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Informazioni utili online sulla parola italiana «peso», il significato, curiosità, forma del verbo «pesare», associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Peso

Forma verbale

Peso è una forma del verbo pesare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di pesare.

Parole Collegate

»» Aggettivi per descrivere peso (specifico, lordo, netto, molecolare, giusto, ...)
»» Sinonimi e contrari di peso (fardello, carico, zavorra, pesantezza, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
forma (10%), piuma (8%), specifico (8%), misura (7%), netto (7%), bilancia (6%), corporeo (6%), massimo (5%), chilo (4%), altezza (3%), etto (3%), grammo (3%), massa (3%), chili (3%), grasso (2%), lancio (2%), morto (2%). Vedi anche: Parole associate a peso.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Liste a cui appartiene

Lista Unità monetaria [Ouguiya, Peseta « * » Quetzal, Rand]

Foto taggate peso

Luna piena vista dal molo

Pesante!

Foto 752786001

Informazioni di base

La parola peso è formata da quattro lettere, due vocali e due consonanti.
È una parola bifronte senza capo, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (osé), un bifronte senza capo né coda (se). Divisione in sillabe: pé-so. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).
Parole con la stessa grafia, ma accentate: pesò.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con peso e canzoni con peso per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Ci sono persone che hanno l'ossessione per il loro peso forma. Salgono sulla bilancia più volte al giorno per controllarlo.
  • Se sono di peso dimmelo sinceramente e io rimarrò a casa.
  • Per raggiungere il peso forma occorre fare, nella vita quotidiana, molto movimento.
Citazioni da opere letterarie
Azzurro tenebra di Giovanni Arpino (1977): Ebbe nel cranio e in ogni cellula il peso di quest'odio d'uomini, lo percepì come un cancro che mangia se stesso. E pur avendo inghiottito il tempo, pur avendo già rivissuto i gesti infinite volte conosciuti in mille stadi, pur volendosi distaccare da quell'onda di bile e negarla, ad Arp parve di restar squilibrato, monco.

Carthago di Franco Forte (2009): «Le maree, da queste parti, sono ricorrenti e di un certo peso. Ma soprattutto, quando si uniscono a un forte vento di terra che spazza le acque con raffiche impetuose, abbassano il livello del mare fino ad aprire un passaggio verso la parte occidentale della scogliera che circonda le mura di Nova Carthago.»

La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Guido non c'era ancora e Carmen mi raccontò ch'erano stati ben fortunati dopo la mia partenza. Avevano prese altre due orate, più piccole della mia, ma di un peso considerevole. Io non volli crederlo e pensai che essa volesse convincermi che alla mia partenza avessero abbandonata l'occupazione a cui avevano atteso finché c'ero stato io. L'acqua non s'era fermata? Fino a che ora erano stati in mare?

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per peso
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: leso, pelo, peno, pepo, pero, pesa, pese, pesi, peto, poso, reso, teso.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: desk, fesa, gesù, lesa, lese, lesi, mese, mesi, resa, rese, resi, tesa, tese, tesi, test, west.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: penso, perso, pesco, pesto, preso, speso.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: cose, dose, pose, rose, uose.
Parole con "peso"
Iniziano con "peso": pesone, pesoni.
Finiscono con "peso": speso, appeso, dipeso, ripeso, ripesò, propeso, rispeso, soppeso, soppesò, sospeso, riappeso, vilipeso, normopeso, sottopeso, sovrappeso, contrappeso.
Contengono "peso": spesona, spesone.
»» Vedi parole che contengono peso per la lista completa
Parole contenute in "peso"
Contenute all'inverso: osé.
Incastri
Inserendo al suo interno ciò si ha PEcioSO; con can si ha PEScanO; con cin si ha PEScinO; con sim si ha PESsimO; con tan si ha PEStanO; con tav si ha PEStavO; con ter si ha PESterO (pesterò); con sto si ha PEstoSO; con ricolo si ha PEricoloSO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "peso" si può ottenere dalle seguenti coppie: pegaso/gasoso, pelano/lanoso, peli/liso, pena/naso, pepo/poso, pera/raso, pere/reso, peri/riso, perisce/risceso, pero/roso, peto/toso.
Usando "peso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arpe * = arso; * soci = peci; * sola = pela; * soli = peli; * solo = pelo; * sono = peno; * sopì = pepi; pope * = poso; rape * = raso; ripe * = riso; crepe * = creso; * socia = pecia; * socie = pecie; * sogni = pegni; * sogno = pegno; * solai = pelai; * solvi = pelvi; * sonde = pende; * sondi = pendi; * sondo = pendo; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "peso" si può ottenere dalle seguenti coppie: pena/anso, pera/arso, pero/orso.
Usando "peso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * oslo = pelo; * osti = peti; * ospita = pepita; * ospite = pepite; * ossetti = pesetti; * ossetto = pesetto; * ossucci = pesucci; * ossatura = pesatura; * ossature = pesature; * ossuccio = pesuccio.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "peso" si può ottenere dalle seguenti coppie: pipe/sopì, stipe/sosti.
Usando "peso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: sopì * = pipe; * pipe = sopì; * stipe = sosti; sosti * = stipe; * strap = esostra.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "peso" si può ottenere dalle seguenti coppie: peci/soci, pecia/socia, pecie/socie, pedale/sodale, pedali/sodali, pedici/sodici, pegni/sogni, pegno/sogno, pela/sola, pelai/solai, pelare/solare, peletti/soletti, peletto/soletto, peli/soli, pelini/solini, pelino/solino, pelo/solo, pelone/solone, peloni/soloni, pelvi/solvi, penante/sonante...
Usando "peso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arso * = arpe; * liso = peli; * naso = pena; * riso = peri; * roso = pero; raso * = rape; riso * = ripe; * ahò = pesah; * aio = pesai; * ceo = pesce; * ciò = pesci; polso * = polpe; russo * = ruspe; pesce * = sceso; * pesta = sosta; * peste = soste; * pesti = sosti; * pesto = sosto; pesta * = staso; peste * = steso; ...
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "peso" (*) con un'altra parola si può ottenere: oro * = operoso; * ani = paesoni; * rna = persona; * csi = pescosi; * ito = pietoso; * rna = presona; * rum = presumo; irte * = iperteso; * atti = paesotti; * atto = paesotto; * aver = paveserò; * nati = pensatoi; * arno = pesarono; * atre = pesatore; * atri = pesatori; * ridi = presidio; scio * = specioso; imito * = impietoso; * laser = pelassero; * natio = pensatoio; ...

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Vantaggio, Giunta, Vantaggino, Buona misura, Buon peso - Vantaggio è Ciò che altri guadagna oltre ciò che era pattuito, o ne sperava. - Giunta è ciò che volontariamente il venditore aggiunge alla roba che vende, ed anche ciò che si aggiunge a un'opera già compiuta. - Vantaggino chiamano i venditori a minuto quella piccola porzione di più che dànno oltre il giusto peso. - [Quel po' di più oltre il peso od oltre la misura che dà il venditore, si dice Buon peso e buona misura. - «Son due libbre e buon peso; - C'è anche il buon peso; - Gliene ho date tre libbre col buon peso. - Son due metri e buona misura - con la buona misura.» - Il Buon peso e la Buona misura sono uniti al tutto; il Vantaggino per lo più è disunito e aggiunto dopo aver pesato o misurato. G. F.] [immagine]
Carico, Peso, Soma - Il Peso è, prima, la gravità dei corpi; poi è in generale qualunque massa o adunanza di cose e materie gravi, da trasportarsi da luogo a luogo. - «Questo peso io non lo alzo nemmeno. - A trasportar questo peso una bestia sola non basta.» - Il Carico è peso pur esso, ma è quel tanto peso proporzionato alla capacità o del veicolo o della nave che dee trasportarlo, o alla forza della bestia che dee tirarlo. - «Quella nave porta un carico di mille tonnellate. - Quel mulo tira comodamente un carico di mille chilogrammi.» - La Soma è propriamente il carico che si pone ai giumenti, e sul loro dosso, in due corbelli, barili, ceste o altri recipienti, l'uno da un lato, l'altro dall'altro. [immagine]
Grave, Peso, Pesante - Grave è parola scientifica, che accenna la qualità per cui i corpi duri e compatti, gettati in aria, tornano in terra, che è il centro di gravità. - Peso, agg., è quel corpo che, per esser molto compatto, ci vuole più o meno forza muscolare a portarlo. - Pesante è lo stesso; ma accenna maggior volume e maggior incomodo nel portarlo. Si usano anche metaforicamente quando parlasi di persona o di scrittura che arrechi noja a leggerla, o a conversare con essa. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Grave, Peso - Ogni grave, cioè ogni corpo grave, ha il suo peso: vi sono però dei corpi imponderabili, detti anche incoercibili, perchè la scienza non può sottoporli ad analisi alcuna, e questi sono quei fluidi elastici e sottilissimi per mezzo dei quali si spiegano i fenonemi della luce, del calorico, dell'elettricità, del magnetismo. [immagine]
Importanza, Peso, Momento - L'importanza d'una cosa, come dissi qui sopra, misurasi in gran parte dal suo valore: il peso, dalla sua gravità; il momento, dalle circostanze che la precedettero, l'accompagnano e la seguiranno. Che cosa di più importante che l'idea d'una vita avvenire? e nonostante pochi sono quelli che la credano di sì gran peso da farla oggetto di meditazioni di qualche momento. [immagine]
Carico, Peso, Soma, Fardello, Fascio, Salma, Salmeria - Il carico è la giusta quantità di roba proporzionata al mezzo di trasporto; carico d'un uomo, d'un carro, d'una nave. Soma è il giusto carico d'una bestia; da ciò somiere, e somaro: un tempo, soma dicevasi salma; nel regno di Napoli quest'ultima è misura del grano. Salmeria era quantità di salme o some, cioè di colli di merci; e il carriaggio e gli animali che le trasportano: ora poco usato. Fascio di roba, di legna, di paglia; può essere grosso e piccolo, e, secondo il volume o la materia, essere più o meno d'un giusto carico d'uomo o di bestia. Il peso è una proprietà de' corpi, o, considerato come una data quantità di roba, è relativo a qualche altra cosa, come a prezzo, a carico, a misura o altro. Fardello è involto d'abiti o d'altro per proprio uso, che il viandante si reca sulle spalle. Il peso e il carico son talvolta tutt'altro che materiali, ma non men fastidiosi; il peso, il carico di numerosa famiglia fa sudare qualunque galantuomo, e tanto più se i mezzi di fortuna non sono proporzionati ai bisogni e allo stato suo. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Peso - (dal latino pondus) È antichissimo l'uso de' pesi e delle bilancie: la Scrittura dice che Abramo comperò il campo dove fu sepolta Sara per quattro cento sicli d'oro e li fece pesare a vista di tutto il popolo. Dunque allora servivano in commercio monete di metallo il cui valore era determinato dal peso. Si vede chiaro da varj squarci di Omero, che a tempo suo eran noti i pesi e le misure. Europe vuole che ne siano stati inventori i Sidonj; i Cretensi ne attribuivano l'invenzione a Mercurio; gli Arghi a Fedone; i Greci a Palameda od a Pittagora. Per molti secoli i pesi e le misure variarono secondo le diverse provincie, e non sono stati fissati in modo uniforme che da circa cinquanta anni. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Peso - S. m. Sorta di pesce. [Tor.] Targ. V. Mich. 245. Descrizioni fatte (dal Micheli) in questo medesimo tempo dei pesci detti alie rosse, gasca, peso, e dei gamberetti di acqua dolce e di mare.
Peso - S. m. Proprietà de' corpi, per cui tendono al centro; Gravità, Gravezza. (Fanf.) [Cont.] Leo. da Vinci, Moto acque, IV. 54. L'acqua che compone il retroso è tanto più veloce quanto ella è più bassa, perchè ha sopra di sè maggior peso di acqua, e però si fa più veloce. = G. V. 10. 122. 3. (C) Ogni mattina si vendeva, in tre o in quattro canove per sesto di peso di sei once il pane mischiato per danari quattro l'uno. Dant. Purg. 21. Senz'essa non fer mai peso di dramma. (T. Qui fig. Senza l'Eneide, io, taccio, non mossi il mio canto. Libravo con que' di Virgilio i miei pensieri. =) Paol. Oros. 261. (M.) Di coloro che andavano calcatamente con gran furore su per lo detto ghiaccio passando, per lo grandissimo peso, e per la percussione del grande pestío di coloro che andavano, crepò, e ruppesi il ghiaccio. Segner. Paneg. 486. Essendo poi bilanciato quello che tra pane e companatico consumava in qualunque pasto, fu ritrovato (cosa novissima a udirsi) che mai non trascendeva il peso d'un'oncia. Bern. Orl. Inn. 59. 44. (Man.) Poca favilla accende molta paglia; Muove gran peso piccola catena. T. Prov. Tosc. 71. = Band. 5. (Mt.) Debba il pesatore, quando pesa le bestie, avere tali libri, e subito in quelli scrivere le bestie pesate, e i pesi loro.

2. Peso assoluto. La quantità della pressione che un corpo esercita contro ciò che lo sostiene, senza avere riguardo al suo volume. (Mt.) [Cont.] Michel. Dir. fiumi, II. È manifesto, per gli elementi meccanici, che il peso totale o assoluto del solido D, al momento ch'egli esercita in detto piano inclinato, ha la stessa proporzione che la lunghezza del piano AB alla sua elevazione perpendicolare AC. Gugl. Nat. fiumi, I. 10. Il peso assoluto de' corpi nasce dalla quantità della materia che li compone, ed il peso specifico de' medesimi è dovuto al più ed al meno della materia compresa sotto una mole eguale.

3. Peso morto, si dice il Solo e semplice peso assoluto, per cui le cose naturalmente premono una sopra l'altra, senza considerare altro accidente, che faccia loro variar forza e momento. [Cont.] G. G. N. sci. XIII. 326. Per fare un simile effetto ci bisogni una determinata quantità di peso morto, che senza percossa prema. = Sagg. nat. esp. 128. (C) Che se per carico di peso morto schiantar si dovessero, forse, e senza forse, vi vorrebbero migliaja, e migliaja di libbre.

4. Peso netto, dicesi Quello dal quale sia stata dibattuta la tara usuale convenuta; e Peso lordo, Quello dal quale non sia per anche stata dibattuta. (Man.)

5. Buon peso, aggiunto di Libbra, e sim…, vale Vantaggiato, Ardito, come: Una libbra buon peso; Tre libbre buon peso. (Man.) [Cont.] Pasi, Tar. pesi, mis. 73. Seta ha di tara rotuli 10 per 110, oltre il buono peso onze 2 per ogni rotuli dieci. Cit. Tipocosm. 345. cit. in PESARE, § 7.

6. La stessa cosa che pesa; Carico, Fascio, Soma. Bocc. Nov. 1. g. 2. (C) Povero uomo essendo, di portar pesi a prezzo serviva chi il richiedeva. Dant. Purg. 11. E qui convien ch'i' questo peso porti. Fortig. Ricc. 10. 68. (Mt.) E giunti giù sulle marine arene, Egizia nave scarica di peso Aspettavano…

Bocc. Nov. 5. g. 2. (C) Richiedendo il naturale uso di dover diporre il superfluo peso del ventre, dove ciò si facesse domandò quel fanciullo. [Cont.] Picc. A. Filos. nat. 53. v. Nell'orologio il peso, od altra simil forza che muove la ruota principale, vien per la gravezza sua, come per sua natura, ad aver tal vigore che, vincendo l'altre ruote che vi sono, fa lor forza in maniera, che essendo composto tal' instrumento di più movimenti… si viene a fare apparenza di movimento nato da un proprio principio dell'arte che vi sia dentro.

E fig. Petr. Son. 16. part. I. (C) Ma trovo peso non dalle mie braccia. (Il parlare, Donna, le vostre lodi).

7. Peso, chiamano i lanajuoli Quella quantità di lana che il Capodieci dà a lavorare a' battilana. Min. Malm. (Mt.) Ha finito il peso. (Corrisponde al Pensum lat.

8. Così dicesi anche ad alcuni strumenti, i quali contrapposti sulla bilancia alla cosa che si pesa, distinguono la sua gravezza. Vit. SS. Pad 2. 209. (C) Mandò… cercando le misure, e' pesi, e ordinò, e comandò, che nullo tenesse diversi pesi, nè misure. Ott. Com. Inf. 7.111. Furti, i quali sono in difettivi pesi, numero, e misura. Dant. Inf. 23. (Mt.) Le cappe rance Son di piombo sì grosse che li pesi Fan così cigolar le lor bilance.

[Cont.] Garz. T. Piazza univ. 86. v. Quanto a' pesi, noi altri usiamo al presente di nominare le quantità pesate sotto nome di grano, di scrupolo, di caratto, di dramma, di saggio, di mez'onza, d'un'onza, di due onze fino a dodeci onze, d'una libra, di due libre sino a venti libre, che fanno un peso, ed indi fino a cento libre, che fanno un cantaro.

[Cont.] Peso alla grossa, alla sottile, grosso, sottile. Secondo la libbra grossa o sottile. Cit. Tipocosm. 342. Il peso, o a la grossa, o a la sottile. Pasi, Tar. pesi, mis. 6. Seguitiamo a vedere il centenaro delle lire di molte terre di levante, come risponderanno con il peso sottile di Vinezia. E 80. v. Verona ha pesi 3, l'uno differente dall'altro. E prima è il peso grosso, e l'altro è il peso sottile, e l'altro è il peso delli arienti: li quali sono come quelli di Vinezia.

E fig. [G.M.] Segner. Crist. Instr. Con questo peso convien però, dilettissimi, pesar l'anima, col peso del Santuario. Così l'ha pesata Gesù Cristo.

[Cont.] Ministri, ora diconsi Verificatori dei pesi e misure. Bandi Fior. XI. 1. 9. L'esattore, ed i ministri sopra i segni de' pesi e misure. E XLVIII. 90. Il Serenissimo Gran Duca di Toscana, e per Sua Altezza Serenissima li magnifici Capitani di parte, intendendo ovviare alle frandi che si possono commettere ne' pesi e misure, fanno pubblicamente bandire, pubblicare, ed espressamente comandare ad ogni persona, che nella città di Firenze o suo contado venda a peso e misura, debbi tali pesi e misure aver fatto nnovamente segnare.

9. [Cors.] † Peso, per Bilancia. Gucc. Viag. 432. Per uno peso da pesare di rame, e per un laveggio… costò in tutto…

10. [Cont.] E l'operazione del pesare. Cr. P. Agr. I. 92. Ma saper dei, che il peso è uno degli sperimenti che aiutano a conoscere la disposizion dell'acqua: perocchè l'acqua la quale è più leggieri, nel più delle disposizioni è migliore; e il peso si conosce per via di misura.

11. [G.M.] Peso; Pezzo di piombo che si mette dentro alle bocce o palle da giuoco, acciocchè, tirandole, pieghino da quella parte che vuole il giocatore. Onde i modi: Mezzo peso, Tutto peso, Peso ritto.

[G.M.] E fig. Metter peso ritto; Aver ferma la sua risoluzione, e non lasciarsi smuovere da quella. Quando ha messo peso ritto, non c'è nessuno che possa nè persuaderlo nè smuoverlo.

12. Trasl. Gravezza di cura, di pensiero, di noja. Bocc. Introd. (C) Acciocchè ciascun pruovi il peso della sollecitudine insieme col piacere della maggioranza. Nov. ant. 80. 3. Porterò il peso della battaglia, siccome si dêe portare per un altro cavaliere. Guid. G. 24. Consigliandosi molto con Ercole, di tutto il fatto quasi prese Ercole il peso. Dep. Decam. 44. Non solo i prosatori, ma i poeti nostri sono pieni di questo peso, e pesare, per un pensiero affannoso, per Disaminare, e per Avere a cuore.

[Laz.] E specialm. in senso spirit. e religioso. Mor. S. Greg. 10. 7. Conoscendo egli il peso della colpa, pertanto in esso gli diventa più leggieri la pena della sua afflizione. E 10. 8. Si può dire che in alcun modo sia tratta fuori della carne quella mente, la quale per lo peso della sua corruzione ancora è tenuta nella carne. E 10. 24. Quello che dice parole d'ammaestran ento per correggere il giusto, si può dire che tolga via dalle sue parole ogni peso di sentenza. Bart. As. 1. 33. Ma con quel vero altrui, framescolano di loro proprio tanto di falso, che ad un carato di verità mille pesi aggiungono di menzogne. Coll. SS. PP. 17. 3. Non è veruno che ci ajuti portare i pesi delle nostre calure, nè chi ce le levi da dosso, altri che il Signore colla tua discrezione. [G.M.] Amm. ant. È lo peso di Dio lieve, poichè l'avemo incominciato a portare. Segner. Crist. 39. 5. I pesi del matrimonio.

13. Peso, vale anche Obbligo, Condizione onerosa. (M.)

14. Imposizione, Gravezza pubblica. Din. Comp. 2. 46. (M.) Molti gravi pesi imposono loro.

15. Per Autorità, Importanza. Bocc. Nov. 7. g. 4. (C) Con gli atti, e con le parole piacevoli d'un giovanetto di non maggior peso di lei… [Laz.] Bart. Cin. Intr. Ciò… dovette al suo gran senno, eguale in peso al suo gran zelo.

16. Di cose, Importanza, Valore. Lab. 103. (C) Come si conviene, o si confa a te, oggimai maturo, il cantare, il carolare, il giostrare, e l'armeggiare, cose di niun peso, ma sommamente da lor gradite. Red. Ins. 153. Perendogli forse questa ragione frivola molto, e per avventura di niun peso. Fior. S. Franc. 44. (M.) Conciossiacosachè tu possa ancor fare molto bene, e io abbia a spacciare cose di molto grande peso, non voglio… Segner. Pred. Pal. Ap. 1. 9. Non può avvenire anche qui che taluno si resti di dire a viso aperto la verità… nelle deliberazioni talora di sommo peso per non si pregiudicare… [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 5. Se non che, le autorità addotte, quantunque sieno di sommo peso, tuttavia sono di peso umano.

Onde Di peso, a modo di aggiunto, vale D'importanza. Ciriff. Calv. 1. 24. (Man.) Vedeasi il fummo e il fuoco in aria acceso, E pensa ben che il caso sia di peso.

[Cont.] Di peso. Che pesa molto. Cons. Mar. 69. Se nelle navi non vi sarà roba di peso se non di uno mercante, che tutta la roba degli altri mercanti sarà di viluppo.

[Laz.] Bart. Uomo al punto, Intr. Pensando rinvenire il niun peso della vanità delle cose umane… più leggiere d'un pizzieo di polvere, che in un sì debil soffio, com'è quello dello spirare, che morendo si fa, se la porta il vento e la sgrana, e la dissipa, e la disperde.

Esser di peso. Esser di grande importanza. Pulc. Lucc. Ciriff. Calv. c. 5. p. 47. eliz. fior. 1572. (Gh.)

17. [Cont.] Ass. Peso. Spezi, Inf. ucc. 26. Prendi del seme di giusquiamo e di seme di rafano e di seme d'aneto e di seme di ruta… di ciascheduno cinque grani peso. Ric. Mil. Casalb. Arch. St. It. App. 25. 35. Per quarta una e quattro denari pesi di seta nera fine, l. 10, s. 9, d. 8.

18. Modi avverbiali. [Val.] Pucc. Centil. 79. 32. A vender comincian vino inacquato, E 'l pane a peso con gran carestia.

A peso. Co' verbi Comperare, Vendere, e sim., vale Comperare ecc. secondo il peso. V. A PESO.

Peso specifico. (Fis. e Chim.) [Sel.] Dicesi del peso speciale che si riscontra in ciascun corpo, liquido o solido, quando, a volumi uguali, è determinato in confronto di quello dell'acqua preso come termine di paragone, e considerato come unità. – Rispetto ai corpi gazosi o vaporosi si determina il peso specifico in confronto di quello dell'aria, sotto pressione ed a temperature normali, operando con volumi uguali ed in pari condizioni.

Peso atomico. (Chim.) [Sel.] Riconosciuto che l'idrogeno è il più leggiero tra i corpi, e posto come unità di peso quello che esso ha in dato volume, a pressione e temperatura normale; per varie considerazioni di ordine scientifico si determini, che tal peso rappresentasse quello del suo atomo. Le quantità ponderali onde gli altri corpi si sostituiscono nelle combinazioni a suddetto peso d'idrogeno, furono pure risguardate come corrispondenti ai pesi dei rispettivi atomi.

[Cont.] Stat. Fior. Calim. I. 11. Merci de' fiorentini che si vendono a peso, e spezialmente zafferano, grana, seta, e allume. Tratt. Arte mus. I. 58. Togli tanto sale armoniaco quant'è a peso la roba e lo solimato, e rimettilo a fuoco con una cocurbetta. [Cont.] Contrapposto ad A misura. Biring. Pirot. III. 4. Si piglia quella quantità di miniera, che voi volete fondere, a peso o a misura.

A peso d'oro pure co' verbi Comperare, Vendere, e sim., vale Dare o Prendere tanto peso d'oro, quanto è il peso della cosa comperata o venduta; ma per lo più si usa fig. e vale A carissimo prezzo. Cas. Rim. burl. 22. (M.) Che saria da comprarla a peso d'oro. [Val.] Anguill. Eneid. 107. Comprerian la mia morte a peso d'oro.

Peso per peso. Ciascun peso distintamente. Band. 7. (Mt.) Dovendo sempre al libro scrivere peso per peso come si peseranno.

19. Altri modi con accompagnamento di verbi in vario senso.

[G.M.] Dare il peso giusto; Quel tanto di roba che il compratore deve avere, e non di meno. I macellari e i fornai qualche volta non danno il peso giusto. – Bisogna dare il peso giusto.

[G.M.] E fig. Valutare, Stimare una cosa quel che la merita. Segner. Crist. Instr. 1. 25. 3. Gli antichi Romani, che si pregiavano di dare il giusto peso alle cose, mirate che conto facevano della verginità! (Nel fig. meglio il sost. posposto.)

Entrare sotto ad un peso, fig. per Togliersi, o Pigliare un assunto. Machiav. Op. 5. 12. (Gh.) Benchè questa impresa sia difficile, nondimeno, ajutato da coloro che mi hanno ad entrare sotto a questo peso confortato, credo portarlo in modo che…

20. [Val.] Esser peso, gran peso, Dolere, Increscere assai. Pucc. Centil. 29. 75. E' Ghibellini, a cui era gran peso… Uscir di Chiusi.

21. Far d'ogni lana un peso, vale Fare ogni ribalderia. V. Flos, 267. Cecch. Dissim. 2. 4. (C) Oggidì un tuo par non è di peso, Se non sa fare d'ogni lana un peso. T. Cecch. Pellegr. 80. Questo è un tristo Che non si paga d'un vero, e farebbe, Per non si star, d'ogni lanaggio un peso.

22. [Camp.] Farsi di un peso, per Equilibrarsi, Farsi di ugual valore. D. 3. 13. L'affetto e 'l senno, Come la prima equalità m'apparse, D'un peso, per ciascun di noi si fenno. (Tra l'intendere e il volere è in voi equilibrio, dacchè siete beati.)

23. Levare una persona, o una cosa di peso, vale Alzarla sì che non tocchi terra. Benv. Cell. Vit. 1. 133. (M.) Avuto il sì con grandissime grida, mi levò di peso. V. LEVARE, § 41 e DI PESO.

24. Levare, prendere, Torre, o Rubare di peso, fig. si dice Quando altri si vale interamente de' concetti e de' componimenti altrui. Red. Esp. nat. 75. (Man.) Quanto narra costui della sua pietra… lo ha tolto di peso da coloro, che sognarono e scrissero le virtù della pietra aquilina. Salvin. Cens. 209. Il cominciamen to di questo capitolo è tolto di peso dal cap. 16. del terzo libro di Varrone.

25. † Non essere da peso, vale Non essere degno d'alcuna stima, Non valere niente. Cecch. Dissim. 2. 4. cit. nel § 21. (M.)

26. Non essere di peso, dicesi dalla plebe Fiorentina ai figli non legittimi. C. alla v. A peso, § 4.

27. Parer di peso, detto di percossa. Parer grave, sonora. [Val.] Fag. Rim. 2. 203. Voi mi potreste dir quai furo e quanti, Voi che i sudici colpi risquoteste, Che vi parver di peso e traboccanti.

28. Pigliare o Portar di peso alcuna cosa. Pigliarla, o Portarla sollevata da terra. Bocc. Nov. 9. g. 8. (C) Poscia presala di peso, credo, che io la portassi presso ad una balestrata. Bern. Orl. Inn. 31. 63. (M.) E come morto in terra l'ha disteso, La gente sua ne lo porta di peso. [Val.] Fag. Comm. 6. 240. O diavolo! Isab. Non ve lo fate arrivare. Lis. Portalo via di peso.

[Laz.] Anche fig. Bart. Uomo al punto, Intr. Io tirerò invano le linee ad un tale punto (di morte), dove ben è vero che la natura porta di peso ogni uomo, ma altresì è vero che ogni uomo quanto il più può ne dilunga l'occhio, la memoria, il pensiero.

29. Portar il peso, fig. Portar la pena. Din. Comp. 2. 34. (M.) Fu il Rosso della Strozza furioso nella vista, e nelle opere, principio degli altri, il quale poco poi portò il peso del saramento.

30. [Camp.] Tenere sotto gravi pesi, per Tiranneggiare, Tenere in dura servitù. D. 1. 6. Alto terrà lungo tempo le fronti, Tenendo l'altra sotto gravi pesi. – E intendi per altra, la Fazione, la Parte sottomessa.

31. Tornare a peso, dicesi delle cose che pesandole di nuovo, riescono dello stesso peso. [Cont.] Stat. Sen. Lan. I. 149. I consoli sieno tenuti di chiamare uno buono e leale uomo per contrada, li quali sieno riveditori de le lane e de li stami filati, unde apparesse questione che fusse malo filato, o vero che fusse tornato meno a peso. T. Più com. In peso torna, ripesato, si riconosce esser quello.

Fig. Cas. Rim. burl. 22. (M.) O fortunati voi, che la natura Fe' con le seste, e le bilance in mano; Così tornate a peso e a misura.

[T.] Volg. Veg. Gittare asse del più gran peso. Viv. Res. sol. prop. 77. Uno solo è il conoide parabolico, che pareggi col suo peso la propria resistenza. Gazzer. Tratt. Chim. 1. 92. L'acqua è un composto d'idrogene e di ossigene nella proporzione di circa 11 parti in peso del primo, e di 89 circa nel secondo. Senso corp. Prov. Tosc. 254. Al peso che si compra, bisogna vendere (vero anche nel fig. Giustizia e uguaglianza tra quello che si riceve e quel che si dà). Cosa che passa o non passa il peso dovuto o voluto; che non ci arriva. – Computare a ragione di peso, non di valore, o altrimenti. – Non c'è il peso, c'è.

II. T. Vendere libri a peso di carta, non come libri ch'abbiano in sè un valore, ma come carta da rinvoltare o altri simili usi. – In gen. Vendere a peso può dire, Non dare alla cosa maggior valore. Così nelle argenterie vendute a quel modo non si conta il pregio del lavoro.

[Cors.] Bart. Vit. Zucch. 1. 10. Le quali (monete) è miracolo che tutte sian di peso. T. Di peso giusto, sarebbe la locuzione compiuta. – Questo è il suo peso (la cosa pesa tanto per l'appunto. Vale anco: Quest'è il peso che deve la cosa avere). – Quest'è il vostro peso (quel che richiedete). – Datemi il mio peso (il mio peso giusto, quel che mi viene).

T. Due pesi e due misure. – Doppio peso e doppia misura, fig. Di chi non giudica le cose con pari norma morale e civile.

III. T. I corpi pesanti. D. 1. 34. Il punto Al qual si traggon d'ogni parte i pesi (il centro della terra) onde 3. 29. di Lucifero. Colui che tu vedesti Da tutti i pesi del mondo costretto.

T. D. 1. 7. Qui vidi io gente… con grand' urli, Voltando pesi per forza di poppa (col petto). Virg. Tormento ponderis acti.

IV. [Cast.] Pondo, Mole ponderosa. Non com. Guidicc. Rim. p. 81. L'esempio eterno In fabbricar questo terrestre peso. [Cors.] Bart. Grand. Crist. (T. 1. p. 126.). I soli operai destinati e intesi al al maneggio delle macchine e degli ordigni bisognevoli a condurre i pesi… contavansi fino a settantamila.

T. (Lat. aur. Pensum. Fusis pensa devolvunt). Pesi della canapa da dare a filare.

T. Conv. 313. pr. Chi fu che li pesi dell'oro… e le pietre…, preziosi pericoli cavò? Virg. Auri magno cum pondere. Oraz. Quid juvat immensum te argenti pondus et auri… Deposcas timidum deponere terra?

V. T. Senso corp. fig. Prov. Tosc. 147. il peso degli anni è il maggior peso che l'uomo possa portare. – Operosità non affievolita dal peso degli anni. – Il peso della fatica, della giornata, del caldo. Vang. Pondus diei et aestus.

T. Sentirsi un peso sul capo, sullo stomaco.

T. Il peso della vita, ha senso mor. più che corp. – La vita gli è un peso; più che dire Gli è di peso.

VI. T. Senso mor. civ. e soc. Peso di pensieri, d'uffizi privati e pubblici. Non solo delle gravezze pubbliche, ma ogni obbligazione imposta o assunta è un peso. Proprietà gravata di livelli o sim., ha i suoi pesi.

T. Il peso dell'episcopato. – Peso del principato, della cosa pubblica. Taluni se lo alleggeriscono coll'alleggerire la cosa pubblica stessa. – Peso assunto, imposto, accettato, rigettato. – Eredità gravata di pesi. – Peso di debito; e ass. I debiti stessi. Ha lasciato, morendo, di molti pesi.

VII. T. Fig. Importanza e in bene e in male. Ass. più sovente in bene. Persona e cosa di molto peso, di poco. – Ragioni di qualche peso.

T. Senza epiteto. [Pol.] Chiabr. lett. a G. B. Strozzi. Le ragioni sono molte, e secondo me di peso.

T. Autorità di… Circostanza di gran peso.

[Pol.] Albertan. 1. 2. Così dèi favellare, che lo tuo detto abbia peso di saramento. Id. Ibid. Amm. Ant. Lo cui (quegli il cui) detto non ha peso di saramento, lo suo saramento è assai vile. S. Greg Gran peso di misteri.

T. Dar un gran peso a parola o a cosa o a persona, Dargli importanza, e meritata e soverchia. Non si dà gran peso (non dà troppa importanza a se stesso).

T. Intendo, sa?, il peso delle sue parole (ne sento tutto il significato, so quanto pesano; giungono pesanti a me).

VIII. T. Modi com. a parecchi de' sensi not. Peso gravoso, leggiero. Ass. È un peso, dice, grave.

T. Esser di peso a taluno, la pers. o la cosa. Coll'inf. Se non le è di peso, lo faccia, preghiamo.

T. Far sentire il peso di una cosa, il proprio peso; è Un dare più o meno molestia, noia, dolore. – Sentirne il peso è Un patire molestia, noia, dolore.

T. Imporre gravi pesi. [Pol.] Porz. Cong, Bar. lib. 1. Riguardando la debolezza delle sue forze, poco bastevoli a tanto peso sostenere, si rammaricava col padre. – Alleviare il peso. – Cader sotto il peso, Non reggere all'opera o all'uffizio o al patimento. – Cader sotto il peso del mio dolore. – Altra fig. Gettare un peso nella bilancia, acciocchè il giudizio altrui o proprio, l'esito de' fatti, la sorte di persona o di popolo, penda dall'una anzichè dall'altra parte, la fausta fine o l'infausta ne apparisca evidente.
† Peso - S. m. Pisello. Pesum, in Plin.; nel Ven. Biso. Pallad. Settembr. 6. (C) Si semina il peso in terra sottile e lavorata.
Peso - [T.] Agg. Vive e nel pop. tosc. e nell'Umbria; opportuno segnatam. al ling. fam.; e può dire men che Pesante. Un corpo però non è tanto peso, quanto l'altro, senzachè nè l'uno nè l'altro siano pesanti. È pesa la spiga del grano quand'è ben granita: pesante non si direbbe. Un vestito; un coltrone è peso, se sodo e forte da tener caldo; se pesante, fa caldo.

II. T. Ma siccome Peso sost. da sè può dir peso grave; così l'agg. può farsi più aff. a Pesante; e nel ling. fam. parlato e scritto, come più spedito, avere più garbo. Prov. Tosc. 368. Peso come il piombo.

III. Per simil. T. Aria pesa, grave per umidità. per gravezza; che fa afa.

IV. T. Di pers. Per grassezza o poca snellezza, lento a muoversi tardo a andare. Anche giovane e non grasso, può l'uomo essere peso; ma peso lo fanno poi gli anni, anche che già fosse snello.

V. T. Trasl. Quasi per eufem. l'uomo nella società cogli altri uomini è peso: non dice tanto quanto dirlo Pesante. La prepotenza, il fare imperioso, l'importunità sguaiata fanno l'uomo pesante; l'uggiosità, la svenevolezza, l'affettazione anco del bene, lo fanno peso. Attenuasi il biasimo quasi in celia, dicendo: poverino, è un po' peso: ma non lo fa apposta. Nè pesante qui ci cadrebbe.

T. Anche un discorso parlato o scritto può essere pur troppo peso, o così parere ai leggieri Peso lo stile che manca d'agilità; pesa la maniera di scultore o pittore; pesa l'architettura d'un edifizio.

T. Peso lo stesso scrittore o artista.

T. A modo d'avv. Scrive peso. Anco d'opera manuale, dello scrivere copiando, del fare qualsiasi lavoro con meno prontezza o scioltezza di quello che si converrebbe.
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