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Informazioni utili online sulla parola italiana «latino», il significato, curiosità, aggettivo qualificativo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Latino

Aggettivo

Latino è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: latina (femminile singolare); latini (maschile plurale); latine (femminile plurale).

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Foto taggate latino

Si vis potes

Musica medievale

Tempus clamat æternum

Informazioni di base

La parola latino è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: la-tì-no. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con latino per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Anni fa era molto più facile trovare chi celebrava le messe in latino.
  • Il professore di latino insegna nelle ore serali a casa sua.
  • Fortunatamente a scuola non ho dovuto studiare il Latino!
Citazioni da opere letterarie
L'amica geniale di Elena Ferrante (2011): Mi portò a vedere il posto dove lavorava, che era in piazza Municipio. Anche lì, disse, tutto era diventato nuovo, tagliate le piante, spaccato tutto: ora vedi quanto spazio, l'unica cosa vecchia è il Maschio Angioino, però è bello, piccerè, due maschi veri ci sono a Napoli, papà tuo e quello lì. Andammo al comune, salutò questo e quello, era molto conosciuto. Con alcuni fu gioviale, mi presentò, ripeté per l'ennesima volta che avevo avuto a scuola nove in italiano e nove in latino; con altri fu quasi muto, solo va bene, sì, voi comandate e io faccio. Infine mi annunciò che mi avrebbe mostrato il Vesuvio da vicino e il mare.

La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Ada che recentemente era stata col padre per qualche mese in Inghilterra, raccontò che in quel paese molte fanciulle sapevano il latino. Poi sempre con la sua voce seria, aliena da ogni musicalità, un po' più bassa di quella che si sarebbe aspettata dalla sua gentile personcina, raccontò che le donne in Inghilterra erano tutt'altra cosa che da noi. S'associavano per scopi di beneficenza, religiosi o anche economici.

L’avventura di un povero crociato di Franco Cardini (1997): Si provvide anche a ristabilire la Chiesa orientale. Il patriarca, che l'emiro aveva incarcerato perché non si fidava di lui, fu reintegrato; la cattedrale di San Pietro venne ripulita e restituita al culto. Ademaro assicurò il clero di rito orientale che niente sarebbe stato fatto per imporre il rito latino.
Proverbi
  • Donna che sa il latino è rara cosa, ma guardati dal prenderla in isposa.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per latino
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: catino, datino, ladino, lamino, latina, latine, latini, latito, lavino.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: catini, dating, fatina, fatine, patina, ratina, ratine, rating, ratiné.
Scarti
Togliendo tutte le lettere in posizione dispari si ha: aio.
Altri scarti con resto non consecutivo: lato, lino.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: latrino, platino.
Parole con "latino"
Iniziano con "latino": latinoamericana, latinoamericane, latinoamericani, latinoamericano.
Finiscono con "latino": platino, dilatino, malatino, palatino, salatino, neolatino, prelatino, sfilatino, attillatino, mediolatino, buccellatino, cioccolatino, nasopalatino.
Contengono "latino": gelatinosa, gelatinose, gelatinosi, gelatinoso.
»» Vedi parole che contengono latino per la lista completa
Parole contenute in "latino"
lati, tino.
Incastri
Inserendo al suo interno ter si ha LATterINO; con tic si ha LATticINO; con uro si ha LAuroTINO; con taro si ha LATItaroNO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "latino" si può ottenere dalle seguenti coppie: lare/retino, latri/tritino, latro/trotino, lavi/vitino, lavo/votino, latice/ceno, latifondi/fondino, latifondo/fondono, latitanti/tantino, latitassi/tassino, latitasti/tastino, latiti/tino, latito/tono.
Usando "latino" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: celati * = ceno; colati * = cono; dilati * = dino; filati * = fino; folati * = fono; malati * = mano; melati * = meno; molati * = mono; orlati * = orno; pelati * = peno; salati * = sano; adulati * = aduno; esalati * = esano; perlati * = perno; spalati * = spano; affilati * = affino; alla * = altino; cala * = catino; impalati * = impano; * noce = latice; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "latino" si può ottenere dalle seguenti coppie: laide/editino, lanetta/attentino, laro/ortino, laser/restino, latra/arino, latro/orino, latte/etino, lattide/editino, lattimi/imitino.
Usando "latino" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: terital * = terno; * once = latice; * onta = latita; real * = retino; graal * = gratino; * onirici = latrici; trial * = tritino; * ontano = latitano; liberal * = libertino.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "latino" si può ottenere dalle seguenti coppie: celati/noce, dilati/nodi, malati/noma, melati/nome, tavolati/notavo, telati/note, velati/nove.
Usando "latino" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * celati = noce; * dilati = nodi; * malati = noma; * melati = nome; * telati = note; * velati = nove; noce * = celati; nodi * = dilati; noma * = malati; nome * = melati; * tavolati = notavo; note * = telati; nove * = velati; notavo * = tavolati.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "latino" si può ottenere dalle seguenti coppie: latice/noce, latici/noci, latita/nota, latitai/notai, latitammo/notammo, latitando/notando, latitano/notano, latitante/notante, latitanti/notanti, latitare/notare, latitarono/notarono, latitasse/notasse, latitassero/notassero, latitassi/notassi, latitassimo/notassimo, latitaste/notaste, latitasti/notasti, latitate/notate, latitato/notato, latitava/notava, latitavamo/notavamo...
Usando "latino" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: altino * = alla; * retino = lare; * vitino = lavi; * votino = lavo; mutino * = mula; notino * = nola; optino * = oplà; ortino * = orla; urtino * = urla; votino * = vola; chetino * = chela; * tritino = latri; * trotino = latro; portino * = porla; testino * = tesla; ceno * = celati; cono * = colati; fono * = folati; * ceno = latice; * tono = latito; ...
Sciarade incatenate
La parola "latino" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: lati+tino.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "latino" (*) con un'altra parola si può ottenere: fu * = flautino; alt * = allattino; paggi * = platinaggio; maestà * = malatestiano.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Latino (Il) o Lingua latina - Lingua morta, che si parlava in un'antica contrada d'Italia chiamata il Lazio, d'onde le viene il nome, e che dipoi si parlò in Roma. Oggi è la lingua della chiesa e dei dotti. Si è formata dal miscuglio del Greco, e specialmente dal dialetto eolio, con l'idioma dei Celti-Ombriani, poichè i Sabini discesi dai Celti-Ombriani erano, secondo La Tour d'Auvergne, Galli di origine. Il commercio e le guerre estere vi portarono in appresso molte altre voci. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Latino - S. m. Linguaggio, Idioma dei Latini. (Fanf.) G. V. 9. 32. 3. (C) Il Conte d'Alavagna della Magna, chiamato in loro lingua Luffomastro, ch'è tanto a dire in latino, come Mastro Siniscalco. T. Crusc. Pref. § 3. In alcune voci… si è tralasciato il latino e il greco. – Celebrare in latino (la messa, gli uffizi).

T. Di chi non s'intende, volgarmente dicono che parla latino: e i Senesi dapprima dicevano che le tragedie dell'Alfieri erano scritte in latino.

2. † Per Ragionamento, Discorso, Sermone, così detto per l'eccellenza della lingua latina, o per la reverenza nella quale ella s'ha, come per antonom. Dant. Par. 17. (C) Ma per chiare parole e con preciso Latin rispose quell'amor paterno. E 12. Mi mosse la infiammata cortesia Di frà Tommaso, e 'l discreto latino. T. Guid. Fior. It. Con aperto latino. = Fiamm. 1. 98. (C) Ma egli, più savio che io non pensava, astutissimamente si guardava dal falso latino. Franc. Sacch. Rim. 48. Non so sulla terra Gente, il cui voler ragion sotterra, Quant'è la nostra, di cui fai latino.

T. Il seg. sarebbe vivo nel ling. fam.; come quando diciamo: Le busse sono un latino che tutti intendono; e i quattrini, un latino che troppi. = Bern. Orl. 2. 19. 20. (C) Il cavalier, ch'intese quel latino, Ferma il cavallo, e non sa che si fare. [Val.] Pucc. Centil. 15. 12. L'Abate, Ch'era signore, credette il suo latino.

3. † Intendente di latinità. Vesp. Bisticci, 111. (Fanf.) Ho fatto questo solo fin qui, per via d'uno breve commentario, acciocchè sia memoria della sua signoria così appresso de' vulgari come de' latini. Giampaol. pag. 38. linea ult. (Gh.) Se volete mostrarci, messer Giampagolo, d'essere un gran latino, aspettate il tempo, e non fate come quel papagallo che aveva imparato in gabbia a dir Χαῖρε quand'e' passava Cesare, ch'e' lo diceva poi anche quand'egli aveva dato la volta all'abbeveratojo. T. Per cel. iron. a questo modo s'intenderebbe.

4. † Per Linguaggio, o Modo di significare checchessia in generale, accompagnato col pronome Suo: dicesi del cantare degli uccelli, di altre voci di animali, ecc. (Fanf.) Dant. Rim. 13. (C) E cantin gli augelli, Ciascuno in suo latino. Poliz. st. 1. 44. Ogni aura tace al suo parlar divino, E canta ogni augelletto in suo latino.

5. Per Composizione che si faccia in lingua latina, traducendola da altro idioma nel latino, per esercizio di scuola. Fr. Giord. Pred. R. (C) Mentre i fanciulli erano intenti a fare il loro latino. Amm. ant. 10. 2. 13. Siccome se alcuno che dica d'essere maestro di gramatica, e faccia ma' latini. Dat. Lepid. 95. (Man.) Dovendosi esaminare a notajo un giovane spiritoso, volle darli da sè il latino.

[Sav.] Far dei latini è Studiar grammatica. Corsin. Torr. 3. 28. Che fin quando facevo de' latini Il mastro m'insegnò…

6. Dare altrui il latino, fig., vale Fargli il maestro addosso, Trattarlo da fanciullo. Non com. Dav. Accus. 141. (C) Fatto salire in cattedra messer Giovanni Dati a darci la materia di ragionare, che tanto è a dire, quanto a darci l'orma e il latino, anzi il cavallo.

7. Fare il latino a cavallo, fig., si dice del Ridursi a fare alcuna cosa per forza, o contro il proprio genio. Varch. Stor. 16. 636. (C) Messer Ambruogio suo primo segretario andava dicendo tra l'altre cose: Cosimo vuol fare il latino a cavallo. T. Cavallo in alcuni dial. son le busse date in punizione ai ragazzi sotto la schiena.

8. † Fare un latino falso, fig., vale Errare, o sim. Car. Lett. Farn. 3. 112. (M.) Non solo per l'onore, ma per l'interesse vostro proprio, io son più che sicuro che voi non siete per far un latin falso di questa sorta. E Com. 34. È uno di que' latini falsi, che fece Giove in quel tempo che.. mise le polpe delle gambe dietro, che dovevano star dinanzi per piumacciuoli degli stinchi.

† Nello stesso signif., dicesi anche Fare un latino a rovescio. Alleg. 328. (Man.) Io direi ben che spendendo male il vostro in dolcitudine, voi faceste un latino a rovescio.

9. † Per estens. Franc. Sacch. Nov. 228. (M.) Le più (ricchezze) hanno fondamento di furti o d'imbolare, o vero che ogni cosa si chiama guadagno, e li più in questo latino trascorrono, e fannosi la minestra come a loro piace.

10. [Val.] † Racconto o Dottrina. Pucc. Centil. 9. 58. Se non erra Il libro, ond'io levai questi latini.

Dant. Par. 10. (C) Nell'altra piccioletta luce ride Quell'avvocato de' templi cristiani, Del cui latino Agostin si provvide.

11. Nel pl. Latini. (Geog.) Nome applicato in generale a tutti i popoli del Lazio, e particolarmente a Quello che abitava lungo il Tevere da Roma insino al mare; erano formati dalla unione degli Aborigeni coi Pelasgi e cogli Arcadi. (Mt.) T. Car. En. 1. Cotanto crebbe Il nome de' Latini. Varch. Lez. Pros. var. 2. 102. La quale (voce greca) i Latini chiamano ora phrenêsis con l'accento circumflesso in sulla penultima.

T. Virg. Gl'indigeni latini.

12. (Arche.) Latini coloniarii. Dicevansi Latini coloniarii que' cittadini romani che sotto gl'imperatori si spedivano nelle colonie per godervi il gius latino, il quale titolo li distingueva da' liberti latini, a' quali la legge Giunia Norbana accordato aveva la libertà incompleta; e Giuniani quei liberti a' quali la legge Giunia Norbana dava il gius del Lazio, ed avevano speranza di conseguire un giorno il gius quiritio. (Mt.)

13. T. Neo-latino, contr. agli antichi, segnatam. di lingua e di civiltà. E anche Agg. Le schiatte, Le letterature.

Osservazioni com. all'Agg. e al Sost.

[T.] Storicamente distinguonsi I Prischi Latini dagli Italici in gen. T. Car. En. XII. Una gente farò che ad una voce Latini si diranno (de' Trojani e degl'Itali).

T. Così segnatam. indicato quel che concerne Roma. Le aquile latine. – L'imperiosa maestà latina.

T. A distinguerli dagli orientali, e anco dagli occidentali di sangue non latino. Mil. Mar. Pol. 2. 6. Li mercatanti latini vanno quivi per le mercatanzie istranee.

T. A Parigi Quartiere latino, ove dimorano gli studenti; forse dall'essere la scienza del latino il mezzo necessario d'ogni scienza; come Cherici dicevansi i letterati.

T. Quanto alla lingua e l'agg. e il sost. intendonsi non solo grammaticalmente, ma in più ampio senso filologico. Latino vero, Buon latino, conforme all'indole della lingua, quale appare negli scritti de' più lodati Latini. Latino de' bassi tempi. – Latino ecclesiastico, non elegante ma possente di nuovi significati. – Latino scorretto, in quanto e a grammatica e a logica proprietà.

Ass. T. Cotesto è latino, non è latino. È o no della buona latinità.
Latino - Avv. Latinamente, Alla latina. Bocc. Nov. 42. 7. (C) Parlando latino, la dimandò, come fosse che ella quivi in quella barca così soletta fosse arrivata. E num. 9. Domandò chi fosse la buona femmina che così latin parlava. [Camp.] Com. Boez. I. Dicesi a biblis, parola greca, che latino suona junco. T. Prov. Tosc. 329. Dio ti guardi da donna che parla latino, e da nobile poverino.

2. Per Con facilità, Con destrezza, Agevolmente. Pulc. Luig. Morg. 15. 104. (Gh.) Quando cavalca un polito ronzino, E correr no'l facea, ma metter ali, Da ogni man lo volgeva latino.
Latino - Agg. e S. m. Del Lazio. Aureo lat. Petr. Canz. 29. 5. (C) Latin sangue gentile, Sgombra da te queste dannose some. E 39. 4. Ma se 'l Latino e 'l Greco Parlan di me dopo la morte, è un vento. T. D. 1. 27. Questi è Latino (di sangue latino, non greco come Ulisse, al quale Virg. volle esso parlare). = Bocc. Nov. 42. 7. (C) La giovane udendo la favella latina, dubitò, non forse altro vento l'avesse a Lipari ritornata.

2. T. Comprende gli antichi Latini e gli Italiani e tutti i popoli di sangue latino o puro o misto; cioè quelle schiatte ove i Latini prevalgono o pajono prevalere. D. 2. 7. O gloria de' Latin' (Virgilio)…, per cui Mostrò ciò che potea la lingua nostra (dice Sordello). = E Inf. 29. (C) Dimmi s'alcun Latino è tra costoro,… Latin sem noi, che tu vedi sì guasti. [Camp.] Pol. M. Mil. E quando vidono in questa città i due frategli, fecionsi grande maraviglia, perchè mai non avevano veduto niuno Latino, e ne feciono gran festa.

T. D'un Senese. D. 1. 11.

T. D. 1. 27. Quella dolce terra Latina (Romagna).

T. D. 1. 22. Dal sangue latino pare escludere la Sardegna: Conosci tu alcun che sia Latino?… Io mi partii, Poco è, da un che fu di là vicino (un Sardo).

3. [Cont.] Numero latino, Lettera latina. Cr. B. Naut., med. III. 330. Ed essendo tutti i suoi numeri di note latine o italiane (che dicono i compositori della stampa) il 25 è fatto in questo numero d'abbaco… essendo nel calendario scritte tutte l'epatte con numeri latini e rossi in questa forma XXV. Garz. T. Piazza univ. 106. v. Scrivono poi costoro in più maniere di lettere come in lettera ebraica, greca, latina, tedesca, arabica, cancellaresca, marcantesca; e simili con le sue abbreviature e cifre, onde derivano i cifranti.

4. T. Stirpe greco-latina, in cui sono miste le due schiatte.

T. Dizionario greco-latino, che di fronte alle locuz. greche ha le latine. – Così Latino-italiano, Italiano-latino, secondo che una lingua precede, e è dichiarata dall'altra.

5. T. Mondo latino, la civiltà originata dalla latina, e i popoli che ne sono partecipi.

6. T. Chiesa, Rito latino; contraponesi all'orientale, al greco.

7. T. Forma di croce latina. V. CROCE.

[Cont.] Nave latina, non quadra, alberata per ricever vele latine. Stat. Cav. S. Stef. 93. Del modo d'armare legni e vasselli, latini e quadri. Pant. Arm. nav. 43. Alcuni vascelli latini vanno solamente a vela, ed alcuni oltre le vele, si servono anco de i remi,… Sono i vascelli latini di forma lunghi, stretti e sottili a comparazione de i quadri.

[Cont.] Albero latino, Alberatura alla latina, quello che conviene al bastimento latino. Cr. B. Naut. med. I. 70. Quando il vento sarà più gagliardo, si può moderare nei vascelli, da remo ed arbori latini, mettendo minor vela o facendo il terzarolo, e nei vascelli navareschi, levando la bonetta o sventando le vele. E I. 62. L'arboramento della galeazza è a usanza delle galee, ed ha due mezzane, e s'arbora tutta alla latina, ancorchè in Spagna l'abbiano messe alla quadra.

Vela latina. Spezie di vela di forma triangolare. (C)

[Cont.] Pant. Arm. nav. Voc. Vela latina è quella che è fatta in forma triangolare. E 40. La vela latina, che tra i marinari dello Stato veneziano è detta anco vela da taglio.

[Cont.] Veleggiare alla latina. Pant. Arm. nav. 43. Il veleggiare alla latina, forse vuol dire alla trina, cioè alla triangolare, essendo quella vela tagliata in triangolo, come quella che è detta alla quadra, è tagliata in quadrangolo: o forse si deriva dal Lazio, provincia d'Italia, perchè una volta navigasse con vele triangolari, e da essa l'imparassero gl'altri.

8. Per Chiaro, Intelligibile. [Val.] Dant. Son. Etrur. 1. 276. Degno fa vui trovare ogni tesauro La boce vostra sì dolce e latina.

9. T. † Fig., per Facile. D. 3. 3. Raffigurar m'è più latino. (Riconoscere le tue fattezze dopo le tue parole.) Le forme sono un linguaggio; e Latino per Facile viene dalla difficoltà degli Italiani a intendere le lingue straniere de' loro padroni.

10. † Di pers. facile a fare una cosa. G. V. 11. 20. 5. (C) Assai era latino di dare audienza, e tosto spediva.

[Tav.] Bern. C. I. n. 65. parlando d'Astolfo. Un sol difetto avea, dice Turpino, Che nel cadere alquanto era latino.

11. † Per Largo, Agiato. T. Forse per l'equivoco col senso lat. di Latus. = Lib. Astrol. (C) E sia la ribaditura d'ambo li capi in modo, che 'l suo movimento sia ben latino. [Cont.] Cr. B. Naut. med. I. 48. Mettesi oltre ciò questo girone in una mezza luna dalla parte più alta della ruota G… e si chiuderà di sopra con una mappa di ferro gagliarda, restando in quella mezza luna tanto latino il girone, che si vi possi metter il dito attorno. E V. 514. L'aste con che elle si tirano, entraranno latine ne' buchi di dette trombe, ove esse s'inastano.

12. † Latino di bocca vale Maldicente, Maledico, Troppo corrivo, e sim. T. Par che rammenti quel d'Orazio: Italo perfusus aceto. Di facilità non buona anco in altri dial. Ladin. O forse dall'equivoco di Largo; come dire Sboccato. = Varch. Ercol. 92. (C) Questi tali maldicenti si chiamano a Firenze male lingue, linguacce…; e con meno infame vocabolo, sboccati, linguacciuti, mordaci, latini di bocca,… Cecch. Esalt. Cr. 5. 7. A dirti il ver, Lisandro, tu se' troppo Latin di bocca.
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Parole di sei lettere: latina, latine, latini « latino » latita, latiti, latito
Lista Aggettivi: lateranense, laterodorsale « latino » latinoamericano, latitante
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