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Informazioni utili online sulla parola italiana «cantare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Cantare

Verbo

Cantare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, sia transitivo che intransitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è cantato. Il gerundio è cantando. Il participio presente è cantante. Vedi: coniugazione del verbo cantare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di cantare (canticchiare, intonare, canterellare, gorgheggiare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia

Liste a cui appartiene

Lista Verbi relativi agli uccelli [Bubolare, Buttarsi « * » Chicchiriare, Chiocciare]

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I see your true colors / And that's why I love you

Informazioni di base

La parola cantare è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: can-tà-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con cantare e canzoni con cantare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Mi farebbe piacere cantare almeno un minuto al festival di Sanremo.
  • Dopo un'attesa interminabile, salì sul palco e riuscì a cantare splendidamente.
  • Chi sa di essere irrimediabilmente stonato, farebbe bene ad astenersi dal cantare!
Citazioni da opere letterarie
La cassaforte di don Fiorenzo di Adolfo Albertazzi (1918): Né resisté. Provò il bisogno di espandere liberamente quell'intima gioia; ebbe voglia di cantare. Ma seguendo a voce sommessa la patetica cadenza dell'inno a Santa Lucia, s'intenerì; dové smettere, recitare, con la solita fretta, una preghiera. E lo riprese il senso gioioso di prima: anzi più alacre, più copioso, più possente.

Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Cantare? Ma in quell'ora che stavano tutte riunite, la strana rete di amori e di odii, di simpatie e di antipatie, di impazienze e di nervosità, di affetti tranquilli e di gelosie si manifestava, fittissima, saldissima. Mentre le cantatrici, le indifferenti sonnacchiose e annoiate, filavano le parole: Ho una madre sulla terra / Che mi guida e mi consola. / Con angelica parola / Di conforto e di bontà.

Ultimo Parallelo di Filippo Tuena (2007): Il Boss aveva paura dell'ozio, sapeva che l'inattività poteva minare la volontà e insinuare pensieri pericolosi nella mente dei più deboli, per questo affrontava il blizzard e visitava le tende e incitava i marinai a cantare come sono soliti fare durante le pause dei loro lunghi viaggi in mare. Ma soltanto Evans, mentre sistemava gli scarponi da neve, o controllava la solidità dei pattini delle slitte, a volte, sottovoce, ripeteva qualche strofa di una litania piuttosto lugubre e monotona.
Proverbi
  • Ogni bel cantare va a noia.
Canzoni
  • Lasciami cantare una canzone (Cantata da: Achille Togliani e Teddy Reno; Anno 1953)
  • Cantare è d'amore (Cantata da: Amedeo Minghi; Anno 1996)
  • Vorrei cantare come Biagio Antonacci (Cantata da: Simone Cristicchi; Anno 2005)
  • Mi va di cantare (Cantata da: Louis Armstrong e Lara Saint Paul; Anno 1968)
  • Quasi quasi mi metto a cantare (Cantata da: Fabio Concato; Anno 1990)
  • Cantare, gridare... sentirsi tutti uguali (Cantata da: Leano Morelli; Anno 1978)
  • Cantare (Cantata da: Fred Bongusto; Anno 1986)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per cantare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cantate, cantore, captare, cintare, contare, vantare.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: catare, cantre.
Altri scarti con resto non consecutivo: cane, care, ante, atre.
Parole con "cantare"
Iniziano con "cantare": cantarella, cantarelli, cantarello, cantarellò, cantarellai, cantarellano, cantarellare, cantarellata, cantarellate, cantarellati, cantarellato, cantarellava, cantarellavi, cantarellavo, cantarellerà, cantarellerò, cantarellino, cantarellammo, cantarellando, cantarellante, cantarellasse, cantarellassi, cantarellaste, cantarellasti, cantarellerai, cantarellerei, cantarelliamo, cantarelliate, cantarellarono, cantarellavamo, ...
Finiscono con "cantare": alcantare, decantare, incantare, ricantare, biscantare, disincantare.
»» Vedi parole che contengono cantare per la lista completa
Parole contenute in "cantare"
are, can, tar, anta, tare, canta. Contenute all'inverso: era.
Incastri
Si può ottenere da cane e tar (CANtarE).
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "cantare" si può ottenere dalle seguenti coppie: caci/cintare, caco/contare, caprese/presentare, carica/ricantare, carico/ricontare, casco/scontare, caste/stentare, catramo/tramontare, cava/vantare, canali/alitare, candisse/dissetare, canta/tatare, cantai/ire, cantami/mire, cantata/tare.
Usando "cantare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * arerà = cantra; * remi = cantami; * areata = cantata; * areate = cantate; * areati = cantati; * areato = cantato; cica * = cintare; coca * = contare; moca * = montare; teca * = tentare; * rendo = cantando; * evi = cantarvi; * resse = cantasse; * ressi = cantassi; * reste = cantaste; * resti = cantasti; placa * = plantare; acceca * = accentare; * retina = cantatina; * retine = cantatine; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "cantare" si può ottenere dalle seguenti coppie: canide/editare, cannella/allentare, cantavo/ovattare, canterà/areare, cantra/arare, cantata/atre, cantatina/anitre, cantato/otre.
Usando "cantare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = cantata; * erte = cantate; * erti = cantati; * erto = cantato; ciac * = cintare.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "cantare" si può ottenere dalle seguenti coppie: canta/area, cantata/areata, cantate/areate, cantati/areati, cantato/areato, cantra/arerà, cantai/rei, cantami/remi, cantando/rendo, cantasse/resse, cantassero/ressero, cantassi/ressi, cantaste/reste, cantasti/resti, cantate/rete, cantati/reti, cantatina/retina, cantatine/retine.
Usando "cantare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * cintare = caci; cintare * = cica; montare * = moca; tentare * = teca; * stentare = caste; accentare * = acceca; * alitare = canali; cantaride * = ridere; cantaridi * = ridire; * mire = cantami; * presentare = caprese; * tramontare = catramo; * dissetare = candisse; * mie = cantarmi; * tiè = cantarti; * vie = cantarvi; * ridere = cantaride; * ridire = cantaridi.
Sciarade e composizione
"cantare" è formata da: can+tare.
Sciarade incatenate
La parola "cantare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: canta+are, canta+tare.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Cantare - S. m. L'Atto del cantare, e le Parole, e le Poesie cantate. Amet. 53. (C) Avendo già compiuto la bella Ninfa il suo cantare. But. Ebbono congiunzione insieme, come dicono i cantari. E altrove: Tradì la santa gesta de' Paladini, come si legge in que' cantari. Rim. Ant. Dant. Majan. 76. Dirol come savraggio, ma in cantare. Morg. 18. 166. Poichè noi siam per ragionare e bere, E son le notti un gran cantar di cieco.

[Val.] Fare un cantar di cieco, Gridare fortemente e risentitamente, come i ciechi che, quando cantano, assordano una strada. Firenz. Nov. 2. Or vi dico io se le salse il moscherino, e se la ne fece un cantar di cieco, la prima volta che la si abboccò con lui.

2. Per Quello che propriamente si dice Canto ne' poemi di ottava rima. Franc. Sacch. Nov. 114. (C) Battendo ferro un fabbro sull'ancudine, cantava il Dante, come si canta un cantare.
Cantare - V. a. e n. Modulare la voce in armonia, Dare voce con armonia. Aureo lat. Bocc. Introd. 32. (C) I frati di qua entro… alle debite ore cantino i loro uficii. E Nov. 54. 3. Chichibio le rispose cantando, e disse. E g. 9. p. 3. Sei canzonette più liete l'una che l'altra, da' giovani e dalle donne cantate furono. Lab. 214. Alla quale, o per amore della quale fossero state cantate o fatte. Dant. Inf. 12. Tal si partì da cantare alleluja, Che ne commise questo uficio nuovo. E Purg. 29. Cantando come donna innamorata. [Camp.] E Par. 11. La cui mirabil vita Meglio in gloria del ciel si canterebbe. (Parla della Leggenda di S. Francesco d'Assisi, che li suoi monaci cantavano in coro.) E Par.21. Onde qui non si canta, Per quel che Beatrice non ha riso. (Leggo Onde a vece del Però della Vulgata, per trovare tal lettera confortata dai testi più autorevoli.)

[G.M.] Cantare Terza, Vespro, Compieta.

T. Giambull. Cantarono (la Messa) solennemente.

T. Alf. Attori che recitano, e non cantano, la tragedia.

T. Prov. Tosc. 243. Alla fin del salmo si canta il Gloria. (Il bene si giudica dalla perseveranza. Non vi vantate anzi tempo.)

T. Prov. Tosc. 343. Quando il bue non vuole arare, Tu puoi cantare, tu puoi cantare. (A chi non ha voglia, gl'inviti inutili.)

T. Prov. Tosc. 160. Il quattrino fa cantare il cieco. (Di chi parla e fa a prezzo.) E 353. Dare un soldo al cieco che canti, dargliene poi due perchè si cheti. (Quando uno si faccia molto pregare a fare o dire una cosa, e poi non voglia più smettere.)

T. Prov. Tosc. 356. Non avere un quattrino da far cantare un cieco. (Esser povero in canna.) [Val.] Malm. 4. 25. Sebben non c'è da far cantare un cieco, Di questa spada all'oste fo un presente.

Dicesi ancora: E' non ce ne canta uno, o Denari non ce ne canta, perchè dove non è danari, la borsa non rende suono. Modo fam. [Val.]Rofia, Lett. a Fr. Luch. Etrur. 1. 574. In questo loco non accade denari, perchè denari, come dice il cieco, non ce ne canta di sorte alcuna.

2. [Val.] Cantare a ricisa; modo basso; Senza intermissione, senza rifinare, andantemente. Lor. Med. Nenc. 11. E sì mi caccio a cantare a ricisa; Tu se' nel letto, e scoppi de le risa.

3. T. Cantare un canto, un cantico, come Combattere una battaglia. D. 3. 5. Nel modo che il seguente canto canta. Ps. Cantate al Signore un cantico nuovo. = Medit. Ar. Cr. 78. (Man.) Cantano con melodia e con giubilo quel loro celestiale canto e soave.

4. [Mor.] Cantare alla diramata; A tutta gola. O come uccello sul ramo, o spiegato, come ramo che si stende libero in alto.

5. T. Segno d'allegria in gen. C. Pop. Tosc. Che suoni e canti, e me lo día 'l bel tempo.

T. Ha un bel cantare, di chi può allegramente e francamente dire e fare le cose sue.

T. Prov. Tosc. 258. Chi vive contando, vive cantando (chi ben ragiona i fatti suoi, se la passa bene).

6. Detto degli Uccelli. Bocc. Introd. 37. (C) Quivi s'odono gli uccelletti cantare. E g. 2. p. 2. Gli uccelli su per li verdi rami cantando. (Tom.) D. 1. 5. E come i gru van cantando lor lai. Varch. Ercol. l. 1. p. 112. (C) Anzi ce ne sono molti altri, come de' corvi il crocitare…, cantare de' galli,…

T. Vas. Vit. 2. 41. Una quaglia (dipinta) tanto pronta e tanto bella, alla quale le domestiche tutte cantavano, invitandola a combattere.

T. Prov. Tosc. 364. Canta come una calandra. (Di pers. che canta volontieri e forte.)

T. Prov. Tosc. 207. Ogni uccello non canta (non tutti gli oggetti d'apparenza o specie simile hanno lo stesso valore).

T. Prov. Gallina che canta ha fatto l'uovo (di chi si manifesta da sè). Prov. In quella casa è poca pace, Dove gallina canta e gallo tace (la donna fa da uomo).

7. Detto anche del Grillo o della Cicala. Pist. S. Gir. (Mt.) Come la cicala canta il dì per lo calore del sole. Buon. Fier. 2. 4. 2. Cantano anche per terra Talvolta le cicale.

8. Detto dell'Asino per ischerzo. Tasson. Secch. 1. 6. (Mt.) E s'udian gli usignuoli al primo albore, E gli asini cantar versi d'amore.

9. Per Celebrare col canto. T. Buonarr. Oraz. 1. 3. 241. Facendol cantare (Achille)… gl'incliti fatti degli uomini grandi.

10. Cantare vale talora per simil. Recitare, o Leggere in un modo non naturale, e che si avvicini al canto. (Man.)

11. Per Discorrere, Ragionare, Dire, Narrare, Nominare; e dicesi propriamente di quei ragionamenti che fa il popolo sopra qualche caso seguito. Lab. 344. (C) La nostra città avrà un buon tempo, poco che cantare altro che delle sue miserie e cattività. Franc. Barb. 303. 6. Io ti faccio assavere Che tu porai vedere Un uomo anni sessanta, Nè savra' come canta. Dant. Inf. 20. Euripilo ebbe nome, e così 'l canta L'alta mia Tragedía in alcun loco. But. E così 'l canta, cioè così il nomina. [Val.] Ant. Pucc. Centil. 1. 7. E fu, secondo che la Bibbia canta, Alta la Torre quattromilia passi.

[Giust.] Arr. da Settim. Tratt. cont. all'avvers. lib. I. Egli canta di me infamia.

[M.F.] Per una certa enfasi in senso di Dire spesso, Ripetere una cosa. Me l'avrà cantata cento volte! Così Terenz. Autontimor. II. 2. Harum mores cantabat mihi.

12. (Tom.) Star sull'albero a cantare; Non voler fare o dire quel ch'altri aspetta. Come l'uccello che non dá nella pania.

[G.M.] E' può star sull'albero a cantare! (Di chi non ha bisogno, e però affaccia pretensioni.)

13. Per Iscrivere in poesia, Poetare. Petr. Son. 214. (C) In dubbio di mio stato, or piango, or canto, E temo e spero.

Malat. Tin. son. 1. p. 15. (Gh.) Questi sonetti, o Tina, che ho composto, Me li ha dettati una Musa buffona, Cantando all'improvviso alla carlona Su 'l suono, spinto dal calor del mosto.

T. Cantare il, del principale soggetto; del, men pieno.

Dant. Purg. 1. (C) E canterò di quel secondo regno, Dove l'umano spirito si purga. [Cors.] Menz. Sat. 3. Anch'io volea cantar d'assalti e d'armi.

14. [Tigr.] Cantar di rima o di poesia, dice il pop. per Cantare versi all'improvviso.

15. Per Narrare, Lodare, Celebrare in versi. Amet. 4. (C) Ma del mio Principe le vittorie mi si fa di cantare. Cat. Cost. 3. 3. 18. (Man.) Maravigliose cose i poeti cantano in loro libri, ma non sono da credere.

16. T. Omero: L'ira canta, o Dea. Virg. Arma virumque cano. D. (2. 22.) Quando tu cantasti le crude armi Della doppia tristizia di Giocasta (la Tebaide, o Stazio). Tass. Ger. 1. 1. Canto l'armi. Ar. Fur. 1. 1. L'arme e gli amori. – Rammentisi il nobile saluto dato al prosatore Erodoto: Salve, o tu, che cantasti…

17. T. Cantare a, ha due sensi. Nel cospetto, e in onore. A piacere, a utile d'alcuno. Cantare la nanna al bambino; e il poeta prega che la Musa gli canti.

T. Cantare a. Più riverente e più affettuoso che Cantare il. – Canta un re rapace, anco chi ne ha paura; Il pio canta a Dio. – Il vero amore non canta l'oggetto amato; ma a o di quello. Fior. S. Fr. 201. Canto e canterò a Dio, il quale mi ha dato il bene della grazia sua. [Camp.]Bibb. Salm. 69. Cantate a Dio, e dite salmi al suo nome. (Cantate Deo.)

T. E assol. I Profeti cantarono.

18. Detto di versi, vale Pronunciarli secondo l'armonia del metro, e la qualità del soggetto di che trattano. Cas. Lett. 69. (C) Abbi Terenzio e Virgilio in mano… Bisogna farseli familiari…, cantarli, recitarli, tradurli, impararli a mente, e non li lasciar mai.

19. Cantarsi per Leggere scritto, Trovarsi ricordo, Dirsi. [Val.] Ant. Pucc. Centil. 45. 12. Ed altre cose, di che non si canta…

20. Cantare per Dire apertamente e con libertà il suo sentimento. [G.M.] Glie l'ho voluta cantare a quell'insolente.

[G.M.] Dicesi anche Cantarla chiara, e Cantarla chiara e tonda.

21. (Tom.) Di rimprovero. D. 1. 19. Mentr'io gli cantava cotai note (a un dannato). – Gliel'ho cantate tonde.

22. T. Lasciar cantare. Lasciar dire. Esprime più che noncuranza, dispregio o vero o affettato o di celia. Lasciamolo cantare. E a colui stesso che parla: Canta, canta!

Magal. Lett. Strozz. 205. (Man.) Io lascio cantare, e ve lo scrivo in ogni modo. E Operett. 258. Il poveretto non aveva veduto buccheri, e però lasciamolo cantare. [M.F.] Magal. Lett. In un caso simile tanto gli conserverei il segreto, e ti lascerei cantare. Fag. Comm. Le terzerie non si riscuotono, e lascian cantare.

23. T. Di chi parlando vuol trarre altri in parole e cavarne qualche segreto: Canta per far cantare. – Vorrebbe farmi cantare.

24. Far conto o vista che uno canti, Far conto che si canti. Vagliono stimare che uno dica per ischerzo, per baja, da giuoco; Non fare stima delle parole di lui, ecc. Malm. 10. 46. (Gh.) Poichè gran pezzo a' porri ha predicato, E che fan conto tuttavia ch'ei canti,…

25. Per Manifestare ad altrui, come usano le spie, qualche cosa, la quale sarebbe da tacersi. Ar. Len. 2. 3. (C) Per quindici Bolognini gli avrai… Ma non cantare.

26. T. Anco d'istrumenti. Virg. Signa canunt. Il Vida donando un organo alla sua chiesa d'Alba, vi faceva incidere le belle parole: Ut ita quoque Christum caneret Vida.

[M.F.] Vegez. 67. Il classico (la tromba) sì canta presente l'Imperatore. Tesor. Brun. 4. 7. L'una cantava molto bene con la bocca, e l'altra di flauto, e l'altra di cetera; e per loro dolce canto e suono facevan perire le navi. = Medit. Vit. Crist. 2. (M.) Quando (S. Cecilia) stava in quella grande pompa delle nozze, dove si fanno cotante vanitadi, e cantando gli organi, e gli stromenti belli, ella col cuor suo stabile e fermo,… Tass. Ger. 11. 19. Quando a cantar la mattutina tromba Comincia all'arme. E 20. 30. E canta in più guerriero e chiaro carme Ogni sua tromba. Filic. Rim. 49. (Gh.) In lieto carme Tra voi canta ogni tromba, E 'l trïonfo predice. E 300. Odo in sonoro armonïoso carme Cantar belliche trombe. Cat. Cost. 2. 1. 27. (Man.) La sampogna canta dolcemente, insinochè l'uccellatore inganna l'uccello.

27. Per Scricchiolare, Render quel suono che fan le cose secche quando si rompono. T. Prov. Tosc. 313. Vin che salti, pan che canti (ben cotto).

28. [Camp.] Per Mormorare pubblicamente. Pist. S. Gir. 61. E se questo tu farai, tutta la famiglia canterà di te e di lui, e sarete da tutti gli altri additati.

29. Parlandosi di Scritture, Contratti e sim., Cantare vale Far manifesta la cosa di cui si tratta; Band. ant. (C) Che questi debiti si debbono pagare in questo modo e forma che cantano ed esprimono dette scritture e contratti. Fag. Com. (Mt.) Ecco qui: carta canta. [M.F.] Fag. Comm. Tu vuoi vedere il conto? Oh il libro canta, non ti dubitare.

E fig. Bracciol. Scher. Dei. 6. 38. (Gh.) Dunque, dice Borbon, tu pensi ancora Voler negar quel che la carta canta?

[Val.] Lasc. Cen. 3. 10. Michelangiolo dunque, colleroso e pien di stizza, rispose in nome della donna, e fecegli una lettera che cantava (cioè, era forte, energica, minacciosa).

Nota modo. Tass. Lett. ined. Pisa 1827., p. 4. (Gh.) Si dichiarò chiarissimamente, che così intendeva, come sonavano le parole; se poi ha cambiati a voi i dadi in mano, non ve ne maravigliate, chè meco ha fatto il medesimo; e pur io aveva il carta canta: ma ciò poco rileva.

T. Prov. Tosc. 78. Carta canta e villan dorme. (Affidate allo scritto i vostri diritti.)

30. Fig. [Val.] Cantare a' sordi; A chi non vuole intendere, Far opera vana. Ricciard. Fortig. 10. 122. Ma io canto a' sordi, e mostro a' ciechi il sole.

[Val.] Fortig. Ricciard. 2. 9. E si affligge e si affanna e si arrovella, Ma, come dir si suole, a' sordi canta.

31. Cantar d'Ajolfo. V. AJOLFO.

[Cors.] Cantare fuor di chiave, metaforicam. vale Poetar male. Menz. Sat. 11. Signor, non è da personaggio grave. Il vestito ch'io dico. Oh dállo dunque al poeta, che canta fuor di chiave.

32. Cantare fuor di coro. Fig. Parlare fuor di proposito. Lam. Dial. p. 529. (Gh.) Oh gli è chiaro bene che costoro camminano fuor di strada, e cantano fuor di coro.

33. Cantare il miserere, dicesi (in modo basso) di chi è misero, avaro, e poco usa del suo. Lasc. Rim. (C) Peggio è la scostumata Trista usanzaccia, che avete, messere, Di cantar d'ogni tempo il miserere.

34. Cantare il miserere o un miserere addosso a uno, vale Percuoterlo. Non com. Bern. Orl. 1. 2. 31. (Man.) E' m'ha cantato addosso un miserere: Che, ben ch'io sia dalla testa alla pianta Fatato,…

35. † Cantare il vespro o il mattutino degli Ermini. Varch. Ercol. t. 1. p. 183. (Mt.) Dire ad uno il padre del porro, e cantargli il vespro, o il mattutino degli Ermini, significa riprenderlo, e accusarlo alla libera, e protestargli quello che avvenire gli debba non si mutando. Erano gli Ermini (o Armeni) un convento di frati…, i quali stavano già in Firenze, e perchè cantavano i divini uffizi nella loro lingua, quando alcuna cosa non s'intendeva, s'usava dire: Ella è la zolfa degli Ermini. Burch. p. 1. son. 91. E i frati Ermini cantan mattutino.

36. Cantare il vespro e la compieta, o un vespro e una compieta ad uno vale Riprenderlo gagliardamente, Fargli un cappellaccio, una ripassata. Cecch. Esalt. cr. 2. 2. (Man.) Ma i' gli ho cantato un vespro e una compieta In mo'che doverà avermi inteso.

37. Cantare in alcuno, o sotto nome di alcuno, vale Avere sotto suo nome, e sotto suo titolo; e questo modo di dire è usato più comunemente per termine mercantile; come, a cagion d'esempio: La ragione canta nel tale, cioè La ragione è intitolata nel tale, va sotto il nome del tale. M. V. 9. 5. (C) In lui cantava il titolo della signoria. Varch. Stor. 8. 211. Provvidero… che tutte le poste descritte in persone morte si rinnovassero, e si facessero descrivere, e cantare sotto i nomi di coloro che cotali beni possedevano. E appresso: Le poste de' padri… potevano sotto i loro medesimi nomi cantare.

38. Cantare in quilio. V. QUILIO.

39. Cantare la vittoria vale Giudicarsi vincitore, superiore, ecc. Salvin. Lett. ill. ital. 44. (Man.) Non tocca al secolo vegliante a farsi giudice, e a darsi la sentenza, essendo parte; nè a cantarsi la vittoria innanzi al tempo.

[G.M.] Senza l'articolo, più com. Aspettate a cantar vittoria un altro poco. – Prima di cantar vittoria bisogna essere in fondo.

T. Anco Cantare trionfo, Menar vanto, Rallegrarsi soverchio o prima del tempo.

40. Cantare la palinodia vale Ritrattarsi, Disdirsi. Red. Lett. 2. 165. (M.) Assicurandola che, mediante le sue dottissime ragioni, son pronto prontissimo a cantar la palinodia.

41. Cantare la zolfa a uno vale Fargli una buona riprensione per raffrenarlo. V. ZOLFA.

42. Cantare le none. Prevenire la domanda che uno s'immagina dovere essergli fatta, con pigliare scuse, e anticipare la negativa. Non com. Salvin. Annot. Fier. Buonar. p. 379. col. 1. (Gh.) (In questa locuzione la voce none vale non; e vi corrisponde la lombarda: Dire anticipatamente un bel no.)

43. Cantare maggio, dicesi quando i nostri contadini nel principio di maggio vengono alla città con un ramo d'albero frondoso, sonando, e cantando varie canzonette per allegria della stagione. Malm. 6. 34. (C) Chi coglie fiori, e un altro un ramo a un faggio Ha tagliato, e con esso canta Maggio. Buon. Ajon. 3. 4. (Man.) E fingendo pastor' che cantin maggio, Dal suo castello prendono il vïaggio.

44. [Val.] Cantar male canzone di uno, Vituperarlo pubblicamente. Arrighett. Avvers. Fort. 1. Io sono con ischerno morso, e di me male canzone canta il popolo.

45. Cantar messa. Cominciare l'esercizio del sacerdozio, dicendo solennemente la prima messa; e anche Dir la messa cantata, ass. Tav. Rit. (C) Vivette un anno e tre mesi, e fu sacerdote, e cantò messa. Stat. Pist. volg. 17. (Man.) Che nulla persona possa essere eletta…, se ella non è prete, e che messa abbi cantato. Vas. Op. Vit. 4. 500. E l'anno seguente cantò la sua prima messa con molta pompa ed onore. Lett. Com. Larc. 3. Domenica prossima che viene, canta qui messa novella un nostro Fiorentino.

46. Cantare un salmo. Fig. per Bestemmiare. Papin. Burch. 125. (Gh.) Coloro che son forzati a pagare o contr'al dovere, o a ritroso del loro genio, dicono sdegnati così: Per un po' poco i' canterei un salmo; o pure Io salmeggerei un poco.

47. [M.F.] Far cantare in tedesco, Ridurre a mal termine, Costringere a bestemmiar pel dolore. Morg. Magg. 7. 34. Ognuno addosso al gigante cacciossi E gli hanno fatto intorno un rigoletto Che lo faranno cantare in tedesco: Al ponte di Parigi era in effetto In mezzo a' Saracini e stava fresco.

48. Prov. Cantar bene, e razzolar male. Dicesi del non corrispondere alle buone parole co' fatti. Pros. Fior. par. 3. v. 2. p. 48. (Gh.) Oh, mi direte voi, tu fai come il gallo; canti bene, e razzoli male. Ci di' che non fai, e intanto fai.

Dicesi anche in altro modo: Cantar bene e raspar male è un'arte del diavolo, cioè Mostrar di far bene, e operar male, come fanno gl'ipocriti, è cosa diabolica. (Man.)

49. Cantare una e far un'altra. Modo proverb. come Accennare in coppe e dar in bastoni. Franc. Sacch. Nov. 229. (M.) Il Pistoja si segnò dicendo: Oh! ella canta una, e fa un'altra.

50. (Mus.) T. Cantare un'aria.

T. Ass. di profess. di cantore. Che arte ha egli? Canta. – Il tale ha cantato quest'anno a Firenze. – La tale stasera non canta.

51. (Mus.) Cantare a aria, a orecchio, dicesi del cantare senza cognizione dell'arte, ma solamente secondando colla voce l'armonía udita dall'orecchio. (C)

E per simil. Fortig. Ricciard. 1. 1. (Mt.) Non è figlia del Sol la Musa mia…, È rozza villanella Cantando a aria conforme le frulla.

52. (Mus.) [M.F.] Cantare in tenore, in basso, cioè In chiave di basso, di tenore, ecc. Fag. Rim. II. 219. Ms. Cantar potrei In contralto, in tenore ovvero in basso, Se non posso in sopran com'io vorrei.

[G.M.] Col Di. Cantare di tenore, di basso, di soprano.

[G.M.] Dicesi anco Cantare in chiave di basso, di tenore, e sim. Canta bene in chiave di contralto.

E per simil. Cecch. Assiuol. 4. 6. (M.) Sentendolo cantare in assiuolo (parla d'uno che contraffaceva il canto dell'assiuolo).

53. (Mus.) Cantare a libro. Cantare sulle note. Castigl. Corteg. l. 2. p. 93. ediz. padov. Comino 1766. (Gh.) Bella musica… parmi il cantar bene a libro sicuramente con bella maniera.

54. (Mus.) Cantare alla viola. Cantare al suono della viola, accompagnando il canto al suono della viola. Castigl. Corteg. l. 2. p. 93., ediz. padov. Comino 1766. (Gh.) Bella musica… parmi… il cantare alla viola,…

55. (Mus.) Cantare a secco. Cantare senza suono. Tommas. Nuov. Propos. (Gh.)

56. [G.M.] Cantare all'improvviso (senza studio precedente). – Cantava la musica più difficile all'improvviso.
Gran Dizionario Teorico-Militare del 1847
Cantare e Cantaro - s.m. Schiera di mille soldati a piedi, coi suoi capi che erano sei per ogni 1OO, e due superiori. È voce antica e di oscurissima origine. [immagine]
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