Dizy - dizionario

login/registrati
contest - guida

Informazioni utili online sulla parola italiana «perdono», il significato, curiosità, forma del verbo «perdonare», forma del verbo «perdere», sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Perdono

Forma verbale

Perdono è una forma verbale di: perdonare (prima persona singolare dell'indicativo presente), perdere (terza persona plurale dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di perdonare, Coniugazione di perdere.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia
Articoli interessanti e pagine web
Consigli Regali: Frasi sul perdono

Liste a cui appartiene

Lista Forme verbali di più verbi [Pagai, Pari « * » Perseguito, Pianto]
Lista Sentimenti [Orgoglio, Pentimento « * » Pietà, Rabbia]

Informazioni di base

La parola perdono è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: per-dó-no / pèr-do-no.
Parole con la stessa grafia, ma accentate: perdonò.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con perdono e canzoni con perdono per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • L'atto del perdono sembra essere sconosciuto alla stragrande maggioranza di noi.
  • Secondo me, il perdono non è semplice da concedere perché rimane sempre un po' di rancore.
  • Secondo la religione cattolica, il sacramento della confessione consente di ottenere il perdono dei peccati.
Citazioni da opere letterarie
Storia di una capinera di Giovanni Verga (1894): Marianna! domando perdono a te, domando perdono a tutti quelli cui ho potuto recare scandalo coi miei peccati, come ho domandato perdono al Dio misericordioso. Che avrai pensato di me? di questa abbietta peccatrice che logora la vita ai piedi della Croce per cancellare col pianto e la preghiera le sue colpe?

Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro (1896): Mi addolorano, senza dubbio, l'atto della nonna e la obliqua malevolenza del Pasotti ma più mi afflisse lo sdegno tuo troppo forte. Quando un mio procuratore si presenterà a Brescia, il pagamento non potrà venire rifiutato. È vero, tu sei donna e non hai l'obbligo di conoscere queste cose. Anche la collera ti perdono poiché freddo non rimasi nemmeno io, da principio. Quindi mi son detto: di che ti sdegni e che ti sorprende? Non conoscevi tu quel malanimo e non ne avesti offese maggiori?

Gomorra di Roberto Saviano (2006): Tibie, femori e braccia non hanno mercato. Le mani sì, ma si perdono facilmente i pezzi nella terra. I teschi con i denti neri valgono cinquanta euro. Non hanno un grande mercato, alla clientela sembra non fare schifo l'idea della morte, quanto piuttosto il fatto che lo smalto dei denti lentamente inizi a marcire.
Proverbi
  • Femmine e galline, se giran troppo si perdono.
Canzoni
  • Perdono (Cantata da: Caterina Caselli; Anno 1966)
  • Nel perdono (Cantata da: Al Bano; Anno 2007)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per perdono
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: pendono, perdano, perdona, perdoni.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: verdone, verdoni.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: pero, perno, peon, peno, prono.
Parole con "perdono"
Finiscono con "perdono": riperdono, riperdonò, disperdono.
Parole contenute in "perdono"
don, per, dono, perdo.
Incastri
Si può ottenere da pero e don (PERdonO).
Inserendo al suo interno sua si ha PERsuaDONO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "perdono" si può ottenere dalle seguenti coppie: percorro/corrodono, perle/ledono, pero/odono.
Usando "perdono" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: straperdo * = strano.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "perdono" si può ottenere dalle seguenti coppie: riperdo/nori, straperdo/nostra.
Usando "perdono" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * straperdo = nostra; nori * = riperdo; nostra * = straperdo.
Lucchetti Alterni
Usando "perdono" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ledono = perle; * corrodono = percorro; * aio = perdonai; * ateo = perdonate; * avio = perdonavi; strano * = straperdo; * astio = perdonasti.
Sciarade e composizione
"perdono" è formata da: per+dono.
Sciarade incatenate
La parola "perdono" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: perdo+dono.
Intarsi e sciarade alterne
"perdono" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: prono/ed.
Intrecciando le lettere di "perdono" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arno = perdonarono.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Amnistia, Grazia, Perdono, Assoluzione, Indulto - L'Amnistia è cosa tutta politica e si fa dal capo del Governo, il quale dichiara, per via di essa, che dimentica tutto ciò che è stato fatto, o contro la persona sua, o contro l'ordine pubblico. La Grazia è l'atto con cui il capo dello Stato libera dalla pena, o da una parte della pena, colui che fu condannato. L'Assoluzione è quando un tribunale dichiara che uno, accusato o processato per alcun delitto, è innocente, e però lo manda libero; per i cattolici è l'atto e le parole con le quali il confessore proscioglie il penitente dai peccati che gli ha confessato. Perdono è il rimettere spontaneamente l'offesa fattaci, il fallo commesso; ma comprende in sè l'idea di tutte le altre voci notate. L'Indulto è atto d'indulgenza in rimettere alcuna cosa della legge, dell'obbligo; ha senso ecclesiastico; e si usa specialmente parlando del digiuno quaresimale. [immagine]
Perdono, Venia - Perdono è remissione assoluta di peccato o di colpa grave. - Venia è remissione di fallo leggiero. - [Venia è latinismo poco usato negli scritti, e ignoto al popolo; sono però vivissimi, Veniale, Venialità, Venialmente, parlandosi di peccati leggieri e da meritar Venia facilmente. Negli scritti Venia s'usa co' verbi domandare, chiedere e impetrare più spesso che con altri, e quasi mai come nome stante da sè senza reggimento di verbo. G. F.] [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Perdono, Scusa, Giustificazione - Chi si può giustificare non ha errato, o creduto di errare, perciò non ha bisogno di chiedere scusaperdono: la scusa può chiedersi però quando si è mancato non volendo, o per errore leggero e non cagionante danno grave. Il perdono si ha da chiedere da chi ha gravemente errato, e gravemente danneggiato altrui; ma allora non basta, imperciocchè è necessario, potendo, rifarlo del danno cagionatogli. Dall'altra parte, il perdono si accorda; la scusa si accetta; la giustificazione si deve solo sentir volentieri, ma promuoverla. [immagine]
Grazia, Amnistia, Assoluzione, Perdono, Misericordia, Mercè, Remissione, Indulto, Perdonanza, Venia - Nel far la grazia si considera quella tal colpa o delitto; dunque ogni colpa può essere oggetto d'una grazia particolare, poi la grazia può essere intera, parziale, condizionata: a chi fu condannato alla pena capitale, il sovrano può far grazia della vita e commutare la pena nella prigionia, nella galera o nell'esilio. Il perdono è più universale, più intero; chi veramente perdona deve dimenticare l'offesa e condonare la pena che l'offensore avrebbe incorsa: far grazia è atto umano benchè grande; perdonare, sovrumano direbbesi. La misericordia è fonte delle grazie, del perdono, perciò la vera misericordia non trovasi che in Dio, ed è parola di significato pressochè ascetico: adoperato umanamente ha dell'iperbole: la misericordia più eccellente che l'uomo sappia fare è la carità. L'uomo implora misericordia, domanda mercè negli estremi dolori e pericoli: quest'ultima voce la direi piuttosto interiezione che nome. Amnistia è grazia fatta a molti; perdono generale per delitti ordinariamente politici. L'assoluzione dei peccati è compartita dal confessore per facoltà datagli da Gesù Cristo e in nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo. La remissione meglio riflette la pena o il debito che non la colpa: la colpa si assolve; il fallo, l'offesa si perdona, ma resta il debito di risarcire il danno, o l'obbligo di scontare la pena se non vengono sì l'uno che l'altra generosamente rimessi: onde la remissione che è condono della pena o del debito, è il compimento dell'assoluzione e del perdono. Indulto da indulgenza, indica una rimessione dalla severità voluta dalla legge o dalla sentenza: l'indulto perdona i falli leggeri, rimette le pene o i debiti meno gravi, e commuta in più leggeri e sopportabili i più gravi o gravissimi. Perdonanza pare che dica un perdono più generale e solenne; ma è voce pressochè fuori d'uso. Venia è latinismo; il da veniam parmi uguale al pardon! de' Francesi, detto e ripetuto ogni tratto per cose che di perdono non abbisognano assolutamente. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Perdono - S. m. Perdonanza, Remissione dell'offesa ricevuta. Bocc. Nov. 8. g. 8. (C) Piagnendo gl'incominciò a chieder perdono. Petr. Sest. 5. 5. part. I. Ond' io cheggio perdono a queste frondi. Dant. Purg. 5. Dissilo alquanto del color consperso, Che fa l'uom di perdon talvolta degno. Salvin. in Pros. e Rim. ined. Filic. Salvin. ecc. p. 178-179. (Gh.) Il perdono (è) un libero donativo, o vogliam dire volontario dispogliamento di quella satisfazione e piacere che potrebbe pigliarsi l'offeso per la pena e gastigo che meriterebbe di sostener l'offensore.

2. Talora vale Scusa. Tass. Lett. 150. (M.) lo nulla merito, e nulla posso, o così poco, ch'ho sempre bisogno di perdono, ove cerco d'acquistar lode.

3. E la Indulgenza stessa. (Fanf.) Varch. Stor. 14. 512. (Man.) Ella (Luisa Strozzi) passò in compagnia di certe altre gentildonne che tornavano tutte insieme da pigliare il perdono, e veggendo Giuliano Salviati la Luisa, come uomo leggiero e di poco cervello, disse che…

4. Chiesa, o Luogo dov'è l'indulgenza. Dant. Purg. 13. (C) Così li ciechi, a cui la roba falla, Stanno a' perdoni a chieder lor bisogna. But. ivi: Stanno a' perdoni, cioè delle chiese, dove vanno le persone per li perdoni Bocc. Nov. 2. g. 1. E perciò questa fatica, per mio consiglio, ti serberai in altra volta ad alcuno perdono, al quale io per avventura ti farò compagnia. [Cont.] Vas. V. Pitt. Scul. Arch. II. 250. In Assisi a S. Maria degli Angeli si pativa d'acque con grandissimo incomodo de' popoli, che vi vanno ogni anno il primo dì d'agosto al perdono. = Varch. Stor. 568. (Gh.) Intorno a queste botteghe si fermano de' gentiluomini per vedere tornare le brigate delle donne dal perdono,…

5. E la Limosina che si lascia all'altare dov'è il perdono. (Fanf.) Buon. Tanc. 1. 1. (M.) Ma non vuo' tu mandarle qualche dono? Chiap. Sì, queste due coselline, ch'io fiuto. Cec. Ti so dir io, tu le darai 'l perdono (così non com.).

6. In prov.: Il perdono di Serumido. Molti baci e pochi quattrini. V. BACIO, § 14.

7. [Cont.] Remissione d'un debito nel signif. del § 3 di Perdonare. Stat. Fior. Calim. I. 65. Procurino i consoli con quelli frati che parrà loro, che perdono si faccia, e come fare si possa il meglio per l'amore di ciascuno, del dono, merito o guiderdone, overo interesse per l'anno presente, e secondo che altra volta fatto fue.

[T.] Col Di. T. Di che la mi chiede perdono?

Ass. T. Chiedere perdono a braccia aperte, in ginocchioni. – Ass. a modo d'escl., Perdono!

II. Più ass. sottint. il resto. T. Trovare, Non trovare perdono. Prov. Tosc. 55. Gentilezza corre la prima al perdono. – Esultare nel perdono.

Abit. disposizione a perdonare. T. Nato alla benevolenza e al perdono.

III. Senso eccl. [Cors.] Belc. Ricord. Consecraz. Catt. Fior. Il cardinale di S. Marco pronunziò di perdono ogni anno VI e VI quarantene. T. Il Perdono d'agosto, o Perdono d'Assisi. – Prendere il perdono di S. Giovanni; il giorno distinto a ciò in quella chiesa, accostandosi ai Sacramenti.

T. Quello d'Ugo Foscolo: Sotto le grandi ali Del perdono di Dio, non pare proprio; perchè non si suole personificare il perdono.

IV. Per estens. [Cerq.] Red. Cons. 295. Chieggio di nuovo perdono del mio troppo libero parlare. T. Diciamo e Chiedere e Domandare perdono. Ma Chiedesi perdono di fallo vero: si Domanda perdono anco familiarm., anco quando si vuol fare un'obbiezione modesta all'altrui detto. Lo stesso dicasi di Domandare scusa, che s'usa in casi molto men gravi del Chiedere. Anche in cosa grave si Domanda scusa e perdono; ma in cose dappoco non si chiede nè perdone nè scusa. – Le chiedo mille volte perdono. – Domando mille perdoni, forma di cortesia, anco nel sempl. contradire o fare un'obbiezione: talvolta iron.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: perdoniate, perdonino, perdonismi, perdonismo, perdonista, perdoniste, perdonisti « perdono » perdura, perdurai, perdurammo, perdurando, perdurano, perdurante, perduranti
Parole di sette lettere: perdite, perdona, perdoni « perdono » perdura, perduri, perduro
Vocabolario inverso (per trovare le rime): implodono, esplodono, riesplodono, rodono, erodono, corrodono, ardono « perdono (onodrep) » riperdono, riperdonò, disperdono, mordono, demordono, plaudono, applaudono
Indice parole che: iniziano con P, con PE, parole che iniziano con PER, finiscono con O

Commenti sulla voce «perdono» | sottoscrizione

Scrivi un commento
I commenti devono essere in tema, costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Non sono ammessi commenti "fotocopia" o in maiuscolo.

Per inserire un commento effettua il login.


 
Dizy © 2013 - 2024 Prometheo Informativa Privacy - Avvertenze