Poggio, Monte, Montagna - Poggio è terreno naturalmente assai elevato dal suolo, ma coltivabile. «Ha due poderi in poggio.» - Monte è più alto, generalmente non coltivabile se non a piante grandi, come abeti e castagni. - Montagna è generico, e sono più monti di seguito l'uno all'altro. [immagine] |
Colle, Collina, Clivo, Piaggia, Poggio, Dosso - «Collina è proprio il rialto del colle. Poi, luoghi di collina diciamo per contrapposto ai piani. Clivo, latinismo raro (in oggi non più tanto, dacché, per i lodevoli sforzi di molti, pare la lingua nuovamente ispirarsi alle vere sue fonti), è colle non alto, e riguarda più specialmente il declivio. È più rapido della piaggia. Poggio è luogo elevato, anche fatto dall'arte. Può essere minore d'un colle. E così il dosso». Volpicella. [immagine] |
Poggio - S. m. Monte, Luogo eminente. Dal Poggiare, e questo dal sollevarsi in su da una base, da una base, da un quasi piede. V Podium nel lessico Bocc. Nov. g. 6. Intr. (C) Dal bel poggio, su per la rugiada spaziandosi, s'allontanarono. Dant. Purg. 3. E diedi il viso mio incontra 'l poggio, Che 'n verso il ciel più alto si dislaga. Petr. Canz. 6. 3. part. I. O poggi, o valli, o fiumi, o selve, o campi. [Laz.] E Sest. 5 1. part. I. E disgombrava già di neve i poggi L'aura amorosa che rinnova il tempo E ivi, 2. Non volsi al mio refugio ombra di poggi, Ma della pianta più gradita in cielo. E ivi, 4. Selve, sassi, campagne, fiumi e poggi, Quant'è crëato, vince, e cangia il tempo. E Son. 142. ivi. L'aura gentil che rasserena i poggi, Destando i fior per questo ombroso bosco. E Son. 4. part. III. E se tornando all'amorosa vita… Trovasti per la via fossati O poggi… E Son. 36. part. II. Di vaga fera le vestigia sparse Cercai per poggi solitari ed ermi. = Cronich d'Amar. 150 (C) Per la molta acquazione il poggio, che si dice de' Magnoli, di sotto a S. Giorgio, di sopra a santa Lucia si commosse a rovina. [Cont.] Bandi Fior. XXXVIII. 3. Seguendo verso il Reno a capo a detta macchia s'è messo un termine segnato croce, e seguendo per la schiena del poggio di Vall'Orticaia sino al Reno… sia proibito il tagliare, sementare, e dar fuoco. Giorn. Ass. Montalc. Arch. St. It. App. 26. 346. Il valoroso signor Giordano Orsini, capitano generale di tutti questi nostri soldati, mandò fuori della città tutta la sua compagnia per difendere il poggio, acciocchè l'inimico non vi alloggiasse e vi si fermasse senza contrasto.
Loda il poggio e attienti al piano, detto proverb. significante Che il raccolto nel piano è men fallace che nel poggio. (Man.)
2. [Cont.] Luogo reso eminente dall'arte. Mart. Arch. IV. 1. Il qual poggio essendo eminente secondo il beneplacito dell'architetto, per un'ampla e lata scala, di bracciali e parapetti ornata e altre parti, ad esso si perviene.
[Cont.] Come Poggiuolo si adopera per Luogo eminente naturale, ed anche per Spalletta, Terrazzino, Balaustrata; così POGGIO. Lo dimostrano i seguenti es. Mart. Arch. IV. 1. Il poggio è una deambulazione ovvero spazio tutto tutto il tempio circondante senza alcuna colonna, da una banda del quale viene la parete e l'ante della cella, o veramente tutta la cella: dall'altra parte è un parapetto ornato con recinti, cornici, e altre parti assegnate per ornamenti. Scam. V. Arch. univ. I. 319. 53. Poggio o parapetto (delle finestre) il quale sarà assai convenevole fino a mezzo il petto dell'uomo comune: onde la persona sarà sicura di non poter cadere nell'appoggiarsi, e stando a sedere si vede assai comodamente le verdure de' giardini, e tante altre cose che apportano diletto e piacere: laonde se i poggi fussero più alti riuscirebbero più incomodi all'affacciarsi, ed impedirebbono il lume. E 320. 29. I poggiuoli si deono fare sul sodo e fermo delle mura, aprendo le fenestre dal poggio in giù fino a piano terra; come abbiamo mostrato che fecero gli antichi ne' salotti per uso dell'estate. T. Plin. L. 19. 4. Fenestras clathris ferreis munire, erepto podiorum usu. |