Dizy - dizionario

login/registrati
contest - guida

Informazioni utili online sulla parola italiana «quietare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Quietare

Verbo

Quietare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è quietato. Il gerundio è quietando. Il participio presente è quietante. Vedi: coniugazione del verbo quietare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di quietare (placare, pacare, calmare, acquietare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola quietare è formata da otto lettere, cinque vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: quie-tà-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con quietare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Riuscimmo a quietare il neonato cantando una dolce nenia.
  • Fu possibile quietare la rabbia del cane, avvicinandoci con movimenti lenti e non mostrando d'aver paura.
  • Bisogna fare quietare quel neonato che piange altrimenti c'è il pericolo di convulsioni per lui.
Citazioni da opere letterarie
Arabella di Emilio De Marchi (1888): — O poverina, capisco che abbia a tremare. Come l'ha saputo? e ha avuto il coraggio? oh quanti mali ci sono nel mondo, vero, pover'anima? Adesso si calmi; taccia, riposi. Le farò scaldare una goccia di caffè. L'ha presa a schiaffi? capisco, ci son certe cose... Non parli adesso. Lasci quietare il cuore. Vado un momento a veder quel figliuolo... Intanto prenda. Questa è una corona benedetta al santuario di Caravaggio. Se anche non si sente di pregare, se la tenga nelle mani. In certi momenti le nostre forze non bastano e bisogna attaccarsi a qualche cosa di più forte. Del resto, viva la sua faccia! se l'ha presa a schiaffi...

Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro (1896): Egli teneva le mani sulla spalliera d'una seggiola. La scosse con violenza e disse amaramente: «basta». Luisa lo guardò con tristezza indicibile e mormorò: «basta?». Egli rispose con ira: «sì, basta basta basta basta!». Tacque un istante e riprese duramente: «Sarò un neghittoso, un inerte, un egoista, tutto quello che vuoi ma non sono poi un bambino da venirmi a quietare con due carezze dopo avermi detto tutto quello che mi hai detto! Basta!».

Senilità di Italo Svevo (1898): Amalia riprese a parlare, senza scuotersi, senza chiamare, come se avesse creduto di aver sempre detto ad alta voce tutto il suo sogno. Di certe frasi diceva il principio, di altre la fine; borbottava delle parole incomprensibili, altre le sillabava chiare. Esclamava e domandava. Domandava con ansietà, mai soddisfatta della risposta, che forse non intendeva a pieno. Alla signora Elena, che s'era piegata su lei, per indovinare meglio un desiderio che pareva volesse manifestare: — Ma tu non sei Vittoria? — chiese. — Io, no — disse la signora sorpresa. Questa risposta fu compresa e bastò per qualche tempo a quietare l'ammalata.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per quietare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: quietate.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: quiete.
Parole con "quietare"
Finiscono con "quietare": acquietare, inquietare.
Parole contenute in "quietare"
are, eta, qui, tar, tare, quieta. Contenute all'inverso: era, atei, rate, ratei.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "quietare" si può ottenere dalle seguenti coppie: quieta/tatare, quietai/ire, quietata/tare.
Usando "quietare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: acquieta * = acre; * areata = quietata; * areate = quietate; * areati = quietati; * areato = quietato; * rendo = quietando; * renzo = quietanzo; * evi = quietarvi; * resse = quietasse; * ressi = quietassi; * reste = quietaste; * resti = quietasti; * ressero = quietassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "quietare" si può ottenere dalle seguenti coppie: quietavo/ovattare, quieterà/areare, quietata/atre, quietato/otre.
Usando "quietare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = quietata; * erte = quietate; * erti = quietati; * erto = quietato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "quietare" si può ottenere dalle seguenti coppie: quieta/area, quietata/areata, quietate/areate, quietati/areati, quietato/areato, quiete/aree, quietai/rei, quietando/rendo, quietanzo/renzo, quietasse/resse, quietassero/ressero, quietassi/ressi, quietaste/reste, quietasti/resti, quietate/rete, quietati/reti.
Usando "quietare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: quieta * = tatare; acre * = acquieta; * mie = quietarmi; * tiè = quietarti; * vie = quietarvi.
Sciarade incatenate
La parola "quietare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: quieta+are, quieta+tare.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Area di gran quiete, Qui è il __ che vi parla (annuncio in aereo), Momento di quiete assoluta, L'opera con Quickly, Il nome di Quilici.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Racchetare, Racquietare, Quetare, Quietare, Chetare, Acchetare, Acquietare; Quieto, Cheto, Posato; Quietanza, Quiescenza, Acquiescenza, Quietezza, Quietismo, Posatezza - Chetare è più del corpo e de' suoi moti; quietare, più dell'animo e delle passioni che lo sconvolgono; acchetare, più delle grida; quetare (neutro), più de' lamenti, e de' dolori che a lagnarci ci muovono; acquietare (attivo), più generale, e dei moti, e delle passioni, e dei sentimenti, e dei dolori: la carità e la logica, i benefizii e le soavi parole puonno fare di questi miracoli. Racchetare e racquietare sono o riproduzione o raddoppiamento dell'azione espressa dai verbi semplici da cui derivano: il mare, il vento si racchetano rimettendo del loro furore; un fanciullo piagnoloso o malaticcio si racquieta con una chicca, un frutto, un balocco qualunque. L'uomo sta cheto quando non parla, non grida o non fa altro rumore; è quieto quando l'animo suo posa tranquillo del presente e dell'avvenire; è posato quando o è stanco dalle agitazioni, o è maturo per l'età, o è assennato per criterio. Quietanza, che altri dice quiescenza, è termine commerciale, ed è equivalente di più speciale ricevuta; si mette dal negoziante o dal banchiere sulle cambiali di cui riceve l'importo, e dal mercante sulle parcelle che gli vengono pagate; è laconicamente così espressa: per quietanza, o (men bene) serve di quietanza, e poi la data e la firma; poche parole che valgono tant'oro. Quiescenza, che può scambiarsi con acquiescenza, vale a significare non il giusto scarico di un peso da cui altri si libera, ma quell'adattarsi alla prepotenza dell'uomo abusatore di sua forza o delle circostanze che non permettono si faccia altrimenti; quel ristare dall'opporsi con argomenti a sofisma o a capziosa ragione che senza persuadere ci chiude la bocca: quest'acquiescenza non è una sconfitta, ma una tregua. La quietezza è lo stato, o l'abitudine, o il carattere dell'uomo temperato e moderato ne' suoi voleri; la posatezza è lo stato, o l'abitudine, o il carattere di chi opera adagio e pensatamente: l'uomo posato non è sempre quieto internamente; molte volte non precipita appunto per essere ognora presente a se stesso; l'uomo di animo quieto non opera sempre posatamente, ma può alla tranquillità dell'animo accoppiare una certa vivacità e quel brio che viene dalla serenità della coscienza, dalla rettitudine de' pensieri e delle intenzioni. Il quietismo è, o era una specie di ottimismo o di apatia ascetica peccante e propendente forse alquanto a un certo fatalismo: il Fénélon, quel cuore così candido, quell'anima così ingenua che vedeva in Dio ogni bene, e nelle di lui opere un perfetto intendimento, se ne fece propugnatore, forse peccando per eccesso di zelo. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Quietare - e QUETARE. V. a. n. ass. Fermare il moto, Dar quiete. Quietare, in Prisc. – Dant. Purg. 15. (C) Venian gridando: un poco il passo queta.But. ivi: Il passo queta, cioè riposa il passo un poco, cioè non andare sì ratto. Dant. Par. 15. E fece quïetar le sante corde. Sagg. nat. esp. 150. Ritrovammo primieramente, che tutti gli accidenti di scemare, di crescere, di quietare, di salire, di correre, di ritardarsi, seguivano ne' medesimi punti del collo. E 179. Sospeso in aria questo strumento, e lasciate prima quietar le palle, cominciammo a presentargli per di sotto catinelle d'acqua.

2. Per Acquietare, Sedare, Porre in calma. Dant. Purg. 3. (C) E disïar vedeste senza frutte Tai, che sarebbe lor disío quetato, Ch'eternalmente è dato lor per lutto. E Par. 3. Frate, la nostra volontà quïeta. Frutto di carità, che fa volerne Sol quel ch'avemo, e d'altro non ci asseta E Conv. 169. Sicchè veramente non quetano, ma più danno cura. Petr. Son. 107. part. I. Ove ch'i' posi gli occhi lassi o giri, Per quetar la vaghezza che gli spinge. Fr. Jac. Tod. 5. 35. 82. Credi tu di quietare, Mentre è in tempesta, il mare? Fa' li venti riposare, Se lí vuoi quiete avere. Serd. Stor. 1. 39. Chi di poi n'assicura, che i signori e Re potentissimi dell'India.. siano per quietare, quando s'accorgeranno, che le lor gabelle, ed entrate siano per gli stranieri traffichi diminuite? Tac. Dav. Stor. 2. 51. Nel suo mortoro fecero i soldati per lo duolo e pianto nuova sedizione, e non era chi quietarla. E ann. 4. 1. Il nono anno che la repubblica in mano di Tiberio quietava E 4. 40. Poter essa Livia risolvere, se maritarsi dopo Druso le par meglio, che vedova nella medesima casa quietare. Segr. Fior. pr. 21. (M.) Sono nate queste sue azioni in modo l'una dall'altra, che non hanno dato mai spazio agli uomini di quietare ed operargli contro. Tac. Dav. ann. 3. 31. (Man.) Druso parlò molto acconcio al quietargli, e Mamerco zio e patrino di Silla, e di quella età facondissimo oratore, quetò Corbulone. [Cont.] Boseo, Agr. Her. 205. v. Bevuto il sugo di essa, con sugo di pomi granati, riposa e quieta il singhiozzo, allarga e dilata il fiato.

3. Trasl. [Cors.] Per Saziare il desiderio. S. Ant. Lett. 48. L'anima è di capacità infinita, e solo lo infinito Iddio la può quetare. [Laz.] Bart. Grand. Crist. c. 12. Quel bene proprio della parte che in noi è divina, solo egli può quietare tutti i nostri desiderii, e nel tempo e nell'eternità, e nella vita presente e nell'altra avvenire.

4. Neut. pass. [Cont.] Di cosa. Mettersi in quiete. cessando ogni movimento. G. G. N. sci. XIII. 323. I due pesi eguali pendenti da due capi della corda, ponendogliene in bilancio, si quieteranno.

5. E n. pass. Acquietarsi. Tac. Dav. Stor. 1. 16. (C) E tu non ti dei perder d'animo, se due legioni in questo trambusto del mondo non si quietano per ancora. Gal, Sist. 161. (M.) Quietiamoci pur, signor Simplicio, perchè il negozio cammina giustamente. [G.M.] Fag. Commed. Come non mi vedrà, si quieterà; Lontan dagli occhi, lontan dal cuore.

[Laz.] Ed anche il n. sempl. incontrasi nello stesso signif. Non com. Tac. Dav. Stor. 1. 9. Quel d'Illiria (esercito) pur quetò, benchè quelle legioni ch'erano in Italia chiamate da Nerone, sollecitassero per ambascerie Verginio. Bart. Ricr. Sav. 2. 9. Nè l'ozio e la lascivia trovano da quietare e trastullarsi dove la necessità tiene gli occhi in veglia e la carne in istento.

E fig. Dant. Par. 28. (C) Quanto la sua veduta sì profonda Nel vero, in che si queta ogn'intelletto. [Laz.] Gal. Gal. Disc. grav. Lo stesso Aristotile m'ha insegnato quietare l'intelletto a quello, che m'è persuaso dalla ragione, e non dalla sola autorità del maestro.

6. [Camp.] Contentarsi, Appagarsi, e simili. D. Conv. IV. 4. Onde, conciossiacosachè l'animo umano in terminata possessione di terra non si quieti, ma sempre desidera gloria acquistare.

7. Per Tacere, Cessare. Dant. Inf. 33. (C) Queta'mi allor per non fargli più tristi. [Fanf.] Segni Etic. Arist. 81. Allora subito uno si quieta di ricercare più in là qualmente ei far debba, quando di quello ch'e' cerca egli ha in sè stesso ridotto il principio.

8. E in senso di Quitare, Far fine o quitanza. G. V. 9. 327. (C) I Pisani renderono al Re d'Araona castello di Castro, e ogni fortezza ch'aveano in Sardigna, ed egli quetòe della rendita del tempo che l'avevano tenuta. E 6. 92. 4. Fammi dare il mio muletto, e 'l mio bordone e scarsella, com'io ci venni: e quetoti ogni servigio. E 8. 12. 1. (Man.) E fu quetato (Ruberto) di tutto il presto che la Chiesa aveva fatto al padre e all'avolo nella guerra di Cicilia. [Cont.] Doc. Arte San. ell. III. 11. In ogni altra cosa, eccette le sopradette, quietiamo, liberiamo e assolviamo l'uno o l'altro: e questo in ogni miglior via e modo che far si può.

9. Vale anche Accordare e Saldare uno di quello che dee avere. Varch. Stor. 3. 123. (Man.) Di più (dovesse) accordare il Re d'Inghilterra, e quietarlo di tutto quello ch'egli a Cesare addimandava. [Cont.] Stat. Cav. S. Stef. 59. Vogliamo. che non solo i ricevitori, ma tutti i ministri della religione, sieno tenuti a render conto ogn'anno delle loro amministrazioni, ed a questo effetto si deputi una persona sufficiente, chiamata il riveditore de' conti, i quali conti s'hanno bene a rivedere, e notare dal tesoriere generale, ma nessuno può spedirgli, e quietargli se non il consiglio.

[T.] Quietare è com. a tutta It., Quetare vive in Tosc., e differisce da Chetare, in quanto che questo può dirsi segnatam. di rumore, Quetare ha senso più gen. Colla giunta dell'altra vocale che si ha dal lat., il suono stesso della voce può dire quiete maggiore.

II. Nel pr. T. Si queta il mare. Virg. Saeva quierunt aequora. I Tosc. qui non direbbero Si quieta.

T. D. 3. 27. La natura del moto, che quieta Lo mezzo, e tutto l'altro intorno muove, Quinci comincia, come da sua meta (il primo mobile gira i cieli: la terra nel mezzo ferma). Quietare è più pr. qui, perchè dice non il venire da moto a quiete, ma l'essere o far essere in quiete sempre.

III. Fig. T. D. 2. 2. Al canto Che mi solea quetar tutte mie voglie. – Il quetarsi per un momento, o non interamente, non si direbbe Quietare.Or. Ruc. Niuno soggiorno ci ha, quantunque sollazzevole e desiderato da loro, il quale, allorchè e' vi giungono, gli fermi e gli queti.

Neut. T. Segner. Veggo che voi non quietate nè dì nè notte: oggi comparite in un'anticamera, domani in un'altra.

T. Quietarsi, Mutare in più mite la risoluzione dell'animo verso alcuno. Virg. Quietum accipit in Teucros animum mentemque benignam.

IV. Nel senso de' due ult. §§ della compilazione. [Pol.] C. Vill. 6. 14. Con patto che alle loro spese dovessero rifare Montepulciano, e quetasserlo d'ogni rapine. E. 5. 34. I Sanesi richiesono pace a' Fiorentini, e quetarono Montepulciano.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: quietanzi, quietanziamo, quietanziate, quietanzino, quietanzò, quietanzo, quietarci « quietare » quietarmi, quietarono, quietarsi, quietarti, quietarvi, quietasse, quietassero
Parole di otto lettere: questura, questure, quietano « quietare » quietata, quietate, quietati
Lista Verbi: questuare, quietanzare « quietare » quintuplicare, quotare
Vocabolario inverso (per trovare le rime): apostatare, pressostatare, alfabetare, profetare, vegetare, chetare, allietare « quietare (erateiuq) » acquietare, inquietare, vietare, completare, espletare, ammetare, monetare
Indice parole che: iniziano con Q, con QU, parole che iniziano con QUI, finiscono con E

Commenti sulla voce «quietare» | sottoscrizione

Scrivi un commento
I commenti devono essere in tema, costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Non sono ammessi commenti "fotocopia" o in maiuscolo.

Per inserire un commento effettua il login.


 
Dizy © 2013 - 2024 Prometheo Informativa Privacy - Avvertenze