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Informazioni utili online sulla parola italiana «calendario», il significato, curiosità, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Calendario

Parole Collegate

Nomi Alterati e Derivati
Diminutivi: calendarietto.
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
anno (9%), gregoriano (8%), mesi (7%), giorni (6%), mese (5%), lunare (4%), annuale (4%), data (3%), datario (3%), perpetuo (3%), date (2%), mensile (2%), giuliano (2%), lunario (2%), scuola (2%), santi (2%), almanacco (2%), giorno (2%). Vedi anche: Parole associate a calendario.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia
Articoli interessanti e pagine web
Liste Parole: Mesi del calendario rivoluzionario francese; Giorni della settimana; Mesi dell'anno
Consigli Regali: Regalare un calendario personalizzato

Foto taggate calendario

Riga

Batti il tempo

Calendario dell'Avvento

Informazioni di base

La parola calendario è formata da dieci lettere, cinque vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: ca-len-dà-rio. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con calendario per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Ho appeso in cucina il calendario con le foto più belle scattate durante le nostre ferie estive.
  • Mi sentirei più giovane se il calendario non mi ricordasse che il tempo scorre e che il passato non ritorna.
  • Dobbiamo accordarci per il calendario delle ferie e come al solito sarà guerra aperta!
Citazioni da opere letterarie
Il tabernacolo di Luigi Pirandello (1903): S'era intestato, come presidente di quella Società Cattolica, a promuovere processioni e luminarie e girandole, nella ricorrenza delle feste religiose, osservate prima e favorite dall'antico Consiglio Comunale, e tra i fischi, gli urli e le risate del partito avversario ci aveva rimesso le spese, per S. Michele Arcangelo, per S. Francesco di Paola, per il Venerdì Santo, per il Corpus Domini e insomma per tutte le feste principali del calendario ecclesiastico.

Il deserto dei tartari di Dino Buzzati (1940): Mentre Drogo e Simeoni stavano così discutendo, un giorno cominciò a nevicare. «Non è ancora finita l'estate» fu il primo pensiero di Giovanni «ed ecco già arrivata la brutta stagione.» Gli pareva infatti di essere appena tornato dalla città, di non avere avuto neanche il tempo di sistemarsi come prima. Eppure sul calendario c'era scritto 25 novembre, interi mesi si erano consumati.

Quel che affidiamo al vento di Laura Imai Messina (2020): Dalla reazione di Hana, che entrò in soggiorno mentre ancora il discorso era in corso e colse brandelli di frasi, capì che si trattava a tutti gli effetti di una grande notizia. La bambina si precipitò ad abbracciarla e quello, più ancora del gesto di Takeshi di sfogliare il calendario in cucina e con un pennarello rosso tracciare un cerchio sulla prima settimana di maggio, la spaventò.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per calendario
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: calendari.
Altri scarti con resto non consecutivo: calerò, calda, caldi, caldo, calai, cala, cali, calo, candì, canario, canari, canaio, canai, cani, cada, cadrò, cadi, cado, cari, caro, caio, clero, cenai, cena, ceni, ceno, ceda, cedri, cedro, cedi, cedo, cerio, ceri, cero, alea, alni, alno, aldo, alari, aedi, aedo, aeri, aero, andar, andai, andrò, andò, lena, lenì, leda, ledi, ledo, lari, laro, darò.
Parole contenute in "calendario"
alé, ari, rio, cale, dario, calendari. Contenute all'inverso: ira, nel.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "calendario" si può ottenere dalle seguenti coppie: calendole/oleario.
Usando "calendario" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * osta = calendarista; * oste = calendariste; * osti = calendaristi.
Lucchetti Alterni
Usando "calendario" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * oleario = calendole.
Sciarade incatenate
La parola "calendario" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: calendari+rio, calendari+dario.
Intarsi e sciarade alterne
"calendario" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: canario/led, canari/ledo, clero/andai.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Lunario, Almanacco, Effemeride, Calendario - Lunario è quello dove si registrano tutte le lunazioni, i giorni del mese, le feste, i mercati, e poco più. - Almanacco è più ampio; in esso, oltre le lunazioni, si pongono le mutazioni astronomiche, le meteorologiche, e spesso se ne piglia occasione a fare brevi trattati popolari o di arti e mestieri: Almanacco dei banchieri, dei gastronomi, ecc. - Effemeride sarebbe termine scientifico, e si intende quello dove giorno per giorno si notano le mutazioni astronomiche, e i principali fenomeni meteorologici. - Calendario è in foglio volante che poi si impasta sopra il cartone, e vi sono ordinariamente stampati i giorni dell'anno divisi per mesi, ecc., con altre poche notizie. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Almanacco, Lunario, Calendario, Effemeridi - « Il lunario è per l'uso civile, segna i dì della settimana, del mese, le fasi della luna, il santo che corre ogni giorno, il levare e tramontare del sole, ecc. Il calendario è per l'uso ecclesiastico; accenna le pratiche del culto che cadono nei giorni dell'anno. L'almanacco, oltre alle cose nel lunario comprese, abbraccia anco delle osservazioni astronomiche ed altre notizie. Effemeridi dicesi quel libro ove registransi giorno per giorno i calcoli astronomici delle apparenze e moti dei corpi celesti ». Romani, Girard. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Gregoriano (Calendario) - Stabilito dal papa Gregorio XIII nel 1582. [immagine]
Calendario - Dal latino Calendarium, che fu formato da Calende. - Elenco, che accenna il ritorno di tutte le feste mobili ed immobili. Ve ne hanno di varie specie: romano, giuliano, gregoriano, riformato, e francese o perpetuo (Vedasi Anno). Il cardinale Pietro d'Ailly, soprannominato l'Aquila dei dottori, presentò al papa Giovanni XXIII, in un sinodo tenutosi a Roma nel 1414, un trattato sulla forma del calendario. I concilj di Basilea e di Costanza, a cui fu sottoposto il progetto, nulla decisero. Nel 1474 Sisto IV pensò seriamente a quella riforma: consultò Giovanni Muller, più conosciuto sotto il nome di Regiomontanus, il quale morì l'anno dipoi, ed il progetto restò sospeso. Riassunto nel 1316. da Leone X, se ne trattò nuovamente al concilio di Trento; ma fu il papa Gregorio XIII. quegli ch'ebbe la gloria di compiere l'intrapresa nel 1582, con l'aiuto di Luigi Libri, abile mattematico Italiano. [immagine]
Dizionario compendiato di antichità del 1821/1822
Calendario - Il mezzo più breve e nell'istesso tempo più certo, onde dare una giusta idea dell'antico Calendario de' Romani, egli è di qui esporlo in tutte le sue parti diviso. Il seguente è spartito in cinque Colonne; la I. contiene le Lettere nundinali; la II. indica i giorni fasti, nefasti, e comiziali; la III. presenta in numeri i giorni del Mese secondo il nostro modo di contare; la IV. divide i Mesi in Calende, None, ed Idi colle cifre Romane; la V. finalmente comprende le Feste lor principali. (V. Nundinae, Fasti, Giorno, Calende, None, Idi, Anno).

Benchè in ciascuno di questi Articoli si possa trovare tutto ciò che sia necessario a sapersi per l'intelligenza del Calendario Romano, sembra a proposito notare qui il modo, col quale in ogni mese contavano i giorni. Il giorno delle Calende, delle None, e degl'Idi erano tre punti fissi, a cui riportavansi tutti gli altri giorni, che si contavano retrocedendo, e prendendosi il nome dal punto, verso del qual si avanzava. Prendasi, per esempio, il Gennajo. Il primo giorno, come quello di tutti gli altri mesi, era chiamato il giorno delle Calende. Passato questo primo giorno, non si parlava più delle Calende di Gennajo, che si erano incominciate a contare il 14. del mese del precedente Dicembre; e siccome da questo giorno fino al primo di Gennajo vi sono diciannove giorni, quel medesimo giorno, il 14. secondo la nostra maniera di numerare, era indicato e nominato presso i Romani in questa guisa: XIX. Cal. Januar. vale a dire il 19. delle Calende di Gennajo. Il giorno seguente 15. Dicembre secondo il nostro Calendario, era il diciottesimo avanti quello delle Calende di Gennajo, e perciò segnavasi XVIII. Calendas Januarias, dove bisogna tacitamente supplire ante prima della parola Calendas; e l'istesso è altresì nella maniera di contare i giorni delle None e quelli dogl'Idi. Così a misura che si accostavano alle Calende, diminuivano di una unità il precedente numero fino alla loro vigilia, che si notava nominandola pridie Calendas Januarias, cioè il giorno avanti le Calende di Gennajo.

Passato il giorno delle Calende, si nominavano i giorni successivi da un altro punto stabile, cioè dalle None che erano di quattro giorni in tutti i mesi, eccettuato il Marzo, Maggio, Luglio, ed Ottobre, che ne avevano sei.

Perciò il secondo giorno di Gennajo, conforme al nostro modo di contare, era il quattro delle None di Gennajo; IV. Nonas Januarias; in seguito III. Non. Jan., cioè a dire il tre avanti le None; indi Pridie Non. Jan., vale a dire il giorno avanti le None di Gennajo; e finalmente il giorno medesimo delle None: Nonis Januariis.

Il giorno dopo le None si contavano gl'Idi, e ve n'erane otto per ogni mese. La maniera di contargli ora l'istessa di quella delle Calende, e delle None. In conseguenza il giorno dopo le None era l'otto degl'Idi: VIII. Idus Jan.; il giorno consecutivo il sette degl'Idi: VII. Idus Jan.; e via discorrendo degli altri giorni degl'Idi, col togliere ogni giorno una unità dal numero precedente fino alla vigilia degl'Idi: Pridie Idus Januarias cioè il giorno avanti gli Idi di Gennajo. Il giorno medesimo degl'Idi, che ne seguiva, era l'ultimo, che portasse il nome del mese: imperocchè, a cominciare dal giorno dopo, si contava dalle Calende del mese seguente. In tal guisa il giorno degl'Idi di Gennajo cadendo il 13. di questo mese secondo il nostro modo di numerare, il giorno dopo o il 14, a forma del nostro Calendario, era presso i Romani il 19. delle Calende di Febbrajo: XIX. Calendas Februarias, vale a dire il 19° giorno avanti le Calende di Febbrajo; perchè dopo questo giorno ve n'erano 19. fino al primo del mese di Febbrajo. Il resto del mese contavasi, come si è sopra indicato, per le Calende di Gennajo. È d'uopo altresì osservare che il giorno, il qual succedeva alle Calende, era talora detto Postridie Calendas, cioè il giorno dopo delle Calende.

Però nel mese di Gennajo questa denominazione teneva luogo del quattro delle None. Era l'istesso del giorno dopo le None, e di quello dopo degl'Idi.
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Calendario - e † CALENDARO. [T.] S. m. In orig. ai Lat. Agg., onde T. Strenna calendaria, Girol., che davasi in calende di Gennajo, per il buon capo d'anno.

T. Calendario, ai Lat., il Registro dove chi dava danari a censo notava il tempo e la somma; giacchè solevasi collocare il danaro il dì primo del mese. Sen. Il libro del calendario.

2. Anco prima del Calendario cristiano, notavansi i tempi varii dell'anno con più o meno particolarità. T. Calendario Ovidiano, Giuliano.

T. Per estens. Calendario non solo de' Romani, ma degli Egiziani, de' Turchi. – Calendario repubblicano.

3. A noi Libretto o Tavola, in cui sono indicati per ordine tutti i giorni dell'anno; distinguonsi i dì feriali dai festivi, e si dá notizia del corso del sole e della luna. T. Festa non segnata nel calendario. Mir. S. Cat. 16. Feste che la Chiesa ha ordinato che siano scritte nel calendario suo.[Cont.] Cr. B. Naut. med. III. 138. Cosa necessarissima è l'uso del calendario nei libri di navigazione, maggiormente per sapere in che tempo si celebra la Pasqua della Resurrezione del Signore e l'altre feste comandate dalla S. Chiesa. = Bern. Orl. 2. 9. 36. (C) E confortava all'erta le brigate, Ricordando i digiuni e 'l calendaro.

T. Calendario antico, che seguivasi innanzi la riforma di Gregorio XIII, ch'è del 1582, con la differenza di 12 giorni; seguito tuttavia dalla Chiesa Greca, noto segnatam. nel Ven. col titolo di S. V., stile vecchio. – Calendario gregoriano.

T. Calendario perpetuo.

T. Calendario romano. – Di tale o tal diocesi.

T. Calendario de' Santi, delle feste.

4. [G.M.] Fig. Riporre alcuno nel calendario dei beati. Reputarlo beato, felice. Segner. Crist. Instr. 1. 26. 30. Non riponete più nel calendario dei beati quei soli che abbondano di beni temporali… Piuttosto riponetevi quei che gli lasciano a chi gli vuole. (Forse non imitabile.)

5. Segnatam. nel rispetto astron. Tes. Br. 2. 48. (C) Là ove la luna è l'uno anno prima, ella sarà, l'anno che dee venire, undici dì più addietro, a ritroso del calendario e dell'anno.

6. Calendario scolastico, che segna i mesi e i giorni destinati alle scuole e altre notizie concernenti gli studii.

7. Calendario di Flora. (Bot.) [D.Pont.] Scelta di piante, i cui fiori, in un dato paese, s'aprono ogni anno presso a poco nello stesso mese, e che perciò possono servire fino ad un certo punto di Calendario. È anche il titolo di un opuscolo di Linneo, col quale egli discorre di questa scelta di piante.

8. In senso sim. [Cont.] Lauro, Amm. agr. Cost. II. 43. Abbia il castaldo un calendario ove tutto ciò che ne' campi debbe farsi per giudizio d'uomini esperti sia perfettamente composto, e di tutti i giorni per cadauno mese.

9. Il libro. T. Stampare un calendario. – Calendario per l'anno o dell'anno 1862. E può essere libro ricco d'utili verità.

10. Dal notarsi nel calendario i nomi de' Santi da venerare, per cel. fam. che non conviene ripetere oramai, T. Non aver taluno nel suo calendario, Non essere il tale nel calendario d'uno, vale Che non gli si ha stima nè affetto, ma piuttosto il contr. = Nelli J. A. Comed. 3. 13. (Gh.) Credo che egli non sia troppo nel calendario della sig. Litizia.

[G.M.] In questo dicesi anche fam. Avere alcuno sul calendario a carte quarantotto (quasi, in fondo del calendario). E accenna avversione maggiore.

Per antifrasi. Fortig. Rim. 33. 45. (Man.) Talchè principia sul suo calendario, Ferrautte ad averli tutti due, E segni fa che non ne può già piue.

T. Pulc. Morg. 18. (Di Margutte bestemmiatore.)

11. Enumerazione lunga, Discorso lungo: non com. Pietrop. Commen. Primier. 19. (Gh.) Senza numerare quelli;… il ragionamento nostro, che troppo lungo calendario saria, concluderemo.

12. † Siccome calendario è quello che tiene notate le feste nelle quali non si opera, così Aver del calendario vuol dire Aver poca faccenda. Anche iron. per denotare di saper poco. Cecch. Proverb. 56. (Gh.)
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: caleidoscopici, caleidoscopico, caleidoscopio, calembour, calendari, calendarietti, calendarietto « calendario » calendarista, calendariste, calendaristi, calendarizza, calendarizzai, calendarizzammo, calendarizzando
Parole di dieci lettere: caldissime, caldissimi, caldissimo « calendario » calettante, calettanti, calibrammo
Vocabolario inverso (per trovare le rime): cnidario, emorroidario, lapidario, tepidario, stupidario, prebendario, leggendario « calendario (oiradnelac) » referendario, antireferendario, secondario, circondario, miliardario, ultramiliardario, plurimiliardario
Indice parole che: iniziano con C, con CA, parole che iniziano con CAL, finiscono con O

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