Verbo | |
Dare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo irregolare, sia transitivo che intransitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è dato. Il gerundio è dando. Il participio presente è dante. Vedi: coniugazione del verbo dare. |
Parole Collegate |
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Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
avere (47%), ricevere (8%), donare (6%), offrire (5%), fare (4%), prendere (3%), fiducia (2%), mano (2%). Vedi anche: Parole associate a dare. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola dare è formata da quattro lettere, due vocali e due consonanti. È una parola bifronte senza capo, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (era). Divisione in sillabe: dà-re. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Fontamara di Ignazio Silone (1945): «In questo giornale» proseguì il commissario «si parla molto di Fontamara. Si parla della deviazione d'un corso d'acqua, di un tratturo, della questione del Fucino, del suicidio di un certo Teofilo, della morte di una certa Elvira, e di fatti simili. È evidente che solo un Fontamarese poteva dare simili notizie. Spiegate come questo sia avvenuto.» Azzurro tenebra di Giovanni Arpino (1977): Arp vide il Grangiuán chino sulla macchina per scrivere, il sigaro proteso. Consultava il taccuino, tetragono, prima di dare inizio a una frase. Il Veneziano se ne stava curvo sul telefono, parlando muoveva pupille rapidissime da indio in esplorazione, controllando i tifosi. Molte Belle Gioie, spaventate, si erano raccolte nel bel mezzo delle panche e cercavano di consolarsi, di non vedere, infittendo un loro ansioso borbottio. Qualche Jena registrava frettolosamente sul quaderno gli epiteti più clamorosi. Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Mentre suonava la campana delle otto, nel corridoio lunghissimo, stretto, molto buio, cominciarono a penetrare le alunne. Dalla porta che dava sulla scala, incorniciata da una raggiera di ferro, per dare un po' più di luce a quel budello umido di corridoio, venivano le alunne esterne; dalla porta opposta, piccola e socchiusa, che dava sul convitto, comparivano le convittrici, a due, a due. |
Proverbi |
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Espressioni e Modi di Dire |
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Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per dare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: bare, care, dace, dame, dark, darà, darò, date, dire, dure, fare, gare, lare, mare, pare, rare, tare. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: bara, bari, baro, barò, cara, card, cari, caro, fard, fari, faro, farà, farò, gara, hard, kart, lari, laro, mara, mari, marà, marò, para, pari, paro, parà, parò, rara, rari, raro, sara, sari, sarà, sarò, tara, tari, taro, tarì, tarò, vara, vari, varo, varò, yard, zara. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: are. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: darei, darle, darne. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: aera, cera, mera, nera, pera, sera, vera. Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si possono ottenere: rada, rade, radi, rado. |
Testacoda |
Togliendo la lettera iniziale e aggiungendone una alla fine si ottengono: area, aree, arem. |
Parole con "dare" |
Iniziano con "dare": darei, daremo, darete, darebbe, daremmo, dareste, daresti, darebbero. |
Finiscono con "dare": andare, badare, fidare, lodare, ridare, rodare, sedare, sudare, bardare, bendare, bordare, cardare, faldare, fondare, frodare, gridare, guadare, guidare, lordare, mandare, mondare, predare, saldare, scodare, sfidare, snidare, snodare, snudare, sondare, spadare, ... |
Contengono "dare": ridarei, ridaremo, ridarete, ridarebbe, ridaremmo, ridareste, ridaresti, caldareria, caldarerie, cardarelli, cardarello, soldarelli, soldarello, ridarebbero. |
»» Vedi parole che contengono dare per la lista completa |
Parole contenute in "dare" |
are. Contenute all'inverso: era. |
Incastri |
Inserito nella parola rii dà RIdareI; in rimo dà RIdareMO. |
Inserendo al suo interno mie si ha DAmieRE; con est si ha DARestE; con zia si ha DAziaRE; con zie si ha DAzieRE; con est si ha DestARE; con evi si ha DeviARE; con ebbi si ha DebbiARE; con oppi si ha DoppiARE; con enunci si ha DenunciARE. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "dare" si può ottenere dalle seguenti coppie: daca/care, dace/cere, daco/core, dadi/dire, daga/gare, dai/ire, dama/mare, dame/mere, dami/mire, damina/minare, damo/more, daspo/spore, data/tare, datata/tatare, datore/torere. |
Usando "dare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arda * = arre; bada * = bare; cada * = care; ceda * = cere; coda * = core; * reca = daca; * reco = daco; * rema = dama; * remi = dami; * remo = damo; * rete = date; * reti = dati; goda * = gore; lida * = lire; mida * = mire; moda * = more; muda * = mure; rada * = rare; seda * = sere; suda * = sure; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "dare" si può ottenere dalle seguenti coppie: daca/acre, dadi/idre, daga/agre, data/atre, dato/otre. |
Usando "dare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erga = daga; * erma = dama; * erme = dame; * ermo = damo; * erta = data; * erte = date; * erti = dati; * erto = dato; * errai = darai. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "dare" si può ottenere dalle seguenti coppie: ada/rea, amida/reami, cada/reca, citareda/recitare, coda/reco, fida/refi, fluida/reflui, giada/regia, leda/relè, matricida/rematrici, mida/remi, moda/remo, oda/reo, seda/rese, soda/reso, teda/rete, uccida/reucci, umida/reumi. |
Usando "dare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: reca * = cada; reco * = coda; refi * = fida; relè * = leda; remi * = mida; remo * = moda; * cada = reca; * coda = reco; * fida = refi; * leda = relè; * mida = remi; * moda = remo; * seda = rese; * soda = reso; * teda = rete; rese * = seda; reso * = soda; rete * = teda; reami * = amida; * cad = areca; ... |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "dare" si può ottenere dalle seguenti coppie: daca/reca, dacite/recite, daciti/reciti, daco/reco, dadini/redini, dai/rei, dama/rema, damare/remare, dami/remi, damo/remo, danda/renda, dande/rende, dando/rendo, danna/renna, danzo/renzo, datata/retata, datate/retate, date/rete, dati/reti, datino/retino, datore/retore... |
Usando "dare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arre * = arda; cere * = ceda; core * = coda; * cere = dace; * core = daco; * dire = dadi; * mere = dame; * mire = dami; * more = damo; gore * = goda; lire * = lida; mire * = mida; more * = moda; mure * = muda; darà * = rare; sere * = seda; sure * = suda; vere * = veda; dal * = alare; barre * = barda; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "dare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * sla = darsela; * tic = datrice; * ira = diarrea; * ire = diarree; poi * = podarie; cave * = cadavere; * naos = danarose; * temo = dateremo; * enti = dentarie; * orto = doratore; * otto = dotatore; irta * = idratare; loto * = lodatore; pela * = pedalare; * teste = datereste; * testi = dateresti; * evito = deviatore; inizi * = indiziare; invii * = invidiare; orini * = ordinarie; ... |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Consegnare, Affidare, Dare - Si consegna una cosa a qualcuno, ponendogliela nelle proprie mani, cosa di qualche momento. - Si affida quando si commette alla fede di alcuno, o cosa di gran pregio, o persona cara, acciocchè la custodisca e la guardi. - «Quando vado in viaggio affido a lui il mio bambino.» - Il verbo Dare è generico, ed è il puro atto del far passare una cosa da noi ad altri. [immagine] |
Dare, E dagli, Dagli dagli - Dal verbo Dare si forma il modo Dàgli che accenna atto istantaneo fatto con qualche forza. - « Lo raggiunse e, dàgli, gli sonò un pugno sul capo; » e quando un malandrino fugge, si suole incitargli la gente contro, gridando Dàgli, dàgli. - Il modo E dàgli accenna meraviglia o dispetto del veder replicata cosa che ci dispiaccia. E dàgli, esclamerà un padre, udendo far rumore al figliuolo, a cui aveva già comandato di star buono. - Dàgli dàgli, significa cosa che avviene o riesce dopo varie prove o dopo lunga aspettazione. - « Dàgli, dàgli, finalmente arrivò. - Dàgli dàgli, mi è riuscito venirne a capo. » [immagine] |
Dare, Dare busse, Battere, Percuotere, Bastonare, Picchiare, Sculacciare - Dare si usa assolutamente per Dar busse ad alcuno, o con mani o con bastone; ed è, più che altro, della plebe. Un esempio c'è nell'epigramma fatto contro l‘Ercole del Bandinelli, rappresentato in atto di dar sul capo a Bacco:
Ercole. non mi dar, che i tuoi vitelli Ti renderò, le pecore e i castroni; Ma il bue l'ha preso Baccio Bandinelli. Battere è Dar delle busse con qualunque strumento altri abbia in mano. — Bastonare è il far ciò con un bastone. — Percuotere è generico, ed ha con sé l'idea di maggior gravità e forza. Il Dare, Dar busse, Bastonare, si fa sempre, o per atto di castigo, o per isfogo di sdegno. Il Battere e il Percuotere in alcuni casi può esser casuale. — In vece di Dare o Dar busse, si dice anche Picchiare, ma questo si usa parlando di bambini. — «Picchia sempre quel povero bambino.» — E dei bambini è parimente proprio lo Sculacciare, che è il battere con forza con la mano aperta le natiche. [immagine] |
Nascere, Venire alla luce, Dare alla luce - Nascere si dice degli animali tutti, e anche delle biade che si seminano.
- Venire alla luce è del parlare scelto, e si direbbe solo degli uomini, come Dare alla luce per Partorire. - Dare alla luce e Venire alla luce si dice altresì, ma con qualche affettazione, delle opere dell'ingegno che si pubblicano per istampa. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Consegnare, Dare - Consegnare è un dare un po' più solenne; è dare in mani proprie, constatando il trapasso: dare ha molti altri sensi ovvii abbastanza per non essere necessario di qui registrarli. [immagine] |
Dono, Presente, Donazione, Donagione, Donativo, Donoro, Regalo, Largizione; Donare, Dare, Presentare, Offrire - Si può far dono di cosa che sia lontana; il presente, come suona e significa la parola, deve, nel darsi, venir presentato alla persona cui si vuol dare: nel dono pare che vi sia maggiore generosità; nel presente invece può essere l'idea di cattivarsi l'attenzione o la benevolenza di colui al quale si fa: si presentano anche i semplici omaggi, le proteste di rispetto: si dà il cuore, la fortuna, la vita. Donazione è dono solenne e per atto legale o giudiziario: la donazione dev'essere di una certa rilevanza se ha da meritare la spesa e l'apparato di quest'atto. Donagione è dell'uso toscano, dice Tommaseo, e men solenne e legale della donazione; è più rilevante del dono. Donora si dicono specialmente que' regali che fa lo sposo alla sposa nell'atto del matrimonio. Donativo è termine famigliare; si fanno di cose di poco prezzo intrinseco, ma di un valore grande, se è relativo all'affetto di chi dà e di chi riceve: si fanno fra stretti parenti e fra amici intrinseci, corrispondono ai petit prèsents, che, secondo i Francesi, entretiennent l'amitiè. Il regalo ha da essere di cosa appariscente e fatto con una certa pompa e in certe circostanze solenni: talvolta il regalo non è di cosa tale da potersi considerare come un dono; un caro amico viene d'improvviso a pranzo da voi; ei, se v'è caro davvero, vi fa un regalo. Largizione è dono che il ricco fa al povero; è prova di generosità e di buon cuore; è elemosina abbondante, fatta di cuore, e quasi maggiore di quanto le forze non paiono permettere: quasi come se uno, così facendo, andasse più in là delle possibili e naturali sue forze. Donare è proprio far dono altrui di cosa già nostra: dare ha molti altri sensi: si danno tante cose che doni non sono: si danno busse, consigli, risposte ecc. Si dà nel porgere, nel vendere: nell'urtare si dà dentro. Presentare, in questo senso, è porgere il dono, il regalo che si vuol fare; è unire alla cosa data l'atto positivo del donare. Offerire è un presentare, nel dubbio ancora che altri accetti: si offre un pranzo, la propria servitù, le scuse, una somma, ma non si sa se verranno queste cose ricevute o aggradite; talvolta offerire val proprio il presentare; ma unendo al presente la preghiera viva della voce e dell'atto supplichevole, acciò il presente riesca o più accetto o faccia maggior impressione sull'animo di chi l'ha da ricevere, unendovi un atto di umiliazione, di rispetto, di ossequio, di supplica o di confidenza, secondo il caso. [immagine] |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: dapprincipio, darà, darai, daranno, darci, dardi, dardo « dare » darebbe, darebbero, darei, daremmo, daremo, dareste, daresti |
Parole di quattro lettere: dami, damo, darà « dare » dark, darò, data |
Lista Verbi: danneggiare, danzare « dare » datare, dattiloscrivere |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): rimbucare, sbucare, caducare, educare, rieducare, diseducare, brucare « dare (erad) » badare, abbiadare, spadare, degradare, aggradare, digradare, retrogradare |
Indice parole che: iniziano con D, con DA, parole che iniziano con DAR, finiscono con E |
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