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Informazioni utili online sulla parola italiana «giudice», il significato, curiosità, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Giudice

Parole Collegate

»» Aggettivi per descrivere giudice (ordinario, imparziale, penale, severo, istruttore, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
pace (23%), tribunale (22%), imparziale (8%), magistrato (5%), sentenza (3%), sportivo (3%), togato (2%), imputato (2%), avvocato (2%), arbitro (2%), gara (2%), tutelare (2%), supremo (2%). Vedi anche: Parole associate a giudice.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Liste a cui appartiene

Lista Mestieri [Giornalaio, Giornalista « * » Gondoliere, Grafico]

Informazioni di base

La parola giudice è formata da sette lettere, quattro vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: giù-di-ce. È un trisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con giudice per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Il miglior giudice della nostra moralità siamo noi stessi.
  • Il giudice ha rigettato le richieste dell'avvocato difensore.
  • Quando il giudice dà un buon punteggio, improvvisamente tutti i sacrifici fatti hanno un senso!
Citazioni da opere letterarie
I Figli dell'Aria di Emilio Salgari (1904): Ritenendo inutile ogni protesta e troppo pericolosa una nuova resistenza, seguirono il giudice, attraversando parecchi androni quasi bui, dove non si vedevano altro che gabbie destinate ai prigionieri più ricalcitranti, ed entrarono in una saletta quadrata e bassa, ammobiliata con un lurido tavolo sopra cui si vedeva un tappeto ancor più lurido.

Il tesoro di Grazia Deledda (1928): Elena non udì. Pur guardando le carte bollate francesi vide il giudice fermarsi un istante davanti alla finestra. E in quella finestra, altre volte, in un tempo lontano e indeterminato come nel ricordo d'un sogno, ella soleva aspettare il suo primo innamorato che passava in una strada rasente al sottostante giardinetto.

Casa nuova di Matilde Serao (1919): Sempre il medesimo orizzonte; un palmo e mezzo di cielo, sette centimetri di collina ed un campanile; di mare e di Vesuvio neppure l'ombra; giù, una straduccia rumorosa e sudicia. I vicini, gente noiosa: il damerino che si pettina ad uno specchietto presso la finestra, la sarta che inaffia la malvarosa, il giudice che litiga con la moglie, la signorina che impara la rêverie di Ascher dalla mattina alla sera: sempre gli stessi visi, sempre le stesse voci.
Espressioni e Modi di Dire
  • C'è un giudice a Berlino
Libri
  • Al mio giudice (Scritto da: Alessandro Perissinotto; Anno 2005)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per giudice
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: giudica, giudici, giudico.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: decidui.
Parole contenute in "giudice"
giù, udì, dice.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "giudice" si può ottenere dalle seguenti coppie: giura/radice, giuri/ridice.
Usando "giudice" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * dicente = giunte; * diceria = giuria; * diceste = giuste; * dicesti = giusti; ingiù * = indice; * cechi = giudichi.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "giudice" si può ottenere dalle seguenti coppie: giuda/addice.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "giudice" si può ottenere dalle seguenti coppie: giunte/dicente, giuria/diceria, giuste/diceste, giusti/dicesti.
Usando "giudice" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * giudichi = cechi; * radice = giura; * ridice = giuri; indice * = ingiù; giudicami * = camice; * aie = giudicai; * aree = giudicare; * atee = giudicate.
Sciarade e composizione
"giudice" è formata da: giù+dice.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "giudice" (*) con un'altra parola si può ottenere: * ah = giudaiche.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Giudice, Arbitro - L'arbitro è un giudice scelto di comune consenso dalle parti interessate per definire e decidere perentoriamente una quistione. Il giudice è preposto dal sovrano per decidere secondo le leggi i casi civili, criminali, o commerciali di sua competenza: l'arbitro giudica e decide secondo la propria coscienza e il buon senso. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Giudice - e † JÙDICE. [T.] S. m. Chi giudica per abito o in atto, per facoltà naturale o impartitagli. Lat. aureo Judex, da Jus, dico. Ha com. l'orig. con Giurisdizione, e Jus fa ascendere a Giove, a Jehova, o almeno il diritto al dovere. I primi reggitori delle tribù, cioè delle famiglie, giudicavano le differenze tra' discendenti e dipendenti; in Omero e in Esiodo Βασιλεὺς val Reggitore. T. Salm. Principi e tutti i giudici della terra. Giosuè: Gli anziani e i duci e i giudici, i Magistrati che ressero il popolo d'Israello da Giosuè a Samuele.

Il libro de' Giudici, o ass. I Giudici, Il settimo libro dell'Ant. Testam., contenente la Stor. de' Giudei durante il governo de' giudici. (Man.) T. Leggesi nel capo II de' Giudici. Varr. Giudici i consoli. – Alarico era non re de' Visigoti, ma giudice. – Titolo de' reggitori di Sardegna. D. 2. 8. Giudice Nin. – Senz'art., quando è titolo quasi soprannome. E ivi: L'ombra che s'era a Giudice raccolta (accostata a Nino giudice).

2. (Leg.) Più specialm. Quel pubblico ufficiale a cui è affidata, secondo la costituzione polit. di ciascun popolo, la potestà di conoscere delle controversie, di pronunziare le sentenze e farle eseguire. T. Eletto, Creato giudice. – Nominare, Fare giudice. – Istituire, Costituire (che è più). – Porre, Mettere (men riverente), Dare. – In Roma il pretore, il senato, poi l'imperatore, dava il giudice, assegnava chi dovesse conoscere della causa; giacchè questo non era uffizio stabile. Hor. Qual sia l'uffizio del senatore, e quale del giudice. Vang. C'era un certo giudice in certa città (il quale aveva a noja il render giustizia). – Giurisdizione del giudice. – Funzioni di…

3. Azione giudiciaria. T. Petron. Commettere una causa a un giudice. – Ricorrere al…

Del trattare l'affare per via forense. T. Per man di giudice. – Citare dinanzi al… = Nov. ant. 83. (C) Un dì, preso un pentolaio per malleveria, e menandolo a giudice, messere Azzolino era nella sala, e disse… T. Vang. Non ti tragga al giudice. – Giudice della causa. Prov. Tosc. 150. Tes. Br. 1. 31. Stabilì che le cose (cause)… fossero dinanzi a' giudici. Cic. La cosa si tratta presso giudici severissimi. – Tremava come un reo dinnanzi al suo giudice. – Stette in carcere mesi e mesi, senza veder faccia di giudice. = Bocc. g. 6. f. 4. (C) Per la perversità di questa stagione, li giudici hanno lasciati i tribunali. T. Sentenza di giudice. Lucan. Crudele. Vang. Giudice d'iniquità. – Giudice di vendetta.

4. Specie. T. Giudici naturali, Quelli che la legge assegna a ciascuno, secondo la natura della causa e la condizione naturale e civile d'entrambe le parti, o d'una almeno. Giudice legittimo o ne; competente, incompetente.

T. Giudice delle cause civili o del civile. – Giudice criminale; meglio Del criminale. E meglio ancora gli ant. [Tav.] Tratt. Colori Rett. pag. 24. Parla il giudice del malificio, di Firenze.

T. Giudice inquirente, Che fa le prime indagini, per dare materia e norma al processo; non impropriam. detto, Giudice istruttore. – Giudice inquisitore, sarebbe da dire piuttosto Della inquisizione ecclesiastica, o d'altra sim. – Giudice auditore, il giudice militare ordinario.

T. Giudice delegato, contrapp. a Permanente. [Cont.] Roseo, Disci. mil. Lang. 201. È cosa ragionevole che (i legionarii) abbino un giudice ordinario che lor amministri giustizia così in cause civili, come in criminali, fin tanto che son le legioni sotto l'insegne. T. Giudice straordinario, privilegiato. – Giudice supplente. – Giudice inferiore, superiore. Giudice supremo, Nel più alto grado della giurisdizione; Sovrano, il principe stesso, che, nella presente condizione di cose, non dovrebbe mai essere giudice.

T. Giudici giurati. Dicesi: I giurati sono i giudici del fatto; ma impossibile logicamente e moralm. separare il diritto dal fatto; ond'è che I giudici di diritto vengono di necessità a giudicare i fatti; e I giudici del fatto, per far le viste di non giudicare il diritto, negano i fatti o li storcono.

5. T. Giudice di tribunale, A chi d'ufficio è commesso il giudicare. Onde Giudice nel tale o tal tribunale. – Giudice del tribunale di prima istanza. O ass. Giudice di prima istanza, d'appello, di cassazione. E anche: Giudice in prima istanza, in appello, in cassazione. Il Di denota più propriam. il grado; l'In, la funzione e l'atto d'esercitarla. [Cont.] Cons. mare, 1. Questo eleggono per giudice delle appellazioni, le quali appellazioni si fanno delle sentenze date per i predetti consoli. Sic. mare, 14. Non si abbia a far giudicio dinanzi altri concistori nè persone, se non dinanzi i detti consoli di mare; e, in caso di appellazione, del giudice di appello che tal questione determina.

T. Giudice arbitro, ai Rom. Il giudice dato dal pretore o elettosi dai litiganti. L'arbitro dá sentenza quale alla coscienza sua pare. Il giudice sentenzia secondo la legge e a stretto diritto. Il giudice deve conoscere delle cause portategli, l'arbitro eletto può sottrarsi all'incarico.

T. Giudice di pace, Magistrato che giudica per via sommaria senza i consueti dispendii del processo, e senza intervento d'avvocato, le differenze che appaiono meno importanti, per conciliarle, al possibile, senza che si proceda dinnanzi ai tribunali ordinarii. Anche Giudice conciliatore.

T. Giudice perito; anche il secondo, sost.; come quando dicesi ass. Un perito (il cui giudizio, nella cosa della quale egli è esperto, è testimonianza e documento da servire di norma alla sentenza del Giudice propriam. detto).

T. Giudice delle mercedi in Roma, Che in via sommaria, sulla piazza dove convengono i contadini, decide le differenze tra loro e i conduttori delle opere.

6. Altre specie. [Camp.] † Lat. Praetor urbanus. Avv. Cicil. II. 12. Cajo Servilio generale giudice della terra.

Giudice del podestà, perchè nelle rep. it. ciascun podestà chiamato di fuori portava seco i suoi uomini di tribunale, acciocchè la giustizia fosse spassionata o paresse. Bocc. Nov. 11. 11. (C) Le quali cose udendo il giudice del podestà, il quale era un ruvido uomo, prestamente… lo 'ncominciò ad esaminare.

T. Band. Fior. 28. 7. I quali conservatori e maestri di dogana… sieno giudici competenti di tali cause d'appellazione.

T. Giudice della R. Legazia Apostolica in Sicilia. – Giudici delle Chiese.

T. Gran Giudice d'Ungheria (Tavernicus). – Gran Giudice, sotto l'imp. francese, nel regno d'Italia, Il Ministro regio della giustizia.

7. † Uso antiq. [G.Fal.] Varch. St. Fior. III. 201. Giudici e notai; chè giudici si chiamavano anticamente in Firenze i dottori delle leggi (matricolati per poter giudicare, come Dottore, matricolato per poter insegnare). = Franc. Sacch. Nov. 127. (C) Mandò un suo figliuolo a studiare a Bologna, e fecelo giudice. Stor. Pist. 120. Bocc. Nov. 20. 3. E 16. G. V. 12. 20. 2. T. Franceschino da Pelacane, giudice testimone (nella pace tra i Malaspina e il vescovo di Luni conciliata da Dante). = Vit. S. Dorot. 121. (C) Teofilo giudice avvocato (più sotto lo chiama semplicem. Teofilo avvocato). E 130. T. E troppi giudici hanno mente e anima d'avvocato, anco che non siano mai stati avvocati. In questo senso forse, Dat. Gor. Sfera. Framm. Mercurio fa l'uomo esser ben portante,… Procuratore e giudice avvocante, Trattator di qualunque cosa sia.

II. 8. Dicesi di Dio, riguardando non solo al finale qiudizio di tutto il genere umano, ma a quello di ciascuna vita e atto. T. Salm. Dio, giudice giusto, forte e paziente. – Dio è giudice suona talvolta rimprovero o minaccia agli altri, o meglio a noi stessi.

T. Un Inn. Il gran Giudice dell'ultimo dì. Un altro: Quando il Giudice verrà. Un altro: Crediamo verrai, Giudice. Un altro: Quando il Giudice sederà.

T. Dio, giudice de' secoli. Ma Ambr. accennando a quello del Vang., canta agli Apostoli: Voi, giudici de' secoli, e veri lumi del mondo.

T. Ai Pagani: Giudice d'inferno, Minosse, Eaco, Radamante.

9. Senso mor. e rel. T. La Chiesa è giudice di quanto concerne la fede.

T. Giudice de' cuori, massimam. Dio. E, per contrapp., biasimo all'uomo: Voler farsi giudice delle intenzioni. – La posterità sarà giudice. Machiav. Leg. e Comm. 1. 298. Di che ne sarà più vero judice il tempo. – Vero giudice, in Cic., più chiaro agli Italiani Verace.

10. T. Dal senso mor. al soc., è passaggio il seg. Hor. Il volgo, giudice che tu conosci; che. stolto, dá spesso gli onori agli indegni. (Parla non del volgo povero.)

T. Giudici d'onore, nelle cause così dette d'onore, che, fatte per cansare i duelli, talvolta li provocano; come i Giudici forensi fomentano le liti. I giudici d'onore non sono però giudici dell'onore.

T. Giudici d'una battaglia, d'una gara.

T. Giudice del giuoco.

T. In altro senso, Sparz. e Vop. Giuocare al giudici. Svet. Ducatus et imperia ludere.

Più e men che giuoco, l'invocazione amorosa di Monsignore. Cas. Canz. 3. 3. (C) Deh! chi fia mai che scioglia Vêr la giudice mia sì dolci prieghi?

11. Senso intell. T. Ludi ai Lat. le scuole e le pugne, Ludere il cantare versi; e Virg. Pane stesso, se meco gareggi (nel canto), Arcadia giudice; si darà per vinto, Arcadia giudice, Pane stesso. – Giudice di concorsi scolareschi, o, che è peggio, dottorali e accademici. = Salvin. Disc. 2. 473. (C) Accademie solenni, nelle quali l'ingegnosa nazione era la criticatrice, la giudice. T. Cic. Estimatore e giudice di tali studii. Hor. Giudice te, non spregevole autore negli studii della natura e del vero. – Giudice del bello. – Giudice di versi, di musica. Hor. Opera che non teme l'arguto acume del giudice. E: Vada prima il tuo componimento agli orecchi di Mezio giudice. Ma i Mevii sopraffanno i Mezii, e non temono di farsi giudici ai giudici.

12. Senso corp. T. Paride, giudice della bellezza. – Buon giudice di piatti e di vini.

13. Fig. Tass. Ger. 11. 63. (C) Solimano, ecco il loco, ed ecco l'ora Che del nostro valor giudice sia.

L'orecchio è un giudice superbo. (Man.) T. D'ogni leggiera offesa all'armonia si risente, perchè i suoni e i sensi hanno un vincolo arcano.

[A.Con.] Cor mio, giudice occulto. T. La coscienza, giudice insieme e carnefice.

III. 14. Nel preced., e ne' §§ 9, 10, 11, abbiam visti es. di Giudice femm. Altri due qui. [Cast.] Guar. Past. fid. 2. 1. Già si sedeva all'amoroso ufficio la bellissima giudice. = Bemb. Asol. 3. 164. (C) La Fortuna, avendo riguardo alla grandezza delle cose che dir si poteano, avea loro maggiore ascoltatrice, e più alta giudice apparecchiata.

15. Modi com. a parecchi de' sensi not. – Agg. T. Giudice competente.

T. Giudice fedele. – Giusto. Cic. Equissimo. – Sovrano. – Giudice inappellabile. – Incorruttibile. Cic. Integerrimo. – Intemerato. – Indulgente. – Rigido. Cic. Severissimo. – Sospetto. Hor. Giudice corrotto. – Iniquo.

T. Giudice sottile. – Acuto. – Difficile. Cic. Vero. – Ponderato. Cic. Sapiente.

T. Cic. Leggiero. E: Da nulla.

[B.] Ar. Fur. 13. 1. Buono. T. Cattivo ha due sensi; l'uno di moralità e di giustizia, l'altro di perizia e di sapienza. In questo secondo si suol premettere: Buon giudice, Cattivo giudice. – Giudice buono, di morale bontà; Giudice cattivo, che giudica con mal animo.

16. Con verbi. T. Brut. Prendere alcuno giudice; in it., più chiaro Per giudice, o, men com., A. [B.] Ar. Fur. 27. 98. Far giudice (alcuno in qualche cosa. Anche fuor di giudizio). T. Ne fo giudice voi. – Lascio giudice voi: questo lascia più arbitrio. – Voi siatene giudice. In cose più gravi: Voi siate il mio giudice.

T. Costituire alcuno giudice Vang. Chi costituì me giudice o divisore sopra di voi? – Costituirsi giudice dice più che Farsi; ma anche Farsi è più o men grave presunzione, quando non s'intenda del Farsi giudice di se stesso. Cic. Essere. Vang. Però essi saranno i vostri giudici. – Siate il nostro giudice. (Coll'art., lo fa unico o principale.) – Ne sia giudice il vostro senno, il cuore, la coscienza vostra; la pubblica coscienza, le età future, Dio.

T. Io non son giudice vale Non ho autorità nè perizia da giudicare. – Non voglio esser giudice, Non pretendo nè intendo esercitare autorità, nonchè severità di giudizio.

T. Sorgere, Sedere giudice. – Sorgere dice pretensione o apparenza di pretensione; Sedere può essere che denoti, con biasimo o con iron., affettazione d'autorità o di gravità incompetente. Ma può avere senso buono, come l'ha in Cic. – Avere giudice alcuno. Dig. Il padre non può avere giudice il figlio. – Invocarlo, Accettarlo, Patirlo, Ricusarlo. – Non lo riconosco per mio giudice.

T. Il giudice sentenziò. Plin. Pronunziò che…

17. Modi proverb. Bracc. Rinal. Dial. 290. (Gh.) Fare come i giudici da Padova, che, per parer savii, si davan la sentenza contro. (Fanf.) Impiccate il giudice, la sentenza è data, per cel., quando alcuno sputa dottoralmente una sentenza. Allegr. 239. (C) Perch'esser non si può giudice e parte. [Cors.] Pallav. Stor. Conc. 3. 18. 14. L'esser giudice e parte non si concede, è vero, a' privati (e a' principi sì?). = (Fanf.) Essere giudice e parte, Essere giudice in causa propria; in gen., per dimostrare la sconvenevolezza di chi con autorità s'arroga ciò che da altri gli dovrebbe esser dato. T. Hor. Male esamina il vero ogni giudice corrotto. Prov. Tosc. 150. Il buon giudice, tosto intende, e tardi giudica.

18. Con partic. T. Giudice della lite, della differenza in gen. Cic. Judex quaestionis. – Giudice delle pers., d'un ordine di pers. – Delle materie: Giudice del civile, del criminale. – Del fine: Giudice di pace; Giudice d'ira. – De' gradi: Di prima istanza, d'appello. – Del luogo: Di tale o tale città, distretto. – Giudice in, del luogo dov' egli risiede. – Del soggetto: Giudice in questa causa. – Buon giudice in fatto di musica. – Dell'ordine dell'amministrazione della giustizia: Giudice in prima, in ultima istanza. – L'In dice l'attuale esercizio in tale o tal causa; il Di, l'uffizio abit.

T. Andare al giudice, per ricorrere; Dal…, per visitarlo anco per abito, non per cagione di giudizio. – Dinnanzi al…, e come attore e come reo. Hor. Sub judice lis est. In it. La causa, o, peggio, la persona essere sotto un giudice, avrebbe mal senso. – Ben potrebbesi per ell. Giudice sopra tale o tale materia, sui civili, sui reati politici.

T. Hor. Fabio Vel judice vincam. – A modo d'abl. ass. (V. es. al § 11), potrebbesi anco nell'it. Giudice lui (essendo lui giudice), le donne giovani non andrebbero mai colla peggio.

T. Col Se. Ter. Voi sarete giudici se il fatto meriti lode o biasimo.

T. Parlare con autorità di giudice. – Cipiglio di giudice.
† Giudice - [T.] S. f. V. il masc. §§ 9, 10, 11, 13, 14.
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