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Informazioni utili online sulla parola italiana «ancora», il significato, curiosità, forma del verbo «ancorare», associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Ancora

Forma verbale

Ancora è una forma del verbo ancorare (terza persona singolare dell'indicativo presente; seconda persona singolare dell'imperativo presente). Vedi anche: Coniugazione di ancorare.

Parole Collegate

Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
nave (11%), nuovamente (9%), salvezza (7%), basta (6%), sempre (6%), tu (6%), dai (4%), barca (2%), ripetizione (2%), catena (2%), insieme (2%), mare (2%), anche (2%), continuo (2%), più (2%). Vedi anche: Parole associate a ancora.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Foto taggate ancora

modellismo 6

Caduti in mare

Gatto tra catene

Informazioni di base

La parola ancora è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: an-có-ra / àn-co-ra.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con ancora e canzoni con ancora per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Ancora una volta devo ricredermi della persona alla quale avevo dato piena fiducia.
  • È arrivata la primavera astronomica, ma sembra ancora di stare in pieno inverno.
  • Questa sera non si è ancora visto nessuno per l'aperitivo.
Citazioni da opere letterarie
Il perduto amore di Umberto Fracchia (1921): La sua rassomiglianza con la nostra fotografia era ancor grande. Alto, diritto, con la barba e i capelli appena brizzolati, egli non rivelava né stanchezza né dolore. Il suo volto pallidissimo, di un pallore olivastro ed uguale, bruciava ancora di quella fiamma interna che gli splendeva negli occhi scuri, profondi e lucidi.

Elias Portolu di Grazia Deledda (1928): Qualche volta egli si addormentava così, nella quiete profonda del meriggio, e immancabilmente Maddalena gli appariva in sogno. Ed erano sogni che lo turbavano e lo eccitavano dolorosamente, lasciandogli una cattiva impressione per tutto il resto della giornata. Egli aveva sperato di calmarsi e dimenticare nella solitudine della tanca, lontano da lei; ma i ricordi dei giorni trascorsi a San Francesco, quel sogno in riva all'Isalle, quel ritorno fatale, erano troppo recenti. Il suo sangue ne era ancora acceso, e la volontà non bastava a vincer l'incendio: la solitudine, le forze fisiche rinascenti, aumentavano la passione.

Il mistero del poeta di Antonio Fogazzaro (1888): Scrivo queste ultime parole d'introduzione alle sei del mattino. L'aria è pura, un mite lume di luna cede quietamente all'alba serena; a piè della casa un bianco mare di vapori pesanti dorme sulla valle. Vorrei che fosse così, amica mia, anche là dove saremo dopo la morte e prima dell'ultima aurora, del giorno eterno; vorrei che dalla terra, tutta avvolta ancora d'ignoranza e di tristizia umana, nessun vapore maligno salisse a noi.
Proverbi
  • Chi di una donna brutta s'innamora, lieto con essa invecchia e l'ama ancora.
  • Nessuno è tanto vecchio che non creda di vivere ancora un anno.
Espressioni e Modi di Dire
  • Avere ancora il latte alla bocca
  • Ancora di salvezza
  • Puzzare ancora di latte
Titoli di Film
  • La Pantera Rosa colpisce ancora (Regia di Blake Edwards; Anno 1975)
  • L'impero colpisce ancora (Regia di Irvin Kershner; Anno 1980)
  • Due ore ancora (Regia di Rudolph Maté; Anno 1950)
Canzoni
  • Ancora in volo (Cantata da: Al Bano; Anno 1999)
  • L'ho persa ancora (Cantata da: Gli Opera; Anno 1976)
  • Ancora un po' (Cantata da: Cesare Cremonini; Anno 2006)
  • Per te qualcosa ancora (Cantata da: Pooh; Anno 1974)
  • È ancora giorno (Cantata da: Adriano Pappalardo; Anno 1972)
  • Per una volta ancora (Cantata da: Carla Boni e Nunzio Gallo; Anno 1957)
  • Mi manchi ancora (Cantata da: Matia Bazar; Anno 1987)
  • E c'è ancora mare (Cantata da: Giorgia; Anno 1995)
  • Ancora e sempre (Cantata da: Gens; Anno 1970)
  • Ancora ti vorrei (Cantata da: Bobby Solo; Anno 1984)
  • Ancora (Cantata da: Mina; Anno 1978)
  • Ancora (Cantata da: Eduardo De Crescenzo; Anno 1981)
  • Credimi ancora (Cantata da: Marco Mengoni; Anno 2010)
  • Ancora insieme a te (Cantata da: Mietta; Anno 2000)
  • Ancora ci credo (Cantata da: Tina Allori e Flo Sandon's; Anno 1957)
  • Ancora tu (Cantata da: Lucio Battisti; Anno 1976)
  • Chiamami ancora amore (Cantata da: Roberto Vecchioni; Anno 2011)
  • Suoneremo ancora (Cantata da: Dhamm; Anno 1995)
  • Quanto tempo e ancora (Cantata da: Biagio Antonacci; Anno 1998)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per ancora
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: ancona, ancore, ancori, ancoro, anfora.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: ancor.
Altri scarti con resto non consecutivo: anca, anoa.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: ancorai.
Parole con "ancora"
Iniziano con "ancora": ancorai, ancorano, ancorare, ancorata, ancorate, ancorati, ancorato, ancorava, ancoravi, ancoravo, ancoraggi, ancorammo, ancorando, ancorante, ancoranti, ancorarci, ancorarmi, ancorarsi, ancorarti, ancorarvi, ancorasse, ancorassi, ancoraste, ancorasti, ancoraggio, ancorarono, ancoravamo, ancoravano, ancoravate, ancorassero, ...
Finiscono con "ancora": disancora, salpancora.
Contengono "ancora": disancorai, disancorano, disancorare, disancorata, disancorate, disancorati, disancorato, disancorava, disancoravi, disancoravo, disancorammo, disancorando, disancorante, disancoranti, disancorarci, disancorarmi, disancorarsi, disancorarti, disancorarvi, disancorasse, disancorassi, disancoraste, disancorasti, disancorarono, disancoravamo, disancoravano, disancoravate, disancorassero, disancorassimo.
»» Vedi parole che contengono ancora per la lista completa
Parole contenute in "ancora"
ora, cora, ancor. Contenute all'inverso: aro.
Incastri
Inserito nella parola dista dà DISancoraTA; in disti dà DISancoraTI; in disto dà DISancoraTO.
Inserendo al suo interno emo si ha ANemoCORA.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "ancora" si può ottenere dalle seguenti coppie: anidro/idrocora.
Usando "ancora" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * corani = anni; * corano = anno; * corata = anta; * corate = ante; paranco * = parrà; * rana = ancona; * aera = ancorerà; * aero = ancorerò; * aerai = ancorerai; * aerei = ancorerei; * aiate = ancoriate.
Lucchetti Riflessi
Usando "ancora" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: pena * = pecora.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "ancora" si può ottenere dalle seguenti coppie: manco/ram.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "ancora" si può ottenere dalle seguenti coppie: anni/corani, anno/corano, anta/corata, ante/corate, ancona/rana.
Usando "ancora" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * idrocora = anidro; parrà * = paranco; ancoraggi * = raggira; * anoa = ancorano; * area = ancorare; * atea = ancorate; * raggira = ancoraggi.
Sciarade incatenate
La parola "ancora" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: ancor+ora, ancor+cora.
Intarsi e sciarade alterne
"ancora" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: ano/cra.
Intrecciando le lettere di "ancora" (*) con un'altra parola si può ottenere: * eri = ancorerai.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Eziando, Anche, Altresì, Ancora - Eziandio è formata sul latino Etiam; è voce affettata ed ora quasi fuor d'uso. - Anche accenna propriamente ripetizione della cosa medesima, e alle volte, aggiunzione ad altre cose o persone. - «Viene anche lui. - Porta anche il vino.» - Lo stesso suona la voce Ancóra; ma ha in sè pure la idea di continuazione di tempo, e questo è l'uso più frequente. - «Ce n'è ancora per un pezzo. - Non è ancora arrivato.» - La voce Altresì è più de' letterati che nell'uso, e vale inclusione; cioè si usa quando tra le cose già dette, o ricordate, se ne vuol comprendere un'altra. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Eziandio, Ancora, Anco, Ancorchè, Anche, Per anco - Ancora, lo direi meglio avverbio di tempo che congiunzione: egli è ancora lontano, non è tempo ancora, e simili. Eziandio sembrami più parola di senso e di effetto suppletivo che veramente congiuntivo; di un uomo di gran cuore, generoso ma savio, si dirà, non solo che egli dà, ma eziandio che sa dare: qui, la qualità essenziale è di dare, la suppletiva, di dar con giudizio, è bene soggiunta dall'eziandio. Ancorchè è congiunzione condizionale e sospensiva; ancorchè io venga per farvi piacere, non crediate che, ecc.: ancorchè io riesca, dubito che tutti abbiano a rimanerne contenti. Anco, come derivante più chiaramente da ancora, può, oltre essere congiunzione, avere il significato di avverbio di tempo, e più se va unito a per: l'inverno non è per anco finito, abbenchè le giornate si slunghino e il sole riscadi già passabilmente. Anche, la direi pretta congiunzione, e congiunzione che unisce, che aggiunge: prendete anche questo; venite anche voi: per significar tempo mi servirei sempre di anco, di per anco e di ancora. Per anco, serve a significare insistenza, agglomerazione: a malgrado il vostro dire e fare, non giungeste per anco a farmi perdere la flemma; non sono per anco nè tanto ricco, nè tanto istruito da tralasciare di occuparmi utilmente e di studiare. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Ancora - Nei primi tempi, per fermare le navi si adopravano grosse pietre, ceste, sacchi pieni di arena, legati a delle funi, e che si calavano in mare. Mida, re della gran Frigia, riguardavasi dagli antichi come inventore delle ancore. Le prime non furono di ferro, ma di pietra, ed anche di legno; quelle di legno si caricavano di piombo. Narra Diodoro, che i Fenici avendo radunato ne' primi viaggi fatti in Spagna più argento di quello che poteano portare i loro navigli, tolsero il piombo ch'era nelle loro ancore e vi misero in sua vece l'argento che sopravanzava. Queste ancore avevano un solo uncino. Secondo Strabone, quelle a due denti furono inventate dopo molti secoli da Anacarsi. A tempo degli Argonauti i Greci non le conoscevano, e neppure ne facevano uso nel secolo di Omero. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Ancòra - Talvolta è avv. di tempo, e riferiscesi quando al presente, quando al passato, e quando al futuro. Aff. a Ora, o in Hanc horam. Petr. Son. 122. (C) Ancor torna sovente a trarne fuora Lagrime rare. Bocc. Nov. 11. 14. Il quale, coloro, che per lui andarono, trovarono ancora in camicia. Petr. Son. 14. Per mirar le sembianze di colui Ch'ancor lassù nel Ciel vedere spera.

2. T. Accorciato e posposto. Vas. VII. 3. Perchè più chiaro ancor si conosca.

3. Talora è particella copulativa, che significa continuazione, e vale lo stesso che Dippiù, Parimente. Bocc. Nov. 7. 5. (C) E appresso soprastando ancora molto più, convenne… gli desse la seconda. E 10. 5. Acciocchè, come per nobiltà d'animo dall'altre divise sete, ancora per eccellenza di costumi separate dall'altre vi dimostriate. E 17. 39. Da quegli che quivi al servigio di lei erano, fu lietamente ricevuto, e ancora dalla donna. E 25. 15. Comechè buona opinione avesse della dama, ancora ne la prese migliore. Dant. Inf. 11. 94. Ancor un poco índietro ti rivolvi. Petr. Son. 231. E le cose presenti e le passate Mi danno guerra, e le future ancora.

4. Vale altresì Pure in quest'ora, In questo tempo, In questo punto. Dant. Inf. 8. (C) Che Dio ancora ne lodo e ne ringrazio. E 15. Sieti raccomandato il mio tesoro, Nel quale io vivo ancora. E 18. 5. Quanto aspetto reale ancor ritiene. E 22. 8. Così foss' io ancor con lui coverto.

T. In D. (2. 23.) pare che valga A quest'ora, o sia più del solito aff. ad Hac hora. Come se' tu quassù venuto ancora?

5. T. Con altro avv. di tempo. Vas. VII. 210. Le bellissime prospettive che da sè lavorò, sono ancora oggi non senza maraviglia guardate.

6. T. Riguardando col pensiero al futuro. Figliuoli, ancora per poco sono con voi.

7. Per Ancorchè, Sebbene. Dant. Inf. 8. (C) Ch'io ti conosco, ancor sie lordo tutto. Fir. Disc. Anim. 26. Il corvo, ancora il conoscesse che ella dicesse il vero, non si volle attenere al suo consiglio. Sen. Declam. 189. (M.) Qualunque fanciulla fusse tolta e sforzata, ancora di saputa de' parenti, potesse addomandar colui che la sforzasse, per marito. Stor. Barl. 57. (Mt.) Guarda che vada al diritto cammino de' comandamenti del nostro Signore, ancora siano egli aspri a fare per lo travaglio del corpo… T. Domin. Gov. Fam. 129.

8. Colla particella negativa, vale Non per anche. Bocc. Nov. 10. 5. (C) Egli non sono ancora molti anni passati, che… Dant. Inf. 18. E fa che feggia Lo viso in te di questi altri malnati, A' quali ancor non vedesti la faccia. Petr. Son. 269. (M.) Non sono al sommo ancor giunte le rime; In me 'l conosco…

9. E in signif. di Neanco o Appena. Vit. S. Gio. Batt. 135. (Mt.) E non intendo di dire delle sue altissime virtudi, perocchè non saprei se ancora son ben dette dalla bocca de' Santi; sicchè non intendo d'entrare in così somma altezza.

10. Per Nuovamente. Vit. Cr. (C) Ora è menato ad Anna, ora a Caifa…, ora a Pilato, e ancora a Pilato. E appresso: La Maddalena si stava a' piedi del monimento, e piangeva; e guardando ancora nel monimento, si vede due Angioli. Vit. S. Gio. Batt. 204. (M.) Io andai più addentro che io facessi ancora.

11. In forza di Per l'avvenire. Bocc. g. 10. n. 9. (Mt.) Egli potrà ancora avvenire che noi vi farem vedere di nostra mercanzia.

12. Per Infino a qui, Al presente. [Camp.] Volg. Bib. S. Paol. Tim. 1. 5. Non bere ancora acqua, ma usa un poco di vino per lo stomaco tuo e per le tue infermitadi spesse. (Noli adhuc, il testo.) E D. 1. 16. Se lungamente l'anima conduce Le membra tue, rispose quegli, ancora, E se la fama tua dopo te luca. (Così va letto co' Mss. di maggior credito, espunto l'allora della Volgata.)

13. T. Per Inoltre, posp. a altre voci. Ghib. in Vas. 1. p. XIII. Una ancora simile a queste due (statue) fu trovata… = Sen. Declam. 176. (M.) E ancora è grande danno di lui. E 177. E ancora, perch'egli abbia tagliate le mani, non ha perduta la virtù.

Anche in principio di periodo; ed è modo di continuare una dimostrazione. [Camp.] Dant. Purg. 2. Ancor, se raro fosse di quel bruno Cagion che tu domandi… T. Vannoz. Canz. Ancor, Fortezza e Temperanza mute Non sono in lui.

14. † [Camp.] Per Dopo. Med. Pass. G. C. Ancora più tempi infermò la donna a morte, ed essendo sì gravemnete inferma, chiamò…

15. E in forza di Tuttavia. Vit. S. PP. 3. 7. (M.) E Marta incontanente fu tutta piena di fede, e disse: Io veggio che questo nostro maestro sarà ancora ogni nostro bene. Alam. Avarch. 4. 69. (Gh.) Così parlando ancor, vêr lui s'avventa, E con la spada il fianco gli percuote.

16. Per Nondimeno, Nonostante ciò. Bocc. Filoc. 1. 348. (Gh.) Se voi mi concedete ch'io vada, andrò; e se voi non lo mi concedete, ancora andrò. T. Arr. Settim. 1. Il dì mi lamento… mando sospiri; e ancora per lo favellio delle genti è dilettevole il dì. Assai è minore l'angoscia del dì che quella della notte.

17. Per Così tosto, Già già. Bocc. g. 9. n. 4. (C) Veggendo l'Angiultere in concio di cavalcar, disse:… Vogliamocene noi andare ancora? Deh, aspéttati un poco.

18. E talora preceduto dalla prep. Per, vale Pur tuttora. [Val.] Salviat. Granch. 3. 7. Veder se, mentre il male È fresco per ancor, ci si potesse Pigliar qualche rimedio. T. Pap. Cons. Med. 1. 198. Verisimil cosa è che il detto male sia per ancora nascente, e non adulto. Red. Lett. fam. 2. 171. Sono tutte a due (le tartarughe) per ancor vive.

19. Talora Per ancora vale Per anche, Fino ad ora. [Val.] Fag. Rim. 6. III. Eppure non l'ho avuto (il grano) ed ordinare Nol sento per ancora. E 3. 163. Ma di costoro Nessuno per ancor non ho trovato. Cellin. Vit. 2. 128. Per ancora non s'era mai mostro ne' disegni… di mano del detto Bologna. T. Red. Lett. fam. 1. 439. Sto attento alla vendita de' beni… ma per ancora non si trova chi si affacci.

20. Nè ancora per Nè anche, Nè pure. [Val.] Bocc. Ninf. 159. La veste femminina Ripose nel suo luogo che la madre Non se ne accorse, nè ancora il padre. T. Arr. Settim. 1. Levomi e rivolgo i piedi dalla parte del capo; nè ancora posso stare così.

E interpostavi alcun'altra voce. Varch. Sen. Ben. l. 1. c. 9. p. 26. (Gh.) Alcuna volta (i benefizi) si debbeno (debbono) dare in modo che nollo (non lo) sappia nè quegli ancora a cui si danno.

21. Ancora più… che. Singolare costrutto, dove ha forza di Inoltre, Oltre a ciò. Jac. Cess. Scacch. 88. (Gh.) Non si vergognò,… Ancora più che la cavata parte del capo,… sì l'empiè di piombo colato. (Il suo pieno sarebbe: E fece ancora più questo, che,…)

T. Ellissi. Ancora un poco; e l'uomo metterà l'ale e una terza gamba. Jo. 14. Adhuc modicum, et mundus me jam non videt.

22. Ancora ancora. Così replicato, come molte altre particelle, ha forza di superlativo. Car. Lett. 1. 179. (M.) Che ancora ancora, quando io ci penso, non sono padrone di me stesso.

23. [Val.] E per Tuttora. Car. Lett. fam. 2. 136. Tantochè ancora ancora non so che mi fare. Corsin. Torracch. 14. 1. Intanto Armilla in fra l'ombrose piante D'un bosco se ne gia vicino a Labbia, Fervida ancora ancora ed estuante.

24. E per Affatto affatto, Del tutto. Cecch. Donz. 5. III. Che fiaccar si possa il collo Ancora ancora.
Àncora - S. f. (Mar.) [Fin.] Stromento di ferro a due braccia, il quale, gettato in mare, al cui fondo s'apprende colle sue marre, serve poi a trattenere il bastimento, mediante la gomena o la catena che ad esso l'unisce. Nell'Ancora distinguonsi varie parti come: il fuso, il ceppo, la cigala, l'occhio, le braccia, le marre, le unghie, la croce, il diamante, le orecchie. = Aff. al lat. Ancora, dal gr. Ἄγκυρα, derivante forse da ̓Αγκύλος, che vale Adunco. Fors'anche primitivamente dalle voci celtiche Anc, Ferro, e Cor, Becco, Rostro. Bret. Ancor; ingl. Anchor; fiam. Anker; sass. ant. Ancre, franc. Ancre; provenz., spagn., portog., catal. Ancora. (Gh.) Dant. Inf. 16. (C) Siccome torna colui, che va giuso, Talora a solvere áncora ch'aggrappa O scoglio o altro che nel mare è chiuso. Bocc. Comm. Dant. 3. 284. (Gh.) L'áncora è uno strumento di ferro, il quale dall'un de' lati ha più rampiconi, e dall'altro un anello per lo quale si lega alla fune che il manda giù nel fondo del mare, e di quello il tira su. T. Car. En. VI Volser Ie prue, gittâr l'áncore. (Virg. Ancora de prora jacitur.) [Cont.] Pant. Nav. 7. Eupalamo trovò l'áncora di doi uncini. E 47. Portano le galee quattro ferri o áncore per dar fondo, doi alla prora sotto le rembate, e doi allo schifo e al focone, uno per banda. Fal. Nav. I. 3. Il vascello avanti la partenza di porto sia guarnito d'ogni cosa, cioè stagno, con buone vele, gomene, áncore.

T. Prov. Tosc. 354. È come l'áncora, che sta sempre nel mare, e non impara mai a nuotare. (A chi non giova l'esperienza.)

2. [Cors.] Stare sull'áncora. Dicesi delle navi quando hanno dato fondo. Bart. Pov. Cont. 4. 63. Ricoverò nel porto d'Atene, e quivi con le vele ammainate… avendo dato fondo, si stava quietamente sull'áncore.

[Cont.] Fal. Nav. I. 9. Il vascello longo non si sbatte tanto quando ha il mare a prua, o sull'áncora.

3. Levare, Alzare, Salpare l'áncora dicesi anco per Partire, Lasciar la terra, Salpare. [Val.] Algar. Op. Scelt. 3. 8. Fatte nuove provvisioni, levammo l'áncora il primo di questo mese. [Cam.] Adr. Plut. Op. 1. 364. Alcuni naviganti, surgendo tempesta, non possono stare in riva al mare, ma, alzate l'áncore, ingolfati cominciano ad affannarsi gridando e vomitando.

[Cont.] Pant. Nav. 204. Poichè la gente si sarà imbarcata, prima che si levino le áncore e si cominci a navigare, ammonisca il generale i suoi capitani. E 171. Doi arganelli per salpare i ferri, cioè le áncore.

4. [Cont.] Dar fondo all'áncora, Sorgere, o Gettar l'áncora. Lasciar cadere, Affondar l'áncora. Fal. Nav. I. 6. Entrando in porto a salvamento deve per obligo fare dar fondo alla prima áncora, e fare ormeggiare per le fortune e traversie di detto porto. Cons. Mar. 244. Il padrone di nave o navilio, o il nocchiere farà sorgere áncore in qualunque luogo che loro fossino e i marinari diranno che quell'esarcia, con la quale loro vanno a surgere quelle áncore, non è sufficiente. Casar. Spieg. Cons. Mar. 245. Far sorgere o sia gettare áncore.

5. [Val.] Essere all'áncora; Star fermo, Stare in porto. Algar. Op. Scelt. 3. 12. Quantità di legni, forse un centinajo, sono qui all'áncora insieme con noi.

6. [Cont.] Segnale d'áncora. Gavitello. Gent. Art. 65. Un segnale di áncora come fanno li marinari che per sapere dove sia il ferro, gli attaccano un segnale alla grippia. Cons. Mar. 243. Padrone di nave che piglierà o farà pigliare segnali, gajatelli, o rase d'áncore di alcuna nave o navilio che appresso di lui sarà ormeggiato, averà orbate quelle áncore, o fatte orbare.

7. [Cont.] Àncora che ara. È quella che per cattiva qualità di fondo, o per forza straordinaria esercitata su di essa dalla gomena, solca il fondo senza far testa. Pant. Nav. 230. Se sarà terra o sabbia minuta il fondo sarà ottimo; siccome essendo lumachelle, o concoline, o arena grossa, o pietre, sarà pessimo, nel quale arerebbe l'áncora. E 231. Essendo sorta la squadra dove o per non vi essere buon tenitore o per la veemenza del vento arasse l'áncora, abbassasi prestamente la tenda.

8. Àncora di speranza, da rispetto. Dicesi l'Ancora maggiore d'ogni nave, e che riservasi ne' più gran pericoli. Ar. Fur. 18. 143. (C) Chi l'áncore apparecchia da rispetto.

9. (Fis.) [Gher.] Ancora della calamita, è nominato da noi Italiani quel pezzo di ferro dolce che si tiene attaccato ai due poli di una calamita artifiziale a ferro da cavallo, o ai due piedi dell'armatura di una calamita naturale, i quali sono pure li due poli della calamita armata: all'áncora s'appende il carico della calamita, che la mantiene in forza, e ne misura la potenza.

[Cont.] Non ho fatte l'áncore del maggior peso, che io ho veduto poter essere sostenuto.

10. (Blas.) Le áncore si pongono diritte nell'arme; ma nel blasonarsi non se ne esprime la positura. Si rappresenta per esse la costanza e fermezza dell'animo. Due áncore accollate dietro lo scudo sono il contrassegno di grand'ammiraglio; ed il generale delle galee porta una doppia áncora posta in palo dietro lo scudo. (Gh.)

11. Àncora. (Ar. Mes.) [M.F.] Termine de' macellari. È un ferro con due o tre raffi uncinati per attaccare le falde della carne.

12. (Ar. Mes.) [Cont.] Pezzo d'orologieria, che ha due braccia terminate in marra, simili a quelle dell'áncora delle navi, il quale si trova nello scappamento che ne porta il nome. [M.F.] Quindi, Orologio a áncora; e assol. Un'áncora, come Un cilindro.

13. Trasl. T. Strat. moral. S. Greg. volg. 1. 2. Mi ristringessi, siccome per una fune di ferma áncora, alla placida riva dell'orazione. T. Avere, Serbarsi un'áncora di salute (pers. o cosa).

T. Bacone. (Le autorità della cosa giudicata) sono le áncore delle leggi.

14. In senso allegorico ordinariamente è simbolo della speranza. Petr. Canz. 21. 6. (M.) Ch'i' sarei vago di voltar la vela, E l'áncore gittare in qualche porto. (In senso mor.) Mor. S. Greg. Acciocchè quando la tempesta della paura lo tirava nel pelago del peccato, vi fosse presente l'áncora della dolcezza, che 'l ritenesse.

15. Egli è alla condizione delle áncore. Locuz. proverb. che dicesi di chi ha il cervello grosso e indocile. Serd. Prov. (M.)

[M.F.] Segner. Crist. Instr. I. 4. Se qualche cosa si trova che gli sia impossibile… io mi contento di darvi piena licenza che speriate più in altri che in Dio, e che cerchiate di gettar l'áncora in fondo più sicuro.
Gran Dizionario Teorico-Militare del 1847
Ancora - s. f. Ancre. Stromento di ferro con raffi uncinati, il quale gettato nell'acqua ed attaccato con una fune ad una nave o barca, serve a tenerla ferma in un dato luogo contro la forza del vento, o della corrente. L'ancora è composta del fusto, fuso o asta (Verge), di due braccia (Bras), di due marre (Pattes) che terminano in due punte, perchè possano ficcarsi nel fondo. I lati delle marre, situati verso il fusto, si appellano le orecchie (Oreilles). La parte dove le braccia si uniscono all'asta, si chiama il collo, o la crociera (Collet o Croisée). L'estremità superiore dell'asta dicesi quadro (Culasse) perchè ha quattro facce; questo quadro ha due dadi (Tourillons) destinati ad assicurare l'ancora al suo ceppo, da cui il quadro esce alcun poco fuori; ed a quest'estremità dell'asta appunto è aperto un fondo tondo detto l'occhio (Oeil); per cui passa la cicala (Organeau), o l'anello dell'ancora destinato ad annodarvi la gomena o fune da ancora, ed in fine il ceppo (le Jas), V.

Alcune ancore hanno attaccata e mobile, in un occhio fatto nella crociera, una campanella, alla quale si annoda la grippia (Orin) che ritiene il gavitello (Bouée). Carb. e Ar. [immagine]
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Parole in ordine alfabetico: ancipiti, ancona, anconetana, anconetane, anconetani, anconetano, ancor « ancora » ancoraggi, ancoraggio, ancorai, ancorammo, ancorando, ancorano, ancorante
Parole di sei lettere: ancile, ancili, ancona « ancora » ancore, ancori, ancoro
Vocabolario inverso (per trovare le rime): decora, pecora, cartapecora, euricora, manticora, nitticora, edulcora « ancora (arocna) » salpancora, disancora, anemocora, stenocora, zoocora, idrocora, isocora
Indice parole che: iniziano con A, con AN, parole che iniziano con ANC, finiscono con A

Commenti sulla voce «ancora» | sottoscrizione

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