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Informazioni utili online sulla parola italiana «distinguere», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Distinguere

Verbo

Distinguere è un verbo della 2ª coniugazione. È un verbo irregolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è distinto. Il gerundio è distinguendo. Il participio presente è distinguente. Vedi: coniugazione del verbo distinguere.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di distinguere (separare, riconoscere, discernere, contraddistinguere, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola distinguere è formata da undici lettere, cinque vocali e sei consonanti. Divisione in sillabe: di-stìn-gue-re. È un quadrisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con distinguere per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Bisogna fare attenzione a distinguere tra amore e desiderio.
  • Non è facile distinguere un vero amore da una semplice cotta...solo il tempo ci dirà la verità!
  • E' sempre necessario distinguere il parlato della lingua italiana rispetto allo scritto.
Citazioni da opere letterarie
Le Aquile della steppa di Emilio Salgari (1907): Quattro o cinque drappelli di cavalieri giungevano a briglia sciolta, attraversando la steppa come un uragano. Ai primi chiarori dell'alba si poteva distinguere un bel vecchio dalla lunga barba bianca, cavalcare alla loro testa su un destiero nero come un corvo e che spiccava dei salti straordinari.

Giovani di Federigo Tozzi (1920): Ma sarebbe difficile distinguere i fiumi dal mare; e dove oggi è un lago domani ci si vede una montagna. Allora quelle pianure quasi rosse si spianano fino all'orizzonte sempre torbo; oppure, vicino al mare, si vede un turchino incerto e lutulento che la mattina luccica e la sera doventa nero sopra i macigni e i sassi.

Le piccole libertà di Lorenza Gentile (2021): Il messaggio è appiccato su una copia della raccolta di poesie che sto leggendo. Intonsa. Come quando gli occhi si abituano all'oscurità e imparano a distinguere le forme intorno, mi rendo conto che c'è una pila intera di questo libro ai piedi della scrivania e un'altra più in là accanto alla sedia a dondolo. Un intero scaffale della libreria ne è occupato. Mi tremano le mani, ma riesco a prendere in mano il libro. Lo apro, la zia ha scritto in blu sul frontespizio.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per distinguere
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: distinguerà, distinguerò, distinguete.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: diti, dite, dine, dire, dure, iter, stingere, stinge, stie, sire, sure, sere, tingere, tinge, tigre, ture, nere.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: distinguerei, distinguerle.
Parole con "distinguere"
Iniziano con "distinguere": distinguerebbe, distinguerebbero, distinguerei, distingueremmo, distingueremo, distinguereste, distingueresti, distinguerete.
Finiscono con "distinguere": contraddistinguere, ridistinguere.
Contengono "distinguere": contraddistinguerei, contraddistingueremo, contraddistinguerete, contraddistinguerebbe, contraddistingueremmo, contraddistinguereste, contraddistingueresti, contraddistinguerebbero.
»» Vedi parole che contengono distinguere per la lista completa
Parole contenute in "distinguere"
ere, disti, distingue.
Incastri
Inserendo al suo interno est si ha DISTINGUERestE.
Lucchetti
Usando "distinguere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * rete = distinguete; * rendo = distinguendo; * evi = distinguervi; * resse = distinguesse; * ressi = distinguessi; * reste = distingueste; * resti = distinguesti; * ressero = distinguessero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "distinguere" si può ottenere dalle seguenti coppie: disse/estinguere.
Usando "distinguere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erte = distinguete; * errai = distinguerai.
Lucchetti Alterni
Usando "distinguere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * aie = distinguerai; * mie = distinguermi; * tiè = distinguerti; * vie = distinguervi; * remore = distingueremo.
Sciarade incatenate
La parola "distinguere" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: distingue+ere.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Discernere, Distinguere - E' il Discernere un vedere l'oggetto o la persona, riconoscendola a' suoi segni esclusivi, in modo da non isbagliarla con altra. - Si Distingue la cosa o la persona per le sue apparenze. In ambedue i casi si suppone o lontananza o oscurità, e che la persona o l'oggetto sia insieme con molti altri. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Discernere, Distinguere, Riconoscere, Raffigurare, Ravvisare, Vedere; Raffigurarsi, Ravvisarsi - Si discerne una cosa, quasi scegliendola, fra tante; si distingue per certi segni, che sono come il colore, il carattere della medesima; si riconosce quasi conoscendola nuovamente, o perchè dimenticatene le particolarità, o perdutane l'idea; si raffigura riconoscendone la figura, la forma speciale; si ravvisa o rivedendola cogli occhi del corpo, o anche con quelli della mente. Tutti questi modi però hanno la loro causa e la ragione loro nel generico vedere, parlando s'intende delle cose che puonno cadere sotto il senso della vista. Ravvisarsi vale anche quasi un cambiar d'avviso, un riconoscere il proprio errore o torto: l'uomo saggio può ingannarsi, ma tosto o tardi si ravvisa; raffigurare può valere eziandio farsi in mente un'idea o quasi la figura d'un oggetto; ma lo direi un idiotismo al modo di appresentare per presentare (vedi); raffigurarsi potrebbe dirsi assai bene per riconoscere la propria figura, riconoscere se stesso: chi sorte di una seria malattia, a stento, guardandosi nello specchio, si raffigura se prima non si è un po' rifatto con una buona convalescenza. [immagine]
Cernere, Scegliere, Distinguere, Separare, Disgiungere, Disunire - Il cernere è un scegliere lungo e minuto; un mondare le cose dalle parti eterogenee che potessero esservisi frammiste; si cerne il riso, le lenti, ecc. Da una prima cernita si può far poi una bella e buona scelta; onde vedesi che scegliere è più rigoroso di cernere. Distinguere non è nè cernere nè scegliere; si può scegliere ciò che si è distinto fra le molte cose e persone: distinguere, è fissare l'attenzione o gli occhi più specialmente sopra di un oggetto: il distinguere suppone il conoscere: onde chi non conosce non può ben distinguere, e chi non sa distinguere mal potrà cernere o scegliere, e prenderà di fieri granchi. Disgiungere, propriamente è separare ciò che sta unito, non per assoluta continuità di parti, ma per certe giunture o nessi naturali o artifiziali, o di convenzione. Per distinguere non è sempre necessario disgiungere: le più volte basta accennare la distinzione perchè altri mentalmente disgiunga e separi ciò che non deve stare assieme, ciò che stando unito non potrebbe così bene esaminarsi. Disunire ha il più delle volte mal senso, perchè unione suona convenienza, omogeneità, simpatia: onde nel disunire è troncamento o lacerazione di parti sensibili o armonizzanti, il che non può farsi senza dolore od offesa. Il separare è atto più materiale; è uno staccare qualche parte dal tutto. Si cernono le cose miste; si scelgono quelle che hanno le proprietà volute; si distinguono quelle che hanno proprietà o apparenze diverse; si separano le cose che prima erano unite, e si disgiungono quelle che giunte le une alle altre potrebbero arrecar confusione, e che male stanno unite assieme. [immagine]
Distinguere, Disgiungere - Chi distingue non disgiunge veramente, ma separa momentaneamente e in idea i membri di una proposizione, o le diverse significazioni d'una parola o d'un discorso per meglio esaminarli; chi disgiunge, sconnette, separa assolutamente. Facile è il distinguere il vero dal falso, il bene dal male, ma disgiungerlo, separarlo così di netto non è dato all'uomo in questo mondo di prove e di miserie. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Distinguere - [T.] V. a. Scorgere e Porre la differenza tra due oggetti o più. Aureo lat. Non dal gr. Στίζω, Pungere, quasi far punti che diano a discernere oggetto o parte di quello meglio ch'altri o altre, ma da Tinguo, Segnar con colore differente. Il contr. è Confondere, non Unire; perchè Distinguere non è propriam. Dividere; onde Cic. accoppia le due voci. (Rosm.) Si deve distinguere la divisione propriamente detta dalla partizione (divisione materiale) e dalla distinzione. T. Distinguesi parte da parte, qualità da qualità, cosa da cosa, anco senza disgiungere, senza togliere ad alcuna il suo posto. La distinzione può essere tutta logica, e cadere sopra enti ideali. Distinguere può denotare distinzione mentale ch'esce dal vero. Distinguere è meno insieme e meglio che Separare o Sceverare. Cic. Questo pare che sia un sol misfatto; e' son più; ma come distinguerli e sceverarli non so. – Chi ben distingue, congiunge; chi mal distingue, disgiunge, anzi divide; e, dividendo, confonde. = Però non è senza senso quel di † Fr. Giord. S. Pred. 38. (Man.) Il… numero è tanto e sì grande, che per nullo abbachiere del mondo si distinguerebbe. (Perchè, a rilevare un numero, conviene distinguere insieme e congiungere.) – Per conoscere e riconoscere l'oggetto, bisogna distinguerlo bene dagli altri. Si può discernerlo col senso, senza distinguerlo colla mente, senza affermare il discernimento per via del giudizio. Onde: Pass. (C) Discernere è distinguere da peccato a peccato. – Ma si può distinguere un oggetto tra gli altri senza sceglierlo, sensa cioè far che segua al giudizio un atto della volontà.

2. Nell'ind. pass. Distinsi: ma (Nann.) † Coll. ab. Isaac: Distinguette li loro termini e le magioni loro.

3. Distinguesi anche col senso; e allora gli è più aff. a Discernere, ma pur dice un po' più.

Coll'occhio. D. Conv. 101. (C) Stelle… tanto picciole, che distinguere quaggiù non le potemo. T. Distinguonsi i colori, le forme, le fattezze d'un vivente, cioè le forme meglio determinate. – L'occhio stesso distingue.

D'altri sensi. [Tav.] Aver. Lez. 3. 56. Avete sentito con quanta delicatezza di gusto distinguevano i sapori, fin de' capretti e delle grue; l'origine e la stirpe divisando.

T. Distinguere gli odori, l'odore.

T. I suoni, le voci; la voce d'alcuno. – Non pur la persona, ma il palato, l'odorato, l'orecchio distingue.

4. Anche in questo diff. da Discernere, che più comunem. dice il Far da altri distinguere, cioè non solam. il Sentire, ma l'ajutar altri a sentire il divario. T. Distinguere i suoni della voce in parole articolate. Più pr. secondo l'orig. Distinguere con colori. Sen. Trag. Il lustro delle gemme distingue l'oro. E l'arte lo fa e la natura. Hor. Lividos Distinguet autumnus racemos Purpureo varius colore.

T. Sen. Trag. Distinguere con ricamo una tela. – Con altro carattere, il discorso d'un altro, o proposizione o parola che vogliasi segnatam. notata. – Con linee, con qualsia segno.

Fig. T. Cic. Il discorso variare e distinguere quasi con rilievi di sentenze e di locuzioni potenti.

5. Di spazii, e cose nello spazio. Serd. Stor. 6. 219. (C) Le quali (vie), e gli edifizi pubblici e privati, e le contrade, distinguono. T. Fosc. Un sasso Che distingua le mie tra le infinite Ossa che in terra e in mar semina Morte. (Infinite, qui impr.)

Più aff. a Dividere che nel primo es. di questo §. Non com. [Camp.] Ditt. 1. 8. L'Asia questo (il Nilo) dall'Affrica distingue; Cade nel nostro mar, cercando Egitto. T. Ar. Fur. 29. 57. Quel monte Per cui dal Franco è il Tarracon distinto.

6. Senso di Spartire ha nel seg., non com., che si reca al senso ant. di Discriminatura V., e al com. Divisa de' capelli. [Val.] Azzol. in Bianch. Sat. Sold. 150. Pelarsi il mento, pingersi la faccia, Distinguersi la chioma, e farsi i ricci. – Sen. La chioma.

7. All'idea di spazio insieme e di segno recansi i seg. T. Distinguere un conto, un quadro in caselle.– Uno scritto in articoli, in capitoli. – Un testo in versetti. – Distinguere con numeri, con virgole, con l'interpunzione, Diom. – Con apostrofo, con accento.

8. Del tempo. T. Distinguere con pause la pronunzia, il canto. Cic. dal distinguere, che facciamo, gl'intervalli tra il cadere dell'una e dell'altra goccia che stilla, ben deduce essere legge di natura la legge del numero.

Petr. Son. 9. (Man.) Il pianeta che distingue l'ore (il sole).

T. Gioven. Distinguere la giornata in varii lavori. = Bocc. Nov. 65. 3. (C) Le leggi sacre e le civili, le quali hanno i dì delle fatiche distinti da quegli del riposo. T. Distinguere la festa dicesi per Rispettarla astenendosi da' lavori servili, e facendo opere degne di cristiano. – Distinguere un giorno qualsiasi con atti distinti dai dì soliti con speciale commemorazione.

9. Nell'es. preced. già si mostra, conserto ai not., un senso spirit. Il passaggio da quelli a questo è anche indicato dal seg. Bocc. Nov. 41. 6. (C) Comincio a distinguere le parti di lei, lodando i capelli, li quali d'oro estimava, la fronte…

T. A cose e corp. e spirit. accenna eziandio quel di D. 3. 19. Colui (Dio) che volse il sesto Allo stremo del mondo (quasi col compasso i confini ne misurò), e dentro ad esso Distinse tanto occulto e manifesto (tante maraviglie arcane e tante evidenti).

10. Dello spirito umano quanto alla mente. T. Cic. Il vero dal falso, giudicando, distinguere. Hor. Il falso dal vero. – Il bianco dal nero, e nel fig. e nel pr.

Modi fam. quasi prov. Salvin. in Pros. fior. 4. 1. 293. (Gh.) Lodate il Signore Iddio che vi ha dato talento da saper distinguere il pane da' sassi. (Intende del senso comune intell. e mor.) Bracc. Rinal. Dial. 7. Costui che non distingue il pane da' sassi, nè i carri da' passatoi? Papin. Burch. 209. Bertin. Fals. scop. 58. Sapeva benissimo distinguer il mosto dall'aquerello. – D'uomo di poco discernimento. T. Non distingue da' ceci a' fagiuoli. = Red. Lett. 1. 196. (C) Io per me, che non sono un'oca, e so molto ben distinguere i fagiani dalle lucertole, ho trovato falso questo suo detto. Bracc. Rinal. dial.46. (Gh.) Non distingue l'aquile da' moscerini, nè i granchi dalle balene. T. Distinguere le cornacchie dalle cicale.

T. Distinguere idea da idea. – Distinguer le idee.

T. Distinguere le voci affini, i loro significati, i significati e gli usi della medesima voce.

T. Distinguere le specie degli oggetti. – Gli oggetti in classi, naturali e artificiali.

(Rosm.) Aristotile non distingue direttamente l'operare dell'intelletto da quello del senso. [Cors.] S. Ant. Lett. 54. Qui distingui fra lo stato de' viatori, e lo stato de' beati comprensori.

11. Segnatam. nell'argomentazione. T. Cic. Distinguere quel che è ambiguo. Gell. Distinguere le frodolente argomentazioni, e così risolverle.

T. Distinguere i casi; e, secondo la differenza, giudicare. – Dove la legge non distingue, neanco l'uomo deve distinguere.

Sper. Dial. 2. (C) Qual amore chiami il Gratia perfetto, a lui tocca il distinguere.

Nei due preced. ha quasi forma d'ass. Più espressam. ass. ne' seg. T. Cic. Questa disse Socrate essere la somma sapienza: il bene e il male distinguere. D. 3. 11. E qui è d'uopo che ben si distingua.

T. Quindi nelle argomentazioni scolastiche Distinguo dicesi quando della proposizione avversaria s'accetta parte, parte negasi: come chi, argomentando sul suicidio, rispose: Distinguo. Suis (del porco), concedo; sui (di sè), nego. – Era canone: Concedi raro, distingui sovente, nega spesso. Certi politici, anco liberali, ubbidiscono troppo al primo e all'ultimo, appunto perchè distinguono poco.

T. Anco nel fam. colloquio: Distinguo. – Distinguiamo.

12. Distinguere colla parola, segnatam. nel senso di Far distinguere; cominciato a notare nel § 3, e poi via via in altri. T.Distinguere cose o pers. con nomi, con soprannomi, con titoli. D. 1. 11. Assai chiaro procede La tua ragione (ragionamento), e assai ben distingue Questo baratro (infernale) e il popol che 'l possiede. E 3. 28. E Dionisio (Areopagita) con tanto desio A contemplar questi ordini (angelici) si mise, Che li nomò e distinse com'io (fo). = Petr. cap. 10. (Man.) Tucidide vid'io, che ben distingue I tempi, e i luoghi, e loro opre leggiadre. [Camp.] D. nel Conv. ov'altri legge Distinguere un errore, per Additarlo, Distinguerlo dal vero, altri legge Distingere, o, forse meglio, Distruggere.

Sennuc. Son. al Petr. E in atto e in parlar questo distinse. T. Distinguesi anco co' cenni. Ar. Fur. 10. 76. Acciò tu te n'informi pienamente, Io ti distinguerò tutta la gente (dell'esercito schierato in mostra). (Sim. in D. 2. 26. Questi ch'io ti scerno Col dito.) = Salvin. Iliad. 23. 237. (Gh.) Così dicendo, Nestore Neleo Si rimesse nel suo posto a sedere Quando al suo figlio ebbe distinto tutto. T. Tac. Fu annunziato a Claudio che Messalina morì, senza distinguere se di sua mano o d'altrui.

13. T. Del senso mor. conserto all'intell. s'è dato cenno nel § 10; e già Distinguere il bene dal male è Distinguere il vero dal falso; onde l'Età della discrezione diciamo quella in cui l'uomo distingue il bene dal male. Anco Distinguere, in gen., il conveniente dallo sconveniente, è senso intell. insieme e mor. e soc. Moralmente distinguesi, e colla elezione interna dell'animo e co' fatti esteriori.

T. De' fatti segnatam. Distinguere amico da nemico, dimostrare quel ch'è debito all'uno, quel che non è debito all'altro. Infierire senza distinguere età nè sesso. Qui può recarsi [Camp.] D. Par. 8. La circular natura (de' cieli influenti sull'uomo) ch'è suggello Alla cera mortal, fa ben sua arte, Ma non distingue l'un dall'altro ostello (non distribuisce le inclinazioni secondo l'ordine delle famiglie).

14. Segnatam. del senso soc. T. Distinguere gli uffizi, i ministeri, nella vita privata e nella pub blica.

T. Distinguere società qualsiasi in ordini; e Distinguere gli ordini varii.

15. T. Distinto il bene dal male, il bene dal meglio; Distinto l'uomo migliore e pe' pregi intell. e mor. e soc.; è natural cosa manifestare con segni d'onore il proprio giudizio, e volere ch'altri così distingua la pers. onorata. Onde Distinguere prende senso d'onoranza e di premio. Distinguere con lodi, con onori, con premii. Plut. Op. 4. 147. Se i meriti riescono malagevoli a distinguersi, e le persone difficili a contentarsi. – Distinguere di titolo, di croce.

T. Ma distinguesi anco marchiando di biasimo, di vitupero. – Non solo il decorato, ma il segnato con ferro rovente è distinto.

Di sempl. favore o dono. Ricc. A. M. Rim. e Pros. VII. (Gh.) Avendo V. S. Ill. publicata… la vita di Pietro Aretino,… con questo bel regalo altresì pensò subito di distinguermi e d'onorarmi. T. Certe donne con certe occhiate di predilezione distinguono e confondono.

Ass. T. Vuole che lo distinguano (per ambizione, vanità, cupidigia). – Certuni vogliono essere distinti senza curar di distinguersi.

16. Distinguersi, che pare gallic., ha es. it. non ant.: ma può accettarsi come ell. sottint. Dagli altri, Sopra gli altri, come nel seg. Benvoglien. in Deliz. Erud. tos. 2. 220. (Gh.) Quei pochi che si vollero dagli altri distinguere, non molto vi riuscirono.

Col Sopra. Bentiv. Tebaid. 8. 294. (Gh.) Ma, sopra tutti il gran figliuol d'Eneo Si distingue quel giorno. – Col Tra. [Val.] Fag. Rim. 3. 251. Non v'è Chi più di lui, fra gli altri, si distingua. = Salvin. Pros. tos. 2. 27. (Gh.) È così grande il prezioso dono che ci ha fatto Iddio del parlare, che, siccome in questo siam superiori alle bestie, così tra li uomini ci distinguiamo, secondo chi più e meno vi è valente. – Col Per, ell. maggiore. Cocch. Dis. 1. 18. Pare che ella (scuola toscana) si distingua, come per proprio suo carattere, tra le altre scuole. E Bagn. Pis. 95. nota. Per le quali (opinioni) ei si distingue come forse il più sapiente e franco medico… Bianch. Notiz. istor. Cint. M. V. 111. Tra essi, per la sua santità, grandemente… si distinguesse. T. Scrittore che si distingue per la brevità.

T. Ell. ancora più contratta: Si distingue; e può dirsi sì in bene sì in male ma più comunem. intendesi in bene; e il contr. pare iron. – Non è però da abusarne così troppo ass.

17. La qualità stessa distingue l'oggetto, cioè lo fa distinguere sopra gli altri e in bene e in male; ma, ass., è in bene più spesso; e la ell. compiesi sottint. dalla comune, o, di pers. parlando, dal volgo degli uomini. Bocc. Nov. 31. 20. (C) La virtù,… noi, che tutti nascemmo e nasciamo iguali, ne (ci) distinse.

T. La natura distingue nettamente le specie e le sottospecie: la sapienza odierna mette insieme uomo e scimmie. – La ragione distingue l'uomo dal bruto.

T. La delicatezza distingue le femmine. Sim. in Plin.

T. La forma de' piedi distingue gli uccelli.

T. Tac. Il lavoro distribuito distingue i valenti e i dappoco. – I pregi che vi distinguono. = Bentiv. Tebaid. 10. 378. (Gh.) E teme (il re) Il tuo valor che, sovra ogni altro duce Ti distingue e t'inalza. [F.T-s.] Dav. Tac. Stor. 1. 21. Dover tutti egualmente per natura morire; distinguerci ne' futuri secoli l'oblivione o la gloria (oblivione apud posteros vel gloria distingui).

T. Siccome le cose distinguono, così si distinguono esse stesse, quasi personif.

18. Modi com. a parecchi de' sensi not. Gli es. recati sotto un par., può, chi sappia, accomunarli anco ad altri: qui ne raccogliamo taluni per chiarezza e per guida. T. Distinguesi col senso, col sentimento, colla mente, colla volontà; con la parola, coll'argomentazione; con cenni e altri segni, co' fatti. Distinguonsi persone e cose. Le pers. e le cose, le qualità loro; i ragionamenti, le parole e altri segni distinguono. La pers. distingue quanto a sè, e Fa distinguere. La pers. e la cosa Si fa distinguere, Si distingue. – Distinguesi oggetto da oggetto; Distinguesi tra più oggetti più o men somiglianti. Plin. Le scimmie si distinguono tra sè per le code. – Distinguere una cosa dall'altra dice un po' meno che Distinguere tra l'una e l'altra. Pare che questo sia un discernere o un voler porre tra esse maggiore distanza. Distinguere da cosa a cosa può denotare maggiore distanza che Tra. Distinguere l'uno e l'altro oggetto è più gen., può dire e piccolo e grande intervallo. Distinguere un oggetto sopra altri, Giudicarlo più notabile con l'interiore o l'esteriore parola o co' fatti.

T. Distinguere in dice la partizione reale o ideale. (Rosm.) Il ragionamento si distingue in comune e scientifico. T. Plin. In tre generi.

T. Distinguere nella folla, nel numero. Qui l'In vale In mezzo.

T. Distinguere secondo i meriti, secondo le età. (Secondo è qui idea di norma.)

T. Cic. I generi varii d'oratori distinguere per età dice l'ordine della partizione. Ma il Per sovente denota la ragione o cagione che fa distinguere. Quest'idea stessa è talvolta denotata dall'In. La vera modestia dalla falsa si distingue in questo, che non fa mostra di sè, non dice cogli atti: Vedete quanto io sono modesta, o immodesti!

T. Il Da e l'A, più espressam. che l'In, dice il segno a cui distinguere; e l'A è qui più che il Da, perchè non ambiguo, spedito, e elegante. = Salvin. Pros. Tosc. 1. 144. (C) Siccome dalla nascita si distingue (il nobile), così col sapere, che è la vera e sola perfezione,… si segnali tra gli altri, e sopra gli altri s'avanzi. T. Cic. Il cittadino dallo straniero nemico distingui tu al luogo ove e' nacque e dimora? Non all'animo e a' fatti? Tac. Distinguersi alle proprie insegne.

Con partic. T. Cic. Non si distingue che differenza corra tra… – Non distinguo per l'appunto, quanto siano l'un dall'altro distanti.

Ass. T. Distinguo, sottint. coll'occhio, Veggo distintamente. – Distingue a grande distanza. – Senza gli occhiali, non distingue. – Nel senso intell. Distingue, non solo discerne, ma intende e giudica bene, e secondo il giudizio opera, nè si lascia dalle apparenze ingannare.
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