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Informazioni utili online sulla parola italiana «quale», il significato, curiosità, aggettivo interrogativo, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Quale

Aggettivo

Quale è un aggettivo interrogativo. Forme per genere e per numero: quale (femminile singolare); quali (maschile plurale); quali (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di quale (che, che genere, che tipo, come, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
tale (49%), cosa (5%), scelta (5%), chi (3%), domanda (3%), questo (2%). Vedi anche: Parole associate a quale.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola quale è formata da cinque lettere, tre vocali e due consonanti. Divisione in sillabe: quà-le. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con quale e canzoni con quale per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • E quale sarebbe l'articolo della Costituzione che dice che tutti sono uguali davanti alla legge?
  • Quale tra questi disegni scegli per incorniciarlo e appenderlo in soggiorno?
  • Quale giorno preferiresti per convolare a giuste nozze?
Citazioni da opere letterarie
Profumo di Luigi Capuana (1892): E avrebbe voluto spezzar questa catena. Perché avea taciuto? Perché non si era indignata? Consentimento! Accettazione! E per questo egli le diceva con gli sguardi: "Ora sono vostro, ora che l'ho rotta con Santa!". Non si era lei compiaciuta di tale rottura? Non era stata un momento, un fuggevole momento, anche gelosa di colei? Diventava di bragia, ricordando: fremeva di dispetto, pensando di essere in balia di una forza contro la quale cercava invano di resistere... Ah, soltanto la Madonna poteva salvarla!

L’assassinio di via Belpoggio di Italo Svevo (1890): Non sentiva una grande gioia al contatto delle banconote e andava dicendosi ch'era perché non se ne sentiva ancora sicuro possessore. Invece, anche senza questo dubbio, il pensiero del suo delitto non avrebbe lasciato luogo in lui ad altri sentimenti. Non era preoccupazione e non rimorso ma quell'impressione al braccio destro col quale aveva dato il colpo gli sembrava si fosse estesa a tutto il suo organismo. L'atto così breve e fulmineo aveva lasciato traccie sul corpo che lo aveva fatto. Il suo pensiero non sapeva staccarsene.

Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello (1904): La sua morte quasi improvvisa fu la nostra rovina. Mia madre, inetta al governo dell'eredità, dovette affidarlo a uno che, per aver ricevuto tanti benefici da mio padre fino a cangiar di stato, stimò dovesse sentir l'obbligo di almeno un po' di gratitudine, la quale, oltre lo zelo e l'onestà, non gli sarebbe costata sacrifizii d'alcuna sorta, poiché era lautamente remunerato.
Proverbi
  • Quale uccello, tale nido.
Espressioni e Modi di Dire
  • Da quale pulpito viene la predica
Canzoni
  • Quale signora (Cantata da: Patty Pravo; Anno 1974)
  • Di quale amore, di quanto amore (Cantata da: Delia Gualtiero; Anno 1985)
  • Ma quale amore (Cantata da: Riccardo Fogli; Anno 1990)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per quale
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: duale, quali.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: duali.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: qual.
Parole con "quale"
Finiscono con "quale": pasquale.
Parole contenute in "quale"
alé, qua, qual.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "quale" si può ottenere dalle seguenti coppie: quassi/assiale, quaglia/gliale, quaglie/gliele.
Usando "quale" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * lesi = quasi; * legga = quagga; * lenta = quanta; * lente = quante; * lenti = quanti; * lento = quanto; * lessi = quassi; * letta = quatta; * lette = quatte; * letti = quatti; * letto = quatto; * leccherà = quacchera; * leccherò = quacchero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "quale" si può ottenere dalle seguenti coppie: quel/leale, quid/diale.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "quale" si può ottenere dalle seguenti coppie: qua/alea, quacchera/leccherà, quacchero/leccherò, quad/led, quagga/legga, quanta/lenta, quante/lente, quanti/lenti, quanto/lento, quasi/lesi, quassi/lessi, quatta/letta, quatte/lette, quatti/letti, quatto/letto.
Usando "quale" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * assiale = quassi; * gliele = quaglie.
Sciarade incatenate
La parola "quale" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: qua+alé, qual+alé.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "quale" (*) con un'altra parola si può ottenere: * gi = quaglie; * gira = quaglierà; * giro = quaglierò; * girai = quaglierai.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Quale, Il quale, Tale quale, Tale e quale - Si noti che Quale senza l'articolo accenna la qualità, e con l'articolo segna relazione a nome già ricordato, ed è, se non errore, ineleganza l'usarlo in questo caso senza l'articolo. «Questo è il libro quale vi ho promesso.» Quando vogliono confrontarsi tra loro due qualità simili, anzi uguali, si dice Tale quale, come Dante:

"Qual fui vivo, tal son morto"

Tale e quale si usa familiarmente a significare conformità. - «È tale e quale come suo padre.» [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Quale (il), Che, Cui, Del quale, Onde - Che, servendo egualmente ai due generi e ai due numeri, può in certi casi riuscire equivoco, ed allora il quale può venire al riparo di questa difficoltà, poichè la qualità prima d'uno scritto ha da essere la chiarezza. Che poi, come più spiccio e più incisivo, è molto più usato in poesia che non il quale, abbenchè anco di questo non manchino esempi in ottimi scrittori; che è d'uso più frequente eziandio nella lingua parlata, ove il gesto o l'inflessione della voce soccorrono alla possibile ambiguità. Cui è dativo stando da sè, ma riceve il di, il per, il con ecc., ed allora è genitivo o ablativo. Cui, per un certo vezzo vicino però troppo all'affettazione, è usato al quarto caso, come in questo o in altri consimili esempi: «non parlo per ora di questa cosa, cui voglio prima ben bene esaminare»: ma vedo che si è ordinariamente in quelle frasi le quali, voltate altrimenti, possono avere il dativo, e così potrebbe invertirsi questa dicendo: «non parlo per ora di questa cosa, alla quale voglio prima prestare seria attenzione». Onde per del quale non mi pare equivalente; starebbe a mio senno meglio d'assai invece dell'ablativo con nome di persona o di luogo, indicando in tal modo la provenienza dai medesimi; ma si suole usare anche in senso di genitivo, ora che si cercano nuove bellezze e nuovi sapori di lingua nell'uso di una certa libertà. [immagine]
Quale, Come, Siccome, Qualmente - Quale sussegue ordinariamente a tale ed è modo comparativo di uguaglianza: tali riescono i figli quale l'educazione li ha fatti: quale, serve sia ad interrogare sia a rispondere; come, a rispondere soltanto: quali sono da voi le leggi? quali o come si convengono a nazione civilizzata.

«Come, riguarda il modo, la maniera d'essere o d'operare; quale, denota, come il vocabolo stesso dice, la qualità della cosa. Diremo dunque: narrar le cose come seguirono, è non meno difficile del dipingere gli uomini quali sono. L'uso viziato confonde talvolta i due modi, e dice, per es., dipinger gli uomini come sono. Io non so se questo sia francesismo marcio, ma so che l'altro è modo più elegante e più proprio». Tommaseo.

Fra come e siccome la differenza è poca; ma al primo corrisponde il così, che al siccome non potrebbe, almeno tanto propriamente, essendo già incluso un nella parola stessa. Siccome, incomincia bene un discorso, specialmente quando si voglia o fare un paragone di una certa lunghezza, o un'argomentazione di una tal quale importanza. Qualmente può stare invece di come quando questo significa in qual modo; ma non è senza una certa affettazione: vedete qualmente stanno le cose e regolatevi di conformità. Sta nel discorso famigliare anco in vece di quale o quali: le notizie non sono qualmente le desiderava e le aspettava: sta finalmente, ma per una specie di non inelegante idiotismo, invece del che congiuntivo: protestai nella più solenne forma, qualmente io non intendeva sottostare a questa perdita. [immagine]
Quale, Colui che - Quale è distinzione di un individuo fra diversi già noti; colui che è distinzione di uno nell'intera umanità: quale di voi non ha peccato le scagli contro la prima pietra; colui che giudica sarà giudicato, colui che perdona sarà perdonato. Quale, serve nell'interrogazione; colui che, alla semplice indicazione o tutto al più a una speciale ricerca: quale fra noi è il più giovane? colui che è più giovane deve avere, comparativamente, meno cose a rimproverarsi che non i più vecchi di lui. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Quale - Pronome relativo com. (Pl. Quali, † Quai, † Qua', † Quagli f. Si riferisce a persona, o a cosa antecedente; ed in questo significato non si trova quasi mai senza articolo, o preposiz. Bocc. Nov. 8. g. 4. (C) Quel cuore, il quale la lieta fortuna di Girolamo non avea potuto aprire, la misera l'aperse. E nov. g. 4. pr. Alle cui leggi, cioè della natura, voler contrastare, troppo gran forze bisognano…; le quali forze io confesso, che io non l'ho. E nov. 7. g. 8. Lo scolare, il quale in sul fare della notte col suo fante… presso della torricella nascoso era, sentì di lei alcuna compassione. Petr. Son. 2. part. I. Ritrarmi accortamente dallo strazio, Del quale oggi vorrebbe, e non può, aitarme. E canz. 2. 1. part. III. Dentro alle qua' peregrinando alberga Un signor valoroso. Dittam. 1. 18. Numa Pompilio di me s'innamora. Lo qual del mio piacer tanto fu degno. Dant. Inf. 2. Ch'ei fu dell'alma Roma, e di suo impero… La quale e 'l quale, a voler dir lo vero, Fur stabilite per lo loco santo. E Purg. 1. Lunga la barba, e di pel bianco mista Portava a' suoi capegli somigliante, De' quai cadeva al petto doppia lista. Cas. Lett. 18. Monsignor d'Avanzone scrive a S. M. Cristianissima per Monsignor di Manna quanto è occorso di qua, alle qua' lettere io mi rimetto. [Laz.] Mor. S. Greg. 8. 44. Quella cosa, la quale non arde in se medesima, giammai non può accendere l'altra. E 19. 28. Il nostro Creatore, il quale non poteva essere veduto nella sua divinitade, tolse da noi donde potesse essere veduto da noi, cioè la natura della nostra carne. E 19. 30. Molti di essi nel tempo futuro della finale persecuzione diventeranno loro inimici. (dei fedeli), i quali a tempo di pace parea che fussino cittadini della celestiale Gerusalemme. E appresso: I quali tempi noi piangiamo ora, vedendogli già cominciati, e vedendo molti posti dentro nella sua Chiesa, i quali non vogliono operare quello, che essi intendono.

2. Senza art. Amet. 98. (C) O diva luce, quale in tre persone, Ed una essenza, il ciel governi e 'l mondo. Dant. Purg. 17. (M.) E come queste immagini rompeo Sè, per se stessa a guisa d'una bulla, Cui manca l'acqua, sotto qual si feo. Franc. Sacch. nov. 59. Signor nostro, egli è morto qui un pellegrino, quale alcuna cosa non troviamo, ch'egli abbia, di che si possa sotterrare. Coll. Ab. Isaac. 118. Ammonisce i novizii, e gli imperfetti nella via di Dio, quali non hanno ancora i sensi mortificati. Morg. 22. 17. Ed ha menato un altro suo fratello, Quale Archilogio si fa nominare. Galat. 77. Non si dee l'uomo ornare a guisa di femmina, acciocchè l'ornamento non sia uno, e la persona un altro; come io veggio fare ad alcuni, che hanno i capelli e la barba inanellata col ferro caldo, e 'l viso e la gola e le mani cotanto strebbiate e cotanto stropicciate, che si disdirebbe ad ogni femminetta, anzi ad ogni meretrice, quale ha più fretta di spacciare la sua mercatanzia, e di venderla a prezzo. Bern. Orl. Inn. 44. 16. (Mt.) Sta nel suo tribunal, qual era adorno Di seta e drappi d'or dentro e d'intorno. Morg. 17. 47. Orlando ap punto a Montalban giugnea. Quale era stato per molti paesi. Malm. 9. 57. Il principe a quel grido, a quel guaire, Quale a soqquadro il vicinato mette, Si sente tutto quanto imbietolire. Car. Lett. 3. 8. 11. Luigi Sostegni, quale questa sera mi ha dato… Lodovico Strozzi di Macerata, quale promise di venirvi a trovare… rimettendosi a un'altra lettera, quale non mi pare… Red. Lett. n. 56. (Fir. 1724.) Il Campanella de sensu rerum, quale, quando ella lo avrà veduto, volentierissimo ancor io lo vedrò… E 59. Lo consigliai all'uso del latte di pecora, quale, dopo averlo continuato settanta giorni continui, fu cagione…

Pecor. g. 22. n. 2. (M.) Signor mio, la quistione la qual voi mi fate è bella, e a volerne dire ciò che io ne sento, mi convien dire una novelletta, qual voi udirete.

3. Talora ha in sè il suo antecedente, e vale Chi, Colui, o Quegli il quale. Vit. S. Franc. 204. (C) Comanda che sia acceso un grande fuoco, e fa venire i preti tuoi, e fae me e loro entrare nel detto fuoco, e quale di noi rimane salvo dal detto fuoco, in quella fede credi.

Pass. 231. (C) Dio gli perdonò, e rimase umiliato, il quale era superbo.

4. † Quale, usato neut. con l'articolo innanzi vale Il che, La qualcosa. Vit. SS. Pad. 2. 117. (M.) Bocc. Introd. E nov. 10. g. 1. Torneremo a mangiare, balleremo, e da dormire levatici, come oggi state siamo, qui al novellar torneremo; nel quale mi pare grandissima parte di piacere e d'utilità similmente considerare. Vit. S. Aless. 9. (Man.) Lo guardiano incontanente se n'andò a Lui, e menollo into la chiesa. Lo quale fue plobicato a tutte genti.

† In questo senso si scrisse anche La quale. Vit. S. Domitil. 279. (M.) Ma pognamo pure che fosse quello che tu di', la quale mai niuno de' nostri savii lassò scritto in suoi libri. G. V. 7. 138. 2. Tutti faceano capo in Acri, e avevavi 17 signoríe di sangue: la quale era una grande confusione. Segnatam. nel ling. fam., potrebbe tuttavia come sta in quest'esempio.

5. † Nota costrutti irregolari e maniere antiche di usare il detto relativo. Vit. S. M. Madd (Mt.) La Maddalena la quale tutti i suoi pensieri tornavano a Gesù. Vit. SS. Pad. 1. 8. Non perchè egli di quel palio molto si curasse… lo quale vivendo si vestia pure di palme contessute (cioè: come colui che) Bocc. Nov. 3. g. 1. Un grande e ricco uomo fu già, il quale intra l'altre gioje più care, che nel suo tesoro avesse, era un anello bellissimo (cioè: appresso il quale). E nov. 9. g. 8. Intra gli altri, li quali con più efficacia gli venne gli occhi addosso posti, furono due dipintori (cioè: intra gli altri alli quali ecc.. E nov. 7. g. 2. La quale poichè alquanto fu ripo sata, volle il soldano sapere come fosse che viva fosse. Sen. Pist. 45. Ella giudica per necessario le cose, le quali una gran parte è di soperchio (cioè: delle quali). Omel. S. Greg. 1. 49. Avea preveduto il Signore la nostra redenzione, i quali siamo venuti de' Gentili (cioè: la redenzione di noi i quali ecc.) Jac. Cess. Volg. Scacch. Essendo una quistione di due judici, i quali uno era povero e l'altro era ricco e avaro (cioè de' quali).

6. Quando è rassomigliativo, che si usa colla cor rispondenza di Tale, non ricerca articolo. Bocc Nov. 5. g. 6. (C) Vedesi in tal moneta pagato, qual erano state le derrate vendute. E nov. 8. g. 8. Assa. dee bastare a ciascuno, se quale asino dà in parete tal riceve. Dant. Par. 3. Quali per vetri trasparenie e tersi… Tornan de' nostri visi le postille…, Tal vid'io più facce a parlar pronte.

Prov. Tal è, qual è; e si dice quando si vuoi fare paragone di due cose, tra le quali non sia dif. ferenza. (C)

[G.M.] Adesso colla congiunz. Tal e quale. Quella ragazza somiglia tutta sua madre; è proprio lei tale e quale. E anco si dice Tal quale. Eccoli là que' due fratelli; son tal quali.

[G.M.] E con idea di medesimezza. Il libro ve lo restituisco tal quale me l'avete dato (nello stesso grado).

[G.M.] Modo ellitt. per affermare che la cosa sta appunto com'altri dice. Gli ho detto che chi non interviene alle adunanze, non dev'essere pagato. Tale quale, ha risposto il presidente. Se vuole gli onori, si prenda anco gli oneri. Tal quale.

7. [Val.] In corrispondenza di Tale, per accennar persone, che s'ignorano. Non com. Fag. Comm. 6. 144. Sempre fuori a render visite, a conversazione dalla signora tale, dalla signora quale.

Nel numero del più, fu detto per ischerno a denotar Famiglia, o Parentela. Bern. Orl. Inn. 65. 1. (M.) Udite,… Voi che volete 'l titol di messere, Uccellator d'inchini e di berrette, Che vi fate de quali, e de' cotali, E sete, a dir il ver grandi animali.

Nel num. del più, Di qual, o Di qua', vale Di qual famiglia. Franc. Sacch. nov. 63. (M.) Che arma porti tu? di qua' se' tu? Chi furono gli antichi tuoi?

8. Nè da tale, nè da quale. Maniera di dire che importa, Nè da questo, nè da quello. Non com. Bocc. Nov. 2. g. 4. (M.) Non sono le mie bellezze da lasciare amare, nè da tale, nè da quale.

9. [Val.] Tale quale, per Alcuno, Qualcheduno. Non com. Fag. Rim. 1. 257. Non dico tutto già ma tali e quali.

10. [Val.] Tale quale, riferito a luogo Un certo. Fortig. Ricciard. 2. 32. In fin si persuase… Di mandarli in tale quale Luogo, ove fosser le campagne rase. Così non com.

11. Anche senza la corrispondenza di Tale. Filoc. 3. 32. (C) Divenuto nel viso quale è la molto secca terra, o la scolorita cenere. Petr. Canz. 4. 1. part. III. Piacemi almen, ch'e' miei sospir sien quali Spera 'l Tevere, e l'Arno.

12. † Qual s'è l'uno, vale lo stesso di Qualsivoglia. Boez. Varch. 3. 9. (C) Perciocchè essendo qual s'è l'una di queste cose quella stessa che tutte l'altre cinque, chiunche chiede alcuna di loro senza l'altre, nè quella ancora, che egli desidera, non conseguisce. Tac. Dav. Stor. 3. 28. Ma egli fu bene, quantunque sceleratissimo, proporzionato alla fama, e vita di qual s'è l'un di loro.

† E Tale quale, per In qualunque modo. Borgh. Orig. Fir. 302. (M.) Or tutte queste considerazioni (tale quale ella sia per dover esser presa) quella del Villani…, mi fanno credere che questo non sia il vero.

13. Tale quale, posto avverb., vale Nel modo che Bocc. Nov. 10. g. 3. (M.) Tale quale tu l'hai, cotale la di'.

14. E Quale avv. per Qualmente, A guisa che. Dant. Inf. 2. (C) Quale i fioretti dal notturno gielo Chinati e chiusi, poichè il Sol gl'imbianca Si drizzan tutti aperti in loro stelo; Tal mi fec'io di mia virtute stanca. E Par. 13. Aver fatto di sè duo segni in cielo, Qual fece la figliuola di Minoi Allora che sentì di morte il gielo. [Camp.] E 2. 30. Quale i beati al novissimo bando Surgeran tutti…

15. Quale vale anche Come, Quanto. Pecor. g. 3. n. 5. (M.) E allora forse più rassicurato di tanto dono quanto conceduto mi avete, m'ingegnerò a mio potere di rendervi grazie, quali per me si potranno maggiori.

[Laz.] Bart. Simb. 1. 5. Questi (Milziade) rimandato a far guerra e conquistare l'isola di Paro, non potè farsi nè da generale più sperto, nè da più forte soldato di qual egli vi si mostrò.

16. Quale, quando è dubitativo non rícerca articolo. Bocc. Nov. 4. g. 1. (C) Cominciò a pensare qual far volesse piuttosto,… E nov. 8. g. 10. E non so quale Iddio dentro mi stimola, ed infesta a doverti il mio peccato manifestare. [Laz.] Serd. Lett. 2. 122. Di due cose che aveva, mi diede l'elezione quale più mi piacesse. Bart. Simb. 1. 8. L'essere avaro eziandio di quel che non costa, mostra un animo o meschino o superbo; e qual de' due che sia, indegno che altri doni a lui se stesso.

17. † E talora coll'articolo. M. Aldobr. P. N. (M.) E tutte grosse vivande si dee l'uomo mangiare appresso, le quali son grosse, e le quali sono leggieri, tutte le saprete. (Il Codice alla pag. suddetta legge: e quali son grosse, e quali sono leggiere).

18. Talora vale Qual delle due cose. Franc. Sacch. 146. (M.) Dicendoli quale volesse: o subito restituire il suo porco, o che egli andasse al rettore. Fior. S. Franc. 83. E anche t'annunzio, che tu elegghi quale tu vogli: o uno dì in purgatorio, o sette di pene in questo mondo. Fr. Giord. 228. Or mi di': e qual sarebbe meglio, se tu potessi avere agevolmente questo oro, e con piccola pugna, ovvero elegger queste cose,… Stor. Barl. 46. Allegga (elegga) qual egli vuole, o la lumiera, o le tenebre. Vit. SS. Pad. 2. 247. Avendo dieci libbre d'oro, avea detto al figliuolo, quale voleva innanzi, o che gli lasciasse lo predetto oro, o che egli il desse per l'amor di Dio. Bocc. Nov. 8. g. 10. Io non so quale IO mi dica, che io faccia più o il mio piacere, o il tuo.

19. Quando è domandativo non ricerca articolo; e si riferisce così a cosa, come a persona; e riferendosi a persona equivale a Chi. Petr. Son. 1. part. III. (C) Qual vaghezza di lauro, qual di mirto? Bocc. Nov. 6. g. 5. Impetratemi una grazia da chi così mi fa stare. Ruggeri domandò: quale? E nov. 10. g. 9. Qual cavalla vedestu mai senza coda? Fior. S. Franc. 47. (M.) Apparve in aria a San Francesco…, e dissegli: riconoscimi tu? Qual se' tu, disse santo Francesco? Dant. Inf. 32. Lo duca stette, ed io dissi a colui Che… Qual se' tu, che così rampogni altrui? Cavalc. Med. cuor. 292. Qual di voi domanda del pane al padre, e riceve pietre? Bocc. Nov. 10. g. 7. Meuccio destandosi disse: qual se' tu? [Laz.] Bart. Simb. 1. 5. Qua' fiumi, qual mare, nè pure il grande oceano, basteranno ad un sommergerlo, ad un lavarlo che il netti? E appresso: Quale più iniqua condannazione di quella che il popolo e i grandi della sempre ingrata e sospettosa Atene, fulminò contro al capo di quel gran Milziade? E Pov. cont. c. 2. E quali altri spiriti che di morte potevano uscire da un re basilisco (Mitridate), che s'imbalsamò la vita col tossico e per contraveleno usò d'avvelenarsi? E Grand. Crist. c. 12. E quale principio di ragione, quale inducimento d'esempio, quale uso di esperienza può valere a didursene, o Cristo non essere ogni bene, o avendo lui non aversi un bene; che non lasci bisogno nè desiderio di null'altro? Al. Manz. In quale età scortese Quel sì caro a ridir nome (di Maria) si tacque? In qual dal padre il figlio non l'apprese, Quai monti mai quali acque Non l'udiro invocar?

20. † E talora coll'articolo. Sen. Pist. (C) E se tu mi domandi la quale è la maniera di ricchezze, io il ti dirò. Franc. Sacch. Nov. 7. (Man.) Ed essendo in una parte raccolti con una questione quasi quelli che erano i maggiori del campo…, la quale è quell'insegna che è più degna che alcun'altra…

Liv. M. 1. (M.) E domandolli de' quali gli dovesse calere, e de' quali no.

21. Quale, senza articolo, voce indicante Qualità non comparata, ma assoluta. Dant. Vit. Nuov. 16. (C) Molte volte io mi dolea, quando la mia memoria movesse la fantasia ad immaginare quale Amore mi facea. Petr. Canz. 10. 6. part. I. Spirto bëato, quale Se', quando altrui fai tale? Bocc. Nov. 7. g. 8.

22. Talvolta parlandosi di persona, vale Chi, senza che sia domandativo; ed anche in questo senso non ricerca articolo. Alam. Gir. 24. 15. (C) Voi mi parete arditi cavalieri.. Benchè gli scudi aver di drappi neri Coperti, come quei che stanno in pianti, Ne toglino il conoscer voi per nome, Ma in guerra non si cerca quale o come.

23. Quale, talvolta accenna distribuzione, ed allora si replica più volte, nè ricerca articolo. Bocc. Nov. 3. g. 2. (M.) Qual se n'andò in contado, e qual qua, e qual là, assai poveramente in arnese. E nov. 9. g. 8. Siccome noi veggiam tutto il dì, i nostri cittadini da Bologna ci tornano, qual giudice, e qual medico, e qual notajo.

24. Talora si trova anche non replicato. Morg. 2. 20. (M.) Le porte eran di bronzo, e qual d'argento (cioè: Quali erano di bronzo, e quali d'argento).

25. E col segnacaso innanzi. Vit. SS. Pad. 1. 158. (M.) Questi demonii… a qual ponevano due dita in su gli occhi…, e a qual metteano un dito in bocca, e faceanlo sbadigliare.

26. Quale per Chiunque, Qualunque, e dicesi di persona ed anche di cosa, nè ricerca articolo. Petr. Canz. 3. 5. part. I. (C) Nuovo piacer che negli umani ingegni Spesse volte si trova D'amar qual cosa nuova Più folta schiera di sospiri accoglia! E canz. 4. 1. part. III. Ivi fa', che 'l tuo vero, Qual io mi sia, per la mia lingua s'oda. E stanz. 2. ivi Qual più gente possede, Colui è più da' suoi nemici avvolto. Dant. Par. 1. Nel ciel, che più della sua luce prende, Fu' io, e vidi cose, che ridire Nè sa, nè può qual di lassù discende. E 33. Che qual vuol grazia, e a te non ricorre, Sua disïanza vuol volar senz'ali. Dittam. 1. 16. Folle è qual creda, che per suoi consigli Rinnovar possa l'ordine del cielo. [Camp.] D. 2. 50. E che faceva lì ciascuno accorto Di suo dover, come 'l più basso (Settentrione, l'Orsa maggiore) face Qual timon gira per venire a porto. [Val.] Lanc. Eneid. 4. 238. O santo, quale idio tu se', noi ti seguiamo.

27. † Quale quale, così ripetuto, vale Qualunque. Sassett. Lett. 79. (Man.) V. S. mi fece favore… di accettare da me in dono quel libro quale quale egli si fosse. E 99. Ma mi è giunta la mia certezza, quale quale ella sia. E 109. Quanto a me inclinerei a mescolarci qualche virtù celeste, quale quale ella si fosse.

[T.] Il senso più conforme all'orig. è l'idea, in gen., di qualità. T. D. 1. 1. E quanto, a dir qual'era, è cosa dura. Questa selva selvaggia ed aspra e forte! Tanto è amara che poco è più morte. Ma, per trattar del ben ch'i' vi trovai, Dirò dell'altre cose ch'i' v'ho scorte. Virg. Hei mihi qualis erat! quantum mutatus ab illo, Hectore! D. 3. 5. E se la stella si cambiò e rise, Qual mi fec'io, che pur di mia natura Trasmutabile son per tutte guise? Virg. Qualis eram (nella mia giovanezza). Petr. Canz. 4. 1. part. III. Italia mia, benchè 'l parlar sia indarno Alle piaghe mortali Che nel bel corpo tuo sì spesse veggio, Piacemi almen che i miei sospir' sien quali Spera il Tevere e l'Arno… D. 1. 34. I' non morii, e non rimasi vivo; Pensa ormai per te, s'hai fior d'ingegno, Qual io divenni, d'uno e d'altro privo. E 2. 31. Io caddi vinto; e, quale allora fêmmi (mi feci, lo sa Beatrice), Salsi colei che… E 1. 34. E s'io rimasi allora travagliato, La gente grossa il pensi, che non vede Qual era il punto ch'i' avea passato.

T. D. 3. 8. E quanta e quale vid'io lei far piue (crescere di grandezza e bellezza la luce d'un Beato) Per allegrezza nuova… Aen. 2 589. Virg. Mihi se, non ante oculis tam clara, videndam Obtulit… Alma pareus confessa deam, qualisque videri Coelicolis et quanta solet.

II. Corrisponde con Tale. T. D. 1. 14. Qual fui, vivo, tal son, morto. E 2. 1. Qual egli scelse L'umile pianta, cotal si rinacque Subitamente là onde la svelse. E 3. 1. Nel suo aspetto (di Beatrice), tal dentro mi fei Qual si fe' Glauco nel gustar dell'erba Che 'l fe' consorto in mar degli altri dêi (mi sentii trasumanare). E 1. 34. E la destra (testa di Lucifero) parea tra bianca e gialla; La sinistra a vedere era tal, quali Vengon di là ove il Nilo s'avvalla (nera). Prov. Tosc. 128. Quale il padre, tale il figlio; qual la madre, tal la figlia. E 333. Qual gamba, tale calza. E ivi: Qual piè, tale scarpa. E: Qual ballata, tal sonata.

T. Nel seg. del Segner. pref. Pred., c'è l'idea di comparazione, ma non è dell'uso la formo. Quanto alla lingua, ho riputato certamente mio debito il sottopormi con rigore non piccolo a quelle leggi che sono in essa le riverite generalmente e le rette, per non violarla, qual Italiano ingiurioso.

III. T. Quando Tale quale non dice uguaglianza, come se fosse una sola parola, ma somiglianza di qualità, se si trovano accosti, per distinguere questo dall'altro senso, giova frapporre una virgola. D. 2. 25. In tra le foglie Che tenevan bordone alle sue rime (ai canti degli uccelli, facevano accompagnamento tale, quale è il suono della Pineta di Ravenna), Tal, qual di ramo in ramo si raccoglie Per la Pineta. Virg., disgiunto. Talis erit, mutato corpore, qualem viperis, incaepto legeret quum lumina somno. D. 3. 33. Io era Già per me stesso tal, qual ei voleva (anche qui sarebbe a disgiungere tal con una virgola).

T. Quando nell'altro senso non si scriva unito Tal quale. Nel senso di piena o quasi piena somiglianza, meglio scrivere unito Tal quale. Ma taluni dicono per ell. Tale e quale. [L.B.] Le donnucce in lat. Talis qualis. E di pers. e di cose.

T. Anche nel confermore l'altrui detto, e dire La cosa per l'appunto è così, Tale quale. In questo senso non Talquale.

IV. T. Quindi è forma usit. delle similitudini D. 1. 1. E quale è quei che volentieri acquista, E giunge il tempo che perder lo face, Che in tutti i suoi pensier' piange e s'attrista; Tal mi fece la bestia senza pace. E 3. 1. Ch'io nol' vedessi sfavillar d'intorno Qual ferro che bollente esce dal fuoco. Virg. Aen. 6. 451. Quam.. heros Ut primum juxta stetit agnovitque per umbras… qualem… qui… vidit… per nubila lunam. E 11. 492. Qualis ubi abruptis fugit praesepia vinclis… equus. D. 1. 12. Qual è quel toro che si slaccia in quella Ch'ha ricevuto già 'l corpo mortale, Che gir non sa, ma qua e là saltella, Vid'io lo Minotauro far cotale. Cotale è qui a modo di neut., non Quale. Ma in Virg. Ecl. 5. 45., il neut. tien dell'avv. Tale tuum carmen nobis… Quale sopor fessis in gramine, quale per aestum… sitim restinguere rivo.

V. Coll'interr. T. Car. En. 10. Qual ha timore Alla guerra incitati o questi o quelli? (segnatam. nel verso vi si può frapporre altra parola).

T. Vang. Osserva i precetti, Dissegli: Quali? – Qual uomo è di voi che?…

T. Vang. Qual volete dei due che sia liberato?

T. Senzo interr. e in plur. Arrighet. 1. In questo solo è buona l'avversitade, ch'ella mostra quali sono amici.

† T. Vannoz. Canz. 1. 2. Qual se' tu che sì pronto, alla fontana T'accosti? Modo vivo in Cors., che a chi picchia domandasi non Chi è? ma Qual è?

VI. Di pers. e di cose, numerando e distinguendo più d'una. T. D. 2. 6. Con l'altro (che vinse al giuoco) se ne va tutta la gente; Qual va dinanzi, e qual di retro il prende; E chi dallato gli si reca a mente (per avere la mancia). Prov. Tosc. 200. Ogni nave fa acqua, quale a mezzo, quale a proda e quale in sentina (ciascuno ha qualche difetto o calamità).

VII. Forme varie com. nell'uso. T. Bart. Dan. Ghiacc. 157. Fatto… rappigliare come in gelatina un vasello di non so qual altro umore prima fluido e corrente. – Non so quale, riguarda e la sostanza della pers. o della cosa, e taluna delle sue qualità principali.

Altra forma fam. T. In certo qual modo Lat. Quodammodo. Più fam. In certo qual modo. Mi fece un certo tal qual discorso, può esprimere sospetto o biasimo, più che incertezza dell'intendere il senso. In questo signif., Tal quale è sempre così tronco e preponesi a un altro sost.

VIII. T. Ogni qual tratto, A ogni qual tratto, fa quasi tutt'una voce, più fam. che Ogni tratto; e ha senso per lo più altro che di piacere o di lode.

IX. Sost. T. Può la qualità denotata da Quale comprendere tutto l'essere; può concernere una proprietà sostanziale; può un mero accessorio da cui venga qualificato l'oggetto; può denotare una relazione di somiglianza, più o meno intima e evidente, tra due oggetti o più Questa distinz. di sensi, che ha guidata la distinz. dei preced. paragrafi, è confermata dall'es. seg. Term. scolast. che il b. lat. prese dal gr. To poion, ed è più generico che Qualità. D. 1. 4. Il buono accoglitor del quale (raccoglitore delle qualità delle piante; e più in gen., che dalle qualità ordina i corpi), Dioscoride, dico.

T. Nel seg. Il quale neut. è di forma sost., ma mero pron., di che nel § seg. D. 2. 19. Spirto in cui pianger matura (il dolore del pentimento matura quello senza che non si vede Dio, la piena giustificazione) Quel sanza il quale a Dio tornar non puossi.

X. T. Quando è pron. coll'art. corrisponde al gr. Oporòs; dice la qualità dell'oggetto nominato più del semplíce Che, che ferma più il pensiero sovr'esso, e giova a chiarezza distinguendo il masch. dal femm. D. 1. 1. Questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via. E 2. 1. Fui mandato ad esso Per lui campare, e non c'era altra via Che questa per la quale i' mi son messo. E 3 1. La Provvidenza… Del suo lume fa 'l ciel sempre quieto, Nel qual si volge quel ch'ha maggior fretta (il cielo più rapido ne' suoi movimenti). E 1. 33. Dentro dalla muda La qual per me ha il titol della fame, E in che conviene ancor, ch'altri si chiuda. E 34. Tu passasti il punto Al qual ti traggon d'ogni parte i pesi.

T. Quando il pronome s'accoppia a particelle polisillabe, allora, per non allungare di soverchio, specialm. nel verso, Cui si preferisce a Il quale: ma nella prosa poi, quando s'abbia a indicare più rettamente la cosa, Il quale suol prescegliersi come più conducente a chiarezza: Rispetto al quale; per ragione della quale; mediante il quale; nonostante il quale; e sim.

T. Quasi ell. sottint. Quegli o sim. Vang. Questi è del quale è scritto.

Per chiarezza ripetuto. T. Arrighet. 1. O mala dolcezza, la quale, subito come l'uomo ti prende, avveleni: la quale ricompensi il mèle con ingratitudine.

T. D. 3. 1. Non teme parere prosaico dicendo: Qui veggion l'alte creature (le intelligenze superiori) l'orma Dell'eterno valore (Dio bene eterno) il quale è fine Al quale è fatta la toccata norma (l'ordine accennato da me, delle attrazioni e degli amori).

Nel principio del periodo. T. Rut. Volg. ant. 2. 21. Alla quale disse Noemi: Va', figliuola mia. – Il qual disse loro. D. 1. 1. E poi vedrai color che son contenti Nel fuoco, perchè speran di venire, Quando che sia alle beate gonti. Alle qua' poi se tu vorrai salire, Anima fia a ciò di me più degna. – Frequente ai Lat. Onde il modo di passare dall'uno all'altro assunto del ragionare: Quae quum ita sint Il quale, collega l'uno all'altro periodo o inciso; ma può anco collocarsi nel principio del costrutto, dopo qualche altra parola. Or. 9. 22. La cura della quale infermità è questa.

XI. T. Il modo fam. e quasi volg., che non si userebbe scrivendo, se non per cel., Un uomo per la quale. Un politico per la quale, compiesi sottintendendo Persona per la quale, Per cui mezzo o autorità si può fare di molto; o cosa (che dicesi anche d'uomo) per la quale si consegue dimolto, o a cui devesi avere molto riguardo. Accoppiasi oltresì colla negaz. Non è per la quale, Non è idoneo a cotesto, Non merita che se ne parli.

XII. Quale per Qualunque, vive segnatam. ne' modi Qualsisia, Qualsivoglia, che scrivonsi come tutt'una voce. Ass. da sè, è raro oggimai. Petr. Canz. 4. 1. part. III. E i cor' che indura e serra Marte superbo e fero Apri tu, Padre, e intenerisci e snoda: Ivi fa che 'l tuo vero (Qual io mi sia) per la mia lingua s'oda. Ivi: Qual più gente possede Colui è più da' suoi nemici avvolto.

T. Dicesi anco Qual che sia, ma è meno com. Qual che si voglia. In questo senso, Qual che, ritiene più del lat. Qualis cumque. Riguarda, più che Qualunque, la qualità, nè ha il senso d'Ogni, che ha l'altro, e chiede sempre il verbo dopo sè. D. 1. 1. Miserere di me… Qual che tu sie, od ombra, od uomo certo. Virg. O quam te memorem?… O dea certe… nostrum leves quaecumque laborem. In questo senso è da scrivere disgiunto.

Nel seg., il Che superfluo. T. D. 1. 31. A cinger lui qual che fosse il maestro, Non so io dir. Modo sim. vive in qualche dial.
Quale - Sost. coll'articolo, vale Qualità. Dant. Inf. 2. (C) (Enea andò vivo all'Eliso) Pensando l'alto effetto, Ch'uscir dovea di lui, e 'l chi, e 'l quale (la stirpe di Cesare e l'impero rom.) Non pare indegno ad uomo d'intelletto. E Par. 2. La spera ottava vi dimostra molti Lumi, li quali, nel quale e nel quanto Notar si posson di diversi volti. [Camp.] D. 3. 30. La vista mia nell'ampio e nell'altezza Non si smarriva, ma tutto prendeva Il quanto e 'l quale di quell'allegrezza.

2. Per la quale, dicesi in modo basso, di persona, o di cosa eccellente nella sua professione, o nel suo genere; come: Egli è un omaccino per la quale. – Questo è un bocconcino per la quale. (Man.)
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