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Informazioni utili online sulla parola italiana «barba», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Barba

Parole Collegate

»» Aggettivi per descrivere barba (corta, lunga, curata, incolta, folta, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
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Liste a cui appartiene

Lista Parole Monovocaliche [Barattava, Barava « * » Barbara, Barbata]

Foto taggate barba

Foto 862126001

modellare il legno

Un musicista stravagante
Tag correlati: uomo, cappello, ritratto, viso, musica, volto, autoritratto, baffi, maschera, vecchio, anziano, musicista, statua, capelli

Informazioni di base

La parola barba è formata da cinque lettere, due vocali (tutte uguali, è monovocalica) e tre consonanti.
È una parola bifronte senza capo né coda, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (bra). Divisione in sillabe: bàr-ba. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con barba e canzoni con barba per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Non ho mai baciato un ragazzo con la barba: devo provvedere al più presto!
  • Preferisco farmi la barba con un rasoio tradizionale, quello elettrico mi irrita la pelle.
  • Il mio nipotino attendeva con ansia il giorno in cui si sarebbe rasata la barba per la prima volta!
Citazioni da opere letterarie
La giocatrice di Adolfo Albertazzi (1914): — Sissignora! Io sono un uomo alla buona, franco, robusto, sano. Non leggo romanzi, io! E non avrei mai creduto d'innamorarmi fino a questo punto. — Di chi? — Oh bella! Di lei! - Gianni rispose con voce un po' aspra, perché il cuore gli picchiava il petto; e con la sinistra accomodava la barba, mentre Claudia, niente affatto meravigliata, restava con la testa appoggiata al divano mostrandogli, senza volere, la bianca gola e sorridendo d'un'ironia lieve, non priva d'indulgenza.

I Robinson Italiani di Emilio Salgari (1897): Era un marinaio giovane ancora, poiché non doveva avere più di venticinque a vent'otto anni, colla pelle del viso assai abbronzata, i lineamenti marcati, occhi neri e vivaci ed i capelli e la barba pure nera. Era uno di quei tipi che s'incontrano di sovente nella riviera di levante o di ponente della Liguria, veri tipi di marinai pieni d'audacia e di fuoco.

La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano (2008): La strada continuava per qualche centinaio di metri e Mattia guardava avanti a sé. Alice ne approfittò per osservarlo con calma così da vicino. Non era più il Mattia della foto. La pelle del suo viso non era più un tessuto unico, liscio ed elastico: adesso le prime rughe, ancora molto sottili, gli solcavano la fronte. Si era fatto la barba, ma quella nuova già spingeva da sotto le guance, puntinandole di nero. La presenza del suo corpo era massiccia, sembrava non lasciare più spiragli per invadere il suo spazio, come lei amava fare così spesso da ragazza. Oppure era lei a non sentirsi più in diritto di farlo. A non esserne più capace.
Proverbi
  • Quando il capello è bianco e la barba grigia, sembra di pigiar ma non si pigia.
  • Quando la barba fa bianchino, lascia la donna e tieniti il vino.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per barba
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: barbe, barbi, barbo, barca, barda, baria, barra, birba, burba, garba.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: garbi, garbo, garbò.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: babà, bara. Togliendo tutte le lettere in posizione pari si ha: bra.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: sbarba.
Parole con "barba"
Iniziano con "barba": barbara, barbare, barbari, barbaro, barbata, barbate, barbati, barbato, barbablù, barbarie, barbassi, barbasso, barbacane, barbacani, barbaglii, barbaglio, barbanera, barbarica, barbarici, barbarico, barbarità, barbacarlo, barbadiana, barbadiane, barbadiani, barbadiano, barbaforte, barbaforti, barbaresca, barbaresco, ...
Finiscono con "barba": sbarba, prebarba, dopobarba.
Contengono "barba": sbarbai, sbarbano, sbarbare, sbarbata, sbarbate, sbarbati, sbarbato, sbarbava, sbarbavi, sbarbavo, imbarbarì, rabarbaro, sbarbammo, sbarbando, sbarbante, sbarbanti, sbarbarsi, sbarbasse, sbarbassi, sbarbaste, sbarbasti, imbarbarii, sbarbarono, sbarbatore, sbarbatori, sbarbatura, sbarbature, sbarbavamo, sbarbavano, sbarbavate, ...
»» Vedi parole che contengono barba per la lista completa
Parole contenute in "barba"
bar. Contenute all'inverso: bra.
Incastri
Inserito nella parola si dà SbarbaI; in sta dà SbarbaTA; in sto dà SbarbaTO; in raro dà RAbarbaRO; in store dà SbarbaTORE; in stura dà SbarbaTURA.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "barba" si può ottenere dalle seguenti coppie: baco/corba, base/serba, baso/sorba, barro/roba.
Usando "barba" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * bada = barda; * badi = bardi; * bado = bardo; * baia = baria; * baie = barie; * baio = bario; * bara = barra; * bare = barre; * bari = barri; * baro = barro; tuba * = turba; * aie = barbie; * badai = bardai; * barai = barrai; * aera = barbera; * aoni = barboni; * aula = barbula; * aule = barbule; * auto = barbuto; * badano = bardano; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "barba" si può ottenere dalle seguenti coppie: barre/erba, barro/orba.
Usando "barba" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * abate = barate; * abato = barato; * abile = barile; * abili = barili; * abolì = baroli; * abbate = barbate; * abbina = barbina; * abbini = barbini; * abbino = barbino; * abbona = barbona; * abboni = barboni; * abbassi = barbassi; * abbasso = barbasso; * abbigli = barbigli; * abbozza = barbozza; * abdotta = bardotta; * abdotte = bardotte; * abdotti = bardotti; * abdotto = bardotto; * abitoni = baritoni; ...
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "barba" si può ottenere dalle seguenti coppie: barda/bada, bardai/badai, bardammo/badammo, bardando/badando, bardano/badano, bardante/badante, bardanti/badanti, bardarci/badarci, bardare/badare, bardarono/badarono, bardarsi/badarsi, bardasse/badasse, bardassero/badassero, bardassi/badassi, bardassimo/badassimo, bardaste/badaste, bardasti/badasti, bardata/badata, bardate/badate, bardati/badati, bardato/badato...
Usando "barba" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * sorba = baso; turba * = tuba; * roba = barro; * area = barbare; * aria = barbari; * atea = barbate; * inia = barbini.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "barba" (*) con un'altra parola si può ottenere: * il = baribal; seri * = sbarberai; site * = sbarbiate.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Barba, Baffi, Basette, Fedine, Mustacchi, Pizzo - La Barba sono tutti i peli che nascono sul viso; e, secondo che crescono o si radono, si dice Barba corta, lunga, Farsi o radersi la barba. - Si chiamano Baffi quella barba che nasce sul labbro superiore, lasciata allungare; e se sono molto folti e lunghi, alcuni li chiamano, alla francese, Mustacchi. - Le Basette sono la barba lasciata crescere sull'orlo delle mascelle, più sotto il mento, ma rimanendo raso esso mento e il dinanzi delle guance. Anticamente si diceva, e con maggior proprietà, per Baffi; è vero per altro che Basetta, per ciò che abbiamo dichiarato, raramente si usa. - Fedine, per ultimo, sono quella barba lasciata crescere a' lati delle mascelle, ma non fin sotto il mento; e sono più folte e più lunghe di ciò che abusivamente si dice Basetta. [immagine]
Barba, Radice - Qui sarà buono il riportare tutto il bell'articolo del Grassi.

«Quantunque l'Accademia della Crusca, fondata sull'autorità degli scrittori, ponga Barba per Radice, parmi tuttavia necessario indicarne la differenza. Ognun sente che la voce Barba posta per Radice, è un traslato del pelo che cresce sul mento degli uomini, e che, per quanto possa spingersi lontana questa traslazione, essa non potrà mai andar tant'oltre da diventar contraria alla prima e natural sua significazione. Quindi è che i Latini adoperarono pure la voce Barba in senso metaforico; ma, non discostandosi mai dall'origine, la ponevano ad indicare tutte le fibre molli e pendenti delle piante, la lanugine dell'erbe e dei fiori. Barba (dice il Forcellini) translate dicitur de summis arborum ramulis, seu tenujoribus foliis extremis, de lanugine in plantis et similibus (1).

«E come si potrà confondere quest'idea di cosa tenute e molle colla voce Radice, che è quella parte della pianta che sprofonda nella terra e vi tien fermi gli alberi contro l'ira del vento? Avrebb'egli l'Alfieri sostituito barba a radice in que' bei versi del Saul ove con espressione tutta orientale dice:

....Oggi la quercia antica,
Dove spandea già rami alteri all'aura,
Innalzerà sue squallide radici?


«Non è egli più naturale il dire le barbe della rosa, le barbe dell'ellera, che non le barbe del rovero o del cedro? E chi dicesse le radici della rosa e dell'ellera, e le barbe del frassino o dell'olmo, non peccherebbe egli contro la proprietà dei due vocaboli?

«Toccò di questa differenza un gentile scrittore toscano, l'Alamanni, il quale nel suo poema della Coltivazione dice:

Come sia mezzo ottobre, zappi e smuova
La terra in giro, e le radici scopra
Della vite gentil; e quante truova
Piccole barbe in lei, che non più addentro
D'un piede e mezzo sien, col ferro ardito
Le tagli e spegna ....


«Aggiungi che Radice si adopera con forte traslato per la parte più bassa di una montagna, onde si dice la radice d'un monte; e non si potrebbe dire le barbe o la barba d'un monte.

«Vero è bene che ne' derivati Abbarbarsi e Abbarbicarsi, presi nel senso metaforico di Piantar la sede, la dimora in alcun luogo, i significati sopraccennati più facilmente vengono a confondersi; ma questa confusione, ove io abbia pur bene dichiarato il senso naturale dei vocabili primitivi, si potrà da ogni accurato scrittore evitare.»

(1) Plin., lib. 17, c. 23. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Barba, Barbe, Radice - Barba, nell'uso de' campagnuoli toscani, è la radice unica, fatta a fittone, come quella della carota: le molte e sottili fatte a ciocca, diconsi barbe: così il Lambruschini; ma io credo che il suddetto senso di barba non possa trasportarsi nella lingua comune; bensì le radici sottilissime e a modo di fibre, come che non mai forse può darsi che una pianta ne abbia una sola, si dicono sempre al plurale barbe; nè una di esse si dirà una barba, ma bensì una delle barbe della pianta. Radice è generico; le barbe d'una pianticella son piccole radici; alle radici non puossi dir barbe; le radici son quelle degli alberi e delle piante più grosse. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Barba - I primi uomini portarono la barba come loro l'aveva data la natura. Gli Egizj ed alcune nazioni dell'Asia se la toglievano quale oggetto superfluo. Agli Ebrei era proibito di tagliarsela. Bacco, il più antico conquistatore di cui faccia menzione la storia profana, era barbuto, e così pure gli Ercoli. I Greci, i Trojani, i Latini si lasciavano crescere la barba. Omero parla spesso di quella di Ulisse, di Diomede, d'Ettore e di Priamo. Virgilio ci rappresenta Mesenzio col petto coperto dalla lunga barba. Sotto il regno di Semiramide, che voleva passare per un uomo, la non si vede in uso presso gli Assirj. I Greci se la fecero radere nel secolo di Alessandro. Filippo, padre di questo, parimente che i suoi predecessori Aminta ed Archelao, figurano sulle medaglie come non avendola. Al momento della battaglia di Arbelles si fece radere barba e capelli, ed ingiunse a' soldati d'imitare il suo esempio onde non lasciare presa alcuna al nemico. Quest'uso sussistè di poi per molto tempo in Macedonia, ma i Tolomei ed altri successori tornarono a tenerla. I Romani, verso l'anno 454. dalla fondazione di Roma, imitarono gli Orientali e cominciarono a tagliarsi la barba. A Roma i giovani non se la potevano togliere che all'età di 21. anno; quell'epoca era per essi giorno festivo, e ne consacravano le primizie a qualche divinità. Nerone offerse la sua barba in un vaso d'oro a Giove capitolino. Adriano ricominciò a portarla, e con esso i Greci ed i Romani. Sotto Costantino questi popoli se la levarono nuovamente, e indi la rimisero sotto Giustiniano. I Goti ed i Franchi non avevano altro che i baffi. Da Clovigi in poi, il quale accettò la dignità di patrizio romano, si fissò l'uso della barba, e durò sino al secolo XII. Luigi il Giovane, S. Luigi e i suoi successori se ne spogliarono. La barba riprincipiò a vedersi in Francia sotto Francesco I., che per mezzo di essa voleva celare un difetto che aveva in fondo alla guancia. E' noto che Enrico IV l'aveva lunghissima. Luigi XIII la portò a guisa di ciuffo. Finalmente la non si vide più verso l'anno 1680. Tra i villici delle Cesenne la barba fu un segno di distinzione: costoro facevano precedere da quel vocabolo il nome dell'individuo che volevano onorare, dicendo: barba Giovanni, barba Pietro ec:, qualificazione che in appresso divenne un soprannome pei religionarj di quelle contrade, i quali furono detti barbets. [immagine]
Dizionario compendiato di antichità del 1821/1822
Barba - Gli uomini di tutte le Nazioni si lasciarono per lungo tempo crescer la barba, e la conservarono con una cura tale che se ne riguardava la perdita come cosa ignominiosa ed anche come un oltraggio. Sembra che si cominciasse a raderla in Persia. Almeno è certo, che essendone stata fatta da Alessandro la conquista, fra tutti gli usi, che parve adottare, non obliò questo; e fu il primo dei Greci, che si facesse rader la barba. L'esempio d'Alessandro estese ben presto questo costume in tutta la Grecia, d'onde passò a Roma; ma ciò non accadde che nell'anno 404. dalla fondazione della Città, allorchè vi si recarono barbieri di Sicilia.

Fu nulladimeno proibito ai giovani Romani di farsi radere prima del ventunesimo anno, ma però alcuni differivano ancora fino al trentesimo; ed era sempre una Festa domestica quando qualcuno della famiglia si faceva per la prima volta rader la barba, che ordinariamente tenevasi per superstizione. Tra i Greci e i Romani non vi furono quasi più che i Filosofi, che si lasciassero crescer la barba.

Adriano, che si piccava di esserlo, e forse per nascondere i porri, che aveva nel volto, si lasciò crescer la barba, che portava lunghissima; nel che fu imitato dai cortigiani, e quindi da' suoi successori. In seguito le lunghe barbe ritornarono in moda.
Gran Dizionario Teorico-Militare del 1847
Barba in barba - En barbette. Maniera di piantare le batterie, e di situare le artiglierie allo scoperto e sui luoghi più elevati, onde la canna del pezzo giuochi sul parapetto: dicesi anche pezzo in barba, batteria in barba. [immagine]
Barba - s.f. Barbe. Si lascia d'ordinario crescere la barba ai guastatori o zappatori di un reggimento, per farli comparire più robusti e marziali. [immagine]
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: barattoloni, barava, baravamo, baravano, baravate, baravi, baravo « barba » barbabietola, barbabietole, barbablù, barbacane, barbacani, barbacarlo, barbadiana
Parole di cinque lettere: bantù, bantu, barai « barba » barbe, barbi, barbo
Vocabolario inverso (per trovare le rime): quadriloba, triloba, multiloba, roba, guardaroba, proba, improba « barba (abrab) » prebarba, dopobarba, sbarba, garba, aggarba, erba, tagliaerba
Indice parole che: iniziano con B, con BA, parole che iniziano con BAR, finiscono con A

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