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Informazioni utili online sulla parola italiana «educare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Educare

Verbo

Educare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è educato. Il gerundio è educando. Il participio presente è educante. Vedi: coniugazione del verbo educare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di educare (istruire, erudire, formare, disciplinare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola educare è formata da sette lettere, quattro vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: e-du-cà-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con educare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Per nessun genitore, soprattutto per quelli adottivi, è facile educare il proprio figlio.
  • Spesso i due verbi educare ed istruire vengono confusi ed usati arbitrariamente.
Non ancora verificati:
  • Sarebbe un sano principio educare i figli al rispetto reciproco.
Citazioni da opere letterarie
Il resto di niente di Enzo Striano (1986): Vedeva, infine, la propria condizione giustificarsi nell'opera più grande. Conquistarsi prestigio, rispetto, non aveva soltanto valore personale: serviva un progetto generale, il comune benessere. Quali il compito, il dovere, di loro che capivano, se non preparare la trasformazione del mondo? Educare i potenti, anche il popolo, a conquistare vera verità.

La novella del buon vecchio e della bella fanciulla di Italo Svevo (1929): Le avrebbero dato del denaro. Quanto? Due... tre... cinquecento corone. Il denaro bisognava darlo se non altro per acquisire il diritto di educare. Poi l'avrebbe messa in guardia contro gli amori disordinati. Anche in passato aveva predicato contro gli amori, ma bisognava far ora dimenticare ch'egli aveva tentato allora di mettere il proprio amore fra quelli permessi.

Mastro-don Gesualdo di Giovanni Verga (1890): Tutto ciò che aveva fatto e faceva per la sua figliuola l'allontanava appunto da lui: i denari che aveva speso per farla educare come una signora, le compagne in mezzo alle quali aveva voluto farla crescere, le larghezze e il lusso che seminavano la superbia nel cuore della ragazzina, il nome stesso che le aveva dato maritandosi a una Trao — bel guadagno che ci aveva fatto! — La piccina diceva sempre: — Io son figlia della Trao. Io mi chiamo Isabella Trao.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per educare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: educate.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: edua, edue, duce, dure, dare.
Parole con "educare"
Finiscono con "educare": rieducare, diseducare.
Parole contenute in "educare"
are, care, duca, educa. Contenute all'inverso: era.
Incastri
Si può ottenere da ere e duca (EducaRE).
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "educare" si può ottenere dalle seguenti coppie: educai/ire, educata/tare, educatore/torere.
Usando "educare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areata = educata; * areate = educate; * areati = educati; * areato = educato; * renda = educanda; * rende = educande; * rendo = educando; * resse = educasse; * ressi = educassi; * reste = educaste; * resti = educasti; * retore = educatore; * retori = educatori; * ressero = educassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "educare" si può ottenere dalle seguenti coppie: educata/atre, educato/otre.
Usando "educare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = educata; * erte = educate; * erti = educati; * erto = educato; plaude * = placare; cadde * = caducare.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "educare" si può ottenere dalle seguenti coppie: educa/area, educata/areata, educate/areate, educati/areati, educato/areato, educai/rei, educanda/renda, educande/rende, educando/rendo, educasse/resse, educassero/ressero, educassi/ressi, educaste/reste, educasti/resti, educate/rete, educati/reti, educatore/retore, educatori/retori.
Usando "educare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * torere = educatore.
Sciarade incatenate
La parola "educare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: educa+are, educa+care.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "educare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = educatrice.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Allevare, Alimentare, Educare, Rilevare - «Allevare, prender le cure opportune a far crescere un ente animato. Uno dei modi dello allevare si è l'alimentare; non il solo però. Educare comprende e lo allevamento, e l'istruzione, e l'ammaestramento dell'animo». Gatti.

Educare per metafora dicesi anche di cosa inanimata: fiori educati dalle mie mani.

«Rilevare dicesi, e in Toscana e fuori, dell'allattare i bambini, cioè delle prime cure dello allevare». Cioni. [immagine]
Educare, Allevare, Avvezzare, Dare l’educazione, Tirare avanti, Tirarsi su, Istruire - Educare è cominciare e progredire adagio adagio, secondo comportano le forze dell'alunno, nell'educazione: è preparare il terreno e mettervi la buona semente man mano che ne viene il destro: dare l'educazione è darla tutta; adoperarvisi a tutt'uomo, affaticarvisi attorno e di proposito. Istruire è più speciale: molti padri, e più ancora molte madri sanno educare i figliuoli, e non li saprebbero istruire; a ciò occorrono maestri, precettori e simili: così molti di questi che sanno istruire altrui in qualche ramo di scienza, educazione propriamente non saprebbero dare. Allevare dicesi e de' bambini, e degli animali, e delle piante: educare di bambini e di certi animali domestici che, per un maggiore sviluppo intellettuale proprio della loro specie, di una certa educazione sono capaci. Avvezzare alle buone maniere, a ciò che è pulito, decente, onesto, è parte dell'educazione e dell'istruzione, che vorrebbesi potere far sì che da una sola persona potessero darsi; o per ispiegarmi più chiaramente, che l'educatore potesse istruire, e il maestro educare. Tirare avanti altri col porgergli aiuto, consiglio, conforto: si tirano avanti o su i figli coll'allevarli bene, col farli studiare e col dar poi ad essi uno stato o metterli in grado di coprire un uffizio. Tirarsi su è di se stesso per mezzo dello studio, del lavoro perseverante, col dare buon conto di sè, e con una certa attenzione a non lasciare sfuggire le buone occasioni. Quanti dal nulla o dal poco si son tirati su, e hanno fatto e fanno delle prime figure! quanti invece aspettano che gli caschi il cacio sui maccheroni! ma questi hanno un bello aspettare; al dì d'oggi la fortuna non è più cieca, e non prodiga, in genere, i suoi favori se non a chi sa veramente meritarseli. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Educare - [T.] V. a. Svolgere le facoltà conforme l'indole e il fine loro. Aureo lat.; e questo, congenere a Educere; onde Virg. Parvos educere natos. L'orig. dice che educazione vera è svolgimento; che le facoltà mancanti non si possono educando creare, ma, al più, compensarne con altre il difetto; dice che Il condur fuori è il contr. del Comprimere, ma che Condurre è operazione graduata, la qual non si fa senza che ci cooperi l'educato. Nella ling. fr. il v. Éduquer rimane a solo il popolo: idiotismo prezioso. In tutta It. e anche in Tosc. più sovente pronunziasi Èduca, Èduchi; ma taluni anche coll'acc. sulla seconda: e nel bisdrucciolo suona più facile Edùcano, Edùchino. Ma Io edùco suonerebbe non bene.

2. Dell'allevare. Dice Varr. che i bambini, dopo divezzi, erano iniziati alle dee Edusa, Potina, Cuba, del mangiare, del bere, del dormire; Aug. dice d'una dea Edulica, che dá il cibo; altri scrive Edulia, altri Educa. Ma forse l'Edusa e l'Educa erano due distinte divinità. Plaut. e Varr. attestano che Educare è più di Alere. T. Varr. L'ostetrice raccoglie (educit), la balia educa (educat), il pedagogo istituisce, insegna il maestro. – Curz. Ellanice che aveva educato Alessandro, era amata da lui come madre.

3. Secondo l'orig. continuasi a educare il corpo dell'uomo sino all'adulta giovanezza. T. Educare le membra, le forze corporee.

T. Educare i sensi al forte e delicato esercizio della propria facoltà ciascheduno. In questo signif. il senso mater. collegasi coll'intell. – Educare l'occhio a discernere e misurare gli oggetti, l'orecchio a sentire le conformità e difformità e la natura varia de' suoni; il braccio al lavoro; la mano a potente agilità. – Certe femmine educano più le gambe che il cuore; Educant, educunt, diducunt.

4. Il senso più usit. è il mor. T. Un fanciullo può essere bene allevato, e male educato; e così viceversa. – Pl. La dá alla padrona, prega ne abbia cura, la educhi: la padrona lo fa. La educò con industria grande, come se di lei fosse nata, o poco meno. Lo stesso: Se la educò per figliuola, bene e nella pudicizia. = Fr. Giord. Pred. (C) Se bene gli educherete, bene a voi e a loro ne avvenirà. E: Educategli nel santo servigio di Dio. – T. Cogli esempi' educare.

T. Educare il cuore, l'affetto, la volontà, il libero arbitrio.

5. Può avere anche senso intell. e per il signif. gen. dell'orig.; e perchè deve nell'attenzione della mente la volontà aver parte. T. Educare la mente ad attendere. – Educare la stessa attenzione. – Educare la memoria, esercitandola, aiutandola colla riflessione, ornandola di cose degne. – Educare con la memoria l'ingegno, l'una con l'altra facoltà. – Educare l'imaginazione, che i suoi moti siano insieme e rapidi e regolari. – Educare il senso del bello. – Educare l'anima al bello.

T. Educare all'arte. – L'artista. Quintil. Se un oratore diasi a me da educare. – Educare lo stile.

T. Può dirsi che i grandi scrittori vengono educando la lingua, esercitandola a esprimere alte verità con affetto; ma questo non possono se non educando se stessi alle tradizioni migliori. – Una lingua si viene educando, svolgendo la propria fecondità con le forze morali della nazione che la usa.

6. Senso mor. e intell. e civ. T. Educare il popolo. – Educare un ordine di persone agli uffizi comuni o a speciali. – Educare i servi a riverenza operosa, cioè ad amore intelligente. – I sottoposti valgono meglio a educare i soprastanti, che questi quelli. – Pochi si educano mariti e padri; e i diritti e i doveri li colgono alla sprovvista. – Educare, Educarsi alla vita pubblica. – Educare al governo, alla libertà: c'è chi educa alla schiavitù.

7. Fig. T. L'amore, il dolore, il tempo, l'esperienza educano chi si lascia educare. – Certi colloquii educano meglio che certi libri. – Non sono i libri d'educazione che educano. – La natura esteriore e le cose educano l'uomo, perchè in esse parla e opera Dio.

T. Di Dio, il salmo: Dio mi regge,… in luogo d'abbondante pastura m'ha collocato, lungo l'acque del ristoro m'educò,… m'ha condotto nelle vie di giustizia.

8. Modi com. a parecchi de' sensi not. Coll'A. T. Educare alla modestia, al dominio di se stesso; dice il fine principale. Col Per, anco fini speciali. Educare per tale o tale uffizio. Coll'In dice gli abiti che si fanno nella educazione contrarre. Educare nell'astinenza, nella continenza, nelle forti, cioè modeste, virtù. – Educare col…, dice il mezzo. Nè con tutte carezze educasi bene, nè con tutte durezze.

T. Col Che, dice un intento o un effetto speciale. Lo educherò, che continui l'opera mia.

Coll'Agg. T. Lo ha educato docile; Si educa stizzoso.

T. S'è veduto, educarsi e l'uomo e le sue facoltà; e il bambino e il giovanetto e l'adulto. – L'uomo educa e gli altri e se stesso. Il fare educare s'intende specialm. di giovanetti; e vale Farli ammaestrare piuttosto che veramente educare.

9. D'anim. del primo allevare. T. Plin. Il vitello marino educa colle mammelle i suoi parti.

Per estens. T. Plin. Le cicogne educano alla sua volta la vecchiezza delle madri loro.

Dell'allevare. Castell. Opusc. Fil. 60. (C) Deplorai la miseria della patria mia, vedendo nelle stalle de' grandi educare i poledri e' cavalli con grossissime spese. T. Api, bachi, gregge. Segnatam. di quegli anim. la cui opera può agli usi umani coll'esercizio piegarsi meglio.

10. Il seg. e d'anim., e d'altri enti specialm. viventi. T. Ov. Apponimi quel che il mare, quel che la terra educa, quello che l'aria. Segnatam. di piante. Catull. Fiore che l'aure accarezzano, il sole avviva, la pioggia educa. Ov. Erbe che educa la terra. Catull. Le uve che educa la vite. U. Fosc. Gli educava un lauro.
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