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Informazioni utili online sulla parola italiana «talento», il significato, curiosità, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Talento

Parole Collegate

Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
sprecato (6%), innato (6%), bravura (5%), dono (5%), dote (4%), artista (4%), naturale (4%), capacità (4%), abilità (4%), genio (3%), cantante (2%), musicale (2%), puro (2%), moneta (2%), grande (2%). Vedi anche: Parole associate a talento.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia

Informazioni di base

La parola talento è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: ta-lèn-to. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con talento e canzoni con talento per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • E' meglio essere una persona normale e avere talento, o essere una persona un po'... strana e avere del genio?
  • Sebbene sia andata da un professore per modulare la sua voce, tutti hanno compreso che quella cantante ha un talento innato.
  • Avere talento aiuta, specialmente in attività legate all'arte.
Citazioni da opere letterarie
Una Burla Riuscita di Italo Svevo (1926): L'ammalato aveva dato segno di un certo talento critico me nello stesso tempo di un'ingenuità sconfinata. Aveva dunque fatto leggere a Mario delle cose ch'egli già sapeva a memoria? Non era un rimprovero atroce cotesto? L'ira di Mario traboccò e una volta che la lasciò erompere ne fu più pervaso lui stesso come accade sempre ai letterati per i quali la parola non è uno sfogo ma un eccitamento.

Il cappello del prete di Emilio De Marchi (1888): Prete Cirillo sentì una pesante tristezza invadere l'anima e venir meno le forze dell'egoismo. Egli era forse troppo attaccato ai beni della terra e poco tempo aveva consacrato alla edificazione delle anime e alla morale perfezione. Un giorno Dio gli avrebbe dimandato conto del talento affidatogli e Dio non si paga con titoli di Stato o con cambiali a scadenza.

Le otto montagne di Paolo Cognetti (2016): Mia madre venne vicino a me alla finestra. Aveva invitato a pranzo le sue amiche, che a tavola, un po' brille, chiacchieravano aspettando il dolce. C'era una bella allegria in casa. C'era il presepe che lei faceva ogni anno con il muschio che d'estate raccoglieva a Grana, la tovaglia rossa e lo spumante e la compagnia. Io avevo invidiato una volta di più quel suo talento per l'amicizia. Non aveva nessuna intenzione di invecchiare sola e triste.
Proverbi
  • Cuor contento gran talento.
Libri
  • Il talento (Scritto da: Cesare De Marchi; Anno 1998)
  • Il talento del dolore (Scritto da: Andrew Miller; Anno 1999)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per talento
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: salento, talenti.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: ralenti, salente, valente, valenti.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: talent.
Altri scarti con resto non consecutivo: tanto, tento, alno, alto.
Parole con "talento"
Iniziano con "talento": talentona, talentone, talentoni, talentosa, talentose, talentosi, talentoso.
Parole contenute in "talento"
alé, tale, lento, talent. Contenute all'inverso: nel.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "talento" si può ottenere dalle seguenti coppie: tari/rilento.
Usando "talento" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cotale * = conto; letale * = lento; pitale * = pinto; totale * = tonto; vitale * = vinto; alta * = allento; pita * = pilento; rita * = rilento.
Lucchetti Riflessi
Usando "talento" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ottona = talentona; * ottone = talentone; * ottoni = talentoni.
Lucchetti Alterni
Usando "talento" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: allento * = alta; pilento * = pita; rilento * = rita; * rilento = tari; conto * = cotale; pinto * = pitale; talentosa * = tosato; tonto * = totale; vinto * = vitale; * tosato = talentosa.
Sciarade incatenate
La parola "talento" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: tale+lento, talent+lento.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "talento" (*) con un'altra parola si può ottenere: ala * = altalenato; * usa = talentuosa; * usi = talentuosi; * uso = talentuoso.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Genio, Ingegno, Talento - Genio, per Ingegno, è sommo, straordinario; e anche per la persona che ne è dotata: è proprio della lingua francese, e in Italia se ne abusa. Dante disse: Alto ingegno. - L'Ingegno è quella potenza dello spirito che rende l'uomo atto a quelle arti o scienze alle quali si dà, e porta seco grande immaginativa e forza d'intelletto. - Talento per Disposizione naturale, e Attitudine a varie cose, è anch'esso francese; ma, essendo preso dalla parabola evangelica, può accortamente usarsi anche nell'italiano. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Talento, Talenti, Ingegno, Genio, Un genio, Un uomo di genio, Ingegnetto, Ingegnino, Ingegnuccio - Il talento è propriamente la disposizione ad imparare, e poi quella di trar profitto delle cose imparate; i talenti sono questa disposizione naturale ad imparare più cose; ma sì questi che quello si scambiano nel comune linguaggio per le cose stesse imparate: d'un famoso avvocato, d'un celebre medico si dirà: che uomo di talento! ovvero: è una persona di molti talenti, se le sue cognizioni versano, come di ragione, su molti rami della scienza. L'ingegno è facoltà più attiva; col talento si ricevono le cognizioni; coll'ingegno si penetra nella scienza, vi s'addentra e si rende proficua; l'ingegno s'ingegna proprio a superare le difficoltà, a trarre se non la scintilla vivificatrice dall'accozzamento delle idee, il che è proprio del genio, la forma almeno, la prestanza, la grazia; nobilissimi accessorii. L'ingegno non è il genio che è facoltà creatrice, ma è della sua famiglia: esser un genio è dato a pochissimi, talchè essere un uomo d'ingegno è tuttavia bella lode. Il genio, si vede chiaro, è la facoltà; un genio è l'uomo che ne è dotato; però come questa facoltà ha da essere intensa per essere feconda, è eziandio esclusiva; e un genio nelle arti come Michelangelo, o in un'arte sola come Rossini, o nella guerra come Napoleone, non s'intenderà forse di finanze, o di amministrazione, o di musica. Ingegnetto è diminutivo; sarà ingegno versante su cose di poco momento; ingegnino è vezzeggiativo; potrebb'essere ingegno nascente, esordiente, e più penetrante ancora che capace; ingegnuccio è ingegno di poca levatura, magro e scarso; eppure non privo talora di qualche vista o concetto, perchè la parola ingegno è così ricca e promettente che anche nella forma più modesta par sempre dica qualche cosa. [immagine]
Talento (a), A piacere, A voglia, A volontà; A modo, Secondo il modo; Come vi piace, A vostro piacere, Come mi pare, Come mi piace - A talento si riferisce meglio all'idea, alla persuasione; a piacere, meglio al senso; a voglia, meglio al desiderio; a volontà, meglio al volere assoluto: quest'ultimo è più dispotico; il primo lo è forse altrettanto ma è temperato da una certa ragionevolezza almeno apparente; il secondo è più libero o almeno più arbitrario; il terzo più dubbioso, irresoluto come il desiderio appunto che per troppo abbracciare nulla viene a stringere: il padre dispone a suo talento delle cose riguardanti la famiglia; il figlio, a piacer suo e del tempo, e del danaro consacrato a' suoi divertimenti; le cose però non riescono mai pienamente a voglia dell'uno nè dell'altro, perchè far proprio e assolutamente a sua volontà a questo mondo è dato a nessuno, meno in qualche caso speciale. Fare a modo vale con buona grazia, senza sciupare o guastare; fare secondo il modo vale ora, secondo le regole prestabilite, ora, secondo le circostanze che le modificano: fate a modo, a modino, cioè bel bello, e riuscirete. Come vi piace è concessione più generale; a vostro piacere è più speciale e del caso; la prima può essere anche espressione di dispetto, ovvero anche di convenienza; l'altra mi pare e più sincera e più cordiale: fate come vi piace, dirà serio e brusco un padre a quel figlio che non vuol cedere a preghiere, a ragionamenti; fate a vostro piacere, cioè servitevi, accomodatevi di quel poco che c'è, ma di buon cuore, dirà chi mette sè e la casa sua a disposizione dell'amico. Come mi pare significa, secondo la penso, o la vedo, o la capisco: chi fa come gli pare può avere, anche nel fallare, una scusa. Come mi piace, vale secondo il mio comodo, il voler mio, il capriccio; però da sè, come troppo dispotico, dirò così, questo modo non è molto usitato, e si corregge o si convalida con l'altro dicendosi ordinariamente: faccio come mi pare e piace. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Talento - Presso gli antichi era un peso pei metalli, come in Francia vi fu il marco sino allo stabilimento del sistema decimale. È difficile lo stimare con precisione il valore del talento, attesochè questo peso non era uguale in tutti i paesi; faremo qui menzione soltanto del talento d'argento antico, del babiloniese e di quello degli Ebrei: il primo corrispondeva al valsente di seimila e seicento lire toscane; il secondo a circa settemila e settecento, ed il terzo a cinque mila cinquecento cinquanta. [immagine]
Dizionario compendiato di antichità del 1821/1822
Talento - Era presso gli Antichi un peso per l'oro, non meno che per l'argento. È difficile adesso ridurre il di lui valore a qualunque Moneta attuale, soprattutto perchè il talento variava nel peso secondo i Paesi, dov'era in uso. Il Sig. de Salzude valuta il Talento d'argento degli Ebrei 4627. lire, due soldi, e undici denari (Vedasi Moneta di Francia). Il Talento Attico parimente d'argento, secondo il Sig. Goguet, ragguagliato al peso di Parigi pesava ottantacinque marchi, sette grossi, e sessantasei grani, e valeva 4256. 3. 8. 5/8. della Moneta sommentovata.

Il Talento Attico d'argento è il più comune dagl'Istorici rammentato: ve ne sono però di due sorti, il grande ed il piccolo. Se il piccolo pesava come si crede sessanta libbre Romane, e se il grande ne pesava ottanta, è facile stabilirne la respettiva valuta consultando l'Articolo Marco.
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Talento - S. m. Voglia, Desiderio, Volontà. V. TALENTARE. – Talentum, moneta, aur. Gr. Τάλαντον. – Celt. Gall. Talan, e Irl. Tallan, ingegno. Bocc. Nov. 7. g. 1. (C) Primasso, il quale avea talento di mangiare…, si trasse di seno l'un de' tre pani. E nov. 2. g. 10. Niun altro talento ho maggiore, che di mangiare. [Pol.] E nov. 9. g. 2. Questo esser vero mi è venuto in talento di dimostrarvi = Franc. Barb. 203. 1. (C) Vienti in talento Uno ornamento. Dant. Inf. 2. Più non t'è uopo aprirmi il tuo talento. E 5. Intesi ch'a così fatto tormento Eran dannati i peccator carnali, Che la ragion sommettono al talento. [Cors.] E 10. Dintorno mi guardò, come talento Avesse di veder s'altri era meco. T. E 2. 21. Prima vuol, ben: ma non lascia il talento, Ch'è divina giustizia, contra voglia, Come fu al peccar, pone al tormento. (Vuole l'anima salire si al cielo, ma a suo dispetto desidera esser punita, come già, nonostante il rimorso, volle peccare.) = Tes. Br. 5. 6. (C) Quello serpente, quando egli ha talento di lussuria, mette il capo nella bocca della femmina, ond' ella l'uccide. E 18. 163. È quivi pianezza, E con bel piacimento Le disse suo talento. [Pol.] Nov. ant. 31. Aveva gran talento di dormire. = E 51. 1. (M.) E venne in talento di ricever questo grado, sanza mancar di niuna cosa,… Salvin. Senof. lib. 1. Talento avendo l'un l'altro di rimirarsi, rivoltandosi e soffermandosi, trovavano molti pretesti d'intrattenersi. [Val.] Pucc. Centil. 14. 13. Ed egli acconsentì al suo talento, Credendosi ch'e' fosse in buona fede. Fortig. Ricciard. 17. 93. Cerca far certo Ricciardo del mutato suo talento. [F.T-s] Guar. Past. Fid. 1. 1. Se t'assale alla canuta etate Amoroso talento, Avrai doppio tormento. E 1. 3. In quel punto in me sorge un talento Verso di lui, sì dolce e sì gentile, Che… di scoprirgli il cor prendo consiglio [G.M.] Segner. Incred. 1. 7. 1. A tal fine ella (la natura) riempie la terra d'erbe infinite, di frumento, di frutta; l'aria di pennuti, l'acqua di pesci, le foreste di salvaggine, affinchè, quasi da dispensa incessante, ne tragga chiunque vive una refezione proporzionata al talento, scegliendo fin tra ciò che talvolta all'uno è veleno, all'altro è rimedio.

2. Per Disposizione d'animo, o sim. Pros. Fior. Franz. Lett. 4. 1. 56. (Man.) Varchi mio amatissimo, io sono di più mal talento, ch'io fussi mai.

3. † Per Mente. Rim. ant. Dant. Majan. 77. (M.) Lo qual (desiderio amoroso) m'incora ch'io deggia allegrare Lo core e lo talento a ciascun'ora. Galil. Lett. Uom. Ill. 1. 72. Restando per non breve tempo come fuori di me stesso, non ebbi talento di dettar parole degne e proporzionate a renderle le dovute grazie.

4. Talento, era anche Somma di danari presso gli antichi, e vi era il grande e il piccolo. Pass. 24. (C) Al servo che nascose il talento del suo signore, perchè non guadagnò con esso, fu tolto il talento. E 25. Intendesi per lo talento commesso al servo, col quale Iddio vuole che si guadagni e facciasi pro, la grazia, il conoscimento, il tempo, il buon volere, che Dio dà all'uomo. Zibald. Andr. 6. Domandandogli un povero uno talento, disse: troppo sarebbe darlo a uno suo pari. Ovid. Pist. 21. Con queste cose ti donavano dieci talenti d'oro. [Pol.] Passav. 56. Il Signore perdonò il debito di diecimila talenti. Fatt. En. rubr. 39. Anche vi darò due grandi talenti d'oro. E 49. Portino con esso loro talenti d'oro, una sedia reale d'avorio, ed uno vestimento reale. [G.M.] Segner. Mann. Marz. 31. Chi fu quel servo, che, lasciato ozioso il talento, non corrispose all'aspettativa del padrone? Chi ne aveva ricevuti molti? Non già. Fu chi ne avea ricevuto uno solo.

5. Fig., per Attitudine, o Disposizione naturale a far questa o quella cosa, Abilità, Capacità, Ingegno. Esp. Vang. (C) Non è niuno che possa dire con verità: io non ho ricevuto da Dio verun talento. Segner. Pred. 28. 13. (M.) Meritolle (le vendette) quand'egli (Iddio) vi dotò di talenti sì riguardevoli? E Mann. Ott. 14. 3. Ti sembra d'essere sì ben fornito o di maniere, o di meriti, o di talenti, che si debba a te, come te, usar più rispetto, di quel che si usi al comune dell'uman genere, ne' falli stessi che son commessi da te. Malm. 3. 29. Ove mostrar volendo il suo talento, Fece un discorso, e disse cose tali, Che… Segner. Pred. 3. 1. Essi osarono far insulti a persone così chiare per titoli, o per talenti, come io vi voglio conceder facilmente che voi siete. [G.M.] E Incred. 1. 7. 10. Fu pur egli già quel Democrito, il quale, abbattutosi in un tal villanello, detto Protagora, che sulle spalle portava a casa un fastelletto di legne legate insieme con garbo non ordinario,… pronunziò che Protagora aveva talento da divenire filosofo di gran nome. E Crist. instr. 2. 5. 14. Alzando una cattedra di pestilenza con insegnamenti tutti opposti, che chi non vive secondo il mondo non ha cervello, che è debole di talento, che non ha senno, che non ha spirito, che se è buon uomo, non è buono a nulla. T. Ricc. L. Caratt. Teofr. volg. 1. 100. Nemmeno hanno gli uomini… quella cognizione del proprio cuore, che han dello spirito e de' talenti loro, siccome quelli che da naturale affascinamento dell'amor proprio occupati sono. – Il mio scarso talento. Ha qualche talento. Ha più talento degli altri. Non ha grandi talenti. È un uomo di talento.

T. Dalla parabola del Vangelo venne, come ognun sa, che ogni grazia donataci dal cielo, e quella segnatamente dell'ingegno, fu chiamata talento, per onore non alla mente umana, ma alla verità che la illumina. Di qui segue che il plur. Talenti dice un po' più.

Allegr. 251. (Man.) Io desidero grandemente di vederlo avanzarsi nel comporre alla Berniesca… là dove e' non ha, per quel ch'io veggo, se non mediocre talento; e questo accompagnato da un'osservata diligenza. Gal. Op. Lett. 6. 325. Nel quale (studio) egli si sente aver talento e genio mirabile. [F.T-s] Salvin. Lett. Lo fece brutto (la Natura il Magliabechi) per far maggiormente spiccare la bellezza de' suoi talenti. [F.] Par. Mer. 901. O che a maligna vita esponer osi Tuo talento immortale.

[Val.] Onde, Dant. Salm. 5. 28. Risorgeranno al suono della tromba, Per render ragïon del lor talento (cioè, dei doni ricevuti da Dio, secondo la parabola evangelica).

[G.M.] E per estens. Segner. Incred. 1. 8. 3. Tale è il talento del caso (la natura o sim): non sa mai tessere una tela di operazioni fra sè concordi.

6. Mal talento, vale Rancore, Sdegno, Intenzione d'offendere. Bocc. Nov. 9. g. 4. (C) Fellone e pieno di mal talento, con una lancia sopramano gli uscì addosso gridando:… [Pol.] E nov. 2. g. 3. Avendo già l'animo pieno d'ira e di mal talento. = Din. Comp. 2. 29. (C) Tanta paura li misono, che venne fuori di Pistoja per la via d'un piccolo fiumicello, mostrando contro Pistoja mal talento. E 2. 34. Quelli che aveano mal talento, dicevano che la caritevole pace era trovata per inganno. Tes. Br. 5. 41. Quando egli (il leone) è più cruciato contro all'uomo, e più d'ira pieno e di mal talento contro a lui, allora gli perdona piuttosto, se egli si gitta in terra, e fa atto di dimandargli mercede. Esp. Pat. Nost. 13. Tutte le volte che tu di' tuo paternostro dinanzi a Dio, che vede tuo cuore tutto ira, e tutto rancore, e tutto mal talento.

7. [Camp.] † Essere in talento, per Avere all'animo, Desiderare, ecc. Bon. Bin. I. 1. Mi conviene, e volere Contra ciò che mi mostra conoscenza; Non che mi sia in talento, Ma…

8. [Camp.] † Prendere un mal talento a sè, per Isdegnarsi contro se stesso. Somm. E trova in suo cuore molti peccati e tanti vizi e difalte… ch'elli si cruccia e si duole, e prende uno mal talento a se medesimo, si ch'elli comincia suo cuore a nettare…

9. [Val.] † Rendere il talento. Contraccambiare. Frott. Tre Suor. Etrur 2. 175. So l'incontro fare, E rendergli il talento.

10. [Camp.] † Venire al suo talento di alcuno, per Condurre alcuno a far la voglia propria. Guid. G. XV. 87. Perocchè egli era suo avviso, che alcuno potesse venire al suo talento d'alcuna dama.

11. Modi avverb.

Mal talento, e, meno inusit. A mal talento d'alcuno per A suo malgrado. Esp. Pat. Nost. (C) Se egli ti sembra forte cosa e grave a perdonare tuo mal talento,… (Qui la stampa, alla pag. 13, legge: quando questo spirito l'hae sì alluminato…, allora gli fa gittare del cuore tutt'odio, e tutta rancura, e tutto perdonare suo mal talento, se elli n'hae punto.) [Camp.] Guid. G. XV. 186. E così fece Pirro come Peleo gli comandò; e perdonò ad Acasto a suo mal talento.

12. Di mal talento, dicesi ellitticamente per Pieno di mal talento, di sdegno, o Con intenzione di offendere, o vendicarsi. Non com. [Pol.] Bocc. Nov. 8. g. 7. Arriguccio, adirato e di mal talento, se ne tornò verso la casa sua. = Alam. Gir. 3. 67. (C) Nè qui l'ardito Re resta contento, Ma si serra con lui di mal talento. Malm. 7. 89. Se n'esce colle man piene di vento, Ma dieci volte più di mal talento.

Di malissimo talento, vale lo stesso; ma ha più forza. Varch. Stor. lib. 4. (M.) Erano verso i nobili di malissimo talento, nè altro, per manomettergli, aspettavano, che quello che avvenne.

13. Di suo talento, posto avverb., vale Spontaneamente. Segner. Mann. Nov. 4. 3. (M.) Il conforto suppone che il confortato concorra di suo talento a parte dell'opera.
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Parole in ordine alfabetico: talee, taleggi, taleggio, talent, talentacci, talentaccio, talenti « talento » talentona, talentone, talentoni, talentosa, talentose, talentosi, talentoso
Parole di sette lettere: talcoso, taleggi, talenti « talento » taliban, talismi, talismo
Vocabolario inverso (per trovare le rime): oriento, disorientò, disoriento, pazientò, paziento, lento, salento « talento (otnelat) » macilento, pilento, rilento, allento, allentò, rallento, rallentò
Indice parole che: iniziano con T, con TA, parole che iniziano con TAL, finiscono con O

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