Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
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Liste a cui appartiene |
Parole Monoconsonantiche [Ero « * » Eroi] |
Informazioni di base |
La parola eroe è formata da quattro lettere, tre vocali e una consonante. È una parola bifronte senza coda, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (ore). Divisione in sillabe: e-rò-e. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con eroe e canzoni con eroe per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
La vecchia casa di Neera (1900): Toccava a Flavio la ventura dell'eroe che, oscuro fino al momento dell'azione, piomba sul campo della lotta con tale vertiginosa prontezza da essere sollevato in alto prima che la folla abbia tempo di riconoscerlo. Verrà più tardi l'invidia a riannodare le file spezzate intorno al vincitore, verrà l'impotenza, tutte verranno le bieche sorelle, ma intanto il trionfo è suo. Il piacere di Gabriele D'Annunzio (1889): ― Ah se ci fosse qui l'eroe! ― esclamò il duca di Grimiti. ― La storiella in un'altra bocca perde tutto il sapore. Figúrati dunque che la sorpresa fu tanta e tanta la confusione, da spegnere ogni fuoco. Sul mare delle perle di Emilio Salgari (1903): — Signor Baret, — disse il capitano al francese. — Voi siete l'eroe della giornata ed il marajah vi darà certamente qualche ricompensa per avergli salvata la vita. |
Libri |
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Titoli di Film |
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Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per eroe |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: erbe, erge, erme, eroi, eros, erre, erse, erte. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: drop, grog, gros. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: ere, ero. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: erode, erose. |
Parole con "eroe" |
Finiscono con "eroe": antieroe, supereroe. |
Contengono "eroe": enteroepatica, enteroepatici, enteroepatico, enteroepatiche, aeroelettronica, eteroeducazione, eteroeducazioni. |
Parole contenute in "eroe" |
ero. Contenute all'inverso: ore. |
Incastri |
Inserendo al suo interno dote si ha EROdoteE. |
Lucchetti |
Usando "eroe" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ego = erogo; * empi = erompi; * etto = erotto; * edere = erodere; * edera = eroderà; * etica = erotica; * etici = erotici; * etico = erotico; * etiche = erotiche; * edibile = erodibile; * edibili = erodibili; * eticità = eroticità; * eticamente = eroticamente. |
Cerniere |
Usando "eroe" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: est * = stero; efod * = fodero; epos * = posero; eros * = rosero; esci * = scierò; emani * = maniero; eschi * = schiero; escort * = scorterò; esenti * = sentiero; esarchi * = sarchierò; estrani * = straniero. |
Lucchetti Alterni |
Usando "eroe" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ace * = acero; are * = arerò; * dee = erode; osé * = oserò; pie * = piero; albe * = albero; alte * = altero; anse * = anserò; arde * = arderò; arme * = armerò; arse * = arsero; atte * = attero; azze * = azzero; bare * = barerò; base * = baserò; bave * = bavero; boxe * = boxerò; cale * = calerò; cave * = caverò; cede * = cederò; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "eroe" (*) con un'altra parola si può ottenere: avi * = aerovie; * rna = erronea; ops * = operose; * dota = erodotea; * doti = erodotei; * doto = erodoteo; * gnomi = ergonomie; * tegami = eterogamie. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Eroe - [T.] A modo d'Agg. V. il Sost. § 5. e 9; e anco EROICO, § 10. |
Eroe - [T.] S. m. I Gr. e i Lat. dicevano l'Uomo nato d'una dea e d'un uomo, o d'un dio e d'una donna. Serv. fa la natura dell'eroe sopra quella dell'uomo; Esiodo chiama gli eroi Semidei. Capr. Bott. 6. 109. (C) E chiamanli eroi, semidei, e cose veramente divine. T. Staz. Le forze degli eroi semidei (degli Argonauti). (Ma Semidei diceva talvolta di più.) Hor. Qual uomo (virum, che dice più d'hominem) o quale eroe, prenderai, o Clio, a celebrare; qual Dio? Virg. Egli (Pollione) riceverà la vita degli dèi, e agli déi vedrà congiunti gli eroi, e vedrà sè tra loro.
2. Prima che l'adulazione ponesse gli uomini tra gli déi, l'ammirazione e la gratitudine li annoverava agli eroi, credendo che tenessero del divino (e ogni bene è veramente ispirazione divina), i benemeriti per imprese civili, i potenti per virtù e per ingegno. Quindi, talvolta, Eroe diventava aff. a Defunto; come anco i Gr. mod. dicono Μακαρίτης, Beato, quel che noi Quondam, o Fu, e Dio l'abbia in gloria. V. EROO, § 2. Quindi, siccome ai Lat. erano déi tutti i Mani, così Eroi Le anime de' morti, i Démoni, i quali Capel. pone a abitare nella regione mezzana dell'aria e sui monti, come Esiodo pone nelle Isole Fortunate i Beati. Non bene, però, taluni deducono la rad. d'Eroe da Era, l'Aria e Giunone; nè viene da Era, Terra, nè da ̓Ερώ, Dire (sebbene gli Ant. la potenza de' fatti non disgiungessero mai da quella della parola). Altri lo derivano dal caldeo. Ma la lettera R denota in gen. forza, come in Ἄρης, ̓Αρετὴ, Ἄῤῥην, ̔Ρωὴ, ̔Ρώμη, onde è suono imit. 3. La forza corp. non costituiva di per sè sola l'Eroe; ma la forza e la bellezza eran pure elementi di quell'idea. T. Virg. Qui (negli Elisi) l'antica stirpe troiana, bellissima gioventù, magnanimi eroi, nati in anni migliori; Ilo e Assaraco e Dardano. E anche altrove: Magnanimi eroi; al che forse pensava D. 1. 10. di Farinata dicendo: Quell'altro magnanimo. – Eroi erano ai Gr. Ercole, Castore, Achille. – Ajace eroe, in Plin., Hor. Eroe, dopo Achille, secondo. In Virg. Museo poeta, in mezzo a grande schiera d'anime più alto di tutti, ha nome d'Eroe. Anacreonte, provatosi indarno a cantare Cadmo e gli Atridi, soggiunge: Addio, eroi; chè la lira soli amori risuona. In Virg. Enea, Massimo eroe, o Eroe senz'altro; anche dove accennasi a morale fermezza: Comincia Enea, l'eroe: Nessuna imagine di travagli giunge a me nuova e inopinata. – Da assidue voci è di qua e di là percosso l'eroe; la sua mente rimane immota. Han questo tit. Turno, Eleno re sacerdote, Entello per sola la vigoria delle membra. 4. Il medio evo nostro, del quale il Vico ben nota somiglianza coll'antichità gr., i suoi chiama Eroi. T. Gli eroi della Tavola rotonda. = Ar. Fur. 1. 4. (C) Voi sentirete fra i più degni eroi, Che nominar con laude m'apparecchio… Tass. Ger. 1. 19. Dunque gli eroi compagni, i quai non lunge Erano sparsi, a ragunarsi invita. T. D'Enrico, il Voltaire: Je chante le héros. 3. Lode, tra noi, di coraggio, ma per causa che credesi degna. T. Combattere da eroe, Morire da eroe. – Soldati eroi. (Qui sta quasi Agg.; ed è meglio che Eroici.) Anche Giovanetti eroi, se incontrano avvertentemente il pericolo, e sostengono fortemente il dolore. E in questo e ne' sensi che poi noteremo, potrebbesi: Donna eroe, Femmine eroi, segnatam. se in tale o tal caso facessero prova di valore, e non fossero per abito e quasi di professione eroine. 6. Segnatam. coll'idea di morale virtù. T. Cic. Quell'eroe nostro, Catone. Ma Cic. chiama anche Nostri eroi Bruto e Cassio. Più moralm., sebbene in tono faceto, il commilitone di Bruto e poeta del successore di Cesare, parlando di campagnuoli astinenti: Oh m'avesse la terra prodotto al tempo di que' primi eroi! Meglio Eroi del Cristianesimo, e non soli i martiri. Eroe della Fede. – Eroe della Carità, Vinc. de' Paoli. – Eroi di carità (senza l'art.), un po' meno, anco chi, in tale o tale atto, esercitò la carità con cospicuo valore. 7. Senso letter. e dell'arte. T. Gli eroi della favola, Quelli sopra cui versano tradizioni di tempi anteriori alla storia, o storiche miste a imaginate e a simboliche. T. Eroe dell'Iliade, Ettore non meno che Achille. Eroe dell'Eneide, non tanto Enea quanto l'impero italiano. Eroe d'un poema, d'un dramma, d'un romanzo, il personaggio principale, e anche più personaggi. T. Per estens. e anche fuori de' tempi eroici; anco in cose priv. e famigliari; anco nel poema eroicomico e nel racconto faceto. T. Non può dirsi modo fr., sebbene i Fr. forse troppo spesso l'adoprino, il chiamare Eroe d'un'impresa, Quegli che ne ha la principal parte, sul serio o no. Dicono anche Eroe della festa, Chi fa in una solennità o adunanza la più cospicua figura; e questo non so quanto sia it. 8. Modi com. a parecchi degli usi not. T. L'eroe del secolo, Chi colle imprese sue rende notabile non solamente sè ma il suo tempo. – Il mio eroe, Quegli che io come tale più ammiro o amo, e vorrei che fosse imitato o imitarlo. Il mio eroe, anche quello che nel mio canto, nel mio racconto io pongo in luogo più alto e migliore. – È un eroe chiunque in checchessia si dimostra valente. 9. Siccome l'ult. locuz., altre delle già not. comportano l'iron., come tutte le lodi, e tanto più quanto sono più ampie. T. C'è pur troppo gli eroi del vizio, della galanteria, della poltroneria. – Chi scherzava sugli eroi da poltrona, era tutt'altro che eroe. = Cocch. Dis. 1. 104. (Gh.) Osservasi che coloro che più rasentavan l'eroe, le più fredde acque cercavano. – Qui tiene del neut.; come nel modo più com.: Ha dell'eroe: e potrebbesi questa locuz. foggiare in modo che sia risparmiato quel tanto oggidì ripetuto Eroismo. |
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