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Informazioni utili online sulla parola italiana «vista», il significato, curiosità, forma del verbo «vistare», forma dell'aggettivo «visto», associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Vista

Forma verbale

Vista è una forma del verbo vistare (terza persona singolare dell'indicativo presente; seconda persona singolare dell'imperativo presente). Vedi anche: Coniugazione di vistare.
Forma di un Aggettivo
"vista" è il femminile singolare dell'aggettivo qualificativo visto.

Parole Collegate

Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
acuta (11%), occhiali (10%), occhi (8%), aquila (7%), udito (6%), mare (6%), lunga (6%), panorama (5%), veduta (5%), buona (3%), panoramica (3%), visione (2%), occhio (2%), corta (2%), lince (2%), debole (2%). Vedi anche: Parole associate a vista.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Foto taggate vista

Pezzi di vetro

Vista sul lago Maggiore

Vista mare

Informazioni di base

La parola vista è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: vì-sta. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con vista e canzoni con vista per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Dal suo balcone ha una vista meravigliosa sulla città.
  • A prima vista mi è sembrata un'ottima occasione, ma poi s'è rivelata una fregatura.
  • Se non hai la vista buona è meglio che passi dall'oculista.
Citazioni da opere letterarie
L'Isola dell'Angelo Caduto di Carlo Lucarelli (1999): – Pensavo... – continuò il commissario, lo sguardo fisso oltre il precipizio, sulla linea dell'orizzonte che vista dall'isola non era mai azzurra ma grigia come il piombo, – pensavo che è strano –. Voleva evitare di guardare il cadavere e così, lasciando scivolare gli occhi oltre il bordo della rupe e immaginando quel corpo cadere giù, fino alla spiaggia, gli era venuto in mente qualcosa.

Il Re del Mare di Emilio Salgari (1906): Sui cornicioni si vedevano stormi di uccelli a nidificare. Erano per lo più albatri bianchi e neri, i quali, quantunque vivano insieme sugli isolotti deserti, mantengono una linea di divisione che si vede a prima vista, dato il colore delle loro penne. Non mancavano però molti altri uccelli marini, ben migliori dal lato commestibile.

Anima bianca di Ada Negri (1917): Si dibatté, gorgogliò qualche mozza parola disperala, cacciò le unghie nel collo dell'assalitore, cieca, demente. Fu la lotta originaria — senza pietà nel forte, senza speranza pel debole — che forse, nei tempi dei tempi, quelle selvagge foreste avevan vista combattere fra il maschio avvolto di pelli caprine e la femmina solo coperta dal manto de' suoi capelli. Tale si rivelò l'amore alla maestra di prima elementare, che aveva l'anima candida d'un bimbo appena nato, e gli occhi ascetici delle madonne di Giotto.
Proverbi
  • Vale più un testimone di vista che l'udito.
  • La donna troppo in vista, è di facile conquista.
Espressioni e Modi di Dire
  • Navigare a vista
Libri
  • Camera con vista (Scritto da: Edward Morgan Forster; Anno 1908)
  • Il punto di vista (Scritto da: Mario Socrate; Anno 1986)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per vista
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cista, dista, lista, mista, pista, vasta, vesta, vieta, viltà, vinta, vispa, viste, visti, visto.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: ciste, cisti, disti, disto, distò, liste, listi, listo, listò, miste, misti, misto, piste.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: vita.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: svista, visita, vistai.
Testacoda
Togliendo la lettera iniziale e aggiungendone una alla fine si può ottenere: istat.
Parole con "vista"
Iniziano con "vista": vistai, vistano, vistare, vistata, vistate, vistati, vistato, vistava, vistavi, vistavo, vistammo, vistando, vistante, vistanti, vistasse, vistassi, vistaste, vistasti, vistarono, vistavamo, vistavano, vistavate, vistassero, vistassimo.
Finiscono con "vista": svista, avvista, rivista, rovista, benvista, malvista, prevista, slavista, arrivista, attivista, provvista, abusivista, archivista, bellavista, corsivista, imprevista, intervista, intravista, riservista, schiavista, sprovvista, panslavista, positivista, relativista, rotativista, stilnovista, cognitivista, esclusivista, offensivista, oggettivista, ...
Contengono "vista": avvistai, rovistai, avvistano, avvistare, avvistata, avvistate, avvistati, avvistato, avvistava, avvistavi, avvistavo, rovistano, rovistare, rovistata, rovistate, rovistati, rovistato, rovistava, rovistavi, rovistavo, avvistammo, avvistando, avvistante, avvistasse, avvistassi, avvistaste, avvistasti, rovistammo, rovistando, rovistante, ...
»» Vedi parole che contengono vista per la lista completa
Parole contenute in "vista"
sta.
Incastri
Inserito nella parola avi dà AVvistaI; in rota dà ROvistaTA; in rote dà ROvistaTE; in rovi dà ROvistaVI; in rovo dà ROvistaVO; in rondò dà ROvistaNDO; in rosse dà ROvistaSSE; in rossi dà ROvistaSSI; in roste dà ROvistaSTE; in interi dà INTERvistaI; in interno dà INTERvistaNO.
Inserendo al suo interno oli si ha VIoliSTA; con iva si ha VivaISTA; con cidì si ha VIScidiTA (viscidità); con cosi si ha VIScosiTA (viscosità); con tosi si ha VIStosiTA (vistosità); con tali si ha VItaliSTA; con abili si ha VIabiliSTA; con chiosi si ha VISchiosiTA (vischiosità).
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "vista" si può ottenere dalle seguenti coppie: via/asta, viari/arista, vice/cesta, vico/costa, vide/desta, vidi/dista, vige/gesta, vile/lesta, vili/lista, vira/rasta, viro/rosta, visconti/scontista, visioni/sionista, viso/sosta, vispo/sposta, vita/tasta, vite/testa, vito/tosta, viva/vasta, vive/vesta, viveri/verista...
Usando "vista" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * stadi = vidi; * stage = vige; * stani = vini; * stano = vino; * stara = vira; * stari = viri; * staro = viro; * stata = vita; * state = vite; * stati = viti; * stato = vito; * stava = viva; * stavi = vivi; * stavo = vivo; cavi * = casta; covi * = costa; devi * = desta; divi * = dista; levi * = lesta; pivi * = pista; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "vista" si può ottenere dalle seguenti coppie: vietta/attesta, visir/rita, visiva/avita, visive/evita, vispo/opta.
Usando "vista" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * atone = visone; * atoni = visoni; * attera = visterà; * attero = visterò.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "vista" si può ottenere dalle seguenti coppie: divi/stadi, ivi/stai, minavi/stamina, navi/stana, nativi/stanati, rovi/staro, savi/stasa, sativi/stasati, turavi/statura, vivi/stavi, voltavi/stavolta.
Usando "vista" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: stadi * = divi; stana * = navi; staro * = rovi; stasa * = savi; stavi * = vivi; * divi = stadi; * navi = stana; * rovi = staro; * rovi = starò; * savi = stasa; * vivi = stavi; stamina * = minavi; stanati * = nativi; stasati * = sativi; statura * = turavi; * minavi = stamina; * nativi = stanati; * sativi = stasati; * turavi = statura; stavolta * = voltavi; ...
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "vista" si può ottenere dalle seguenti coppie: vidi/stadi, vige/stage, vigna/stagna, vignata/stagnata, vignate/stagnate, vignati/stagnati, vignato/stagnato, vigne/stagne, villa/stalla, villaggi/stallaggi, villaggio/stallaggio, ville/stalle, villetta/stalletta, villette/stallette, villi/stalli, villini/stallini, villino/stallino, villo/stallo, villone/stallone, villoni/stalloni, vimine/stamine...
Usando "vista" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: casta * = cavi; costa * = covi; desta * = devi; lesta * = levi; rosta * = rovi; * cesta = vice; * costa = vico; * desta = vide; * gesta = vige; * lesta = vile; * rasta = vira; * rosta = viro; * tasta = vita; * testa = vite; * tosta = vito; * vasta = viva; * vesta = vive; presta * = previ; scosta * = scovi; viso * = sosta; ...
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "vista" (*) con un'altra parola si può ottenere: ava * = avvisata; rii * = rivisita; * noi = vinosità; * ire = visitare; * ito = visitato; * iva = visitava; * ivi = visitavi; * eri = visterai; via * = vivaista; aver * = avvisterà; * irti = visitarti; * issi = visitassi; * ieri = visiterai; averi * = avvisterai; avite * = avvistiate; * condi = viscontadi; * ivano = visitavano; * ivate = visitavate; * isserò = visitassero; momenti * = movimentista; ...

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Vista, Veduta, Far le visite - Vista è la Virtù visiva. - Veduta l'atto del vedere, che spesso si trasporta a significare quanto comprende l'occhio a maggiore o minor distanza. - «Venga qui; c'è una magnifica veduta.» - La frase Fare le viste significa Dar a vedere, Accennar di fare una cosa, ma o non farla, o farne altra diversa. - «Faceva la viste di leggere, e invece guardava le donne.» [immagine]
Fare vista, Dar vista, Fare le viste - Fare vista e Dar vista, che sono solamente della lingua letterata, è Operare e parlare in modo da far credere altrui che la nostra intenzione sia questa o quella, quando invece è tutto il contrario. - Far le viste si riferisce sempre alle cose in atto, nè accenna sempre a opera, se non simulata. - "Faceva le viste di credere. - Fa le viste di leggere; ma invece guarda lei di sottecchi." [immagine]
Aspetto, Vista, Veduta - Queste voci sono objettive e subjettive. - L'Aspetto è la forma sotto la quale si porge ai nostri occhi la persona e la cosa. - «Uomo di bell'aspetto; all'aspetto par lui.» - Aspetto è parimente il modo come altri vede - «Al mio aspetto è una bella creatura.» - Vista è La facoltà visiva, ed è parimente L'insieme degli oggetti che si offrono alla vista. - La Veduta è raramente subjettiva, e in questo caso è l'atto, non la facoltà del vedere. Più raramente si piglia per i luoghi che per vasto tratto si presentano allo sguardo. - «Nella mia villa c'è una veduta maravigliosa.» [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Vista, Aspetto, Veduta, Visione - La vista è facoltà di chi vede; l'aspetto è la faccia, dirò così, dell'oggetto che si presenta alla vista; conoscere a prima vista è difficile; giudicare dall'aspetto è pericoloso. La veduta è l'insieme della prospettiva di un sito: vi sono belle vedute nella Svizzera, nella Savoia; così, vedute diconsi anche i quadri o le stampe che le rappresentano; le vedute di Roma, di Genova, di Venezia ecc. Visione è o un'allucinazione dello spirito, o una specie di sogno, o un dono, o un fenomeno soprannaturale: le visioni di Giacobbe erano miracolose rivelazioni, eppure da' suoi fratelli era chiamato il sognatore, il visionario. [immagine]
Vista, Mira, Intento, Intenzione, Disegno, Fine, Scopo - La vista è più generale; è considerata più in grande, ed infatti si dice più sovente al plurale; le mie, le tue viste sono, ecc.; la mira è più speciale: debb'essere ristretta in un punto; prender la mira, rivolgere ogni sua mira verso, ecc. Il fine è l'effetto ultimo a cui si giunge, ben diverso sovente da quello che si aspettava. Lo scopo è come il fine segreto a cui tendono i desiderii e gli sforzi dell'uomo: il mio scopo, dicesi sovente, non è questo; a più sublime scopo sono diretti i miei conati. Il disegno non riguarda soltanto il fine o lo scopo di un'azione o di una serie di azioni; ma sì abbraccia tutta l'azione, tutta la serie; sovente però i bei disegni vanno guasti per l'obblio di una minima circostanza impreveduta o a cui non si è dato il peso che meritava. La intenzione è nell'idea; l'intento, nello sforzo, nell'opera: quante volte colle migliori intenzioni non si riesce nell'intento per mancanza di volontà, di energia! [immagine]
Invigilare, Custodire, Aver occhio, Aver un occhio, Tener d’occhio, Non perder di vista - Invigilare è badare attentamente non tanto alla persona quanto alle azioni della medesima onde non faccia cose indebite o non gli succedano malanni. Custodire proprio la persona o la cosa tenendola sempre con sè o in luogo circoscritto, riparato e chiuso, da cui non possa sortire. I genitori devono invigilare sulla condotta de' figli, giacchè custodirli sempre non puonno, se hanno da vivere e da imparare a vivere nel mondo: le madri devono custodire le figlie gelosamente, posciachè il loro miglior pregio è una riputazione senza macchia. Aver occhio alla cosa, è guardarla quando e quanto occorre. Aver un occhio è guardarla di quando in quando. Tener d'occhio è seguirla cogli occhi, mentre cerca di allontanarsi o di nascondersi. Non perder di vista varrebbe guardarla sempre; ma, come si vede, è iperbolico, perchè almen di notte, dormendo, perdesi di vista l'oggetto guardato o custodito; indica però una vigilanza più attiva e sollecita. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Vista - S. f. La facoltà per cui l'uomo vede; Quello dei cinque sensi per cui riceviamo l'impressione della luce, distinguiamo i colori, la forma degli oggetti, ecc. Visus, aureo.

Petr. Son. 181. part. I. (C) Chiar'alma, pronta vista, occhio cerviero. Red. Cons. 1. 142. Non è maraviglia alcuna che… si lamenti ora di qualche caligine alla vista. E 143. La vista farebbe molto meglio l'ufizio suo nel tempo del calar del giorno, che nelle ore nelle quali il Sole con più gagliardia somministra la luce all'aria.

[G.M.] D. 2. 24. L'aspetto suo (d'un Angelo) m'avea la vista tolta; Perch'io mi volsi retro a' miei dottori, Com'uom che va secondo ch'egli ascolta (abbarbagliato dalla luce, aveva perduta momentaneamente la facoltà del vedere). E Par. 26. Intanto che tu ti risense Della vista che hai in me consunta (guardando me Beatrice), Ben è che ragionando la compense. Comincia, dunque, e di' dove s'appunta l'anima tua; e fa' ragion che sia La vista in te smarrita, e non defunta. E 30. E di novella vista mi raccesi, Tale che nulla luce è tanto mera, Che gli occhi miei non si fosser difesi. Segner. Incred. 1. 12. 4. Nè di vista, nè di udito, nè di odorato, è mancante qualsisia degl'insetti ancora tenuissimi. E Mann. Marz. 1. Gran tribolazione è perder l'uso sì caro dei sentimenti, perder la vista, perder l'udito, perder la favella. – Esser di vista corta. – Aver la vista corta. – Ha la vista bonissima.

T. Vang. A' ciechi diede la vista. – Dio gli conservi la vista. – Vista debole.

2. Atto del vedere, Il vedere.

Amet. 7. (C) I giacenti cani delle riposanti Ninfe, levati di colui alla vista;… veloci con alto latrato li corsero sopra. Petr. Son. 193. part. I. A me pur giova di sperare ancora La dolce vista del bel viso adorno. Dant. Inf. 18. E quinci sien le nostre viste sazie. (Qui abbiam veduto assai.)[G.M.] E Purg. 13. Così li ciechi a cui la roba falla, Stanno a' Perdoni a chieder lor bisogna, E l'uno il capo sovra l'altro avvalla, Perchè 'n altrui pietà tosto si pogna, Non pur per lo sonar delle parole, Ma per la vista (per il vederli), che non meno agogna. E Par. 30. Da quinci innanzi il mio veder fu maggio Che 'l parlar nostro, ch'a tal vista cede.

3. L'organo della vista, Gli occhi e Gli sguardi. Amet. 57. (C) Un giovane… vidi tra tutti con più fervente vista mirarmi. Dant. Par. 3. La vista mia, che tanto la seguìo (un'anima beata) Quanto possibil fu, poichè la perse, Volsesi al segno del maggior desio (a Beatrice).

[Camp.] Guid. G. A. lib. 7. Gli occhi dell'uno e dell'altra (di Paris e Elena) si affrontaro, e dolcemente si davano vista (si davano dolci sguardi l'un l'altra). D. Rim. 91. Amore è quei che per vostra beltate, Lo face, come vuol, vista cangiare (cangiare la direzione dello sguardo). E Purg.4. Lo sommo er'alto che vincea la vista (gli occhi non arrivavano a veder la cima). E 15. Così mi parve da luce, rifratta (riflessa) Ivi dinanzi a me, esser percosso, Perch'a fuggir la mia vista fu ratta (rivolsi tostamente altrove gli occhi). [G.M.] E 17. Ma come al Sol che nostra vista grava; E per soverchio sua figura vela, Così la mia virtù (virtù visiva) quivi mancava. E 25. E vidi spirti per la fiamma andando; Perch'io guardava ai loro e a' miei passi, Compartendo le viste a quando a quando (volgendo lo sguardo ora a me, ora a loro). E 31. Confusione e paura insieme miste, Mi pinsero un tal Sì fuor della bocca, Al quale intender fûr mestier le viste (bisognò guardare l'atteggiamento delle labbra). E Par. 31. Da quella regïon che più su tuona, Occhio mortale alcun tanto non dista,… Quanto lì da Beatrice la mia vista. T. Tass. Ger. 1. 7. Gli occhi in giù volse (il Signore), e in un sol punto e in una Vista mirò ciò che 'n sè il mondo aduna. = E 17. 42. (M.) Ma già tolte le mense, ella che vede Tutte le viste in sè fisse ed intente, E che a' segni ben noti omai s'avvede Che sparso è il suo velen per ogni mente, Sorge… [Cors.] E Dial. 2. 353. Amor è quella prima piacenza, o quel primo piacere che abbiamo, quando la cosa desiderabile ci occorre alla vista, e ci diletta. [P. Occell.] Mont. Trag. C. Gracc. V. 8. Il Tebro è tutto De' nostri corpi ingombro, e la vermiglia Onda riempie di terror le viste.

4. Senso intell [G.M.] D. 1. 11. O Sol che sani ogni vista turbata (Virgilio), Tu mi contenti sì quando tu solvi (tu sciogli i dubbi della mia mente), Che, non men che saver, dubbiar m'aggrata. [Camp.] E 2. 30. Non pur per ovra delle ruote magne (per influsso de' cieli),… Ma per larghezza di grazie divine, Che sì alti vapori hanno a lor piova (scendono da sì inaccessibil luogo) Che nostre viste là non van vicine (che la nostra mente non giunge a comprenderle), Questi fu tal nella sua vita nuova… E 23. Veramente oramai saranno nude Le mie parole, quanto converrassi Quelle scovrire alla tua vista rude. E 3. 17. Da indi (da Dio), sì come viene ad orecchia Dolce armonia da organo, mi viene A vista 'l tempo che ti s'apparecchia (mi viene dinanzi agli occhi della mente). E 19. Però nella giustizia sempiterna La vista che riceve il vostro mondo (l'umano intendimento) Com'occhio per lo mare entro s'interna, Che, benchè dalla proda veggia 'l fondo, In pelago nol vede (nell'alto mare). = E 24. (M.) E da questa credenza vi conviene Sillogizzar senz'avere altra vista (altra prova, altra considerazione).

[G.M.] D. 3. 21. Quel Serafin che 'n Dio più l'occhio ha fisso, Alla domanda tua non soddisfára (soddisfarebbe); Perocchè sì s'innoltra nell'abisso Dell'eterno statuto quel che chiedi, Che da ogni creata vista è scisso. Morg. 38. 35. Ma dove il punto o il misterio consista, Sallo Colui che fece il mondo e 'l cielo: Questa nostra mortal caduca vista Fasciata è sempre d'un oscuro velo, E spesso il vero scambia alla menzogna. [Tor.] Giacomin. Nob. Lett. 43. Con la vista dell'intelletto vedere e contemplare le grandi, belle e perfette opere di Dio.

T. Intuito o Vista intellettuale. – La vista dell'uomo interiore.

5. Mira, Disegno. [P.Occell.] Alf. Parer. trag. Collatino,… attesa l'attività e il caldo zelo, con cui egli seconda le viste di Bruto,… riesce minore di Bruto soltanto.

6. Sembianza, Aspetto di persone, di animali, di cose.

Dant. Inf. 1. (C) Ma non sì che paura non mi dêsse La vista che m'apparve d'un leone. Petr. Son. 188. part. I. Fa con sue viste leggiadrette e nuove L'anime da' lor corpi pellegrine. Tass. Ger. 18. 17. (M.) Era là giunto ove i men forti arresta Solo il terror che di sua vista spira (il bosco incantato).

[G.M.] D. 2. 1. Vidi presso di me un veglio solo, Degno di tanta riverenza in vista, Che più non dêe a padre alcun figliuolo. E 3. 14. Così si veggion qui diritte e torte, Veloci e tarde, rinnovando vista, Le minuzie de' corpi lunghe e corte Muoversi per lo raggio… (i corpicciuoli nôtanti in raggio solare). = Nov. ant. 58. 2. (C) Giunsero alla casa sua, la quale era di non gran vista. Ar. Fur. 31. 8. (M.) Sfidò alla giostra Ricciardetto, ch'era Dinanzi, e vista avea di guerrier franco. [G.M.] Segner. Mann. 28. Tu fai tanto per avere in terra una casa, la qual sia comoda, ariosa, allegra, di bella vista, benchè tu vi abbi da stare come a pigione.

7. E più specialmente, Quella sembianza che assume il volto dell'uomo, secondo i diversi affetti dell'animo suo. Canig. Rist. 40. (Man.) Niuna cosa tanto il dono allista, Quanto far volto lieto; e da gradire È, più che il don, la grazïosa vista.

[Camp.] D. Vit. N. Avvenne poi che là ovunque questa donna mi vedea, si faceva d'una vista pietosa, e d'un color pallido come d'amore.[G.M.] E Purg. 1. Ma son del cerchio (io Virgilio) ove son gli occhi casti Di Marzia tua, che 'n vista ancor ti prega, O santo petto (Catone), che per tua la tegni. E 7. L'altro che nella vista lui conforta, Resse la terra dove l'acqua nasce, Che Molta in Albia, e Albia in mar ne porta (Ottachero, genero dell'imperator Rodolfo). E 13. Tra l'altre vidi un'ombra ch'aspettava In vista (mostrava d'aspettarmi); e se volesse alcun dir: Come? Lo mento a guisa d'orbo in su levava. [Camp.] E 3. 32. Rispose alla divina cantilena Da tutte parti la beata corte, Sì ch'ogni vista sen fe' più serena. [P.Occell.] Franc. Sacch. Ball. Creature d'amor vo' mi parete: Tanto la vostra vista adorna luce! Cic. Vecch. 4. 50. Sì come delli giovani di buona vista adornati (ai quali traluce la bontà nel volto), li savii vecchi si dilettano.

8. Veduta: Insieme di cose che si presentano all'occhio. [Cors.] Tass. Dial. 1. 118. Ditemi se ci sia alcuna vista che diletti senza perturbazione? Viste de' laghi, e de' fiumi, e de' monti.

[G.M.] Da Fiesole si gode una bella vista. – Che bella vista!

T. Bella vista; Luogo in quel d'Arezzo.

9. Vista, per Punto di vista; Il modo col quale è presentato alla vista altrui un oggetto, una figura, un quadro, e sim. [Val.] Buonarr. Ajon. 2. 84. Io ve gli avrei colà belli e schierati Per varie viste in quell'ascosa chiostra.

10. Apparenza. Non com. Franc. Barb. 62. 10. (C) Cura fermezza in armarti, e non vista. Tratt. Virt. mor. 1. (M.) Ti prego che la bontade avanzi la tua vista, acciocchè tu sii trovato meglio che tu non dimostri.

11. † E per Ostentazione. Rett. Tull. 100. (M.) Questo è tanto pieno di vanagrolia e di vista, che quando guarda altrui, sempre pare che dica: Darestimi luogo, se non foste villani! [Camp.] S. Gir. Pist. 4. E Cristo nel povero si muore di fame a piè del loro uscio: e se pure alcuna limosina dànno al povero, ne fanno molto gran vista.

12. Dimostrazione, Segno esteriore. Non usit. Tesorett. Br. 17. 159. (C) Ch'io già per vista sola Vidi manifestato Un bel fatto celato. Bocc. Nov. 8. g. 7. Avendola veduta a sedere e cucire, e senza alcuna vista nei viso d'essere stata battuta. Cavalc. Frutt. ling. 40. Pognamo che anche si paja alla vista. Tac. Dav. Ann. 1. 2. Da lui fatti de' Cesari, e in vista di ricusare ardentemente desiati (il lat. ha: specie recusantis).

Onde il modo, non usitato neppur esso: Far vista, per Dar segno, Indicare, Mostrare. Bocc. g. 3. p. 4. (C) Coperte di pergolati di viti, le quali facevano gran vista di dover quell'anno assai uve fare. E nov. 4. g. 10. Nè altra vista d'alcun sentimento fece, che avrebbe fatto un corpo morto.

Far vista, Far le viste, per Fingere, Simulare. V. più sotto.

13. [Fanf.] Vista, per Mostra, Saggio. Bello cotesto panno! Me ne dia un pochino per vista. Non è dell'uso. Lo disse il Fag. Rim. III. 25. (Ms.) Di più (vuole) dar all'Olanda una rivista, Senza voler però di quei bei panni Portar quaggiù uno scampolo per vista.

14. † Finestra, Ringhiera, Luogo onde vedere. Dant. Purg. 10. (M.) Di contra effigïata, ad una vista D'un gran palazzo, Micol ammirava Sì come donna dispettosa e trista. [G.M.] Così in quel dell'Inf. 10. Allor surse alla vista scoperchiata, Un'ombra lungo questa (vista è l'apertura, la bocca della tomba, nella quale era Farinata con altri).

15. † E per Visiera. Bern. Orl. Inn. 5. 12. (Man.) Come vicina più gli fu nel piano, Alta dall'elmo si levò la vista; Ed a lui volta con sembiante umano, Disse: accetta una scusa. [Fanf.] Morg. 22. 192. Sì forte colpo gli diè l'Arpalista, Che gli appiccò la lancia nella vista. Ar. Fur. 30. 49. Si ritornaro incontro, e a prima giunta Ambi alla vista si ferîr di punta.

16. Vista, per Stella, usò Dante, Par. 23. (M.) Vid'io sopra migliaia di lucerne Un sol che tutte quante l'accendea, Come fa 'l nostro le viste superne. E 30. E come vien la chiarissima ancella Del Sol più oltre (l'aurora), così 'l ciel si chiude Di vista in vista infino alle più belle.

17. Proverbi.

T. Prov. Tosc. 53. Vista torta, mal animo mostra; Vista all'ingiù, tristo, e non più; Vista all'insù, o pazzo, o tanto savio che non si possa dir più. E 80. Cosa troppo vista, perde grazia e vista. E 163. Sole in vista, battaglia perduta. E 261. Alla vista si conosce il cuore. E 263. La vista non si misura con gli occhiali. E 303. Vista mesta è mal modesta.

18. Locuzioni diverse.

[Fanf.] Annebbiarsi la vista; Oscurarsi; Scemare il vedere; Vedere gli oggetti come coperti da una nebbia. [G.M.] Mi s'è cominciata a annebbiar la vista.

[G.M.] Avere in vista; In mente, In pensiero, In idea. Ho in vista una cosa, la quale, se mi riuscisse, crederei d'avere accomodate le ova nel panierino. – Ha molte cose in vista. – Tra le altre cose, ha in vista di fare un viaggetto in Alemagna, per vedere il Gran Cane de' Tartari.

Bastar la vista; Bastar l'animo, Dare il cuore. Non com. Ambr. Furt. 4. 14. (C) Ètti bastato la vista attribuirti il nome d'altri, eh, pessimo giuntatore? [Cors.] Fir. Tr. 2. 5. E' mi basta la vista, se le nozze si fanno, di farvivi andare a dispetto che n'abbia.

Conoscere uno di vista, o per vista, per averlo veduto, ma senza aver avuto seco amicizia o relazione. Sassett. Lett. 156. (Man.) L'altro non lo conosco di vista. [G.M.] Fag. Commed. Conosco questo Silvio per vista. [Val.] Fosc. Lett. 72. Tale che io conosceva appena di vista.

Dar bella vista, e Far bella vista; Appagar l'occhio, Far bel vedere. Soder. Arb. 200. (Man.) Nelle selve talora il metterli (gli alberi) a rinfusa, e di diverse sorte, fa più bella vista, imitando la natura, che si diletta sempre di variare. E Cult. Ort. 227. Siano le buche l'una dall'altra lontane due braccia, o due e mezzo, con ordine quincunce, che ancora in questo darà bella vista e tornerà bene. Vas. Descr. Appar. 1263. Non pure agli entranti nella città, ma lontano ancora alquante miglia, dava di sè (l'antiporto) maravigliosa e superbissima vista.

[Fanf.] Dare di vista a una cosa; Guardarla, Darle un'occhiata. Non com. Buonarr. Fier. p. 50. vol. 1. Non vi spiaccia, Mentr'io farò pur qui breve dimora, Dar di vista alla carta, Che a testa della loggia Fatta affiggere ho.

Dar di vista, vale anche Badare, Pôr mente, Osservare. Non com. Buon. Fier. 1. 4. 6. (Man.) Questi dappochi, com'è egli, son coloro, Che, luschi in dar di vista ai proprii affari, N'andâr presi pel naso dagli attori.

Dare mala vista di sè; Dar cattivo esempio, Scandalizzare. Non usit. Pist. S. Gir. 412. (Man.) Non dobbiamo però dar mala vista di noi.

Dare una vista a un libro, o sim.; Dargli un'occhiata, una scorsa. Galil. Op. Lett. 6. 375. (Man.) Voleva dare un'altra vista all'opera. E 7. 16. Trattano nelle lettere loro la stessa materia, cioè, la ricevuta dei Dialoghi miei, mandati ad ambedue, e della vista che repentinamente gli avevano data.

Dar vista; Fingere, Simulare. Più com. Far le viste. M. V. 7. 2. (Man) E dando vista il detto re di grande apparecchiamento, avvenne… Pass.342. Dando vista d'esser costretti per tali scongiuri. [Camp.] S. Gir. Pist. 4. E mostrano d'avere grande compunzione, e dànno vista di piangere, di singhiozzare.

Dar vista, vale, inoltre, Mostrare all'aspetto, Avere apparenza. Ma non è dell'uso. Cron. Vell. 133. (M.) È d'età d'un sedici anni, è savio e faccente, e dà vista d'esser buon uomo. E ivi: È ancora fanciullo;… ma dà vista di somigliare di grandezza il padre.

[G.M.] Dar vista di un atto, di un documento, o sim.; Mostrarlo, Darlo a vedere, a leggere. Può dirsi invece del bruttissimo: Dar visione. Dar vista e copia di un documento.

Essere, Giungere a vista, alle viste d'un luogo, o d'una persona; Giungere a tal punto che si possa vedere o esser veduto da quello. Car. Eneid. 1. 677. (M.) Ed essi intanto invêr le mura a vista Giunser della città. E 3. 482. Remigando a gara, Fummo in un tempo de' Feaci a vista, E gli varcammo.

[G.M.] Ci sono due bastimenti alle viste. – La flotta è alle viste.

[G.M.] E fig. C'è nulla alle viste? – Avete nulla alle viste? (Di cosa sulla quale si possa avere qualche speranza che avverrà, che riuscirà.)

T. Uscir di vista; il contr. dí Essere a vista, alle viste. Car. En. V. Eran di vista Già della terra usciti.

[G.M.] Essere in buona o cattiva vista d'alcuno; Esser bene o mal visto da quello. È in buona vista dei superiori. – Adesso è in cattiva vista presso costoro, perchè ha voluto dire la verità senza riguardi.

[G.M.] Così: Mettere uno in buona o in cattiva o mala vista; Fargli acquistare o perdere l'altrui grazia. Colle tante raccomandazioni che gli hanno fatte, sono riusciti a metterlo in buona vista del ministro. – Vorrebbero colle loro calunnie metterlo in mala vista.

[G.M.] Essere in vista, nelle viste; ass., nell'altrui considerazione. Tra quelli che sono in vista per il posto di Direttore dell'Istituto, c'è anche il nostro amico. – Ci siete anche voi nelle viste per la cattedra di statistica.

E di cosa. [Val.] Cocch. Op. 3. 519. Non ho notizia che… altri scriva contro il libretto;… e non mi pare probabile ch'ei sia tanto in vista degli uomini, da meritar quest'onore.

† Far gran viste; Far dimostrazioni, Fare il burbanzoso. Franc. Barb. 72. 17. (C) Sia fuor di grosseggiare, A poco a poco salisca al suo grado, Faccia gran viste rado, Per ogni ciancia comandar si guardi. Vit. S. Eugen. 388. (M.) Ma il Prefetto, sappiendo ch'egli l'aveva fatto fare occultamente (un tradimento), fece le viste grandi, e misegli in pregione; e dopo alquanti dì disse che gl'Imperadori avevano loro perdonato.

Far vista o le viste; Fingere, Figurare, Far finta. Bocc. Nov. 5. g. 2. (C) Ella allora fe' vista di mandare a dire all'albergo, che egli non fosse atteso a cena. E nov. 7. g. 2. Un capestro, da lei perciò portato, facendo vista di far carezze a Ciuriaci, gli gittò alla gola. E nov. 1. g. 7. Fece vista di svegliarsi. E nov. 7. g. 8. Vista facendo d'andarsi a letto, la fante ne mandò a dormire. Cron. Mor. 265. Chi ti conduce in sul fatto, prima ti dica nulla, con due o tre che 'l serviranno, o che ne faranno vista, perchè tu ti vergogni di disdire. E 323. Ci fece molte volte ricomperare per biscazzi che ci facea; e ci è sempre convenuto far vista di non vedere. S. Gio. Grisost. Quelli che pare che abbiano preso la croce, e fanno vista di seguitar Cristo, vogliono e cercano d'andare per questa via larga (qui la stampa, a pag. 33, legge: dànno vista). Cecch. Mogl. 5. 8. E' fa le viste di non udir, questo ribaldo! Salv. Granch. 4. 1. Facendo 'l babbione E 'l serfedocco, far vista d'avere Pensato… Fir. As. 94. Fece in un tratto le viste d'essere stracco, e distesesi in terra con tutta la soma.

[G.M.] Morg. 12. 8. A Carlo piacque alfin questo consiglio, E fece vista Gan da sè scacciare. E 18. 175. Così soletto si restò col lume, E fece vista di legarsi stretto, Tanto che 'l Dormi se n'andò a letto. E 20. 21. Gan fece vista non l'avere inteso. Stor. Europ. Fatto adunque le viste d'andarsi a letto, com'ella vide che amendue si erano addormentati, pianamente tirò lo spago del contrassegno. Magal. Lett. fam. Far le viste di credere. [Tor.] Dat. Lep. 66. E voi perchè fate le viste di non m'intendere? Red. Lett. 1. 327. Se ne stia nel letto, e dorma un'ora o due; e non potendo dormire, stia almeno nel letto quieto quelle due ore, e faccia le viste di dormire; e poscia si levi.

Mettere in vista persona o cosa; Metterla innanzi, Metterla in considerazione, Fare che altri vi ponga mente. Segner. Pred. Pal. Ap. 2. 1. (M.) Voglio che ella mi serva almen d'occasione a mostrare una verità, quanto meno osservata, tanto più degna… d'essere messa in vista.

T. Lo mise in vista per fargli avere un impiego. [G.M.] Cercava d'un maestro per suo figlio, e gli fu messo in vista un arfasatto, che Dio ne scampi e liberi.

T. E a fine di male. Lo hanno messo in vista alla polizia. – V. anche Mettere in cattiva vista, in mala vista; più indietro.

[G.M.] Passare di vista; Trascorrere dagli occhi. Riscontrando nel Vocabolario i varii significati d'una voce, gli passò di vista quello appunto del quale voi parlate.

Perdere di vista. V. PERDERE, § 28.

[G.M.] Stare alle viste; Stare attento, vigilante. Machiav. Lett. Starassi pertanto di qua alle viste, e de' suoi moti se ne darà avviso.

19. Modi avverbiali.

[G.M.] Alla vista; Da quanto si vede, All'apparenza. Alla vista pare un buon figliuolo. – Frutte che alla vista son belle, e dentro bacate.

A vista; Alla presenza, Sotto gli occhi. [Val.] Bart. Cin. 3. 92. A vista di tutto il popolo.

A vista; Per quanto si può giudicar colla sola vista. Nov. Ant. 18. 3. (C) Danneli quattrocento, che troppo credeva che fossero, più i dugento marchi, che non mi sembrano a vista. [Val.] Fag. Rim. 7. 15. Pure per darvi dentro così a vista, dirò…

[G.M.] Comprando qualche cosa, si fa a peso o a misura, e si fa a vista. Quanto volete di tutte queste frutte? Le compro a vista. – Quanto vi devo dare di questo monte di noci, così a vista?

(T. dei merc.) A vista, dicesi delle lettere di cambio, quando debbono pagarsi subito a chi le presenta. T. Biglietto di cambio pagabile a vista.[Fanf.] Libr. Mercat. 135. 137. Tre dì, otto, dodici vista.

E d'altro che di lettere di cambio. [P. Occell.] Gozz. Oss. v. I. p. 268. (ediz. Camer.). Spero ch'ella mi farà la grazia di voler venire, a vista del presente (appena visto), a casa mia, per esser mio compare.

A prima vista, Alla prima vista, Di prima vista; Subito che si è veduta una cosa. Red. Oss. an. 51. (C) Il lumacone marino… fa così a prima vista, in tal postura, qualche rozza ed abbozzata similitudine col muso della lepre terrestre. Buon. Lett. 105. (Man.) Delle incluse feci sicuro servizio, disegnando far la 'mbasciata alla Montelupa… alla prima vista.

E fig. [Cors.] Bart. Grand. Crist. 9. t. I. p. 238. A me par più vero quel che forse a prima vista meno il sembra. [G.M.] Segner. Mann. Giugn.5. Per paziente s'intende quel che sostiene virtuosamente alcun male considerabile; per forte quel che l'incontra. Ora, a prima vista, tu crederai che incontrare il male sia maggior atto che il sostenerlo.

Di vista; Per mezzo della vista, Ocularmente. [Rig. e Fanf.] Questi luoghi li conosco di vista, e non per udita. – V. Conoscere di vista.

T. Testimone di vista; Testimone oculare. Prov. Tosc. 264. Val più un testimone di vista che mille d'udita.

Di vista; Di bell'apparenza, Che dà nell'occhio. Stor. Ajolf. 2. 223. (Man.) Aveva l'ostieri avuto dal conte Ranieri comandamento, se neuno cavaliere di vista v'apparisse, che gliele facesse assapere.

[G.M.] Roba di vista, ma che dura poco. – Panno di vista, ma che ha poco corpo. – Colori di vista, ma che si stingono presto.

In vista; Apparentemente, All'aspetto. Bocc. Nov. 1. g. 2. (C) In vista tutti pieni di pietà. E nov. 5. g. 2. In vista tutta sonnacchiosa, fattasi alla finestra, proverbiosamente disse… Ar. Fur. 31. 20. (Man.) E quivi s'incomincia una battaglia, Di che altra mai non fu più fiera in vista. Red. Rim. son. 47. Ond'io contento e internamente e in vista, L'antica libertà mi prendo a scherno.

[G.M.] In vista di…; In riguardo, In considerazione di… In vista de' suoi buoni portamenti, lo ha prescelto fra gli altri. – In vista de' suoi meriti (lo credereste?), l'hanno fatto cavaliere. [P.Occell.] Giac. Leopard. Lett. La vita non mi è cara se non che in vista del dolore, che cagionerei a loro, se la perdessi.

Nella prima vista, In prima vista, lo stesso, ma men com., che A prima vista, Alla prima vista. Bocc. Fiamm. 1. 39. (M.) Chi dirà che persona mai non più veduta, sommamente si possa amare nella prima vista? E nov. 3. g. 2. Il quale maravigliosamente nella prima vista gli piacque. Borgh. Orig. Fir. 231. Molte cose in prima vista appajono belle, e verisimili affatto.
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