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Informazioni utili online sulla parola italiana «comandare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Comandare

Verbo

Comandare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è comandato. Il gerundio è comandando. Il participio presente è comandante. Vedi: coniugazione del verbo comandare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di comandare (guidare, dirigere, capitanare, governare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
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Informazioni di base

La parola comandare è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: co-man-dà-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con comandare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Non è facile comandare, importante è il rispetto per e dai subalterni.
  • Ci vuole molto carisma e rispetto per poter comandare.
  • Il caporale voleva comandare sui soldati ma non ne era in grado.
Citazioni da opere letterarie
Col fuoco non si scherza di Emilio De Marchi (1900): Flora era delle due la più tranquilla. Mentre Regina non poteva frenare le lagrime e cercava di soffocare i singhiozzi nell'angolo del suo grembiule, la figliuola del colonnello Polony guardava fissa innanzi a sé come forse aveva spiato suo padre dall'alto del poggio, cinque minuti prima di comandare l'ultimo assalto.

Giovani di Federigo Tozzi (1920): Jacopo aveva quindici anni, era magro e nel viso assomigliava tutto al padre. Quando succedevano queste cose, egli, poi, stava male almeno per due giorni, durante i quali non parlava altro che quando era lontano dal podere. La notte aveva attacchi di nervi, ma egli non lo diceva; e nessuno se ne accorgeva. Era diventato sempre più timido e credeva di fare sempre del male; anche quando parlava con i contadini o se ne stava lontano da tutti per conto suo. Gli parava che suo padre potesse comandare qualunque cosa, a chiunque, e sopra suo padre non c'era nessuno. Non osava né meno guardarlo, allora.

Gomorra di Roberto Saviano (2006): Poter decidere della vita e della morte di tutti, poter promuovere un prodotto, monopolizzare una fetta di mercato, investire in settori d'avanguardia, è un potere che si paga con il carcere o con la vita. Avere potere per dieci anni, per un anno, per un'ora. Non importa la durata: vivere, comandare per davvero, questo conta.
Proverbi
  • Chi non sa ubbidire, non sa comandare.
  • Chi non sa fare non sa comandare.
Espressioni e Modi di Dire
  • Comandare a bacchetta

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per comandare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: comandate, domandare.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: comare, come, coana, coane, coda, code, core, cane, cada, cade, care, onda, onde, madre, mare.
Parole con "comandare"
Finiscono con "comandare": raccomandare, telecomandare, radiotelecomandare, ricomandare, radiocomandare.
Parole contenute in "comandare"
are, coma, dare, andar, manda, andare, comanda, mandare. Contenute all'inverso: amo, dna, era.
Incastri
Si può ottenere da come e andar (COMandarE); da core e manda (COmandaRE).
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "comandare" si può ottenere dalle seguenti coppie: code/demandare, cori/rimandare, corico/ricomandare, comandoli/oliare, comandai/ire, comandamenti/mentire, comandamento/mentore, comandami/mire, comandata/tare.
Usando "comandare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * remi = comandami; * areata = comandata; * areate = comandate; * areati = comandati; * areato = comandato; * rendo = comandando; * resse = comandasse; * ressi = comandassi; * reste = comandaste; * resti = comandasti; * ressero = comandassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "comandare" si può ottenere dalle seguenti coppie: comanderà/areare, comandata/atre, comandato/otre.
Usando "comandare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = comandata; * erte = comandate; * erti = comandati; * erto = comandato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "comandare" si può ottenere dalle seguenti coppie: comanda/area, comandata/areata, comandate/areate, comandati/areati, comandato/areato, comandai/rei, comandami/remi, comandando/rendo, comandasse/resse, comandassero/ressero, comandassi/ressi, comandaste/reste, comandasti/resti, comandate/rete, comandati/reti.
Usando "comandare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * demandare = code; * mire = comandami; * oliare = comandoli; * tiè = comandarti; * mentire = comandamenti; * mentore = comandamento.
Sciarade incatenate
La parola "comandare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: coma+andare, coma+mandare, comanda+are, comanda+dare, comanda+andare, comanda+mandare.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "comandare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tai = comandatarie.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Comandare, Ordinare, Imporre, Ingiungere - Il Comandare è generico e assoluto; l'Ordinare si riferisce a cosa determinata: il generale supremo comanda un esercito; il capo di stato maggiore ordina i movimenti. Il principale comanda che si eseguisca il lavoro; il maestro di casa ordina che cosa ciascuno dee fare. Qui ci comando io; ma non si potrebbe dire: Qui ci ordino io. - Parimente determinati sono l'Imporre e l'Ingiungere: il primo si fa per atto di autorità, e indica che la cosa imposta è più o meno grave; l'Ingiungere è più imperioso e più assoluto. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Imperare, Comandare, Governare, Reggere, Amministrare, Regolare, Dirigere - Imperare è un comandare assoluto per quel diritto che dà l'autorità legittima o la forza: è comandare da un grado sommo nell'umana e sociale gerarchia: così da imperare, imperatore, impero e imperio. Governare è propriamente fare buon governo di cosa propria, o d'altra affidataci; ma il governare, come si intende generalmente, è de' re, dei sovrani, e contiene in sè il comandare, il reggere e anche l'amministrare: comandare col fare le leggi, altri statuti o passaggere ordinanze; reggere col provvedere che le leggi siano eseguite, che lo Stato non declini con disonore, e che il popolo, diritto, unito e concorde cammini nelle vie della civiltà. Amministrare, non è a vero dire proprio del sovrano, ma ei sceglie gli amministratori, e delle cose amministrat egli vien riferito, e per questo, indirettamente, amministra. Amministrare è fare e trattare gli affari dello Stato; s'amministra la giustizia, la finanza, la guerra e via via. Regolare è dare norme e regole; regolare una casa, una cosa qualunque, è dirigerla secondo queste regole; e dirigere non è spingere verso la meta, ma regolare il corso delle cose, la forza d'impulsione che le fa procedere, in modo che alla meta abbiano a pervenire. [immagine]
Comandare, Ordinare, Imporre, Ingiungere - Il comandare è meno imperioso dell'ordinare, e perciò si può dire: comando e ordino che ciò si faccia; qui l'ordino è un rinforzo del comando: ad una cosa espressa in tal guisa è forza ubbidire: il comandare è più frequente, più vago, perciò talora viene trascurato o mal eseguito il comando: ordinare è più preciso, più diretto: si comanda a un figlio, a un servo, e sovente lasciano abbaiare; si ordina un lavoro ad un operaio, e tosto l'eseguisce. S'impone coll'autorità propria, o con quella che viene dal diritto, e dalla forza delle circostanze; s'ingiunge, se l'imporre non basta, ed è quasi un aggiungere l'effetto della determinata nostra volontà, come chi minacciasse di adoperare anche la forza morale o fisica, per fare che altri ubbidisca. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Comandare - S. m. Comandamento. Tac. Dav. Ann. 3. 67. (C) A' superbi e perfidi comandari donneschi essere state già dalle leggi Oppie, o altre, legate le mani. E Stor. 2. 91. A noi toccano comandari atroci, accuse continue.

[M.F.] Il comandare piace a tutti. Serdonati, Prov.
Comandare - V. a. Imporre come superiore, Commettere espressamente che si faccia alcuna cosa. T. Il senso di Mando, nel puro lat., era anche d'impero. Ma bello è che nel comando sia il modesto senso di raccomandazione: Commendo. Comandare, meno ass. d'Imperare, e tiene sempre un po' dell'origine, perchè nel significare la volontà ch'altri faccia, dimostra fiducia nella sua libera docilità, e lo indirizza in qualche maniera a fare. È anche più libero di Ordinare, perchè l'ordine è più particolareggiato quasi sempre, e può essere con meno autorità.

Castigl. Corteg. 4. 415. (Mt.) Comandare drittamente, e con quei modi che si convengono, e cose ragionevoli. Salvin. Disc. 1. 170. Nè l'ammutinamento de' cittadini che gli comandino qualche malfatto,… T. Sansov. Conc. Pol. A comandare le cose forti, convien esser forti.

2. E ass. col Che. Bocc. Introd. 51. (C) Pampinea, fatta reina, comandò che ogni uomo tacesse. E nov. 34. 11. Il bel Gerbino, a quello pervenuto, fe' comandare che i padroni di quella sopra le galee mandati fossero.

T. Col Di. Gli comanda d'andarsene, di venire.

Ancora più ass. Dant. Inf. 2. (C) Talchè di comandare io la richiesi. Petr. son. 201. Trarsi in disparte comandò con mano. Vit. SS. Pad. 2. 64. (M.) E comandale, e risponde, dá loro baldanza di dire ciò che vogliono. T. Sansov. Conc. Pol. A voler essere obbedito, è necessario saper comandare; e coloro sanno comandare che fanno comparazione dalla qualità loro, a quella di coloro, a' quali hanno da comandare; e quando vi veggano proporzione, allora comandino, ma quando vi veggano sproporzione se ne astengano.

T. Dio comanda agli elementi, agli spiriti, e fanno il suo cenno.
T. Prov. Tosc. 154. I cervi non comandano a' leoni ma i leoni a' cervi. E ivi. Guai quando i giovani comandano e che le botteghe si toccheranno. (Antichissimo a Venezia.) Mach. È impossibile che chi comanda sia riverito da chi disprezza Iddio.
T. Prov. Chi comanda e fa da sè È servito come un Re.
T. Prov. Tosc. 69. Comandi chi può, e obbedisca chi deve. E 116. Chi non sa fare, non sa comandare.
T. Onde in gen. di chi ha autorità o potestà. Chi è che comanda qui?

3. Per estens., non di comando propriam. T. Ar. Len. 3. 2. Potendovi Far piacer, comandatemi.

T. Anco tra amici e a non soggetti, dicesi Comandate, Che mi comanda? e sim.

(Tom.) Risposta del servo al padrone che chiama, o parola di cerimonia: Comandi.

(Tom.) Per ironia, o con aria di minaccia: Che mi comanda? (che vuole da me?)

T. Come comanda può essere d'ubbidienza o di rassegnazione, e può d'ironia irriverente.

4. Col quarto caso. Aff. a Governare. Castigl. Corteg. p. 409. (Mt.)

T. Sansov. Conc. Polit. Pigliar cura di aver a governare città con violenza, massimamente quelle che sono avvezze a viver libere, è cosa difficile e faticosa; e se non sei grosso d'arme, non la puoi reggere nè comandare. = Varch. Stor. lib. 1. (M.) I quali reputavano o bella, o laudevole cosa il liberare la patria loro, o utile e dilettoso il comandarla. T. Altr' è Comandare un popolo, altr'è Comandare a lui che faccia tale o tal cosa in nome proprio o di chi lo comanda. – Comandare la schiera, Averne l'autorità militare e condurla; alla schiera, che faccia tale o tal mossa.

5. Comandare alcuno, o sim., per Comandare ad alcuno, o sim. Vit. SS. Pad. 2. 64. (M.) Dio ci ha (noi agnoli) comandati che senza dolore ne la trajamo…

6. † Modo inusit. G. V. 4. 15. (Mt.) Currado credendo che fosse figliuolo di villano, non conoscendo il conte suo padre, il comandò a uccidere nella foresta. (Lo diede a uccidere.)

7. Pass., alla forma lat. di Juberi. Ha quaiche uso. Dav. Tac. Vit. Agr. cap. 19. (M.) Le città erano comandate (cioè, fu loro comandato) a portargli (i grani) da' prossimi alloggiamenti in luoghi lontani. E Perd. eloq. cap. 35. Da M. Crasso e Domizio censori furono comandati (certi Rettorici) a serrare le loro scuole. (Il lat. ha: jussi sunt.) Buon. Tanc. 1. 1. Se' tu stato due mesi di fuora… Ciap. Fui comandato (cioè, mi fu comandato d'andare) a Livorno in malora Per venti dì; ma mi tenner più assai.

8. Comandare il pane si dice allora quando il fornajo ordina l'ora determinata, in cui è necessario che il pane sia lievito per poterlo infornare. Fir. disc. an. 22. (C) Altro è comandare il pane alla tal ora, e altro i vassalli alla tal fazione.

9. T. Fig. Comandare a se stesso; Regolare col libero arbitrio i proprii affetti. Non so comandare al mio cuore. – Comandare alla gola.

10. [Camp.] † Mandare comandando, per Inviare comandamento. Met. XI. Juno ti manda comandando questo (Imperat hoc Juno).

11. † Nel senso lat. di Commendo, Raccomandare. A Dio vi comando, Vi dico addio. Bocc. Nov. 99. 19. (C) Ma chi che voi vi siate, che voi siate mercatanti, non lascerete voi per credenza a me questa volta; e a Dio vi comando.

† Onde Comandar uno a Dio vale Dargli il saluto della partenza. Bocc. Nov. 95. 13. (C) E piacendogli di partirsi, il comandò a Dio. [Camp.] Dittam. I. 3. Devotamente il comandai a Dio.

12. † E per semplicemente Raccomandare. Maestruzz. 1. 7. (C) Quando due chiese sono comandate a uno prete per la pocanza de' preti.Bocc. g. 10. n. 9. (Mt.) E perciò prima che a Dio ci comandi. (Così vogliono i Deput. Decam. 22. che vada letto, e non v'accomandi.)

[Cont.] Cons. mare, 277. Pare, quando alcuno comanda il suo ad altri, che fede ha in lui; che, se lui fede non avesse in lui, non li comanderia o non li averia comandato il suo.

13. [Camp.] † Comandare alla memoria checchessia, per Impararlo a mente. Pist. S. Gir. 32. E quando avrà pieno di ricchezze il celliero del suo petto, comandi alla memoria li profeti, li cinque libri di Moyses…

14. [Val.] † Per Affidare. T. Liv. Dec. 10. 27. 408. A' Sanniti e a' Galli fu comandata la battaglia.

15. Fig. [Val.] Cellin. Vit. 2. 239. Cominciai a vôtar la fossa… con tutti quei bei modi che la bell'arte ci comanda.

16. (Mar.) [Cont.] Comandare una nave. Essere preposto al governo di essa. Cr. B. Naut. med. I. 89. Sono alcuni che per non sottomettersi a dimandar a chi s'intende, governano con una perpetua ignoranza le galee che comandano, e nel lor comandare spesso gabbati e dilusi rimangono.

17. (Fort.) [Cont.] † Essere a cavaliere, Signoreggiare un luogo. Busca, Arch. mil. 73. Accomodando però in maniera le parti della fortezza, che lo spazio lasciato fra il fiume, e la fortezza, sia bene scorso, e comandato dall'artiglieria.

18. (Mil.) Comandare un esercito, o sim. Capitanarlo. (Fanf.)

[Cont.] Comandare una carica. Tard. Batt. Basta, 11. Ne seguivano cariche sconcertate, e un mero affatigar cavalli, e quel ch'è peggio, governandosi ciascuno secondo 'l proprio capriccio, era impossibile comandare una carica segura per trarre 'l nimico ne gl'aguati.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: comandamento, comandami, comandammo, comandando, comandano, comandante, comandanti « comandare » comandarono, comandarti, comandasse, comandassero, comandassi, comandassimo, comandaste
Parole di nove lettere: comandalo, comandami, comandano « comandare » comandata, comandate, comandati
Lista Verbi: colpire, coltivare « comandare » combaciare, combattere
Vocabolario inverso (per trovare le rime): riandare, malandare, inghirlandare, mandare, tramandare, demandare, rimandare « comandare (eradnamoc) » raccomandare, telecomandare, radiotelecomandare, ricomandare, radiocomandare, domandare, ridomandare
Indice parole che: iniziano con C, con CO, parole che iniziano con COM, finiscono con E

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