Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- L'uomo giusto è colui che sa giudicare il prossimo con obiettività!
- È giusto che tu mi dica perché non sei d'accordo ma è anche giusto che tu proponga l'alternativa.
- Non sempre si può fare quello che si ritiene più giusto!
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Citazioni da opere letterarie |
La biondina di Marco Praga (1893): Non conosceva, lui, la sua vita, ora per ora? Non sapeva i divertimenti che si concedeva? Non aveva contate le vesti e i cappellini che portava? Che vi era di straordinario in tutto ciò? Non aveva sempre speso — Adelina — quanto era giusto e possibile ch'ella spendesse, date le rendite di cui poteva disporre?... No, no, ci dovea essere dell'altro.
Il podere di Federigo Tozzi (1921): — Anche perché, — egli disse, — il mio conto lo dovrà pagare il Selmi; e da lui mi farò pagare molto meglio! Si crede di essere un signore ma io gli farò provare le prime durezze della vita. Non è giusto che egli si goda quello che non doveva essere suo! Avrebbe dovuto darle le ottomila lire senza che ce lo costringessimo noi; ma si pentirà di averla fatta aspettare! Le farò avere anche tutti i frutti, fin dalla morte del signor Giacomo. Ed è giusto!
Quel che affidiamo al vento di Laura Imai Messina (2020): A Suzuki-san e a sua moglie non disse nulla della paura di diventare madre di Hana. La descrisse invece nei particolari, raccontando di come con l'inizio della scuola la bambina stesse crescendo rapidamente, delle due amiche inseparabili che già si era fatta, dei numerosi talenti che possedeva e serviva stimolare con il giusto entusiasmo. |
Proverbi |
- Paga il giusto per il peccatore.
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per giusto |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: giunto, giusta, giuste, giusti. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: gusto. |
Parole con "giusto" |
Finiscono con "giusto": aggiusto, aggiustò, ingiusto, riaggiusto, riaggiustò. |
Parole contenute in "giusto" |
giù, sto. Contenute all'inverso: sui. |
Incastri |
Inserendo al suo interno tizia si ha GIUStiziaTO; con stappo si ha GIUstappoSTO; con tifica si ha GIUStificaTO; con patrona si ha GIUSpatronaTO. |
Lucchetti |
Usando "giusto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ustori = giri; * storia = giuria. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "giusto" si può ottenere dalle seguenti coppie: giri/ustori, giuria/storia. |
Sciarade e composizione |
"giusto" è formata da: giù+sto. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Imparziale, Giusto - Imparziale è colui che procede senza accettazione di persone, che premia o punisce, loda o biasima, senza lasciarsi vincere dall'affetto o dall'odio. - Giusto è colui che si governa secondo le leggi immutabili della giustizia e della equità. [immagine] |
Conforme, Giusto, Secondo, Secondo che, A seconda - Conforme, quando è avverbio, accenna il modo di operar nella forma medesima, o secondo la forma da altri assegnata. - «Conforme a ciò che mi impone la sua lettera.» - Quando si dice Giusta, pare che si voglia dire anche più, pare cioè che valga: Senza punto scostarsi dal precetto, dalla volontà, dal desiderio altrui. - Secondo e Secondo che viene a dire, così in generale, che si seconda l'altrui desiderio, si ubbidisce al precetto e simili. - A seconda, come usano molti in questo significato, non è in tutto proprio: perchè, essendo questa una metafora dall'Andare a seconda di un fiume, piuttosto che la buona volontà di chi seconda gli altrui desiderii o comandi, accenna a qualche cosa come di piacenterìa; usandosi appunto la frase Andare a seconda dell'altrui volontà o desiderio, per ciò che i Latini dicevano Gerere morem. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Giusto, Appunto - Il primo sembra corrispondere meglio a idea di giustizia o di giustezza: il secondo, a idea di esattezza, di precisione: uno che sente un ragionamento così esattamente vero, cui non si possa replicare od obbiettare, esclama da quando a quando: giusto!...giusto! poi alla conclusione dice: è giusto quello che voleva dire anch'io; è giusto come la penso io. Un altro che ascolti uno giustificarsi o perorare la sua causa, a un certo passo l'arresta dicendogli: è appunto qui che ti voglio, è appunto qui che io t'aspettava; e gli dimostra l'inesattezza e l'insussistenza del suo ragionare. Eh giusto! vale: non ci credo. Per l'appunto, vale: così è difatto e non altrimenti. Nell'uso comune però si scambiano usandosi uno o l'altro senza differenza. [immagine] |
Giusto, Retto - E' giusto chi non ritiene l'altrui roba, chi dà a ciascheduno il debito suo, chi non fa torto a nessuno nè in parole nè in opere: chi mai può dirsi giusto a questi patti? Retto è chi la pensa bene, sia per chiarezza di raziocinio che per delicatezza di sentimento; retto pertanto chi non devia dalla diritta strada. Il giusto, per l'uomo giusto, ha una significazione che retto non ha; il giusto secondo la Chiesa è l'uomo eminentemente religioso, perchè chi sinceramente crede, spera ed ama, ha in sè di necessità ogni altra virtù, ogni giustizia. [immagine] |
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