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Informazioni utili online sulla parola italiana «occhi», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Occhi

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Informazioni di base

La parola occhi è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: cc. Divisione in sillabe: òc-chi. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con occhi e canzoni con occhi per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Aveva degli occhi color smeraldo e una pelle di seta.
  • Quella ragazza bionda ha degli occhi celesti meravigliosi.
  • Qualche anno fa ho fotografato a Santorini una ragazza greca dagli incredibili occhi azzurri.
Citazioni da opere letterarie
Fior di Sardegna di Grazia Deledda (1917): Nunzio la divorava con gli occhi, e un fremito gli agitava le mani bianche febbricitanti. Aveva visto stupende bellezze, di signore, di fanciulle da villaggio coi costumi di broccato, di donne da teatro splendenti nella falsa luce dei palchi scenici, ma mai, mai aveva ammirato una donna come ammirava Lara, mai nessuna donna gli aveva causato la strana impressione che Lara gli produceva quella sera.

Ferdina di Adolfo Albertazzi (1918): Egli ebbe un dubbio: e, dalla siepe, ne dimandò il nome. Non era il fidanzato di Ferdina. E poco dopo, ecco Ferdina accorrere, trafelata, rossa in volto, con una lettera, incontro a lui. Tendendola, pareva ebbra di gioia; esclamava: — È di Guido! La legga! Voglio che la legga! E premeva una mano al cuore per moderarne i palpiti. Egli scorse con gli occhi alcune righe. Il soldato scriveva che si era trovato alla stessa azione in cui era perito quel paesano; che si era meritato gli elogi dei superiori e sperava d'ottener la medaglia, e una prossima licenza.

Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (1883): A sentirsi chiamar Polendina per la terza volta, Geppetto perse il lume degli occhi, si avventò sul falegname e lì se ne dettero un sacco e una sporta. A battaglia finita, mastr'Antonio si trovò due graffi di più sul naso, e quell'altro due bottoni di meno al giubbetto. Pareggiati in questo modo i loro conti, si strinsero la mano e giurarono di rimanere buoni amici per tutta la vita. Intanto Geppetto prese con sé il suo bravo pezzo di legno, e ringraziato mastr'Antonio, se ne tornò zoppicando a casa.
Proverbi
  • Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.
Espressioni e Modi di Dire
  • Mangiare con gli occhi
  • Non avere più gli occhi per piangere
  • Non credere ai propri occhi
  • Ha gli occhi di falco
  • Gettar polvere negli occhi
  • Chiudere gli occhi per sempre
  • Luce dei miei occhi
  • Avere gli occhi foderati di prosciutto
  • Avere la nebbia davanti agli occhi
  • Occhi da basilisco
  • Bendare gli occhi a qualcuno
  • Aprire gli occhi
  • Mettere gli occhi addosso
Libri
  • Con gli occhi dell'occidente (Scritto da: Joseph Conrad; Anno 1911)
  • Con gli occhi chiusi (Scritto da: Federigo Tozzi; Anno 1919)
  • Gli occhi del padre (Scritto da: Sergio Ferrero; Anno 1996)
  • La ragazza dagli occhi verdi (Scritto da: Edna O'Brien; Anno 1991)
  • Gli occhi di una donna (Scritto da: Mario Biondi; Anno 1985)
  • La forza degli occhi (Scritto da: Alfonso Gatto; Anno 1954)
Titoli di Film
  • Il texano dagli occhi di ghiaccio (Regia di Clint Eastwood; Anno 1976)
  • Il sole negli occhi (Regia di Antonio Pietrangeli; Anno 1953)
Canzoni
  • Occhi verdi mari calmi (Cantata da: Ron; Anno 1978)
  • Occhi senza lacrime (Cantata da: Pierfilippi e Cocky Mazzetti; Anno 1962)
  • Occhi neri e cielo blu (Cantata da: Aurelio Fierro e Claudio Villa; Anno 1963)
  • Occhi (Cantata da: Zucchero; Anno 2007)
  • Guardami negli occhi (Cantata da: Nada; Anno 1999)
  • Gli occhi miei (Cantata da: Wilma Goich e Dino; Anno 1968)
  • Sole negli occhi (Cantata da: Riccardo Maffoni; Anno 2006)
  • Gli occhi di tua madre (Cantata da: Sandro Giacobbe; Anno 1976)
  • Occhi a mandorla (Cantata da: Rossano e Dori Ghezzi; Anno 1970)
  • Via le mani dagli occhi (Cantata da: Negramaro; Anno 2008)
  • Guardami negli occhi (prego) (Cantata da: Paolo Meneguzzi; Anno 2004)
  • Occhi bianchi e neri (Cantata da: Pio e Mau Cristiani; Anno 1971)
  • L'amore ha i tuoi occhi (Cantata da: Bruno Filippini e Yukari Ito; Anno 1965)
  • Occhi rossi (Cantata da: Orietta Berti; Anno 1974)
  • Lontano dagli occhi (Cantata da: Sergio Endrigo e Mary Hopkin; Anno 1969)
  • Occhi caldi (Cantata da: Gianni Farano; Anno 1969)
  • Indaco dagli occhi del cielo (Cantata da: Zucchero; Anno 2004)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per occhi
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: orchi.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: cocchi, nocchi, occhio, rocchi, socchi, tocchi.
Parole con "occhi"
Iniziano con "occhi": occhio, occhini, occhino, occhiaia, occhiaie, occhiale, occhiali, occhiata, occhiate, occhiera, occhiere, occhione, occhioni, occhiuta, occhiute, occhiuti, occhiuto, occhiacci, occhialai, occhieggi, occhielli, occhiello, occhietti, occhietto, occhiucci, occhiaccio, occhialaia, occhialaie, occhialaio, occhialini, ...
Finiscono con "occhi": cocchi, nocchi, rocchi, socchi, tocchi, adocchi, blocchi, brocchi, ciocchi, crocchi, fiocchi, gnocchi, sbocchi, scocchi, stocchi, abbocchi, allocchi, arrocchi, baiocchi, balocchi, barocchi, batocchi, dirocchi, finocchi, ginocchi, imbocchi, malocchi, papocchi, pidocchi, pinocchi, ...
Contengono "occhi": cocchia, cocchie, cocchio, nocchio, rocchio, adocchia, adocchio, adocchiò, bocchini, bocchino, cocchina, cocchine, cocchini, cocchino, crocchia, crocchio, spocchia, spocchie, tocchino, adocchiai, adocchino, batocchio, blocchino, brocchina, brocchine, brocchini, brocchino, calocchia, calocchie, canocchia, ...
»» Vedi parole che contengono occhi per la lista completa
Parole contenute in "occhi"
chi.
Incastri
Inserito nella parola ce dà CocchiE; in no dà NocchiO; in ada dà ADocchiA; in cra dà CRocchiA; in spa dà SPocchiA; in cala dà CALocchiA; in cale dà CALocchiE; in cane dà CANocchiE; in cera dà CocchiERA; in cere dà CocchiERE; in ceri dà CocchiERI; in fino dà FINocchiO; in fino dà FIocchiNO; in gina dà GINocchiA; in gino dà GINocchiO; in malo dà MALocchiO; in nere dà NocchiERE; in neri dà NocchiERI; in nero dà NocchiERO; in pino dà PINocchiO; ...
Inserendo al suo interno iella si ha OCCHiellaI.
Lucchetti
Usando "occhi" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: beo * = becchi; ciò * = cicchi; lao * = lacchi; pio * = picchi; rio * = ricchi; suo * = succhi; tao * = tacchi; brio * = bricchi; caio * = caicchi; * chiarina = ocarina; * chiarine = ocarine; spio * = spicchi; appio * = appicchi; cacio * = cacicchi; pareo * = parecchi; radio * = radicchi; lavorio * = lavoricchi.
Lucchetti Riflessi
Usando "occhi" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arco * = archi; asco * = aschi; baco * = bachi; buco * = buchi; caco * = cachi; ceco * = cechi; esco * = eschi; fico * = fichi; fuco * = fuchi; geco * = gechi; huco * = huchi; loco * = lochi; muco * = muchi; orco * = orchi; poco * = pochi; reco * = rechi; roco * = rochi; abaco * = abachi; avoco * = avochi; banco * = banchi; ...
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "occhi" si può ottenere dalle seguenti coppie: ocarina/chiarina, ocarine/chiarine.
Usando "occhi" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: oca * = cacchi.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "occhi" (*) con un'altra parola si può ottenere: fra * = foracchi; * rea = orecchia; * ree = orecchie; * reo = orecchio; cric * = crocicchi; neri * = neoricchi; * reni = orecchini; * rial = oricalchi; fiera * = fioccherai; fiere * = fioccherei; frano * = foracchino; giano * = gioacchino; * reati = orecchiati; * reato = orecchiato; balera * = baloccherai; balere * = baloccherei; parare * = paraorecchi; scierà * = scioccherai; tarerà * = taroccherai; schiera * = schioccherai; ...

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Satollo, Sazio, Saturo, Pieno fino agli occhi - Satollo è colui che ha mangiato quanto basta a saziare in tutto e per tutto la fame. - Chi è Sazio ha mangiato tanto, che il più mangiare gli darebbe noja e disgusto. - Saturo indicherebbe colui che ha pieno lo stomaco in modo da non entrarci nulla di più; ma questa è voce dei chimici, i quali dicono Satura quella sostanza che ne ha incorporata un'altra quanto è possibile; e il popolo significa tal'idea col modo Pieno fino agli occhi, per iperbole. [immagine]
Occhio, Sotto gli occhi, Sugli occhi, Sott’occhio - Sotto gli occhi suol dirsi di cosa che ci sta dinanzi, o ci è posta davanti, perchè la vediamo e la giudichiamo. - Sugli occhi sul dirsi quando altri fa cosa ingiuriosa ad alcuno, e la fa alla sua presenza, fidando nella sua balordaggine, che non se ne accorga. - «Gliele fa sugli occhi, eppure e' la tiene per una casta Susanna.» - [Sott'occhio si dice di cosa che è presentemente veduta con tutto agio da noi. - «Avevo sott'occhio la traduzione del Cesari. - Non avevo il testo sott'occhio e perciò mi sfuggi quell'errore.» G. F.] [immagine]
Occhi, Stelle, Candele - Per similitudine di celia si dicono stelle, dalla forma, quei come piccoli dischi biancastri o giallicci che si veggono sul brodo, formati dalla parte grassa della carne. Le stelle sono prodotte anche dall'olio nelle minestre di magro. - «Brodo pieno di stelle. - Ci si vedon le stelle. - Brodo con troppe stelle.» - Le stelle indicano generalmente un brodo ben fatto, sebbene con carne un po' grassa. Se le stelle son troppe o troppo grosse, prendono il nome di Occhi, e aver gli occhi non è per il brodo un eccellente requisito, sebbene cercato da alcuni che sono più forti in ghiottoneria che in fisiologia. - Candele poi si dice in senso di spregio del grasso che si rappiglia alla superficie del brodo quando si raffredda o è già freddo. - «Leva quelle candele dal brodo prima di metterlo a scaldare.» - «Che credi che io voglia fare l'illuminazione in corpo con tutte queste candele che son sulla minestra?» G. F. [immagine]
Occhio, A chius’occhi, A occhi chiusi - A chius'occhi ha significato morale più che materiale, e significa Senza attenzione, Senza troppo pensarci, come per es.: « Si arrischiò in quell'impresa a chius'occhi. » - Quando si dice A occhi chiusi si accenna lo stato della persona che sta a occhi chiusi, nè piglia senso figurato. - « Cammina a occhi chiusi; e va sempre diritto senza inciampare. » - [A occhi chiusi può usarsi anche nel figurato; A chius'occhi non cade mai nel proprio. G. F.] [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Occhi (Sugli), Agli occhi, Davanti gli occhi, Sotto gli occhi, In presenza, A viso, A faccia - Si ha una cosa davanti agli occhi quando ci sta di prospetto, che, aprendo gli occhi, naturalmente si vede; si ha sotto gli occhi quando per guardarla si ha da ripiegare alquanto la testa e fare che il raggio visuale cada più o meno a piombo: davanti agli occhi sta un muro, un albero, un uomo in piedi; sotto gli occhi, un fanciullo, un libro, un fiore: questo è il senso più materiale. Sotto gli occhi poi sta cosa che sia a portata di quelli, e che non si perda di vista: davanti agli occhi sta sempre un quadro di desolazione veduto una volta che fortemente ci colpì; davanti agli occhi, la morte, la vita avvenire per poco che si consideri la fragilità nostra. Finchè la cosa ci sta davanti agli occhi è in presenza nostra; ma in presenza può essere anco standoci un po' più da canto e non proprio in faccia. Cosa fatta sugli occhi salta agli occhi del più baggeo, perchè farla sugli occhi è non solo insultare, ma deridere insultando; è mettere alla più dura prova la pazienza d'un uomo: eppure v'hanno di persone così accecate, che neppure facendogliela sugli occhi se ne avvedono, o gente sì destra da farla in tal modo senza che altri se ne apponga, o non ne abbia più che un vago sospetto. A viso, a faccia si dicon le cose, e vale, proprio alla persona, e non dietro alle spalle, senza timore nè umano rispetto: il secondo modo è forse un po' più triviale e plebeo. [immagine]
Dirottamente (piangere), A calde lagrime, A caldi occhi, A lagrime di sangue - Piangere dirottamente è versar lagrime in abbondanza; piangere a calde lagrime è piangere per cagione di cocente dolore; il dirottamente già non potrebbe durar molto, perchè nulla di violento è durevole; a calde lagrime può durare più assai, per giorni, per mesi, finchè la cagione del dolore acerbo è instante, o finchè l'azione del tempo non l'abbia attutita. A cald'occhi, dice meno: è fra l'uno e l'altro, secondo me: può essere pianto di un'ora, di due, d'un giorno o due al più; tanto da averne per un certo tempo gli occhi rossi; il primo sarebbe pianto di fanciullo o battuto o non soddisfatto di qualche suo desiderio o capriccio; il secondo quello d'una madre che avesse perduto un figlio diletto; il terzo, bisogna pur dirlo, quello d'un figlio, d'un nipote, d'un fratello in cui la prima impressione della perdita del caro parente può essere forte e sensibile molto, ma molto meno durevole. Piangere a lagrime di sangue è non più piangere veramente, non mandar giù lagrime dagli occhi, ma averne bisogno ancora; è dunque modo iperbolico; ma è l'espressione di profondo dolore, di sentito rincrescimento di colpa commessa, di fallo grave, di delitto cui non si possa por rimedio che colla dimostrazione di dispiacere e rimorso immenso. [immagine]
Occhi (a chius'), Alla cieca, Ciecamente - La prima è espressione di fiducia; la seconda, di poca prudenza; e così la terza: si fa, si crede a chius'occhi ciò che dice o propone persona in cui si ha piena confidenza: alla cieca, si va senza saper dove: ciecamente si crede quando non si vogliono o non si domandano prove: alla cieca si fa ciò che non si conosce a fondo, ma perchè altri dice: fate; o perchè non ci vuole appunto che forza cieca e inintelligente. Compro un libro a chius'occhi quando è di autore conosciuto; non abbraccio però alla cieca tutte le sue opinioni, nè tanto meno credo ciecamente tutte le proposizioni in esso contenute. [immagine]
Occhi (Star con tanto d'), Star a occhi aperti, Aprir gli occhi, Stare all'erta, Badarci, Badarsi - Apre gli occhi chi gli aveva chiusi, sì al proprio che al traslato, e chi dal tenerli chiusi ne ha patito un qualche danno: la trista esperienza lo fa stare a occhi aperti, e se ciò non basta, con tanto d'occhi, tenendoli cioè aperti quanto più può, onde non gli sfugga cosa, circostanza, benchè minima: tale è il progressivo significato e valore di questi tre modi. All'erta sta chi teme un pericolo, nè sa bene da qual parte debba venire, nè quando: sta all'erta la sentinella; all'erta il ladro che i teme i birri; all'erta il negoziante che travede una bancarotta. Badarci è por mente alla cosa che si fa, o a quella che si sta per fare: badateci bene, è come dire, non v'avventurate, maturate, pesate ogni cosa prima di decidere. Badarsi è guardarsi attorno onde non ci colga qualche malanno: badate a voi, significa, pensate a' casi vostri, non vi date fastidio di ciò che non vi s'appartiene. [immagine]
Occhi (a quattr'), A tu per tu, A solo a solo, Da solo a solo - A solo a solo dice semplicemente che la scena, dialogo o altro succede fra due senza che altri vi metta parola; da solo a solo parrebbe voler dire, oltre il senso dell’altro modo, reciprocità, corrispondenza, o intelligenza fra i due: anche in mezzo a numerosa compagnia, se fra due persone v’è intelligenza così fatta s’intendono da solo a solo, o come se a o da solo a solo fossero; e gli altri o non se n’avvedono o non capiscono: non dico già che comunemente abbia questo significato, ma quel da, a, e viceversa, lo fanno conoscere latente in esso. A quattr’occhi, vale senza testimonii; a tu per tu si piglia uno in mezzo alla via; ed è non solo per dirgli cosa in segreto, ma per farlo intendere e non abbia ad anguillare, a ricalcitrare: il tu per tu, è l’aut aut de' Latini; e direi che n’è la versione storpiata, o proprio l’inversione; è modo violento o almeno risoluto di chi vuole che altri in fine dei conti gli faccia ragione. [immagine]
Occhio (aver l'), Por l'occhio addosso, Ficcare, Cacciare gli occhi addosso - Aver l'occhio a una cosa o persona è osservarne l'andamento, spiarne i moti, non perderla di vista; può significare affettuosa sollecitudine: porvi l'occhio addosso indica il principiare di quest'attenzione, ma non ne dice nè la continuità, nè la perseveranza; col verbo cacciare si spiega meglio l'istantaneità dell'atto, la tensione, la fissità quasi impertinente dello sguardo; col verbo ficcare, meglio la curiosità ricercatrice, maliziosa e maligna. [immagine]
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: occasionerò, occasioni, occasioniamo, occasioniate, occasionino, occasionò, occasiono « occhi » occhiacci, occhiaccio, occhiaia, occhiaie, occhialacci, occhialaccio, occhialai
Parole di cinque lettere: oblio, oboli, obolo « occhi » ocrea, ocree, odano
Vocabolario inverso (per trovare le rime): tossicchi, avvocaticchi, viticchi, canticchi, ammonticchi, cavicchi, bevicchi « occhi (ihcco) » paraocchi, scarabocchi, trabocchi, abbocchi, rabbocchi, imbocchi, rimbocchi
Indice parole che: iniziano con O, con OC, parole che iniziano con OCC, finiscono con I

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