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La parola fame è formata da quattro lettere, due vocali e due consonanti. È una parola bifronte senza capo né coda, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (ma). Divisione in sillabe: fà-me. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Anagrammi |
Componendo le lettere di fame con quelle di un'altra parola si ottiene: +[far, fra] = afferma; +rom = faremmo; +[ori, rio] = feriamo; +[tar, tra] = fermata; +[ter, tre] = fermate; +tir = fermati; +tir = firmate; +uni = fiumane; +ton = fomenta; +don = fondame; +nut = fumante; +uri = fumarie; +uri = fumerai; +uri = fumeria; +osi = mafiose; +rom = morfema; +ras = sfamare; +sta = sfamate; +uri = umifera; +[afra, farà] = affamare; +[afta, fata] = affamate; +[afri, fari, rifa'] = affermai; +[lori, orli] = aliforme; ... |
Vedi anche: Anagrammi per fame |
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: dame, fama, fare, fase, fate, fave, fumé, game, lame, rame, zame. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: dama, dami, damo, lama, lami, mami, mamo, rami, ramo, vamp, zama. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: frame. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: gema, rema, sema, tema. |
Testacoda |
Togliendo la lettera iniziale e aggiungendone una alla fine si può ottenere: amen. |
Parole con "fame" |
Iniziano con "fame": famedi, famedio, famelica, famelici, famelico, fameliche, famelicità, famelicamente. |
Finiscono con "fame": infame. |
Contengono "fame": sfamerà, sfamerò, affamerà, affamerò, infamerà, infamerò, sfamerai, sfamerei, affamerai, affamerei, diffamerà, diffamerò, infamerai, infamerei, sfameremo, sfamerete, affameremo, affamerete, buffamente, diffamerai, diffamerei, goffamente, infameremo, infamerete, sfameranno, sfamerebbe, sfameremmo, sfamereste, sfameresti, tuffamenti, ... |
»» Vedi parole che contengono fame per la lista completa |
Incastri |
Inserito nella parola afra dà AFfameRA (affamerà); in afro dà AFfameRO (affamerò). |
Inserendo al suo interno scia si ha FAsciaME; con legna si ha FAlegnaME. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "fame" si può ottenere dalle seguenti coppie: fano/nome, farà/rame, fari/rime, fasce/sceme, fascia/sciame, fase/seme, fasti/stime, fate/teme. |
Usando "fame" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * melo = falò; * meni = fani; * meno = fano; * mere = fare; * meri = fari; * mero = faro; * mera = farà; * mese = fase; * mesi = fasi; * meta = fata; * mete = fate; rifa' * = rime; sofà * = some; * mente = fante; * menti = fanti; * merci = farci; * merla = farla; * merle = farle; * merli = farli; * merlo = farlo; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "fame" si può ottenere dalle seguenti coppie: faina/anime, farà/arme, fare/erme, faro/orme. |
Usando "fame" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ciaf * = cime; * emide = faide; * emina = faina; * emine = faine. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "fame" si può ottenere dalle seguenti coppie: rifa'/meri. |
Usando "fame" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * rifa' = meri; meri * = rifa'; meri * = rifà. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "fame" si può ottenere dalle seguenti coppie: falange/melange, fallito/mellito, falò/melo, fani/meni, fano/meno, fante/mente, fanti/menti, farà/mera, farci/merci, fare/mere, fari/meri, farla/merla, farle/merle, farli/merli, farlo/merlo, faro/mero, fasce/mesce, fascerà/mescerà, fascerai/mescerai, fasceranno/mesceranno, fascerebbe/mescerebbe... |
Usando "fame" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * nome = fano; * rime = fari; * seme = fase; * teme = fate; rime * = rifa'; rime * = rifà; some * = sofà; * mie = fammi; * sceme = fasce; * stime = fasti. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "fame" (*) con un'altra parola si può ottenere: * re = framee; * talent = fatalmente; discinti * = disfacimenti; discinto * = disfacimento. |
Definizioni da Cruciverba |
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Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Carestia, Fame - A fame, peste et bello libera nos, Domine; perchè la fame è uno dei tre flagelli dell'umanità; per buona sorte per altro ne' paesi civili, fame vera è quasi impossibile, perchè Fame importa mancanza quasi assoluta delle cose di prima necessità; per la quale muojono di fame anche molte persone, come testè vedemmo nelle Indie. - La Carestia è solamente scarsezza di tali cose necessarie al vivere, perchè esse costano molto care, e la povera gente non se le sa procacciare, ne può nutrirsi come vorrebbe. [immagine] |
Fame, Appetito, Digiuno - Fame è desiderio e bisogno di mangiare in quanto per il mangiare si sostenta la vita. - Appetito è voglia di mangiare, in quanto il mangiare ci gusta e ci piace. La fame prolungata conduce alla morte; l'appetito non soddisfatto diventa fame. - Il Digiuno accenna solo alla mancanza di cibo nello stomaco; e questa è la ragione della fame; e però chiama digiuno la Chiesa il mangiare poco e l'astenersi da certe qualità di cibi. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Appetito, Appetenza, Fame - Appetenza è la disposizione in genere al mangiare, e perciò vale anche vago desiderio: appetito si direbbe il concreto dell'appetenza; è più deciso e forte: ha varii sensi traslati. La fame viene da un troppo lungo digiuno, talvolta da malattia: il poveretto ha sovente fame, e si sbrama con un tozzo di pane: l'appetito non soddisfatto si cangia in vera fame: vi sono de' ricchi epuloni i quali non possono mai procacciarsi che un'incerta appetenza: han di rado un buon appetito, e come mai provarono la fame, non sanno compatire e soccorrere ai loro fratelli che non hanno ogni giorno di che sfamarsi. [immagine] |
Fame, Carestia - Carestia è scarsezza di derrate, e poi di quelle cose tutte che servono di alimento all'uomo; fame in questo senso sarebbe quasi mancanza di esse; onde fame sarebbe più; se v'è carestia v'è fame, come nell'anno 1846-47 in Irlanda, il misero popolo conta a migliaia le vittime, e gli sforzi anche maggiori del governo onde alleviare il male riescono impotenti. Ma carestia ha il nome con sè; la scarsezza fa care e carissime le derrate di prima necessità; il povero e chi vive di scarso guadagno, di scarsa entrata, sufficiente appena in anni d'abbondanza, non può comperare a sazietà, a seconda del bisogno l'alimento, e perciò della fame soffre, della fame muore. [immagine] |
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