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Informazioni utili online sulla parola italiana «invocare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Invocare

Verbo

Invocare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è invocato. Il gerundio è invocando. Il participio presente è invocante. Vedi: coniugazione del verbo invocare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di invocare (scongiurare, implorare, pregare, supplicare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola invocare è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: in-vo-cà-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con invocare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Non bisogna invocare mai il diavolo anche in momenti di sconforto totale.
  • Non c'è cosa peggiore che sentire invocare aiuto e vedere che nessuno interviene.
  • Affinché possa aiutarti, ogni giorno ti rechi in chiesa per invocare il Signore.
Citazioni da opere letterarie
La via del male di Grazia Deledda (1906): Maria si diresse verso l'altra estremità della tanca, a nord, dov'era il cancello. Le pareva di udire, a intervalli, una voce lontana; attraversò il letto del ruscello, dove correva un filo d'acqua gialla sotto lo smorto chiarore della luna, e si fermò ancora, ascoltando, con gli occhi fissi ad oriente come per invocare la luce.

Col fuoco non si scherza di Emilio De Marchi (1900): Allo svolto del muro spuntò la cappelletta dell'Immacolata, innanzi alla quale ardeva la lampada che le due vecchie ragazze facevano accendere quando avevano una grazia speciale da domandare alla Madonna. Da qualche tempo l'olio era consacrato a invocare la salute del povero padrone malandato nelle gambe: e Cresti sapeva anche questo.

Le Aquile della steppa di Emilio Salgari (1907): — Sì, se riuscirò a fanatizzare i miei cavalieri e la popolazione. Questa sera lancerò i muezzin attraverso le vie della città e farò loro invocare la protezione di Alì e di Hussein, portando in giro la veste verde dell'uno e la spada dell'altro e le colombe bianche, simbolo del loro martirio.
Uso in vari contesti
  • Nel 1853, nel Trattato Teorico e Pratico Delle Pruove, è riportato: "Si può, per l‘opposto, invocare in favore del principio che estende al fideiussore l'autorità delle decisioni rese contra il debitore, l'articolo 123 del codice d'istruzione criminale".
  • Il 23 Ottobre 2013, il quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno, in un articolo su una donna malata che chiede aiuto e rifiuta la terapia oncologica perchè incinta, scrive: "Se ci mettiamo a invocare (talvolta come uno slogan ammuffito) la legalità in ogni sua forma, non possiamo un giorno scoprirci anglosassoni e chiedere che venga applicato il common law piuttosto che il civil law".

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per invocare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: infocare, invocate, involare.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: inca, noce, voce.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: invocarle, invocarne.
Parole contenute in "invocare"
are, oca, care, invoca. Contenute all'inverso: era.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "invocare" si può ottenere dalle seguenti coppie: invocai/ire, invocata/tare, invocatore/torere.
Usando "invocare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areata = invocata; * areate = invocate; * areati = invocati; * areato = invocato; coi * = convocare; * rendo = invocando; * resse = invocasse; * ressi = invocassi; * reste = invocaste; * resti = invocasti; * retore = invocatore; * retori = invocatori; * ressero = invocassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "invocare" si può ottenere dalle seguenti coppie: invocata/atre, invocato/otre.
Usando "invocare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = invocata; * erte = invocate; * erti = invocati; * erto = invocato; reni * = revocare; proni * = provocare; equini * = equivocare.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "invocare" si può ottenere dalle seguenti coppie: invoca/area, invocata/areata, invocate/areate, invocati/areati, invocato/areato, invocai/rei, invocando/rendo, invocasse/resse, invocassero/ressero, invocassi/ressi, invocaste/reste, invocasti/resti, invocate/rete, invocati/reti, invocatore/retore, invocatori/retori.
Usando "invocare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * torere = invocatore.
Sciarade incatenate
La parola "invocare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: invoca+are, invoca+care.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "invocare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = invocatrice.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Si invocano con i fulmini, Si canta invocando prima un fiore, Rende invivibili molte metropoli, L'invito dei Sardi ad andare, Veniva invocato contro il mal caduco e la pazzia.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Evocare, Invocare - Evocare è proprio del richiamare alla vita, o a rispondere o a far checchessia, le anime de’ morti o altri spiriti. - «Evocare dal sepolcro le ombre de’ padri.»

“Me ad evocar gli eroi chiamin le Muse Del mortale pensiero animatrici.” Foscolo.

Oggi si fa, alla francese, un grande sciupío dell’evocare le memorie, il passato e simili. - Invocare è proprio del chiamare con preghiera o con desiderio, per solito, potenze superiori. - Invocare Iddio – i Santi.

“Invoco Lei che ben sempre rispose, Chi la chiamò con fede.” Petrarca.

Evocare accenna al far tornar fuori: Invocare al far venire in nostro ajuto. Perfino la morte e la tempesta si possono invocare, non evocare. G. F. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Implorare, Chiedere, Invocare, Pregare, Supplicare, Scongiurare - Implorare è chiedere cosa importante o necessaria con pianti, con lamenti, con gemiti: chiedere è generico; chiedere un soldo per carità, chiedere perdono, chiedere nuove della salute, chiedere la spiegazione di cosa non bene intesa; importano tanti sentimenti diversi o gradazioni di sentimento quanti ne stanno fra l'indifferenza, la curiosità, il desiderio e il timore. Invocare è chiamare in aiuto, in soccorso in mezzo ai pericoli: invocar Dio, la Madonna, i Santi; ma invocare non è un pregare formolato per lo più; l'invocazione è sospiro o voce che parte dal cuore e che Dio perfettamente comprende. Supplicare è pregare con sommissione e rispetto ma con istanza ad un tempo. Scongiurare è pregare alcuno, supplicarlo per ciò che ha di più caro di fare qualche cosa; e siccome la persona che scongiura si fa promettere ordinariamente la cosa sull'onore o su qualche altra consimile formola sacramentale, è quasi costringere con giuramento; da ciò l'altro senso che aveva il vocabolo quando credevasi che con arti riputate diaboliche, e colla forza di parole e malefizi si potessero costringere gli spiriti infernali e ridurli ubbidienti allo scongiuratore. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Invocare - [T.] V. a. Chiamare per lo più con preghiera e con desiderio. T. L'aureo lat. ha senso più ampio, anco di Chiamare in un luogo: e appunto il senso dell' In dona al verbo l'uso not., perchè quel che si vuole più presso a noi, più in noi, non può non essere cosa desiderabile. Invoco daVoco, come il gr. Εἰσκαλέω da Καλέω, Invocare, Richiedere, Esigere. Εἰσκαλέω, Far venire a sè. Προσκαλέω, Chiamare di più, Eccitare, Attrarre, Far crescere, Citare anche a titolo d'accusa. Quindi il lat. e l'it. Provocare: ma propriam. Ant. gramm. lat. Invocare in ajuto, Provocare a sdegno. – Invocasi, vedremo, anche contro; ma riguardando il male altrui come difesa o vendetta dell'invocante. V. INVOCATRICE, § 2. E purtroppo taluni, provocando, pare che invochino il male come bene; anzi con più ardore provocano che non invochino. Pl. Neque vocat, neque invocat. E quel che recano in prova che Invocare valesse il sempl. Vocare, Enn. Mira questo sublime splendente, che tutti invocano, Giove, può bene intendersi nel senso del § 2.

Nel seg. sta per Convocare, qi asi non badando alla partic., ma a solo il senso del verbo. G. V. 12. 89. 5. (C) E, ciò fatto, fece, a grido del detto Parlamento, invocare, e poi per sue lettere citare, gli lettori dello 'mperio della Magna. – Invocasi chiamando; Implorasi con dolore affettuoso, umile. [Cam.] Borgh. Selv. Tert. 113. Tu implori Dio solo, e niuno dei presenti numi invochi per testimonio. T. Qui bene distinta l'invocazione d'affetto doloroso e umile al vero Dio, dalla invocazione, sovente superstiziosa o iraconda, alle deità false o a' maligni spiriti. V. § 4 e 5, e INVOCATORE, § 2.

T. Sebbene si dica Cónvoca, Próvoca, Èvoca, Révoca; sempre Invóco, invóchi, invóca.

2. T. Senso rel. Più pr. al valore e dell'In e di Voco, giacchè la voce dev'essere sacra al Verbo, e in gr. Καλέω passivo vale Essere. – Ne' libri sacri Invocare il nome di Dio comprende non solo gli atti del culto esterno, ma della religione tutti. Poi più specialm. gli atti di culto in gen., e ancora più specialm. le preci o in voce o di cuore.

T. Poi Invocavasi la deità, e gli spiriti più degni di lei; invocavansi a testimoni. Sen. Trag. Te, te, creatore de' celesti, io invoco a testimone.Curz. Profferirsi al tormento, gli Dei testimoni invocare.

Anche vindici. T. Liv. Se mancasse, egli invoca irati sopra a sè Giove padre, e Marte Gradivo, e gli altri Dei.

3. Della religione vera. T. Arte seta. 3. Ma io come vivo Cristiano chiamerò e invocherò l'Attore e il Principe di tutte le cose, Jesù Cristo, sanza il quale ogni cosa è irrita e vana. Ps. Invocherò con lode il Signore, e sarò salvo da' miei nemici. – Invocasi anco senza chiedere espressam. tale o tal cosa, lodando, ringraziando.

T. Invocabit, La prima domenica di quaresima, dalla prima parola dell'Introito della Messa. Alla Chiesa milanese, la quaresima ha da questa domenica cominciamento.

Nelle necessità. T. Ps. Non invocarono Dio; trepidarono di timore là dove non era timore. E: Nella mia tribolazione invocai il Signore, e gridai al Dio mio.

Anco senza parole. T. Ap. Invocano di cuore puro il Signore.

Per altri. [Cam.] Borgh. Selv. Tert. 67. Noi, per la salute degl'imperatori, invochiamo Iddio eterno, Iddio vero, Iddio vivo, il quale gl'imperatori sopra gli altri vogliono propizio a sè.

Petr. Canz. 49. 1. (C) Invoco lei che ben sempre rispose, Chi la chiamò con fede (M. V.). D. 3. 23. Il nome del bel fior ch'io sempre invoco E sera e mane (senza nominare M. V. Sopra dice: La rosa in che 'l Verbo divino Carne si fece). T. S. Bern. Ne' pericoli, nelle angustie, nelle incertezze, invocate Maria.

T. Invocare gli Angeli, i Santi, come intercessori.

4. T. Tac. Gli Dei con preghiere. Cic. Giunone Lucina invocano nel partorire. = Vett. Colt. 4. (C) Se noi fossimo in quella antica religione…, ricorreremmo a Pallade, e invocheremmo lei, alla quale 'questa pianta era dedicata. T. Pl. Voi, Lari, invoco, che mi ajutiate per bene. Virg. Invoca il Genio del luogo, e la Terra, e le Ninfe, e i Fiumi ancora ignoti; poi la Notte, e i Segni che splendon la notte, e Giove Ideo, e la Frigia madre, e lei che ha e nel Cielo e nell'Erebo doppia potenza. (Accanto a Cibele pone ex ordine, come per avvertire che il metro non concede a lui nominarli in quell'ordine che Enea li invocò: ma non a caso comincia dalle deità della terra italica; e ascende quindi al cielo notturno, siccome soggiorno dell'arcana divinità, e poi viene agli Dei della patria, e da ultimo alla potenza delle supere cose e delle infere).

5. T. Invocare le potenze infernali con sortilegi o altrimenti. V. es. in INVOCATORE, § 2, e INVOCAZIONE, § 3. Sen. Trag. Stige.

6. Nelle cose umane. T. Dal preced. a questo è passaggio. Val. Mass. proem. Cesare se invoco a questo mio principio. Cic. Invocarlo a difendere le sorti comuni. – Invocare una nazione in soccorritrice, in alleata; Invocare da una nazione soccorso. – Invocare la cooperazione; un provvedimento.

7. In senso e umano e rel., aff. a Chiedere, ma sempre con desiderio più o meno sommesso. T. Invocare l'ajuto. – La clemenza. – Invocano il tuo patrocinio. – Invocare la benedizione sul capo proprio o de' suoi cari.

T. Invoco la vostra preghiera; prego, raccomando, ordino (ma con affetto) che preghiate per me.

T. Invoco la vostra attenzione, quando se n'ha di bisogno, quando non si crede poterla richiedere, quando si desidera ottenerla più intensa.

Senso di maggior forza. Serd. Stor. 5. 209. (C) Mentre invocava la fede d'Iddio e degli uomini, lo mise in catene.

T. Invocare la morte. Ug. Fosc. A che non venne, ed invocai, la morte? (Il greco-italo-britanno non si rammentava la sapiente favoletta greca del vecchierello chiamante la morte; simile all'altra della vecchierella che chiama il lupo.)

8. Chiedere, non per sè, ma per altri. T. Invocar pace all'anima sua. = Cont. Gius. Bell. man. 15. (Gh.) O sasso avventuroso, o sacro loco, D'onde si muove onestamente e posa Talor la donna mia sola e pensosa Col mio signore (Amore), a cui vittoria invoco. T. Invoco sopra di voi la grazia e la pace di Dio. – Invocare grazia, libertà non solo per sè, ma per altri.

9. T. Il Ps. Il nome del nostro Dio invocheremo, ha il senso del § 2. Ma Invocasi anche il nome di pers., non per ottenere da essa un bene direttam., sì perchè mettere innanzi quel nome si ha per mezzo conveniente a ottenerlo.

T. Tac. Invocare la fede de' militi proprii. – Invocare la testimonianza d'uomini, non come invocasi la deità testimone, ma per conferma del proprio detto. Invocare l'autorità di dicitore o di scrittore, acciocchè sia comprovata l'affermazione o l'opinione nostra. – Invocare, in altro senso, l'autorità d'uomo a propria difesa. – Invocare la legge, nel senso del § 6, quasi potenza difenditrice, come Invocasi un legale difensore,nel senso che qui trattiamo, per sostenere tale o tal punto della causa. Dicono. anche Invocare l'articolo 333 della legge, ma questo pare men pr., nel senso gen. di Citare.

10. Fig. T. E l'uomo; e il cuore, il desiderio, i pensieri dell'uomo invocano. – Il canto, il grido invoca; Le lagrime, il pallore, l'accorato silenzio.

11. Modi com. ai sensi not. T. Invocare pers. o cosa. – Invocare l'ajuto di pers., di cosa. – Invocare altri per ajuto dice meno che In ajuto (che è in Quintil.).

T. Invocare ajuto da… dice meno che L'ajuto di… Pl. A sè. – Invocare ajuto a sè, ad altri, dice più che Invocare per… – Invocare su… fa meglio sentire la superiore potenza invocata. – Tac. Le armi d'alcuno contro altri.

Ass. T. Ps. Quando invocai, Dio m'esaudì.

T. Quand' è più aff. a Chiedere, comporta il Che. Invocava che venisse. – Pare antifr., Invocava che se ne andassero, ma di siffatte iron. è piena la lingua.

12. T. Per estens. D'anim. Gli uccellini invocano dalla madre il cibo. Ps. Dat escam…, pullis corvorum invocantibus eum.

Trasl. T. La terra invoca la coltura dell'uomo. – L'erba alida invoca le pioggie, che rammenta il più ardito e pur bello di Tib. Arida nec pluvio supplicat herba Jovi.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: invocabile, invocabili, invocai, invocammo, invocando, invocano, invocante « invocare » invocarle, invocarlo, invocarne, invocarono, invocasse, invocassero, invocassi
Parole di otto lettere: inviterò, invitino, invocano « invocare » invocata, invocate, invocati
Lista Verbi: invischiare, invitare « invocare » invogliare, involgarire
Vocabolario inverso (per trovare le rime): infuocare, sfuocare, avocare, evocare, rievocare, revocare, equivocare « invocare (eracovni) » convocare, riconvocare, sconvocare, provocare, abbarcare, sobbarcare, imbarcare
Indice parole che: iniziano con I, con IN, parole che iniziano con INV, finiscono con E

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