Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con lasciare e canzoni con lasciare per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
- Non lasciare incustoditi oggetti di un certo valore. Potrebbero essere una tentazione per persone poco oneste.
- Nel lasciare la vecchia casa non nascondo di aver versato qualche lacrima!
- Non mi posso certamente lasciare sfuggire questa occasione!
|
Citazioni da opere letterarie |
La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro (2013): A lui la cabina serve solo per lasciare gli hongkong sul pavimento e buttare la maglietta su una sedia. ma ama questo spazio ambiguo immerso nella penombra, i rumori della spiaggia che vi arrivano attutiti, come da lontananze smisurate, abbacinanti. Qui è forte il profumo di creme in vasetti e tubetti, abbronzanti e doposole ammucchiati sulla mensola: di questo casotto si servono due famiglie, genitori, sorelle, zii, cugini e cugine. Un caos.
Le Aquile della steppa di Emilio Salgari (1907): Fortunatamente i banditi, sicuri di non venire disturbati, ansiosi soprattutto di impadronirsi della casa, avevano commesso l'imprudenza di non lasciare delle vedette disperse per la pianura, cosicchè il beg poté attraversare la distanza che lo separava dai Sarti, senza fare alcun cattivo incontro, eccettuato qualche piccolo gruppo di lupi che non si provò nemmeno a dargli la caccia.
Il deserto dei tartari di Dino Buzzati (1940): Drogo rimase solo e si sentì praticamente felice. Assaporava con orgoglio la sua determinazione di restare, l'amaro gusto di lasciare le piccole sicure gioie per un grande bene a lunga e incerta scadenza (e forse c'era sotto il consolante pensiero che avrebbe sempre fatto in tempo a partire). |
Espressioni e Modi di Dire |
- Lasciare gli ossi agli altri
|
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per lasciare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
|
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
»» Vedi tutte le definizioni |
|
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: fasciare, lanciare, lasciale, lasciate, lisciare. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: lasciar. Altri scarti con resto non consecutivo: lasca, lare, lire, asce, asia, acre, scie, sire, care. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: lasciarle, lasciarne. |
Parole con "lasciare" |
Finiscono con "lasciare": rilasciare, tralasciare. |
Parole contenute in "lasciare" |
are, sci, scia, ascia, lasci, lascia, sciare, lasciar. Contenute all'inverso: era, ics. |
Incastri |
Si può ottenere da lare e scia (LAsciaRE). |
Inserendo al suo interno passa si ha LASCIApassaRE. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "lasciare" si può ottenere dalle seguenti coppie: lasco/scosciare, lascio/ciociare, lasciti/tiare, lasciai/ire, lasciala/lare, lasciali/lire, lasciami/mire, lasciamo/more, lasciamola/molare, lasciata/tare. |
Usando "lasciare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areno = lascino; * areale = lasciale; * areali = lasciali; * remi = lasciami; * remo = lasciamo; * areata = lasciata; * areate = lasciate; * areati = lasciati; * areato = lasciato; pila * = pisciare; * rendo = lasciando; * evi = lasciarvi; * resse = lasciasse; * ressi = lasciassi; * reste = lasciaste; * resti = lasciasti; scola * = scosciare; angola * = angosciare; * egli = lasciargli; * ressero = lasciassero; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "lasciare" si può ottenere dalle seguenti coppie: lasciva/avare, lasciata/atre, lasciato/otre. |
Usando "lasciare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erano = lascino; * ermo = lasciamo; * erta = lasciata; * erte = lasciate; * erti = lasciati; * erto = lasciato. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "lasciare" si può ottenere dalle seguenti coppie: lascia/area, lasciale/areale, lasciali/areali, lasciata/areata, lasciate/areate, lasciati/areati, lasciato/areato, lascino/areno, lasciai/rei, lasciale/relè, lasciami/remi, lasciamo/remo, lasciando/rendo, lasciasse/resse, lasciassero/ressero, lasciassi/ressi, lasciaste/reste, lasciasti/resti, lasciate/rete, lasciati/reti. |
Usando "lasciare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: pisciare * = pila; lasciar * = arare; scosciare * = scola; angosciare * = angola; * lasciale = areale; * lasciali = areali; * lire = lasciali; * mire = lasciami; * more = lasciamo; * mie = lasciarmi; * tiè = lasciarti; * vie = lasciarvi; lasco * = scosciare; * glie = lasciargli. |
Sciarade e composizione |
"lasciare" è formata da: lasci+are. |
Sciarade incatenate |
La parola "lasciare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: lasci+sciare, lascia+are, lascia+sciare, lasciar+are, lasciar+sciare. |
Intarsi e sciarade alterne |
"lasciare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: lasca/ire. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Abbandonare, Lasciare - Lasciare contiene tutte le idee contrarie a quelle di Tenére e di Prendere. Abbandonare suppone una determinazione della volontà. Nel Lasciare può essere inavvertenza. Si lascia un libro, un oggetto in qualche luogo, non si abbandona. Un figlio, una ragazza abbandonati destano idee dolorose, che non desterebbe l'uso del Lasciare.
[Poi Lasciare può esser per un momento; Abbandonare, per sempre. Chi lascia può avere idea di riprendere la cosa lasciata; chi abbandona ha il proposito deliberato di non riprendere mai più la cosa abbandonata. - G.F.] [immagine] |
Lasciare, Abbandonare - Parli il Grassi, che sa farlo meglio di tutti.
«La principal distinzione di questi due verbi sta in questo, che Abbandonare è lasciar per affatto, e Lasciare è per a tempo. Nell'Abbandonare si ha intenzione di non ripigliare o di non ritornare più alla cosa che si abbandona; nel lasciare non si perde la volontà o la speranza di trovarla. Si lascia un amico, ed è per pochi momenti, onde ritornare a lui fra non molto; ma se si abbandona, è segno che gli si son volte le spalle, e che l'amicizia è rotta.
«Molti fra i migliori autori di lingua usarono lasciare per abbandonare, e questo per quello; ma la natura del verbo lasciare, anche quando è posto per abbandonare, ha bisogno di alcun soccorso dalla frase, onde corrispondere pienamente all'idea; e però si dice lasciar in abbandono, lasciar in dimenticanza, lasciar solo nell'afflizione: ma abbandonare sta solo, e comprende tutte queste idee, le quali in lasciare non sono che accessorie. Arianna abbandonata ci richiama alla mente quella misera vittima dell'infedeltà e dell'ingratitudine di Teseo, e sola e deserta sullo scoglio di Nasso: Arianna lasciata non vuol dir nulla se non v'aggiungi le circostanze del luogo, o della cagione per cui venne lasciata.
«Questa diversità deriva dalla diversa origine delle due voci. Lasciare è dal latino Laxare, che propriamente valeva allargare, sciorre, allentare, ma che sulla bocca della plebe e nei secoli di mezzo venne adoperato per contrario di Tenere. Abbandonare vien prossimamente dal provenzale Bandon, ed ha la radice nel teutonico Bann, cacciata, proscrizione.» [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Lasciare, Abbandonare - Abbandonare è lasciare assolutamente, affatto, per non pensarci più; è anche lasciare a tradimento, è lasciare in impiccio, in mezzo a una strada, nella miseria: lasciare per poco, abbandonare per sempre. Persona abbandonata non ha più alcuno che l'ami, che la sovvenga ne' suoi bisogni; onde abbandono è miseria estrema e quasi disperazione: ciò dimostra che lo stato sociale è proprio, è necessario all'uomo. Si lascia talora per dimenticanza, a caso; si abbandona per incuria, disamore, apposta. Lasciare che altri vada, venga, prenda, parli, spenda, e faccia, in una parola, quello che vuole: lasciare scritto, detto, fatto, ecc. sono tutte maniere che ad abbandonare non competono. Lasciare è una mezza idea che con altra mezza, dirò così, riesce completa: abbandonare dice cosa intera e che non ha bisogno di altro commento o complemento. [immagine] |
Cessare, Desistere, Restare, Finire, Compire, Tralasciare, Lasciare - Chi cessa dal fare, non continua; il motivo della cessazione può essere spontaneo, violento o accidentale: cessar dall'opera, cessar di vivere. Il desistere invece è atto deliberato, sia spontaneo, o stimolato da preghiera, minaccia, o timore: desistere dall'impresa. Restare è un cessare immediato. Finire è quel cessare che naturalmente sussegue al compimento dell'opera. Compire riguarda le circostanze minime dell'azione, le quali danno alla medesima quel lustro che la rende perfetta: la carità non è compita se si mostra impazienza, disgusto, superbia o freddezza nel farla. Tralasciare, nel senso di cessare, è cessare a metà; cessare dall'opera per non più ripigliarla, almeno se non cangiano le circostanze che ce l'hanno fatta tralasciare. Tralasciare vale anche lasciare addietro, dimenticare: come tralasciare una circostanza; e parte di questi sensi stanno implicitamente anche nel primo. Lasciare, da sè, non dice cessare, o alcun che di approssimativo; bisogna dire: lasciar di fare, di lavorare, lasciare a metà; lasciare vale piuttosto smettere, allontanarsi: lasciar la via battuta; lasciar la compagnia, lasciar il paese: può essere effetto di violenza; ma allora per farci cessare ci vien detto: «lasciate stare», o semplicemente: «lasciate», ma l'elissi è evidente. [immagine] |
I commenti devono essere in tema, costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Non sono ammessi commenti "fotocopia" o in maiuscolo.