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Informazioni utili online sulla parola italiana «saggio», il significato, curiosità, forma del verbo «saggiare», aggettivo qualificativo, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Saggio

Forma verbale

Saggio è una forma del verbo saggiare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di saggiare.

Aggettivo

Saggio è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: saggia (femminile singolare); saggi (maschile plurale); sagge (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di saggio (giudizioso, sapiente, savio, assennato, ...)
Nomi Alterati e Derivati
Diminutivi: saggetto, saggino. Vezzeggiativi: saggiolo.
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
vecchio (17%), sapiente (9%), danza (6%), anziano (6%), libro (5%), giudizioso (4%), esperto (3%), consiglio (3%), cinese (2%), scolastico (2%), uomo (2%), greco (2%), filosofo (2%), stolto (2%), scuola (2%). Vedi anche: Parole associate a saggio.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia
Articoli interessanti e pagine web
Consigli Regali: Cosa regalare per un saggio

Informazioni di base

La parola saggio è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: gg. Divisione in sillabe: sàg-gio. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).
Parole con la stessa grafia, ma accentate: saggiò.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con saggio per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Il saggio di poesie è stato presentato nella libreria più grande della città.
  • Non è saggio passeggiare da soli in certe zone della città.
  • Un vecchio saggio sa dare avvertimenti e buoni consigli.
Citazioni da opere letterarie
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Per fortuna, non c'era chi potesse sentire. Il convoglio era fermato sulla sinistra del corso: Renzo prende in fretta dall'altra parte, e, rasentando il muro, trotta innanzi verso il ponte; lo passa, continua per la strada del borgo, riconosce il convento de' cappuccini, è vicino alla porta, vede spuntar l'angolo del lazzeretto, passa il cancello, e gli si spiega davanti la scena esteriore di quel recinto: un indizio appena e un saggio, e già una vasta, diversa, indescrivibile scena.

Il nome della rosa di Umberto Eco (1980): A quel punto Jorge disse che Gesù aveva raccomandato che il nostro parlare fosse sì o no e il di più veniva dal maligno; e che bastava dire pesce per nominare il pesce, senza celarne il concetto sotto suoni menzogneri. E aggiunse che non gli pareva saggio prendere a modello gli africani… E allora…”

Silvia di Matilde Serao (1919): Allora nell'anima crescente di Silvia s'impresse la tinta oscura ed eguale dell'ambiente in cui viveva; tutti i sentimenti freschi e giovanili si spensero sul nascere; i suoi nervi furono ammolliti, dominati, vinti; nel suo corpo, nel suo viso vi fu qualche cosa di troppo vecchio, di troppo saggio. Vennero i suoi sedici anni, e la trovarono grave, misurata, parca di parole e di sorrisi; lasciò la scuola ed ebbe, con le chiavi, il governo della casa.
Proverbi
  • L'ignorante afferma, il saggio dubita, il sapiente riflette.
  • Ne sa più un matto in casa sua che un saggio in casa d'altri.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per saggio
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: faggio, maggio, paggio, raggio, saggia, saggie, seggio.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: laggiù.
Con il cambio di doppia si ha: sannio.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: aggio, saggi. Togliendo tutte le lettere in posizione dispari si ha: ago.
Altri scarti con resto non consecutivo: sago, saio, agio.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: saggino, staggio.
Parole con "saggio"
Iniziano con "saggio": saggioli.
Finiscono con "saggio": assaggio, assaggiò, dosaggio, tesaggio, alesaggio, fissaggio, massaggio, massaggiò, messaggio, paesaggio, passaggio, sessaggio, grassaggio, riassaggio, riassaggiò, finissaggio, rimessaggio, sgrassaggio, ingrassaggio, iperdosaggio, automassaggio, decatissaggio, idromassaggio, sovradosaggio, telemessaggio, vaporissaggio, radiomessaggio, retropassaggio, sottopassaggio, termofissaggio, ...
»» Vedi parole che contengono saggio per la lista completa
Parole contenute in "saggio"
aggi, aggio, saggi. Contenute all'inverso: gas.
Incastri
Si può ottenere da so e aggi (SaggiO).
Inserendo al suo interno tir si ha StirAGGIO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "saggio" si può ottenere dalle seguenti coppie: sagre/greggio, salava/lavaggio, sale/leggio, saligna/lignaggio, salume/lumeggio, sapa/paggio, sape/peggio, sara/raggio, satira/tiraggio, savane/vaneggio, savia/viaggio, saga/agio, sagre/regio.
Usando "saggio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: lesa * = leggio; pesa * = peggio; posa * = poggio; rasa * = raggio; resa * = reggio; alesa * = aleggio; stasa * = staggio; attesa * = atteggio; * osta = saggista; * oste = saggiste; * osti = saggisti; contesa * = conteggio; * ostica = saggistica; * ostici = saggistici; * ostico = saggistico; * ostiche = saggistiche.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "saggio" si può ottenere dalle seguenti coppie: saetta/atteggio.
Cerniere
Usando "saggio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * gas = aggioga; odo * = dosaggi.
Lucchetti Alterni
Usando "saggio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: leggio * = lesa; peggio * = pesa; poggio * = posa; reggio * = resa; * leggio = sale; * peggio = sape; aleggio * = alesa; * greggio = sagre; atteggio * = attesa; * lumeggio = salume; * vaneggio = savane; conteggio * = contesa; sagre * = greggio; * neo = saggine; maso * = massaggi; * ateo = saggiate.
Sciarade incatenate
La parola "saggio" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: saggi+aggio.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "saggio" (*) con un'altra parola si può ottenere: pet * = pestaggio; * arno = saggiarono; * atre = saggiatore; * atri = saggiatori; * pini = spiaggioni; ricche * = risaccheggio.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Modello, Mostra, Campione, Saggio - Mostra è piccola parte di mercanzia o di roba qualunque, che si piglia o si manda perchè altri ne vegga la qualità, e la compri se gli piace: «Mandami la mostra di quel caffè. » - Mostra di panno, di lana, e simili. - Parlandosi di vino e d'altri liquidi, si dice il Saggio. - Campione è voce del commercio, e si manda o si riceve da' corrispondenti per l'uso medesimo, salvochè la quantità è maggiore, e si dice, più che altro, di telerie, manifatture e simili. - Il Modello è forma di rilievo in piccolo dell'opera che deve farsi in grande; e modelli sono per i sarti e per le modiste, que' pezzi di carta o altro, che sono della forma esatta di ciascuna delle parti che compongono un abito, e sui quali si taglia il panno, il drappo, e gli altri tessuti, onde vuol farsi l'abito. [immagine]
Dotto, Erudito, Saggio, Savio, Sapiente - Dotto è colui che ha imparato una disciplina, o più, con lungo studio e con somma diligenza, in modo che può bene insegnarla altrui. - L'Erudito sa molte e varie cose, specialmente di antichità; ma non è sempre, anzi raramente è dotto, perché la erudizione è opera di varia e abbondante lettura, di molta memoria, ma raramente di assiduo studio. - Saggio si riferisce più a quel senno che viene dall'età e dalla lunga pratica delle faccende e degli uomini, e che ha lunghi e profondi studii; e il medesimo dicasi di Savio, salvo che Saggio si riferisce piuttosto al consiglio, e Savio alla pratica; onde gli antichi dissero Savio di guerra o simili; e ora si dice Savio legale colui che tratta gli affari legali di una amministrazione. - Sapiente comprende in sè tutto il meglio delle accennate voci; nè può dirsi Sapiente, se non colui il quale alla molta scienza, acquisita per assiduo studio, unisce il senno più squisito e più maturo. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Esperienza, Esperimento, Saggio, Prova, Cimento, Tentativo, Sperimento, Assaggio - L'esperienza, come termine scientifico, è la prova in atto, fatta secondo le regole della scienza stessa, e secondo il fine della ricerca che si fa per mezzo suo; l'esperienza riuscita è una prova evidente, innegabile della verità del principio; non riuscita, è prova negativa. L'esperienza poi, nelle scienze morali e sociali, è il risultato d'una serie di prove; qui dunque è pratica più lunga, che non conclude a primo tratto, che sempre può ingannare, perché l'uomo è così multiforme e complesso che sfugge di continuo alle ricerche di un'analisi rigorosa: molte bellissime teorie non reggono all'esperienza; questa ne addimostra tuttodì la poca solidità e la fallacia: nel fare, praticare cogli uomini, nel trattare gli affari s'acquista quella esperienza che nessuna lezione o precetto può insegnare, e che è pure tanto necessaria. Esperimento o sperimento è esperienza più complicata, più lunga, fatta con tutti i mezzi voluti, e coll'accuratezza ed attenzione necessaria; l'esperienza s'acquista, anche senza volerlo, l'esperimento si fa di proposito: experientia stultorum magister est, così Livio: chi si sottopone ad un esperimento dev'essere preparato a sostenerlo: la pratica e l'uso è il più sicuro esperimento della bontà delle cose: l'esperienza adunque pare che meglio ricerchi la verità; e l'esperimento la bontà delle cose. Tentativo è principio di prova; prova incompleta, più voluta che fatta, più desiderata che riuscita. Tentativo è prova contrastata sul principio; cimento è prova apparentemente superiore alle nostre forze, e contrastata nel suo corso, e difficile a superarsi; nel tentativo si assale, nel cimento si combatte. Saggio è prova di sè, data o da darsi; materialmente, è parte di cosa su cui altri deve fare apposita esperienza onde riconoscerne e constatarne le qualità: in quest'ultimo significato dicesi anche e più comunemente assaggio: si prende un saggio di un metallo e se ne fa l'assaggio; dunque l'assaggio è anche l'atto o l'esperienza del saggiare o quasi assaggiare: dar saggio di sè, è come dar prova di ciò che uno si sente capace di fare: ben si dirà quello che di sè ha dato prove non dubbie, replicate, concludenti; parmi che fra i due significati, a prima vista disparatissimi, siavi questa morale analogia. [immagine]
Perspicacia, Acume, Sagacità, Prudenza; Sagace, Perspicace, Prudente, Saggio, Savio - Per l'acume si penetra nell'intimo delle cose; per la perspicacia si viene a discernere le opportune fra le molte; la sagacità vale specialmente a scoprire, a distinguere; la prudenza, a moderare, a reggere il giudizio: tutte qualità che distinguono e devono corredare l'uomo savio, il quale ha da essere insieme sagace, perspicace e prudente. Saggio è più; alle qualità che servono di prezioso distintivo dell'uomo savio, deve associare il sapere, la scienza, per quanto all'uomo è dato, universale; o almeno la filosofia che in germe tutte le singole scienze comprende. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Saggio - Operazione con la quale taluno si assicura della purezza di un metallo. Innanzi ad Agricola, la docimastica, di cui Kielting attribuisce l'invenzione al lavoro delle miniere, aveva esistito soltanto ne' laboratorj. Fu Agricola il primo a comprendere lo spirito della docimastica, od arte dei saggi. I dotti venuti dopo di lui non fecero altro che porre in ordine ciò ch'esso aveva raccolto in massa. Avanti che si fosse trovato il modo di saggiare colla coppella (che sembra inventato verso l'anno 1300 sotto Filippo il Bello) allorchè si voleva (dice Basinghen) sapere il titolo di una moneta o d'altra materia d'argento, se ne cavava un grano o due con un picciolo arnese detto stiletto, questi si mettevano sopra carboni ardenti, e dal loro colore più o meno bianco si giudicava il titolo dell'argento, e ciò chiamavasi fare il saggio a rasura od a stiletto - Per saggiare l'oro si adoprava la pietra di paragone, e piccoli pezzetti d'oro a diversi titoli provati, che si nomavano tocchi. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Saggio - Agg. Savio (V.). M. V. 11. 65. (C) Molti antichi, e cari cittadini, saggi, e intendenti, erano chiusi dagli uficii. Petr. Son. 187. part. I. Due rose fresche colte in Paradiso…, Bel dono, e d'un amante antiquo e saggio. E Canz. 8. 2. part. II. Vergine saggia e del bel numero una Delle beate vergini prudenti. [G.M.] Segner. Quares. 3. 6. Si dirà sempre dalle persone più sagge che foste per ventura un politico tremendissimo, ma che foste egualmente un uomo rabbioso, bestiale, sanguinolento.

E a modo di Sost. Dant. Inf. 1. (C) Ajutami da lei (da quella bestia, o Virg.), famoso Saggio, Ch'ella mi fa tremar le vene e i polsi. E Purg. 27. Ed io, e gli miei Saggi (Virg. e Stazio). E Par. 14. Biancheggia tra i poli del mondo Galassia sì, che fa dubbiar ben saggi (dotti).

2. [Camp.] Perito, Esperto nell'arte sua. Bon. Bin. III. 4. Pensier poco varría Dall'operar lontano, Siccome all'uom non sano Medico saggio senza aver sua cura. E ivi, V. 4. Nè 'l marinar è ben saggio dell'arte, Se si ormeggia di sarte…

3. [Camp.] Fig., per Pratico d'un luogo. Non com. D. 2. 4. Ed egli a me: Nessun tuo passo caggia, Pur suso al monte dietro a me acquista, Finchè n'appaja alcuna scorta saggia.

4. † Consapevole. Dant. Purg. 5. (C) Corsero incontro noi, e dimandârne: Di vostra condizion fatene saggi (diteci chi voi siete). But. ivi: Fatene saggi, cioè fateci saputi chi voi siete.

[T.] Saggio congiunge le idee di Sagace e di Sapiente, del lat. Sápere e dello Scire. Perchè gli usi di Scire noi non abbiamo nel verbo, ma in qualche suo deriv.; e però quel di D. notato sopra Di vostra condizion fatene saggi, corrisponde al lat. Certiorem facere. Ma Savio, nel senso ordinario, è ben più com. oggidì.

[Pol.] Nov. Ant. 26. Merlino il saggio profeta parlò e disse…

II. Saggio, d'ordin. vale Chi ha senno con esperienza; nè intendesi di sola la mente. T. Prov. Tosc. 222. Non mai s'intende l'uom saggio e perfetto, Se non ha di se stesso umil concetto. E 242. Saggio è chi sa soffrire Spesa, danno e martire.

III. Sost. T. Prov. Tosc. 281. Pigliar vantaggio, cosa da saggio (non usurparlo; anzi prepararvisi per tempo, e così farsene degni). Monti, Iliad. 9. 707. Ma l'ira, Che anche i più saggi invade, il petto accese Di Meleagro.
Saggio - S. m. Piccola parte che si leva dall'intero, per farne prova o mostra. V. Exagium, trasl. e fig. nel De Vit. [Cont.] Cart. Art. ined. G. II. 300. Il prefato Michele ha portato seco un saggio di miniera, quale si manda a Vostra Eccellenza… e dice esso Michele che, andando veggendo la cava de' marmi con Baldo e con un tedesco, che trovorno scoperto questo filone di questo saggio predetto. Doc. Arte San. M. III. 158. Del quale pane d'argento se n'è cavati 2 saggi; uno sopra l'altro sotto a detto pane. Matt. Disc. Diosc. V. 773. Per ogni caldaia metton dentro una certa quantità di ferro ovvero di rame, quando lo voglion fare (il vetriolo) di colore e di bontà di tutta eccellenza, i quali metalli del tutto vi si dissolvono; e fanno così bollire fino che, toltone il saggio, conoscono che sia cotta (la soluzione di vetriolo) a bastanza. = Red. Lett. 2. 76. La memoria… mi rendono ardito a supplicarla a farmi l'onore di non isdegnare alcuni odori, e quintessenze, che in una cassetta le invio, come per un saggio di quello che potrei mandarle.

2. Per simil. Dant. Purg. 16. (C) Ma quel Gherardo è quel che tu per saggio Di' ch'è rimaso della gente spenta? But. ivi: Cioè per esempio. Lo saggio è quello, che dimostra qual dêe essere la cosa. Pass. 41. Rispose…, ch'egli gliene mostrerebbe alcun saggio. E 43. Temendo di non andare a quelle orribili pene, delle qual aveva il saggio. 27. E di pochi scaglion levammo i saggi. But. ivi: Levammo i saggi; cioè di pochi scaglioni avemmo esperienza, cioè pochi ne montammo, perchè ne venne la notte. Morg. 13. 43. Perocchè 'l tuo valor non m'è segreto, Ch'io n'ho veduto a questa volta il saggio. E 14. 16. Questo esser debba ad ogni savio un saggio Di sua potenza. [Val.] Fag. Rim. 3. 196. Non rifiuta Di servire, e di dar di sè buon saggio.

3. [Val.] † Modo enf. con la negazione. Pucc. Centil. 58. 22. E, se non fosse la subita notte, Di loro al mondo non campava saggio. T. Come dicesi Non ne rimaneva orma, briciola; nemmeno il segno; nemmen la stampa; più fam. Respice.

[Val.] Modo, Maniera. Pucc. Centil. 3. 51. E d'acquistarla non veggendo saggio, Partissi quasi a rotta.

4. Saggio, vale anche il Saggiare, l'Atto del saggiare, Prova, Cimento. [Cont.] Stat. Por S. Maria, II. 39. Deputare in tempo conveniente chi abbia a marchiare li detti lavori d'ariento;… che sieno uomini da bene, di buona mente, d'età ragionevole, ed intendenti del detto esercizio, e sì al saggio come al paragone. Breve, Orafi San. I. 54. Eleggiare uno ricercatore per lo saggio a coppella. Cart. Urb. Arch. St. It. IX. 273. Quando V. S. ebbe relazione che in levante facessero il saggio delle monete solo con le pietre del paragone, non dovevano e' Greci e li Ebrei aver cominciato a mettere in uso la prova della coppella. = Coll. SS. Pad. 1. 22. 16. (C) Quelle il cui peso e prezzo, rodendo la ruggine della vanitade, non lasciano ragguagliare al saggio de' padri, scusiamo come monete leggieri, e dannose (il testo lat. ha: esagium). G. V. 6. 55. 1. Fecene far saggio, e trovògli di finissimo oro. Gal. Sagg. nat. 276. Non tralasciando proporzione alcuna prodotta da quello, farò di tutte i lor saggi. [Val.] Bart. Simb. 269. La sagacità di Archimede, quando, senza far tocco nè saggio della corona d'oro d'Jerone, ne dimostrò il vero quanto dell'argento mischiatovi dal fraudolento artefice.

Gal. Sagg. 277. (C) Sia il primo saggio intorno alle parole del proemio. E appresso. Seguita appresso (e sia il secondo saggio)…

5. [Val.] Anco Ufficio pubblico, che veglia sulla bontà dei metalli preziosi lavorati, posti in commercio, detto già Garanzia. Ordinam. Ornam. Donn. Etrur. 1. 373. Le quali ghirlande e cerchielli… si debbano stimare per lo maggiore oficiale del saggio.

6. † Per Una certa quantità determinata. Mil. M. Pol. 184. (M.) Vagliono le ottanta porcellane un saggio d'argento, che sono due viniziani grossi, e gli otto saggi d'ariento fine vagliono un saggio d'oro fine. E 181. E le quattro venti di questi tali, che io v'ho detto, vagliono un saggio d'oro fine; e questa è la piccola moneta ch'egli ispendono.

7. [Camp.] † Per Sorso assaggiato. S. Gir. Pist. 81. E nel desinare ogni bicchiere che si mesce, e a ogni saggio di vino sarai bevuto. L'uno gavillerà nel tuo volto, quell'altro si riderà del tuo andare…

8. [Cont.] Far saggio. Saggiare i metalli specialmente preziosi. Bandi Lucch. 169. Facendo saggio delle ditte monete per l'asaggiatore che fie a ciò deputato per li ditti concessori. Breve Orafi San. I. 54. Facciane fare saggio in Siena, o dove potrà fare meglio; e il detto ariento torni il meno di tenuta d'otto oncie e mezzo di fino. Stat. Por S. Maria, II. 39. Abbino (detti cercatori) balía, ed autorità di cercare… e paragonare, e far saggio di tutti quelli ori ed arienti in quel modo, e come parrà, e piacerà loro.

[Cont.] D'altre materie. Neri, Arte vetr. I. 1. Nel comprare l'una e l'altra (soda) si avverta che sia copiosa di sale: questo si conosce a toccarla con la lingua, per sentire come sia salata; ma il più sicuro modo di tutti è farne il saggio in un coreggiolo, e vedere come comporta assai rena. Chin. Scol. bomb. 144. Occorrendo fare il saggio della polvere, il fuoco sarà quello che dirà la sua bontà.

9. Far saggio, vale Assaggiare di cibo. V. CREDENZA. G. V. 8. 80. 1. (C) Sanza farne fare saggio, perchè era presentato da femmina, ne mangiò assai. Franc. Sacch. Nov. 192. In quell'ora i saggi erano fatti, ed egli poteva molto bene soprassalare.

10. Saggio si dice anche un Piccol fiaschetto, nel quale si porta altrui vino, perch'e' ne faccia il saggio; che anche si dice Saggiuolo. (C) [G.M.] Minucc. Not. Malm. racq. c. X. Quando si dà una porzione di quella mercanzia che si vuol vendere, acciocchè il compratore possa riconoscere la qualità di essa mercanzia, si dice, Dare o Mandare il saggio. – Adesso Saggio e Saggiuolo, di vino, olio e sim. Di grano, zucchero, tessuti, Campione.

11. † Saggio, si dicevano anche Quelle bilancette con cui si pesano le monete. Borgh. Mon. 228. (M.) Il tenere i pesi delle monete, e quel che e' dicevano saggio e saggiuolo, fu già ofizio proprio e solo del pubblico.

12. [Fanf.] † La sesta parte di un'oncia. Libro mercatantia 26. 28. 29 46 e 125-26. [Cont.] Cit. Tipocosm. 343. La bilancia, e le parti sue, cioè il trabocchetto,… le libbre, le oncie, gli scropoli, i saggi.

[T.] Saggio è L'atto del saggiare e piccola parte della cosa da mostrare o da prendere per acquistare o fornire notizia del tutto. Accenna a Sapore che viene da Sàpere; onde Assaporare si fa prossimo d'Assaggiare; ma nell'Assaggiare è segnatam. l'idea del Provare col senso del palato piccola quantità di cibo o bevanda, per conoscerne la qualità, se sia o no innocua, piacevole, utile; nell'assaporare, il sentirne e giudicarne la piacevolezza. Saggiare più comunem. dicesi non il provare col senso del gusto, ma l'accertarsi per via di paragone, della bontà e del pregio intrinseco della cosa: e così corrisponde più a Scire che a Sàpere. Nel primo senso. T. Prov. Tosc. 20. Chi ha fatto il saggio del mèle, non può dimenticare il lecco. Nel secondo. Vill. 6. 55. Fecene far saggio, e trovolli di finissimo oro.

II. Fig. [Pol.] Passav. 41. Dove si diede il saggio delle pene dello infermo.

III. T. Per estens. Norma di paragone. Quel che i Fr. Taux, e certi It. barbaram. Tasso, meglio così: Saggio obbligatorio dell'interesse. – Saggio dello sconto. – Saggio delle imposte.

IV. T. E nell'uno e nell'altro de' due sensi not. coll'idea di Prova, di Sperimento. Però Saggio è la prova che l'uomo fa da se stesso di quel ch'egli sa e può; ed è la prova che ad altri egli offre della propria attitudine. Distinguasi dunque il Far saggio dal Darlo. [Pol.] G. Vil. 7. 14. Fecero vista e saggio di combattere.

T. Saggi diconsi gli esami pubblici ne' quali lo scolaro e il maestro, e chi vuole entrare in una scuola e chi vuol salire una cattedra, o chiede un uffizio, intende di dimostrare la propria idoneità. Saggi, ora più forse che mai, acerbi e amari.

T. Saggio anche lo scritto, o l'opera qualsiasi, presentata, o da potersi presentare, a tal fine. Buon. Fier. 208. 2. Gli screati libricoli a sentenze, E saggi detti in abbreviature Ristretti, anzi rattratti a mo' di punti, Provvidi n'ammonivan. – Tit. di discorsi e di libri. T. Saggio storico, critico. – Saggi economici. Il fiorentino Baldinotti al suo libro filosofico, che si meritò le lodi d'Antonio Rosmini, pose nome di Saggio, e Tentamen lo disse in lat.
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