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Informazioni utili online sulla parola italiana «parola», il significato, curiosità, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Parola

Parole Collegate

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Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
voce (9%), frase (9%), verbo (9%), data (6%), passa (6%), vocabolo (4%), sillaba (4%), bocca (3%), sola (2%), chiave (2%), profeta (2%), sinonimo (2%), discorso (2%), silenzio (2%), associa (2%), pensiero (2%). Vedi anche: Parole associate a parola.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
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Insegna a Brunico

Il periodo grigio della storia
 

Informazioni di base

La parola parola è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: pa-rò-la. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con parola e canzoni con parola per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Sono una persona di vecchio stampo: la mia parola è vincolante, stanne certo!
  • Parola dopo parola, il discorso va per le lunghe e non finisce mai!
  • È un cane così intelligente che gli manca solo la parola.
Citazioni da opere letterarie
Piccolo mondo moderno di Antonio Fogazzaro (1901): Il panierino di aranci fu posato sul piccolo sedile interno della victoria di fronte a Piero. Egli sentì la loro parola tragica ma non se ne commosse. Era un rimprovero per il destino, forse; non per lui! Fisso lo sguardo nei frutti dorati, blandito i sensi dalla persistente aura della signora di cui adesso aveva preso il posto, rivedeva Jeanne nella loggia di Praglia con la tazza in mano, riassaporava la tristezza dei grandi occhi magnetici, l'ineffabile accento delle sommesse parole: “si c'était du poison, faudrait-il boire?„

Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): — Ma come le viene in mente alla direttrice, di consegnarmi Avellino? — esclamava Ida Torelli, la seconda sorella. — Io con quel vecchione del corrispondente, non posso lavorare: figurati, cara Markò, una mummia di settant'anni, che non può soffrire la sezione femminile. Lo chiamate, non risponde: dopo un'ora, vi chiama precipitosamente e vi fa una sfuriata. A ogni parola trasmessa, interrompe: a ogni dispaccio, chiede spiegazioni. È irascibile, cocciuto e insolente: una linea da crepare.

La via del male di Grazia Deledda (1906): Ella gli volse le spalle, e per il momento Pietro non disse altro. Ma egli non mantenne le sue promesse, e tanto meno pensò ad andarsene. Per qualche settimana non osò veramente sollevare gli occhi davanti a Maria e non le rivolgeva la parola se non interrogato. Lavorava nella vigna, e spesso non ritornava in paese neppure alla sera.
Proverbi
  • Parola e sasso quando sono lanciati non tornano indietro.
  • Il silenzio è d'oro, la parola d'argento.
  • Una parola tira l'altra.
  • L'uomo per la parola e il bue per le corna.
Espressioni e Modi di Dire
  • Mancare di parola
  • Mettere una buona parola
Titoli di Film
  • La parola ai giurati (Regia di Sidney Lumet; Anno 1957)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per parola
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: parole.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: baroli, barolo.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: paola, parla.
Altri scarti con resto non consecutivo: para, pala.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: pargola, parolai.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: malora, talora.
Parole con "parola"
Iniziano con "parola": parolai, parolaia, parolaie, parolaio, parolacce, parolaccia.
Finiscono con "parola": malaparola, passaparola, controparola.
Parole contenute in "parola"
aro, ola, par, paro. Contenute all'inverso: ora, rap.
Incastri
Inserendo al suo interno tic si ha PARticOLA; con est si ha PestAROLA.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "parola" si può ottenere dalle seguenti coppie: pane/nerola, pasca/scarola, parai/aiola, parare/areola, parvi/viola, parodiasti/diastila, parodiavo/diavola, parodisti/distila.
Usando "parola" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: puparo * = pula; nepa * = nerola; * ladino = parodino; * aoni = paroloni; * latiti = parotiti; * lassismi = parossismi; * lassismo = parossismo.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "parola" si può ottenere dalle seguenti coppie: parerà/areola, paria/aiola, parsa/asola.
Usando "parola" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * alosa = parsa; * alose = parse; strap * = stola; * aldo = parodo; * aldino = parodino; * alletta = paroletta; * allaccia = parolaccia.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "parola" si può ottenere dalle seguenti coppie: riparo/lari.
Usando "parola" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: lari * = riparo.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "parola" si può ottenere dalle seguenti coppie: parodino/ladino, parossismi/lassismi, parossismo/lassismo, parotiti/latiti.
Usando "parola" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: nerola * = nepa; * nerola = pane; * aiola = parai; * viola = parvi; * areola = parare; pula * = puparo; * distila = parodisti; * diastila = parodiasti.
Sciarade e composizione
"parola" è formata da: par+ola.
Sciarade incatenate
La parola "parola" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: paro+ola.
Intarsi e sciarade alterne
"parola" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: pro/ala.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Parola, In parola, Dar la sua parola, Barattar le parole, Pigliare in parola, Tenere in parola, Barattar due parole, Barattare una parola - Parola è Voce articolata significativa del concetto dell'uomo, e però quando si dice In parola, si afferma risolutamente che il nostro pensiero è quale accenna la parola, che per maggiore efficacia si dice: In parola d'onore. Per formula di promessa certa suol dirsi: « Ti do la mia parola, » o « Ti do parola, » onde Barattar la parola è non mantenere la promessa, e Barattar le parole significa la consuetudine di tale mancanza di fede. - Pigliar in parola è il tenere per formale promessa ciò che altri fa sperare lontanamente o per puro complimento. - Tener in parola è lo stesso, ma quando si tratta di negozii, di contratti e simili. - [Barattar le parole è Non mantener la promessa; ma Barattar due parole vale Parlare un po' con qualcuno tanto per distrarsi o sollevarsi alquanto da cure o dalla noja. - « Tutto il giorno sta nello studio a sgobbare; ma la sera va al caffè per barattar due parole con gli amici. » - Barattare una parola vale lo stesso; ma più spesso si usa con la negativa. - « La sera non viene un cane in casa mia a barattare una parola. » - « Non può barattare una parola con nessuno in quel paesucolo di montagna. » - « Non trovo da barattare una parola. » G. F.] [immagine]
Motto, Detto, Parola - La Parola è segno o rappresentazione del pensiero. - Il Detto rappresenta l'idea che serve a formare il pensiero, e spesso contiene un che di sentenzioso. - Il Motto ha l'istesso ufficio, ma è più conciso, e spesso arguto. [immagine]
Eloquenza, Facondia, Facilità di parola - La Eloquenza è il parlare ornato, corretto, nobile, sentenzioso, attraente e semplice nel tempo stesso. - La Facondia è puramente la facilità di parlare, anche all'improvviso, sopra diversi oggetti. Nel Parlamento molti hanno facondia; pochi o punti, eloquenza. - [La facilità di parola può stare disgiunta dalla eloquenza e dalla facondia stessa, non consistendo che in una certa felice disposizione della mente e degli organi vocali a trovare e proferire senza sforzo le parole e le frasi. Il facondo ha sempre facilità di parola; ma può l'eloquente non averla, che quando parli nel calore della passione e dell'affetto. Ci sono dei professori che nella conversazione tra amici non han facilità di parola, ma in cattedra son facondi e talora anche eloquenti. - Eloquente anche negli scritti; facondo solo nel parlare. Il Niccolini non aveva facilità di parola; ma era facondissimo se inasprito o comecchessia eccitato; eloquentissimo in certe parlate delle sue tragedie. G. F.] [immagine]
Espressione, Termine, Parola, Voce, Vocabolo - Espressione è qualunque significazione del pensiero espressa per via di parola. - Il Termine riguarda il soggetto, ed è parola che ben lo determina. - La Parola riguarda il concetto; una voce che non ha senso, non è parola: e però si dice Voce propria, impropria, ecc. - La Voce è la parola considerata grammaticalmente e materialmente. - Vocabolo è la voce in quanto l'uso le dà tale o tal altro significato; onde la parola Vocabolario. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Dire, Parlare, Favellare, Ragionare, Discorrere, Far parola - Parlare è il mezzo per cui tutte queste altre azioni si fanno; Favellare è proprio esprimersi con parole, e parole d'un certo idioma; onde dicesi la naturale favella: esprimersi si può anche a segni, come i muti, o scrivendo. Dire riguarda i pensieri, i sentimenti: si dice quel che si ha da dire, quel che si pensa; e talora si dice anche il contrario: si dice anche una parola, non come parola, ma come segno o espressione dell'idea che significa; e poi per dire una parola se ne dicono cento. Ragionare vorrebbe dire portar ragioni pro o contro un dato tema, una data cosa; ma molti credendo ragionare sragionano a tutt'andare, e al più discorrono, cioè dicon parole su parole tastando l'argomento, ma senza addentrarvisi. Si parla per dire qualche cosa; si discorre per passare il tempo; ma ragionare pare la cosa che meno sappia fare l'uomo, dotato della ragione e della favella. Far parola di qualche cosa vale darne un cenno più o meno circostanziato. [immagine]
Lanciare, Slanciare, Avventare, Gettare, Buttare, Tirare, Slanciarsi, Avventarsi, Gettar le parole, Gettare una parola, Buttar là una parola - Lanciare è gettare cosa da un luogo all'altro per aria sicchè vi giunga senza toccar terra. Slanciare pare che indichi più sforzo. Avventare è gettare contro: s'avventano e cose e parole; e sassi e ingiurie. Avventarsi è scagliarsi su o contra qualcuno o qualche cosa con ira per lo più o per impazienza onde non ci sfugga. Buttare è urtare o spingere, o gettare giù: buttare su, non si direbbe forse propriamente: buttare là, esprime dispregio della cosa e il poco valore suo, o il poco conto che se ne fa. Una fontana getta acqua; le piante buttano quando mettono i primi germogli: gettare statua o altro in bronzo, in oro, in argento, o altro metallo, è significato tutto peculiare di questo verbo: v'è poi il gettare via al proprio e al figurato, significati che tutti conoscono. Slanciarsi in aria, per saltare quanto più in alto si può; slanciarsi contro, incontro è meno di avventarsi; può indicare l'impazienza, ma non così chiaramente l'ira o altra passione bollente. Lanciare per varare dicesi propriamente de' bastimenti nuovi che dal cantiere vengono messi in mare. Tirare un'archibugiata, una cannonata è pigliare di mira checchessia, acciò la palla vada a colpirvi dentro; dicesi anche tirare un colpo di cannone quando non è che a polvere; ma allora più propriamente dovrebbe dirsi sparare. Gettare le parole è parlare invano, è parlare ai sordi, o peggio che ai sordi, a chi non intende o non vuol intendere. Gettare una parola è dirla con qualche argomento di fiducia o almeno di lusinga che abbia valere: buttarla là è dirla a modo di saggio, per vedere se attacca, se frutta; o con malizia per vedere se altri vi resta accalappiato, e sentendone una ne dica dieci su ciò che si vuole; se però s'ha da fare con gente più destra e più accorta di noi, gettare una parola, o il buttarla là come si vuole, riesce inutile, e le son parole gettate. [immagine]
Nome, Vocabolo, Termine, Parola, Espressione, Voce, Accenti, Accento - Parola, generico, si dice di ognuna di esse in quanto pronunziata, articolata, o che si può pronunziare, articolare; sia nome, sia verbo, aggettivo, o qualunque altra parte del discorso: le interiezioni per altro direi meglio voci. Nome è ogni parola a cui corrisponde cosa o persona. Le parole poi sono vocaboli in quanto con esse si chiamano gli oggetti corrispondenti; sono espressioni in quanto esprimono i sensi dell'animo, e vocaboli allora meglio forse potrebbe dirsi ai nomi; espressioni ad ogni altra classe di parole; sono termini finalmente in quanto non dicono né più né meno del loro preciso significato. Nell'uso però si scambiano sovente. Accenti, al plurale, per voci, espressioni o parole, è poetico; ma dirà sempre espressioni concitate, discorso animato da qualche vivo affetto. Accento, al singolare, è il segno che si mette sulla parola detta per ciò accentata; e il suono vibrato che per questo segno alla parola medesima si dà: non tutti gli accenti sono segnati: che anzi ogni parola ha un accento detto fonico sulla sillaba di essa che più forte si pronunzia; è accento prosodiaco, dirò così. [immagine]
Impegnare, Obbligare, Impegnarsi, Dar la parola, Obbligarsi, Ingaggiarsi, Promettere, Dar parola - Impegnare alcuno, è metterlo nell'impegno, al punto; obbligarlo è metterlo in dovere, e talvolta costringerlo a fare alcuna cosa. Impegnare propriamente, è dare, mettere in pegno. Impegnarsi è mettersi all'assunto con ferma volontà di riuscire; ma se uno s'impegna dando parola, o la parola d'onore, è in obbligo assoluto di farla per quanto sta in lui: obbligarsi, in materia di commercio, è promettere di pagare una somma per lo più, o devenire a qualche altra commerciale transazione: uno s'obbliga talvolta anche per altri, ed è una specie di malleveria; ma chi lo fa alla leggiera spesso spesso se ne pente. Dar parola è un promettere sull'onore, è dunque più del semplice promettere; chi manca alla promessa sarà un mentitore; chi manca alla propria parola è come spergiuro. Dar la parola d'onore è formola più solenne che il dare parola; ma la differenza non è che nella forma, il valore è lo stesso. Ingaggiarsi dice proprio quell'atto per cui uno prende servizio militare. [immagine]
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Parole in ordine alfabetico: parodontale, parodontali, parodonti, parodontite, parodonto, parodontologia, parodontologie « parola » parolacce, parolaccia, parolai, parolaia, parolaie, parolaio, parole
Parole di sei lettere: parlai, parodi, parodo « parola » parole, parrai, parrei
Vocabolario inverso (per trovare le rime): cimarola, fumarola, schiumarola, bagnarola, salinarola, savonarola, zonarola « parola (alorap) » malaparola, passaparola, controparola, pestarola, quizzarola, nerola, sanguinerola
Indice parole che: iniziano con P, con PA, parole che iniziano con PAR, finiscono con A

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