con tal mezzo facevano agire i loro arieti contro le mura, che non erano a scarpa, o se ne servivano per coprire quei che travagliavano alla demolizione delle mura con gli accennati strumenti: gli assediati per difendersi da queste gallerie, circondarono di un fosso tutto il dintorno delle loro mura, e con tal mezzo si opposero utilmente al ravvicinamento di tali macchine: ma gli assedianti inventarono tosto altre macchine atte a lanciar pietre ed altro materiale per riempire i fossati, e distruggere da lontano le difese dei primi. Fino allora il recinto delle mura e dei baluardi era stato in linea circolare, o pure in molte linee rette che formavano soltanto angoli saglienti, per cui mal si difendeva il di dentro del fossato, che il nemico con facilità empiva, e perciò diressero in seguito il recinto in guisa da formare angoli rientranti e saglienti.

Egli è vero che con tai mezzi il fossato era meglio fiancheggiato che prima, ma eravi tuttavia al piede dell'angolo rientrante uno spazio, che i dardi degli assediati non potevano difendere. Per rimediare a questo inventarono l'uso delle torri, e sopra ciascun angolo sagliente ve ne fabbricarono una, che dominava l'angolo rientrante. Siccome il tiro ed il corso delle frecce era in linea retta, e la convessità delle torri rotonde non poteva essere nè veduta nè fiancheggiata, pensarono di fare torri quadrate, che erano propriamente angoli saglienti verso la campagna. La distanza di una torre dall'altra era della portata di una freccia, ed in tal guisa se ne fabbricavano tante da non lasciare scoperta o indifesa alcuna parte del recinto.

Fu circondato in seguito il piede di queste torri da un piccolo cammino, che era coperto da muro, per impedire la discesa nel fossato, ciò che si è chiamato in seguito falsa-braca. Gli assedianti vedendo che queste torri impedivano loro di avvicinarsi alle mura, pensarono d'innalzare benanche sul bordo esteriore del fossato, chiamato contro-scarpa, torri ancora più alte. Da tali posizioni scoprivano essi gli assediati nelle proprie torri, che cacciavan via di là a colpi di pietre, frecce e dardi, mentre i soldati destinati a scalar le mura, travagliavano per rendersene padroni. Questa maniera di difendere ed attaccare le piazze, continuò sino all'invenzione dell'uso della polvere, per cui ben presto il fucile, ed i cannoni rimpiazzarono gli antichi strumenti da guerra; allora i recinti delle piazze e città furono differentemente fortificati: le mura dei baluardi non che delle torri furono fatte con più solidità, e quanto fu diminuito della loro altezza, si crebbe in fortezza; e siccome le torri benchè quadrate, toglievano una parte di difesa agli angoli rientranti, così cambiarono le figure di queste facendole terminare in lunghe punte verso la campagna, per iscoprir meglio il nemico. Esse chiamaronsi poscia bastioni, ove fu alloggiata una parte della guarnigione, situandovi i pezzi che battevano la campagna.

Oggi le comuni difese delle piazze da guerra sono fossati, baluardi, bastioni e simili, guerniti di pezzi di differente calibro, ed a seconda che il bisogno ed il genio di chi ne prende il comando esiger potranno. Bal. [immagine]
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: cinqueremi, cinqueterre, cinquina, cinquine, cinse, cinsero, cinsi « cinta » cintai, cintammo, cintando, cintano, cintante, cintanti, cintare
Parole di cinque lettere: cingo, cinse, cinsi « cinta » cinte, cinti, cinto
Vocabolario inverso (per trovare le rime): diventa, ridiventa, inventa, reinventa, arroventa, sventa, avventa « cinta (atnic) » succinta, recinta, incinta, discinta, finta, controfinta, platelminta
Indice parole che: iniziano con C, con CI, parole che iniziano con CIN, finiscono con A

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