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La parola uccelli è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere due consonanti doppie: cc, ll. Divisione in sillabe: uc-cèl-li. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Anagrammi |
uccelli si può ottenere combinando le lettere di: [leu, lue] + clic. |
Componendo le lettere di uccelli con quelle di un'altra parola si ottiene: +ano = anelluccio; +noi = luccioline; +sta = stelluccia; +[agra, gara] = allegruccia; +[agro, argo, gora] = allegruccio; +[arto, atro, rota, ...] = allocutrice; +pala = capicellula; +[alti, lati, tali] = cellulitica; +loti = cellulitico; +[salo, sola] = cellulosica; +[liso, silo, soli] = cellulosici; +[oslo, solo] = cellulosico; +taco = cocciutella; +[ceto, cote] = cocciutelle; +[cito, coti] = cocciutelli; +nord = concluderli; +zona = lenzuolacci; +atto = luccioletta; +etto = lucciolette; +[mano, noma] = monelluccia; +mono = monelluccio; +[arti, atri, irta, ...] = ricciutella; +[erti, irte, iter, ...] = ricciutelle; ... |
Vedi anche: Anagrammi per uccelli |
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: eccelli, uccello. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: eccella, eccelle, eccello. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: celi. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: uccellai. |
Parole con "uccelli" |
Iniziano con "uccelli": uccellini, uccellino, uccelliera, uccelliere. |
Parole contenute in "uccelli" |
celli. |
Lucchetti |
Usando "uccelli" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: bau * = baccelli; * ione = uccellone; * ioni = uccelloni. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "uccelli" (*) con un'altra parola si può ottenere: * era = uccelleria; * ere = uccellerie; * agone = uccellagione; * agoni = uccellagioni. |
Definizioni da Cruciverba |
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Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Uccellame, Uccelli, Salvaggiume, Salvaggina, Salvatico, Selvaggiume, o Selvaggina e Selvatico - « Uccellame, quantità d'uccelli presi e morti. Uccelli volanti non si diranno uccellame, se non forse in senso dispregiativo ». Tommaseo.
Il selvaggiume comprende non solamente l'uccellame, ma eziandio lepri, capriuoli, cervi ecc., oggetti di caccia; e perciò tanto vivi quanto morti: un paese è abbondante o scarso di selvaggiume secondo la quantità maggiore o minore di questi animali che in esso si trova. Salvaggina alla carne del selvaggiume; salvatico all'odore e sapore peculiare di essa carne se vuolsi che ogni parola corrisponda assolutamente a una cosa; ma salvaggina e salvatico sentii dire e vidi usato, il primo a significare animale quadrupede; il secondo volatile del genere in discorso. In quanto allo scrivere coll'a, secondo consiglia il Tommaseo in una sua nota, o allo scrivere con e selvaggiume, selvaggina ecc., quasi sarei d'opinione contraria alla sua e direi che meglio si scriverebbe nella seconda maniera, perchè se può convalidare il primo modo l'idea del mettersi in salvo che fanno questi animali colle gambe agili e colle ali; convalida il secondo modo il vivere essi nelle selve e ne' boschi, che mi pare più naturale e propria radicale di esse parole. [immagine] |
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