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Informazioni utili online sulla parola italiana «toccare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Toccare

Verbo

Toccare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, sia transitivo che intransitivo. Ha come ausiliare sia avere che essere. Il participio passato è toccato. Il gerundio è toccando. Il participio presente è toccante. Vedi: coniugazione del verbo toccare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di toccare (tastare, palpare, tangere, sfiorare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
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Liste a cui appartiene

Lista Verbi tattili [Stringere, Tastare « * ]

Informazioni di base

La parola toccare è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: cc. Divisione in sillabe: toc-cà-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con toccare e canzoni con toccare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Da piccolo era una vera frustrazione il "guardare e non toccare"!
  • San Tommaso per quanto credente ha dovuto toccare per credere!
Non ancora verificati:
  • Non toccare il cibo con le mani sporche è un insegnamento che va impartito ai più piccoli per ridurre la possibilità di contrarre infezioni.
Citazioni da opere letterarie
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Non conosceva don Rodrigo che di vista e di fama, né aveva mai avuto che far con lui, altro che di toccare il petto col mento, e la terra con la punta del suo cappello, quelle poche volte che l'aveva incontrato per la strada. Gli era occorso di difendere, in più d'un'occasione, la riputazione di quel signore, contro coloro che, a bassa voce, sospirando, e alzando gli occhi al cielo, maledicevano qualche suo fatto: aveva detto cento volte ch'era un rispettabile cavaliere. Ma, in quel momento gli diede in cuor suo tutti que' titoli che non aveva mai udito applicargli da altri, senza interrompere in fretta con un oibò.

Una sfida al Polo di Emilio Salgari (1909): La terra di Devon era scomparsa fra una cortina di nebbie scendenti dal nord, ma l'ex-baleniere aveva la bussola dinanzi a sè, e quantunque l'ago fosse così inclinato da toccare quasi la rosa dei venti in causa dell'attrazione magnetica del polo, funzionava ancora abbastanza bene per non ingannarlo sulla vera direzione.

Jeri e oggi di Luigi Pirandello (1919): e lei li aveva lasciati fare e toccare, baciare, premere, stringere, strappare, perché se lo portassero, sì, vivo lassù, quell'ultimo ricordo della sua carne d'amore; lassù dove forse a uno a uno tutti que' bei giovani di vent'anni sarebbero morti domani. Aveva tanto riso con loro, e poi, sì, Dio mio… poi, baciandoli per l'ultima volta… Ma le era arrivato da parte del Sarri quel terribile schiaffo sulla guancia destra. E no, no: non se n'era avuta per male…
Proverbi
  • Guardare e non toccare è una cosa da imparare.
Espressioni e Modi di Dire
  • Toccare il cielo con un dito

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per toccare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: toccate.
Con il cambio di doppia si ha: tonnare, toppare.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: tare.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: stoccare, toccarle, toccarne.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: seracco.
Parole con "toccare"
Finiscono con "toccare": stoccare, pitoccare, ritoccare, rintoccare.
Parole contenute in "toccare"
are, toc, care, tocca. Contenute all'inverso: era.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "toccare" si può ottenere dalle seguenti coppie: tofi/ficcare, tosco/scoccare, tosta/staccare, toste/steccare, tosto/stoccare, toccai/ire, toccamenti/mentire, toccamento/mentore, toccasana/sanare, toccata/tare, toccatore/torere, toccatura/turare.
Usando "toccare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cito * = ciccare; lato * = laccare; peto * = peccare; * areata = toccata; * areate = toccate; * areati = toccati; * areato = toccato; fiato * = fiaccare; spato * = spaccare; stato * = staccare; * rendo = toccando; * evi = toccarvi; * resse = toccasse; * ressi = toccassi; * reste = toccaste; * resti = toccasti; arroto * = arroccare; scroto * = scroccare; * retina = toccatina; * retine = toccatine; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "toccare" si può ottenere dalle seguenti coppie: toccata/atre, toccatina/anitre, toccato/otre.
Usando "toccare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = toccata; * erte = toccate; * erti = toccati; * erto = toccato.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "toccare" si può ottenere dalle seguenti coppie: bustocca/rebus.
Usando "toccare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * bustocca = rebus; rebus * = bustocca.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "toccare" si può ottenere dalle seguenti coppie: tocca/area, toccata/areata, toccate/areate, toccati/areati, toccato/areato, toccai/rei, toccando/rendo, toccasse/resse, toccassero/ressero, toccassi/ressi, toccaste/reste, toccasti/resti, toccate/rete, toccati/reti, toccatina/retina, toccatine/retine, toccatore/retore, toccatori/retori.
Usando "toccare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ciccare * = cito; laccare * = lato; peccare * = peto; * ficcare = tofi; fiaccare * = fiato; spaccare * = spato; staccare * = stato; * staccare = tosta; * steccare = toste; disseccare * = disseto; riattaccare * = riattato; * mie = toccarmi; * tiè = toccarti; * vie = toccarvi; * torere = toccatore; * mentire = toccamenti; * mentore = toccamento; contrattaccare * = contrattato.
Sciarade e composizione
"toccare" è formata da: toc+care.
Sciarade incatenate
La parola "toccare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: tocca+are, tocca+care.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "toccare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = toccatrice; * arto = taroccatore; scari * = scartocciare.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Toccare, Tastare, Palpare - Toccare è semplice esercitare il senso del tatto, accostando le dita a un corpo qualunque. - Tastare è Toccare con tutta la mano diverse parti di un corpo per accertarsi qual esso è, o se egli è desso. - Palpare è Passare col palmo della mano sopra un corpo, e premerlo soavemente, o per diletto, o per carezzare. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Palpare, Palpeggiare, Brancicare, Tastare, Toccare, Maneggiare, Tasto, Tatto, Contatto, Tocco, Toccamento, Toccata, Tastata, Rintocco, Ritocco - Palpare è un toccare colla mano, ma studiato, riflessivo, egli è un aiuto efficace al vedere, perchè da quello si rilevano circostanze o proprietà nella cosa che all'occhio non appaiono; il medico palpa l'ammalato e se ne aiuta nella diagnosi; il cozzone palpa i cavalli e se ne vale nel dire il prezzo e il pregio. Palpeggiare ne è il frequentativo, ma dice un palpare più alla cieca, a caso, a tentoni: ha poi senso meno bello, e in certi casi meno onesto: brancicare è un palpeggiare anche più sfrontato e lascivo: è un toccare la cosa senza modo nè riguardo; e come assomiglia le mani alle branche di certi animali, è dispregiativo per l'uomo. Il toccare può essere fatto apposta o accidentalmente: le cose vicinissime tra loro è facile si tocchino; il toccare è aiuto al criterio e tante volte l'unico filo che lo conduce quando tutti gli altri gli fanno difetto; si tocca l'oro colla pietra di paragone per conoscerne la bontà, il titolo. Tastare in questo senso è più, perchè altri lo fa proprio equivalente, o quasi, all'assaggiare, al tentare, all'esplorare: il cieco va al tasto; al tasto l'esperimentatore che tenta rapire qualche nuovo segreto alla natura; al tasto il medico, troppo sovente, nelle malattie complicate. Maneggiare è aver cosa nelle mani o fra le mani, per cui è d'uopo necessariamente voltarla, toccarla in ogni senso; e ciò anco al traslato: il procuratore maneggia gli affari del cliente, il segretario quei del padrone; esprime anco una certa destrezza propria, per cui si dice maneggio delle armi, dal cavallo, perchè chi l'ha ne è padrone e se ne vale meglio assai che non altri. Tatto è il senso che ci avverte del contatto degli oggetti che ci toccano; è in tutto il corpo, ma più specialmente nella mano; il tasto è il tatto esercitato colla mano, ma col fine di tentare, di conoscere; i tasti de' cembali e degli altri istrumenti sono probabilmente così detti dal tentare con essi quella nota o quel tuono, e dal toccarsi che si fanno colle dita, e molti di essi (come nella chitarra) a tentoni, cioè non guardandovi sopra. Tocco è caso accidentale forse, ma sempre leggiero e brevissimo del toccare; così toccata che costituisce anzi meglio un'azione perchè più espressa e voluta: toccamento è tocco o toccata più lunga: onde si dirà toccata o toccamento del polso, ma tocco non mai: che anzi tocco ha più volontieri significato di participio che di nome: per altro si dice dare un tocco di una cosa, o semplicemente darne un tocco per dirne alcun che, per tentare l'opinione su di quella. Tastata e a tasto ciò che toccata a tocco; se non che la toccata può non avere altro scopo che il semplice di toccare, e tastata quello assoluto di saggiare, esplorare, conoscere per poter giudicare: tutti puonno toccare il polso, ma tastarlo con intendimento, al medico solo è dato. Ritocco, ripetitivo del participio tocco e nulla più: rintocco non si dice che del suono delle campane: ai lunghi rintocchi delle campane s'avviano i fedeli alla chiesa, e perchè? forse perchè un leggiero suono di queste non basta a riscuoterne la fede sonnolenta. [immagine]
Trattare, Pertrattare, Parlare, Toccare - Pertrattare è poco usato; ma vuol significare un trattare a fondo e di proposito una materia, un argomento ragionandone. Trattare ha più altri sensi: il medico tratta una malattia con un sistema, un altro con uno ben diverso: si tratta bene o male operando più in un modo che in un altro; si tratta un affare cogli amici: si tratta banchettando, ricevendo a conversazione, amoreggiando perfino: parlare di un affare è un trattarne o un cominciarne le trattative: se non si parla della tal cosa mai sarà trattata, definita; dunque parlare è meno; perciò si dice che un autore parla di una cosa, in un suo trattato di tutt'altra materia, quando per incidenza ne viene in discorso. Toccare è meno ancora: è un dirne una o poche parole e nulla più: tocco di volo quest'argomento e passo ad altro: l'oratore toccò in brevi parole i vizii capitali della società attuale e fu un breve ma incisivo ragionamento. [immagine]
Toccare, Muovere; Commuovere - Toccare il cuore è principio o passo al commuovere e poi al muovere affatto: l'arte però di muovere gli affetti, che può essere tutta d'artifizio oratorio, è ben diversa da quel dono di toccare e di commuovere veramente che non è proprio che di chi parla di vere sciagure, di veri mali privati e pubblici. Le lacrime commuovono; le parole, gli atti onesti e generosi toccano l'anima; le esortazioni, le perorazioni muovono ad operare, che è o pare risultamento più importante. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Toccare - V. a. e n. e n. pass. Esercitare l'azione del tatto. Qualcuno vuole sia da Tactus (partic. di Tango e Tago), mutata l'A in O, come da Satisfare, Soddisfare. Ingl. To touch, fr. Toucher, spagn. Tocar. Gr. Θίγω, Θάζω.

[G.M.] Si tocca colla mano, col dito, col braccio, col piede ecc. Toccare persone, animali, cose. Toccare in un punto in un altro.

Bocc. Nov. 3. g. 2. (C) Postagli la mano sopra il petto, lo 'ncominciò a toccare. Petr. Canz. 3. 8. part. II. Non la toccar; ma riverente a' piedi Le di' ch'io sarò là tosto ch'io possa. [G.M.] Segner. Crist. instr. 1. 14. Gli toccò con le nere mani la faccia, la quale, a quel tocco diabolico, si annerò più che se fosse stata un carbone – Si toccò la testa, che gli doleva molto.

T. Vang. Tutta la moltitudine cercava toccarlo. Toccare pur l'orlo della sua veste. Gli portavano i fanciulli perchè li toccasse. Chi toccò le mie vesti? Chiunque toccò, fu salvato. – Non mi toccare.

[G.M.] Lo toccò nella fronte, e sentì ch'era fredda. – Gli toccava il capo, i capelli. – La toccò per le gote umide di pianto. – La toccò appena nelle braccia. – Cercava di toccarlo col piede. – Lo toccò colla spalla per fargli cenno. – È un cane mordace che non vuol esser toccato. Non lo toccare; ti morderà. – Non toccate cotesta biancheria stirata. – Si guarda e non si tocca. – I fogli e i libri non vuole che gli sieno neppur toccati. – Sono oggetti, che, a toccarli, si sciupano.

[G.M.] Si tocca anche inavvertentemente o non deliberatamente. Perchè passandogli vicino l'ho toccato in un gomito, s'è risentito. – Allungando la gamba, m'è venuto fatto di toccarlo in un piede. [Cors.] D. 1. 2. Siete voi accorti che quel di retro (quello ch'è addietro, Dante) muove ciò ch'e' tocca?

A modo di Sost. [Pol.] Brunett. Tes. 1. 15. Il corpo ha cinque altri sensi, cioè, vedere, udire, odorare, gustare e toccare.

2. Persone o Cose che stanno accoste, fitte, toccano l'una l'altra, si toccano. [G.M.] C'era tanta gente, ch'era impossibile l'uno non toccasse l'altro – I lumi erano tanto fitti, che uno quasi toccava l'altro. – Scosta il pianoforte dal tavolino, non vedi che si toccano? – Bisogna che cotesto stipo tocchi il muro; se no, tentenna. – S'era così fitti a tavola, che ci si toccava. – Troppo fitte quelle seggiole; una tocca l'altra. – Cotesti oggetti che si toccano l'un coll'altro, fanno confusione. = Dant. Par. 27. (M.) Sì come di vapor gelati fiocca In giuso l'aer nostro, quando il corno Della capra del ciel col Sol si tocca (cioè, si congiugne). [Cont.] Cell. Scul. 3. Di mano in mano che tu hai formato la tua lasagna nel detto legno, andraila commettendo nel detto cavo della tua figura, che l'un pezzo tocchi l'altro. Imp. St. nat. XXVI. 8. La banda del ferro, c'ha tocco la Tramontana della calamita, resti banda di Ostro; e quella, c'ha tocco l'Ostro, resti banda di Tramontana.

3. Di linee e di superficie. [Cont.] Bart. C. Arch. Alb. 127. 39. Se e' saranno pochi (i curri) certo che, durando sotto il peso fatica, o si consumeranno, o stiacciatisi si fermeranno; o vero con quella una sola linea, con la quale toccano il fondo del peso, si ficcheranno e si fermeranno quasi come un taglio nel peso o nel piano. Gugl. Nat. fiumi, I. 14. Ogni sfera superiore, insistente ad ognuno degli spazii del piano inferiore, tocca quattro sfere: come la sfera soprapposta allo spazio R tocca e s'appoggia sopra le quattro L, N, O, P.G. G. L. VII. 171. Si può ancora intorno al centro di questa prima ruota adattarne un'altra di piccolo numero di denti, la quale tocchi un'altra maggior ruota dentata.

4. Nelle arti del disegno. [Cont.] Nel signif. del § 8 di Tocco. Lasciare sulla superficie del disegno un tratto di matita, di penna, o di colore, che aiuti a rappresentare più o meno acconciamente la cosa. Cenn. Tratt Pitt. CXLV. Tocca di biacca pura, temperata come detto è; e toccane sopra i maggiori rilievi. Scam. V. Arch. univ. I. 25. 30 L'architetto, per far tutte queste cose eccellentemente, egli ha di bisogno d'una esquisita e somma intelligenza del disegno, e franchezza di mano, e leggiadria di lineare, ed esquisitezza di toccar d'acquarello, per spiegar ad altri i concetti del suo animo.

[Cont.] Toccar di penna, in forza di sost. Ceredi, Disc. idr. 33. Non solamente opera bene nell'arte del disegno, e del toccar di penna; ma anco ad imitazione d'Archimede lavora con le proprie mani eccellentemente in queste fabriche mecaniche.

5. [G.M.] Riferito a lavori di mano, o d'ingegno, per Correggerti, Farvi delle mutazioni. È un sonetto che sta benissimo, non lo toccate. – Il vestito torna benissimo; non va toccato più.

6. [G.M.] Ass. Toccarci in un fiume, o sim.; dove l'acqua non è più alta della persona, sicchè, stando ritti, si tocca il fondo co' piedi, e il capo resta fuori. L'Arno è un piccolo fiume, e in molti punti ci si tocca. – Stavo ritto nell'acqua, poco distante dalla riva del lago, e ci toccavo. – Tu non ci tocchi, perchè sei piccolo; ma egli ci toccherebbe.

7. [G.M.] Per simil. Dell'età, rispetto all'uomo. È un uomo che deve toccare la sessantina. – Donna che si mantien bene; ma pure deve aver toccato i quarant'anni. – Fino da jeri ho toccato il sessantesimo anno. – E un bambino che non ha ancora toccato tre anni.

8. Fig., per Carnalmente conoscere. Bocc. Nov. 4. g. 3. (C) Da toccare la propria tua moglie ti conviene astenere. Pass. 147. Ella v'era entrata fanciulla di sette anni, e mai uom non l'avea tocca. Nov. ant. stamp. ant. 51. 1. Essendo in letto, volendola toccare, l'amica non si lasciava, dicendo: molte impromesse m'avete fatte, e non me ne attenete neente. [Camp.] Metam. X. E nove notti son vietate dalla lussuria, e da essere toccate dai loro mariti (tactus viriles). Bib. S. Paul. Cor. I. 7. Rispondo ch'è buona cosa all'uomo non toccare la femmina (mulierem non tangere). [G.M.] S. Ag. C. D. 1. 19. Noi diciamo,… sforzato il corpo,… essere peccato solamente di colui che, sforzando, tocca la donna, non di colei che, sforzata, non ha consentito con niuna volontà al fornicatore. T.Non ha toccato mai donne.

9. Trasl., Muovere, Stimolare, Impressionare. Bocc. Nov. 8. g. 3. (C) Questo ragionamento con gran piacere toccò l'animo dell'abate.E nov. 4. g. 4. Non senza gran diletto, nè invano (la fama) gli orecchi del Gerbino avea tocchi E Vit. Dant. 244. Qual vita è tanto umile, che dalla dolcezza della gloria non sia tocca? Amet. 58. Queste orazioni toccarono il cielo. Fior. S. Franc. cap. 2. Considerando divotamente le parole che dicea, fue toccato e ispirato dallo Spirito Santo a mutare la vita sua. [Camp.] Metam. II. E se lo dispregiamento mio vi tocca (tangit)… [Pol.] S. Bern. Op. penit. p. 24. E ajútati con questo, che a quella persona onde tu sei toccato d'invidia, allora più li servi che mai. T. D. 1. 31. Anima sciocca (Nembrot), Tienti col corno, e con quel ti disfoga Quand'ira o altra passïon ti tocca. = E 3. 9. (C) In sulla Terra santa, Che poco tocca al Papa la memoria. [Pol.] L'altra (cautela) si è quando ti toccasse la tentazione della gola. Bemb. Asol. l. 1. Niun riso si vede mai nell'amante; niuna festa il tocca, niun giuoco. G. Gozz. Nov. 18. Il grande apparecchio degli argomenti, e il fiore del parlare, mette in sospetto, non tocca; fa maraviglia, non muove. Gor. Long. sez. 7. Quando udiamo qualcosa che l'anima nostra non tocchi.

10. Toccare, detto di animali da tiro o da sella; Percuoterli leggermente colla frusta o Stimolarli con gli sproni, chè vadan più lesti. Vit. S. Gio. Bat. 215. (C) Giovanni sapeva troppo bene la via e andava innanzi toccando l'asinello. Lib. Viagg. Caricano questi traini, e poi toccano le bestie, cioè i cavalli e le vacche, verso il monte alla largura. Burch. 1. 32. Toccando lor le bestie con un subbio. Lor. Med. Nenc. 15. Noi ce n'andremo insieme alle poggiuole, Insieme toccheremo le bestiuole. Bern. Orl. Inn. 16. 58. E come disperato il caval tocca, Chè gli bisogna o vincere o morire. [Cont.] Gris. Cav. 38. v. S'egli (il cavallo) non è di molto senso, volete toccarlo di sproni al principio, ed alla metà del repulone, ed un'altra fiata come sete quasi giunto alla volta.

[G.M.] E ass. Tocca! Fag. Rim. Seguitai 'l mio viaggio, e dissi, Tocca, al vetturin.

Inusit. i due seg. [Val.] Fortig. Ricciard. 6. 40. Avean prese le lor cavalcature, E toccavan con esse forte assai. = Salvin. Eneid. lib. 6. (M.) Tocca quegli alle navi, ed ai compagni Portasi.

11. Detto degli zimbelli alle tese de' paretai, o degli uccellari; Tirargli per il filo a cui son legati perchè svolazzino, cantino; che più com. dicesi Zimbellare. Dav. Colt. 197. (C) Dove l'uccellatore stia a vedere origliare e toccare, meglio che non farebbe sotto la capanna. [G.M.] Car. Rim. burl. E quando zirlar senti, tocca pure.

12. Di strumenti da suono; Sonarli. Ott. Com. Purg. 10 158. (M.) David toccava gli organi, e saltava con tutte le forze dinanzi al Signore. Car. Long. Sof. 49. Così sonò quando a lamento, quando a lusinghe, e quando a raccolta, sì maestrevolmente toccandola (la sampogna), che Fileta maravigliandosi, si levò suso, e baciatolo in dono la gli diede. Bemb. Asol. lib. 1. Un bellissimo liuto, che con una mano teneva, al petto recandosi, e assai maestrevolmente toccandolo… Varch. Ercol. 246. Chi non eleggerebbe di toccare più tosto mezzanamente un violone, che perfettamente scarabillare il ribechino? Galil. Op. Lett. 7. 203. (Man.) Il quale strumento (il violino) egli tocca assai gentilmente. [Cont.] E N. sci. XIII. 102. Con l'archetto si toccherà gagliardamente una corda grossa d'una viola. Tens. Fort. I. 1. Mentre l'assalito tocca il tamburo per far gente; l'assalitore fulmina con le bombarde per la distruzione de i luoghi, e per l'acquisto della campagna.

T. Toccava l'arpa con maestria.

[Cont.] In forza di Sost. Roseo, Disci. mil. Lang. 29. v. Le trombe per le genti da piedi,… il sonar de i quali è più alto che il toccar de i tamburi.

E detto del segno che dà lo strumento. Gio. Gell. Lett. 13. 21. (M.) E vegnendo la sera…, come la campana toccò il vespro, il fanciullo rendè l'anima a Dio. [Cont.] Cr. B. Naut. med. I. 144. Quando la capitana averà sparato il tiro, overo messo la bandiera, o toccato la raccolta di partenza secondo i luoghi, i capitani di esse galere si metteranno in punto per esser presti a partirsi e seguire la capitana. Melzo, Gov. Cav. I. 13. Solevano già i capitani ordinariamente dilettarsi d'aver nelle loro compagnie trombetti di queste abilità… Deve il trombetta sopra tutto esser vigilante, a fine di poter toccar il buttasella in quell'ora a punto che gli sarà ordinata.

13. Arrivare, Pervenire. [Cont.] Mann. Pist. Arch. St. It. App. 7. 163. Cacciando i nimici, verisimilmente toccherete Piombino; dove vogliamo che personalmente, o vero con solenne inbascieria, quello magnifico signore visitiate. = Ovid. Simint 1. 61. (Man.) Alcuna volta ragguarda in occidente, ove non gli è licito di toccare.

[G.M.] Toccare un luogo, una città, sovente include l'idea del fermarvisi piccol tempo, Esservi di passaggio. Veniva da Roma; toccò Perugia, Firenze, e per la via di Livorno recossi a Genova.

Parlandosi di navi, vale Approdare. Guicc. Stor. 6. 285. (M.) Navigazione certamente maravigliosa… perchè, passata la linea equinoziale, non lianno più per guida la tramontana, e rimangono privati dell'uso della calamita; nè potendo per tanto cammino toccare se non a terre non conosciute,… nondimeno la finiscono. E 9. 416. Toccò l'una e l'altra (armata) all'isola dell'Elba. [Pol.]Fatt. En. rubr. 23. Beata a me, se le navi de' Trojani il mio porto non avessero mai toccato.

Ma dicendo: Toccare un basso fondo, uno scoglio, o sim., s'intenderebbe Investirvi. [Cont.] Sass. F. Lett. 269. Lascio considerare a V. S. che confidanza fusse la nostra, perchè qui in toccando o facendo altro mal recapito, non restava speranza alcuna di salute, essendo quei bassi tutti allagati, se non due corone d'arida arena, senza palme, senz'acqua, o senz'altro bene. Cr. B. Proteo mil. II.41. Abbagliando il corso nell'Oceano, non si corre pericolo d'investire in terra, toccare seccagne, o dare in scogli, per il largo campo ch'egli alle navi porge.

14. Giungere a un dato punto, a tale o tale altezza. [G.M.] La piena fu così grande, che l'acqua toccava le finestre del pian terreno.

15. Fig. Di messi, bíade, frutti, Arrivare al punto della maturità. [Palm.] Avvicinandosi alla sua maturità, il grano biondeggia; e quando ha toccato il giusto punto per esser segato, dicono che è fatto. – Le frutte che non hanno toccato il giusto grado di maturazione, non son buone a mangiare.

16. Di arme scagliata che giunge a colpire un segno posto. [Camp.] D. 2. 31. Come balestro frange, quando scocca Da troppa tesa la sua corda e l'arco, E con men foga l'asta il segno tocca. [G.M.] In dieci volte che ha tirato colla pistola, non ha toccato neppure una volta il bersaglio.

17. Del fulmine. [Cam.] Borgh. Selv. Tert. 99. Colui che è toccato dal fulmine, resta intero, sicuro di non essere incenerito per altro fuoco. T. Cresc. 4. 12. Come folgore le toccasse, riardono.

18. Muovere, Agitare. Stor. Barl. 95. (M.) E quando lor vento gli toccava quelli albuscelli…, le fronde di quelli albori facevano molto dilettevole suono.

19. Toccare uno; Picchiarlo, Vibrar colpi sopra di lui. Talvolta iron. [Cors.] D. 1. 21. Ei chinavan gli raffi, e, Vuoi ch'io 'l tocchi (Diceva l'un con l'altro) in sul groppone? E rispondean: Sì, fa' che gliele accocchi. = Franc. Sacch. Nov. 138. (M.) Bonanno croscia un'altra buona piattonata: Viva Bonanno. Ancora nol disse (la moglie): onde Bonanno tocca la terza.

20. [G.M.] Neutr. Toccare delle busse, delle picchiate, delle sgridate, e sim., Buscarne; Essere picchiato, percosso, sgridato. = Fir. As.214. (M.) E chiamandoli ladri… e toccando lor tuttavia di buone pugna, dicevano che traessero… Morg. 19. 43. Una percossa toccò sì villana, Che parve una civetta stramazzata. Burch. 2. 74. Rosel, tu toccherai di molte cionte. Benv. Cell. Vit. 1. 225. Quel Bertino toccò certe ferite d'importanza, le quali lo batterono per terra. Malm. 10. 36. Ch'e' non l'ha a briga (appena) tocche (le busse) che e' l'ha scosse. Bert. Giamp. 215. Ad ogni modo non le potevi scampare; e l'avete anche tocche sudicie (le busse). Lasc. Introd. Cen. 1. 45. (Man.) Essi si vorranno rivolgere, e risponderci; ma sendo di sotto, ne toccheranno tante, che per una volta si troveranno mal conci. Leop. Cap. 13. Se al bujo tocchi quattro picchiatelle, Tu puoi frodarle,… [Val.] Fag. Comm. 2. 196. E se tu tocchi delle grida?Lena. Sarò sorda. T. Bald. Apol. 18. Toccherai di molte picchiate. – Passando di là, ha toccato una pallata di neve. – Ha toccato una sassata nelle spalle.

[G.M.] E Toccarne, ass Voleva mettergli le mani addosso; ma ne ha toccate come un ciuco. – Bada, ragazzo. tu ne toccherai: Ne vuol toccare. – A causa della sua disobbedienza, non ci è giorno che non ne tocchi.

[G.M.] Fig. Nella divisione del patrimonio ne ho toccate io (sono andato al disotto io). – Quando si fa qualche spesa in comune, chi ne tocca son sempre io. – Nella spartizione dell'eredità ne ha toccate il fratello minore.

Non di busse, ma d'altri malanni. Tac. Dav. Ann. lib. 2. (M.) Intanto Vitellio… da Giunio Lupo toccò un'accusa di maestà danneggiata

[G.M.] Dopo averci rimesso un tanto di suo in quella tutela, ha toccato anche di ladro. T. Ha toccato d'inetto, di stolto, di pauroso, di vile. – Da costoro c'è da toccar d'ogni titolo.

21. Per Danneggiare. Vit. SS. Pad. 1. 28. (C) Job… non potè toccare, nè in avere, nè in persona, se non poi che ebbe da Dio la licenza; e non solamente Job tribolare, ma eziandio ne' porci non poterono intrare senza licenza di Cristo. E 77. Ponea di ciò esemplo di Giob, che innanzichè il diavolo toccasse lui in persona, toccòe e tolsegli tutte le cose sue.

22. Offendere, Molestare. [Cors.] D. 1. 15. Faccion le bestie fiesolane strame Di lor medesme, e non tocchin la pianta, Se alcuna surge ancor nel lor letame, In cui riviva la semenza santa… [G.M.] Machiav. Istor. fior. l. 4. Gli uomini grandi o e' non s'hanno a toccare, o, tocchi, a spegnere, = Vinc. Mart. Lett. 70. Che se 'l Tasso mi va toccando per queste vie, che io adoprerò la penna sin che io posso. [Cors.] Pallav. Stor. Conc. 8. 7. 10. Pregò in prima il menzionato suo detto da ogni sinistra volontà di toccare il Legato.

T. Non lo tocco. Chi lo tocca? È scusa sdegnosa del non dar noja nè offendere altrui: ma la scusa stessa può essere offesa.

23. Fig Dell'offendere la vista. [Pol.] G. Gozz. Nov. 49. Quello (il verde) è un colore ammaccato, che col suo soverchio splendore non tocca molto la vista.

24. † Per Denunziare a' debitori il termine perentorio assegnato loro dal gindice. Cant. Carn. 67. (C) Ogni altr'arte ci par strana, Fuor che questa del toccare (Qui a modo di Sost.) E appresso: Puossi a gitto di costoro Otto o dieci il dì toccare.

25. Toglier via, Pigliare. Bocc. Nov. 5. g. 2. (C) Senza alcuna cosa toccare, quindi deliberò di partirsi. E nov. 10. g. 8. Acciocchè niuna cosa gli potesse esser tocca. E nov. 2. g. 10. I cavalli e tutto Parnese messo in salvo, senza alcuna cosa toccarne.

26. T. Di avvenimento e lieto e tristo, ma, assol., più tristo che lieto Le toccan tutte a me. M'è toccato questa croce. Le è toccato un marito che è poco di buono. [Pol.] S. Bern. Op. penit. p. 5. Non esser sollecito a scusarti quando tu sei ripreso o accusato, e specialmente quando l'accusazione toccasse proprio a te. = Plut. Adr. Op. mor. 1. 384. (M.) Le malattie, i debiti, le differenze con la moglie sono più nascose a colui che toccano, che al nimico.

27. Venire per diritto, per ordine, per sorte, o per altro titolo. Bocc. Nov. 10. g. 1. (C) Questa ultima novella di quelle d'oggi, la quale a me tocca di dover dire, voglio che ve ne renda ammaestrate. E nov. 7. g. 6. Le leggi deono essere comuni, e fatte con consentimenti di coloro a cui toccano. E nov. 5. g. 2. In parte ti toccherà il valore di troppo più che perduto non hai. E nov. 6. g. 2. Toccò per avventura tra l'altre cose in sorte ad un messer Guasparrin d'Oria la balia di Madama Beritola. E nov. 10. g. 2. Non senza malinconia della donna, a cui forse una volta ne toccava il mese. Boez. Varch. 3. pros. 4. Quinci è che noi ci sdegniamo di vederli (i magistrati) molte volte toccare ad uomini niquitosissimi. [Cont.] Brancac. L. Car. mil. 9. L'officio suo (del caporale) è propriamente di tenere per nota tutti i soldati della sua squadra, e conoscerli di vista e di nome; e, quando tocchi la guardia alla sua compagnia, riconoscere che soldati vi mancano, intendere che ne sia, ed avvisarne il sergente. Melzo, Gov. Cav. I. 10. Esso foriero tenga le predette liste nette e chiare, acciocchè possa giustificarsi in caso ch'alcuno si lamentasse d'esser stato comandato quando non gli toccava. [G.M.] Segner. Mann. Apr. 9. Perchè ciascuno sappia ciò che a lui tocca o di pena o di premio.

28. Di quel tanto che ciascuno deve pagare o riscuotere. Instr. Canc. 41. (M.) Questo (podere) per esempio avrà di decimina in tutto lire due, e sarà lavorato da tre famiglie, alle quali toccherà sol. 13. 4 di decimina per ciascuna.

[G.M.] Su quel che hanno guadagnato nell'impresa gli toccano diecimila lire per ciascuno. [Cont.] Ric. Fam. Sen. Arch. St. It. App.20. 31. X s., li quali toccavano a lui d'uno isprangheto del celliere: ed anco xii s. che li toccavano de li perduti per lo quarto di Val di Montone.

[Cont.] Come, Secondo che tocca, detto del pagamento che è dovuto nel modo fissato. Ric. Fam. Sen. Arch. St. It. App 20. 70. Hallo tolto per vi moggia e iiii staia di grano, e pagare per mese, come tocca. E 71. Buonamico e Orlandino mugnari sì hanno tolto da Matasala lo mulino di Paternostro, da questo prossimo sant'Agnoli che viene a due anni, per sei moggia e xii staia di grano l'anno, ed ogne mese pagare secondo che tocca xiii staia di grano.

29. Spettare, Appartenersi. [Camp.] D. 2. 6. Fiorenza mia, ben puoi esser contenta Di questa digression che non ti tocca (Non spetta a te, Non ti riguarda. Iron.) = Guid. G. (C) Avvegnadio che tutte queste cose mi tocchino strettamente, nondimeno e voi tutti toccano comunemente, e quello che tocca ad ogni uomo, da ciascuno si dêe approvare.

[G.M.] Segner. Mann. Apr. 10. Tocca a Dio di soccorrerti ne' bisogni sì corporali come spirituali; ma tocca a te di apprestar frattanto quei mezzi che rendano il suo soccorso più naturale che sia possibile, per non obbligarlo a far miracoli. E Ag. 16. Di ragione toccherebbe a te, che sei un verme vilissimo della terra, di supplicare il Signore con calde istanze di compiacersi di darti luogo nel numero de' suoi servi. Eppure egli è il primo a invitarti! E ivi, 24. Allora potresti tu diffidare quando a te toccasse il combattere ed a te il vincere. Ma non è vero. A te solamente tocca il combattere;… a Dio tocca il vincere:… Anzi, a Dio pure tocca darti le forze da ben combattere. [Pol.] G. Gozz. Nov. 39. A me però tocca di fare l'ufficio mio.

30. Importare, Premere. G. V. 7. 60. 3. (M.) Era impresa che molto toccava alla Chiesa.

31. Toccare una cosa, di una cosa; Favellarne brevemente, superficialmente. Dant. Inf. 6. (C) Toccando un poco la vita futura. E 7. Questa fortuna, di che tu mi tocche, Che è? Guid. G. Della cui statura assai brevemente di sopra alquanto toccammo. G. V. 5. 19. 2. Toccando in brieve le cose più notabili. Pass. 102. Qui basti quello che è tocco leggiermente, per dare ad intendere che cosa è confessione. Boez. Varch. 4. pros. 4. Per toccare brevemente e strignere in piccol fascio alcune poche cose, che può la ragione umana, della profonda Divinità. Lasc. Rim. 2. 10. (M.) Ma quando poi della carne si tocca, So dir che non bisogna stranguglioni, Tanto la bella e buona roba fiocca.

[G.M.] S. Ag. C. D. 1. 27. Resta un'altra cagione ch'io avevo cominciato a toccare, per la quale pare utile uccidere se medesimo.[Pol.] D. Vit. N. § 8. Di ciò toccai alcuna cosa nell'ultima parte delle parole ch'io ne dissi. Varch. Boez. 1. pr. 5. Delle frodi e fellonie degli accusatori hai fatto bene a passartene di leggiero, toccandole così succintamente.

T. Toccare per incidenza. Toccare sfuggevolmente.

32. Proverbi.

Bazza a chi tocca; si dice di chi, non ascoltando i buoni consigli, trovasi esposto a danni. Simile agli altri: Chi ne tocca, son sue; A chi tocca, tocca. [Val.] Fag. Rim. 3. 185. Sol basta scaricare un moschettaccio, Tirare al mucchio, e bazza a chi la tocca. – Anche di cose fortunate.

Nello stesso signif. † Zara a chi tocca. [Cont.] Cart. Urb. Arch. St. It. IX. 291. Se quando si opposero a quella gabella l'estate passata, ed altre volte che, conforme a che ho accennato a V. S. Ill., hanno alzato troppo la cresta, ne avessi impiccati una dozzina; e poi che non si trovaron per appunto i capi, zara a chi toccava, che adesso non ardirebber di perdergli il rispetto.

Gli estremi si toccano; Un eccesso si confonde con l'eccesso opposto. T. Prov. Tosc. 336.

Mentre l'uomo ha denti in bocca, non sa quello che gli tocca, finchè uno vive non sa a che cosa può trovarsi. Cecch. Mogl. 2. 4. (C) In mentre che tu hai denti in bocca, tu non puoi sapere Quel che ti s'ha a toccare. Adesso si dice: Finchè uno ha denti in bocca, non si sa quel che gli tocca. Prov. Tosc. 198.

Non toccare il cul la camicia. Volg. Di chi ha grand'allegrezza. Bocc. Nov. 2. g. 4. (C) Alberto si partì, ed ella rimase facendo sì gran galloria, che non le toccava il cul la camicia.

[Fanf.] † Tocca pur su, vale E dàgli. Galil. Consider. XV. 158. Tocca pur su con quel maledetto grande: dovevano esser due gran facchini; chè tanto è in lingua toscana a dire due gran figli.

T. Prov. Tosc. 23. Vedere e non toccare è un bello spasimare (vedere il male e non provarlo). E 25. Chi disse piano, disse tanto piano che non ne toccò a tutti. (Forse allude all'altro: Loda il monte e tienti al piano.) – Non mi dare e non mi tôrre; non mi toccar quando son molle (proverbio della vite). E 33. Tra mal d'occhio e l'acqua cotta, al padron non gliene tocca (delle fave: tra il mal d'occhio, o succiameli che le distruggono, e i contadini che le cuociono per sè). E 63. Chi tocca la pece, s'imbratta. (Qui tetigerit picem, inquinabitur ab ea). E 66. Ai peggio porci toccano le meglio pere. E 68. Chi le tocca, son sue (delle busse). E 116. Chi tocca con mano, va sano. E 118. Se lo strumento non è tocco, non si sa che voce abbia. E 145. Chi barba non ha, e barba tocca, si merita uno schiaffo nella bocca. (Rispetto a maggiori.) E 177. L'occhio la fede e l'onore non toccar mai di signore. E 204. Una volta per uno tocca a tutti. E 217. Alla Certosa è un cert'uso, che chi vi va e non ha fretta, tocca un pane e una mezzetta. (Il popolo riconoscente rammenta l'elemosine dei religiosi.) E 225. A porco pigro non toccò pera mezza. E 236. Quando il padre fa carnevale, a' figliuoli tocca a far la quaresima. E 238. Chi si guarda dal calcio della mosca, tocca quel del cavallo. (Incidit in Scyllam qui vult vitare Charybdin.) E 256. Non toccare il grasso con le mani unte (non ti s'attacchi qualcosa). E 262. Al toccar de' tasti si conosce il buon organista. E 267. Non metter bocca dove non ti tocca. E 289. Gli occhi s'hanno a toccar con le gomita; cioè non bisogna toccargli.[G.M.] Serdon. Toccar con gli occhi e guardar con le mani (si dice ai branciconi e ai braconi). Segner. Crist. instr. 3. 29. 11. De' fiori si dice comunemente che non convien toccarli se non con gli occhi.

T. Prov. Tosc. 314. Chi tocca il can che diace, gli ha qualcosa che non gli piace. E 324. La mala femmina è come il vischio: non lo tocca uccello che non ci lasci le penne. E 326. Al fabbro non toccare, al manescalco non t'accostare. E 328. Chi s'impaccia de' fatti altrui, di tre malanni gliene tocca dui. E 347. Alle belle toccano i brutti.

33. Modi e Locuzioni diverse.

[G.M.] Aver tocco e svolto; Esser invecchiato. Fam. Non mi dispiace per me che oramai ho tocco e svolto, ma per quelli che verranno dopo di noi. (Simile immagine in Dante, 2. 13. Già discendendo l'arco de' miei anni.)

Essere a tocco e non tocco, e, men com., a tocca e non tocca; Esser lì lì, Esser vicinissimo, Mancar poco che. Sassett. Lett. 259. (Man.) La quale (nave) fu a tocca e non tocca per fare il medesimo giuoco del tornare a dietro un'altra volta. Viv. Disc. Arn. 5. Prima si era osservato che le massime piene stavano a tocca e non tocca di traboccarle. [Cors.] Magal. Lett. 2. 6. Non era egli meglio tirare a vincere il giuoco per l'innanzi,.. che rimaner apposta indietro per la cavata, e stare a tocca e non tocca di perderlo marcio? [G.M.] Fag. Rim. Più sale aver non mi trov'io: Quel ch'io ho in zucca è poco ed è stantío, E per finire sta a tocca e non tocca. – Tra poco comincia la primavera; siamo a tocco e non tocco.

Pare che non tocchi a lui; Di chi se ne sta inoperoso in cosa che pur dovrebbe importargli. Malm. 1. 17. (C) E passandola sempre in piagnistei, Pigra si sta come non tocchi a lei.

[G.M.] Anco di chi fa con molta disinvoltura cosa non facile, si dice: Par che non tocchi a lui. Cantava le cose più difficili senza scomporsi, che pareva non toccasse a lui. Fag. Rim. Io la mattina, come a me non tocchi, A piede a piede me ne vo a san Pietro. (Era una distanza notabile.)

Toccare ad alcuno di fare una cosa, od anche, ma non usit… Esser toccato di fare una cosa, vagliono Esser costretto di fare una cosa, Dover fare una cosa. S. Bern. Pist. 5. (Man.) E se alcuna volta… ti toccasse ridere…, fa' che il ridere tuo sia modesto. Coll. Ab. Isaac, 107. Se fossi toccato di ridere non si veggiano li denti tuoi. Segr Fior. Comm. vers. 2. 1. Se così fia, toccherammi star cheto. Magal. Lett. Strozz. 1. 61. Vi toccherebbe a pagarle belle lampanti (le doble).

† Toccare bomba, vale Arrivare in alcun luogo determinato e subito partirsi. Dal giuoco fanciullesco di questo nome. Pataff. 3. (C) E tocca bomba, e va chicchirillando. Malm. 2. 32. Florian nella cittade Entrò per rinfrescarsi, e toccar bomba.

Toccare con mano, fig., Certificarsi, Chiarirsi di checchessia con dimostrazione sicurissima. Fir. Trin. 2. 3. (C) Prima bisogna toccarlo con mano, e poi crederlo. E 5. 7. Vedrete, e toccherete con mano che voi non sognate, e faretelo toccare a lei. Bemb. Asol.1. Ma che vo io argomentando di cosa che si tocca con mano? Ar. Supp. 2. 1. Ma so che nuocere Non mi può questo suo parlar, trovandolo, E toccandol con man tutto verissimo. Tac. Dav. Ann. 14. 201. Nerone bandì che Ottavia corruppe il prefetto per avere l'armata dal suo…, e che tutto avea toccato con mano.

[G.M.] Machiav. Lett. Così faremo infino a tanto che si tocchi con mano che dichino daddovero. Adrian. Stor. Con buone e veraci ragioni si è fatto loro, come si dice, toccar con mano che al pontefice era stato lecito di fare quello che aveva fatto. Red. Lett.Insomma, si tocca sempre con mano che coloro che veramente sono uomini dabbene, non usano mai le finezze delle umane politiche quando voglion persuader checchessia. Fag. Rim. Far tal verità toccar con mano.

Toccare danari; Ricevere, Pigliare danari, per lo più vendendo la sua mercanzia. Fr. Jac. Tod. 3. 25. 25. (C) Tener voglio la via, Non vo' aver nè pera (sacca), Nè da nullo di mia schiera Vo' danaro sia toccato. Gell. Sport. 3. 4. Oh e' non toccan danari. A. Oh e' tengon chi gli tocca per loro, che è il medesimo; anche mio padre teneva in bottega un cassiere, che non toccava danari, e pur non era frate.

Toccar danari da uno, Averli per far cosa vantaggiosa a uno. Cron. Morell. 317. (C) E tennesi toccasse danari da' Veneziani.

Toccare danari, o stipendio; term. militare, che vale Ricevere danari per andare alla guerra. Ar. Fur. 11. 25. (C) E in spalla un scoppio, o archibugio prendi, Che senza, io so, non toccherai stipendi. Cecch. Esalt. Cr. 2. 1. Dalla bestialità di nostro padre Vinto, toccò denari e andò via. E 2. 8. Chi vuol toccar danar per alla volta Di Persia, venga adesso adesso in piazza.

[Fanf.] † Toccare di. Saperne, Avere qualità di… Ar. Rim. 11. 77. Questo fa inganno, e più dirò che tocca Di tradimento; ma di par la fede E per questo e per quel morta trabocca.

† Toccare di peccato; Usare carnalmente. Stor. Ajolf. 1. 94. (Man.) Giurolle Ajolfo di nolla toccare di peccato, se prima nolla sposasse, e facessila battezzare

† Toccare di sprone; in senso equivoco ed osceno. Ar. Fur. 28. 43. (M.) Così dicendo, e al bucolin venuto, Gli dimostrò il bruttissimo omicciuolo, Che la giumenta altrui sotto si tiene, Tocca di sproni, e fa giocar di schiene.

Toccare di sproni, per Spronare. Malm. 2. 36. (C) Tocca di sproni, e vanne, e giunge in piazza.

[Cont.] † Toccar di tinta; Colorire il fondo delle gemme o altro. Imp. St. nat. XXII. 13. Sono alcuni che, contro le leggi dell'arte, toccano il fondo della gemma di tinta: come mi avvenne di vedere in un rubino Indiano, nettissimo e scarico quanto credibil fosse di colore, a cui da un di detti falsificatori era stato tinto il fondo.

[Val.] † Toccare di un luogo. Appressarvisi, Entrarvi. Pucc. Guerr. Pisan. 4. 2. L'oste passò la Torre a San Romano, E cominciò a toccare del Pisano.

Toccare fondo, o il fondo d'alcuna cosa, fig., Volerla saper bene e per fondamento, Chiarirsene. Lib. Son. 51. (C) Sicchè tu di' ch'io ho già tocco il fondo. Car. Lett. 2. 99. Avanti che io risponda a V. S., ho voluto toccar fondo di quel ch'ella mi scrive. Buon. Fier. 4. 2. 7. A quei che insegnan scrivere in due giorni, Leggere in uno e mezzo, m'accostai (Minchion ch'io fui), e nel toccarne 'l fondo Birbe eran tutte,…

† Toccare il braccio; Toccare il polso. Belc. Vit. Colomb. C. 273. (M.) E uno dei fratelli, toccandogli il braccio, con letizia disse: e' non ha più febbre.

[Fanf.] Toccare il campo, la terra; Lavorarli. Alam. Coltiv. 4. 32. …Ben puote allora L'asciutto campicello, il colle, il monte, Cominciarsi a toccar, ma il grasso e molle A più lieta stagion si serva intero.

Toccare il ciel col dito, e anche ass. Toccare il cielo, Essere al colmo della contentezza. Boez. Varch. 2. pros. 4. (C) Ai quali parrebbe di toccare il ciel col dito, se una minima parte de' rimasugli ed avanzaticci della tua fortuna toccasse loro. Morg. 22 192. L'Arpalista toccava il ciel col dito. Malm. 7. 47. A lui parve toccare il ciel col dito Lor. Med. Canz. 66. 6. (M.) A te par toccare il cielo, Quando un po' mi gufi o gabbi.

† Toccare il cocchio, e anche ass. Toccare, vale Camminare, Seguitare il cammino. Buon. Fier. 4. 4. 7. (C) Posa il piede Fuor degli inciampi, e tocca. Malm. 1. 41. Oh via, diss'ella, tocca innanzi il cocchio. E 6. 18. Ed essa allora abbassa il capo, e tocca

Toccare il cuore, che anche si dice ass. Toccare; Far gran pro o Sommamente piacere o dilettare. Petr. Canz. 3. 5. part. II. (C) Nè cosa è che mi tocchi, O sentir mi si faccia così addentro. Sen. ben. Varch. 1. 11. Devemo cominciare dalle cose necessarie, perchè altramente tocca il cuore e si fa sentire nell'animo una cosa che dia la vita, che una che la faccia o più bella o più abbondevole. Buon Tanc. 1. 1. Quelle parole m'hanno tocco 'l cuore. Malm. 1. 6. Il vin di Brozzi, un pane e una cipolla Talor per uno scherzo tocca il cuore. [Pol.] Bemb. Asol. l. 2. Non sapete voi con quanta sod disfazione tocchi i cuori delle innamorate giovani un sicuro ragionare?

Toccare il cuore, vale anche Compungere, Convertire. Cecch. Esalt. Cr. 4. 4. (C) Tocchigli il cuore Dio, sicch'e' conosca La verità, che 'l può far più beato Belc. Vit. Colomb. C. 26. (M.) E in questo fisso pensiero, il grazioso Dio gli toccò il cuore in modo, che cominciò a disprezzare le cose di questo mondo.

Toccare il cuore, talora vale Muovere a compassione, Commuovere. Ovid. Pist. (C) Ma se per avventura le mie parole ti toccheranno il cuore,…

T. Quelle parole mi toccano nel più vivo del cuore. Mi toccò tanto l'anima.

T. Toccare i nervi; di cosa che faccia spiacevole impressione. Anco di pers. uggiosa, molesta.

Toccare il polso a uno; Riconoscere il polso, ad effetto di argomentarne la qualità delle forze, o della febbre. Sen. ben. Varch. 6. 17.(C) Laonde a un medico, il quale non fa altro che toccarmi il polso, e mi pone nel numero di coloro che egli guarda, e passa,…, non debbo io più cosa nessuna. [Cont.] Cit. Tipocosm. 470. Toccar il polso, e la sistole, e la diastole, con le tante varietà, diversità de' polsi.

E fig., vale Tastare uno, Indagare come la pensi su checchessia. Car. Lett. ined. 2. 63. (M.) Jersera ebbe Tornone un corriero di Venezia…, e oggi è ito di nuovo al Papa a toccargli il polso

† Toccare il polso al lione, o al marzocco. Varch. Ercol. 91. (C) Quando s'ingerivano nelle faccende, ed erano favoriti dallo Stato…, si diceano toccare il polso al lione, ovvero marzocco.

Toccare il tamburo, o Toccar la cassa; Sonare il tamburo per uso di guerra; e si disse anche per Arrolar soldati. Malm. 1. 25. (C)Ond'egli, entrato in fregola sì fatta, Fece toccar tamburo a spada tratta. E 3. 56. Fa intanto nel castel toccar la cassa, E inalberar la 'nsegna del carroccio.

† Toccare il tasto, Dar nel segno. Varch. Ercol. 87. (C) Dare in brocco, cioè nel segno ovvero berzaglio, ragionando, è apporsi, e trovare le congenture, o toccare il tasto, o pigliare il nerbo della cosa.

Toccare il tasto; un tasto. V. TASTO. § 14 e 15

Toccare il ticchio; Venir voglia; Saltare il capriccio. Malm. 9. 56. (C) Al fin gli tocca il ticchio Di tôr del sale, e ve lo spolverizza.

Toccare in somma alcuna cosa, vale Parlarne, Scriverne con brevità, sommariamente. Dell'uso scritto. Fr. Giord. Gen. 200. (M.) In somma sono diece le pene de' dannati abbreviandole, delle quali pene non dirò; perocchè se ne vorrebbono fare più di ventidua buone prediche, ma toccherolle pure in somma.

[G.M.] Toccar I'acqua. Ai panni lani, alle frenelle, e sim. si fa toccar l'acqua, perchè poi, adoperandoli, non ritirino: cioè, si tengono un po' in molle prima di adoperarli. Se cotesto panno non ha toccato l'acqua, vedrete che ritirerà dimolto.

[Val.] † Toccar l'anima; di cibo molto appetitoso. Fortig Ricciard. 13. 81. Una sardella anch'egli ponsi in bocca, Che nel mangiarla l'anima gli tocca.

Toccare la bizzarria; Venir desiderio, o capriccio. Benv. Cell. Vit. 4. 265. (M.) Una volta che gli fusse tocco la bizzarria, più volentieri si sarebbe partito da voi.

† Toccare la corda; Esser tormentato col tormento della corda Malm 3. 33. (C) Seguì ch'un ufizial suo favorito… Toccò la corda.

Toccare la fantasia ad uno; d'idea strana, stra vagante. Cecch. Assiuol. 5. 2. (M.) Il vecchio nella corte sempre fece l'assiuolo (il verso dell'assiuolo): non so io che diavolo di fantasia gli s'era tocca.

Toccare la fregola; Venire ardentissimo desiderio, o voglia. Gell. Sport. 3. 3. (C) Egli è testè lor tocco la fregola di fare una commedia.

Toccare la mano; Salutare affettuosamente, pigliando altrui per la mano. [Pol.] Fatt. En. rubr. 49. Giunti che fummo a lui, e toccatagli quella mano che gittò a terra la città di Troja,… postogli in prima dinanzi i doni ed i presenti che portammo, dicemmogli… = Bern. Orl. Inn. 5. 147. (C) Un gran baciare, un gran toccar di mani Si fêr di poi che s'ebber conosciuto. (Qui a modo di Sost.)

Toccar la mano, si dice anche dell'Impalmarsi gli sposi. Malm. 2. 44. (C) Sceso di sedia poi colla figliuola, Gli fece allor allor toccar la mano.

[G.M.] E Toccar la mano a uno; Fargli qualche regalo, segnatam. in danaro. A certuni, si sa, bisogna toccargli la mano, se no, non c'è da ottener nulla.

Toccare la meta; fig. T. Del fine a cui si tende col pensiero o col desiderio. Ha toccato la meta. Quando potrò toccare la meta che mi son proposto?

Toccar l'aria; Essere esposto all'aria. Ovid. Simint. 3. 226. (Man.) Ciò che la vessica manda fuori si volge in pietre; e toccata l'aria, diventa gelato.

Non toccar terra, si dice di Chi ha grande allegrezza, o prova qualche gran piacere in alcuna cosa. [Pol.] S. Bern Op. penit. p. 71. Andavano con tanta dolcezza e diletto, che quasi non toccavano terra. = Malm. 7. 44. (C) Ei, che non tocca per letizia terra, Entra nel borgo, e in gabbia si riserra.

[Tor.] Toccar la vena; Cavar sangue. Red. Lett. 1. 344. Se la febbre urge, e se il dolore del petto urge forte, stimiamo necessario di toccar la vena, e cavar qualche poco di sangue.

Toccare la verità; Dirla, Manifestarla. Non com. Vit. SS. Pad. 1. 238 (M.) Udendo ch'ella, come illuminata da Dio, gli toccava la verità, sì gli rivelò e aperse le tentazioni del cuor suo.

Toccare la volta ad alcuno, dicesi Quando nelle operazioni alternative s'aspetta ad uno l'operare. (M.) V. VOLTA.

Toccare le scritture, e sim, vale Corromperle, Adulterarle. Din. Comp. 1. 18. (C) E dubitando il notajo degli atti avea prestati. guardò se erano tocchi; trovò il raso fatto, e accusolli.

† Toccar le stelle col capo, vale lo stesso che Toccare il ciel col dito. Ovid. Simint. 2. 72. (Man.) Lo quale se io avessi per marito, sarei avventurata, e gli Dei m'avrebbono cara, e col capo toccherei le stelle (Il lat. ha: vertice sidera tangam)

Toccare le sue; Essere aspramente sgridato, o percosso. Sassett. Lett. 81. (Man.) E nondimeno il dirgli, tu non sei polta, e toccare le sue, sarebbe, come dice il Castravilla, unum et idem. V. SUO.

Toccare l'ugola, fig., Stuzzicare l'appetito, Risvegliar desiderio d'alcuna cosa. Varch. Ercol. 157. (C) Voi mi avete toccato l'ugola: deh, se ne sapete più, raccontatemene degli altri.

Toccare l'ugola, vale anche Piacere estremamente. Lasc. Pinz. 2. 1. (C) E quei fegatelletti caldi m'hanno tocco l'ugola.

Non toccar l'ugola, si dice di Quelle cose delle quali si è mangiato o bevuto scarsamente, e non a sazietà. Salv. Granch. 1. 2. (C)Sentendo che quel loro bere a zinzini Non toccava lor l'ugola, e non era Altro che uno accendere lor più La sete, vollon mutar versoMalm. 7. 12. Dieci pan d'otto e un giulio di formaggio Non gli toccaron l'ugola.

[G.M.] Nello stesso senso dicesi pure Non toccare un dente. – Un piccione e una libbra di pane non gli toccano un dente.

† Toccar l'umore; Entrare, o Mettersi in apprensione. Benv. Cell. Vit. 2. 230. (M.) Cominciatosi a appressare più inverso la sera, sopra il mezzo giorno, mi toccò l'umore, e cominciai a pensare a quelle parole, che con finta semplicità mi aveva detto quello isciagurato.

Toccar nell'onore; Dir parole che offendano l'onore di alcuno. [Pol.] G. Gozz. Nov. 38. Dicendogli fra le villanie alquante parole poco misurate che lo toccavano nell'onore.

Toccare sul vivo, o nel vivo; Offendere nella parte più delicata e sensibile; e fig., si dice dell'Arrecare altrui grandissimo dispiacere con parole, o motti pungenti. Tac. Dav. Ann. 15. 209. (C) Ma quel che toccò nel vivo il Senato fu una parola, che il fare ringraziare, o no, i Viceconsoli, che tornavano di Candia, stava a lui E 224. Spesso il motteggiava con facezie amare, che, quando toccan nel vivo, si conficcano nella memoria.

[G.M.] In senso sim. Toccar uno dove gli prude; dove gli duole; sì che facilmente abbia a rtsentirsi. Pros. Fior. v. VI. p. 143. Nè può più stare alle mosse, perchè io lo tocco dove gli duole. Fag. Commed. Giusto costui m'ha toccato dove mi doleva! Oh gli ha stuzzicato il vespajo!

Toccar terra; Toccare il terreno, cadendo [Pol.] Fatt. En rubr. 53. Vedendola cadere del destriero, la ricevettero tra le braccia, acciocchè quelle nobili carni non toccassero terra.

[G.M.] Di vestito lungo, si dice che tocca terra. Ha un par di falde alla giubba, che quasi gli toccan terra.

Toccare una mentita, vale Essere accusato di menzogna. (M.) V. MENTITA, § 2.

Toccare una parola della fine. Non usit. Varch. Ercol. 94. (C) D'uno che favella favella, e favellando favellando con lunghi circuiti di parole aggira sè e altrui senza venire a capo di conchiusione nessuna, si dice: e' mena 'l can per l'aja…; e a questi cotali si suol dire: egli è bene spedirla…, toccare una parola della fine.
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